Il Vescovo di Crema Alla Comunità parrocchiale di Ripalta Guerina, al parroco don Elio Costi, ai membri del consiglio pastorale, ai catechisti e ai diversi collaboratori Sono state veramente giornate intense e feconde, quelle vissute dalla comunità cristiana di Ripalta Guerina durante la Visita Pastorale dal 22 al 25 gennaio 2009. 1. Le persone incontrate hanno dimostrato un grande interesse alla visita del Vescovo, contenti di fargli conoscere il loro attaccamento alla Chiesa e alle attività parrocchiali. Anche in me era vivo il desiderio di vivere la visita come evento di grazia, momento di ascolto della vita delle persone, “occasione di festa e di gioia, ma anche opportunità per rivedere insieme responsabilmente il cammino compiuto e per intravedere ciò che il Signore ha preparato per noi…” come auspicavo nella Lettera di indizione. Condividendo per alcuni giorni la vita della vostra Comunità, e visitando lungo il paese i malati e gli anziani, ho cercato di conoscervi meglio e di coglierne l’anima. 2. Risorse Situata in una zona tranquilla, lontana dal grande traffico, la parrocchia mantiene un carattere unitario, di stampo tradizionale, senza grossi problemi di convivenza con gente estranea o di povertà, Si respira un’aria positiva di famiglia, con relazioni interpersonali molto accentuate. Molte persone sono coinvolte nella vita parrocchiale; valido è il gruppo catechistico, che vede la presenza di giovani e di alcune mamme; curato è l’aspetto celebrativo; vivaci le attività e le proposte dell’Oratorio. I numeri della partecipazione sono forse ristretti, ma questo facilita un contesto di amicizia, che evita il disperdersi: importante è sentirsi coinvolti e corresponsabili! Piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA (CR) – Telefono 0373/256565 Sono aspetti positivi, su cui il nuovo parroco può contare. Mi ha fatto piacere che egli stesso più volte abbia sostenuto di aver trovato persone che gli hanno offerto fin da subito amicizia e piena collaborazione. A lui auguro di saper valorizzare e incrementare questa ricchezza, nel suo impegno di guida della comunità, in continuità con chi lo ha preceduto fino a pochi mesi fa, don Giancarlo Scotti. 3. Difficoltà Questo sguardo positivo non può, però, farci ignorare problemi e difficoltà. “Ci sentiamo tranquilli, con disagi sociali minimi, senza essere disturbati da persone esterne, che contrastano la nostra abitudinarietà”ho sentito affermare! Permettetemi allora di sottolineare alcuni rischi, che vanno affrontati con determinazione, per essere sempre più una comunità coraggiosa, che chiede al Signore “la grazia di un nuovo vero ardore, un rinnovato slancio missionario, che la impegna generosamente a cercare con creatività e coraggio le modalità più opportune per entrare in relazione con gli uomini di oggi, in vista della Nuova Evangelizzazione” (‘Dal Battesimo il coraggio della missione’, n. 25). Non vivete in un’isola felice! Appena si esce dal paese, si incontra una mentalità che fatica a fraternizzare, che isola e divide, piuttosto che unire: occorre essere preparati ad affrontare questa realtà e a viverla nella fede. Diversamente i ragazzi e i giovani, soprattutto, entrando nelle scuole medie superiori, possono subire contraccolpi non indifferenti! - - - Per quanto la comunità sia abbastanza omogenea, non mancano tuttavia segni di divisione, causati da incomprensioni di vecchia data. Invito tutti a vivere concordi, sentendosi accolti dalla comunità e contemporaneamente disponibili ad accogliere. L’oratorio è casa di tutti, indispensabile bene per momenti di ricreazione e formativi, soprattutto per creare, in un clima di sincera amicizia, relazioni interpersonali nuove. Il consiglio pastorale necessita di una maggiore rappresentatività. E’ opportuno ricomporlo, così che i presenti non partecipino solo a titolo personale, ma siano espressione dei diversi gruppi operanti in parrocchia: catechistico, liturgico, caritativo. Per favorire una mentalità di condivisione, per costruire una cultura di pace, occorre trovare e proporre momenti di volontariato e di apertura in luoghi di servizio alla carità, all’interno della comunità, ma anche all’esterno. Gli adulti non hanno un accompagnamento catechistico adeguato. Si veda per essi come svolgerlo, tenendo presente per questo scopo Piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA (CR) – Telefono 0373/256565 anche la possibilità di una costante collaborazione inter-zonale, soprattutto con Ripalta Nuova e con Montodine, così come già fanno i giovani e gli adolescenti. Ad essi auguro di continuare a frequentare i diversi appuntamenti, per aiutarsi a giungere a una maturità di fede adulta e pensata. 4. Per una nuova apertura alla Chiesa locale In questi anni ho ripetutamente cercato di incoraggiare la diocesi ad intraprendere con maggior forza il cammino di riscoperta della propria vocazione battesimale, nella consapevolezza del primato dell’amore di Dio. E’ opportuno che in parrocchia si approfondiscano i temi di fondo che guidano la animazione pastorale della diocesi. L’invito è quello di leggere in modo sistematico le tre lettere pastorali sulla centralità del Battesimo per la vita cristiana: si potrebbe riprendere i temi con le diverse categorie di persone… E’ importante quindi capire che la comunità è tanto più ricca e viva quanto più è aperta. “La parrocchia infatti non è mai una realtà a sé, ed è impossibile pensarla se non nella comunione della Chiesa particolare. Di qui un ulteriore indirizzo per il suo rinnovamento missionario: valorizzare i legami che esprimono il riferimento al vescovo e l’appartenenza alla diocesi. È in gioco l’inserimento di ogni parrocchia nella pastorale diocesana. Alla base di tutto sta la coscienza che i parroci devono avere di far parte dell’unico presbiterio della diocesi e quindi il sentirsi responsabili con il vescovo di tutta la Chiesa particolare, rifuggendo da autonomie e protagonismi. (CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n.3) In vista di una partecipazione più convinta alla animazione zonale, è urgente per tutti i membri della comunità parrocchiale crescere nella consapevolezza di dover imparare a dare ed a saper ricevere, perché tra noi non c’è che scambio. Per questo auguro di sentirvi inseriti con maggiore spontaneità nella vostra zona pastorale e più ancora nella nostra Chiesa locale, di cui voi siete espressione significativa e preziosa. Ulteriore segno di apertura alla dimensione diocesana potrebbe essere la presenza dell’Azione Cattolica: essa non solo aiuta nell’impegno educativo, ma cura particolarmente la formazione spirituale delle persone e favorisce il coinvolgimento diretto e responsabile nella pastorale parrocchiale e diocesana. Invito, quindi, a prendere in seria Piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA (CR) – Telefono 0373/256565 considerazione la proposta di una adesione convinta alla AC, soprattutto da parte dei giovani più impegnati, magari facendo riferimento a parrocchie vicine, oppure alla sede diocesana. Senza educatori non sarà possibile nemmeno costituire un gruppo dell’ACR! 5. Auspici “Ci sembra importante che la comunità sia coraggiosamente aiutata a maturare una fede ‘adulta’, ‘pensata’, capace di tenere insieme i vari aspetti della vita facendo unità di tutto in Cristo. Solo così i cristiani saranno capaci di vivere nel quotidiano, nel feriale – fatto di famiglia, lavoro, studio, tempo libero – la sequela del Signore, fino a ‘rendere conto della speranza’ che li abita (Cfr. 1 Pt. 3,15) (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, n.50) Come cristiani siamo invitati ad affrontare uno dei problemi decisivi della nostra epoca: la questione della formazione ed educazione delle giovani generazioni e a portarvi un contributo significativo. Il clima culturale che respirano i ragazzi e i giovani, come ho già sottolineato, non è evidentemente circoscritto al paese, ma quello comune al nostro mondo secolarizzato. Il confronto critico nei nuovi ambienti interroga una educazione tradizionale. I mass media (la televisione) immettono in famiglia modi di pensare e di agire che sono per lo più in contraddizione con lo spirito e la morale evangelica. Ho visto che non mancano in comunità i giovani, i quali hanno parte attiva per la liturgia, per la catechesi ai bambini e ai ragazzi. Essi però hanno bisogno di una assidua formazione alla fede, per potersi orientare dentro le diverse proposte culturali offerte dalla società. Essi avvertono la insufficienza della proposta cristiana se non è sostenuta da un solido fondamento critico. Mentre ringrazio vivamente i catechisti per la loro testimonianza di fede, li invito ad approfondire in modo sistematico la loro formazione cristiana, frequentando anche i diversi corsi proposti dalla diocesi, compresi gli esercizi spirituali annuali. Via privilegiata per la costruzione di personalità mature, che giungono a risposte vocazionali generose, è la formazione alla dimensione della carità, anche mediante esperienze coinvolgenti e una apertura alle realtà sociali della zona e della diocesi. Piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA (CR) – Telefono 0373/256565 Gli adolescenti sono in contatto con il gruppo di Montodine, mentre i giovani sono più orientati verso Ripalta Nuova. Non devono essere scelte precostituite, ma si può continuare secondo le opportunità e favorire con ogni mezzo lo scambio relazionale con specifiche proposte e attività. 6. Alcune osservazioni conclusive - Una grande opportunità per la vostra Comunità è offerta dall’esempio di padre Alfredo Cremonesi, vostro concittadino, di cui è in corso il processo di beatificazione. L’apertura missionaria e il martirio subìto dal padre Cremonesi devono essere un grande stimolo per conoscere/amare/testimoniare Gesù e la sua apertura universale. Il miglior modo per onorare la memoria di padre Cremonesi è quello di sottolineare fortemente in parrocchia la “dimensione missionaria della vita cristiana”, impegno comune a tutti i battezzati (cfr la mia lettera pastorale 08/09: “Dal Battesimo, il coraggio della missione”). In questo modo si contribuirà a conservare il carattere di Chiesa di popolo, radicato in un diffuso e genuino senso di Dio, rivolto veramente a tutti, senza rinunziare tuttavia alla qualità evangelica della fede dei battezzati. - La proclamazione della Parola di Dio durante la Messa sia fatta non dai ragazzi, ma esclusivamente da giovani e adulti. Così le preghiere dei fedeli siano costruite ad hoc. - Auspico, infine, maggior chiarezza a livello amministrativo: le diverse spese siano giustificate e non ci siano voci estranee nei conti bancari della parrocchia. I conti della parrocchia e dell’oratorio dovranno essere differenziati per una più corretta e trasparente amministrazione. Mentre mi congedo da voi, vi affido al Signore, il buon pastore, perché possiate lasciarvi docilmente guidare da Lui! Mantenetevi uniti e sperimenterete la pace e la gioia che Egli promette a quanti lo seguono! +Oscar Cantoni vescovo Crema, residenza vescovile, 18 marzo 2009 Piazza Duomo, 27 – 26013 CREMA (CR) – Telefono 0373/256565