anno del 50° Coordinate Bancarie (Codice IBAN) IT65 R 05034 01637 000000001558 N 35 / 2014 domenica 23 n ovembr e no embre IN PRIMO PIANO Seconda settimana di LE BEATITUDINI AVVENTO AVVISI Nella terza catechesi sulla CHIESA (vedi pag.interna) Papa FRANCESCO affida a tutti il LE BEATITUDINI compito di imparare a memoria le BEATITUDINI. Le riportiamo di seguito per facilitare l’impegno che il Papa ci affida, importante sia per l’Avvento, sia per la celebrazione dei cinquant’anni di vita di PARROCCHIA. Domenica 23 novembre IIa di AVVENTO. - ore 11.00 incontro genitori 5a elem. Martedì 25 novembre - ore 10.00-14.00 incontro sacerdoti del decanato nella nostra parrocchia. - ore 21.00 ultimo incontro scuola di teologia. Mercoledì 26 novembre - ore 9.00 Conv. CARITAS EU-IT in Via S.Bernardino 4 - Milano Giovedì 27 novembre - ore 21.00 seconda S. Messa il FIORE DELLA CARITÀ. Sabato 29 novembre - ore 10.00/12.00 Quarta Elementare incontro di preparazione al Sacramento della Riconciliazione. - ore 10.30 OPEN DAY Scuola Inf. di Cristo Re. - ore 19.00 SYC. Domenica 30 novembre IIIa di AVVENTO. - ore 15.30 Quarta Elementare celebrazione del Sacramento della Riconciliazione. “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”. “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”. “Beati i miti, perché avranno in eredità la terra”. “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”. “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. “Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”. “Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”. Messaggio dal Vangelo Domenicale preghiera e conversione Nel 50° della parrocchia viviamo più profondamente la nostra appartenenza ecclesiale. Il Papa parla della Chiesa con un amore straordinario e con grande chiarezza: siamo Chiesa e popolo per servire il Regno di Dio, per impiantare e far crescere nel mondo la bontà e la bellezza di vita a cui Gesù ci ha orientati. Il Signore chiede la nostra collaborazione per impiantare e far crescere il Regno di DIO. Come suggeriscono le letture di questa domenica, per essere collaboratori del Signore sono necessari due atteggiamenti: preghiera e conversione. Ancora di più abbiamo bisogno di pregare in questi tempi di persecuzione. Il profeta ISAIA, ci mette sulle labbra LA PREGHIERA di LIBERAZIONE perché il Signore ripeta i miracoli della storia della salvezza, la liberazione dalla presunzione dell’autosufficienza, la liberazione dalla schiavitù e dal male, e la riconciliazione di tutti i popoli; la città santa può e dovrebbe diventare il simbolo della riunificazione dei popoli, nella pace: “Svègliati, svégliati, rivèstiti di forza, o braccio del Signore. Ripeti i prodigi”. Così noi ritorneremo come i riscattati dal Signore, e verremo in Sion con esultanza. Il Signore è il nostro Consolatore. La preghiera ci incoraggia a chiedere al Signore di essere “rivestiti di forza”, di entusiasmo, come nei tempi di liberazione e di grazia. continua in seconda pagina “Le BEATITUDINI sono rivoluzionarie contro la cultura del provvisorio, della superficialità e dello scarto”. (Papa Francesco) continua dalla prima pagina La preghiera apre le porte del nostro cuore perché accettiamo che si compiano in noi e nel nostro popolo i progetti di Dio. La preghiera ci aiuta a pulire il cuore dalle attese troppo egoistiche per metterci in sintonia con la Parola di Dio e con le scelte concrete che Gesù ha proposto. La preghiera ci porta a una conversione continuata per conformarci alla giustizia, alla misura di Dio, alla generosità, al comandamento dell’amore. Il monito di Giovanni Battista alla conversione è impellente anche per noi. Non è sufficiente il nostro ascetismo, il nostro battesimo di acqua, non son sufficienti i nostri riti. Ci vuole una trasformazione più profonda, possibile solo all’azione dello Spirito Santo. Ci vuole un Battesimo dello Spirito Santo da vivere come una immersione nell’amore di Dio, nella alleanza, «nella seduzione del perdono e della misericordia», nella comunione con Lui, fino ad esserne imbevuti, trasformati, afferrati, inviati. La nostra collaborazione all’azione di Dio ha l’audacia del Vangelo, il vanto, o il santo orgoglio del VANGELO, come dice l’Apostolo Paolo; il vanto del Vangelo può venire solo dall’ascolto del Signore e dall’esperienza di vita vissuta secondo il Vangelo. Sintesi del Vangelo sono le beatitudini, Bisogna impararle a memoria, come suggerisce papa Francesco, viverle e farle diventare qualità della nostra vita, la carta guida del nostro cammino, della vita, della conversione e della santità, a partire dalla prima, la “povertà dello spirito”, e cioè dal bisogno che abbiamo di Dio. Il peccato originale dell’umanità e di ogni uomo è la presunzione di essere artefici del proprio destino e garanti della propria salvezza. Ma, in tal modo, l’uomo si autodistrugge poiché egli non esiste e non agisce che in relazione alla sorgente divina dalla quale prende vita. Lontano dalla sua sorgente l’uomo fa l’esperienza della superficialità, della ottusità, connaturata con il suo cuore piccolo, pauroso, egoista, ricattabile, seguace dell’idolo di turno o dell’inveterato idolo della ricchezza e potere. Vicino alla sua sorgente l’uomo e l’umanità possono fare l’esperienza della tenerezza dell’amore di Dio. Stiamo celebrando e vivendo il cinquantesimo anno di vita della nostra comunità parrochiale. LE CATECHESI DEL PAPA SULLA CHIESA accompagnano il nostro cammino. «Ciò che si dice della Chiesa in generale, in realtà lo si vive nella parrocchia e in ogni comunità cristiana dove si celebra il Signore». Nuova alleanza e nuovo popolo Cari fratelli e sorelle, buongiorno! In questa catechesi vorrei mettere in evidenza la novità che caratterizza la Chiesa come popolo di Dio: si tratta davvero di un nuovo popolo, che si fonda sulla nuova alleanza, stabilita dal Signore Gesù con il dono della sua vita. Questa novità non nega il cammino precedente né si contrappone ad esso, ma anzi lo porta avanti, lo porta a compimento. 1. C’è una figura molto significativa, che fa da cerniera tra l’Antico e il Nuovo Testamento: quella di Giovanni Battista. Per i Vangeli Sinottici egli è il «precursore», colui che prepara la venuta del Signore, predisponendo il popolo alla conversione del cuore e all’accoglienza della consolazione di Dio ormai vicina. Per il Vangelo di Giovanni è il «testimone», in quanto ci fa riconoscere in Gesù “Colui che viene dall’alto”, per perdonare i nostri peccati e per fare del suo popolo la sua sposa, primizia dell’umanità nuova. Come «precursore» e «testimone», Giovanni Battista ricopre un ruolo centrale all’interno di tutta la Scrittura, in quanto fa da ponte tra la promessa dell’Antico Testamento e il suo compimento, tra le profezie e la loro realizzazione in Gesù Cristo. Con la sua testimonianza Giovanni ci indica Gesù, ci invita a seguirlo, e ci dice senza mezzi termini che questo richiede umiltà, pentimento e conversione: è un invito che fa all’umiltà, al pentimento e alla conversione. 2. Come Mosè aveva stipulato l’alleanza con Dio in forza della legge ricevuta sul Sinai, così Gesù, da una collina in riva al lago di Galilea, consegna ai suoi discepoli e alla folla un insegnamento nuovo che comincia con le Beatitudini. Mosè dà la Legge sul Sinai. E Gesù, il nuovo Mosè, dà la Legge su quel monte, sulla riva del lago di Galilea. Le Beatitudini sono la strada che Dio indica come risposta al desiderio di felicità insito nell’uomo, e perfezio- “Fate ogni giorno l’esame di coscienza sul capitolo 25 di Matteo: ci farà bene, cose semplici e concrete!” (Papa Francesco) nano i comandamenti dell’Antica Alleanza. Noi siamo abituati a imparare i dieci comandamenti – certo, tutti voi li sapete, li avete imparati nella catechesi - ma non siamo abituati a ripetere le Beatitudini. (Nell’udienza il PAPA recita e fa ripetere ai presenti le beatitudini e poi ne affida la lettura come compito per casa). Bravi! Ma facciamo una cosa: vi do un compito a casa, un compito da fare a casa. Prendete il Vangelo, quello che portate con voi … Ricordate che dovete sempre portare un piccolo Vangelo con voi, in tasca, nella borsa, sempre; quello che avete a casa. Portare il Vangelo, e nei primi capitoli di Matteo - credo nel 5 - ci sono le Beatitudini. E oggi, domani a casa leggetele. Lo farete? (Risposta corale dell’aula: Sì!) Per non dimenticarle, perché è la Legge che ci dà Gesù! Lo farete? (Risposta dell’aula: Sì!) Grazie. In queste parole c’è tutta la novità portata da Cristo, e tutta la novità di Cristo è in queste parole. In effetti, le Beatitudini sono il ritratto di Gesù, la sua forma di vita; e sono la via della vera felicità, che anche noi possiamo percorrere con la grazia che Gesù ci dona. 3. Oltre alla nuova Legge, Gesù ci consegna anche il “protocollo” sul quale saremo giudicati. Alla fine del mondo noi saremo giudicati. E quali saranno le domande che ci faranno là? Quali saranno queste domande? Qual è il protocollo sul quale il giudice ci giudicherà? È quello che troviamo nel venticinquesimo capitolo del Vangelo di Matteo. Oggi il compito è leggere il quinto capitolo del Vangelo di Matteo dove ci sono le Beatitudini, e leggere il 25.mo, dove c’è il protocollo, le domande che ci faranno il giorno del giudizio. Non avremo titoli, crediti o privilegi da accampare. Il Signore ci riconoscerà se a nostra volta lo avremo riconosciuto nel povero, nell’affamato, in chi è indigente ed emarginato, in chi è sofferente e solo … È questo uno dei criteri fondamentali di verifica della nostra vita cristiana, sul quale Gesù ci invita a misurarci ogni giorno. Leggo le Beatitudini e penso come deve essere la mia vita cristiana, e poi faccio l’esame di coscienza con questo capitolo 25 di Matteo. Ogni giorno: ho fatto questo? ho fatto questo? ho fatto questo? … Ci farà bene! Sono cose semplici ma concrete. Cari amici, la nuova alleanza consiste proprio nel riconoscerci, in Cristo, avvolti dalla misericordia e dalla compassione di Dio. È questo che riempie il nostro cuore di gioia, ed è questo che fa della nostra vita una testimonianza bella e credibile dell’amore di Dio per tutti i fratelli che incontriamo ogni giorno. Ricordatevi i compiti! Capitolo quinto di Matteo e capitolo 25 di Matteo. Grazie! (Papa Francesco - 6 agosto 2014) La meta I catechisti spiegano il programma ai genitori, il metodo che adottano, le sensazioni, le speranze ... . Così è cominciato l’incontro di domenica con i genitori della classe quarta. Le domande a noi rivolte a volte sembrano scontate, ma non lo sono mai, perché Dio non è scontato, così il confronto sul metodo o metodi di testimoniare la nostra fede ai ragazzi comincia a essere costruttivo. La partecipazione dei genitori c’è stata, anche oltre le mie aspettative, aveva ragione il Parroco … ! La comunità educante comincia a prendere corpo, si vedono piccoli segnali di cambiamento, un buon inizio, secondo la mia opinione, in verità siamo già al secondo anno. I genitori sono più attivi, propongono, cercano consigli su come trasmettere la fede in famiglia, tutto molto bello, oserei esclamare: Finalmente ci siamo tutti! La meta per questi ragazzi è il sacramento della Comunione, ma anche la nostra meta deve essere quella della «comunione», insieme possiamo fare cose meravigliose, non da soli, insieme, solo così possiamo definirci Cristiani, se ognuno di noi si occupa e preoccupa per l’altro. La strada è lunga e faticosa per i nostri ragazzi, che vanno incontro all’adolescenza, dobbiamo avere più pazienza che mai, noi catechisti, i genitori e tutti coloro che hanno a che fare con loro. Questa è l’età dove tutte le possibilità sono aperte, i ragazzi non hanno schemi mentali, per fortuna, ma sono fragili. Noi continuiamo come comunità a mettere Cristo al centro della nostra vita, i ragazzi capiranno che è cosa buona avere come meta Cristo. (Maurizio) È una tentazione quella di pensare di poter fare a meno degli altri, di poterci salvare da soli! (Papa Francesco) BENEDIZIONE nelle famiglie Lunedì 24 nov: Via GALENO 4 - 78 - 9A,B || Via SOFFREDINI 10A - 24 27 53 - 67. Martedì 25 nov: Via SOFFREDINI 20 - 26 35 - 39 - 41 - 45 - 51 - 61 - 63 - 77 A,B,C. Mercoledì 26 nov: Via GALENO 6 A,B - 22 A,B - 24 A,B - 27 A,E,F - 31 || Via SOFFREDINI 47 - 65 - 68 -69 - 70 - 76. AVVENTO di Solidarietà ACCOGLIENZA DI CRISTO nel fratello costretto a fuggire dalla sua casa e dalla sua terra. 1 - La nostra parrocchia ha destinato un appartamento alla “CASA della CARITÀ” per accrescere le sue possibilità di accoglienza. 2 - Nello stesso tempo la parrocchia vive l’Avvento di solidarietà tentando di colmare i debiti contratti per adeguamento impianti a norma e al minor consumo, per sistemare le sue strutture allo scopo di renderle più accoglienti per le attività proprie e per chi ha difficoltà particolari: bagni adeguati, rampe, ascensore. ... conteggio: le caselle da riempire sono ancora 66 ... come i 66 GENEROSI che desiderano adottarne una ... Giovedì 27 nov: Via GALENO 10 - 12 - 14 16 - 18 A,B - 21 - 24 -26 - 27B - 28. || Via ANGELERI || Via BREDA 27 - 29. Venerdì 28 nov: Via BREDA 19 A,B,C - 20 22 - 23A,B - 25 - 81 - 81A - 82 - 83 - 84 122A,B. I sacerdoti passano per la benedizione dalle 18.00 alle 21.00. Una busta viene recapitata anche nelle cassette postali. La Benedizione è PREGHIERA IN FAMIGLIA. Si richiede l’atteggiamento della preghiera insieme e del raccoglimento. Ringraziamo per l’accoglienza e per la fede che viviamo nelle nostre famiglie, non solo in questa occasione. Giovedì 27 novembre Ore 21.00 S. Messa il FIORE DELLA CARITÀ. Ricorda quest’opera di carità nella preghiera PER I DEFUNTI, e nella destinazione dell’offerta ai bisognosi. Mercatini di natale A favore SCUOLA MATERNA, nella sala antisacrestia: V V V Sabato 29 novembre ore 10.00 - 12.00 Domenica 30 novembre ore 10.30 - 13.30 Martedì 2 dicembre ore 15.30 - 18.30 ... A favore ORATORIO V sabato 13 dicembre a partire dalle 15.30 IL MERCATINO DEI PICCOLI nella Tenda oratorio SCUOLA DELL’INFANZIA CRISTO RE Vi aspettiamo sabato 29 novembre ore 10.30 in via Galeno 32, Milano per conoscere la nostra struttura, il nostro personale e la nostra offerta formativa. CONVEGNO C ARIT AS CARIT ARITAS EUROP A E IT ALIA EUROPA ITALIA Mercoledì 26 novembre dalle ore 9.00 alle 13.30 nel Salone Bicchierai della Caritas Ambrosiana via San Bernardino 4, Milano. Il convegno è patrocinato dall’Ufficio d’Informazione del Parlamento Europeo a Milano e dalla Rappresentanza a Milano della Commissione Europea . Organizzato e diretto dalla CARITAS AMBROSIANA. Tema “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”. Saranno sviluppati argomenti come il diritto del cibo, e relative politiche sociali italiane ed europee. La partecipazione è libera e gratuita. Per motivi organizzativi è richiesta l’iscrizione on line gratuita all’indirizzo: http://goo.gl/forms/HeQw8wUOax -Info: tel. 02.76037377_260; [email protected]; www.caritasambrosiana.it Foglio in digitale e vita di parrocchia vedi: www.parrocchiacristore.com