a rovato, in franciacorta
di
A nna M aria B otticelli _
foto di
F erruccio C arassale
Dove c’era la
vigna ora c’è...
Un grande roseto costruito a labrinto,
protetto dalle mura di Castello Quistini,
con tanto di piccolo vivaio interno
In questa foto: uno scorcio del vivaio poco
distante dal giardino dedicato alle rose;
sullo sfondo, la torre di Castello Quistini.
Pagina accanto: il portico adiacente
alla sala dei ricevimenti e il prato antistante.
Rosa ‘Golden Celebration’
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Rosa ‘Grüss an Coburg’
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Rosa laevigata
1. Sulle colonne
del portico
crescono tre rose
rampicanti di
grande leggerezza:
Rosa laevigata, R.
‘Grüss an Coburg’ e
R. ‘Teasing Georgia’.
2. Una Diane ‘due
cavalli’ d’epoca,
auto da collezione,
come curioso
ornamento.
Pagina accanto:
nell’angolo relax
del giardino
bioenergetico,
una poltrona in
mosaico, simbolo
della passione
per il riciclo del
proprietario.
3. Il gazebo al
centro del
“Labirinto” coperto
dalle R. banskiae.
1
C
2
Il giardino è un salotto
all’aperto, tra rose e angoli
dedicati al relax
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Rosa ‘Pat Austin’
Rosa ‘Pink Grootendorst’
Rosa ‘Chapeau de Napoléon’
Rosa ‘The Countryman’
he un tempo qui, protetto
dalle mura e dalle torri, ci
fosse un vigneto di campagna, nessuno oggi lo sospetterebbe. Anche se non si stenta a crederlo, visto che siamo a Rovato, uno dei comuni della Franciacorta, in provincia di
Brescia, dove la vite è il fiore all’occhiello
del territorio. Discendente della famiglia
Quistini — proprietaria dalla fine del Settecento del palazzo costruito nella seconda metà del Cinquecento come residenza
estiva dei Porcellaga, nobile famiglia bresciana —, Marco Mazza ricorda ancora il
vigneto da quando, ragazzino, trascorre-
va qui le vacanze estive. È con un certo
orgoglio, dunque, che ci mostra la trasformazione di questo spazio pianeggiante (di circa 2.500 metri quadrati) in un
vivaio-giardino ricco di sorprese, dove le
rose sono protagoniste.
Tutto è iniziato una quindicina di anni
fa, una volta deciso di trasferirsi qui con la
moglie Annalisa e il figlio Andrea. Estirpate le viti, forte dell’esperienza di florovivaista e tecnico comunale, Marco Mazza
ha affrontato il problema di come dare
forza e carattere al luogo per renderlo uno
spazio fruibile, nel quale i visitatori potessero ritrovare il contatto con la natura.
L’idea, alla fine, è arrivata: creare il
“Labirinto di Rose” per raccontarne la
storia a cominciare dalle specie selvatiche, la cui fioritura, nell’immaginario
collettivo, è fortemente legata all’arrivo
della primavera. Il progetto si sviluppa su
tre cerchi concentrici, suddivisi ulteriormente in quattro settori, ognuno dedicato a un gruppo di rose: le antiche, le moderne, le Inglesi e le tappezzanti moderne. Così per i visitatori il piacevole percorso tra fiori e profumi si trasforma in
un momento di apprendimento. È Marco
Mazza che li accompagna personalmente
e fa notare, per esempio, le differenze
3
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1
Rosa ‘Teasing Georgia’
Rosa ‘Frühling’s Gold’
Rosa ‘Robusta’
Rosa ‘Thérèse Bugnet’
In questa foto: la
collezione delle rose
antiche che occupa
uno dei quattro
settori in cui è
diviso il “Labirinto
delle Rose”.
1. Il portico
padronale, con
tende leggere che si
muovono al vento,
proprio all’ingresso
della dimora.
2. Marco Mazza,
il proprietario,
che ha curato
personalmente
il progetto del
giardino-vivaio.
Tra Rose, Storia e Leggenda
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Per i visitatori, i portici
ombrosi, l’antico frutteto
e un orto naturale
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tra la Centifolia Muscosa ‘Chapeau de
Napoléon’, l’ibrido di rugosa ‘Pink Grootendorst’ e le cultivar moderne, in prevalenza tedesche, create nei vivai Rosen
Tantau e W. Kordes’s Sohne (come ‘Robusta’ e ‘Angela®’), spesso con grandi
mazzi di fiori e molto rifiorenti. Le romanticissime rose Inglesi di David Austin
Roses, come ‘Teasing Georgia’, una climber con corolle giallo intenso, ‘The Countryman’, rosa chiaro, luminosa, ‘Pat Austin’, una classica, arancio, molto rifiorente e molto profumata al pari di ‘Golden Celebration’ giallo brillante, riscuotono sempre un grande successo e sem-
brano aver trovato in Franciacorta le
condizioni ideali di crescita. Sorprendenti e attraenti anche le tappezzanti moderne, come ‘The Fairy’, simile a un soffice
cuscino dipinto di rosa.
Tutti i settori del labirinto convergono al centro verso uno scenografico gazebo oggi quasi interamente avviluppato
dai sarmenti di due splendide rose, Rosa
banksiae normalis, a fiore semplice, e R.
banksiae alba plena, a fiore doppio, entrambe con un’unica, spettacolare fioritura a inizio primavera. A parziale cornice del labirinto, invece, diverse rampicanti — tra cui la Noisette ‘Mme Alfred
Carrière’ e Rosa laevigata, una Cinese
adatta ai grandi spazi — e una folta siepe
con la collezione di Rosa rugosa: specie
spontanee, ibridi e cultivar moderne che
d’autunno si caricano di vistosi frutti color arancio, felice prosecuzione della fioritura primaverile.
Terminata la visita, non resta che
soddisfare la voglia di acquistare le rose preferite nel vivaio: uno spazio di dieci aiuole numerate, con i vasi su file e righe ordinate per permettere, grazie a un
ingegnoso sistema di archiviazione e a
un’applicazione visibile sul tablet, l’immediata identificazione della varietà scelta. ●
È questo il nome del tour dei giardini di Castello Quistini, visitabili da aprile
a ottobre (con una pausa nel mese di agosto), tutte le domeniche e i giorni
festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Un’App multimediale e una mappa dei giardini e delle sale aperte al pubblico
aiutano a scoprire i luoghi in modo autonomo. Alle ore 11 e alle ore 16,
invece, sono previste visite guidate dal proprietario.
Il biglietto costa 8 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini da 6 a 14 anni
ed è gratuito per quelli inferiori a 6 anni.
Il vivaio per l’acquisto di rose (ben 1.500 varietà), ortensie e peonie
è aperto da lunedì a venerdì, su appuntamento, e durante le giornate di
apertura al pubblico; l’ingresso è gratuito. Il quarto fine settimana di maggio,
a Castello Quistini si volge Giardinaria, mostra-mercato di piante,
fiori e arredi per esterni, organizzata dall’Associazione Florovivaisti Bresciani.
Per informazioni: Castello Quistini, via Sopramura 3/A, 25038 Rovato
(Brescia), cell. 320 8519177, www.castelloquistini.com
Dove trovare le rose della collezione di Castello Quistini
Nino Sanremo, (Italia), www.ninosanremo.com
Georges Delbard, (Francia), www.delbard-direct.fr
Rosen Tantau, (Germania), www.rosen-tantau.com
W. Kordes’ Sohne, (Germania), www.kordes-rosen.com
David Austin Roses, (Regno Unito), www.davidaustinroses.com
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