BANDO REGIONALE L.r. 23/99 e L.r. 1/08 ANNO 2011 19 SETTEMBRE 2011 FINALITÀ DEL BANDO Realizzazione di progetti su tre linee d’intervento: 1. Rafforzamento delle competenze educative genitoriali 2. Creazione di reti di mutuo aiuto volte a sostenere le famiglie nei diversi momenti di difficoltà del ciclo di vita 3. Tutela della maternità e la promozione della natalità NUOVE REGOLE STRUTTURALI PER LA PROGETTAZIONE • Ogni soggetto può richiedere il contributo per UN SOLO progetto SU TUTTO il territorio regionale • Un soggetto che presenta domanda come capofila di progetto, non può aderire ad altri progetti come partner; chi non presenta progetti come capofila può aderire come partner a più progetti • Il progetto viene presentato nel territorio dell’ASL dove insiste la SEDE OPERATIVA dell’Ente richiedente il contributo • Il progetto può essere presentato in UNO SOLO dei tre ambiti d’intervento del bando • La presentazione dei progetti e la gestione di tutte le procedure correlate avviene con una nuova modalità informatizzata CHI PUÒ PARTECIPARE AL BANDO? - Associazioni di solidarietà familiare iscritte nel registro regionale ex l.r. n. 1/2008 – Organizzazioni di volontariato iscritte nelle sezioni regionali o provinciali del registro ex l.r. n. 1/2008 – Associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali e provinciali dell’associazionismo ex l.r. n. 1/2008 – Cooperative sociali iscritte nella sezione A dell’albo regionale ex l.r. n. 1/2008 - Enti privati con personalità giuridica riconosciuta iscritti al registro regionale delle Persone Giuridiche Private ex Regolamento Regionale n. 2/2001 -Enti Ecclesiastici con Personalità Giuridica ex legge n. 222/1985 -Associazioni femminili iscritte all’albo regionale delle associazioni, movimenti ed organizzazioni delle donne ex l.r. 16/92 -Centri di aiuto alla Vita (CAV) (solo ambito 3) iscritti all’elenco regionale di cui alla DGR 84/2010 -Altri soggetti pubblici o privati che gestiscono consultori familiari accreditati (solo ambito 3) NOVITÀ DEL BANDO 2011 • Gli enti devono aver maturato un’esperienza di almeno tre anni di attività a supporto delle famiglie • Focus sulla creazione di piani individualizzati sulla famiglia • Valorizzazione delle Associazioni di Solidarietà Familiare • Valorizzazione delle partnership pubbliche e private che comportano un impegno di risorse • Possono partecipare all’ambito 3 i consultori familiari pubblici e privati accreditati e i CAV • La richiesta massima di cofinanziamento per progetto potrà essere pari a € 50.000 fino ad un massimo del 70% del costo complessivo • Criteri di valutazione omogenei su tutto il territorio regionale AMBITI D’INTERVENTO 1. Realizzazione di piani personalizzati di sostegno alla famiglia nell’assolvimento dei compiti educativi e dei minori 2. Creazione di reti di mutuo aiuto volte a sostenere la famiglia in situazione di difficoltà legata all’accudimento e cura di propri membri fragili o alla presenza di situazioni di conflittualità familiare o ancora alla necessità di conciliare gli impegni professionali e lavorativi con quelli familiari 3. Realizzazione di piani di intervento personalizzati rivolti alle donne in difficoltà economica e sociale, dalla gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino Ambito 1: realizzazione di piani personalizzati per la famiglia Due azioni: • Aiuto educativo alla famiglia con minori: - di età compresa tra i 3 e i 16 anni - con disabilità • Sostegno e accompagnamento alle famiglie affidatarie e adottive Quali vincoli per l’Ambito 1? • È possibile fare richiesta di finanziamento su una sola azione (aiuto educativo alla famiglia oppure sostegno all’adozione e affido) • È obbligatorio presentare il parere del Comune, dei Comuni e/o dell’ambito territoriale • Dai soggetti proponenti sono esclusi i Consultori Familiari accreditati e i CAV Ambito 2: creazione di reti di mutuo aiuto Tre azioni a sostegno della famiglia: • Nella gestione quotidiana del carico assistenziale dei nuclei familiari con soggetti fragili (assistite a domicilio o presso strutture residenziali leggere) • Nella gestione delle situazioni di conflittualità familiare • Nella conciliazione tra gli impegni professionali lavorativi e familiari Ambito 3: realizzazione di piani d’intervento personalizzati a favore di donne in difficoltà (dalla gravidanza al primo anno di vita del bambino) • Azioni a sostegno della donna: – – – – – Consulenza legale Supporto sociale Fornitura di beni e vestiario per il bambino Supporto all’inserimento del bambino all’asilo nido Iniziative finalizzate all’inserimento lavorativo della madre Quali vincoli per l’Ambito 3? • È obbligatorio presentare il parere del Comune, dei Comuni e/o dell’ambito territoriale delle famiglie in cui si realizza l’intervento • I sogetti proponenti sono esclusivamente i Consultori Familiari accreditati e i CAV che gestiscono consultori familiari accreditati • Il progetto deve essere orientato a realizzare percorsi personalizzati ed integrati con l’iniziativa Nasko MODALITÀ OPERATIVE DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI • La domanda di accesso al contributo dovrà essere presentata esclusivamente attraverso il sistema informativo regionale accessibile dall’indirizzo https://gefo.servizirl.it/ dalle ore 10 del 15 settembre fino alle ore 12 del 19 ottobre 2011, previa registrazione e rilascio dei codici di accesso personali; farà fede la data e l’ora di protocollazione informatica • La domanda d’accesso al contributo e tutti gli allegati dovranno essere validati dal legale rappresentante del soggetto giuridico proponente, pena l’inammissibilità, mediante l’apposizione della firma con CRS o con apposita smart card rilasciata da uno degli organismi certificatori riconosciuti a livello nazionale ASSEGNAZIONE FONDI REGIONALI BANDO 2011 TOTALE PROVINCIA DI VARESE: € 518.628 (18% in meno rispetto al bando 2010) RIPARTO DELLE RISORSE: AMBITO 1 - 50% = € 259.314 AMBITO 2 - 25% = € 129.657 AMBITO 3 - 25% = € 129.657 •Il contributo regionale può essere concesso fino ad un massimo del 70% del costo complessivo •Il contributo massimo per progetto non potrà superare € 50.000 NON AMMISSIBILITÀ Non saranno ammesse le domande che: • Saranno compilate da Enti che alla data di presentazione dei progetti alle ASL, non risultino iscritti ai rispettivi registri • Prevedono progetti che si configurano come attività commerciale • Beneficiano, per lo stesso progetto, di altri contributi regionali, nazionali, comunitarie e di settore • Risultino prive dell’indicazione delle fonti e delle entità di finanziamento atte a coprire tutti i costi del progetto • Prevedono progetti che sviluppino attività non riconducibili ai criteri riportati nel bando • Verranno presentate al di fuori delle modalità di firma previste dal bando • Prevedono progetti che, se presentati sull’ambito 1 o 3, sono privi del parere del Comune/Comuni/Ambito territoriale • Presentano progetti che dichiarano una rete di collaborazione non formalizzata attraverso scrittura privata o specifico atto formale (intesa/accordo) • Presentano progetti in partnership: in cui l’ente “capofila” non corrisponde all’ente che ha presentato il progetto sono privi della formalizzazione del rapporto di partnership o della scrittura privata alternativa alla formalizzazione della partnership sono privi della sottoscrizione della partnership da parte dei legali rappresentanti degli enti partner o della scrittura privata alternativa alla formalizzazione della partnership la partnership non è accompagnata da messa a disposizione di risorse economiche o di personale o messa a disposizione di attrezzature, locali, arredi, ecc. • VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2011 ORE 14.00 AULA FORMAZIONE ASL - PADIGLIONE MONTEGGIA INCONTRO FORMATIVO SULL’APPLICATIVO E IL PROGRAMMA DI INSERIMENTO INFORMATIZZATO DEI PROGETTI DA PARTE DEGLI OPERATORI DI LOMBARDIA INFORMATICA • RIFERIMENTI OPERATORI ASL: Enrico Frattini Cinzia Iommazzo Silvia Mocchetti Elena Pozzi 0332 0332 0332 0332 277763 277726 277732 277734 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] È POSSIBILE RICHIEDERE CONSULENZE SU APPUNTAMENTO