Pagina 4 Anno 8, n. 62 (1620) - martedì 1 aprile 2014 - Edizione delle ore 19.20 “Madri senza frontiere” a San Salvario Dall’1 al 3 aprile centoquaranta incontri con oltre 55 aziende italiane Venerdì 4 aprile alle ore 11 presso il CineTeatro Baretti sarà proiettato “Madri senza frontiere”. Un film documentario per rappresentare con le immagini lo straordinario lavoro che un gruppo di donne di diverse nazionalità, Madri di Quartiere, stanno svolgendo nel rione San Salvario grazie all’associazione il Mondo di Joele, in collaborazione con i Servizi Sociali. Un impegno che mira a dare aiuto a tutte quelle persone, tra cui tanti italiani, che si trovano ad affrontare situazioni difficili legate alla mancanza di lavoro, di mezzi necessari per la sussistenza quotidiana, ma anche di informazioni di base per districarsi nei periodo iniziale di organizzazione e meandri della contorta burocrazia formazione, nel primo anno di attività operativa sul campo, italiana. l’intervento ha ottenuto risultati Il video, prodotto dal periodico significativi, incontrando in totale online OttoInforma, ha la durata circa 500 persone che hanno chiedi circa 30 minuti e il suo obiettisto aiuto. Il 22% di queste sono di vo è diffondere i risultati ottenuti dall’intervento in questi 24 mesi, nazionalità marocchina, il 19% romena, il 10% italiana, e poi ancoma anche promuovere la sua estensione in altre zone della città. ra magrebini, sudamericani, dell’Est Europa, africani. I temi più Il progetto Madri di Quartiere è nato nei primi mesi del 2012 gra- toccati sono il lavoro (44%), l’aiuto zie al sostegno economico della economico (24%), la burocrazia legata alle pratiche di immigrazioCompagnia di San Paolo. Dopo il ne (9%). Il 60% delle persone che si rivolgono alle Madri di Quartiere hanno un’età compresa tra i 30 e i 44 anni. L’89% delle richieste sono state avanzate da donne. Il documentario, per la regia e montaggio di Luigi Mezzacappa, con la collaborazione di: Augusto Montaruli, è completamente a costo zero per la Circoscrizione 8, grazie all’impegno volontaristico di chi ci ha lavorato in prima persona. Piera Villata Migrare, un verbo dalle innumerevoli declinazioni Giovedì 3 aprile, dalle 17.30 alle 19.30, si terrà presso la sala conferenze del Centro Interculturale della Città di Torino il secondo appuntamento di "Voci del verbo migrare", ciclo di incontri dedicati a temi d'attualità relativi alle migrazioni in Italia. Questa settimana, in "Nera e orgogliosa di esserlo" si affronterà la questione della partecipazione politica dei nuovi cittadini, soffermandosi sui cambiamenti avvenuti in particolare nell'ultimo anno, con la breve ma significativa esperienza di Cecile Kyenge a Ministro della Repubblica e con l'ingresso in Parlamento di Khalid Chaouki, rappresentante delle "seconde generazioni" dell'immigrazione. Si parlerà dunque di questi temi con Seble Woldeghiorghis, che lavora nello staff dell'assessorato alle politiche sociali nel Comune di Milano, e con Suad Omar, me- diatrice culturale con all'attivo un importante impegno come Consigliere di Circoscrizione a Torino: due donne che hanno fatto dell'impegno politico e amministrativo una componente del proprio modo di sentirsi pienamente cittadine italiane.