lunghezza 9 km durata 1h c.a. disl. in salita 100 m sterrato c.a. 4 km Testi: Dolomiti Turismo e B. De Vido - Foto: arch. AltoCadore Dolomiti, D. G. Bandion e B. De Vido Percorso nel territorio di San Vito di Cadore, gran parte su sterrato con pendenze mai eccessive, che richiede però attenzione per i ciotoli presenti sul terreno. Partenza al centro di San Vito di Cadore, di fronte all’Ufficio Turistico, da qui lungo la strada statale direzione Cortina d’Ampezzo. Dopo circa 200 m., sul lato sinistro, incontriamo un cartello con l’indicazione “Via Sentinella”, la strada pedonale che porta fino al lago di Mosigo: in presenza di pedoni è necessario scendere di sella e accompagnare la bicicletta a piedi. Si costeggia il lago sul lato sinistro e oltrepassata la caratteristica costruzione 1 dello “Chalet”, punto di incontro, frequentato da ospiti illustri, si prosegue in direzione del campo sportivo, al bivio tenere la destra e proseguire sulla via principale. Dopo poche decine di metri, al secondo incrocio, svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Baita Prà Solio. Qui termina il tratto asfaltato. Dopo circa 2,4 km di sterrato, a sinistra, ecco il primo ponte, il Geralba, sul torrente Boite, si attraversa e si imbocca la strada sulla destra, dove la sbarra impedisce il passaggio dei mezzi motorizzati. Ora il tragitto si snoda lungo la destra orografica del torrente Boite costeggiandolo con percorso pianeggiante fino ad un secondo ponte, oltrepassato il quale ci si ritrova nuovamente alla sinistra del corso d’acqua. Il tracciato, non presenta grosse difficoltà, i tratti pianeggianti si alternano a brevi salite seguite da dolci discese che riportano al ponte Geralba. Da qui verso sud fino ad un ampio spiazzo che propone una biforcazione. Verso sinistra si affronta una salitella su terreno sassoso, che dopo circa 200 m conduce ad una segheria. Oltrepassiamo il piazzale col legname, e sulla sinistra, protetti da una recinzione, troviamo i reperti storici dell’antichissima chiesa di San Floriano. Si prosegue a destra percorrendo tutta via 2 San Floriano e Via B.V. della Salute, in direzione del centro di San Vito. Di nuovo sulla strada principale si raggiunge il punto di partenza del percorso anulare: accanto all’ufficio turistico troviamo due chiese 3 di cui se ne consiglia la visita; la piazza è lì vicina, con tutti i punti di ristoro e i negozi del centro. SAN VITO di Cadore itinerario 1 “Attraversando i ponti sul Boite” 1 Il laghetto di Mosigo è artificiale; venne infatti costruito nel 1929 bonificando un ampio pianoro paludoso e costruendo a valle una diga di contenimento. Anche lo chalet che si specchia nelle sue acque è coevo al lago, anche se ha subito numerosi rifacimenti. La zone che circonda il laghetto è definita “polmone verde” perchè si tratta di un sito di alta qualificazione naturalistica, abitata da molte specie di animali selvatici e frequentata dagli uccelli al passo. Il fitto bosco di pini e di abeti che circonda il lago è una cornice indimenticabile mentre Croda Marcora e l’Antelao, anche qui visibili nella loro straordinaria bellezza, si fanno ammirare dal fondovalle. 2 La chiesa di San Floriano E’ stata una scelta felice quella delle Regole di San Vito di promuovere e di finanziare gli scavi per riportare alla luce le rovine della millenaria chiesa di San Floriano, fatta saltare ai primi di novembre del 1917 dagli italiani in fuga dopo la rotta di Caporetto. Sono stati così acquisiti una serie di dati sulla storia di questo importante edificio sacro, che era uno dei più antichi del Cadore. Nel corso degli scavi non sono mancate le sorprese per un santuario importante che gli studiosi dicono essere stato un punto di riferimento delle popolazioni insediatesi nel Cadore prima dell’anno Mille; insomma, una chiesa “matrice”. 3 La Chiesa della Beata Vergine Venne costruita alla fine del XV secolo e ampliata nella prima metà del XVI secolo, dopo la guerra dei veneziani contro Massimiliano d’Austria, e successivamente nel XVII secolo. Di stile tardo-gotico, accoglie all’interno alcune pregevoli testimonianze d’arte. Sull’altar maggiore splende un trittico attribuito a Francesco Vecellio, fratello di Tiziano. Interessante l’affresco sulla sinistra, raffigurante la guerra cambraica. 1 itinerario itinerario 9 km �������� 1h c.a. disl. in salita 100 m asfalto e sterrato �������� ���� ���� ��� Dogana Vecchia ���� ���� ���� ���� Ru 7 45 E LA P U N TA D E I R O S S 2460m 24 VA U 2255m PA L E S D E L TA C O N SA Cava 9 LA DO 1823m Rif. San Marco PO San Floreano V. AD R O A M O E S TA Chiapuzza ZA AZ V RI L A R O TA Lago de Mosigo 6 Chiavalis u R Costa 436 Ru BO VI ZZ A z Ru Ciau ia Grafica: D. G. Bandion by KreaLab O Rif. Senes Dolomiti Turismo Consorzio di Promozione Turistica di San Vito, Borca, Vodo e Cibiana di Cadore 1213m Rif. LarinUfficio IAT San Vito di Cadore Via Nazionale, 9 Via Nazionale, 9 San Vito CO L D E L A PÀU S A 32046 San Vito di Cadore (BL) 32046 San Vito di Cadore (BL) di Cadore Tel. +39 0436 9119 - Fax +39 0436 99345 Tel/Fax +39 0436 9238 www.infodolomiti.it - [email protected] www.altocadore.it - [email protected] Se co PODUÒ Vallesella SC 1 TA iai SORA C OS L A S E N TI N E LL A 1624m itinerario 22 5 PRA DA MASÒN Ro 43 RT O ET de LA E LD CO 6 Forc. Grande PA DA 45 D ���� 5 AN 426 n ���� co 22 PI d Ve el ���� 226 Bike maps ��� nc SAN VITO di Cadore 1 “Attraversando i ponti sul Boite” E