Corso di TRASMISSIONE DEL CALORE Anno Accademico 2012/2013 ‐ Scambiatori di Calore‐ Prof. Ing. Renato RICCI Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche – Università Politecnica delle Marche Tipologie di Scambiatori Concentric Tube Heat Exchangers g Parallel Flow Counterflow Mixed and Unfinned Cross Flow Heat Exchangers Unmixed and finned Tube-Fin Compact Heat Exchangers Compact Heat Exchangers Plate-Fin 2 Classificazione Scambiatori Caratteristiche Costruttive Compattezza Tubo in Tubo A Piastre Tubi e Mantello A Piastre Alettate Tubi Alettati Rigeneratori As Area di Scambio su di un Lato V Volume m2 As m2 700 COMPATTI 6000 3 (Radiatore Auto 1000 3 ) V m m m2 As NONCOMPATTI 70 < 700 3 (Tubo in Tubo, Tubo ‐ Mantello) V m Equicorrente Situazione Fluidodinamica Controcorrente A Flussi Incrociati (Mescolati – Non Mescolati) Condensatori Meccanismo di Scambio Termico 3 Evaporatori Boilers Radiatori (Applicazioni Spaziali) Scambiatori a Tubi e Mantello Gli scambiatori a tubo e mantello sono reali ati da un guscio esterno, realizzati esterno in cui scorre uno dei dei fluidi, e da un tubo interno al guscio in cui scorre l’altro fluido. Si p possono avere situazioni come q quelle di figura a) con un passaggio nel tubo ed uno nel mantello; oppure situazioni come la b) con un passaggio nel mantello e due nei tubi Il doppio passaggio nei tubi fa si che tubi. ci siano parti in equicorrente e parti in controcorrente. Questa tipologia di scambiatori è largamente usata per la sua versatilità in termini di materiali, dimensioni, pressioni e temperature. 4 Scambiatori a Tubi e Mantello I Buffles servono a supportare meccanicamente i tubi all’interno del guscio ed allo stesso tempo direzionano ill fluido fl d che h scorre all suo interno in modo d che h possa incontrare trasversalmente l l tubazioni le b e si venga cosìì ad uniformare lo scambio termico. Le due soluzioni rappresentate a sinistra sono particolarmente indicate per incrementare le prestazioni di scambio termico per una data caduta di pressione ed in un piccolo spazio di ingombro. Le soluzioni riportate centralmente aiutano invece a contenere le perdite di pressione attraverso la presenza di zone di by‐pass. La soluzione a destra è invece usata spesso in impianti nucleari, dove una combinazione di flusso longitudinale e trasversale consente una minore perdita di pressione nel lato guscio. 5 Scambiatori di Calore a Piastre ((PlateHeatExchangers PlateHeatExchangers)) Negli scambiatori a piastre i due flussi, in genere in controcorrente, entrano dal lato del coperchio fisso. Le guarnizioni sono disposte in modo tale che il fluido 1 ed il fluido 2 possano scorrere solo su lati alterni. Per superare problemi legati a fluidi corrosivi e ad alte pressioni, gli scambiatori a piastre vengono realizzati anche mediante saldatura. ld 6 Tipologie di Scambiatori Uno scambiatore a lamelle è una forma semplificata di scambiatore a tubo e mantello che funzione a singolo passaggio, in controcorrente con un’estremità fissa e l’altra mobile per compensare le dilatazioni termiche. 7 Gli scambiatori compatti sono realizzati assemblando fi i corrugate t che h creano condotti d tti di passaggio i superfici ad elevata superficie di scambio. Le alette vengono connesse alle superfici per brasatura, saldatura, incollaggio, gg , fusione,, interferenza meccanica o estrusione. Scambiatori a tubi alettati Nel caso di scambio termico fra gas e liquido si ha normalmente una marcata differenza del coefficiente di scambio termico convettivo, con un valore di un ordine più grande per il liquido rispetto al gas. Per bilanciare lo scambio termico si è soliti alettare sul lato gas così da aumentare l’area di scambio dove il coefficiente h risulta penalizzato. I tubi possono avere singole alette oppure possono essere assemblati in modo tale da avere le superfici alettate comuni a più tubi. Le connessioni possono essere fatte per interferenza meccanica, saldatura, brasatura, fusione, incollaggio etc. 8 Schemi Base Nello scambiatore equicorrente i due fluidi procedono nella medesima direzione e nello stesso verso. La limitazione principale di tale sistema sta nel fatto che la temperatura di uscita del fluido freddo non potrà mai essere maggiore della temperatura di uscita del fluido caldo. T1 Th,1 Tc,1 Th,in Tc,in T2 Th,2 Tc,2 Th,out Tc,out Nello scambiatore controcorrente i due fluidi procedono nella medesima direzione ma nel verso opposto. In tale sistema la temperatura di uscita del fluido freddo potrebbe essere maggiore della temperatura di uscita del fluido caldo. T1 Th,1 Tc,1 Th,in Tc,out T2 Th,2 Tc,2 Th,out Tc,in 9 Tipiche Distribuzioni Assiali di Temperatura T T T DT2 DT1 L DT Uniforme Condensatore Evaporatore T L Equicorrente q 10 Controcorrente Un passaggio nel mantello e due passaggi nei tubi Scambiatore controcorrente Si prenda il caso di uno scambiatore tubo in tubo controcorrente. Il differente valore della capacità termica dei due fluidi condiziona gli andamenti di temperatura. Come è possibile osservare nelle figure a) e c) il fluido avente la minore capacità sarà quello che sperimenterà il maggiore salto termico fra ingresso ed uscita. Nel caso b) si osserva invece la situazione particolare in cui le capacità termiche sono uguali e si mantiene di conseguenza il medesimo delta termico lungo g tutto lo scambiatore. 11 Metodologia di calcolocalcolo-Approccio Energetico ;T m c c,out ;T m h h,out ;T m h h,in Fluido Caldo: ;T m T c c,in Fluido Freddo: Th Th,in h i Th,out h t Tc Tc,outt Tc,in i m h hh,in hh,out Q h m c hc,out hc,in Q c Se il Fluido è Monofase: Se il Fluido è Monofase: m h cp,h Th,in Th,out Q h Ipotesi: m c cp,c Tc,out Tc,in Q c m h cp,h Th Q h m c cp,c Tc Q c Se il Fluido è in cambiamento di fase: h rh xh,in Q h m h in x h,out h out Qc mc rc xc,out c out xc,in c in 12 Mantello esterno adiabatico Processo stazionario Q h Q c Q Metodologia di calcolocalcolo-Approccio Energetico ;T m c c,out ;T m h h,out ;T m h h,in ;T m T c c,in T Q U A T R U: Coefficiente Globale di Scambio Termico [W /m2 K] A: Area Equivalente Totale di Scambio Termico [m Area Equivalente Totale di Scambio Termico [m2] T : Differenza media di temperatura fra i due fluidi [K] R=1/UA : Resistenza Termica Totale [K/W] 13 Metodo del Delta T medio Logaritmico Tm,ln ;T m c c,out ;T m h h,out ;T m h h,in ;T m T c c,in Q U A Tm Tm,lin T1 T2 2 Tm,ln ml T2 T1 T2 ln T1 Il DTm,ln approssima molto meglio il DTm che effettivamente scaturisce dalla differenza di temperatura dei due fluidi lungo lo scambiatore. Il DTm,lin tende invece a sovrastimare, pertanto si rischia di sottodimensionare lo scambiatore. 14 Metodo del Delta T medio Logaritmico Tm,ln Ipotesi iniziali: • Funzionamento stazionario; Funzionamento stazionario; • Calori specifici costanti (assunti come funzione del valor medio di temperatura); • Conduzione di calore assiale trascurabile; • Superficie esterna isolata T1 Th,1 Tc,1 T2 Th,2 Tc,2 Tx Th,x , Tc,x , perunagenericasezionex; A p L dA p dx dove p è il perimetro del tubo. Il l Ilcalorecedutodalfluidocaldo d t d lfl id ld : Q m h c p ,h Th m h c p ,h (Th,1 Th,2 ) W ; Ilcaloreacquistatodal fluido freddo : Q m c c p ,c Tc m c c p ,c (Tc,2 Tc,1 ) W ; inun trattoinfinitesimo : 15 dQ h m h c p ,h dTh W e dQ c m c c p ,c dTc W Metodo del Delta T medio Logaritmico Tm,ln Ipotesi iniziali: • Funzionamento stazionario; Funzionamento stazionario; • Calori specifici costanti (assunti come funzione del valor medio di temperatura); • Conduzione di calore assiale trascurabile; • Superficie esterna isolata In un tratto infinitesimo: dQ h m h c p ,h dTh W e dQ c m c c p ,c dTc W si osservi che dTh 0; risolvendo i l d rispetto i tt alle ll diff differenze di ttemperatura: t dQ h dQ c dTh e dTc ; m h c p, h m c c p,c sottraendo d membro a membro b b : 1 1 dTh dTc d (Th Tc ) dQ m h c p, h m c c p,c 16 poichè dQ h dQ c Metodo del Delta T medio Logaritmico Tm,ln Ipotesi iniziali: • Funzionamento stazionario; • Calori specifici costanti (assunti come funzione del valor medio di temperatura); • Conduzione di calore assiale trascurabile; Conduzione di calore assiale trascurabile; • Superficie esterna isolata 1 1 dTh dTc d(Th Tc ) dQ m h cp,h m c cp,c poichèdQ dQ h c lapotenzatermicascambiatainuntrattoinfinitesimoè: dQ U (T T ) dA; h c sostituendo : 1 1 d(Th Tc ) U (Th Tc ) dA ; m h cp,h m c cp,c 17 Metodo del Delta T medio Logaritmico Tm,ln separando le variabili e integrandotra ingresso e uscita dello scambiatore: T2 T1 A d(Th Tc ) 1 1 U dA; m h cp,h m c cp,c (Th Tc ) 0 T2 1 1 l ln UA UA m h cp,h m c cp,c T1 h cp,h (Th,1 Th,2 ) Q c m c cp,c (Tc,2 Tc,1 ) Q h m quindi: (T T ) 1 h,1 h,2 h cp,h m Q e (T T ) 1 c,2 c,1 c cp,c m Q (Th,1, Th,2 T , ) (Tc,2 , Tc,1 , ) ln 2 UA UA Q Q T1 T Q ln 2 UA(T1 T2 ) T1 Posto Tm,ln 18 (T2 T1 ) Q UA T ln 2 T1 (T2 T1 ) si ha Q UA Tm,ln T ln 2 T1 Il Coefficiente Globale di Scambio Termico Rc = resistenza convettiva Rk = resistenza conduttiva Rf = resistenza di sporcamento Rtot= Rc,h c h + Rf,h f h + Rk,w k w + Rf,c fc + Rc,c UA=1/Rtot 19 Calcolo delle Resistenze Resistenza Convettiva: S Senza Al tt t Alettature: Rc,h Con Alettature: Rc 1 h A Rc,c h 1 0 h h A c dove 0 efficienza della superficie alettata 1 h A q 0 hc A Ts T hc Anon alettata aletta N Aaletta Ts T hc A N Aaletta aletta N Aaletta Ts T N Aaletta hc A 1 1 aletta Ts T A da cui 0 1 20 N Aaletta 1 aletta A Calcolo delle Resistenze UA 1 R f ,h '' R f ,c '' 1 1 Rk , w 0 h Ah 0 Ah 0 Ac 0 h Ac Combinazione di Fluidi U [W / mq K] Acqua-Acqua 850 ÷ 1700 Acqua-Olio 110 ÷ 350 Valori Tipici del Fouling Factor Fluido Acqua di mare R’’f x 104 1.75 ÷3.5 Condensatore di Vapore 1000 ÷ 6000 Acqua trattata per caldaie Condensatore di Ammoniaca 800 ÷ 1400 Acqua di Fiume 3.5 ÷5.3 Condensatore di Alcool 250 ÷ 700 Olio Combustibile 0.9 ÷3.5 25 ÷ 50 Liquidi Refrigeranti 1.75 Scambiatore a tubi alettati 21 0.9 Calcolo delle Resistenze Resistenza Conduttiva: s per parete piana A con s spessore della parete Rk,w D ln 0 Di Rk,w per parete cilindrica 2 L con L lunghezza del tubo D o diametroesterno D i diametrointerno Resistenza delle Incrostazioni: 22 Rf R f '' 0 A Scambiatori Multipassaggio e a Flusso Incr. Nel caso di scambiatori a tubo e mantello, sia mono che multi‐passaggio, e di quelli a flussi uss incrociati, c oc at , sebbe sebbenee lee co condizioni d o d di flusso usso ssiano a op più ù co complicate, p cate, laa d differenza ee ad di temperatura media logaritmica può essere espressa in termini di quella calcolata in condizioni controcorrente applicando un opportuno fattore correttivo F (funzione della geometria e del tipo di scambio). scambio) Tm,ln F Tm,ln_ CF con Tm,ln_ CF Th,out Tc,in Th,in Tc,out Th,out Tc,in ln T T h , in c , out t t T T P 2 1 ; R 1 2 1: ingresso; 2 : uscita; T : lato mantello; t : lato tubo T1 t1 t1 t2 23 Grafici per il Calcolo di F 24 Grafici per il Calcolo di F 25 Esercizio Lo scambiatore tube‐fins in figura presenta 40 tubi con diametro interno di 5 [mm] e di lunghezza 650 [mm]; i tubi sono legati da alette piane lambite da Aria, mentre all’interno dei tubi scorre Acqua. Il fluido caldo è proprio q quest’ultima, che entra a 90 [°C] ed esce a 65 [°C], con una portata di 0.6 [kg/s]. Diversamente l’aria entra a 20 [°C] [ ] [ ] p [ g ] [ ] ed esce a 40 [°C]. Determinare il Coefficiente Globale di Scambio Termico ,Ui, basato sull’area interna dei tubi. Ipotesi: 1) Condizioni operative stazionarie 2) i cambi di energia potenziale e cinetica del fluido sono trascurabili, così che la variazione di entalpia totale è dovuta solo alla parte termica 3) Le proprietà del fluido sono costanti. Il calore specifico dell’acqua viene calcolato alla temperatura media fra entrata ed uscita: c p,h c p,h (77.5) 4195 [J / kg K ] h c p,h (77.5) 0.6 4195 2517 [J / K ] Ch m Q Ch (Th,out Th,in ) 2517 25 62925 [W ] 62.925[kW ] L’area interna dei tubi è pari a: Ai Di Ni Li 0.005 40 0.65 0.408[m 2 ] Q Ui Ai F Tml ,cf Ui P t2 t1 65 90 0.36 T1 t1 20 90 26 Qi Ai F Tml ,c ,cf R Tml ,cf T1 T2 20 40 0.80 t 2 t1 65 90 (Th,in Tc,out ) (Th,out Tc,in ) T Tc,out l h,in ln T h,out Tc,in F 0.97 Ui 47.6 [C ] 62925 3341 [W / m 2K ] 0.408 0.97 47.6 Metodo -NTU Il metodo del Tml risulta di facile utilizzo nello studio degli scambiatori di calore quando le temperature in gioco sono note o possono essere determinate da analisi energetiche. Noti infatti il Tml dei due fluidi, le portate massiche, il coefficiente globale di scambio e la potenza che occorre trasferire, si può determinare la superficie di scambio mediante: Q U A Tml Il metodo del Tml quindi si utilizza essenzialmente per il dimensionamento. I vari step necessari per la progettazione sono: • scelta della tipologia di scambiatore adatta alla particolare applicazione; • determinazione delle temperature incognite in ingresso e in uscita (bilancio energetico); • calcolo della Tmll e dell dell’eventuale eventuale fattore correttivo F; • scelta o calcolo del coefficiente globale di scambio, U; • calcolo della superficie di scambio, A. Qualora non si conoscessero le temperatura di uscita dei due fluidi risulta più indicato un metodo proposto nel 1955 da Kays e da London, chiamato, Effectiveness‐NTU Method. In questo metodo gioca un ruolo fondamentale o da e ta e laa Vantaggiosità a tagg os tà ((Effectiveness) ect e ess) de dello o sca scambiatore: b ato e . 27 Metodo -NTU Potenza Termica Realmente Scambiata q q Massima Potenza Scambiabile Massima Potenza Scambiabile qmax Cmin (Th,in Tc,in ) La massima potenza scambiabile è ottenibile con uno scambiatore di calore di lunghezza infinita in cui il fluido con capac co capacità tà te termica ca p più ù bassa sub subiràà il massimo ass o ca cambiamento b a e to d di te temperatura pe atu a poss possibile. b e. Tmax Th,in Tc,in Quindi conoscendo si ricava che: qmax Cmin Tmax q Cmin Th,in Tc,in dove Cmin min m h c p ,h ; m c c p,c Per ogni scambiatore si avrà che: f NTU , Cmin Cmax UA dove NTU è il "Number of Transfer Unit" definito come: NTU Cmin Ad esempio per scambiatore tubo in tubo in e.c: e.c. 28 UA Cmin 1 eexpp 1 C min Cmax C 1 min Cmax Curve -NTU per vari scambiatori Curve p per Scambiatore equicorrente 29 a flussi Curve p per Scambiatore a flussi controcorrente Curve -NTU per vari scambiatori Curve per Scambiatore a tubi e mantello con un passaggio nel mantello e più passaggi nei tubi ( lti li di due) (multipli d ) 30 Curve per Scambiatore a tubi e mantello ll con due d passaggii nell mantello e più passaggi nei tubi (multipli di quattro) Curve -NTU per vari scambiatori Curve p per Scambiatore a singolo g passaggio, flusso incrociato con entrambi i fluidi non mescolati 31 Curve p per Scambiatore a singolo g passaggio, flusso incrociato con un fluido non mescolato e l ’ altro mescolato. Correlazioni per -NTU Cr 32 Cmin Cmax Correlazioni per -NTU 33 Metodo -NTU Le relazioni analitiche sono ovviamente più precise, dato che la lettura del grafico può essere soggetta ad errori. Relativamente ai grafici per le varie tipologie di scambiatori esistenti vanno fatte le seguenti osservazioni: • il valore dell’efficienza (0<<1) aumenta rapidamente per valori di NTU<1.5 e aumenta molto più lentamente per valori di NTU superiori. Pertanto potrebbe non convenire adottare scambiatori con NTU > 3 ca. (La scelta i l va condotta inoltre d tenendo d in i conto del d l rapporto benefici/costi). b fi i/ i) • per un dato valore di NTU e del rapporto delle capacità termiche Cr=Cmin/Cmax lo scambiatore in c.c. presenta e superiore rispetto ad uno scambiatore e.c. • il rapporto Cr=Cmin/Cmax è tale per cui 0≤Cr≤1: per un dato valore di NTU se Cr0 C 0 allora ll max (cambiamento ( bi di fase) f ) se Cr1 allora min 34