LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
LA RIVIERA DI ROMA
LA RIVIERA DI ULISSE
LA CÔTE DES ÉTRUSQUES
LA CÔTE DE ROME
LA CÔTE D’ULYSSE
I MARI DEL LAZIO
LES MERS DU LATIUM
REGIONE LAZIO
I MARI DEL LAZIO
LES MERS DU LATIUM
REGIONE LAZIO
Quest’opuscolo vuole dare una serie di informazioni e di suggerimenti a chi
intende scegliere le coste del Lazio come meta di vacanza o come occasione
di scoperta. Il lettore sarà introdotto alla conoscenza delle località
litoranee e di quelle interne, entro un raggio di 20-30 chilometri dalla
costa, con qualche eccezione per ambienti di particolare interesse situati a
distanze maggiori.
Cette brochure est conçue pour donner une série d’informations et de
suggestions aux personnes qui entendent choisir les côtes du Latium comme
but de leurs vacances ou comme une occasion de découverte. Le lecteur
fera la connaissance des localités du littoral et de l’intérieur dans un
rayon de 20 à 30 kilomètres de la côte, et en outre de quelques habitats
d’intérêt particulier situés à une plus grande distance.
REGIONE LAZIO
Ideazione / Conception:
Apt di Latina
Testi e foto / Textes et photos:
Apt Roma
Apt Latina
Apt Viterbo
Apt Provincia di Roma
Traduzione / Traduction:
Quadrivio Traduzioni - Roma
Carta geoplastigrafica /
Carte géoplastigraphique:
Panorama Studio Vielkind INNSBRUCK
Progetto grafico / Creation graphique:
Idea NaMa - Latina
Stampa / Imprimerie:
La Stampa Industrie Grafiche
Genova 2006
A VOLO D’UCCELLO SUI MARI DEL LAZIO
La linea della costa
4
8
LE RIVIERE
9
LA RIVIERA DEGLI ESTRUSCHI
In provincia di Viterbo
L’entroterra
… e in provincia di Roma
L’entroterra
10
10
12
18
16
LA RIVIERA DI ROMA
L’entroterra
24
26
LA RIVIERA DI ULISSE
L’entroterra
38
40
LE ISOLE PONTINE
56
I MARI DEL LAZIO
LE MERS DU LATIUM
A VOL D’OISEAU SUR LES MERS DU LATIUM
La ligne de la côte
5
7
LES CÔTES
9
LA CÔTE DES ÉTRUSQUES
Dans la province de Viterbe
L’arrière-pays
… et dans la province de Rome
L’arrière-pays
11
11
13
17
19
LA CÔTE DE ROME
L’arrière-pays
25
27
LA CÔTE D’ULYSSE
L’arrière-pays
39
43
LES ÎLES PONTINES
57
I MARI DEL LAZIO
4
A VOLO D’UCCELLO SUI MARI DEL LAZIO
VOLOD’UCCELLO
D’UCCELLOSUI
SUIMARI
MARIDEL
DELLAZIO
LAZIO
AAVOLO
C’è un periodo della storia del Lazio che
sembra inventato da un professionista di lanci
promozionali. È quello che, circa dodici secoli
prima di Cristo, ha come protagonisti due
personaggi che occupano un posto di primo
piano in quella grande vicenda storicomitica
che è conosciuta come guerra di Troia. I
personaggi sono Ulisse ed Enea. Reduci dal
conflitto decennale, che consentì agli
emergenti greci di prevalere sulle popolazioni
del Vicino Oriente, i due ormai ex nemici
percorrono gli stessi mari, per costruire nuove
avventure: il greco e il troiano veleggiano
lungo lo stesso itinerario marino che per
ragioni diverse li conduce sulle coste del
Lazio. Ulisse prende terra nel golfo di Gaeta,
dove si imbatte nei feroci Lestrìgoni; a
Terracina, dove muore il suo amico Elpènore;
al Circeo ( o forse all’isola di Eèa, Ponza),
dove vive l’amore con la Maga Circe, prima di
riprendere il desiderato e quasi temuto rientro
a Itaca. Enea si muove presso le foci del
Tevere, sui lidi degli odierni Anzio, Lavinio,
Ardea, Tor Vaianica, e dal suo sbarco e dalle
sue vittoriose lotte e poi alleanze coi Latini
nasce quella serie di rivoluzionari eventi che
portarono alla nascita di Roma. Più a nord al
di là della sponda destra del Tevere, erano
approdati i Fenici, infaticabili cercatori di
mercati, che avevano gettato le basi per un
commercio che gli Etruschi avrebbero
incrementato, facendo crescere importanti
porti ed empori. Nel momento in cui Roma,
uscita dal suo guscio di potenza locale, si
affacciava sul Mediterraneo, il Lazio
marittimo era pronto a diventare una
piattaforma navale, grazie alla sua peculiare
conformazione: la grande estensione delle sue
coste, che aveva come baricentro il Tevere,
eccezionale via d’acqua che consentiva alle
navi da carico di penetrare nel cuore stesso di
Roma. Una rete di approdi garantiva libertà
di spostamenti, di commerci, di rifornimenti,
di forza bellica. Tra i maggiori vi erano: a
nord, quello di Civitavecchia – Centum Cellae;
verso il centrosud, Anzio e Terracina; a sud, il
Sinus Formianus, l’odierno golfo di Gaeta,
immenso riparo naturale e, ai confini con la
Campania, il porto sul verde fiume Liri che
serviva Minturnae. Nelle dirimpettaie Pontiae
Insulae, gli ormeggi ridossati non difettavano
a Ventotene e a Ponza. La caduta di Roma
travolse anche questo sistema commerciale e
militare che, anzi, si rivolse contro l’Italia,
divenendo struttura portante per invasioni,
incursioni, scorrerie, predazioni, le più dure
delle quali furono quelle che i Saraceni
iniziarono nel IX secolo e che gli africani e
poi i Turchi perfezionarono dal XV ai primi
del XIX secolo. Fu in questi secoli che la
Camera Apostolica, il governo del pontefice
LES MERS DU LATIUM
A VOL D’OISEAU SUR LES MERS DU LATIUM
5
AAVOL
SUR LES
LESMERS
MERSDU
DULATIUM
LATIUM
VOLD’OISEAU
D’OISEAU SUR
Il y a une période de l’histoire du Latium qui
semble avoir été inventée par un professionnel
de campagnes publicitaires. C’est celle qui,
environ douze siècles av. J.-C., a pour héros
deux personnages qui occupent le devant de la
scène dans cette grande aventure un peu
historique et un peu mythique connue comme
la Guerre de Troie. Ces personnages sont
Ulysse et Enée. Au lendemain du conflit
décennal qui permit aux Grecs, dans une
phase historique ascendante, de prévaloir sur
les populations du Proche-Orient, les deux exennemis parcourent les mêmes mers, pour se
construire de nouvelles aventures : le Grec et
le Troyen naviguent à la voile en suivant le
même itinéraire marin qui, pour des raisons
différentes, les mène sur les côtes du Latium.
Ulysse aborde dans le golfe de Gaète, où il
rencontre les féroces Lestrygons ; à Terracina,
où meurt son ami Elpénor; au Circeo (ou
peut-être à l’île d’Eea, Ponza), où il partage
l’amour de la Magicienne Circé, avant de
reprendre le voyage, qu’il désire et craint à la
fois, du retour à Ithaque. Enée voyage près de
l’embouchure du Tibre, sur les plages des
agglomérations actuelles d’Anzio, Lavinio,
Lido di Ardea, Tor Vaianica. De son
débarquement et de ses luttes victorieuses,
puis de ses alliances avec les Latins, naît la
série d’événements révolutionnaires qui vont
entraîner la naissance de Rome. Plus au
nord, au-delà de la rive droite du Tibre,
avaient abordé les Phéniciens, infatigables
prospecteurs de marchés, qui avaient jeté les
bases d’un commerce intensifié plus tard par
les Etrusques, en développant des ports et des
comptoirs importants. Au moment où Rome
brisait les limites de sa puissance locale et
imposait sa présence en Méditerranée, le
Latium maritime était prêt à devenir une
plate-forme navale, grâce à sa conformation
particulière: la grande extension de ses côtes
avait pour centre de gravité le Tibre,
exceptionnelle voie d’eau qui permettait aux
bateaux de commerce de pénétrer au cœur
même de Rome. Un réseau de points
d’abordage garantissait la liberté des
déplacements, des commerces, des
approvisionnements, de la force militaire.
Citons parmi les plus importants: au nord
celui de Civitavecchia – Centum Cellae; vers
le centre-sud, Anzio et Terracina; au sud, le
Sinus Formianus, l’actuel golfe de Gaeta,
immense abri naturel , et, à la limite de la
Campanie, le port sur le fleuve vert, le Liri,
qui desservait Minturnae. Dans les îles qui
leur faisaient face, les Pontiae Insulae, les
mouillages abrités ne manquaient pas à
Ventotene et à Ponza. La chute de Rome
marqua l’écroulement de ce système
commercial et militaire qui alla jusqu’à se
retourner contre l’Italie pour devenir la
structure portante des invasions, incursions,
raids, prédations, dont les plus dures furent
celles que les Sarrasins entreprirent au IXe
siècle et que les Africains, puis les Turcs,
perfectionnèrent du XVe au début du XIXe
I MARI DEL LAZIO
6
A VOLO D’UCCELLO SUI MARI DEL LAZIO
romano, sollecitò i suoi feudatari a creare una
maglia di sbarramento contro gli insopportabili
e incontrastabili corsari. Sorsero, così, una
cinquantina di torri lungo tutto il litorale
laziale, tra Montalto di Castro e il Garigliano.
Ad esse si aggiungevano una decina di castelli e
fortilizi come seconda linea. La grandezza
dell’impegno (il solo Pio V, nella seconda metà
del ‘500, fece costruire circa quindici torri)
dimostra quanto fosse intenso il traffico dei
pirati, che rendevano la vita difficile alle
tartane da trasporto e che spesso si
impegnavano in sanguinosi e fruttiferi assalti ai
più indifesi e ricchi centri costieri o
dell’entroterra. Le torri finirono anche per
marcare i segni dell’antica linea di costa, che
oggi appare profondamente modificata
dall’arretramento o dall’avanzamento del mare,
come racconta la storia del suo alternante
equilibrio di riva. E’ la storia, ad esempio, della
foce del fiume Tevere, che si è trovata al centro
di continue e grandiose modifiche. L’enorme
quantità di depositi veicolati dal fiume ha,
difatti, prodotto un progressivo avanzamento
della costa, che ha finito per ingoiare gli antichi
porti di Ostia, rendendo continentale quella che
prima era una città marittima. Viene, in
particolare, ricordata una delle più
straordinarie piene del fiume, che si registrò
intorno alla metà del 1500: milioni di metri
cubi di materiali furono trasportati dalle acque
fluviali fino alla foce e qui depositati, con un
repentino ed enorme avanzamento della costa
che, secondo calcoli dell’epoca, fu dell’ordine di
parecchie centinaia di metri. A questo
fenomeno, ad iniziare dalla seconda metà del
secolo XX e fino ad oggi, se ne contrappone uno
inverso dovuto a una forte riduzione di apporti
solidi dal Tevere e da altri fiumi, con un
conseguente processo di avanzamento del mare
che ha provocato una erosione della costa che
ormai interessa tutto il Lazio. I segni di
cambiamento non sono certo esclusivi del
Lazio, giacché riguardano quasi tutte le coste
italiane e del mondo, ma la peculiarità
geografica di questa regione li ha sempre
esaltati nel trascorrere dei millenni: basterà
pensare al Monte Circeo, che alcune migliaia di
anni fa era un’isola all’interno di quel golfo che
oggi è, invece, la ricca pianura pontina. E
basterà pensare che le Isole Pontine o Ponziane
sono nate dalle viscere di tre, quattro, forse
cinque vulcani sottomarini.
LES MERS DU LATIUM
A VOL D’OISEAU SUR LES MERS DU LATIUM
siècle. C’est durant ces siècles que la
Chambre Apostolique, le gouvernement du
pontife romain, invita ses feudataires à créer
un réseau de barrage contre les
insupportables et inattaquables corsaires.
C’est ainsi que surgirent une cinquantaine de
tours tout le long du littoral du Latium, entre
Montalto di Castro et le fleuve Garigliano. A
ces tours s’ajoutaient une dizaine de châteaux
et de fortins sur une deuxième ligne de
défense. La force de l’engagement (Pie V, à
lui seul, dans la deuxième partie du XVIe
siècle, fit construire à peu près quinze tours)
montre combien était intense le trafic des
pirates, qui rendaient la vie difficile aux
tartanes de transport et qui souvent
engageaient des assauts sanguinaires
fructueux contre les centres côtiers ou ceux
de l’arrière-pays les plus désarmés et les plus
riches. Les tours finirent aussi par délimiter
la ligne de côte antique, qui apparaît
aujourd’hui profondément modifiée par le
retrait ou l’avancée de la mer, comme le
raconte l’histoire de l’équilibre précaire, par
phases alternées, de son rivage. C’est, par
exemple, l’histoire de l’embouchure du Tibre,
qui s’est trouvée en permanence au centre de
grandioses modifications. L’énorme quantité
de dépôts charriés par le fleuve a, en effet,
produit une avancée progressive de la côte,
qui a fini par engloutir les ports antiques
d’Ostie, en transformant en ville continentale
la cité maritime. On trouve en particulier le
souvenir de l’une des plus extraordinaires
crues du fleuve, vers le milieu du XVIe siècle:
des millions de mètres cubes de matériaux
furent transportés par ses eaux jusqu’à
l’embouchure et s’y déposèrent, entraînant
brusquement une avancée considérable de la
côte: selon des calculs de l’époque, elle fut de
l’ordre de plusieurs centaines de mètres. A
partir du milieu du XXe siècle jusqu’à nos
jours, à ce phénomène s’oppose un phénomène
inverse, dû à une forte réduction d’apports
solides du Tibre et d’autres fleuves; d’où un
processus d’avancée de la mer qui a provoqué
une érosion de la côte intéressant désormais
tout le Latium. Les signes de changement ne
sont certes pas exclusifs du Latium ; ils
concernent presque toutes les côtes italiennes
et celles du monde entier, mais la particularité
géographique de cette région les a toujours
exaltés au cours des millénaires: il suffit de
penser au Mont Circeo, qui, il y a quelques
milliers d’années, était une île à l’intérieur du
golfe devenu aujourd’hui la riche plaine
pontine. Et il suffit aussi de penser que les
Îles Pontines sont nées des viscères de trois,
quatre, peut-être cinq volcans sous-marins.
LA LIGNE
DE LA
LA LIGNE
DECÔTE
LA CÔTE
L’Atlas des côtes italiennes de l’Enel (Office
pour l’exploitation de l’électricité) attribuait
en 1973 au Latium une longueur de 284,5
km de littoral (à part les îles), dont 236 km
de côtes de sable et le reste de rochers. Cette
ligne de côte subit une évolution lente mais
continue, qui s’accentue en cinq points : au
Capo Linaro, entre Civitavecchia et Santa
Marinella; dans la protubérance créée par les
dépôts du Tibre, entre Fiumicino et le Lido
d’Ostia; au Cap d’Anzio; dans la saillie du
Mont Circé; et dans la petite péninsule de
Gaeta. Ce sont cinq découpes en croissant de
la côte parfois à peine accentuées, parfois
soulignées pour former un vaste arc de cercle,
parfois fortement concaves, comme
l’incomparable golfe de Gaeta. La ligne du
rivage offre différents profils: ce sont des
langues de sable dans la Maremme du
Latium, entre le fleuve Chiarone et la plage
Sant’Agostino, dans la Tuscia viterbaise
rendue douce et sereine par la campagne dont
les champs forment le décor de la mer
étrusque; ce sont de maigres bandes de terre
7
I MARI DEL LAZIO
8
LA LINEA DELLA COSTA
LA LINEA
LA DELLA
LINEA COSTA
DELLA COSTA
L’Atlante delle coste italiane dell’Enel
attribuiva nel 1973 al Lazio una lunghezza di
284,5 km di litorale (isole a parte). Di essi,
236 sono sabbiosi, i restanti rocciosi. È una
costa caratterizzata da un andamento dolce e
continuo, che si accentua in cinque punti: a
Capo Linaro, tra Civitavecchia e Santa
Marinella; nella protuberanza creata dai
depositi del Tevere, tra Fiumicino e il Lido di
Ostia; a capo d’Anzio; nella sporgenza del
monte Circeo; e nella penisoletta di Gaeta.
Sono cinque falcature di costa, a volte appena
accennate, a volte sottolineate per formare un
ampio arco di cerchio, a volte fortemente
concave, come nell’inconfondibile golfo di
Gaeta. La linea di riva assume un andamento
diverso: sono lingue di sabbia nella Maremma
laziale, tra il fiume Chiarone e la spiaggia
Sant’Agostino, in quella Tuscia viterbese resa
dolce e serena dai campi che fanno da quinta al
mare etrusco; sono avare strisce di lido a sud di
Civitavecchia, dove la preziosa via Aurelia
romana si avvicina audacemente al mare
rubando spazio al retroterra in concorrenza con
i declivi marittimi dei monti della Tolfa; è
sabbia ferrigna o bionda da Macchiatonda a
Fiumicino, dove lievi archi di costa fanno da
avamposto al territorio delle bonifiche di
Pagliete, Maccarese e Porto. E poi, i depositi
dell’Isola Sacra, a Ostia; e la lunga e ampia
striscia della duna sabbiosa, coperta e protetta
da verdi piante marittime, là dove comincia la
strada lungomare Severiana, a sud di Ostia, e
dove si affacciano a mare i lembi costieri della
macchia di Castel Fusano e della tenuta
presidenziale di Castel Porziano, anche se a
tratti interrotta da arcipelaghi edilizi troppo
prossimi al mare. Pini e altra sabbia
accompagnano Ardea, Tor San Lorenzo,
Lavinio, il lido che accolse Enea, e che fu teatro
delle saghe romantiche ed aspre, pacifiche e
cruente raccontate da Virgilio insieme ad una
folla di figure di donne, Lavinia, Rea Silvia, la
vergine Camilla. La costa sembra sollevarsi
verso Anzio, patria di Nerone e di pirati famosi
in età romana, gente abituata a manovrare
remi, spade e rampini d’abbordaggio, e a
domare furibonde libecciate e improvvisi colpi
del maestrale. Oltre Nettuno, il mare appartiene
ai militari, fino a Latina, dove riprende la lunga
striscia di arenile, avara di sabbia e di
profondità, ma sottolineata da una duna lunga
oltre 20 km, una delle ultime ancora integre in
Italia, che divide il mare dai laghi costieri di
Fogliano, dei Monaci, di Caprolace e di Paola, e
che si interrompe, improvvisamente, sui fianchi
alti, verdi e scoscesi di quell’isola geologica che
è il Monte Circeo. Siamo nell’omonimo Parco
nazionale del Circeo. Al di là del monte,
proseguendo verso oriente, un’ampia prolungata
falcatura s’incurva fino a Sperlonga: è il golfo
di Terracina. Qui i monti Ausoni e Aurunci si
spingono nel mare, creando anfratti rocciosi,
cale, grotte: è il punto in cui il mare del Lazio
alterna arenili e rocce, fino alla penisoletta di
Gaeta, da dove si apre il gran golfo che accoglie
Gaeta, Formia, Minturno e Scauri. Dominato e
protetto dai monti Aurunci, che si spingono fin
nel mare, formando un balcone alto oltre 1500
metri, dal quale si apre un panorama che
spazia dal Circeo alle Isole Pontine, ai Campi
Flegrei, Ischia, Procida, Capri.
LES MERS DU LATIUM
LA LIGNE DE LA CÔTE
au sud de Civitavecchia, où la précieuse via
Aurelia romaine s’approche audacieusement
de la mer en dérobant de l’espace à l’arrièrepays, en concurrence avec les pentes
maritimes des monts de la Tolfa; c’est le sable
ferreux ou blond de Macchiatonda à
Fiumicino, où des courbes légères de la côte
servent d’avant-poste au territoire des terrains
asséchés de Pagliete, Maccarese et Porto. Et
puis, les dépôts de l’Île Sacrée, à Ostie; et la
longue et large bande de dunes de sable,
couverte et protégée par des plantes vertes
maritimes, là où commence la route du bord
de mer Severiana, au sud d’Ostie, et où se
présentent sur la mer les bandes côtières du
maquis de Castel Fusano et de la propriété du
Président de la République, à Castel Porziano,
malheureusement interrompue par endroits
par des archipels de béton trop proches de la
mer. Des pins, et encore du sable,
accompagnent Ardea, Tor San Lorenzo,
Lavinio, le rivage qui accueillit Enée, et qui
fut le théâtre des sagas romantiques et rudes,
pacifiques et sanglantes, racontées par Virgile,
au milieu d’une foule d’héroïnes, Lavinia, Rea
Silvia, la vierge Camilla. La côte semble se
soulever vers Anzio, patrie de Néron et de
pirates fameux de l’époque romaine, gens
habitués à manoeuvrer les rames, l’épée et les
grappins d’abordage. Et à dompter les
furieuses tempêtes de vent de sud-ouest et les
brusques attaques du noroît. Au-delà de
Nettuno, la mer appartient aux militaires,
jusqu’à Latina, où recommence la longue
bande de plage, avare de sable et de
profondeurs, mais soulignée par une dune de
plus de 20 km de long, l’une des dernières
encore entières en Italie, qui divise la mer des
lacs côtiers de Fogliano, des Monaci, de
Caprolace et de Paola, et qui s’interrompt,
soudain, sur les hauts flancs verts escarpés de
cette sorte d’île géologique qu’est le Mont
Circeo. Nous sommes dans le Parc national
du Circeo. Au-delà du mont, en continuant
vers l’est, un vaste croissant prolongé
s’incurve jusqu’à Sperlonga: c’est le golfe de
Terracina. Ici les monts Ausoniens et Aurunces
se précipitent dans la mer, créant des
renfoncements rocheux, des criques, des
grottes: c’est le point où la mer du Latium
présente une alternance de plages et de
rochers, jusqu’à la petite péninsule de Gaeta,
d’où s’ouvre le grand golfe qui accueille
Gaeta, Formia, Minturno et Scauri. Le golfe
est dominé et protégé par les monts Aurunces,
qui forment sur la mer un balcon de plus de
1500 mètres de haut, sur un panorama allant
du Circeo aux Îles Pontines, aux Champs
Phlégréens, à Ischia, Procida, Capri.
LE RIVIERE
Da un punto di vista culturale e turistico il Lazio costiero può essere diviso in tre grandi aree o Riviere: la Riviera
degli Etruschi, la Riviera di Roma, la Riviera di Ulisse. Ad esse va aggiunta una quarta area, rappresentata dalle
Isole Pontine o Ponziane. Questi settori si caratterizzano per intensità e diversità di insediamenti, per le vicende
storiche che li hanno interessati e per le popolazioni che li hanno abitati. Questa divisione, tuttavia, va considerata
come una convenzione adottata per praticità di racconto e come opportunità per creare un logo
turistico.
LES CÔTES
Au plan culturel et touristique, le Latium côtier peut être divisé en trois grandes zones ou Côtes: la Côte des
Etrusques, la Côte de Rome, la Côte d’Ulysse. Il faut leur ajouter une quatrième zone, les Îles Pontines. Ces
secteurs se caractérisent par l’intensité et la diversité des implantations humaines, par les aventures historiques
qu’elles ont vécues et par les populations qui les ont habitées. Mais nous devons considérer cette division comme
une convention adoptée pour faciliter le récit, comme une occasion de créer un logotype touristique.
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
L
a Tuscia viterbese e quella
romana sono le ultime
propaggini del territorio sul
quale si esercitò, verso sud, la sfera di
influenza del popolo etrusco, fino a
quando Roma non divenne una potenza
civile e militare. Il Tevere viene
considerato il tradizionale spartiacque
etruscoromano: la sponda sinistra era
dominio di Roma, quella destra del
misterioso popolo che prosperò
nell’Italia centrale. Questa presenza
spiega la denominazione di Riviera
degli Etruschi: la riviera è compresa
tra la parte più meridionale del fiume
Chiarone e Ladispoli, e si svolge per
circa 85 chilometri. L’area abbraccia i
comuni costieri di Montalto di Castro,
Tarquinia, Civitavecchia, Santa
Marinella e Ladispoli, mentre la parte
interna si spinge verso emergenze
urbanistiche e monumentali di grande
interesse o curiosità: Vulci, Tuscania,
Allumiere, Tolfa, Cerveteri e il
comprensorio del lago di Bracciano. La
fascia costiera viterbese si estende
dalla foce del torrente Mignone fino ai
rilievi dei Monti Romani poco sopra
Pescia Romana. Dispone di località e
stazioni balneari sviluppatesi a partire
dagli anni ’50, come Tarquinia Lido,
Marina Velca, Riva dei Tarquini,
Marina di Montalto e Pescia Romana,
con un litorale leggermente in declivio,
vaste pinete ed ampie spiagge
caratterizzate da sabbia scura per la
presenza dei minerali vulcanici
trasportati dai corsi d’acqua o prodotti
dall’erosione delle coste. Esploriamo a
volo d’uccello i siti principali della
Riviera degli Etruschi.
… in provincia di Viterbo
Fiume Chiarone - È il primo piccolo fiume laziale: segna
parzialmente il confine tra la Toscana e il Lazio, la
Maremma grossetana e la Tuscia viterbese. Ricordato dal
poeta Giosuè Carducci, sfocia su una spiaggia nella quale
le ancor modeste attrezzature balneari sono bilanciate da
una grande tranquillità.
Graticciara o Le Graticciare - La località balneare è
ricordata per la presenza di un antico appostamento
militare contro i pirati.
Marina di Pescia Romana - Centro balneare in sviluppo,
in un tratto di arenile tra i più romantici e solitari del
litorale viterbese.
Tarquinia, Le Saline.
Tarquinia, Les Salines.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
LA CÔTE DES ETRUSQUES
L
a Tuscia viterbaise et la Tuscia
romaine sont les dernières
ramifications du territoire sur
lequel s’exerça, vers le sud, l’influence
du peuple étrusque, jusqu’à ce que
Rome ne devînt une puissance civile et
militaire. Le Tibre est considéré comme
la frontière traditionnelle entre les
Etrusques et les Romains: la rive
gauche dépendait de Rome, celle de
droite du peuple mystérieux qui
prospéra dans l’Italie centrale. Cette
présence explique le nom de Côte des
Etrusques: la côte est comprise entre
la partie plus méridionale du fleuve
Chiarone et Ladispoli, et s’étend sur
environ 85 kilomètres. La zone
comprend les communes côtières de
Montalto di Castro, Tarquinia,
Civitavecchia, Santa Marinella et
Ladispoli, tandis que la partie interne
est limitée par des agglomérations et
des zones monumentales de grand
intérêt ou riches en curiosités: Vulci,
Tuscania, Allumiere, Tolfa, Cerveteri et
le territoire du lac de Bracciano. La
bande côtière viterbaise s’étend de
l’embouchure du torrent Mignone
jusqu’aux hauteurs des Monts Romains
un peu au-dessus de Pescia Romana.
Ses localités et stations balnéaires se
sont développées à partir des années
Cinquante: Tarquinia Lido, Marina
Velca, Riva dei Tarquini, Marina di
Montalto et Pescia Romana,
présentant un littoral légèrement en
pente, de vastes pinèdes et de belles
plages de sable dont la couleur sombre
vient de minerais volcaniques
transportés par les cours d’eau ou
produits par l’érosion des côtes.
Explorons à vol d’oiseau les principaux
sites de la Côte des Etrusques.
Viterbo,
Palazzo dei Papi.
Viterbo,
Palais des Papes.
… dans la province de Viterbe
Fiume Chiarone - C’est le premier petit fleuve du
Latium: il marque en partie la limite entre la Toscane et le
Latium, la Maremme de Grosseto et la Tuscia de Viterbe.
Evoqué par le poète Giosuè Carducci, il débouche sur une
plage aux équipements balnéaires encore modestes, mais
compensés par une grande tranquillité.
Graticciara ou Le Graticciare - La localité balnéaire est
connue pour la présence d’un poste d’observation militaire
antique, contre les pirates.
Marina di Pescia Romana - Centre balnéaire en
11
I MARI DEL LAZIO
12
LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
L’entroterra
in provincia di Viterbo
Da Montalto Marina, in poco più di
una decina di chilometri, si
raggiungono i resti dell’antica città di
Vulci, l’etrusca Vulcia, uno dei centri
economicamente e culturalmente più
evoluti nel periodo etrusco e poi
romano, e il Ponte dell’Abbadia. E’
questa un’area che alla ricchezza
dell’insediamento abitativo etruscoromano
aggiunge uno
straordinario
numero di
tombe (oltre
30.000)
collocate nelle
necropoli
sparse sul suo
territorio. Più
volte
saccheggiate,
esse hanno
fornito il
materiale per
uno dei
principali nuclei
Capodimonte sul
ceramici del
Lago di Bolsena.
Louvre, frutto
Capodimonte sur
della collezione
le Lac de Bolsena.
personale del
principe di
Canino,
Luciano Bonaparte. Altri depositi sono
a Roma, presso il Museo Archeologico
Nazionale Etrusco di Villa Giulia e
presso il Museo Preistorico ed
Etnografico Pigorini, oltre che nel
Museo Archeologico Nazionale
ospitato nel castello dell’Abbadia di
Vulci, cui si accede attraverso un
arditissimo ponte in muratura. Una
trentina di chilometri più a nord si può
raggiungere il comprensorio del Lago
di Bolsena, con i paesi di Capodimonte,
Marta e Bolsena e, in un più ampio
Montalto Marina – Si trova nei pressi della foce del
fiume Fiora, a 4 km dal comune di Montalto di Castro, il
cui abitato medievale, ricco di notevoli testimonianze dei
secoli passati, collocato a 42 metri s.l.m., è circondato da
un ambiente agricolo ancora integro. Montalto Marina è
stazione di soggiorno estivo con villette, spiaggia sabbiosa,
attrezzature per il tempo libero e una grande pineta alle
spalle. Montalto di Castro ha un castello che risale al
1300, la chiesa parrocchiale e un gradevole tessuto
urbano.
Fiume Fiora - È l’antico Armine, sacro agli Etruschi.
Lungo il suo tortuoso percorso di circa 80 km, dal monte
Tarquinia, Museo Archeologico Nazionale.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
L’arrière-pays dans la
province de Viterbe
De Montalto Marina, à un peu plus
d’une dizaine de kilomètres, nous
arrivons aux restes de la ville antique
de Vulci, la Vulcia étrusque - l’un des
centres économiques et culturels les
plus évolués de la période étrusque,
puis romaine - et au Ponte
développement, sur une plage de sable qui compte parmi
les plus romantiques et les plus solitaires du littoral
viterbais.
Montalto Marina – Près de l’embouchure du fleuve
Fiora, à 4 km de la commune de Montalto di Castro, dont
l’habitat médiéval, riche en témoignages remarquables des
siècles passés, 42 m au-dessus du niveau de la mer, jouit
d’un environnement agricole encore non pollué. Montalto
Marina est un lieu de vacances estivales, avec ses petites
villas, sa plage de sable, des équipements de loisirs et une
grande pinède. Montalto di Castro a un château qui date
du 14e siècle, une église parroissiale et un tissu urbain
agréable.
Fleuve Fiora - C’est l’Armine antique, sacré pour les
Etrusques. Sur son parcours tortueux d’environ 80 km,
du Mont Amiata à la mer, il traverse de nombreuses villes
étrusques. Près de Vulci il forme un canyon profond, fait
de roches volcaniques et de concrétions calcaires: un site
d’un grand intérêt naturel.
Tour de Montalto – Près de la mer, vers l’embouchure
du Fiora, se dressent les vestiges d’une tour à base
quadrangulaire, de 12 mètres de haut, que le pape Pie V
fit construire au XVIe siècle pour défendre la côte, et
surtout le petit port, contre les incursions des pirates.
Riva dei Tarquini – C’est l’une des zones les plus
intéressantes du littoral viterbais: une vaste pinède,
précédée par le “tombolo” (ou dune) méditerranéen
typique, protège une grande plage de sable. Deux villages
touristiques, complètement équipés, offrent une excellente
hospitalité.
Tour des Castellaccio - Construite à environ 500 mètres
de la côte, sur la rive droite du fleuve Arrfone, vers le
XIVe siècle, elle fut restaurée deux siècles plus tard. Il en
reste l’enceinte fortifiée, la base et une partie des
murailles.
Tarquinia, Musèe National d’Archeologie.
Torrent Arrone – L’Arrone, dont le bassin
hydrographique comprend les Fossés Arrone, Arroncino et
Arroncino di Pian di Vico, après un parcours de plus de
44 km se jette dans la mer Tyrrhénienne, près de la plage
de sable de Riva dei Tarquini.
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I MARI DEL LAZIO
14
LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
Tarquinia, Acquedotto settecentesco.
orizzonte, quelli di Montefiascone e
Bagnoregio, con il famoso e splendido
nucleo di Civita di Bagnoregio
arroccata su uno sperone tufaceo a
443 metri s.l.m. Sei km dividono il
mare dal cuore di Tarquinia, uno dei
più bei centri dell’Etruria meridionale
e della Tuscia, dove si possono visitare
le numerose e ricche tombe esistenti
nelle diverse necropoli (celebre
soprattutto quella di Monterozzi), che
hanno restituito pitture parietali di
eccelso valore artistico e preziosi
arredi funerari conservati nel Museo
Archeologico Nazionale ospitato nel
quattrocentesco Palazzo Vitelleschi.
Tra i reperti si ricordano i famosi
Cavalli alati. La città medievale
(chiamata Corneto fino al 1922), con
Tarquinia, Aqueduc du dix-huitiènne siècle.
Amiata al mare, attraversa numerose città etrusche. In
corrispondenza di Vulci il fiume forma un profondo canyon
costituito da rocce vulcaniche e concrezioni calcaree di
notevole interesse naturalistico.
Torre di Montalto – Vicino al mare, nei pressi della foce
del Fiora, si ergono i resti di una torre a base
quadrangolare, alta 12 metri, fatta erigere nel XVI secolo
da papa Pio V per difendere la costa e soprattutto il
porticciolo dalle incursioni piratesche.
Riva dei Tarquini - È una delle zone più interessanti del
litorale viterbese: una vasta pineta, preceduta dal tipico
tombolo (o duna) mediterraneo, protegge una spiaggia
ampia e sabbiosa. Due villaggi turistici, dotati di impianti
completi, offrono ottima ospitalità.
Torre dei Castellaccio - Costruita a circa 500 metri
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
dell’Abbadia. C’est une zone qui ajoute
à la richesse de l’implantation étruscoromaine un nombre extraordinaire de
tombes (plus de 30.000) situées dans
les nécropoles dont est parsemé ce
territoire. Saccagées à plusieurs
reprises, elles ont fourni le matériel de
l’une des principales expositions de
céramiques du Louvre, fruit de la
collection personnelle du prince de
Canino, Lucien Bonaparte. D’autres
dépôts sont à Rome, au Musée
National d’Archéologie Etrusque de la
Villa Giulia et au Musée de Préhistoire
et d’Ethnographie Pigorini, ainsi qu’au
Musée National d’Archéologie
aménagée dans le château de l’Abbaye
de Vulci, auquel on accède en passant
sur un pont en maçonnerie au dessin
audacieux.
Une trentaine de kilomètres plus au
nord on peut atteindre le territoire du
Lac de Bolsena, et les villages de
Capodimonte, Marta et Bolsena et, en
élargissant l’horizon, les
agglomérations de Montefiascone et de
Bagnoregio, avec le fameux centre de
Civita di Bagnoregio, splendide habitat
accroché sur un éperon de tuf à 443
Marina Velca-Pian di Spille - C’est le plus connu des
centres résidentiels du littoral viterbais; villas, espaces
verts équipés, équipements touristiques et hôteliers, et
sportifs (terrain de golf, club house).
Fleuve Marta – Le fleuve Marta, le Laarte étrusque, est
le seul émissaire du Lac de Bolsena. Long d’environ 49
km, il arrose une grande partie du territoire de la province
de Viterbe. Son vaste bassin, qui comprend la totalité de
celui du Lac de Bolsena et qui a son point le plus élevé
sur le versant ouest des Monts Cimini, est formé en grande
partie de roches volcaniques très perméables ; il est riche
en sources, parfois thermo-minérales. Il se jette dans la
mer Tyrrhénienne un peu au nord des salines de Tarquinia,
entre Tarquinia Lido et Marina Velca.
Marina di Tarquinia ou Tarquinia Lido A environ 5 km de Tarquinia, ce centre balnéaire moderne
comprend des hôtels, de nombreuses villas et des terrains
de camping et de sport, au milieu d’une pinède, face à une
belle plage de sable. Elle s’appelait autrefois Torre di
Corneto, à cause d’une tour de défense construite sous Pie
II et que le roi de Naples fit détruire en 1486.
Port Clementino-Gravisca - Des ruines érodées par la
mer témoignent d’une antique structure portuaire: le port
de la Gravisca romaine, reconstruit et renforcé sous le
pontificat de Pie II (1458-64), était défendu par une tour
ronde, dont les ruines, à cause du retrait de la ligne de
côte, se retrouvèrent dans la mer. Son nom lui vient de la
reconstruction qu’en fit Clément XII au XVIIIe siècle. Il
a été détruit durant la Deuxième Guerre mondiale.
Les Salines - Au sud du Port Clementi-no, à environ
deux kilomètres de Tarquinia Lido, elles sont un exemple
d’archéologie industrielle. Nées pour garantir
l’approvisionnement en sel de la ville de Rome, elles ne
satisfont aujourd’hui qu’une toute petite partie des
besoins nationaux. La zone a été reconnue par la Région
du Latium comme une oasis naturelle, riche en faune
aquatique.
Caprarola, Palazzo Farnese.
Caprarola, Palais Farnese.
Fleuve Mignone – Le Mignone coule sur 54 km en
grande partie dans le territoire provincial de Viterbe, et se
jette dans la mer Tyrrhénienne, près de Tarquinia, sur une
plage fréquentée par des pêcheurs et des baigneurs
amateurs de plages peu connues.
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I MARI DEL LAZIO
16
LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
le sue mura turrite e le sue chiese,
costituisce un insieme di grande valore
urbanistico; la chiesa romanica fuori
mura di S. Maria in Castello, su un
costone roccioso, è un gioiello d’arte.
A poco più di 20 km verso l’interno,
Tuscania è testimone della grandezza
della civiltà etrusca (numerose le
tombe scavate nel tufo) e di quella
medievale (strade, piazze, fontane,
palazzi e chiese, racchiusi entro le
mura). Fuori le mura, due gioielli
d’arte: le chiese romaniche di S. Pietro
e S. Maria Maggiore.
Entro un raggio di circa 30 km da
Tarquinia si possono visitare le
cittadine di Blera e Barbarano
Romano, con le zone archeologiche; e,
più in là, Viterbo, dal famoso centro
storico medievale, con il celebre
Palazzo Papale del XIII secolo.
L’entroterra
in provincia di Roma
Da Civitavecchia o da Santa Severa,
l’esplorazione dell’interno conduce ai
dalla costa, sulla riva destra
del fiume Arrone, attorno al
XIV secolo, fu ripristinata due
secoli dopo. Ne restano il
recinto fortificato, la base e
parte delle mura.
Torrente Arrone – L’Arrone, il
cui bacino idrografico
comprende i Fossi Arrone,
Arroncino e Arroncino di Pian
di Vico, dopo un percorso di
oltre 44 km versa le sue acque
nel mar Tirreno, nei pressi della
spiaggia sabbiosa di Riva dei
Tarquini.
Marina Velca-Pian di Spille È il centro residenziale più
noto del litorale viterbese: ville,
verde attrezzato, impianti
turistico-ricettivi e sportivi
(campo di golf, club house).
Fiume Marta – Il fiume
Marta, l’etrusco Laarte, è
l’unico emissario del Lago di
Bolsena . Lungo circa 49 km,
ricopre gran parte del
comprensorio provinciale di
Viterbo. Il suo vasto bacino, che include tutto quello del
Lago di Bolsena e che ha il punto più elevato nel versante
ovest dei Monti Cimini, è formato in massima parte da
rocce vulcaniche molto permeabili ed è ricco di sorgenti,
anche termominerali. Sbocca nel Tirreno poco a nord
delle saline di Tarquinia, tra Tarquinia Lido e Marina
Velca.
Marina di Tarquinia o Tarquinia Lido - A circa 5 km da
Tarquinia, moderno centro balneare costituito da
alberghi, numerose ville e impianti campeggistici e
sportivi, immersi in una pineta e affacciati su un
bell’arenile. Un tempo era chiamata Torre di Corneto, per
la presenza di una torre di difesa fatta costruire da Pio
II e distrutta dal re di Napoli nel 1486.
Vulci, Castello e Ponte Abbadia.
Vulci, château et Pont Abbadia.
Porto Clementino-Gravisca - Ruderi corrosi dal mare
testimoniano la presenza di una antica struttura
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
Sant’Agostino Marina - A 2 km au
sud du fleuve Mignone, elle
appartient au Viterbais, mais
Civitavecchia la considère comme
une de ses plages, une étendue de
sable tranquille, délimitée par un
petit cap rocheux sur lequel est
accrochée une bourgade de petites
villas, et par une pinède. Il y avait
aussi autrefois un petit port protégé
par une tour de défense (la Torre
Bertalda ou di Sant’Agostino),
aujourd’hui détruite.
… et dans la
province de Rome
Tarquinia, Tomba degli scudi.
Tarquinia, Tombe des boucliers.
mètres au-dessus du niveau de la mer.
Six kilomètres séparent la mer de
Tarquinia, l’un des plus beaux centres
de l’Etrurie méridionale et de la
Tuscia, où l’on peut visiter un grand
nombre de tombes richement ornées
dans plusieurs nécropoles (celle de
Monterozzi est l’une des plus
célèbres), qui contenaient des peintures
pariétales d’une remarquable valeur
artistique et de précieux trousseaux
funéraires, conservés au Musée
National d’Archéologie aménagé dans
le Palais Vitelleschi, du XVe siècle.
Parmi les objets, rappelons les fameux
Chevaux ailés. La ville médiévale (
appelée Corneto jusqu’en 1922), avec
ses murailles à tours et ses églises, est
un ensemble d’une grande valeur
Tour Valdaliga - A environ 4 km
au nord-ouest de Civitavecchia, cette
tour doit peut-être son nom aux
algues (valle dell’alga). Edi-fiée au
XVIIe siècle, sous Paul V, elle faisait
pendant à la Torre del Maran-gone,
située plus au sud-est. Elle est
complètement restaurée et délimitée
par un mur d’enceinte. La zone de
Torre Valdaliga est aujourd’hui dominée par la présence
de la centrale de l’Enel qui, encore qu’inactive en 2006,
en occupe une vaste surface, limitant son usage touristique
et balnéaire.
La Frasca - C’est une partie de la côte caractérisée par
des renfoncements rocheux, à l’ombre des cheminées de la
centrale de l’Enel, fréquentée par des pêcheurs et des
campeurs qui s’abritent dans la pinède. Non loin se trouve
la nécropole de la Scaglia (III-IV s. av. J.-C.).
Civitavecchia - Le centre côtier le plus important du
Latium nord-ouest, port d’importance primordiale pour les
croisières (on l’appelle la “porte sur la mer de Rome”) et
pour les liaisons avec la Sardaigne, l’Afrique et l’Espagne,
est construit sur le site de la Centum Cellae antique,
détruite par les Sarrasins en 828 et reconstruite en 889
sous le nom de Civitas Vetula. La ville est centrée sur son
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
portuale: il porto della romana Gravisca, ricostruito e
potenziato sotto il pontificato di Pio II (1458-64), era
difeso da una torre circolare, i cui ruderi, a causa
dell’arretramento della linea di costa, sono finiti in mare.
Il nome deriva dalla ricostruzione che ne fece Clemente
XII nel XVIII secolo. E’ stato distrutto nel corso della II
guerra mondiale.
Tolfa.
Monti della Tolfa e ai centri di Tolfa e
Allumiere (le Lumiere), la cui storia è
legata allo sfruttamento delle cave di
allume, a partire dalla seconda metà
del XV secolo fino alla fine del secolo
XIX, autentica ricchezza per la
Camera Apostolica Vaticana. In questo
periodo Tolfa s’ingrandì e nacque
Allumiere. Interessante il Palazzo
Camerale, della seconda metà del ‘500.
Tolfa è dominata dalla diruta Rocca
Frangipane. L’ambiente collinare è
rude e gradevole, ricco di 35 specie di
orchidee spontanee (severamente
protette). A ridosso dei due centri: la
chiesa della Sughera (XVI sec.), quella
della Madonna della Cibona (XVII
sec.) e, partendo da Allumiere, l’Eremo
della Madonna delle Grazie, con un bel
panorama, e l’Eremo della Trinità,
lungo la via del Campaccio. Notevole e
noto l’artigianato del cuoio, di cui sono
popolare espressione le borse giovanili
dette, appunto, ‘Tolfa’.
Ladispoli ha alle spalle l’ultimo grande
centro etrusco meridionale, Cerveteri,
l’antica Kyrsy, poi Caere romana, che
nel VI secolo a.C. sembra abbia
raggiunto i 30 000 abitanti, e il cui
porto era Pyrgy, presso Santa Severa.
Le Saline - A sud del Porto Clementino, un paio di
chilometri da Tarquinia Lido, costituiscono un esempio di
archeologia industriale. Nate per garantire il rifornimento
di sale alla città di Roma, soddisfano ora solo una
piccolissima parte del fabbisogno nazionale. L’area è
stata riconosciuta dalla Regione Lazio come oasi
naturalistica, ricca di animali acquatici.
Fiume Mignone – Il Mignone scorre per 54 km in gran
parte nel territorio provinciale di Viterbo e sfocia nel mar
Tirreno, in prossimità di Tarquinia, su una spiaggia
frequentata da pescatori e bagnanti in cerca di lidi poco
affollati.
Sant’Agostino Marina - A 2 km a sud del fiume
Mignone, appartiene al Viterbese, ma Civitavecchia la
considera come una propria spiaggia, un arenile tranquillo,
delimitato da un piccolo capo roccioso sul quale si
addensa un borgo fatto di villette, e da una pinetina alle
spalle. Un tempo c’era anche un porticciolo protetto da
una torre di difesa (che si chiamava Torre Bertalda o di
Sant’Agostino), oggi distrutta.
… e in provincia di Roma
Torre Valdaliga - A circa 4 km a nord-ovest di Civitavecchia,
deriva il suo nome, forse, dalle alghe (valle dell’alga). Edificata
nel XVII secolo, sotto Paolo V, faceva il paio con la Torre del
Marangone, posta più a sud-est. È completamente restaurata e
delimitata da un recinto. L’area di Torre Valdaliga è oggi
dominata dalla presenza della centrale dell’Enel, che, pur
inattiva nel 2006, impegna un’ampia zona, limitandone l’uso
turistico-balneare.
La Frasca - È un tratto di costa caratterizzato da anfratti
scogliosi, all’ombra delle ciminiere della centrale Enel, e
frequentato da pescatori e campeggiatori che trovano riparo
nella retrostante pineta. Nelle vicinanze è la necropoli della
Scaglia (III-IV sec. a.C.).
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
urbaine; l’église romane hors les murs
de Santa Maria in Castello, sur un
éperon rocheux, est un trésor d’art.
A un peu plus de 20 km vers
l’intérieur, Tuscania témoigne de la
grandeur de la civilisation étrusque
(nombreuses tombes creusées dans le
tuf) et de la civilisation médiévale
(rues, places, fontaines, palais et
églises, enfermés dans ses murs). Hors
des murs, deux joyaux d’art, les églises
romanes San Pietro et Santa Maria
Maggiore.
Dans un rayon d’environ 30 km de
Tarquinia on peut visiter les petites
villes de Blera et Barbarano Romano,
avec leurs zones archéologiques, et
plus loin Viterbe, dont le fameux
quartier historique
médiéval comprend
le célèbre Palais
Papal du XIIIe
siècle.
L’arrièrepays dans la
province de
Rome
De Civitavecchia ou
de Santa Severa,
l’exploration de
l’intérieur mène aux
Monts de la Tolfa et
aux centres de Tolfa
et d’Allumiere (le
Lumiere), dont
l’histoire est liée à
l’exploitation des
carrières d’alun, à
partir de la deuxième
moitié du XVe siècle
jusqu’à la fin du
XIXe, authentique
richesse pour la
port, relié à Rome par une autoroute; mais elle ne se
limite pas au port. Les points dominants de son tissu
urbain sont: le Fort Michelangelo, du début du XVIe
siècle, conçu par Bramante et complété par Antonio da
Sangallo, Giuliano Leno et Michel-Ange qui ajouta au
projet initial le donjon; les Terme Taurine, complexe ancien
d’édifices thermaux parmi les plus intéressants du
territoire étrusque (on y arrive en traversant le centre ville
par la via delle Terme Taurine, ou, si l’on vient du sud, en
sortant de l’autoroute au péage de Civitavecchia nord; le
Musée National d’Archéologie, dans le petit palais du
XVIIIe siècle de Clément XIII, autrefois quartier général
de la garnison pontificale; l’église des Santi Martiri
Giapponesi, ornée des fresques du peintre japonais Lucas
Hasegawa; l’église Santa Maria dell’Orazione (1685) et
ses fresques du Cavalier Giuseppe Errante di Trapani qui
décorent l’intérieur de la coupole. A 3,5 km du centre et à
800 mètres du péage de l’autoroute Rome-Civitavecchia
Santa Marinella.
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
Vanta quattro necropoli: Monte
Abatone, Cava di Pozzolana, Serbo e,
la più importante, la Banditaccia, che
rappresentano il nucleo più
organizzato delle antiche aree
funerarie. Qui sono visitabili le più
celebri e le più varie tombe
dell’Etruria laziale: dei Dolii, dei Letti
e Sarcofagi, dei Vasi greci, i Tumuli,
che hanno fornito prezioso materiale
sparso in vari musei (a Villa Giulia, a
Roma, si trova il celebre sarcofago
degli sposi adagiati), e raccolto in
parte anche nel Museo Nazionale
Cerite, nel castello Ruspoli.
Proseguendo verso l’interno, in meno di
30 km si raggiunge Bracciano,
arroccato su un alto colle da cui
domina la sottostante valle
dell’omonimo lago su cui svetta
l’imponente Castello Odescalchi, tra i
maggiori in Europa. Lungo le sponde
del lago, su cui affacciano le cittadine
di Trevignano ed Anguillara, note
Civitavecchia - Il più importante centro costiero del Lazio
nordoccidentale, porto primario per crociere (è considerato la
“porta a mare di Roma”) e per i collegamenti con la Sardegna,
con l’Africa e con la Spagna, sorge sul sito dell’antica Centum
Cellae, distrutta dai Saraceni nell’828 e risorta nell’889 col
nome di Civitas Vetula. La città ruota attorno al porto, collegato
con una autostrada con Roma, ma essa non è costituita solo dal
porto. Punti preminenti del suo tessuto sono: il Forte
Michelangelo, dei primi del XVI secolo, progettato dal Bramante
e completato da Antonio da Sangallo, Giuliano Leno e
Michelangelo Buonarroti che aggiunse al progetto iniziale il
maschio; le Terme Taurine, antico complesso di edifici termali tra
i più interessanti del territorio etrusco (si può raggiungere sia
attraversando il centro della città lungo la via delle Terme
Taurine, sia, per chi proviene direttamente da sud, uscendo
dall'autostrada al casello di Civitavecchia nord); Il Museo
Archeologico nazionale, nella settecentesca palazzina di
Clemente XIII, già comando della guarnigione pontificia; la
chiesa dei Santi Martiri Giapponesi, con gli affreschi del pittore
giapponese Lucas Hasegawa; la Chiesa di Santa Maria
dell’Orazione (1685) con affreschi del Cavaliere Giuseppe
Errante di Trapani che decorano l'interno della cupola.
A 3,5 km dal centro e ad 800 metri dal casello dell’autostrada
Roma - Civitavecchia Sud, opera il Porto turistico Riva di
Traiano, dotato di 1180 posti barca, 1100 posti auto individuali,
80 esercizi commerciali, amplissimo parcheggio, tutti i servizi di
accoglienza e assistenza alla navigazione e un cantiere.
Torre di Marangone - A 2 km circa a sud di Civitavecchia,
sorge su un piccolo promontorio roccioso. E’ completamente
restaurata.
Capo Linaro e Torre Chiaruccia - Capo Linaro rappresenta un
preciso connotato geografico del Lazio costiero: separa, difatti, il
settore marittimo che dalla Toscana giunge a Civitavecchia, dal
successivo arco di costa che arriva all’Isola Sacra, tra Fiumicino
e Ostia. Torre Chiaruccia consiste oggi solo di alcuni ruderi su
un promontorio che si affaccia sul mare in corrispondenza del
km 64 della Via Aurelia. È stata distrutta nel corso della
seconda guerra mondiale.
Santa Marinella - Di antica origine, deve il suo nome, secondo la
tradizione, al vezzeggiativo di Santa Marina, il cui culto fu
localmente sostenuto dai monaci basiliani. Centro di notevole
interesse turistico, con spiaggia, porticciolo, attrezzature
ricettive, svaghi, è una delle stazioni più interessanti della riviera
settentrionale del Lazio. Tra i motivi di interesse culturale, il
castello Odescalchi, forse del X-XI secolo, più volte modificato in
epoche successive, che domina il porticciolo.
Santa Severa, il Castello.
Santa Severa, le château.
Santa Severa - Frazione di Santa Marinella, dalla quale dista
circa 9 km, è il sito dell’antico porto greco-etrusco di Pyrgy, che
fece della retrostante Caere un florido porto commerciale (v.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
Sud, le Port de plaisance Riva di Traiano offre aux
touristes 1180 places pour l’accostage des bateaux, 100
places de parking privé pour automobiles, 80 boutiques,
un très vaste parking, tous les services d’accueil et
d’assistance à la navigation et un chantier.
Tour de Marangone - A 2 km environ au sud de
Civitavecchia, elle se dresse sur un petit promontoire
rocheux. Elle est complètement restaurée.
Bracciano, Castello Odescalchi.
Bracciano, Château Odescalchi.
Chambre Apostolique Vaticane. Durant
cette période Tolfa s’agrandit et naquit
Allumiere. L’intéressant Palais
Caméral date de la deuxième moitié du
XVIe siècle. Tolfa est dominée par la
Rocca Frangipane, aujourd’hui en
ruine. La région des collines est rude et
agréable, riche de 235 espèces
d’orchidées sauvages. (rigoureusement
protégées). A l’abri des deux centres:
l’église della Sughera (XVIe s.),
l’église de la Madonna della Cibona
(XVIIe s.) et, en partant d’Allumiere,
l’Ermitage de la Madonna delle
Grazie, avec son beau panorama, et
l’Ermitage de la Trinità, le long de la
via del Campaccio. Le remarquable
artisanat du cuir est bien connu, et a
pour expression populaire les sacs à
main de facture sportive dits,
justement, ‘Tolfa’.
Ladispoli a pour arrière-pays le dernier
grand centre étrusque méridional,
Cerveteri, la Kyrsy antique, devenue la
Caere romaine, qui semble avoir eu au
VIe siècle av. J.-C. une population de
30.000 habitants, et dont le port était
Pyrgy, près de Santa Severa. Cerveteri
a quatre nécropoles: Monte Abatone,
Cava di Pozzolana, Serbo et, la plus
importante, la Banditaccia, qui
représentent le noyau le mieux
organisé des zones funéraires antiques.
On peut y visiter les tombes les plus
Capo Linaro et Tour Chiaruccia - Capo Linaro est un
trait géographique particulier du Latium côtier: en effet,
il sépare le secteur maritime qui va de la Toscane à
Civitavecchia, de l’arc de côte suivant, qui arrive à l’Isola
Sacra, entre Fiumicino et Ostie. La Tour Chiaruccia
comprend aujourd’hui seulement quelques ruines sur un
promontoire qui descend sur la mer au km 64 de la Via
Aurelia. Elle a été détruite durant la deuxième guerre
mondiale.
Santa Marinella - D’origine antique, elle doit son nom,
selon la tradition, au diminutif de Santa Marina, dont le
culte local fut entretenu par les moines basiliens. Centre
d’un remarquable intérêt touristique, avec sa plage, son
petit port, les équipements d’accueil et de loisirs, c’est
l’une des stations balnéaires les plus intéressantes de la
côte septentrionale du Latium. Entre autres motifs
d’intérêt culturel, le château Odescalchi, peut-être du XeXIe siècle, plusieurs fois modifié, domine le petit port.
Santa Severa - Hameau de Santa Ma-rinella, à environ 9
km, c’est le site du port gréco-étrusque antique de Pyrgy,
qui fit de Caere un port commercial florissant (voir
Cerveteri). Quelques vestiges témoignent de l’importance
et de l’ancienneté des structures portuaires. Dans la même
zone d’autres témoignages sont ceux du Sanctuaire de
Leucotea (Ve s. av. J.-C.) qui non seulement ont donné la
mesure d’une noblesse passée mais ont aussi fourni une clé
de lecture de la langue étrusque, grâce à la découverte de
trois feuilles d’or, dont deux en étrusque et une en
phénicien, langue connue et donc comparable. A quelque
distance des ruines du port, sur la plage, se dresse le
splendide château Odescalchi, d’une grande importance
architecturale et militaire, un milieu richement évocateur,
avec ses petites places, ses silences, ses vues sur la mer, la
puissance de ses trois enceintes de murs et de sa tour
ronde. La localité balnéaire s’appuyait principalement sur
des implantations résidentielles.
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
località di villeggiatura, in località
Vigna di Valle è aperto il Museo
storico dell’Aeronautica militare
italiana, su circa 12.000 mq. suddivisi
in quattro padiglioni espositivi;
accoglie al suo interno oltre 60
velivoli, una collezione di motori e
cimeli aeronautici che raccontano la
storia del volo e dei protagonisti in
Italia (pionieri, dirigibili, Prima guerra
mondiale, i voli polari, le grandi
crociere, la Coppa Schneider, i velivoli
tra le due guerre, la Seconda guerra
mondiale e i grandi aeroplani).
Sui Monti Sabatini, a breve distanza,
si trova anche il piccolo lago di
Martignano.
Cerveteri). Alcuni resti testimoniano l’importanza e l’antichità
delle strutture portuali. Nella stessa area altre testimonianze
sono quelle del Santuario di Leucotea (V sec. a.C.) che hanno
dato non solo la misura di una nobiltà passata, ma anche fornito
una chiave di lettura della lingua etrusca, grazie al ritrovamento
di tre lamine d’oro, due delle quali in etrusco ed una in fenicio,
lingua nota e perciò confrontabile. A poca distanza dai ruderi del
porto, sulla spiaggia, si alza lo splendido castello Odescalchi, una
struttura di grande importanza architettonica e militare e
ambiente di grande suggestione, con le sue piazzette, i suoi
silenzi, i suoi scorci di mare, la potenza delle sue tre cinte di
mura e del suo torrione cilindrico. La località balneare si
appoggia prevalentemente a insediamenti residenziali.
Macchiatonda – A pochi chilometri a sud di Santa Severa, vi è
stata istituita nel 1983 un’oasi naturale per uccelli di passo. Si
estende su circa 250 ettari, tra due aree militari. È frequentata
da oche, germani reali, aironi, garzette, cavalieri d’Italia,
canapiglie, pivieri. La macchia è l’ultimo relitto dell’antica
foresta che si estendeva tra Santa Marinella e Fregene.
Campo di Mare - Cere Nova - Sono aree di nuovo e forte
insediamento residenziale, affacciate su un’ampia spiaggia
sabbiosa, molto frequentata d’estate.
Torre Flavia - In territorio di Ladispoli, a 6 miglia da Santa
Severa e a 3 da Palo, è fondata su resti romani. Ne restano
ruderi ormai circondati dalle acque, e difesi da una piccola
scogliera.
Ladispoli - La ‘città di Ladislao’, creata da Ladislao
Odescalchi, che le dette parte del suo nome, nacque nel 1890
come centro balneare. Eretta a comune nel 1970 è divenuta
meta turistica, assumendo le vesti di una città estiva, sulla quale
si riversano migliaia di utenze. La zona dispone di numerose
attrezzature balneari e ricettive.
Cerveteri
Palo Laziale - All’altezza del km 36 della Via Aurelia, la
piccola stazione balneare (l’antica Alesium) è nata avendo a
fulcro il castello Orsini (XIV sec.), poi passato agli Odescalchi.
Fortezza e insieme palazzo per vacanze (il pontefice vi si recava
per qualche battuta di caccia, dopo l’adattamento fattone da
Leone X nel XVI secolo), ha subito l’ultimo e definitivo
ampliamento nel 1600. Vi ha sede un’oasi di protezione
naturalistica, ricca di essenze botaniche e di specie faunistiche,
gestita dal W.W.F., che cura anche un servizio di visite guidate.
Marina di San Nicola - Zona residenziale e balneare di recente
formazione, beneficia di riservatezza e di una spiaggia
tranquilla.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DES ETRUSQUES
Castel Gandolfo
célèbres et les plus variées de l’Etrurie
du Latium: la tombe des Dolii (vases) ,
celle des Lits et des Sarcophages, celle
des Vases grecs, les Tumuli, qui ont
fourni un matériel précieux distribué
dans plusieurs musées (à Villa Giulia, à
Roma, on trouve le célèbre sarcophage
des époux étendus), et recueilli en
partie aussi au Musée National Cerite,
au château Ruspoli. En continuant vers
l’intérieur, à moins de 30 km voici
Bracciano, accroché sur une haute
colline d’où l’agglomération domine la
vallée du lac de Bracciano, de son
imposant Château Odescalchi, l’un des
grands châteaux-forts d’Europe. Sur
les rives du lac, qui baigne les petites
villes de Trevignano et Anguillara,
localités de villégiature, à Vigna di
Valle le Musée historique de
l’Aéronautique militaire italienne
couvre environ 12.000 m2 répartis en
quatre pavillons d’exposition; on y voit
plus de 60 avions, une collection de
moteurs et de souvenirs aéronautiques
qui racontent l’histoire de l’aviation et
de ses protagonistes en Italie
(pionniers, dirigeables, Première guerre
mondiale, les vols polaires, les grandes
croisières, la Coupe Schneider, les
avions entre les deux guerres, la
Deuxième guerre mondiale et les
grands appareils). Sur les Monts
Sabatini, à quelque distance, se trouve
aussi le petit lac de Martignano.
Macchiatonda – A
quelques kilomètres
au sud de Santa
Severa, on y a créé
en 1983 une oasis
naturelle pour les
oiseaux migrateurs.
Elle est fréquentée
par des oies, des
canards sauvages,
des hérons, des
aigrettes, des
échasses blanches,
des chipeaux, des pluviers. Le maquis est le dernier vestige
de la forêt antique qui s’étendait entre Santa Marinella et
Fregene.
Campo di Mare - Cere Nova - Ce sont des zones de
nouvelle implantation résidentielle très dense, bordées par
une vaste plage de sable, très fréquentée en été.
Tour Flavia - Sur le territoire de Ladispoli, à 6 milles de
Santa Severa et 3 de Palo, elle est fondée sur des restes
de construction romaine. On en voit encore des vestiges
désormais entourés par les eaux et défendus par un petit
récif.
Ladispoli - La ‘ville de Ladislao’, créée par Ladislao
Odescalchi, qui lui donna en partie son nom, naquit en
1890 comme centre balnéaire. Elle devint commune en
1970 et c’est un centre estival sur lequel convergent des
milliers de touristes. La zone dispose de nombreux
équipements balnéaires et hôtels.
Palo Laziale - A la hauteur du km 36 de la Via Aurelia,
la petite station balnéaire (l’Alesium antique) est née
autour du château Orsini (XIVe s.), ensuite passé à la
famille Odescalchi. Forteresse et palais pour les vacances,
(le pape s’y rendait pour quelques battues de chasse, après
l’adaptation faite par Léon X au XVIe siècle) le château
a subi un dernier agrandissement définitif en 1600.
L’agglomération accueille une oasis pour la protection de
la nature, riche en essences botaniques et en faune, gérée
par le W.W.F., qui assure aussi un service de visites guidées.
Marina di San Nicola - Zone résidentielle balnéaire de
formation récente, dont la vie est discrète et la plage
tranquille.
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DI ROMA
LA RIVIERA DI ROMA
C
omprende il litorale che si
estende da Marina di Palidoro,
fino a Torre Astura, sentinella
meridionale del comune di Nettuno.
Lungo i suoi circa 86 chilometri
scorrono, pressoché ininterrotti, arenili
bassi, spezzati da due punti emergenti:
l’Isola Sacra, alla foce del Tevere, e
Capo d’Anzio, più a sud. Alle spalle,
oltre alla dominante presenza di
Roma, si stendono i paesaggi delle
basseterre di Maccarese Porto e i
rilievi vulcanici dei monti Albani.
Marina di Palidoro - Passo Oscuro – Sono piccoli centri
balneari, appoggiati soprattutto a residenze di formazione
recente. A un centinaio di metri dalla foce del fosso di
Palidoro sorge la Torre che fu restaurata nel XVI secolo
dall’Ospedale romano del Santo Spirito, e che è stata di
recente nuovamente riassestata.
Fregene - Insediamento sorto a metà della lunga linea
sabbiosa che corre tra Passo Oscuro e Fiumicino. Dotato
di una ricca pineta è il centro balneare della buona
borghesia romana e di numerosi esponenti del mondo dello
spettacolo e rappresenta forse la stazione marittima più
tipicamente romana, un tempo quasi esclusiva. Alle spalle
della linea di costa corre l’ampia estensione, un tempo
IL PORTO TURISTICO DI ROMA
Il porto turistico di Roma sorge a
ridosso della foce del Tevere, sulla
sponda sinistra, tra la Torre San
Michele e la città di Ostia. Ha una
ricettività di 900 posti barca (90 per
il libero transito), e può ospitare
imbarcazioni di tutte le dimensioni.
E’ dotato dei più moderni servizi: 80
negozi con le firme più note della
moda, della gioielleria, dell'orologeria,
della pelletteria; bar, ristoranti e
yachting club. A ridosso delle
strutture portuali è stato realizzato il
Centro Habitat Mediterraneo, un'oasi
naturalistica gestita dalla Lipu (Lega
Italiana per la Protezione degli
Uccelli). Spaziose le aree pedonali, i
parcheggi possono ospitare oltre
2000 veicoli. Gli spostamenti
all'interno del porto avvengono con
piccoli tram ecologici.
Ladispoli
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DE ROME
LADE
CÔTE
DE ROME
LA CÔTE
ROME
E
lle comprend le littoral qui
s’étend de Marina di Palidoro
jusqu’à Torre Astura, sentinelle
méridionale de la commune de
Nettuno. Le long de ses 86 kilomètres
s’alternent pratiquement sans
interruption des plages de sable basses,
coupées par deux saillies: l’Isola
Sacra, à l’embouchure du Tibre, et
Capo d’Anzio, plus au sud. En retrait,
outre la présence dominante de Rome,
on trouve les paysages des basses
terres de Maccarese-Porto et les
reliefs volcaniques des Monts Albains.
Marina di Palidoro - Passo Oscuro – Ce sont de petits
centres balnéaires, qui s’appuient surtout sur des
résidences récemment établies. A une centaine de mètres
de l’embouchure du fossé de Palidoro se dresse la Tour
qui fut restaurée au XVIe siècle par l’Hôpital romain de
Santo Spirito, et qui a été récemment réaménagée.
Fregene - Implantation née au milieu de la longue ligne
de sables qui s’étend entre Passo Oscuro et Fiumicino.
Avec sa riche pinède, c’est le centre balnéaire de la bonne
bourgeoisie romaine et de nombreux représentants du
monde du spectacle; c’est peut-être la station maritime la
plus typiquement romaine, autrefois presque exclusive. En
retrait de la ligne côtière la vaste étendue de terrain
autrefois marécageuse, qui fut assainie à partir de la fin
du siècle dernier, est divisée en trois zones, Pagliete, MacLE PORT TOURISTIQUE DE ROME
Le port touristique de Rome a été construit derrière la
bouche du Tibre, sur la rive gauche, entre la Tour San
Michele et la ville d’Ostie. Il a des structures d’accueil pour
900 bateaux (90 pour le libre transit), et peut héberger des
embarcations de toutes les tailles. Il est équipé des services
les plus modernes : 80 boutiques offrant les marques les plus
connues de la mode, de la bijouterie, de l’horlogerie, de la
maroquinerie; des cafés, des restaurants et un yachting club.
En arrière des structures portuaires a été réalisé le Centre
Habitat Mediterraneo, une oasis naturelle gérée par la
Lipu (Ligue Italienne pour la Protection des Oiseaux).
Zones piétonnières spacieuses, parkings pour plus de 2000
véhicules. Les déplacements dans le port sont assurés par de
petits tramways écologiques.
carese et Porto, occupées par des exploitations agricoles.
Fleuve Arrone – C‘est un émissaire du lac de
Bracciano, qui n’y déverse ses eaux que lorsqu’elles
atteignent un certain niveau. A proximité de l’embouchure
se dresse la Tour de Maccarese, du XVIe siècle, avantposte du château de Maccarese.
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I MARI DEL LAZIO
26
LA RIVIERA DI ROMA
L’entroterra
acquitrinosa, che fu sottoposta a bonifica a partire dalla
fine del secolo scorso, e che è divisa in tre aree, Pagliete,
Maccarese e Porto, che ospitano altrettante aziende
agricole.
Fiume Arrone – E’ emissario del lago di Bracciano, che vi
riversa le sue acque solo quando esse raggiungono un
certo livello. In prossimità della foce sorge la Torre di
Maccarese, del XVI secolo, avamposto del castello di
Maccarese.
Fregene
Alle spalle della zona compresa tra
Palo e Fiumicino si svolge la quinta di
basse terre, un tempo paludose, oggetto
di una lunga operazione di bonifica
conclusasi alla fine degli Anni Trenta
del XX secolo. È l’area del Pagliete, di
Maccarese e di Porto. Nella parte più
orientale si apre l’area dell’aeroporto
intercontinentale Leonardo da Vinci di
Fiumicino e, ancora più a est, il
comprensorio archeologico di Ostia
Antica, che include anche gli interrati
porti imperiali e la necropoli dell’ Isola
Sacra di Fiumicino (v.). Il parco
archeologico di Ostia Antica è una
delle aree più importanti al mondo:
soltanto qui è possibile verificare le
evoluzioni delle tecniche edilizie e
urbanistiche degli antichi romani. La
morte lenta e non traumatica della
località ha comportato, nel corso di
nove secoli, una ricca stratificazione
edilizia. Estesa circa 50 ettari di
superficie, l'area archeologica, ancora
non riportata del tutto alla luce,
include i resti della cittadina sorta
Focene – Altro sito marittimo, sorto attorno a un villaggio
di pescatori, e condizionato da numerosi insediamenti e
dalla rumorosa presenza dell’aeroporto intercontinentale
di Fiumicino. L’area che segue è sottolineata dalla foce del
Tevere, il fiume sul quale si è appoggiata tanta parte della
storia e della fortuna di Roma. Un tempo il suo corso era
assai più sinuoso, e compiva un’ansa prima del mare; oggi
punta direttamente verso il Tirreno. Vediamone i principali
riferimenti.
Torre Niccolina o di Fiumicino - È un vistoso segnale
delle modifiche che la linea di costa ha qui subito. La
Niccolina venne edificata nel XVI secolo e all’epoca, si
legge in un’antica descrizione, «il mare batteva nelle mura
di essa». Un secolo dopo era a più di un miglio dalla
costa. Oggi, completamente restaurata, è a circa 2 km dal
mare.
Fiumicino - Dal Tevere, in prossimità della foce, si stacca
un ramo, il fiume piccolo, che battezza Fiumicino, un
tempo borgo di pescatori, oggi Comune autonomo, ricco di
ristoranti e stabilimenti balneari, e sotto le cui competenze
amministrative rientrano l’importante porto fluviale, con
numerosi cantieri e aree e impianti per l’approdo e il
rimessaggio, e la zona balneare.
Fiumara Grande - Il corso principale del Tevere sfocia a
mare con questo nome, 2 miglia più a est di Fiumicino, al
di là del Lido del Faro. I due rami fluviali delimitano un
ampio settore di terraferma, la cosiddetta Isola Sacra (v.
oltre). Fiumara Grande ospita il porto di Roma: centinaia
di imbarcazioni (come a Fiumicino), trovano riparo lungo
le sue sponde, sulle quali si affacciano cantieri navali,
officine, magazzini per attrezzeria e ricambi nautici.
Lido di Ostia - Comincia a distendersi poco al di là della
sponda sinistra del fiume. È la propaggine balneare di
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DE ROME
L’arrière-pays
En retrait de la zone comprise entre
Palo et Fiumicino s’étend la zone de
basses terres, autrefois marécageuses,
objet d’une longue campagne
d’assainissement qui se termina à la fin
des années Trente du siècle dernier.
C’est la zone du Pagliete, de
Maccarese et de Porto. Plus à l’Est
s’ouvre la zone de l’aéroport
intercontinental Leonardo da Vinci de
Fiumicino et, encore plus à l’Est, le
complexe archéologique d’Ostia Antica,
qui comprend les ports impériaux
enterrés et la nécropole de l’Isola
Sacra de Fiumicino.
Le parc archéologique d’Ostia Antica
est l’une des zones de ce genre les plus
importantes du monde; ici seulement
Focene – Autre site maritime né autour d’un village de
pêcheurs, cette agglomération est conditionnée par de
nombreuses implantations et par la présence bruyante de
l’aéroport intercontinental de Fiumi-cino. La zone qui suit
est celle de l’embouchure du Tibre, le fleuve sur lequel
repose une grande partie de l’histoire et de la fortune de
Rome. Autrefois son cours était beaucoup plus sinueux et
Fiumicino, il porto.
Civitavecchia, il porto.
Civitavecchia, le port.
Fiumicino, le port.
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I MARI DEL LAZIO
28
LA RIVIERA DI ROMA
Anzio, Torre Astura.
Anzio, Tour Astura.
sulla riva sinistra della foce del Tevere,
già base di traffici marittimi e porto
militare. Nel massimo fulgore, Ostia fu
abitata da 50 mila persone. Ostía
sarebbe stata fondata dal quarto re di
Roma, Anco Marzio, attorno al IV sec.
a.C.. L'obiettivo originale sarebbe stato
quello di sfruttare le saline poste presso
la foce del Tevere: da qui il nome della
cittadina, ostium ovvero bocca (in questo
caso del fiume). Il castrum, tuttora
visibile intorno al Foro fu il nucleo di
fondazione, ed era l’avamposto della
difesa di Roma contro incursioni dal
mare. Già nel II secolo Ostia era anche
porto per gli approvvigionamenti granari
di Roma. Alla fine delle guerre puniche
vi venne costituito un distaccamento dì
30 navi. In età sillana Ostia ricevette
l’autonomia. Nei tre secoli successivi
non ci furono sostanziali cambiamenti,
poi iniziò la lenta decadenza, conclusa
Ostia, il grande quartiere marino, oggi una vera e propria
città, nata a partire dagli anni Venti del XX secolo come
sbocco a mare della Capitale. E’ la più grande ed
organizzata delle spiagge, accompagnata da un esteso
lungomare, con decine di stabilimenti balneari di ottimo
livello, ristoranti, impianti per il turismo estivo. Alla
periferia est di Ostia inizia il percorso della strada
lungomare Severiana, che, dopo circa 80 km termina alle
falde del monte Circeo. Lungo la Severiana si trovano:
Lidi di Castelfusano e di Castelporziano Pressoché
indistinguibili, si stendono a valle delle ondulazioni dunali
che accompagnano questo tratto del lido. Le dune si
spingono fin dove inizia una pineta estesa oltre 1000
ettari. Il Lido di Castelporziano è spiaggia attrezzata del
Comune di Roma, ed è lunga oltre 2000 metri. Alle sue
spalle, all’interno, si apre la grande tenuta che appartiene
al Presidente della Repubblica, e nel cui interno sorgono
resti dell’antica Laurentum. A ridosso della strada e della
duna seguono le località di Tor Paterno, Guardapasso,
Zingari, fino a:
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DE ROME
on peut vérifier les évolutions des
techniques de construction et
d’urbanisme des anciens Romains. La
mort lente, non violente, de la localité
a entraîné, au cours de neuf siècles,
une riche stratification de
constructions, Etendue sur environ 50
hectares, l’aire archéologique, qui n’a
pas encore été complètement ramenée
au jour, comprend les restes de la
petite ville bâtie sur la rive gauche de
l’embouchure du Tibre, déjà base de
trafics maritimes et port militaire. Au
temps de sa plus grande splendeur,
Ostia fut habitée par 50.000
personnes. Elle aurait été fondé par le
quatrième roi de Rome, Ancus
Martius, vers le IVe siècle av. J.-C..
L’objectif premier aurait été
d’exploiter les salines voisines de
l’embouchure du Tibre: d’où le nom de
la petite ville, ostium, c’est-à-dire
bouche (ici la bouche du fleuve). Le
castrum, encore visible autour du
Forum, noyau de fondation, était
l’avant-poste de la défense de Rome
contre les incursions de la mer. Dès le
IIe siècle, Ostia était aussi un port
pour l’approvisionnement en blé de
Rome. A la fin des guerres puniques on
y constitua un détachement de 30
bateaux. A l’époque de Sylla Ostia
reçut l’autonomie. Durant les trois
siècles qui suivirent il n’y eut aucun
changement substantiel, puis
commença la lente décadence, terminée
par les incursions des Barbares, les
saccages répétés qui poussèrent les
rares habitants demeurés à se
transférer ailleurs. Le plan de la ville
rappelle l’organisation urbaine
primitive: deux voies orthogonales, le
decumanus et le cardo maximus se
croisaient au centre d’Ostia, la divisant
en quatre secteurs, aux extrémités
desquels s’ouvraient les portes. Ostia
Antica s’étendit sur une superficie de
69 hectares, dont environ 50
urbanisés. Pendant l’Empire les
formait une anse avant la mer; aujourd’hui il se dirige tout
droit sur la mer Tyrrhénienne. Voyons-en les points
saillants.
Tour Niccolina ou de Fiumicino - C’est un signe bien
visibile des modifications subies par la ligne de côte. La
Niccolina fut édifiée au XVIe siècle et à l’époque, selon
une description ancienne, «la mer battait ses murs». Un
siècle plus tard elle était à plus d’un mille de la côte.
Aujourd’hui, complètement restaurée, elle est à environ 2
km de la mer.
Fiumicino - Du Tibre, près de l’embouchure, se détache un
bras, le fiume piccolo, qui donne son nom à Fiumicino,
autrefois bourgade de pêcheurs, aujourd’hui Commune
indépendante, riche de restaurants et d’établissements
balnéaires, dont la compétence administrative couvre
l’important port fluvial, avec ses nombreux chantiers et
ses aires et équipements de mouillage et ses remises à
bateaux, et la zone balnéaire.
Fiumara Grande - Le cours principal du Tibre se jette
dans la mer sous ce nom, 2 milles plus à l’est de
Fiumicino, au-delà de la plage du Phare. Les deux bras du
Ostia Lido
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I MARI DEL LAZIO
30
LA RIVIERA DI ROMA
dalle scorrerie dei barbari, con i ripetuti
saccheggi che spinsero i pochi abitanti
rimasti a trasferirsi altrove. La pianta
della città ricorda l'organizzazione
urbanistica primitiva: due strade
ortogonali, il decumanus e il cardo
massimo si incrociavano nel centro di
Ostia, dividendola in quattro settori, alle
cui estremità si aprivano le porte. Ostia
Antica raggiunse un'estensione di 69
ettari, di cui circa 50 urbanizzati.
Durante l'impero le funzioni del primo
porto vennero spostate prima nel porto
di Claudio e successivamente in quello di
Traiano, costruiti rispettivamente nel 42
e nel 106 dopo Cristo. La nascita della
cittadina di Porto, nei pressi del bacino
di Traiano, segna il declino di Ostia a
partire dalla seconda metà del III
secolo dopo Cristo. Costantino, infine, ne
decretò il declassamento, distaccando
amministrativamente Porto da Ostia.
La città antica
La multiculturalità raggiunta da Ostia è
testimoniata dai resti di nove edifici
religiosi destinati a culti orientali (i
mitrei, i templi di Iside, di Serapide,
della Magna Mater, della Bona Dea), e
dalla prima sinagoga ebraica; e dalla
diffusa presenza di termopolia ed edifici
termali, taberne, botteghe, locande, oltre
che da un grande anfiteatro. Tra gli
edifici che meritano di essere visitati: le
numerose terme, la Caserma dei Vigili
del fuoco, il Teatro con il Piazzale delle
Corporazioni, la Domus di Apuleio, la
Casa di Diana, il Foro con il Capitolium;
i diversi templi, la Domus dei Dioscuri,
quella del Ninfeo e quella del Tempio
Rotondo. Il grande Teatro (lungo 107
metri, largo 78), che ospita spettacoli
estivi, è uno dei punti principali della
visita. Si affaccia sul Piazzale delle
Corporazioni. Il Museo Ostiense è una
meta obbligata nella visita agli Scavi.
Lavinio
Tor Vaianica - Frazione balneare di Pomezia. È una zona
intensamente costruita, con stabilimenti balneari, ritrovi,
esercizi pubblici e, soprattutto, moltissimi appartamenti. In
quest’area esistevano antichi insediamenti: la scoperta di
13 are votive avvenuta nel 1959 ha fatto ipotizzare il
possibile sito dell’antica Lavinium.
Tor San Lorenzo – E’ una torre costruita nel XVI secolo,
a pianta quadrata, alta circa 30 metri, su 4 piani. Sulla
facciata di sudest si aprono 15 finestre. È restaurata. La
zona ospita numerose residenze ed una bella spiaggia.
Marina di Ardea – E’ la parte balneare del comune di
Ardea, che sorge poco all’interno. In questo sito sorgeva
la città italica, nata su uno sperone tufaceo che domina
l’ondulato paesaggio. La zona marina offre motivi per una
vacanza riservata e tranquilla.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DE ROME
fonctions du premier port furent
déplacées d’abord dans le port de
Claude, puis dans le port de Trajan,
construits respectivement en 42 et en
106 apr. J.-C.. La naissance de la
petite ville de Porto, près du bassin de
Trajan, marque le déclin d’Ostia à
partir de la deuxième moitié du IIIe
siècle apr. J .-C.. Enfin, Constantin en
décréta le déclassement, avec le
détachement administratif de Porto
d’Ostia.
La ville antique
Le caractère multiculturel d’Ostia est
témoigné par les restes de neuf édifices
religieux., destinés à des cultes
orientaux (les mithraea, les temples
d’Isis, de Sérapis, de la Magna Mater,
de la Bona Dea), et de la première
synagogue hébraïque ; et par la
présence diffuse de thermopoles et
d’édifices thermaux, de tavernes, de
boutiques, de pensions, ainsi que d’un
grand amphithéâtre. Parmi les édifices
qui méritent une visite, de nombreux
thermes, la Caserne des pompiers, le
Théâtre avec la Place des
Corporations, la Domus d’Apulée, la
Maison de Diane, le Forum avec le
Capitolium; les différents temples, la
Domus des Dioscures, celle du
Nymphée et celle du Temple Rond. Le
grand Théâtre (107 mètres de long, 78
de large), qui accueille des spectacles
en été, est l’un des points principaux de
la visite. Il donne sur la Place des
Corporations. Le Musée d’Ostia
s’impose durant la visite des fouilles.
Le Bourg d’Ostia Antica
Connu aussi sous le nom de
Gregoriopolis, le Bourg antique est né
autour des faubourgs de la petite ville
portuaire d’Ostia. Son évolution se
rattache à l’avènement du
christianisme. Ostia devint diocèse
immédiatement après la paix religieuse
établie par Constantin en 313. Dès le
IVe siècle, et aujourd’hui encore,
l’évêque de ce diocèse a la prérogative
fleuve délimitent un vaste secteur de terre ferme, l’Isola
Sacra (voir plus loin). Fiumara Grande accueille le port
de Rome: des centaines d’embarcations (comme à
Fiumicino) s’abritent le long de ses rives, sur lesquelles on
trouve des chantiers navals, des ateliers, des magasins
pour l’équipement nautique et les pièces de rechange.
Lido di Ostia - Il commence à peine au-delà de la rive
gauche du fleuve. C’est l’extension balnéaire d’Ostie, le
grand quartier marin, aujourd’hui véritable ville, née à
partir des années Vingts du XXe siècle comme débouché
sur la mer de la Capitale. C’est la plage la plus grande et
la mieux organisée, avec sur son bord de mer des dizaines
d’établissements balnéaires d’excellent niveau, des
restaurants, des équipements pour le tourisme estival. A la
périphérie Est d’Ostie commence le parcours de la route
du bord de mer Severiana, qui prend fin au bout d’environ
80 km sur les pentes du Mont Circé. Le long de la route
Severiana, nous trouvons:
Plages de Castelfusano et de Castelporziano Presque indistinctes l’une de l’autre, elles s’étendent en
aval des ondulations des dunes qui accompagnent cette
partie du littoral. Les dunes arrivent jusqu’à une pinède de
plus de 1000 hectares. La plage de Castelporziano est une
plage équipée de la Comune de Rome, de plus de 2
kilomètres de long. A l’intérieur se trouve la grande
propriété qui appartient au Président de la République,
contenant des vestiges de l’antique Laurentum. En arrière
de la route et de la dune, se suivent les localités de Tor
Paterno, Guardapasso, Zingari, jusqu’à:
Tor Vaianica - Quartier balnéaire de Pomezia. C’est une
zone de constructions denses, contenant des établissements
Marina di Ardea
31
I MARI DEL LAZIO
32
LA RIVIERA DI ROMA
Il Borgo di Ostia Antica
Conosciuto anche come Gregoriopoli,
l'antico Borgo è sorto intorno al suburbio
della cittadina portuale di Ostia. Le sue
vicende si legano all'avvento del
Cristianesimo: Ostia divenne diocesi subito
dopo la pace religiosa sancita da
Costantino nel 313. Fin dal IV secolo, e
ancora oggi, il vescovo di questa diocesi ha
la prerogativa di incoronare il papa neo
eletto. Nel IX secolo, la popolazione
minacciata dalle scorrerie degli Arabi,
venne raccolta da papa Gregorio IV nel
villaggio che fece poi fortificare con alte
mura. Nel XV secolo, quando sì pose il
problema di difendere Roma, Martino V
Colonna fece costruire un grande torrione,
oggi inglobato nel castello, prospiciente il
Tevere. Fu realizzato anche un fossato nel
Nettuno
A sud di Ardea ha inizio l’ampio litorale di Anzio, lungo il quale
si stende una serie di graziose località.
Lido dei Pini - Piccolo centro immerso nel verde della
pineta litoranea, con una spiaggia sabbiosa sulla quale, il
22 gennaio 1944, sbarcarono le truppe inglesi nel quadro
della “Operazione Shingle”, ossia lo sbarco di AnzioNettuno.
Torre Sant’Anastasio – Sorge su una collinetta, ed
attualmente è un’abitazione.
Tor Caldara – Nella località, che ricade nel Lido di
Lavinio, si aprono 44 ettari di macchia mediterranea e
sorgenti di acqua sulfurea, nota fin dall’antichità per le
sue proprietà terapeutiche. La Torre Caldara (o delle
Caldane), del XVI secolo, domina la costa fino ad Anzio.
Nei pressi, resti della cosiddetta Villa di Mecenate. L’area
terrestre e marina sono classificate riserva naturalistica e
monumento naturale.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE DE ROME
de couronner le pape nouvellement élu.
Au IXe siècle, la population menacée
par les incursions des Arabes fut
recueillie par le pape Grégoire IV dans
le village qu’il fit fortifier par de
hautes murailles. Au XVe siècle, quand
se posa le problème de défendre
Rome, Martin V Colonna fit construire
un grand donjon, aujourd’hui englobé
dans le château, donnant sur le Tibre.
Un fossé fut également aménagé, dans
lequel on faisait couler l’eau du fleuve.
Sixte IV fit restaurer le Bourg de
1472 à 1479, et fit bâtir les
habitations qui le composent encore
actuellement.
Le château
Quand, en 1483, Giuliano della Rovere
devint évêque d’Ostia, il soumit la ville
à une restructuration complète. Il fit
aussi construire la Forteresse, sur un
projet du Florentin Baccio Pontelli. Le
premier ouvrage de défense que l’on
peut apprécier est la demi-lune, un
fortin isolé tourné vers la ville, dominé
par le donjon circulaire de 24 mètres
de haut, d’un diamètre de 15 mètres,
au centre du bastion polygonal. Le
château était aussi la résidence de
l’évêque qui, surtout en été, la
préférait à l’évéché de Sant'Aurea.
La structure déclina après le siège
espagnol de 1556 mené par le duc
d’Albe, et après la crue du Tibre en
1557, qui en déplaça le cours deux
kilomètres au nord.
Les tours côtières
Pour défendre le territoire des
incursions venant de la mer, le long de
toute la côte du Latium on construisit
de nombreuses tours. Ici, outre le
Château de Jules II, se dressent la Tour
Boacciana-, sur la rive gauche du
Tibre, à l’abri du Pont de la Scafa, qui
existait peut-être déjà en 1190,
renforcée au XIIIe siècle et devenue
siège de la douane (1562). La Tour
San Michele présente une architecture
Ostia antico.
Ostia, la ville antique.
balnéaires, des dancings, des cafés et restaurants et
surtout de très nombreux appartements, Dans cette zone
existaient des implantations antiques ; la découverte de 13
aires votives en 1959 a fait supposer qu’il s’agit du site de
l’antique Lavinium.
Tor San Lorenzo – C’est une tour construite au XVIe
siècle, à plan carré, d’environ 30 mètres de haut, sur 4
niveaux. Sur la façade sud-est s’ouvrent 15 fenêtres. Elle
est restaurée, la zone comprend de nombreuses résidences
et une belle plage.
Marina di Ardea – C’est la partie balnéaire de la
commune d’Ardea, un peu à l’intérieur. Sur ce site se
trouvait la ville italique, née sur un éperon de tuf qui
domine un paysage ondulé. La zone marine offre des
occasions de vacances discrètes et tranquilles.
Au sud d’Ardea commence le vaste litoral d’Anzio, le long
duquel s’étend une série de gracieuses localités:
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DI ROMA
quale veniva fatta scorrere l'acqua del
fiume. Sisto IV fece restaurare il Borgo
tra il 1472 e il 1479, e costruire le
abitazioni che tuttora lo compongono.
Il castello
Quando nel 1483 Giuliano della Rovere
divenne vescovo di Ostia, sottopose la
città a una completa ristrutturazione.
Fece anche costruire la Rocca,
progettata dal fiorentino Baccio Pontelli.
Il primo edificio difensivo che si può
apprezzare è il rivellino, un fortino a se
stante rivolto verso la città, dominato dal
mastio circolare alto 24 metri, con un
diametro di 15, al centro del bastione
poligonale. Il castello era anche
residenza del vescovo che, soprattutto
d'estate, la preferiva all'episcopio di
Sant'Aurea. La struttura declinò a
seguito dell’assedio del 1556 dello
spagnolo Duca d'Alba, e della fuoriuscita
del Tevere dal suo letto nel 1557, che
spostò il corso due chilometri più a nord.
Le torri costiere
Per difendere il territorio da scorrerie
dal mare, furono costruite lungo tutta la
costa laziale numerose torri. Qui, oltre al
Castello di Giulio II, si elevano la Tor
Boacciana, sulla sponda sinistra del
Tevere, a ridosso del Ponte della Scafa,
forse esistente già nel 1190, rafforzata
nel secolo XIII e divenuta sede della
dogana (1562). Di maggiore significato
architettonico è, invece, Tor San Michele,
sempre sulla riva sinistra del Tevere, nella
zona dell'Idroscalo, iniziata da
Michelangelo e portata a termine da
Giovanni Lippi, dopo la morte del grande
architetto nel 1564.
Lido di Lavinio Sorto nel secondo dopoguerra, è oggi un
affermato centro balneare, con alberghi, ristoranti,
stabilimenti balneari, negozi per lo shopping. Una lapide in
viale Virgilio ricorda i Gordon Highlanders che qui
sbarcarono nel 1944.
Tor Materno-Lido delle Sirene - Frazioni residenziali
estive, con spiaggia sabbiosa. A Tor Materno si trova il
Memorial dedicato al Corpo degli Sherwood Foresters.
Anzio – E’ antichissima città marinara; la sua origine si
perde nella leggenda delle peregrinazioni di Ulisse: al figlio
che egli ebbe dalla Maga Circe, Antèios, si fa risalire la
fondazione del primo nucleo e il nome della città. Fiorente
centro marittimo dall’VIII secolo, i suoi abitanti, prima
latini e poi volsci, si dedicarono al commercio e alla
pirateria. In età romana divenne centro di villeggiatura
rinomato, arricchendosi di ville di imperatori, di nobili, di
ricchi borghesi. Patria di Caligola e Nerone (la villa
neroniana mostra numerosi ed imponenti resti sulla linea
del mare e, in parte, ormai anche all’interno del mare
costiero), fu cantata da poeti e scrittori per la mitezza del
suo clima e la serenità dei luoghi. Nel 1700, con la
costruzione del porto voluto da papa Innocenzo XII, Anzio
tornò a nuova vita. Il 22 gennaio 1944 qui e nella vicina
Nettuno sbarcarono le truppe alleate. Località tipicamente
balneare, dotata di ottima attrezzatura ricettiva, ristoranti
qualitativi, numerosi stabilimenti balneari, porto turistico
e camping, ospita molte regate anche d’inverno. Traghetti
e aliscafi la collegano all’isola di Ponza.
Nettuno - Città in un certo senso gemella di Anzio, cui è
legata da una serie continua di eleganti ville e abitazioni
del primo Novecento, è uno dei più noti centri balneari del
Lazio. La parte più antica, il Borgo, è dominata dallo
splendido castello (1496-1503), per gran parte opera di
Antonio da Sangallo il Vecchio. Importante porto in età
romana, e famosa per la bellezza delle sue donne e il
cromatismo degli antichi costumi, ospita oggi un grande
porto turistico, attivo dal 1986, con centinaia di posti
barca forniti di ogni servizio. Meta di pellegrinaggi è la
chiesa santuario dedicata a santa Maria Goretti.
I porti di Claudio e Traiano
Nel periodo imperiale, con una
popolazione di circa un milione di
persone, Roma aveva un fabbisogno
annuo di circa mezzo milione di
Torre Astura - Posta a guardia di un antico abitato,
sopravvissuto fino al XII-XIII secolo, oggi scomparso, è
nata sui resti di un faro romano, circondato da avanzi di
un vivaio ittico posto a servizio di una villa romana (detta
LES MERS DU LATIUM
plus significative, toujours sur la rive
gauche du Tibre, dans la zone de
l’hydrobase ; elle fut commencée par
Michel-Ange et terminée par Giovanni
Lippi, après la mort du grand
architecte, en 1564.
Les ports de Claude et Trajan
A l’époque impériale, Rome, dont la
population s’élevait à environ un million
d’habitants, avait un besoin annuel
d’environ un demi-million de tonnes de blé
(provenant surtout de Sicile et de l’Afrique
du nord), 60 mille tonnes de vin (de la
Gaule) et 3 mille tonnes d’huile (d’Espagne
et de Gaule). Ce qui signifie qu’au moins
trois mille bateaux naviguaient en
Méditerranée et faisaient escale à Ostia,
pour le seul approvisionnement alimentaire.
En remplacement du premier port d’Ostia,
en 42 apr. J.-C., l’empereur Claude fit
construire un nouveau port à 3,5
kilomètres au nord d’Ostia. Le bassin
d’environ 900.000 m2 fut aménagé dans
une importante excavation et pouvait
accueillir plus de 250 bateaux. Mais le
port était menacé par les ensablements du
Tibre, et l’empereur Trajan décida de faire
construire le port de Civitavecchia
(Centumcellae) et de renforcer celui de
l’embouchure du Tibre, en retrait et
entièrement sur la terre ferme. On donna
au bassin une forme hexagonale, des côtés
Anzio
LA CÔTE DE ROME
Lido dei Pini - Petit centre enfoui dans la végétation de
la pinède litorale ; sur sa plage de sable, le 22 janvier
1944, débarquèrent les troupes anglaises dans le cadre de
l’”Opération Shingle”, le débarquement d’Anzio-Nettuno.
Tour Sant’Anastasio – Elle se dresse sur une petite
colline et est actuellement habitée.
Tor Caldara – Dans cette localité, qui fait partie du Lido
di Lavinio, s’ouvrent 44 hectares de maquis méditerranéen
et des sources d’une eau sulfureuse connue dès l’antiquité
pour ses vertus thérapeutiques. La Torre Caldara (ou delle
Caldane – des vapeurs), du XVIe siècle, domine la côte
jusqu’à Anzio. Non loin, vestiges de la Villa di Mecenate
(Villa de Mécène) . La zone terrestre et la zone marine sont
des réserves naturelles et sites classés.
Lido di Lavinio - Né après la Deuxième guerre mondiale,
c’est aujourd’hui un centre balnéaire affirmé, avec des
hôtels, des restaurants, des établissements balnéaires, des
boutiques pour le shopping. Une plaque de marbre sur le
viale Virgilio rappelle les Gor-don Highlanders qui
débarquèrent en 1944.
Tor Materno-Lido delle Sirene - Quartiers résidentiels
d’été, avec une plage de sable. A Tor Materno se trouve le
Mémorial consacré au Corps des Sherwood Foresters.
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I MARI DEL LAZIO
36
LA RIVIERA DI ROMA
tonnellate di grano
(proveniente
soprattutto dalla
Sicilia e dall'Africa
settentrionale), 60 mila
di vino (dalla Gallia) e
3 mila di olio (da
Spagna e Gallia).
Questo significa che
navigavano per il
Mediterraneo, con
tappa a Ostia, almeno
tremila navi per il solo
approvvigionamento
alimentare. In
sostituzione del primo
porto di Ostia, nel 42
Il Porto di Roma
Le Port de Rome
d.C. l’imperatore
Claudio fece costruire
un nuovo porto a 3,5
di Cicerone). La torre fu trasformata in fortilizio-castello
chilometri a nord di Ostia. Il bacino di
nel XIII secolo dai Frangipane, poi ampliato e meglio
circa 900 mila metri quadrati fu ricavato
organizzato dai Colonna nel XV e XVI secolo e collegato
da un'imponente escavazione e poteva
con la spiaggia da un ponticello in muratura. E proprietà
ospitare oltre 250 navi. Ma il porto era
privata.
soggetto ad insabbiamenti causati dal
Tevere, per cui l’imperatore Traiano
decise di far costruire il porto di
Civitavecchia (Centumcellae) e di
potenziare quello alla foce del Tevere, in
Da Tor Vaianica-Anzio
posizione arretrata e interamente sulla
con percorsi compresi tra i 20 e i 30 km, si possono
terraferma. Il bacino ebbe forma
raggiungere i Colli Albani, i cosiddetti Castelli Romani,
esagonale, con lati di 358 metri ciascuno
con gli antichi, pittoreschi, nobili centri che dividono
e una diagonale di 716 metri, per circa
equamente la loro gloria tra il panorama, doviziose ville,
330 mila metri quadrati; vi trovavano
musei, edifici antichi, buona cucina e ottimo vino. Una
ormeggio circa 200 navi. Questo porto
escursione sarà, perciò, sempre ricca di piacevoli
funzionò per circa 800 anni. I resti del
sorprese e di vedute dovunque si vada: Frascati,
porto di Claudio sono stati in larga parte
Grottaferrata, Albano, Genzano, Ariccia, Nemi, Castel
assorbiti dall'aeroporto di Fiumìcino,
Gandolfo, Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio
mentre quelli del porto di Traiano sono
Catone, Monte Còmpatri e Colonna.
intatti. Il bacino di Traiano, di proprietà
privata, è visitabile in gruppi organizzati
Da Nettuno
(tel. 065880880). La parte dell'antica
in poco più di 10 km, si può visitare la casa, la
cittadina portata alla luce dalle recenti
cosiddetta Cascina Antica, in cui fu uccisa, nel 1902, in
escavazioni è visitabile telefonando al
località Le Ferriere (Latina), santa Maria Goretti. Nei
numero 0656358099. Tra le cose da
pressi si trovano anche i resti dell’antico centro italico
vedere, ciò che resta del Tempio di
di Satricum. Con altri 10 km, si raggiunge Carano
Portuno, il Portico di Claudio, alcuni
(Aprilia) dove sorge la tomba di Menotti Garibaldi,
magazzini e una serie di imponenti mura.
figlio dell’Eroe dei due Mondi.
LES MERS DU LATIUM
de 358 mètres chacun et une diagonale de
716 mètres, pour environ 330.000 m2.;
environ 200 bateaux y pouvaient amarrer.
Ce port fonctionna pendant environ 800
ans. Les restes du port de Claude ont été
en grande partie absorbés par l’aéroport de
Fiumicino, tandis que ceux du port de
Trajan sont intacts. Le bassin de Trajan,
propriété privée, peut se visiter en groupes
organisés (tél. 065880880). La partie de
la petite ville antique ramenée au jour par
les fouilles récentes se visite en téléphonant
au numéro 0656358099. Entre autres, il
faut voir ce qui reste du Temple de
Portunus, le Portique de Claude, quelques
magasins et une série d’imposantes
murailles.
De Tor Vaianica-Anzio
après des parcours variant de 20 à 30 km, on
arrive aux Colli Albani, les Châteaux
Romains, avec les centres anciens,
pittoresques et nobles, qui partagent
équitablement leur gloire entre le panorama,
de riches villas, des musées, des édifices
antiques, une bonne cuisine et un vin excellent.
Une excursion sera donc toujours riche en
surprises et en décors agréables, partout où
l’on va: Frascati, Grottaferrata, Albano,
Genzano, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo,
Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio
Catone, Monte Còmpatri et Colonna.
De Nettuno
au bout d’un peu plus de 10 km, on peut
visiter la maison, dite Cascina Antica, dans
laquelle fut assassinée en 1902, dans la
localité de Le Ferriere (Latina), sainte Maria
Goretti. Non loin se trouvent aussi les vestiges
du centre italique antique de Satricum.
Encore 10 km, et voici Carano (Aprilia) où se
trouve la tombe de Menotti Garibaldi, fils du
Héros des Deux Mondes.
LA CÔTE DE ROME
Anzio – C’est une ville maritime très antique; ses origines
se perdent dans la légende des pérégrinations d’Ulysse: au
fils qu’il eut de la Magicienne Circé, An-tèios, on fait
remonter la fondation du premier noyau et le nom de la
ville. Centre maritime florissant à partir du VIIIe siècle,
dont les habitants, d’abord Latins puis Volsques, se
consacrèrent au commerce et à la piraterie. A l’époque
romaine, elle devint un centre de villégiature renommé, et
s’enrichit de villas d’empereurs, de nobles, de riches
patriciens. Patrie de Caligula et de Néron (la villa de
Néron montre ses nombreux vestiges imposants sur la
ligne de la mer et, en partie, désormais aussi à l’intérieur
de la mer côtière), elle fut célébrée par les poètes et les
écrivains pour la douceur de son climat et la sérénité des
lieux. En 1700, avec la construction du port voulue par le
pape Innocent XII, Anzio renaquit à une nouvelle vie. Le
22 janvier 1944, ici et à Nettuno débarquèrent les troupes
alliées. Localité typiquement balnéaire, équipée
d’excellentes structures d’accueil, de restaurants de
qualité, de nombreux établissements balnéaires, d’un port
de plaisance et d’un camping, elle accueille de nombreuses
régates, même en hiver. Des bacs et des hydroglisseurs la
relient à l’île de Ponza.
Nettuno - Dans un certain sens, cette ville est la jumelle
d’Anzio, à laquelle elle est rattachée par une suite
ininterrompue d’élégantes villas et de demeures du début
du XXe siècle. C’est l’un des centres balnéaires les plus
connus du Latium. La partie la plus ancienne, le Borgo,
est dominée par le splendide château (1496-1503), en
grande partie oeuvre d’Antonio da Sangallo l’Ancien. Port
important à l’époque romaine, fameuse pour la beauté de
ses femmes et les couleurs chatoyantes des costumes
antiques, Nettuno accueille aujourd’hui un grand port
touristique, actif depuis 1986, avec des centaines de
places pour l’amarrage des bateaux, doté de tous les
services. L’église sanctuaire consacrée à Sainte Maria
Goretti est un but de pèlerinage.
Torre Astura - Sentinelle d’un habitat antique, qui a
survécu jusqu’au XIIe-XIIIe siècle, aujourd’hui disparu,
elle est née sur les restes d’un phare romain, entouré par
les vestiges d’un vivier appartenant à une villa romaine
(dite de Cicéron). La tour fut transformée en fortinchâteau au XIIIe siècle par les Frangipane, agrandi et
mieux organisé par les Colonna aux XVe et XVIe siècles,
et relié à la plage par un petit pont en maçonnerie. C’est
une propriété privée.
37
I MARI DEL LAZIO
38
LA RIVIERA DI ULISSE
LA RIVIERA DI ULISSE
L
unga circa 110 km, tra il Lido di
Latina e il fiume Garigliano, la
Riviera di Ulisse rievoca nel nome il
mito del girovagare ansioso e inappagato
dell’eroe itacese, che, secondo ricostruzioni
fatte sulla base del racconto omerico, ha
lasciato numerose tracce della sua
presenza in quest’arco di costa: nel golfo di
Gaeta avrebbe fatto la brutta conoscenza
con il popolo dei Lestrigoni; a Terracina
avrebbe perso l’amico Elpènore, ivi sepolto;
e al Circeo (oppure all’isola di Eéa,
Ponza?) avrebbe vissuto la lunga stagione
d’amore con la Maga Circe, che gli avrebbe
dato il figlio Antèios, mitico fondatore di
Anzio. Ma questa è anche la
riviera dei Volsci e degli
Aurunci, popoli autoctoni
che a lungo occuparono,
rispettivamente, a nord
e a sud,
quest’area
costiera,
prima di
cedere a
Roma. La
Riviera
appartiene
per intero
alla
provincia di
Latina.
Sperlonga,
Museo Archeologico
Nazionale.
Sperlonga,
Musèe National
d’Archeologie.
Lido di Latina - Si estende per circa 12 km, tra la
località di Foceverde (e il centro di Borgo Sabotino, nato
negli anni Trenta del Novecento su un preesistente
insediamento di piccoli agricoltori e pescatori) a nord, e a
sud Borgo Grappa (altro borgo nato negli anni Trenta, con
la bonifica delle paludi) e la foce di Rio Martino.
Numerosi appartamenti, alberghi, campeggi, ed oltre 10
chilometri di spiaggia libera. La Torre di Foceverde, presso
la foce dell’omonimo fiume, poi ribattezzato Canale
Mussolini e, quindi, delle Acque Alte, risale al XVI secolo.
E’ in ottime condizioni, di proprietà privata ed è abitata.
Capoportiere - Punto di arrivo della strada Latina-Mare,
è il baricentro del Lido di Latina: immediatamente a est
inizia il:
Parco Nazionale del Circeo - Si estende su
circa 8300 ettari, abbraccia 4 comuni
(Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e
Ponza per la sola isoletta di Zannone) e
comprende 3400 ettari di foresta, il
Monte Circeo, i 4 laghi costieri di
Fogliano (Latina), dei Monaci, di
Caprolace e di Paola (Sabaudia), e
numerose aree archeologiche e
monumentali, la più spettacolare
delle quali è la villa dell’imperatore
Domiziano sul lago di Paola. E’ un
parco litoraneo che abbraccia tutta
l’area costiera fino ai confini
orientali di San Felice Circeo. Ha
sede in Sabaudia, via Carlo
Alberto.
Lago di Fogliano - E’ il primo dei
laghi costieri del Parco del Circeo,
esteso circa 400 ettari. E’ uno dei
santuari dei volatili che
d’inverno ne occupano a
migliaia il bacino. Incluso in
un’area che comprende zone
agricole, allevamenti di bufale,
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
LA CÔTE
D’ULYSSE
LA CÔTE
D’ULYSSE
S
ur environ 110 km de long,
entre le Lido de Latina et le
fleuve Garigliano, la Côte
d’Ulysse évoque par son nom le mythe
des errances inquiètes et insatisfaites
du héros d’Ithaque qui, selon les
Sperlonga
Lido di Latina - Il s’étend sur environ 12 km, entre la
localité de Foceverde (et le centre de Borgo Sabotino, né
dans les années Trente du XXe siècle sur une implantation
de petits agriculteurs et de pêcheurs) au nord, et au sud
Borgo Grappa (autre bourgade née dans les années Trente,
lors de l’assainissement des marécages) et l’embouchure
du Rio Martino. De
nombreux
appartements, des
hôtels, des campings,
et plus de 10
kilomètres de plage
libre. La Tour de
Foceverde, près de
l’embouchure du
fleuve du même nom,
rebaptisé Canal
Mussolini, puis
Canale delle Acque
Alte, date du XVIe
siècle. Elle est en
excellent état,
propriété privée
habitée.
Capoportiere - Point
d’arrivée de la route
Latina-Mare, c’est le
centre de gravité du
Lido de Latina:
immédiatement à
l’est commence le:
Parc National du
Circeo - Il s’étend
sur environ 8300
hectares, intéresse 4
communes (Latina,
Sabaudia, San Felice
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I MARI DEL LAZIO
40
LA RIVIERA DI ULISSE
L’entroterra
Area nord
Dal Lido di Latina, un primo obiettivo
è la stessa Latina, fondata nel 1932,
capoluogo della provincia e del
comprensorio un tempo paludoso
bonificato negli Anni Trenta.
Caratteristica è la struttura edilizia di
quell’epoca, di stile razionalista: il
municipio, i palazzi finanziari, il
tribunale, il palazzo del governo, le
piazze, i portici. A una ventina di
chilometri si trovano le rovine della
città medievale di Ninfa, abbandonata
alla fine del XIV secolo, e il
meraviglioso giardino all’inglese che fu
iniziato, a partire dal 1922, dalla
famiglia Caetani. Il giardino di Ninfa è
ricco di migliaia di essenze provenienti
da tutto il mondo, ed è aperto alle
visite secondo un calendario.
Spingendosi verso la collina,
percorrendo qualche chilometro in più,
si possono scoprire centri di grande
interesse: Roccamassima (il paese più
alto della provincia, oltre 700 metri)
Cori (tempio d’Ercole), Norma (città
Giardini di Ninfa
Les Jardins de Ninfa.
Il Promontorio del Circeo.
Le Promontoire du Circeo.
la c.d. Villa Inglese, una raccolta di esemplari impagliati
degli uccelli migratori e stanziali, laboratori di ricerca e di
animazione, e un orto botanico nato alla fine
dell’Ottocento e visitabile con guide. E’ uno dei punti
magici della città di Latina, cui appartiene, e consente una
spettacolare passeggiata di circa tre km in riva al lago. E’
sede di stazione forestale del Parco.
Rio Martino - È il fiume che fa da collettore alle
cosiddette Acque Medie regolamentate dalla bonifica
avvenuta negli Anni Trenta, e giunge fin qui dopo avere
attraversato la città di Latina. Si vuole che il taglio
originario del canale sia stato fatto forse tra il VI e il V
secolo dai Volsci, fiera popolazione locale. Ospita un
approdo turistico e per la piccola pesca. A 2 km dalla
foce, Borgo Grappa, nato anch’esso dalla bonifica degli anni
Trenta del Novecento, grazioso centro con ristoranti, bar e
negozi.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
Circeo et Ponza pour la seule petite île de
Zannone) et comprend 3400 hectares de forêts,
le Mont Circé, les quatre lacs côtiers de
Fogliano (Latina), des Monaci, de Caprolace et
de Paola (Sa-baudia), et de nombreuses zones
archéologiques et monumentales, dont la plus
spectaculaire est la villa de l’empereur Domitien
sur le lac de Paola. C’est un parc litoral qui
embrasse toute la zone côtière jusqu’aux
confins à l’est de San Felice Circeo. Sa
Direction se trouve à Sabaudia, via Carlo
Alberto.
reconstitutions faites d’après le récit
d’Homère, a laissé de nombreuses
traces de sa présence sur cet arc du
littoral: dans le golfe de Gaète il aurait
fait une mauvaise rencontre avec le
peuple des Lestrygons; à Terracina il
aurait perdu son ami Elpénor, qui y fut
enseveli; et au Circé (ou à l’île d’Aea,
Ponza ?) il aurait vécu une longue
saison d’amour avec la Magicienne
Circé, qui lui aurait donné son fils
Antèios, fondateur mythique d’Antium.
Mais c’est aussi la côte des Volsques et
des Aurunces, peuples autochtones qui
occupèrent pendant longtemps, au nord
et au sud respectivement, cette zone
côtière, avant de céder à Rome. La
côte appartient tout entière à la
province de Latina.
Lac de Fogliano - C’est le premier des lacs
côtiers du Parc du Circeo, d’une superficie
d’environ 400 hectares. C’est l’un des
sanctuaires des oiseaux qui en hiver en occupent
le bassin par milliers. Inclus dans une région qui
comprend des zones agricoles, des élevages de
buffles, la Villa Anglaise, une récolte
d’exemplaires empaillés des oiseaux migrateurs
et sédentaires, des ateliers de recherche et
d’animation, et un jardin botanique né à la fin
du XIXe siècle, qui se visite avec un guide. C’est
l’un des points magiques de la ville de Latina, à
laquelle il appartient, et il permet de faire une
promenade spectaculaire d’environ trois km sur
les rives du lac. Il est le siège d’une station
forestière du Parc.
Rio Martino - C’est le fleuve qui sert de collecteur aux
“Acque Medie” réglementées par l’assainissement des
années Trente; il arrive ici après avoir traversé la ville de
Latina. Il paraît que le premier creusement du canal
aurait été fait entre le VIe et le Ve siècle par les Volsques,
fière population locale. Il accueille un point d’amarrage
pour bateaux de plaisance et pour la petite pêche. A 2 km
de l’embouchure, Borgo Grappa, né lui aussi de
l’assainissement des années Trente du XXe siècle, est un
gracieux centre comprenant des restaurants, des cafés et
des boutiques.
Sabaudia - Cette ville née en 1934, lors de
l’assainissement des marais pontins, se trouve sur le lac de
Paola, au-delà duquel s’ouvre la Mer Tyrrhénienne. Son
implantation urbaine est considérée comme exemplaire,
ses constructions des années Trente appartiennent au style
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I MARI DEL LAZIO
42
LA RIVIERA DI ULISSE
abbandonata di Norba), Bassiano
(tessuto medievale), Sermoneta (una
delle più belle cittadine medievali, con
chiese e castello Caetani), l’Abbazia di
Valvisciolo, Sezze con la sua ottima
cucina.
Da Sabaudia-Circeo
Oltre a una esplorazione del Parco
Nazionale e in particolare della
La costa tra Terracina e Fondi.
Sabaudia - Città nata nel 1934, con la bonifica delle
paludi pontine, giace sul lago di Paola, al di là del quale si
apre il mar Tirreno. Il suo impianto urbanistico è
considerato esemplare, le sue costruzioni anni Trenta
appartengono allo stile razionalista. Ospita alberghi,
ristoranti, stabilimenti balneari, una estesa spiaggia più
volte premiata con la “Bandiera blu”, e tanto verde, che
ne fanno un elegante centro balneare. Ad esso si
accompagnano: il Santuario della Sorresca (XI sec.,
ristrutturato, sul lago); la sede del Parco nazionale del
La côte entre Terracina et Fondi.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
L’arrière-pays
Zone nord
Du Lido de Latina, un premier objectif
est Latina, fondée en 1932, chef-lieu
de la province et du complexe
territorial autrefois marécageux
assaini dans les années Trente. La
rationaliste. Elle offre des hôtels, des restaurants, des
établissements balnéaires, une plage étendue à laquelle a
été plusieurs fois décerné le “Drapeau Bleu” (témoignage
de l’absence de pollution), et une abondante végétation,
pour former un élégant centre balnéaire. On y visitera: le
Sanctuaire de la Sorresca (XIe s., restructuré, sur le lac);
le siège du Parc national du Circeo (tél.: 0773511385); le
Musée de la mer et de la côte; le Centre d’études de
l’assainissement “Claudia Ortese”, dans la forêt
domaniale, localité Lestra della Cocuzza (qui dépend du
Parc du Circeo): le Musée du Parc, près du Centre
Visiteurs; et, dans une partie de la forêt qui donne sur le
lac de Paola, les vestiges imposants de la Villa de
Domitien. La visite de l’odéon, des citernes, de toute la
structure, est autorisée après accord avec le parc du
Circeo.
Tour Paola – C’est l’une des nombreuses tours côtières
que la Papauté fit ériger pour protéger l’arrière-pays des
incursions des pirates. Construite au XVIe siècle, de
forme cylindrique, elle se dresse sur la pente ouest du
Mont Circeo et est en excellent état. C’est une propriété
privée habitée. Au-dessous de la tour s’ouvre le canal
romain (ou papal) qui se jette dans le lac de Paola.
Mont Circeo - Résidence mythique de la Magicienne
Circé, autrefois une île, c’est le seul éperon rocheux sur le
relief plat de la plaine pontine, un signe essentiel de ce
paysage côtier. Le mont est troué à la base, marine et
interne, de nombreuses grottes qui furent habitées par
l’homme préhistorique (les principales, du point de vue
paléontologique, sont la grotte de Breuil, la grotte du
Fossellone, la grotte des Chèvres). Il est recouvert sur
une vaste étendue d’une végétation méditerranéenne
luxuriante, jusqu’aux 541 mètres du Pic de Circé, où se
trouvent les ruines imposantes d’un temple romain, que
l’on découvre au bout d’une promenade d’environ une
heure 45 minutes, menée à un bon rythme. Sur le versant
sud du mont (le Quarto Caldo) on trouve de nombreuses
villas, des hôtels, des restaurants, les tours de défense
Cer-via et Fico, du XVIe siècle (toutes les deux
restaurées et habitées), les restes d’une Batterie du XIXe
siècle. Sur le versant est est aménagé le port de
plaisance et, en amont, se trouve le village.
San Felice Circeo - L’antique Circeii, a un quartier
historique des XVIIIe-XIXe siècles, regroupé autour de la
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I MARI DEL LAZIO
44
LA RIVIERA DI ULISSE
Circeo (telefono: 0773511385); il Museo del mare e della
costa; il Centro studi della bonifica “Claudia Ortese”,
all’interno della foresta demaniale in località Lestra della
Cocuzza (dipende dal Parco del Circeo); il Museo del
Parco, presso il Centro Visitatori; e, in un tratto nella
foresta che si affaccia sul lago di Paola, gli imponenti
resti della villa di Domiziano. La visita all’odeon, alle
cisterne, alla intera struttura è consentita previe intese con
il parco del Circeo.
Abbazia di Fossanova.
Abbaye de Fossanova.
foresta, è naturale una escursione
verso la collina, preceduta dal
medievale Borgo di Fossanova con la
celebre Abbazia goticocistercense (XII
secolo) e i centri di Maenza (castello),
Roccagorga (palazzo Doria Panfili e
museo). Priverno (cattedrale,
municipio), Roccasecca dei Volsci,
Sonnino, Prossedi-Pisterzo sono altre
piacevoli mete.
Torre Paola – E’ una delle numerose torri costiere che il
Papato fece erigere per proteggere il retroterra da
incursioni piratesche. Costruita nel XVI secolo, di forma
cilindrica, si erge alle falde occidentali del Monte Circeo,
ed è in ottime condizioni. È proprietà privata, abitata. Al
di sotto della torre si apre il canale romano (o papale),
che immette nel lago di Paola.
Monte Circeo - Mitica residenza della Maga Circe, un
tempo isola, è l’unico sperone roccioso nella piatta pianura
pontina, e perciò segno essenziale di questo paesaggio
Da Terracina-Fondi
Le aree interne esplorabili sono: il
campo carsico di Camposoriano,
splendido ambiente naturalistico
protetto, con rocce affioranti dai campi
come iceberg; Monte San Biagio, le
collinari Lenola (Santuario della
Madonna del Colle) e Campodimele
(cinta di mura).
Da Sperlonga-Formia
Si raggiunge Itri (patria del celebre
Fra’ Diavolo), famosa per le sue olive
nere e per il Santuario della Madonna
della Civita. Alle spalle di Formia una
escursione consente di accedere fino a
quota 900 e, a piedi, fino agli oltre
1200 metri del Monte Redentore,
dominato da una statua del Cristo
benedicente che si affaccia su un
La costa di Sabaudia ed il Lago di Paola.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
structure des constructions de l’époque
est caractéristique, de style rationaliste
: la mairie, les immeubles des
Finances, le tribunal, le Palais du
Gouvernement, les places, les
portiques. A une vingtaine de
kilomètres se trouvent les ruines de la
ville médiévale de Ninfa, abandonnée à
la fin du XIVe siècle, et le merveilleux
jardin à l’anglaise qui fut commencé, à
partir de 1922, par la famille Caetani.
Le jardin de Ninfa est riche de milliers
d’essences provenant du monde entier;
on peut le visiter. Quelques kilomètres
plus loin vers la colline, on découvre
des centres d’un grand intérêt:
Roccamassima (le village le plus haut
de la province, à plus de 700 mètres),
Cori (temple d’Hercule), Norma (ville
abandonnée de Norba), Bassiano (tissu
Tour des Templiers du XIIIe siècle et du palais baronal ou
Caetani, aujourd’hui occupé par les bureaux de la
municipalité. Au sommet du mont, relié au village par une
route panoramique aisée à parcourir, se trouvent les
puissantes murailles polygonales de la citadelle antique, et
des points panoramiques offrent une vue étendue vers les
Îles Pontines et vers Terracina. Là est également installé le
radiophare de l’Aéronautique Militaire, qui guide les
routes aériennes dans ce secteur de la Méditerranée. Le
centre balnéaire qui jouit d’une réputation bien méritée
s’étend surtout dans la partie basse (dite Cona) et le long
de la plaine côtière. Des nombreuses boutiques élégantes
animent le quartier historique et le Viale Tittoni, dans la
plaine. Près de l’hôtel Neanderthal, dans la Grotte
Guattàri, fut découvert en 1939 le crâne d’un homme qui
a vécu il y a environ 50 000 ans.
Tour Vittoria et Tour Olévola - Elles faisaient partie du
système de défense contre les incursions des pirates
sarrasins, africains et turcs. La première, restaurée et
habitée, est du XVIIe siècle; la deuxième est plus récente,
mais édifiée sur un plan du XVe siècle. La Tour Olévola,
encore qu’inhabitée, est bien entretenue.
Fleuve Sisto - Il traverse la plaine pontine, s’enrichit des
eaux du fleuve Ninfa, et débouche à mi-chemin entre San
Felice Circeo et Terracina. A proximité de l’embouchure a
été équipé un mouillage pour bateaux de plaisance.
Fleuve Badino ou Portatore - C’est l’un des bras
terminaux du fleuve Linea Pio qui borde sur presque toute
sa longueur la via Appia pontina dans la zone autrefois
marécageuse (l’autre bras est le port-canal de Terracina).
Il faisait partie du système portuaire de Terracina ;
aujourd’hui c’est un point d’amarrage équipé pour le
tourisme nautique. A son embouchure se dresse la tour du
même nom (XVIIe siècle) restaurée, utilisée comme caférestaurant.
La côte de Sabaudia et le Lac de Paola.
Terracina – C’est l’antique Anxur, peut-être étrusque, puis
volsque, et enfin romaine. Porte méridionale de l’Ager
Pontinus, c’est l’un des principaux centres touristiques du
Latium, grâce à la fois à son ouverture sur la mer et à son
patrimoine culturel. La ville antique était groupée sur une
petite colline qui domine la mer, protégée par une robuste
enceinte de murs de différentes époques (la dernière est
bizantine), qui rassemble des constructions romaines
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I MARI DEL LAZIO
46
LA RIVIERA DI ULISSE
Terracina, Tempio di Giove. Terracina, Temple de Jupiter.
Formia, il porto.
Gaeta, spiaggia di Serapo.
Latina, Capoportiere.
Gaeta, plage de Serapo.
panorama immenso. Sotto la vetta
(una cupola rotonda), il piccolo
santuario nella roccia di San Michele
Arcangelo. Più in basso, dove ha inizio
la carrozzabile per il monte, le frazioni
collinari di Maranola (resti del
castello, centro storico, chiese di Santa
Maria ad Martyres e San Luca), Trivio
Formia, le port.
costiero. Il monte è perforato alla base, sia marina che
interna, da numerose grotte che furono abitate dall’uomo
preistorico (le principali, dal punto di vista paleontologico
sono la Breuil, del Fossellone, delle Capre). E’ ampiamente
ricoperto da una vegetazione mediterranea rigogliosa, fino
ai 541 metri del Picco di Circe, dove sorgono anche
poderosi resti di un tempio romano, raggiungibili in circa
un’ora e 45 di vigorosa passeggiata. Nel versante sud del
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
comme le Foro emiliano (théâtre, via Appia, porte
d’accès, temple de Rome et Auguste) et médiévales
comme la Cathédrale San Cesareo, le Palais Venditti, le
château Frangipane, et une série de petites rues et ruelles
qui forment un tissu dans lequel, sur la maille d’origine
médiévale-romaine s’est greffée une trame de petites
boutiques, restaurants, oenothèques. La partie en plaine
comprend un noyau urbain datant de la fin du XVIIIe
siècle (assainissement ordonné par Pie VI), qui inclut
l’église du Salvatore, la piazza del Semicircolo, des palais
de la première moitié du XXe siècle et d’autres décors
urbains. La partie litorale est celle du Lungomare Cir-ce,
animé par de nombreux établissements balnéaires et des
structures d’accueil. Excellent équipement hôtelier,
nombreux restaurants, cam-pings, boutiques, et le port,
caractéristiques de la vocation touristique. C’est aussi
une base pour la pêche et un point d’embarquement pour
l’île de Ponza. Terracina est construite sur les côtes du
mont Sant’Angelo, au sommet duquel se trouvent les
substructures du fameux Temple de Jupiter Anxur. A la
partie est du mont, le long de l’Appia, près de la Porte de
Naples, on peut observer le rocher que Trajan fit couper
pour ouvrir le passage de l’Appia vers la mer, le Pisco ou
Pesco Montano. La Région a reconnu le Mont
Sant’Angelo comme site classé.
Lido di Fondi - Il va des confins de Terracina à ceux de
Sperlonga. C’est un lido jeune, avec une plage de sable
étroite, une zone tranquille, quelques hôtels en bonne
position, de nombreuses villas et, surtout, de vastes
campings bien équipés presque tous donnant sur la mer.
L’arrière-pays est formé par la plaine de Fondi et le
Mont San Biagio, dans lequel gît le lac de Fondi, aux
rives découpées, une zone naturelle qui, avec les deux
émissaires Canneto (au nord) et Sant’Ana-stasia (au
sud), partiellement utilisés comme petits mouillages de
plaisance, délimite l’Isola del Salto.
médiéval), Sermoneta (l’une des plus
belles petites villes médiévales, avec
des églises et le château Caetani),
l’Abbaye de Valvisciolo, Sezze dont la
cuisine est renommée.
De Sabaudia-Circeo
Outre une exploration du Parc
Lacs de San Puoto et Lungo - Le premier naît d’une
source profonde et ses bas-fonds dépassent 30 mètres; le
deuxième est un étang côtier d’origine éolienne, relié à la
mer.
Sperlonga – Petit centre marin très gracieux: son noyau
urbain le plus ancien se dresse sur un éperon rocheux qui
divise la plage de sable occidentale des plages orientales,
et c’est toute une suite de ruelles, d’escaliers, de murs
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DI ULISSE
e Castellonorato (resti del castello,
centro storico). Seguendo, invece, la
superstrada per Cassino si raggiunge
Spigno Saturnia, la cui parte vecchia,
in collina, è in splendida posizione.
Da Formia o da Scauri
Via superstrada, in 40 chilometri si
raggiungono Cassino e l’Abbazia di
Montecassino; nei dintorni sono i cimiteri
in cui riposano le vittime delle battaglie che
nel 1944 distrussero il paese e l’Abbazia.
Da Scauri
Infine, in una quindicina di chilometri lungo
il Garigliano, si raggiunge la stazione
termale di Suio Terme (Castelforte), ricca
di sorgive fredde, termali e ipertermali,
indicate per una serie di applicazioni
terapeutiche (bagni, fanghi, bibita, aerosol),
e con un’ottima struttura ricettiva e
medica.
monte (il cosiddetto Quarto Caldo) sorgono molte ville,
alberghi, ristoranti, le torri di difesa Cervia e Fico, del
XVI secolo (entrambe restaurate e abitate), i resti di una
Batteria ottocentesca. Sul versante orientale si apre il
porto turistico e, a monte, sorge il paese.
San Felice Circeo - L’antica Circeii, ha un centro storico
setteottocentesco raccolto attorno alla duecentesca Torre
dei Templari e al palazzo baronale o Caetani, oggi sede del
Comune. Nella sommità del monte raggiungibile dal paese
con una comoda e panoramica strada, si trovano le
poderose mura poligonali dell’antica arce, insieme a punti
panoramici che consentono un ampio sguardo verso le
Isole Pontine e verso Terracina. Vi ha sede anche il
radiofaro dell’Aeronautica militare, che guida anche le
rotte aeree in questo settore del Mediterraneo. Il centro
balneare che gode giusta fama turistica si stende
soprattutto nella parte bassa (la cosiddetta Cona) e lungo
la pianura costiera. Numerosi ed eleganti negozi per lo
shopping si trovano sia nel centro storico che in viale
Tittoni, in pianura. Presso l’albergo Neanderthal, si apre
la Grotta Guattàri, dove, nel 1939, fu scoperto il teschio di
un uomo vissuto circa 50 000 anni fa.
Torre Vittoria e Torre Olévola - Facevano parte del
sistema difensivo contro le scorrerie dei pirati saraceni,
africani e turchi. La prima, restaurata e abitata, è del
XVII secolo; la seconda è successiva, ma edificata su un
impianto quattrocentesco. La Torre Olévola, benché
disabitata, è in buone condizioni di manutenzione.
Minturnae, Teatro romano.
Minturnae, Théatre romain
Fiume Sisto - Attraversa la pianura pontina, assumendo
anche le acque del fiume Ninfa, e sfocia a metà strada
tra S. Felice Circeo e Terracina. In prossimità della foce è
stato attrezzato un approdo per natanti turistici.
Fiume Badino o Portatore - È uno dei rami finali dei
fiume Linea Pio che fiancheggia per quasi l’intera
lunghezza la via Appia pontina nel tratto un tempo
paludoso (l’altro ramo è il portocanale di Terracina).
Faceva parte del sistema portuale di Terracina; oggi è un
attrezzato approdo per il turismo nautico. Alla sua foce
si erge la omonima torre (XVII secolo), restaurata, usata
come bar e ristorante.
Scauri
Terracina – E’ l’antica Anxur, forse etrusca, poi volsca,
quindi romana. Porta meridionale dell’Agro Pontino, è
uno dei principali centri turistici del Lazio, sia per la sua
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
La costa tra San Felice Circeo e Terracina.
National et en particulier de la forêt,
une excursion s’impose vers la colline,
que précède le Bourg médiéval de
Fossanova avec sa célèbre Abbaye
gothique-cistercienne (XIIe siècle) ; et
les centres de Maenza (château),
Roccagorga (palais Doria Panfili et
musée). Priverno (cathédrale, mairie),
Roccasecca dei Volsci, Sonnino,
Prossedi-Pisterzo sont autant d’autres
agréables buts de promenade.
La côte entre San Felice Circeo et Terracina.
blanchis à la chaux, d’arcs, de boutiques. De la place on
peut admirer les splendides panoramas vers l’ouest
(Terracina-Circeo) et vers l’est (la côte Flacca, la grande
plage de Sperlonga, la Grotte de Tibère). La partie
nouvelle de l’agglomération s’étend le long de la plage
occidentale. Des hôtels, des campings, des restaurants, des
établissements balnéaires et une petite darse de plaisance
concourent à former l’aspect typique de ce coin de la Mer
Tyrrhénienne, que domine la Tour Truglia (XVIIe siècle)
tandis que les monts descendent jusqu’à la mer, dessinant
un paysage riche de découpes dans le roc, de criques, de
grottes marines.
De Terracina-Fondi
Les zones internes à explorer sont: le
campo carsico di Camposoriano,
splendide site naturel protégé, dont les
roches affleurent des champs comme
des icebergs; Monte San Biagio, les
villages de colline de Lenola
(Sanctuaire de la Madonna del Colle)
et Campodimele (enceinte de murs).
Grotte de Tibère – A quelques kilomètres au sud de
Sperlonga, elle fait partie de l’antique demeure estivale de
l’empereur Tibère. Dans la même zone se trouve le Musée
National d’Archéologie, qui contient des objets
archéologiques (surtout épisodes du mythe d’Ulysse)
provenant de la grotte-nymphée.
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DI ULISSE
giacitura marina, sia per il suo patrimonio culturale. La
città antica era raccolta su una collinetta che domina il
mare, protetta da una robusta cinta di mura di varie
epoche (l’ultima è bizantina), che raccoglie emergenze
romane come il Foro emiliano (teatro, via Appia, porta
d’accesso, tempio a Roma e Augusto) e medievali quali
la Cattedrale di San Cesareo, il Palazzo Venditti, il
castello Frangipane, ed una serie di stradine e vichi che
costruiscono un tessuto nel quale sull’originaria maglia
medievale-romana è venuta innestandosi una trama di
piccoli negozi, ristoranti, enoteche. La parte in pianura
comprende un nucleo nato alla fine del Settecento
(bonifica di Pio VI), che include la chiesa del Salvatore,
la piazza del Semicircolo, palazzi della prima metà del
Novecento, ed altri ambienti urbani. La parte litoranea
è accompagnata dal Lungomare Circe e comprende
numerosi stabilimenti balneari, e strutture per
l’ospitalità. Ottima attrezzatura alberghiera, numerosi
ristoranti, camping, negozi per lo shopping e il porto,
che evidenziano la struttura turistica. È anche base
peschereccia e punto d’imbarco per l’isola di Ponza.
Terracina sorge sulle coste del monte S. Angelo, sulla
cui vetta sorgono le sostruzioni del famoso Tempio di
Giove Anxur. Nella parte orientale del monte, lungo
l’Appia, presso la cosiddetta Porta Napoli, si osserva la
roccia fatta tagliare da Traiano per aprire il passaggio
dell’Appia a mare, il c.d. Pisco o Pesco Montano.
Monte S. Angelo è stato riconosciuto dalla Regione
monumento naturale.
Lido di Fondi - Si svolge dai confini di Terracina a
quelli di Sperlonga. E’un lido giovane, con spiaggia
sabbiosa e sottile, un’area tranquilla, con qualche
albergo in buona posizione, molte ville, e, soprattutto,
diversi ampi campeggi bene attrezzati e quasi tutti
confinanti col mare. Alle spalle del lido si apre la
pianura di Fondi e Monte S. Biagio, in cui giace il
frastagliato lago di Fondi, un’area naturalistica che, con
i due emissari Canneto (a nord) e Sant’Anastasia (a
sud), parzialmente utilizzati anche come piccoli approdi
turistici, delimita la cosiddetta Isola del Salto.
Laghi di S. Puoto e Lungo - Il primo nasce da una
sorgente profonda e i suoi fondali superano i 30 metri;
il secondo è uno stagno costiero di origine eolica,
collegato al mare.
Sperlonga – Piccolo e molto grazioso centro marinaro:
il suo nucleo più antico sorge su uno sperone di roccia,
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
De Sperlonga-Formia
On arrive à Itri (patrie du célèbre Fra’
Diavolo), fameuse pour ses olives
noires et pour le Sanctuaire de la
Madonna della Civita. En retrait de
Formia une excursion permet d’accéder
à une altitude de 900 mètres et, à
pied, jusqu’aux 1200 mètres et plus du
Monte Redentore, sur lequel une statue
du Christ bénissant domine un
immense panorama. Sous le sommet
(une coupole ronde), le petit sanctuaire
dans le rocher de San Michele
Arcangelo. Plus bas, là où commence
la route carrossable pour la montagne,
les hameaux de colline de Maranola
(restes du château, quartier historique,
églises Santa Maria ad Martyres et
Sant’Agostino – La plage de cette località, dans la
commune de Gaeta, est bordée par la route litorale
Flacca. Elle finit au sud par le petit promontoire de
Monte a Mare. De là commence une zone d’une grande
beauté, avec plusieurs hôtels en position splendide, la
petite plage de San Vito, la plage de sable de l’Arenauta,
des établissements balnéaires. Là où prend fin l’Arenauta
commence une autre saillie rocheuse, dominée par la Tour
Scissura (XVIe siècle).
Tour Viola - Ennième tour de garde (deuxième moitié du
XVIe siècle), sur un autre petit promontoire qui concourt
à délimiter la belle plage de l’Ariana.
Gaeta - L’un des centres les plus importants du Latium
maritime et de l’Italie centrale, pour un ensemble de
raisons: maritimes, politiques, historiques, culturelles. Ici
tomba en février 1861 la dernière place forte du royaume
de Naples. Gaète fut duché autonome, battit sa monnaie,
Gaeta, il quartiere medievale.
Gaeta, le quartier médiéval.
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I MARI DEL LAZIO
52
LA RIVIERA DI ULISSE
che divide l’arenile occidentale da quelli
questa località in comune di Gaeta, è
orientali, ed è tutto un susseguirsi di viuzze,
fiancheggiata dalla strada litoranea Flacca.
scalinate, pareti calcinate di bianco, archi,
Termina a sud con il piccolo promontorio di
negozi per
Monte a Mare.
shopping. Dalla
Da qui inizia
piazza si
un’area di
possono godere
gli splendidi
grande bellezza,
panorami verso
con diversi
ovest (Terracinaalberghi in
Circeo) e verso
splendida
est (la riviera
posizione, la
Flacca, la
spiaggetta di
grande spiaggia
di Sperlonga,
San Vito,
l’Antro di
l’arenile
Tiberio). La
dell’Arenauta,
parte nuova del
stabilimenti
paese si stende
balneari. Dove
lungo la spiaggia
termina
occidentale.
Alberghi,
l’Arenauta inizia
campeggi,
un’altra
ristoranti,
sporgenza
stabilimenti
rocciosa,
balneari e una
sovrastata dalla
piccola darsena
Torre Scissura
turistica
concorrono a
(XVI secolo).
disegnare la
tipicità di questo
Torre Viola angolo di
Ennesima torre
Tirreno, sul
di guardia
quale si affaccia
Gaeta, La Montagna Spaccata e la Grotta del Turco.
(seconda metà
la Torre Truglia
Gaeta, la “Montagne Fendue” et la Grotte du Turc.
del ‘500), su un
(XVII secolo) e
altro piccolo
dove i monti
promontorio che
scendono fino al
concorre a
mare, disegnando un paesaggio ricco di
delimitare la bella spiaggia dell’Ariana.
anfratti, cale, grotte marine.
Grotta di Tiberio – Si apre qualche chilometro
a sud di Sperlonga, ed è parte dell’antica
dimora estiva dell’imperatore Traiano. Nella
stessa area sorge il Museo Archeologico
Nazionale, che contiene i reperti archeologici
(soprattutto episodi del mito di Ulisse)
provenienti dalla grotta-ninfeo.
Sant’Agostino – La spiaggia che accompagna
Gaeta - Uno dei centri più importanti del Lazio
marittimo e dell’Italia centrale, per un
complesso di ragioni: marinare, politiche,
storiche, culturali. Qui cadde nel febbraio 1861
l’ultima roccaforte del regno di Napoli. Gaeta
fu ducato autonomo, batté propria moneta, fu
la “porta del Sud”, ragione per cui subì 16
assedi. Il quartiere medievale di S. Erasmo
contiene una serie di valori: il Duomo, le chiese
di San Giovanni a mare, di San Francesco,
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
fut la ‘porte du Sud’, raison pour laquelle elle subit 16
sièges. Le quartier médiéval de Sant’Erasmo contient
plusieurs édifices de grande valeur: le Dôme, les églises
San Giovanni a mare, San Francesco, néo-gothique; Santa
Lucia, San Domenico; des restes des murs de défense; le
château d’Anjou-Aragon; le Mont Orlando avec le
Mausolée romain de Lucius M. Plancus; les vestiges des
batteries et des chemins de ronde des Bourbons; le
Sanctuaire de la Montagna Spaccata. La partie du XIXe
siècle, le Borgo, s’étend à l’est le long de l’étroite via
Indipendenza, dont la largeur est doublée à l’extérieur par
le beau bord de mer Cabo-to. Une troisième zone est celle
des bains de mer, qui se concentre sur la plage de Sèrapo,
la plus profonde du Latium. Gaète dispose de nombreux
hôtels, d’établissements balnéaires, de restaurants, de
villas, d’une grande base équipée pour le tourisme
nautique, d’un port commercial qui accueille des bateaux
de croisière, de plusieurs petits points de mouillage pour
les bateaux de plaisance et de pêche.
Sperlonga, villa e grotta di Tiberio.
Sperlonga, villa et Grotte de Tibère.
Sabaudia, villa di Domiziano.
Sabaudia, villa de Domitien.
San Luca), Trivio et Castellonorato
(restes du château, quartier
historique). Si, au contraire, on suit la
route à grand trafic pour Cassino, on
arrive à Spigno Saturnia, dont la
partie ancienne, en colline, occupe une
splendide position.
Formia - Centre balnéaire très ancien, lieu de prédilection
de la bourgoisie romaine antique, dont on retrouve les
ruines de dizaines de villas, et aussi des tombes, dont la
plus illustre est celle qui fut attribuée à Cicéron, assassiné
à cet endroit. C’est un important centre commercial qui
s’articule sur deux noyaux anciens: l’agglomération en
colline de Castellone et celle de Mola, sur la mer: dans
l’une et l’autre, des tours, restes de structures de défense
plus vastes et plus puissantes, datent du XIVe siècle. La
côte comprend la plage de Vindicio, à l’ouest, le petit port
de plaisance de Capo-sele, le Porto Nuovo, en partie à
destination commerciale et en partie port de plaisance; à
l’est les plages d’Acquatraversa, Santo Janni et Giànola, et
le promontoire du même nom qui marque les confins avec
Scauri-Minturno. La zone littorale orientale fait partie du
Parc régional de la Côte d’Ulysse, tandis que la zone de
collines et montagneuse fait partie de l’autre Parc
régional des monts Aurunces. Elle offre des hôtels au
confort traditionnel, des restaurants typiques, une bonne
structure commerciale. C’est un nœud ferroviaire et une
base de liaisons avec les îles de Ponza et Ventotene.
Scauri - Quartier balnéaire de Minturno, port antique de
Pyrae, aujourd’hui disparu, c’est l’un des centres de
villégiature les plus traditionnels du sud du Latium. Sa
vaste plage s’étend en longueur entre les promontoires de
Monte d’Oro et de Monte d’Argento, et possède une
excellente structure balnéaire, complétée par un petit port
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I MARI DEL LAZIO
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LA RIVIERA DI ULISSE
neogotica; di Santa Lucia, di San Domenico;
resti delle mura di difesa; il castello angioinoaragonese; il Monte Orlando col Mausoleo
romano di Lucio M. Planco; avanzi delle
batterie e dei camminamenti borbonici; il
Santuario della Montagna Spaccata. La parte
ottocentesca, il Borgo, si svolge a est lungo la
stretta via Indipendenza, raddoppiata
all’esterno dal bel lungomare Caboto. Una
terza area è quella balneare, che s’incentra
sulla spiaggia di Sèrapo, la più profonda del
Lazio. Gaeta dispone di numerosi alberghi, di
stabilimenti balneari, di ristoranti, di ville, di
una grande base attrezzata per il turismo
nautico, di un porto commerciale che ospita
anche navi da crociera, di diversi piccoli
approdi turistici e pescherecci.
Formia - Centro balneare di antichissime
tradizioni, luogo prediletto della borghesia
antico romana, che vi ha lasciato resti di decine
di ville, ed anche tombe, la più illustre delle
quali è quella attribuita a Cicerone, che fu qui
ucciso. E’ importante centro commerciale e per
lo shopping, e si articola su due antichi nuclei:
quello collinare di Castellone e quello marinaro
di Mola: in entrambi si ergono torri, resti di più
ampi e possenti strutture di difesa, risalenti al
XIV secolo. La costa comprende la spiaggia di
Vindicio, a ovest, il porticciolo turistico di
Caposele, il Porto Nuovo, parte a destinazione
commerciale e parte porto turistico; le spiagge
orientali di Acquatraversa, Santo Janni e
Giànola, con l’omonimo promontorio che segna
anche i confini con ScauriMinturno. L’area
litoranea orientale ricade nel Parco regionale
della Riviera di Ulisse, mentre l’area
collinaremontana ricade nell’altro Parco
regionale dei monti Aurunci. Vanta alberghi di
antica tradizione, ristoranti tipici, una forte
struttura commerciale. È base di collegamento
ferroviario e per le isole di Ponza e Ventotene.
Scauri - Frazione balneare di Minturno, antico
porto di Pyrae, oggi scomparso, è uno dei più
tradizionali centri di villeggiatura del Lazio
meridionale. Vanta una spiaggia ampia e lunga,
compresa tra i promontori di Monte d’Oro e di
Monte d’Argento, con ottima struttura
balneare, completata da un porticciolo
turistico. Ricade nel Parco regionale della
Riviera di Ulisse e nel Parco dei monti Aurunci.
Marina di Minturno - È la prosecuzione
orientale di Scauri, cui è legata dalla spiaggia,
dal lungomare, dalle attività commerciali. Il
capoluogo, Minturno, è immediatamente
all’interno, su una collinetta, ed è ricco di
tradizioni (Sagra delle Regne, costume della
‘pacchiana’) e di monumenti: la collegiata di
San Pietro, del ‘200; la chiesa di San
Francesco, del ‘300, il castello, iniziato nel 900
e consolidato e ampliato nei secoli successivi; la
rete di suggestive stradine del centro storico; la
chiesa dell’ Annunziata, del XV secolo.
Minturnae - All’estremità est del territorio
comunale si trova la matrice degli insediamenti
archeologici locali: Minturnae. Città
originariamente aurunca, poi romana, fu
abbandonata al cadere dell’impero romano
perché esposta alle scorrerie e alla malaria.
Come Ostia - con le opportune proporzioni - è
una città sopravvissuta ai secoli, alle
distruzioni, alle spoliazioni legali e illegali, ai
vandalismi. Messa a nudo in parte, è
attraversata dalla vecchia Appia, e
fiancheggiata dall’esterno da un imponente e
pressoché integro acquedotto romano. Il teatro
(sede da decenni di recite estive) è fronteggiato
dai resti di un edificio termale e del foro. Un
antiquario espone i reperti locali ed una ricca
collezione di tavole dedicatorie di liberti,
rinvenute presso il tempio. Sul confine ovest,
all’esterno, si trova un piccolo cimitero militare
britannico della seconda guerra mondiale.
Fiume Garigliano - È il confine meridionale
tra Lazio e Campania. Fiume molto importante
per portata e bacino, porto commerciale
romano per circa otto secoli, ospita sulle sue
sponde attracchi precari ma tranquilli per
natanti turistici. È attraversato dai resti di un
ponte a catene costruito nel 1832 dai Borboni,
ancorato a terra su basi in forma di sfingi: fu
distrutto nell’ultima guerra ed è stato
interamente restaurato negli anni Novanta del
Novecento.
LES MERS DU LATIUM
LA CÔTE D’ULYSSE
De Formia ou de Scauri
Par la route à grand trafic, on atteint
au bout de 40 kilomètres Cassino et
l’Abbaye du Mont-Cassin; aux
alentours se trouvent les cimetières
dans lesquels reposent les victimes des
batailles qui, en 1944, détruisirent le
village et l’Abbaye.
De Scauri
Enfin, à une quinzaine de kilomètres en
suivant le Garigliano, on arrive à la
station thermale de Suio Terme
(Castelforte), riche en sources froides,
thermales et hyper-thermales, indiquées
pour une série d’applications
thérapeutiques (bains, boues, boissons,
aérosols), qui offre un excellent
équipement hôtelier et médical.
de plaisance. Scauri fait partie du parc régional de la Côte
d’Ulysse et du Parc des monts Aurunces.
Marina di Minturno - Elle continue à l’est
l’agglomération de Scauri, à laquelle elle est liée par la
plage, par le bord de mer, par les activités commerciales.
Le chef-lieu, Minturno, est immédiatement à l’intérieur, sur
une colline basse, et est riche de traditions (Sagra delle
Regne, costume de la ‘pacchiana’) et de monuments: la
collégiale de San Pie-tro, du XIIIe siècle; l’église San
France-sco, du XIVe siècle, le château, commencé en 900,
consolidé et agrandi aux siècles suivants ; le réseau de
petites rues typiques du quartier historique ; l’église de l’
Annunziata, du XVe siècle.
Minturnae - A l’extrémité est du territoire communal se
trouve la matrice des implantations archéologiques
locales: Minturnae. Ville aurunce à l’origine, puis romaine,
elle fut abandonnée lorsque s’écroula l’empire romain, car
elle était exposée aux incursions et à la malaria. Comme
Ostia – toutes proportions gardées – c’est une ville qui a
survécu aux siècles, aux destructions, aux spoliations
légales et illégales, aux vandalismes. En partie mise à nu,
elle est traversée par l’Appia antique et flanquée
à l’extérieur d’un imposant aqueduc romain,
presque intact. Le théâtre (on y donne en été des
spectacles, depuis des décennies) fait face aux
vestiges d’un édifice thermal et au forum. Un
antiquaire expose les objets trouvés dans les
fouilles locales et une riche collection de
tablettes dédicatoires d’esclaves affranchis
(liberti), trouvées près du temple. A la limite
ouest, à l’extérieur, se trouve un petit cimetière
militaire britannique de la deuxième guerre
mondiale.
Fleuve Garigliano - C’est la limite sud entre le
Latium et la Campanie. Fleuve très important
pour son débit et son bassin, port commercial
romain pendant environ huit siècles, il accueille
sur ses rives des points d’abordage précaires
mais tranquilles pour les bateaux de plaisance. Il
est traversé par les restes d’un pont à chaînes
construit en 1832 par les Bourbons, ancré à
terre sur des bases en forme de sphinx : il fut
détruit lors de la dernière guerre et a été
entièrement restauré dans les années 1990.
Fiume Garigliano.
Fleuve Garigliano.
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I MARI DEL LAZIO
56
LE ISOLE PONTINE
LE
LE ISOLE
ISOLE PONTINE
PONTINE
S
i trovano nel mare più
straordinario dei Lazio, che
rivela il suo fascino a chi si
spinge nelle profondità dei suoi
fondali e nel passato della sua storia
ricca, avventurosa, curiosa. Le Isole
Pontine comprendono due
capoluoghi: Ponza e Ventotene.
Ponza ha una piccola corte di
isolotti disabitati: Zannone, che fa
parte dei Parco Nazionale dei
Circeo; Palmarola, una gemma;
Gavi, e poi scogli e faraglioni a
volontà; Ventotene ha una sola
appendice, Santo Stefano, su cui
sorgono gli edifici dell’ex ergastolo
Ponza
È la maggiore per estensione e per popolazione. L’isola si
raccoglie attorno all’abitato di Ponza Porto e a quello
della frazione settentrionale di Le Forna. L’architettura è
quella tipica delle isole mediterranee: case piccole, tetti
tagliati o a volta battuta, colori tenui, per non urtare
quelli della natura. Ma sulla struttura più recente si
innestano i segni di presenze assai più antiche: una
necropoli, le ampie cisterne usate dai romani per
raccogliere acqua, i tunnel, anch’essi scavati dai romani.
Presente e passato, natura e attività dell’uomo concorrono
a fornire un ambiente eccezionale. Il porto borbonico, la
LES MERS DU LATIUM
LES ÎLES PONTINES
LES
LES ÎLES
ÎLES PONTINES
PONTINES
E
lles se trouvent dans la
mer la plus
extraordinaire du
Latium, qui dévoile son charme
à ceux qui explorent les
profondeurs de ses eaux et le
passé de son histoire riche,
aventureuse, curieuse. Les Îles
Pontines comprennent deux
chefs-lieux: Ponza et Ventotene.
Ponza a une petite suite d’îlots
inhabités: Zannone, qui fait
partie du Parc National du
Circeo; Palmarola, un joyau;
Gavi, puis des écueils et des
Ponza
C’est la plus grande et la plus peuplée. L’île se recueille
autour de l’habitat de Ponza Porto et de celui du hameau
au nord, Le Forna. L’architecture est typique des îles
méditerranéennes: petites maisons, toits coupés ou à voûte
abaissée, couleurs pâles, pour ne pas se heurter à celles de
la nature. Mais sur la structure la plus récente se greffent
les signes de présences beaucoup plus anciennes: une
nécropole, les vastes citernes utilisées par les Romains
pour recueillir l’eau, les tunnels, eux aussi creusés par les
Romains. Le présent et le passé, la nature et les activités
de l’homme concourent à former un milieu exceptionnel.
Le port des Bourbons, la rade qui le précède, le petit port
Ponza, Chiaia di Luna.
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I MARI DEL LAZIO
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LE ISOLE PONTINE
Ponza
di Stato. Rese deserte dalle scorrerie
dei corsari, le isole furono ripopolate
dai Borboni a partire dalla prima
metà del Settecento. Furono
costruiti i maggiori edifici pubblici
(case municipali, chiese, il porto
semicircolare di Ponza), fu
riorganizzata una convivenza sociale
fondata su una emigrazione ‘pilotata’
di famiglie contadine e di pescatori
provenienti da Ischia, Procida, e dai
centri della costiera orientale
napoletana. I cognomi stanno a
testimoniare queste origini, come il
dialetto (o meglio, la lingua), le
abitudini, la gastronomia, e anche
una certa filosofia di vita. Poste a
notevole distanza dal continente (20
km circa dal Circeo e quasi 60 km
da Formia e Anzio), le isole vivono
una vita invernale tranquilla, cui si
contrappone una vita estiva
rada che lo precede, l’altro porticciolo di Cala Feola, nella
parte opposta dell’isola, con le piscine naturali, offrono
riparo; le spiagge di Chiaia di Luna, di Frontone o i
piccoli scampoli di sabbia tra rocce, raggiungibili solo con
una barca, consentono un laborioso riposo balneare;
punte, cale, faraglioni, sporgenze, rientranze regalano
panorami continuamente vari. Quanto ai fondali, basta
scegliere luoghi e profondità. Per raggiungere Zannone e
Palmarola occorre un mezzo autonomo (vi sono barche
da affittare sul posto); Zannone è vigilata dal Parco
Nazionale del Circeo (stazione forestale), resti di un
monastero del XII sec., piccola lecceta).
Ventotene
Un pugno di metri quadrati, inversamente proporzionali
all’immensità del mare e alla eccezionalità dei fondali
‘primigeni’, ossia intatti, integri, come dovevano essere
prima che vi giungesse l’uomo, il quale scoprì il modo di
LES MERS DU LATIUM
LES ÎLES PONTINES
récifs à volonté; Ven-totene a un
seul appendice, Santo Stefano,
qui contient les bâtiments de l’expénitencier. Les îles, que les
habitants avaient désertées à la
suite des incursions des corsaires,
furent repeuplées par les
Bourbons à partir de la première
moitié du XVIIIe siècle. Les
grands édifices publics y furent
construits (mairies, églises, le
port semi-circulaire de Ponza),
une cohabitation sociale y fut
réorganisée, fondée sur une
émigration ‘pilotée’ de familles de
paysans et de pêcheurs provenant
d’Ischia, de Procida, et des
centres de la côte est de Naples.
Les noms de famille témoignent
de ces origines, comme le dialecte
(ou mieux, la langue), les
Ventotene, Calanave, sullo sfondo S. Stefano.
de Cala Feola, de l’autre côté de l’île, avec les piscines
naturelles, offrent un abri; les plages de Chiaia di Luna,
de Frontone, ou les petites étendues de sable entre les
rochers, accessibles seulement de la mer, sont les éléments
d’un repos balnéaire à conquérir ; les pointes, les criques,
les récifs, les saillies, les renfoncements, livrent des
panoramas en continuelle métamorphose. Quant aux
fonds, il suffit de choisir les sites et les profondeurs. Pour
atteindre Zannone et Palmarola il faut un moyen de
transport autonome (on peut louer une barque sur place);
Zannone est sous la surveillance du Parc National du
Circeo (station forestière, restes d’un monastère du XIIe
siècle, petit bois de chênes verts).
Ventotene
Quelques mètres carrés, une surface inversement
proportionnelle à l’immensité de la mer, et des fonds
Ventotene, Calanave et sur le fond S. Stefano.
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I MARI DEL LAZIO
60
LE ISOLE PONTINE
S. Stefano, l’ex ergastolo di Stato.
S. Stefano, l’ancienne prison d’Etat.
vivacissima. Se un consiglio è
consentito, Ventotene e Ponza vanno
‘vissute’ a maggio-giugno e a
settembre-ottobre. Splendidi i
panorami, entusiasmanti certi scorci,
misteriosi gli anfratti: una
scenografia di ambienti mutevoli e di
cromatismi in continuo mutamento,
grazie alla composizione degli strati
di roccia nati dal vulcanismo
tirrenico.
restare a Ventotene costruendosi un porto (quello
romano) nel modo più faticoso e più geniale possibile:
scavandolo direttamente nel tufo. Milioni di metri cubi
di roccia sono stati rimossi per creare una struttura
che ancora oggi è esemplare. Due spiagge, Cala Nave e
Cala Rossano, una serie di punti da scoprire e da non
dimenticare attraverso un periplo che è tanto breve
quanto sorprendente, scogli grandi e piccoli, vistosi o
semisommersi. A terra, i romani hanno lasciato un
vivaio ittico; i Borboni il castello-municipio e la chiesa
di Santa Candida; il fascismo il ricordo di un confino
politico. Proprio negli anni del confino sull’isola nacque
il primo documento europeista. Lo scrissero Altiero
Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1942. II
documento, messo clandestinamente in circolazione, è
noto come ‘Manifesto di Ventotene per l’Europa libera
e unita’. A Ventotene si tengono anualmente corsi di
formazione europeista. L’isolotto di Santo Stefano si
trova a poco più di un miglio di distanza: ospitò fino al
1965 l’ergastolo di Stato, la cui struttura edilizia
sopravvive e stimola una escursione curiosa.
Ventotene,
il porto nuovo.
Ventotene,
le nouveau port
LES MERS DU LATIUM
LES ÎLES PONTINES
Ventotene, Calabattaglia.
habitudes, la gastronomie, et
aussi une certaine conception
philosophique de la vie. A une
grande distance du continent
(20 km environ du Circeo et
presque 60 km de Formies et
d’Anzio), les îles vivent une
vie hivernale tranquille, à
laquelle s’oppose une vie
estivale très animée. Un
conseil : Ventotene et Ponza
doivent être ‘vécues’ en maijuin et en septembre-octobre.
Les panoramas sont
splendides, certaines vues sont
enthousiasmantes, les grottes
sont mystérieuses: un décor de
scènes changeantes et de
chromatismes en évolution
constante, grâce à la
composition des couches de
roche nées du volcanisme
tyrrhénien.
marins exceptionnels, en leur état premier, intacts,
intègres, comme ils devaient être avant l’arrivée de
l’homme. L’homme qui découvrit la façon de rester à
Ventotene en se construisant un port (le port romain) de
la manière la plus malaisée et la plus géniale: en creusant
directement dans le tuf. Des millions de mètres cubes de
roche ont été déplacés pour créer une structure qui est
aujourd’hui encore exemplaire. Deux plages, Cala Nave et
Cala Rossano, une série de points à découvrir et à ne pas
oublier lors d’un périple qui est aussi bref que surprenant,
des écueils de toutes les tailles, en pleine vue ou à demisubmergés. A terre, les Romains ont laissé un vivier ; les
Bourbons le château-hôtel de ville et l’église Santa
Candida; le fascisme, le souvenir d’un lieu de relégation
politique. C’est justement pendant les années de la
relégation que naquit sur l’île le premier document
d’inspiration européiste. Il fut écrit par Altiero Spinelli,
Ernesto Rossi et Eugenio Colorni en 1942. Ce document,
mis clandestinement en circulation, est connu comme
‘Manifeste de Ventotene pour l’Europe libre et unie’. A
Ventote-ne se tiennent chaque année des cours de
formation européenne. L’îlot de Santo Stefano se trouve à
un peu plus d’un mille; il contenait jusqu’en 1965 la
prison d’Etat, dont les bâtiments ont survécu, pour
stimuler une excursion originale.
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I MARI DEL LAZIO
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INFORMAZIONI TURISTICHE
Informazioni
Informazionituristiche
turistiche
Assessorato Turismo Regione Lazio
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 ROMA
tel.0651681 - fax 0651684134
www.regione.lazio.it
www.turismolazio.it
Azienda di Promozione Turistica di Roma
Via Parigi, 11 00185 ROMA
tel.06488991 – fax 064819316
www.romaturismo.it
Azienda di Promozione Turistica Provincia di Roma
Via XX Settembre, 26 00187 ROMA
Tel. 06421381 – fax 0642138211
www.oltreroma.it
Azienda di Promozione Turistica di Viterbo
Piazza dell’Oratorio, 2 01100 VITERBO
tel.07613751 – fax 0761379233
www.apt.viterbo.it
Azienda di Promozione Turistica di Latina
Via Duca del Mare 19 04100 LATINA
tel.0773695404 – fax 0773661266
www.aptlatinaturismo.it
LES MERS DU LATIUM
RENSEIGNEMENTS
TOURISTIQUES
Renseignements
Renseignementstouristiques
touristiques
Assessorato Turismo Regione Lazio
(Direction générale au Tourisme du Latium)
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 ROMA
tel.0651681 - fax 0651684134
www.regione.lazio.it
www.turismolazio.it
Azienda di Promozione Turistica di Roma
(Office du Tourisme de Rome)
Via Parigi, 11 00185 ROMA
tel.06488991 – fax 064819316
www.romaturismo.it
Azienda di Promozione Turistica Provincia di Roma
(Office du Tourisme de la Province de Rome)
Via XX Settembre, 26 00187 ROMA
Tel. 06421381 – fax 0642138211
www.oltreroma.it
Azienda di Promozione Turistica di Viterbo
(Office du Tourisme de Viterbe)
Piazza dell’Oratorio, 2 01100 VITERBO
tel.07613751 – fax 0761379233
www.apt.viterbo.it
Azienda di Promozione Turistica di Latina
(Office du Tourisme de Latina)
Via Duca del Mare 19 04100 LATINA
tel.0773695404 – fax 0773661266
www.aptlatinaturismo.it
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Progetto Interregionale “Gli Approdi di Ulisse”
Legge n.135/2001 - art.5 - comma 5- cofinanziamento Ministero Attività Produttive
Direzione Regionale Turismo - Coordinamento APT Latina
Projet Interrégional “Gli Approdi di Ulisse”
Loi n° 135/2001 - art.5 –5e alinéa- cofinancement Ministre des Activités Productives
Direction Régionale du Tourisme - Coordination APT Latina
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