Scambiatori di calore Guardian TM Resistenti all’aggressione chimica, agli shock termici, a pressioni di 10 bar, ai colpi d’ariete e con manutenzione virtualmente nulla. La soluzione definitiva La sicurezza al primo posto G.M.I. Lo specialista del PTFE Fondata nel 1981 da Mario Guastallo GMI si è imposta nel settore dei prodotti in PTFE in virtù della felice combinazione del marketing mix dei propri prodotti: alta competenza dei materiali e delle lavorazioni, alta qualità dei prodotti offerti e del servizio. Sin dall’inizio venne posta particolare attenzione sia nella selezione dei materiali vergini dalle prestazioni più elevate sia nella lavorazione dei pezzi. GMI propone pezzi stampati e lavorati in PTFE vergine e caricato, oltre alla più ampia gamma di materie plastiche industriali mediante tornitura, fresatura su macchine a controllo numerico oppure su macchine tradizionali per pezzi unici e speciali realizzati con cura artigianale. Come l’azienda anche il reparto R&S GMI ha visto una costante crescita, dal 1993 sono stati introdotti ad esempio il Guaflon™ (P.T.F.E. speciale), il Seaflon™ (P.T.F.E. espanso), fino al recentissimo Kaflon™, un perfluoroelastomero di ultima generazione. 2 30 anni di scambiatori contoterzi Negli ultimi 30 anni G.M.I. ha agito da subfornitore per la componentistica primaria (piastre, boccole, ecc.) di tutti i maggiori costruttori italiani ed esteri di scambiatori di calore. Le migliori case produttrici di scambiatori di calore resistenti l’aggressione chimica hanno scelto il miglior produttore di lavorati in PTFE. Gli sviluppi tecnologici G.M.I. nella lavorazione di piastre in PTFE ed i relativi sistemi di tenuta hanno coinciso con l’offerta sul mercato di scambiatori di calore sempre più avanzati. Nel 2001 G.M.I. ha portato avanti un nuovo progetto di ricerca, fortemente innovativo e con un importante dispendio di risorse. Data l’importanza di tale ricerca e la rivoluzionarietà dei risultati si è deciso di passare alla commercializzazione del prodotto finito abbandonando quindi la veste di subfornitore. 3 Scambiatori di calore lo status quo ante L’elemento critico di uno scambiatore di calore è costituito dal sistema di tenuta che separa il fluido di processo dal fluido riscaldante/raffreddante. Trafilamenti da o verso il fluido di processo possono compromettere la qualità del prodotto e/o mettere a repentaglio la salute degli operatori. Ciò è particolarmente vero nel caso di fluidi chimicamente aggressivi. Per gestire processi di scambio termico con acidi o basi sono stati spesso utilizzati scambiatori con tubi in vetro borosilicato. Questi apparecchi presentano però l’indubbio inconveniente della fragilità e della bassa resistenza meccanica. Meno fragili, ma altrettanto non performanti sono gli scambiatori con tubi in PTFE. Apparecchi più robusti sono gli scambiatori in metallo smaltato. Possono infatti contare sulla resistenza strutturale dell’anima metallica accoppiata a quella chimica del rivestimento vetroso. Gli smaltati hanno fino ad oggi costituito una soluzione per applicazioni anche gravose, a patto che fossero gestiti e mantenuti con la delicatezza e la cura che la fragilità del rivestimento richiede. Vanno infatti il più possibile evitati i colpi d’ariete derivanti dalla apertura di valvole a sfera ed anche gli shock termici che potrebbero compromettere l’integrità della smaltatura. Gli scambiatori per applicazioni chimiche che vantano la maggiore robustezza sono quelli realizzati in leghe metalliche speciali quali l’Hastelloy, le leghe al titanio ecc. 4 In grado di resistere ad elevate temperature e pressioni, gli scambiatori metallici presentano vari inconvenienti: • le saldature tubi-piastre tubiere non sono radiografabili al 100%; eventuali cricche con conseguenti perdite di fluido potranno quindi essere verificate solo a posteriori; • l’Hastelloy ed il Titanio sono caratterizzati da coefficienti di scambio termico estremamente bassi, il che obbliga ad aumentare la superficie e non sono inerti a tutti i prodotti chimici; • il costo di scambiatori realizzati con queste leghe è particolarmente elevato Scambiatori “UNGUARDED”. Da diverso tempo si sono affermati come standard di settore quelli che in G.M.I. chiamiamo “scambiatori unguarded”, ovvero scambiatori con tubi in carburo di Silicio e piastre di separazione in PTFE vergine caricato con fibre di vetro. Rispetto alle tecnologie precedenti, gli “unguarded” offrono il vantaggio dell’elevatissimo coefficiente di scambio termico del carburo, ma hanno il loro punto debole nel sistema di tenuta sull’accoppiamento piastra di separazione – tubi. Il P.T.F.E. già a 100°C si detensiona, provocando un rilassamento strutturale che inficia l’ermeticità nella zona di collegamento dei tubi alle piastre. Le perdite che si riscontrano negli scambiatori unguarded sono infatti dovute a trafilamenti di fluido in prossimità delle piastre. 5 Tubi in SiC (Hexoloy™SA) L’enorme efficienza di scambio termico degli scambiatori GUARDIAN™ è assicurata dell’utilizzo, come superficie di trasferimento del calore, di un materiale, il SiC, dalle proprietà uniche: il SiC possiede infatti una conducibilità termica doppia rispetto al Titanio, 5 volte maggiore rispetto all’acciaio inossidabile, 10 volte rispetto all’Hastelloy, 100 volte rispetto al vetro e 400 volte rispetto al P.T.F.E. Guardian™ Il servizio Ricerca&Sviluppo G.M.I. ha lavorato negli ultimi tre anni alla messa a punto di una nuova tecnologia per la realizzazione degli scambiatori di calore, i GUARDIAN™ appunto, in cui le piastre tubiere sono costituite da una piastra forata in acciaio AISI 316L (1) rivestita da uno strato in P.T.F.E. modificato (Dyneon® TFM) (2) di idoneo spessore. Mentre da un lato l’armatura in acciaio garantisce l’indeformabilità della piastra, il rivestimento assicura l’inattaccabilità chimica. Si ottiene così una piastra composita dalle ineguagliate caratteristiche di affidabilità e durata. 6 1 2 Boccole filettate in Guaflon™ e guarnizioni in Kaflon™72B La contrapposizione della dilatazione termica fra il materiale costituente le piastre tubiere e quello dei tubi, richiede che questi ultimi siano ancorati in modo tale da consentire il loro scorrimento longitudinale senza però compromettere la tenuta. Il sistema di ancoraggio dei tubi negli scambiatori GUARDIAN™ è realizzato tramite boccole filettate in Guaflon™ che accoppiandosi alla filettatura ricavata sullo strato in P.T.F.E. della piastra, determinano il bloccaggio dei tubi. La tenuta è garantita da un o-ring elastomerico resistente all’aggressione chimica che ha il difficile compito di consentire lo scorrimento e contemporaneamente mantenere l’ermeticità del sistema. L’o-ring deve pertanto possedere doti notevoli di elasticità, resistenza chimica e alle alte temperature, per cui la scelta ricade obbligatoriamente su una guarnizione in perflouroelastomero. Tra tutti i perflouroelastomeri disponibili sul mercato, quello prodotto da G.M.I., il Kaflon™72B, è caratterizzato dalle più elevate elasticità e morbidezza e dalla maggiore resistenza alle alte temperature nonché prezzo più competitivo. 7 Guardian™ 1.0 Lo scambiatore di calore Guardian™ 1.0 è particolarmente indicato per applicazioni che prevedano temperature fino a 200 °C e 6 bar di pressione. La speciale piastra in PTFE amato conferisce al sistema una resistenza strutturale unica nel settore degli scambiatori a fascio tubiero con tubi in carburo di silicio. La tenuta tubi-piastra è garantita da un sistema formato da o-ring in perfluoroelastomero Kaflon™72B e da boccole in Guaflon™. G1.0 Qualora l'applicazione preveda pressioni superiori ai 6 bar (9/10bar e oltre) è disponibile lo scambiatore il Guardian™ 1.0 HD - Heavy Duty. La versione HD beneficia di una piastra metallica di supporto posto dal lato mantello della piastra in PTFE. La innovativa tecnologia degli scambiatori Guardian™ e lo speciale sistema di tenuta costituiscono lo stato dell'arte nel campo di applicazioni su prodotti chimicamente aggressivi. Qualora il particolare fluido di processo fosse particolarmente pericoloso ed il suo confinamento assolutamente critico la G.M.I. ha sviluppato la tecnologia Guardian™ 2 che prevede una ridondanza sul sistema di tenuta con una camera di sicurezza che permette l'inserimento di sonde, spie e allarmi indicativi di una eventuale perdita. 8 G1.0 HD Guardian™ 2.0 G2.0 G2.0 MP Gli scambiatori di classe Guardian™ 2 contano su doppio sistema di tenuta montato su altrettante piastre di separazione, di cui una lato processo in PTFE armato e l'altra lato servizio in acciaio. Tra le due piastre una camera di sicurezza può essere all'occorrenza pressurizzata oppure lasciata a pressione atmosferica ed eventualmente collegata ad un circuito per la raccolta di eventuali perdite. Tale accorgimento, oltre al particolarissimo sistema doppio di tenuta, costituisce una barriera insormontabile a eventuali perdite di fluido di processo o di servizio. Il fatto che la seconda piastra di separazione sia in metallo obbliga a conoscere a priori se il fluido di processo sarà posto in circolazione dal lato tubi o dal lato mantello. Qualora si desiderasse disporre della libertà di porre in circolazione il fluido di processo alternativamente dal lato tubi e dal lato mantello, è disponibile la versione Guardian™ 2MP – MutiPurpose che prevede l'utilizzo del PTFE armato per entrambe le piastre. 9 Guardian™ 3.0 Come gli scambiatori Guardian™ 2 anche i Guardian™ 3 presentano più punti di tenuta su ogni singolo tubo con interposta camera di sicurezza che può essere pressurizzata o lasciata a pressione atmosferica. A differenza dei Guardian™ 2 i Guardian™ 3 hanno tre tenute ai fluidi; due di queste sono collocate sulla piastra di separazione principale in PTFE e armato, mentre la terza è collocata sulle piastre di separazione ausiliarie in acciaio inossidabile. G3.0 Anche per i Guardian™ 3 sarà quindi necessario conoscere a priori se il fluido di processo verrà posto in circolazione dal lato tubi o dal lato mantello al fine di disporre la piastra in PTFE armato di conseguenza. È però disponibile una versione MutiPurpose con entrambe le piastre in PTFE e armato, versione denominata Guardian™ 3MP. Tale versione costituisce il massimo grado di versatilità e sicurezza raggiungibile dagli scambiatori di calore attualmente in commercio grazie alla doppia ridondanza dei sistemi di tenuta e grazie alla particolare configurazione delle piastre in PTFE armato. 10 G3.0 MP G1.1 G2.1 G3.1 Su richiesta è possibile dotare gli scambiatori Guardian™ di un giunto di dilatazione che permette di compensare il differente grado di dilatazione termica esistente tra il carburo di silicio di cui sono realizzati i tubi e l'acciaio del mantello della scambiatore, fa sì che il sistema di tenuta sia assolutamente statico e non soggetto agli scorrimenti longitudinali tipici degli scambiatori sviluppati in lunghezza. Tutti gli scambiatori di calore Guardian™ hanno in dotazione standard uno speciale sistema di ingresso/uscita del fluido lato mantello, che evita che eventuali sovrapresioni in fase di avviamento danneggino lo scambiatore. Tale sistema "anti colpo d'ariete" smorza la pressione idrodinamica del flusso del fluido stesso senza però incidere significativamente sulle perdite di carico. Sempre su richiesta è possibile avere gli scambiatori Guardian™ in versione multipasso ( disp. sia lato tubi sia lato mantello). Tale configurazione si rivela particolarmente indicata quando il flusso del fluido di servizio o del fluido di processo è di scarsa entità. L'adozione di un sistema multi passo consente, infatti, di avere, a parità di portata, velocità di flusso maggiori aumentando quindi il coefficiente di scambio termico e riducendo eventuali depositi che inficerebbero la resa dell'apparecchio. . 11 SCAMBIATORI DI CALORE RESISTENTI ALL’AGGRESSIONE CHIMICA TECNOLOGIE A CONFRONTO UNGUARDED Tubi in SiC - piastre in PTFE boccole in Guaflon™ - guarnizioni in FFKM kaflon™72B GUARDIAN™1 unguarded + piastre in PTFE armato GUARDIAN™2 Guardian™1 + piastra ausiliaria inox + 2o punto di tenuta GUARDIAN™3 Guardian™2 + terzo punto di tenuta Scambiatori unguarded: Sono degli scambiatori di calore con tubi in carburo di silicio e piastre di separazione in PTFE. Costituiscono una tecnologia ormai affermata abbastanza facilmente reperibile sul mercato. A causa del detensionamento del PTFE quando questo viene riscaldato, vari costruttori hanno percorso cammini più o meno efficaci per limitare gli inconvenienti generati da tale detensionamento. Scambiatori Guardian™ 1 Utilizzano piastre di separazione in PTFE e armato (tecnologia brevettata). L'armatura metallica delle piastre fornisce la resistenza strutturale necessaria a garantire il perfetto e duraturo funzionamento dello scambiatore. Per raggiungere un livello di performance analogo a quello del Guardian™ 1 è necessario ricorrere a scambiatori di calore smaltati. Scambiatori Guardian™ 2 In più del Guardian™ 1 dispongono di una camera di sicurezza pressurizzata. Non si conoscono al momento alternative commerciali. Scambiatori Guardian™ 3 Oltre alla camera di sicurezza, hanno una tripla posizione di tenuta e quindi una doppia ridondanza di tenuta. Non si conoscono alternative in grado di fornire lo stesso livello di sicurezza sulla tenuta ai fluidi. 12 TABELLE TECNICHE Superficie Nominale (m2) 1 2 3 5 7 7 9 10 12 15 Area Diametro Effettiva Nominale (m2) (mm) 1.12 2.17 3.39 5.04 6.93 7.06 9.26 10.71 12.64 15.24 150 150 200 200 200 250 250 250 300 300 N° tubi N° x Ø (mm) Lunghezza tubi (mm) 31 x Ø14 31 x Ø14 55 x Ø14 55 x Ø14 55 x Ø14 85 x Ø14 85 x Ø14 85 x Ø14 121 x Ø14 121 x Ø14 900 1700 1500 2200 3000 2000 2500 3000 2500 3000 Superfici di scambio fino a 40m2. Dimensione massima DN 450mm; dimensionamenti e sezioni non standard realizzabili ad hoc. 13 TABELLE TECNICHE Proprietà fisiche (a 20°C) Unità di misura SiC Composizione SiC Rugosità superficiale 4-10 µm Densità g/cm3 3.10 2 Durezza (Knoop) kg/mm 2800 Resist. Flessione (4 p.ti a 20°C) MPa 380 Resist. Flessione (3 p.ti a 20°C) MPa 550 Resist. Compressione (a 20°C) MPa 3900 Modulo Elastico (a 20°C) GPa 410 Modulo Weibull (2 parametri) 8 Coeff. Poisson 0.14 Resistenza a rottura (a 20°C) MPa x m½ 4.60 -6 Coeff. Dilat. Termica x10 mm/mm°K 4.02 T° max di esercizio °C 1650 Calore Specifico J/g°K 0.67 0 Permeabilità ai gas (20°C÷1000°C; P>31MPa) Resistività elettrica Ohm/cm 102-1011 Emissività 0.9 Conducibilità Termica (a 20°C) W/mK 125.6 Conducibilità Termica (a 200°C) W/mK 125.6 Conducibilità Termica (a 400°C) W/mK 125.6 Proprietà fisiche (a 20°C) Kaflon72B Durezza Shore A p.ti Peso Specifico g/cm3 Carico di Rottura MPa Allung. a Rottura % Compr. Set (22 ore a 204°C) % Temp. Max di servizio °C Temp. min. di servizio °C Colore Idoneità all’uso alimentare Materiale approvato FDA/3A 72 2.175 13.0 350 15 321 -13 Bianco Bianco Sì Compatibilità Chimica Kaflon72B FFKM commerciali Norme 75 2.02 7.2 160 25 316 -20 Nero/Bianco Solo bianco solo bianco D2240 D29 D412 D412 D395 D1329 Acidi Nitrico 86°C, Solforico 95%, Acetico 118°C, idrofluorico 48%, ecc. Idrossido di Potassio Idrossido di Sodio, Anilina, Ethylenediamina, ecc. Esteri Alcol Eteri Idrocarburi Aromatici Olii minerali e sintetici Ketoni Solventi Acetato di Butile 125°C, Acetato di Etile, Acetato di Metile, Acetato di Metossipropanolo (PMA) Base forti (i.e. KOH) e ammine organiche 14 Unità di misura Isopropilico, Metanolo, Fenolo 100°C, ecc. Tetrabydrofuran 20°C, MTBE Benzene, Toluene, ASTM Fuel C/Metanolo, ETBE Olii ASTM #3, Skydrol 500B Metiletilketone (MEK, Dicloropropano), Acetone Percloroetilene, Cloruro di Metilene, Solvente Nitro (incl. Xilene e alcool metilico), Solventi Clorurati aggressivi, DMF 20°C, Tricloroetano, EK/Toluene