stampa: Grafotech Leverano - d.r. Maurizio Antonazzo - redazione: piazza Roma, 1 73045 - Leverano - LE BancAmica - Anno V - Dicembre n.16 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento postale 70% CNS LE BANCAMICA Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Leverano informasoci LA FORZA DEL “LOCALE” CAROLIBRI, ANNO DUE CROCIERA SOCIALE LA MIA BANCA” DIFFERENTE” EVENTI E AMBIENTE Con le immagini del presepe realizzato dal Maestro Antonio Lazzari nella Grotta della Zinzulusa il Presidente e il Consiglio di Amministrazione porgono a tutti i Soci BCC i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo Bancamica Informasoci Anno V -Dicembre 2008 - n.165 periodico della Banca di Credito Cooperativo di Leverano www.bccleverano.it e-mail: [email protected] Proprietà editoriale Bcc di Leverano Leverano, piazza Roma n.1 tel. : 0832.925046 fax. : 0832.910266 Iscritto al n. 818 del Registro Stampa del Tribunale di Lecce il 07/03/03 Tiratura: 3.000 copie Distribuzione gratuita a soci e clienti della Bcc di Leverano Direttore editoriale Lorenzo Zecca Direttore responsabile Maurizio Antonazzo Coord. editoriale e redazionale Sandrino Ratta Ufficio relazioni e soci Bcc Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Zecca, Sandrino Ratta, Antonietta Corrado; don Piero Tundo; LITL Casarano; Valentina Manca; Antonietta Fulvio; Teodoro Koukakis; Giovanni D’Agostino; Giovanni Erroi; Giacomo Parziale; Anna Adele Fortunato; Gianfranco Antonucci; Fondazione Identità e Futuro; Associazione A.N.F.A.A. Foto: Pina Muci, Carmen Motolese; Rocchino Durante; Leverano Sub; Archivio (Arte e Luoghi) Progetto grafico e impaginazione Il Raggio Verde s.r.l Stampa: Grafotech - Leverano (Le) La collaborazione a questo giornale è a titolo gratuito e aperta a tutti. La direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e foto. La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati e declina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti, degli intervistati e per le informazioni trasmesse da terzi. Non è consentita la riproduzione, anche se parziale dei testi, documentazione e fotografie senza autorizzazione. I diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. BANCAMICA informasoci L’editoriale IL MODELLO COOPERATIVO PUÒ SCONFIGGERE LA CRISI Credito Cooperativo, perché in questi momenti il risparmiatore vuole sicurezza, e la garanzia di trovarla la vede nella banca locale e nei principi di mutualità insiti in essa. Le BCC reagiscono meglio in un momento di crisi, perchè sono sempre più radicate nel territorio, ma con un’attenzione più sviluppata verso le esigenze di aggregazione e globalizzazione degli operatori economici che vi operano. In altri periodi storici caratterizzati dalla crisi economica, la cooperativa è stata la risposta giusta per alleviare le conseguenti sofferenze ed i sacrifici. In Italia, si può datare al 1854, a Torino, l’apertura del primo spaccio alimentare in cooperativa, grazie all’Associazione generale degli operai che fondò il “Magazzino di previdenza”. Una risposta popolare alla carestia che investì il Regno sabaudo nel 1853, con le manifestazioni di protesta sotto l’abitazione di Cavour. Questo primo spaccio fu realizzato appena una decina d’anni dopo il primogenito della cooperazione di consumo mondiale, aperto in Inghilterra nel 1844. Oltre Manica, come a Torino, la necessità di aprire un negozio gestito direttamente dagli acquirenti nasceva dalla crisi economica, dal bisogno di salvaguardare il salario e il reddito delle famiglie. Nei periodi di crisi economica, viene evidenziato che la cooperativa non è esclusivamente una semplice entità economica. L’aspetto economico-finanziario ha, infatti, la sua importanza, ma la sua attività va a toccare, in modo non marginale, la sfera del sociale, perché la cooperativa è un’impresa nella quale la persona-socio prevale sull’elemento economico. Quanto più l’economia è in crisi, tanto più si aprono spazi ed opportunità per iniziative economiche in forma cooperativa, nelle quali il vantaggio competitivo su cui intraprendere, può essere la valorizzazione di elementi diversi dalla pura remunerazione del capitale. Per molti il termine “cooperativa” è sinonimo di mutualismo. Volendo dare una definizione di società cooperativa si potrebbe affermare che si tratta di un sodalizio caratterizzato dalla mutualità, in quanto ricerca un vantaggio per i soci che non si estrinseca esclusivamente nel conseguimento di un utile economico-patrimoniale e rappresentativo di ricchezza monetaria. Le origini del mutualismo risalgono a tempi veramente lontani, già nei collegia dell’antica Roma, corporazioni professionali al di fuori delle quali non era possibile esercitare un mestiere; nelle gilde, associazioni che nel Medioevo riuniva i mercanti di una stessa categoria all’interno di una città ed in epoca più recente nelle società di mutuo soccorso. La mutualità è quindi un fenomeno sociale che trova i propri presupposti nella naturale propensione a quelle forme di previdenza insite nel genere umano che molto spesso hanno garantito la sopravvivenza d’interi gruppi sociali. Le cooperative sono sicuramente un’importante componente della moderna economia di mercato, esse svolgono una funzione sociale, in quanto sono un forte fattore di coesione sociale e di responsabilità. Le cooperative esaltano potenzialità e risorse del localismo, come accade per le Banche di Credito Cooperativo. Rendono partecipi dei processi economici persone e gruppi sociali non dotate di capitali. Una buona cooperativa garantisce stabilità d’impresa e di occupazione, perché le finalità mutualistiche dei cooperatori legano strutturalmente la loro impresa al territorio rendendole esenti dal nomadismo dei capitali finanziari. La cooperativa concretizza, infine, la sussidiarietà dando ai cittadini una forma organizzativa adeguata a produrre o almeno ad influenzare i servizi di cui hanno bisogno. Sono queste peculiarità del modello cooperativo che nelle scorse settimane, in un periodo nero per le borse e le banche, hanno portato migliaia di cittadini a depositare i propri risparmi nelle Banche di Maurizio Antonazzo 3 BANCAMICA informasoci SOMMARIO A lato: n “Laura vincitrice dell’edizione 2007 del Gran Trofeo Fipsas n Crociera sociale- A bordo di Costa Serena n San Rocco, il patrono di Leverano 3. IL MODELLO COOPERATIVO PUÒ SCONFIGGERE LA CRISI 5. IL PICCOLO TORNA AD ESSERE BELLO 7. LA FIDUCIA È NEL SISTEMA 8. LA FILIALE DI NARDÒ: UN NUOVO GIOIELLO DELLA BCC 9. TERRITORIO, CULTURA E IMPRESA, LA VERA FORZA 10. ENERGIA AMBIENTE: RIFLETTIAMO GENTE 12. PROGETTO BETANIA: DALLA BIELORUSSIA CON AMORE 13. CARO LIBRI IN AIUTO DELLE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI 14. RESOCONTO DELLA PRIMA GIORNATA DEL CONVEGNO 15. LA BCC PER IL SOCIALE. UN AIUTO CONCRETO ALLA LILT 16. VIAGGIO NEL MONDO DEL MALTRATTAMENTO 20. LETTERA AI SOCI 21. CROCIERA SOCIALE CON “SERENA” 23. AUTOBIOGRAFIA DI UNA “SONORA” PASSIONE 24. LA BCC SPONSORIZZA IL SALENTO CHE BRILLA 25. ALMANACCO LEVERANESE 26. LE LIRICHE DI GIOVANNI ERROI 27. LA MAGIA DEL PRESEPE 28. FONDALI PULITI 30. GRAN TROFEO FIPSAS 4 BANCAMICA informasoci IL PICCOLO TORNA AD ESSERE BELLO Abbiamo resistito a lusinghe e richiami, a volte anche molto accattivanti, ma le “fate turchine” non esistono. C'è solo quello che si sa creare con il proprio lavoro e con le proprie mani C hiamamola pure banca “contadina” o della finanza etica o ancora della prudenza. “La Banca di Credito Cooperativo di Leverano, non risente della crisi ma anzi, in questi momenti si rafforza perché viene considerata dalla gente una banca di rifugio”. Non usiamo mezzi termini perché constatiamo che il nostro progetto è solido e non viene scalfito dalla bufera finanziaria. La nostra banca non ha avuto e non ha nessuna attività su operazioni derivate, speculazioni, mutui subprime, ecc… ma si fonda sulla finanza del territorio, sostenendo l'impresa manifatturiera locale e la famiglia. Non ha mai offerto obbligazioni o opzioni che sono attualmente a rischio in quanto non facciamo e non faremo finanza speculativa. Avremmo potuto comprare anche noi titoli e obbligazioni che ora sono sotto l'occhio del ciclone ma non li abbiamo comprati perché abbiamo saputo valutare bene le offerte che ci sono arrivate. Sia per la natura di una banca di credito cooperativo e sia per le regole, pensiamo solo alla finanza vera, quella etica. Se un cliente cerca facili guadagni magari con investimenti ad alto rischio questa non è la sua banca. Noi rispecchiamo fedelmente l'idea che ha il cittadino della banca e per questo siamo una banca “contadina”. Insomma una banca dove i valori non sono solo riconducibili a somme di denaro ma a valori morali tra persone. Il nostro primo obiettivo è la famiglia che riteniamo essere la prima impresa sociale e il cliente non è un consumatore o un dato statistico ma una persona. Non instauriamo un semplice rapporto banca-cliente perché quest'ultimo lo consideriamo elemento principale di un territorio. E il territorio è nostro partnership. La nostra forza sono le piccole e medie imprese del territorio e gli imprenditori che guidano queste aziende, con cui abbiamo un rapporto diretto, per cui valutiamo anche la serietà della persona, i suoi valori, la professionalità e non solo i bilanci. Anche per questo non facciamo finanza speculativa. L'allarmismo porta con sé maggiori speculazioni per cui suggerisco di non farsi prendere dall'ansia e di non disinvestire in maniera selvaggia. Inoltre è estremamente importante verificare la qualità dell'offerta e cioè se risponde alle proprie richieste. Poi ci sono le operazioni da oltre 50 anni: diamo fiducia ai tuoi progetti 5 Il presidente Bcc Leverano Lorenzo Zecca Pronti contro termine, i titoli di Stato, le obbligazioni e chi non ha bisogno di liquidità immediata e ha pazienza può cominciare a valutare qualche azione che attualmente viene quotata sotto il valore nominale. La bufera non è finita ma si potrebbe già iniziare ad investire, con oculatezza e diversificando i risparmi. La crisi ha riportato l'attenzione sui veri valori, sulla procedura italiana, sul Made in Italy che è sostenuto da piccole e medie imprese e non ci sono solo le grandi industrie. La crisi serve per cambiare i valori di riferimento perché possiamo tornare a dire che “piccolo è bello”. E magari anche la politica potrebbe sostenere la Pmi italiana, quella che genera ricchezza con il lavoro, con il prodotto e con il servizio. Lorenzo Zecca BANCAMICA informasoci “CREDITO COOPERATIVO, LA FIDUCIA È NEL SISTEMA” “La pesante tempesta finanziaria preoccupava ma non spaventava. Il movimento delle Bcc è consapevole della concretezza del proprio operato e del forte radicamento con il territorio” A colloquio con Orazio Savina e Luigi Zecca, i due nuovi Consiglieri della BCC Leverano le la Bcc Leverano ha aderito, attraverso il quale la categoria intende intervenire per risolvere eventuali criticità interne al sistema. Ma, vediamo cosa ne pensano i due nuovi Consiglieri della Bcc Leverano, appena eletti ma con le idee ben chiare: Luigi Zecca e Orazio Savina. L Luigi Zecca a preoccupazione è rivolta al futuro. Il presidente della Banca di credito cooperativo di Leverano, Lorenzo ZECCA più volte ha concordato sul fatto che al presente negli istituti di credito cooperativo non ci sono problemi legati alla tempesta finanziaria. Semmai è l'effetto della recessione, magari accentuata proprio dalla “tempesta”, che desta preoccupazione. E in questo quadro viene condivisa la strada indicata dal presidente della Federazione lombarda e nazionale delle Bcc Alessandro Azzi per una maggiore coesione, espressa anche dal nascente Fondo di garanzia istituzionale, al qua- UN SISTEMA SOLIDO “Mi sembra che la crisi finanziaria, a parte le turbolenze di Borsa - osserva il consigliere Luigi Zecca - stia toccando parzialmente le banche italiane, che non mi sembra abbiano particolari problemi patrimoniali e hanno avuto un modo sano di gestire le relazioni con la clientela. Questo vale ancora di più per le Bcc. C'è il problema di ridare fiducia al credito tra le banche in particolare, ma quello che preoccupa di più è la cosiddetta economia reale. Dato che la liquidità nelle Bcc c'è, non dovrebbero esserci problemi nel continuare a sostenerla”. MA IL RALLENTAMENTO E' VISIBILE Non è un problema la liquidità, ma nemmeno il patrimonio. “Anche se questa crisi, attesa, ma 6 non in questa portata, non ci colpisce direttamente, vediamo che nelle nostre piccole medie imprese, in particolare quelle legate all'edilizia, ci sono segni di rallentamento. Pensiamo comunque di essere in grado di rispondere alle esigenze. Siamo una piccola Bcc, ma abbiamo una buona patrimonializzazione e mantenere il sostegno ai nostri clienti è una priorità. In generale le nostre Bcc, che hanno un'ampia base di raccolta sul territorio, hanno la possibilità di continuare a sostenere le loro clientela”. UNA SVOLTA EPOCALE Certamente la crisi in corso segna una svolta epocale. “La crisi non dipende più solo dall'effetto subprime come si poteva pensare all'inizio - continua Zecca -. La riflessione va allargata su un certo modo di fare banca: a questa situazione ci ha portato la finanza senza regole. A questo le Bcc rispondono con un loro modello che evidentemente non è così superato come qualcuno vorrebbe far credere”. BCC, UNA REALTA' CONCRETA “Una linea ed uno stile differente. Il mondo della finanza creativa non è il nostro, le Bcc ne so- BANCAMICA informasoci della crisi finanziaria sull'economia”. La coesione del movimento è in questo momento molto importante e quanto si sta realizzando con le garanzie incrociate è un passo significativo. Orazio Savina no fuori anche perché reinvestiamo nel territorio il 95% di quello che raccogliamo nel territorio. Stiamo vivendo una situazione che non ci appartiene, ma ugualmente siamo preoccupati delle conseguenze. Preoccupa anche il fatto che le grandi banche, come iniziamo ad avvertire, stiano frenando il credito e le Bcc possano essere chiamate a sostituirle. Il mercato finanziario richiede che ognuno svolga il suo ruolo. Le Bcc faranno sicuramente la loro parte, per quanto di loro competenza, ma non possono restare sole”. Mentre il Consigliere Orazio Savina tiene a precisare: UN MOVIMENTO COESO Bisogna comunque guardare anche al futuro. “Come Bcc legate alle famiglie e alle piccole imprese ci siamo sottratti alla grande crisi internazionale, ma anche se al momento l'attività va bene, il clima che si è creato apre preoccupazione sull'intensità, non ancora prevedibile, degli effetti PRONTI PER OGNI EVENTUALITA' “Se dovessi dire quali sono i rischi in questo momento per le nostre Bcc direi zero, ma resta la preoccupazione di qualcosa che possa avvenire nel futuro, qualche fattore esogeno e incontrollabile. Per questo le garanzie statali ai fondi di garanzia, incluso quello della Bcc, è un'ulteriore contributo alla tranquillità, ovviamente nell'augurio che l'utilizzo non sia necessario. Il fondo di garanzia delle Bcc, che copre tutti i portatori d'interesse, indica una strategia importante nel ridare fiducia nel sistema”. PERMANE LA FIDUCIA “Le parole d'ordine del credito cooperativo sono fiducia, cordialità e rapporto - sottolinea -. Il fondo, anche se quando è stato pensato non si ipotizzava certo questa crisi, è diventato un messaggio importante verso l'esterno. Nel nostro sistema ci sono banche più tranquille e banche dal comportamento più spinto. Ma sono certo del fatto che le banche più virtuose, che ne hanno la possibilità, debbano contribuire alla solidità del sistema. Questa crisi, del resto, dimostra che i problemi possono arrivare anche dall'esterno. Il rapporto stretto tra banca, socio e cliente permette di ridurre i rischi, ma non li esclude: così anche grazie 7 alla sicurezza e ai controlli dati dal fondo penso che le Bcc potranno continuare ad assicurare il sostegno del territorio, con le necessarie valutazioni, anche e soprattutto in un momento difficile come questo”. IL TERRITORIO RESTA IL RIFERIMENTO Il fondo “diventa la condizione per sviluppare superiori livelli di coesione. L' impegno del presidente Azzi è pienamente condivisibile - continua Savina - . Anche se le Bcc sono fuori dai problemi internazionali, viviamo le ansie della gente. Come la banca locale ovviamente viviamo della salute economica del territorio nel quale operiamo. Ma nella logica di “banca di comunità” e “banca del bene comune”, abbiamo sempre lavorato per il suo sviluppo e ancora di più lo faremo quando ci saranno situazioni di difficoltà e maggiormente si attende un sostegno da noi” SOSTENERE L'ECONOMIA REALE Non è comunque tutto oscuro nel futuro. “La tempesta non ci ha colpiti direttamente, ma bisogna vigilare sulle future e credo inevitabili ripercussioni sull'economia reale e queste sono un'incognita perché se dovessimo giudicare dalla situazione attuale non ci sarebbero problemi. Se dovessimo finire nel fossato, potremmo avere un trattore che ci tira fuori.” Sandrino F. Ratta BANCAMICA informasoci LA FILIALE DI NARDO': UN NUOVO GIOIELLO DELLA BCC DI LEVERANO Nella foto la sede della Bcc di Leverano Nella mission di ogni Banca di Credito Cooperativo vi è l'obiettivo di assicurare un servizio eccellente ed innovativo a favore dei soci e delle comunità locali, promuovendone lo sviluppo attraverso la cooperazione e la partecipazione, avendo cura dell'interesse dei soci e del territorio, privilegiando la crescita economica, sociale e civile dell'area d'insediamento, questo legame con la comunità locale, la BCC lo esprime attraverso una forte alleanza con il territorio ed impegno nello sviluppo locale. L'impegno delle BCC si concentra nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. L'obiettivo delle BCC è quello di produrre utilità e vantaggi, creando valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale, “costruendo” fiducia, svolgendo quotidianamente un ruolo prezioso per lo sviluppo di migliaia di comunità locali e possono essere considerate senz'altro Banche delle comunità locali. La buona conoscenza del territorio costituisce lo stimolo costante per chi amministra una Banca di Credito Cooperativo ed è in quest'ottica che il Consiglio d'Amministrazione della BCC di Leverano ha scelto di aprire una nuova filiale a NARDO'. Tra qualche tempo, anche i circa 31.000 abitanti dell'operosa città neretina, avranno la possibilità apprezzare la capacità imprenditoriale e l'efficienza organizzativa di quest'azienda di credito, sempre alla ricerca dell'eccellenza attraverso il miglioramento continuo. I cittadini di Nardò e delle sue marine, sicuramente già conoscono il forte connubio esistente tra il tessuto imprenditoriale locale e il management della BCC di Leverano, entrambi interessati allo sviluppo del territorio perché in esso residenti. Un rapporto che si basa su continui rapporti di conoscenza diretta, di tutti i protagonisti della vita economica e sociale dell'area geografica. Grazie a queste premesse che la Banca di Credito Cooperativo di Leverano diventerà l'interlocutore privilegiato delle piccole e medie imprese di Nardò nell'erogazione del credito e nella fornitura dei servizi bancari. Trovando un tes- 8 suto imprenditoriale molto attivo ed efficiente, basato sull'agricoltura, con una buona presenza d'aziende artigiane e con una notevole attività commerciale e terziaria nei servizi. Nardò vanta un'antica tradizione agricola e agroalimentare alla quale ha aggiunto un forte tessuto manifatturiero e un valido settore terziario composto dalle attività commerciali, d'antica formazione, e dai servizi, molto presente il ramo del manifatturiero dove il settore più rilevante è quello delle confezioni. Da sempre sede di diocesi e fonte di propulsione alle vocazioni e al volontariato cattolico e laico. Sede di numerosi istituti scolastici di primo e secondo grado, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i Comuni limitrofi, Leverano compreso. A questo quadro corrispondono tuttavia segnali di crescita d'iniziative nel terziario e nell'artigianato, cui si accompagna una buona propensione imprenditoriale ed una considerevole presenza di donne fra gli imprenditori ed i professionisti. In un panorama economico così positivo, l'apertura di una filiale a Nardò sarà una tappa fondamentale per lo sviluppo della cittadina e della BCC di Leverano. m.a. BANCAMICA informasoci TERRITORIO, CULTURA E IMPRESA, LA VERA FORZA Azzi: tra le aziende e le Bcc il legame non sarà intaccato Q “ uesta crisi è la fine di un mondo e di un modo di interpretare la finanza, per altro in un contesto lacunoso di regole. L'impresa banca non può avere come interesse solo la creazione di valore per azionisti, perché in questo c'è una palese insidia: l'idolatria del breve termine, dei risultati da ottenere”. Alessandro Azzi, presidente di Federcasse e della Federazione lombarda di credito cooperativo, in terra di Spagna, davanti agli oltre mille amministratori del sistema, si toglie qualche sassolino dalle scarpe, rivendicando lungimiranza, coerenza e solidità nell'azione delle banche locali che rappresenta. “In quello che sta accadendo c'è l'affermazione, invece, della finanza sostenibile, vera, di carne, non avvitata su se stessa, utile per lo sviluppo dell'economia, delle imprese e delle famiglie. Quello che noi diciamo e facciamo da sempre”. La crisi non distoglierà le Bcc dalla loro missione: “Siamo stati, siamo e saremo dalla parte del territorio. Le imprese piccole e medie non abbiano timore, continueremo a sostenerle”. Nella cornice del convegno della Federazione lombarda in corso a Madrid su Imprenditorialità e managerialità cooperativa per un mercato finanziario in crisi di fiducia, Azzi interpreta così gli avvenimenti. E risponde agli appelli rivolti in questi giorni alle banche da parte di categorie economiche, a non essere lasciate sole. “Veramente - aggiunge pe- rò con una punta di polemica noi abbiamo sempre fatto la nostra parte: se ci sono critiche vanno riferite ad altri”. C'è di più. Il credito cooperativo ha costruito nel tempo un sistema di tutele: il Fondo di garanzia dei depositanti, il Fondo di garanzia degli obbligazionisti ed ora sta nascendo il Fondo di garanzia istituzionale (Fgi). Costituito il 25 luglio, sarà operativo nei primi mesi del 2009 (le singole Bcc stanno deliberando l'adesione): tutelerà la clientela, salvaguardando la liquidità e la solvibilità delle banche aderenti attraverso azioni correttive ed interventi di sostegno e prevenzione delle crisi. Una tutela globale, aggiuntiva a quella di legge che limita la tutela dei depositanti alla somma di 103mila euro. “Questo Fondo commenta Azzi - è una risposta coerente e sostenibile, testimonia la nostra lungimiranza perché fu pensato nel 2005 e garantisce la nostra autonomia”. Azzi giudica positivamente le decisione del Governo di intervenire nel caso di crisi delle banche, ma con orgoglio rivendica al credito cooperativo la “capacità di fare da solo”. La crisi, con la diffidenza verso il grande credito, favorirà le banche locali? “È probabile - risponde Azzi - ma non ci farebbe piacere in queste condizioni. Anche perché continuiamo a crescere soprattutto grazie alla fiducia dei risparmiatori nel nostro modo di fare banca”. 9 BANCAMICA informasoci ENERGIA AMBIENTE ...RIFLETTIAMO GENTE PER IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA “IDENTITA’ E FUTURO” ESPERTI A CONFRONTO SUL TEMA PORTO CESAREO - Recentemente, il problema di un più efficiente Sistema Energetico Nazionale ha assunto una crescente e prioritaria rilevanza, anche a causa dell'aumento vertiginoso, e probabilmente non ancora terminato, del prezzo del petrolio, con le conseguenze che esso determina sull'inflazione e, quindi, sull'aumento del prezzo dei carburanti, dell'energia elettrica, del gas e inevitabilmente dei generi alimentari. E' evidente che senza un Piano Energetico Nazionale, che preveda il mix energetico ottimale per l'Italia sia in funzione degli obiettivi da raggiungere in ambito comunitario (-6,3% di CO2 entro il 2012 e 20% di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020) e mondiale (Protocollo di Kyoto) sia in funzione delle caratteristiche economiche, sociali, ambientali e territoriali, non si possa riuscire a raggiungere l'autosufficienza, aumentare l'efficienza e il risparmio energetico, stabilizzare l'economia e ridurre progressivamente l'inquinamento atmosferico. Occorre, allora, coor- 10 dinare e armonizzare l'azione del governo centrale con quella delle regioni e delle amministrazioni locali, per arrivare, al più presto, ad adottare una seria, coerente e condivisa politica energetica che riduca l'eccessiva dipendenza dell'Italia dagli approvvigionamenti esteri, che elimini le barriere burocratiche che bloccano gli investimenti e la realizzazione di progetti, impianti e infrastrutture funzionali. Intanto, la Regione Puglia ha affidato ad una Associazione Temporanea di Scopo (ATS) la redazione del Piano Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.), che contiene indicazioni circa i "punti caldi" della politica energetica come il carbone, l'eolico, le emissioni di CO2, il solare, i rigassificatori, il nucleare e l'idrogeno. “Con questo Convegno - ci dice il Prof. Cosimo Damiano ARNESANO, Presidente della Fondazione Culturale “Identità e Futuro” di Porto Cesareo - si è voluto offrire alle persone interessate un quadro sintetico, chiaro e scientificamente rigoroso dello scenario energetico-ambientale, contri- BANCAMICA informasoci Questa banca emette obbligazioni garantite dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo. buendo, così, ad una migliore e ragionata comprensione dei problemi connessi all'uso delle attuali fonti di energia e a nuovi o rinnovati metodi di produzione”. Si sono succedute relazioni di politici e di esperti su argomenti quali fonti fossili, energia nucleare, fonti rinnovabili, variazione climatica globale. Si è parlato di monitoraggio e impatto ambientale, di efficienza e risparmio energetico, dei rapporti fra industria, università ed enti di ricerca”. Sandrino F. Ratta da oltre 50 anni: diamo forza al tuo impegno 11 BANCAMICA informasoci “PROGETTO BETANIA”: DALLA BIELORUSSIA CON AMORE VEGLIE ACCOGLIE I BAMBINI PROVENIENTI DALLE ZONE CONTAMINATE DI CERNOBYL C ome ormai consuetudine, ci ritroviamo a fare il consuntivo dell'esperienza legata all'accoglienza di 18 bambini provenienti dalle zone contaminate dall'incidente nucleare di Cernobyl, che vengono a Veglie per beneficiare di un mese di clima salutare. Il “Progetto Betania” ha coinvolto per il quinto anno 18 famiglie, alcune di queste, pur essendo alla prima esperienza, hanno accolto con amore e tanta disponibilità i bambini. Molte volte ci siamo chiesti come possano questi bambini vivere con tanta serenità per un mese intero lontani dai loro affetti e come i loro genitori o le famiglie affidatarie presso cui vivono in Bielorussia possano staccarsi con altrettanta serenità da questi bambini. La motivazione che li spinge a vivere questa esperienza è molto forte, in quanto “è una questione di salute”, perciò sono pronti ad affrontare questo distacco. Al loro arrivo non è facile capirsi, all'inizio si comunica solo con i sorrisi e con i gesti, poi pian piano sboccia nei bambini l'amore per il nostro mare e l'affetto per le famiglie, nasce così un legame che si consolida nel tempo. Al loro ritorno a casa portano, oltre all'affetto delle famiglie ospitanti, i segni positivi del no- 12 Il gruppo di bambini ospitati grazie al Progetto Betania stro sole e del nostro mare che, come abbiamo detto già altre volte, sono, insieme all'alimentazione mediterranea, una cura eccellente per la loro salute. Non possiamo fare altro che ringraziare, ancora una volta, tutti coloro che con il loro contributo ci hanno consentito di ospitare questi piccoli amici. In particolare la BCC di Leverano che ci ha permesso, anche quest'anno, di trasportare i bambini con il pullman dall'aeroporto di Bari a Veglie e viceversa. Ringraziamo il Consiglio di Amministrazione e tutti i soci che ci seguono e ci sostengono nella realizzazione del “Progetto Betania”. Ancora una volta è stata una bella esperienza per tutti, ce lo hanno confermato gli occhi lucidi dei bambini in partenza all'aeroporto di Bari. Vogliamo ulteriormente ringraziarvi e ci piace concludere con un pensiero di Madre Teresa di Calcutta “... siamo solo una goccia nel mare, ma senza quella l'oceano avrebbe una goccia in meno”. Il Presidente dell'Associazione Betania Sac. Piero TUNDO BANCAMICA informasoci CARO LIBRI IN AIUTO DELLE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI UN FINANZIAMENTO A TASSO ZERO PER ARGINARE IL FENOMENO DEL RINCARO DEI PREZZI DEI LIBRI SCOLASTICI: LA RISPOSTA DELLA BCC PER AIUTARE CONCRETAMENTE IL DIRITTO ALLO STUDIO A nche per questo anno scolastico la Banca di Credito Cooperativo di Leverano sostiene le famiglie con figli che vanno a scuola e all'università mediante un finanziamento a tasso zero tendente ad arginare il fenomeno del rincaro dei prezzi dei libri scolastici. L'importo erogabile è pari all'importo che si dimostra sia stato pagato per l'acquisto dei libri di testo con un massimo di € 500,00 a singolo studente, a seconda che lo stesso sia iscritto alle scuole medie inferiori o a quelle superiori ed € 800,00 per studenti universitari. Dice il presidente della Bcc Leverano, Lorenzo Zecca: ”Crediamo pienamente nella missione costituente della nostra banca finalizzata a promuovere lo sviluppo del territorio ospitante e condividerne totalmente gli interessi, le aspirazioni, gli entusiasmi ma anche le necessità e le difficoltà. Tutto ciò, unitamente al “localismo” e al radicamento nel territorio, sono la nostra forza; la nostra caratteristica peculiare che ci rende “differenti” ed “unici” rispetto alle altre banche. “Localismo”, inteso come condivisione totale degli interessi del territorio, in cui si sollecita e si promuove la crescita economica, sociale, culturale e civile. Questo tipico “interesse” della banche di credito cooperativo deve, necessariamente, produrre, distribuire equamente e promuovere benessere. Siamo, perciò, determinati nel consolidare questo percorso sostenendo proprio la scuola che già tramite il nostro “Progetto Studio” da nove anni registra liberalità, contributi e donazioni alle istituzioni scolastiche per oltre 120mila euro e borse di studio a diplo- mati e laureati per oltre 40 mila euro”. Continua Zecca: “presso le filiali di Leverano, Veglie e Porto Cesareo le pratiche di finanziamento della durata massima di dodici mesi, saranno istruite con un canale preferenziale cercando di dare risposte immediate alla clientela e snellendo al massimo la prassi burocratica senza alcuna spesa di istruzione pratica.” Per ogni necessità i Preposti delle nostre filiali sono a disposizione della gentile clientela. 13 BANCAMICA informasoci RESOCONTO DELLA PRIMA GIORNATA DEL CONVEGNO I l 4 Novembre, nell'Aula Magna dell'ITC Olivetti, ha avuto inizio il corso di aggiornamento “Star bene a Scuola: si può?”. Grande interesse e parte- cipazione ha destato l'intervento del Dottor. Gianfranco Antonucci, psichiatra, sulla costruzione dell'identità nell'adolescenza e sul ruolo della Scuola. Il relatore ha 14 sottolineato come, proprio nell'adolescenza, i modelli di riferimento delle figure genitoriali vengano sostituiti da quelli dei coetanei e degli insegnanti. Proprio questa fase della vita viene connotata da cambiamenti fisici tanto profondi e radicali (schema corporeo,timbro della voce ecc.) che possono causare livelli di ansia nel proporsi agli altri talmente elevati da sfociare, in alcuni casi, in vere e proprie fobie sociali. Queste ultime insieme ai disturbi alimentari, si riscontrano soprattutto nelle ragazze che cominciano ad avere quasi l'ossessione di parti del corpo ( naso, seno ecc.) mentre nei ragazzi si rilevano condotte aggressive e antisociali da interpretare come S.O.S. lanciati nella speranza di ricevere ascolto e comprensione. Costante è la paura di non essere all'altezza delle varie situazioni, di non saper superare gli ostacoli che si presentano quotidianamente (nell'apprendimento, nelle relazioni interpersonali) e di non essere desiderati o amati. Importantissimo è, quindi, il ruolo della scuola che può determinare insuccessi scolastici e abbandono degli studi se non risulta capace di dare il giusto peso anche agli aspetti emotivo-relazionali e socio-affettivi dei giovani, alle prese con i loro cambiamenti fisici, emozionali e relazionali. Partendo dall'analisi di casi particolari si sono ipotizzate attraverso il confronto, possibili strategie di intervento. BANCAMICA informasoci LA BCC PER IL SOCIALE L UN AIUTO CONCRETO ALLA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI a Banca di Credito Cooperativo di Leverano, tenendo fede alla propria missione di coniugare mercato e solidarietà, ha compiuto un bel gesto nei confronti della LILT di Lecce. Di recente, grazie anche alla squisita sensibilità del suo presidente, Lorenzo Zecca, ha donato alla nostra Associazione un autoveicolo Fiat Ducato, ad otto posti, da destinare al trasporto dei pazienti che devono effettuare radioterapia a Lecce. Il servizio, da noi curato ormai da cinque anni, e di cui si avvalgono soprattutto malati provenienti dalla zona sud della provincia, si arricchisce così di un ulteriore mezzo, che potrà essere messo a disposizione più particolarmente per i residenti del restante territorio provinciale. La BCC di Leverano, che già si era distinta per l'attenzione riservata ai giovani, attraverso il sostegno dato ad iniziative scolastiche, culturali e sportive, ha voluto rimarcare la propria vocazione solidaristica, rispondendo concretamente ai bisogni della popolazione e dei malati, colmando una da oltre 50 anni con noi: le tue attese, investimenti lacuna sempre più avvertita. Pertanto, la LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Delegazione di LEVERANO Via Veglie, 2 - 73045 LEVERANO tel. 366/5004500 comunica che, a partire dal 1° novembre 2008, è entrato in funzione un servizio gratuito di traspor- to dei pazienti che devono effettuare terapie on- cologiche presso le strutture sanitarie della provincia di Lecce. Per informazioni, rivolgersi alla sede LILT di Le- verano (Via Veglie,2) - tel. 366-5004500, dal lunedì al venerdì ore 17-19, oppure telefonare (da un numero fisso) al numero verde gratuito 800619311. 15 BANCAMICA informasoci PENSANDO AL 2008 ANNO EUROPEO DELLE PARI OPPORTUNITÀ VIAGGIO NEL MONDO DEL MALTRATTAMENTO di Valentina Manca (assistente sociale) e THEODORO KOUKAKIS I l ticchettio dell'orologio insulso porta via il tempo: nel frattempo, ci sono bambini rannicchiati in angoli di mondo, vittime infelici di efferate violenze, lì in quell'angolo di mondo qualcuno maltratta attimi di vita che, invece, avrebbero dovuto essere felici. È un mondo triste, senza poesia, senza colori, senza musica, un mondo dove i bambini sono costretti a subire ogni forma di violenza come strumento di educazione. C'è un mondo dove non ci sono sogni e, tutto intorno, è lugubre e fa paura. Strano! È il nostro stesso mondo. Noi adulti vediamo il nulla nel tutto mentre i bambini vedono il tutto nel nulla, questo è il meraviglioso dono dell'infanzia, si pensi a come tutto sarebbe molto più bello, se ognuno di noi vivesse ascoltando la voce del bambino che ha in sé, perché loro, i bambini, hanno un proprio modo di vivere che affascina e disarma rendendo tutto più puro, più respirabile, più degno di essere vissuto. Un tempo, erano gli orchi e le streghe che popolavano le favole raccontate da mamma e papà, la sera, a terrorizzare i 'cuccioli d'uomo'. Oggi, non è più così, la realtà ha preso il posto del- (psicologo criminologo) la fantasia, le paure sono quelle legate all'ambiente che ci circonda e che non può essere controllato; oggi, infatti, c'è più ansia, più nervosismo, più rabbia e ci si sente continuamente minacciati. Con sempre maggiore frequenza siamo informati dai mezzi di comunicazione di massa di bambini maltrattati, sessualmente violentati, di ragazzini venduti come merce al miglior offerente e sfruttati nella prostituzione, nella pornografia, nell'accattonaggio, nell'attività delinquenziale, nel lavoro precoce. Sono questi alcuni esempi delle più diverse violenze che distruggono e condizionano pesantemente la regolare crescita dei bambini. La letteratura specialistica riguardante il maltrattamento minorile, spesso, riduce i problemi a freddi numeri, aride statistiche, come se non si trattasse di casi penosi di esseri umani, di vite infantili. Mai come ai nostri tempi, il bambino è stato desiderato come un bene raro da procurarsi ad ogni costo perché senza di esso una famiglia non è completa e la vita risulta priva d'ogni scopo adeguato; mai come oggi, la nascita di un bambino è vissuta con tanta paura ed apprensione perché caricata da troppe ed alte aspettative che, proprio per questo, non possono che essere deludenti. 16 BANCAMICA informasoci Il bambino non è solo gioia, ma esige dedizione massima, capacità di sacrificarsi quotidianamente e, soprattutto, di accettare i suoi limiti. In realtà, molti adulti hanno un'immagine mitizzata dei propri figli e non riescono, poi, a sopportare tutto ciò che non corrisponde a quella visione idilliaca. Quello che si chiede ai piccoli è niente di meno che la perfezione, l'assoluto; è la capacità di rappresentare lo stereotipo dei “bambini Abarth”, ovvero i figli dell'ambizione più sfrenata: non si chiede solo loro di avere ottimi risultati a scuola ma, semplicemente, di essere sempre e comunque i primi. Come se per i bambini, distrarsi non fosse giusto. In realtà, per loro, non ci sono alternative; sono chiamati a vivere in un'unica dimensione: l'eccellenza. L'amore che ricevono è, spesso, legato alla capacità di raggiungere la perfezione e questo li priva di uno dei diritti fondamentali che ogni essere umano acquisisce nel momento in cui viene al mondo: il diritto all'amore e all'accettazione incondizionata dei suoi genitori. Seguendo questo percorso, il bambino, diverso da quello idealizzato, diviene automaticamente il colpevole da punire. Ecco, dunque, che il maltrattamento infantile sembra essere, pertanto, in tutte le sue forme una drammatica contraddizione dell'usuale cura, nutrimento e amore che bisogna elargire ai bambini. Si evince chiaramente che il maltrattamento è quella forma di violenza che si annida e prolifera tra le mura domestiche. Quella famiglia che invece di fornire al proprio bambino una corretta identità, attraverso il dialogo e l'ascolto dei bisogni del piccolo, gliela nega morbosamente, attraverso l'abuso nelle sue diverse forme. Dunque, da questo punto di vista, la famiglia non è un'isola felice, anzi, su di essa si riverberano tutte le insicurezze, le crisi, i contrasti, i conflitti della società in cui è inserita. Le interpretazioni più recenti vedono nell'abuso sessuale del padre sui figli un tentativo di riaffermare la propria supremazia nell'ambito familiare, un sorta di violenta rivendicazione di potere, più che una espressione di problematiche sessuali. Quando immaginiamo un pedofilo ipotizziamo la figura di un estraneo, un mostro approfittatore dell'innocenza e dell'ingenuità di un bambino, una persona malata e psicologicamente deviata che ha la caratteristica di agire in modo molto forte sulla vita psicologica e sulle relazioni sociali del minori, turbandone i processi di sviluppo della personalità e di maturazione della sessualità. Contrariamente a quanto si pensi, la maggior parte degli abusi sessuali sui bambini avviene in fami- glia, difficile da concepire e da accettare ma rispondente alla realtà. E, se tra le mura domestiche si nasconde ed agisce tale mostro, gli altri componenti la famiglia, a volte, ne sono i complici silenziosi ed omertosi, paurosi e tendenzialmente decisi a non rovinare, a non riempirsi di vergogna, a tenere tutto nascosto. E' difficile credere che un padre o un parente si accanisca ripetutamente su un bambino, nell'ambiente in cui cresce e vive, fino ad annientarlo fisicamente e psicologicamente, a ricattarlo e ad incutere terrore a tal punto che il piccolo si sente addirittura non vittima, ma colpevole. Quel "non dire nulla altrimenti ..." diventa l'incubo dal quale non si riesce ad uscire più, diventa il pensiero dominante che porta il bambino a credere che quel male che si sta riversando su di lui sia una sorta di punizione, di castigo. Questo senso di colpa non fa che facilitare il pedofilo, rassicurato dal fatto di non doversi sentire colpevole. E noi che leggiamo i giornali e guardiamo la tv ci domandiamo il perché dell'ennesima orribile notizia, abbiamo bisogno di risposte, di capire come un padre possa arrivare a tanto, possa abusare del proprio figlio. E in attesa di risposte, che difficilmente ci convincono e definiamo perciò “incomprensibili”, restiamo attoniti ed indignati. Il pedofilo ricerca, nell'abuso sul minore, un rapporto "semplificato", quasi per evitare la difficoltà dei rapporti interpersonali tra adulti, in genere sempre molto difficili. Questa difficoltà, in casi estremi, può divenire insostenibile per alcuni soggetti e sfocia nell'insana ricerca di un rapporto pedofilo che non fa paura, senza rischi, senza rifiuti né resistenze. Il bambino, nella sua ingenuità, non riesce a dare un significato a determinati gesti, è arrendevole ed è purtroppo proprio questa docilità a far si che il pedofilo prosegua alla ricerca di altre piccole vittime. Oltre alla reazione immediata, l'abuso causa sui minori effetti devastanti a lungo termine, tanto che questo tipo di violenza e' stato definito “una bomba ad orologeria psicologica”. Il bambino, oltre a tutto ciò, deve anche subire, quando il fatto viene scoperto, gli effetti della disgregazione familiare, dell'onta da parte della società in cui vive, l'intervento da parte delle istituzioni e, a distanza di anni, presenta sofferenti stati d'ansia e depressione, insicurezza, a volte si accentua l'aggressività, insorgono difficoltà a livello scolastico e nei rapporti interpersonali, complessi si colpa e problemi di carattere sessuale. Le conseguenze psicologiche sul bambino variano 17 BANCAMICA informasoci a seconda di come si è perpetrato l'abuso. Se la vittima ha subito un vero e proprio stupro da parte di un genitore violento, le conseguenze saranno quelle simili ad una violenza carnale aggravate da un fortissimo trauma psicologico. La figura del genitore passa improvvisamente dal comune ruolo protettivo a quello di aggressore. Se invece il genitore agisce nei confronti del figlio assumendo un atteggiamento seduttivo ed attuando ricatti affettivi, senza una apparente violenza, sopraggiunge nel minore un profondo senso di colpa e disprezzo verso se stesso, unitamente ad azioni autopunitive e repulsioni verso il sesso opposto. I comportamenti che ne derivano sono molto gravi: fuga dal sociale, abuso di droghe o alcool, tentativi di suicidio e, in alcuni casi, prostituzione. Non si dimentichi che è proprio la famiglia e la società in genere ad attuare un processo di "colpevolizzazione" nei confronti del minore, quasi ad attribuirgli un ruolo attivo nella dinamica dell'abuso, una provocazione nei confronti dell'adulto. Lo sconvolgimento psichico è, quindi, profondissimo e destinato a durare nel tempo. Ciò che il bambino ha subito e' un tradimento operato dal genitore, ossia la persona depositaria della sua fiducia. Dunque, l'infanzia violata è una piaga sociale che lascia ferite profondissime e spesso insanabili nella personalità dell'individuo. Il trauma sessuale infantile pregiudica un sano sviluppo della vita psichica del bambino. Comportamenti devianti associati a tossicomania, alcolismo, disturbi impulsivi ed aggressivi, disturbi sessuali ed alimentari spesso nascondono il dramma di violenze sessuali mai del tutto superate. Tali traumi infantili lasciano un vissuto di disperazione e di vergogna, che conduce la vittima ad isolarsi, a chiudersi in se stessa, a negare fiducia a sé ed agli altri, a sviluppare pulsioni di morte. L'esperienza clinica conferma che alcuni parametri possono svolgere un ruolo importante, nel diverso definirsi dei fenomeni, conseguenti ad un abuso sessuale infantile. L'età della vittima è inversamente correlata alla gravità del danno psicopatologico subito. Così, in genere, minore è l'età del bambino maggiore è l'effetto del trauma. Le modalità dell'abuso sessuale risultano rilevanti. Diverso è l'atto sessuale compiuto con aggressività e violenza, da quello ottenuto con subdola tenerezza verso il bambino. E' rilevante l'entità della violenza che può variare dalle semplici molestie, agli atti di libidine, ai rapporti sessuali completi. Il clima familiare può svolgere un notevole ruolo patoplastico, in rapporto alle differenti reazioni affettive e comportamentali, espresse dai diversi componenti il nucleo familiare. Ancora più rilevante risulta essere il tipo di parentela e/o di relazione che lega l'abusante all'abusato. Diverso è, nelle sue conseguenze psicopatologiche, ovviamente, l'abuso perpetrato tra le mura domestiche da un genitore o un fratello, rispetto a quello subito da conoscenti o estranei. Molto importanti sono, inoltre, le reazioni comportamentali dei familiari conviventi nell'arginare o nell'aggravare i danni prodotti dal trauma in sé. Troppo spesso le figlie abusate dal padre trovano nelle madri atteggiamenti di abbandono, assenza, negazione e distacco, se non di totale e passivo asservimento alla volontà del marito incestuoso. Una madre, che finge di non vedere o di non capire, oppure che ritiene apertamente la figlia responsabile dell'accaduto, lascia la vittima senza nessuna protezione affettiva nell'ambito familiare. In altre situazioni, invece, la madre esprime il suo dolore come sofferenza continua. Ciò può indurre la vittima a proteggere la madre, mantenendo il silenzio sull'accaduto, perché si sente, ancor più, responsabile di tutto ed in colpa. Le vittime di un evento traumatico reagiscono, di solito, mettendo in atto un primo diniego dell'evento stesso, una totale negazione come difesa estrema che permette la sopravvivenza all'accaduto. Le reazioni emotive successive includono: dolore, rabbia, tristezza, vergogna, sentimenti d'impotenza, senso di vuoto, talora, sensi di colpa. Il trauma è, per sua natura, un evento che supera le capacità d'adattamento immediato dell'individuo che lo subisce. Ciò richiede un appello profondo a tutte le risorse psichiche della vittima, alla messa in atto di ogni possibile difesa psichica dall'angoscia e dal dolore. In questo senso l'età della vittima risulta uno dei principali parametri da considerare. Nell'infanzia il trauma subito può produrre un arresto dello sviluppo, un blocco evolutivo della vita emotiva della vittima. Il trauma induce un turbamento pulsionale di notevole entità. In tali situazioni il bambino si trova a sperimentare emozioni che superano largamente le sue capacità d'elaborazione e contenimento. Non meraviglia che, nel bambino, vengano, perciò, attivate difese primitive, simil-psicotiche, quali la negazione, la scissione, la proiezione e, talora, l'identificazione proiettiva. In realtà, anche in età adulta, un trauma può provocare una regressione, la cui entità sarà proporzionale all'intensità del trauma, ma anche alla maturità emotiva del soggetto abusato. 18 485x685 Manifesto:Layout 1 11-09-2008 11:01 BANCAMICA informasoci Pagina 2 PER REALIZZARE UN PROGETTO POSSO CONTARE SU UNA DOPPIA DOSE DI FIDUCIA: LA MIA E QUELLA CHE MI DÀ LA MIA BANCA. LA MIA BANCA È DIFFERENTE. (E LA MIA AZIENDA PURE). 19 da oltre 50 anni con noi: i tuoi progetti diventano azienda BANCAMICA informasoci Caro Socio, con la presente siamo a comunicarTi che il Consiglio di Amministrazione, in ossequio al principio della mutualità, ha deliberato di organizzare la manifestazione annuale per fini istituzionali e di promozione della cooperazione, proponendo una Crociera nel Mediterraneo Orientale, con partenza il 22 giugno 2009. Il Tour Operator individuato è Costa Crociere, il nome della Crociera “Panorami d'oriente”, la nave “Costa Serena”. Si partirà lunedì 22 giugno 2008 ore 11,00 da Bari e si toccherà Olimpia, Smirne (Turchia), Istanbul (Turchia), Dubrovnik (Croazia), Venezia e ritorno a Bari il 29 giugno alle ore 11,00. Grazie ai contatti instaurati con il Tour Operator e all'intervento della Banca, il costo di partecipazione che Ti proponiamo risulta essere molto più basso rispetto a quello riportato nel Catalogo Costa, ed in aggiunta, ma compreso nel prezzo, Ti offriamo anche il trasferimento in autobus da/per il porto di imbarco. Qualora il numero dei partecipanti alla Crociera dovesse superare il numero massimo di cabine messe a disposizione della Banca e opzionate dal Tour Operator, saranno accettati solo i primi 100 iscritti paganti (minorenni esclusi). I Soci che intendano partecipare alle manifestazione secondo l'allegato programma, dovranno far pervenire la propria adesione entro e non oltre il 31 dicembre 2008 contattando telefonicamente il nostro Ufficio Preposto 0832-925046 (dott. Sandrino Ratta), che assegnerà il numero di prenotazione utile per effettuare il versamento dell'acconto di cui all'allegato programma presso qualunque Filiale della Banca. Le adesioni che dovessero pervenire oltre la suindicata data non saranno prese in considerazione, salvo posti cabine ancora disponibili. L'acconto versato sarà trattenuto a titolo di penale in caso di mancata partecipazione. Cordiali saluti. Leverano lì, 05 dicembre 2008 Il Presidente Lorenzo Zecca 20 CROCIERA SOCIALE...CON SERENA QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER SOCIO E CONIUGE € 755,00 cabina doppia QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER NON SOCIO € 890,00 cabina doppia LE QUOTE COMPRENDONO o sistemazione in cabina doppia interna dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi); o trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione (anche in cabina), pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte; o cocktail di benvenuto del Comandante e serata di Gala con menù speciale (non in esclusiva); BANCAMICA informasoci o utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca o partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera; o corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, step, ecc.) e l'assistenza di istruttori nella palestra; o assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva); o facchinaggio dei bagagli nei porti d'imbarco e di sbarco; o mezzi d'imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva); o le tasse portuali; 21 da oltr e 50 anni con noi: i tuoi pr ogetti diventano azienda BANCAMICA informasoci o Assistenza medica alla persona e assicurazione bagaglio; o forfait di bevande per i due pasti principali (pranzo e cena) e per il buffet che comprende acqua minerale, soft drink e vini D.O.C. a scelta fuori lista a consumo illimitato servizio incluso; o Iva. 50X70 poster:50X70 poster - 35X50 29-10-2008 10:26 LE QUOTE NON COMPRENDONO: Le escursioni a terra - i servizi personali (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique, telefonate dalla nave a terra) - eventuali adeguamenti carburante. Non comprendono le mance pari a € 45,5* che restano a carico ad ogni singolo partecipante da corrispondere direttamente al personale. *QUOTE DI SERVIZIO Per tutti i servizi alberghieri, al termine della Crociera, verrà automaticamente addebitato sulla Carta Costa dell'Ospite un importo prestabilito come segue: Adulti : 6,50 euro al giorno per pax. Per un totale di € 45.50 I ragazzi sotto i 14 anni : Non pagano alcuna quota di servizio I ragazzi dai 14 anni ai 17 anni : pagano il 50% degli importi riportati per un totale di € 22.75 Pagina 1 ASSEGNAZIONE CABINE In base alla categoria prescelta il ponte è assegnato compatibilmente con la disponibilità al momento della conferma del gruppo. Eventuali richieste di assegnazione particolari delle cabine sono subordinate alla disponibilità al momento della conferma del gruppo. Il numero delle cabine singole e delle cabine triple/quadruple è limitato e soggetto a riconferma. SCOPRI IL FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI BCC. LO STRUMENTO SEMPLICE, SICURO E GRATUITO DEL CREDITO COOPERATIVO PER DARE AI TUOI RISPARMI LA SERENITÀ CHE MERITANO. INFORMAZIONI ALLO SPORTELLO. Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti 22 Quota partecipanti 0 - 14 anni (in cabina con i genitori) € 122, 00 (bevande escluse) Quota partecipanti 14 -18 anni (in cabina con i genitori) € 122, 00 (quote di servizio e bevande escluse) BANCAMICA informasoci AUTOBIOGRAFIA DI UNA “SONORA PASSIONE” IL MUSICISTA GIOVANNI D’AGOSTINO SI RACCONTA AI SOCI DELLA BCC E SVELA IL BIZZARRO INIZIO DELLA SUA CARRIERA ARTISTICA C irca otto anni fa ad un musicista, che impartiva lezioni di pianoforte a mio figlio, chiesi di aiutarmi a scrivere un brano con cui canzonare un po' gli amici. Fu la mia prima composizione. Con lui intrapresi lo studio della musica, ma dopo un anno, non potendo soddisfare più le mie esigenze dovetti affidarmi alle magistrali lezioni del prof. Luigi Quarta. Il maestro Luigi Quarta mi ha insegnato tutto quello che esprimo con le mie composizioni che sono apprezzate dal pubblico e dai critici. Chi ascolta le mie composizioni riesce a percepire immagini ed emozioni e questo non può che farmi felice. D’altro canto sono fermamente convinto che non si possa scrivere un'opera lirica se la musica non susciti passioni, allegria, emozioni. Ci ho provato e sembra che l'effetto sia buono. Tutto quello che crea armonia alla mente e al corpo dà serenità. La professione medica e la composizione sono eventi diversi con lo scopo comune di recare benessere, ma io li vivo in mo- menti e in ambienti diversi. Il maestro Realino Mazzotta convinto dell'apprezzamento di una mia opera lirica mi impose di recarmi dal direttore artistico del Teatro Politeama per chiederne l'esecuzione. Il direttore non fece una valutazione del mio lavoro, mi disse che ci sono tanti altri compositori. Il mio sogno è di veder eseguire una mia opera al Politeama quale “compositore salentino”. Rocco Durante, funzionario comunale (oggi in quiescenza, n.d.r.), mi fece specifica richiesta di comporre un inno per Leverano, consenziente il Sindaco dott. Cosimo Durante. L'ho composto ed è stato presentato in consiglio, ma nonostante l'inno sia piaciuto, non so per quali arcane vicende, dopo vari mesi si trovava ancora sulla scrivania che fu di Rocchino Durante. Un vecchio detto recita: “Nemo profeta in patria” La mia disponibilità a collaborate con professionisti e non per quel che concerne musica, spettacolo ed arte è massima. 23 Giovanni D'Agostino è nato a Leverano il 23 Settembre del 1949. Medico di professione, ha iniziato per diletto a comporre musica leggera. La necessità di mettere in evidenza con maggiore vigore ed espressività le sue capacità creative, lo ha portato ad uno studio più approfondito sotto la guida del prof. Luigi Quarta docente di cultura musicale generale presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce per l'apprendimento di composizione ed armonia. Sotto la guida sollecita e paziente del maestro, Giovanni D'Agostino ha saputo esprimere al meglio le sue capacità creative di compositore ed autore di testi, dando vita a opere liriche, musica corale, brani sinfonici musica sacra, musical, balletti, musica per pianoforte e chitarra classica, leggera, etnica, marce per banda ecc… In prosa e in versi, inoltre, racconta la sua visione del mondo. Mu.S.A. è una associazione con sede a Leverano in via Sardegna ed è nata con l’intento di collaborare con altre realtà associative e soprattutto creare progetti musicali nel Salento con artisti salentini. Per contattarci basta inviare una mail: [email protected] BANCAMICA informasoci LA BCC LEVERANO SPONSORIZZA IL PREMIO AL SALENTO CHE BRILLA IL SALLENTINO ARCHIVIATA LA QUINTA EDIZIONE NEL CHIOSTRO DELL’EX CONVENTO AI TEATINI DI LECCE Domenica 7 settembre 2008, con la consegna dei Riconoscimenti d'Onore e particolari de “il Sallentino” e dei Premi collaterali “Terra d'Otranto”, “Ernesto Alvino” e “Gino Rizzo” si è conclusa la quinta edizione della rassegna che, “attraverso la valorizzazione del prezioso patrimonio culturale e artistico di Terra d'Otranto, contribuisce a promuovere lo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio” (dal telegramma del Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano). Alla presenza di un pubblico che ha gremito in ogni parte il chiostro dell'ex convento dei Teatini, prestigiosa location dell'evento nel cuore della città d'arte di Lecce, nel corso di uno spettacolo di altissimo livello artistico che ha entusiasmato e coinvolto tutti gli intervenuti, i premiati hanno ricevuto l'ambito e meritato riconoscimento, contribuendo anche con la loro performance, alla ottima riuscita della serata. Con grande soddisfazione siamo riusciti a superare il successo, già notevole, delle precedenti edizioni, con l'adesione e la partecipazione entusiastica dei rappresentanti più prestigiosi e autorevoli di tutti i segmenti sociali della comunità e di migliaia di persone che hanno frequentato personalmente la location dell'ex convento dei Teatini oltre gli innumerevoli ascoltatori che hanno seguito tutte le fasi dell'iniziativa in diretta radio e internet, assistendo, così, a tutti eventi proposti, di eccellente livello culturale, artistico e spettacolare. Eccezionale l'attenzione dei media, anche con diffusione satellitare e dei più prestigiosi e visitati siti web nazionali ed internazionali, richiamata dalla eccellente qualità degli eventi, dall'originalità del format, dal coinvolgimento diretto di tanta gente, dallo spessore e dalla professionalità degli ospiti delle diverse discipline delle arti, della cultura e dello spettacolo. La promozione di un'adeguata conoscenza delle risorse sociali e culturali costituisce un importante fattore di aggregazione e di crescita delle comunità locali: a tal fine il mondo dell'associazionismo e dell'iniziativa privata può svolgere un ruolo strategico, anche utilizzando appieno i mezzi e le potenzialità delle moderne tecnologie. In questo spirito e nel formulare l'augurio per il successo della rassegna, il capo dello Stato rivolge a tutti i partecipanti un cordiale saluto. Ad essi si è aggiunto il plauso del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ha fatto pervenire agli organizzatori la seguente comunicazione: “Si ritiene che l'iniziativa sia meritevole di considerazione, in quanto finalizzata alla valorizzazione e promozione dell'identità culturale e delle varie realtà del Salento, che rappresentano obiettivi di rilevante interesse anche per l'attività formativa delle istituzioni scolastiche”. I convegni a carattere scientifico programmati nelle mattinate della “Settimana”, tenuti da docenti dell'Università del Salento hanno avuto un grandissimo riscontro dalla diffusione in diretta radio e internet: sulle energie alternative e le fonti rinnovabili, presieduto dal Magnifico Rettore dell'Ateneo salentino; sulla economia integrata del Salento, presieduto dal Preside della Facoltà di Economia Stefano Adamo; sulla identità culturale salentina, presieduto dal Preside della Facoltà di Beni culturali Marcello Guaitoli; sul dialogo per la pace nel Mediterraneo, presieduto dalla Professoressa Laura Lippolis, Presidente del C.d.S. in Scienze politiche e delle Relazioni internazionali. Questa edizione 2008 aveva avuto una importante Anteprima oltre oceano. Infatti, il 24 giugno, a Washington, una delegazione con la rappresentanza istituzionale delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto ha consegnato il Riconoscimento d'Onore a Sua eccellenza Giovanni CASTELLANETA, ambasciatore italiano negli Stati Uniti d'America e vice presidente di Finmeccanica, conferitogli “per il suo prezioso impegno nella promozione del Sistema Italia negli USA, nostro fondamentale partner commerciale e per i costanti rapporti che intrattiene con la comunità italiana e con quella di origine italiana”. Il prestigioso diplomatico di Gravina di Puglia, già ambasciatore in Australia e Iran, ha gestito delicati dossier bilaterali ed è uno degli artefici dell'assegnazione all'italiana Agusta Westland dell'importante commessa per gli elicotteri della Casa Bianca. Sua eccellenza Giovanni Castellaneta, che ha avuto il Premio MIAMI 2005 ed è stato insignito della LEGION d'ONORE dal presidente francese Jacques Chirac, si è detto orgoglioso dell'ambito Riconoscimento conferitogli dalla Terra d'Otranto. 24 BANCAMICA informasoci “SCRIGNO PREZIOSO DI EVENTI LOCALI” Gent.mi Concittadini e lettori dell'Almanacco Leveranese 2008, la grande fiducia che i nostri Soci rinnovano annualmente in assemblea all'Amministrazione della Bcc Leverano rappresenta per tutti noi un bene prezioso, da meritare quotidianamente attraverso scelte strategiche oculate e qualità dei servizi offerti. Non solo. Il sostegno del corpo sociale e dei clienti è lo stimolo a migliorare continuamente nel segno di una sempre maggiore trasparenza nelle relazioni con soci e clientela. Essere una banca di credito cooperativo impone che la nostra funzione imprenditoriale non si esaurisca solo nella ricerca del profitto ma, nel contempo, punti a creare valore durevole per il territorio servito in termini di attenzione al sociale, allo sviluppo culturale e all'ambiente naturale. Il concetto oggi così diffuso di responsabilità sociale è profondamente connaturato in tutte le banche di credito cooperativo che su di esso hanno fondato la loro storia e costruito il loro sviluppo. E' un patto di solidarietà con il territorio dal quale dipende il consenso e la reputazione di cui ciascuna Bcc gode e che ne determina il posizionamento sul mercato. In proposito posso sicuramente affermare che tale patto di solidarietà è sempre stato rispettato dalla nostra Banca con ritorni, in tema di fiducia da parte della clientela e di appoggio del corpo sociale, di tutta evidenza. Come già ribadito per le precedenti edizioni, consideriamo l'Almanacco Leveranese uno scrigno prezioso degli eventi locali, un custode geloso della quotidianità, un diario certosino della storia recente di Leverano. Rivolgiamo, pertanto, un sentito ringraziamento all'Almanacco Leveranese e a tutti coloro che credono nella nostra azienda e le consentono di svilupparsi e continuare ad essere protagonista della crescita delle aree servite. 25 da oltre 50 anni con noi: le tue idee diventano realtà Cordialmente, Lorenzo Zecca Presidente BANCAMICA informasoci LE LIRICHE DI GIOVANNI ERROI DEDICATE A SAN ROCCO PROTETTORE DI LEVERANO Vocazione al nostro protettore e alla sua venuta Ispirazione Oh San Rocco umile celeste che con il tuo braccio fermasti la peste e con il tuo lungo pellegrinare il mondo tutto lo vai a guarire. In pellegrinaggio noi ci prostriamo associato è tutto il paese per protezione ogni anno t'invochiamo Glorioso San Rocco Nel ricordare la Vostra venuta a Leverano e alla Vostra generosità verso tutta l'umanità. Sostenendo e patendo nel pellegrinare con forza d'amore e di spirito aiutandoci e guarendoci, anche a noi Leveranesi. Inoltre tutti gli infetti che incontravi presso il tuo cammino. Bensì ti aggravasti di sofferenze per darci aiuto a noi peccatori subendoti la solita pestilenza. Nel pensare al buon Dio che ti venne in aiuto regalandoti il tuo umile cane per le provviste. Ora sei tu che ci devi il cibo e noi lo accettiamo con amore e attendiamo la tua misericordia e il perdono del tuo Padre Celeste. E che ci restiate sempre in aiuto. Guarendoci ancora dal morbo dei mali che ci circonda. con feste e onori nelle Chiese. Ancora oggi dopo il duemila cerchiamo grazie che tu solo puoi l'occhio tuo benigno che ci ammira col Padre Celeste toglici dai guai. Il tuo cammino non si può più fermare nostro Santo protettore del paese le tue spoglie veniamo ad onorare e tutti ti aspettiamo con attese. Con attese con fervore tutti noi sei di passaggio tu poi te ne vai noi restiam insieme con le piaghe Tue Abbraccia le nostre ma resta con noi. La nostra Leveremo con fervore nel recarci grazie o mio Santo Protettore. 26 BANCAMICA informasoci LA MAGIA DEL PRESEPE A MESCIU 'NTUNUCCIU Capita spesso di essere presi da pensieri fiabeschi, di sentirsi ancora e ancora una volta dei bambini, di vivere ricordi che fanno parte di un tempo ormai lontano, vivo però nel nostro cuore, e poi lasciarsi andare alle stesse emozioni di una volta, alla stessa semplicità, alla stessa poesia che scorre lungo le strade e i vicoletti del mio paese, i profumi, la luce e il mare di Castro, che, per incanto, maestro Antonuccio Lazzari, esprimeva nei suoi pupazzi e nei profumi dei suoi presepi, nel suo modo d'essere e di vivere la poetica, per quanto scomoda, semplicità. Toccava ciò che noi non potevamo vedere ma solo sentire, quando con i suoi gesti metteva al mondo quelle creature a cui trasmetteva il dono di parlare al nostro cuore attraverso il colore e il gesto; quel gesto che oramai è storia, storia di un mondo fatto di cartapesta e di pupazzi colorati che rappresentano il luogo primordiale della nostra anima, un luogo del nostro cuore nel quale piace rifugiarsi nei momenti più tristi. Condivideva con noi un po' del suo mondo fatto di ricerca tecnica, di fatica, di colore, di impegno quotidiano…, e noi ansiosi ad aspettare il maestro che ancora una volta era in grado di stupirci, di meravigliarci con le sue opere. Questo era il maestro Antonuccio, maestro in tutto ciò che face- da oltre 50 anni: diamo forza al tuo impegno va, la sua stessa abitazione è un'opera d'arte, gran parte Il maestro Antonuccio Lazzari costruita con le sue stesse mani. Spesso lo si vedeva camminare per le strade del paese con il suo immancabile cappello, ma in silenzio e sempre assorto nel suo fantastico mondo. Era il maestro dei pupazzi di cartapesta. Per anni ha meravigliato la nostra anima donandole la capacità di sognare, la capacità di evadere, la capacità di amare. Ora sta a noi donare un po' del nostro tempo, un po' del nos t r o spazio, un po' della nostra memoria…, riguardando le sue meraviglie di cartapesta, facendo si che il suo ricordo viva ancora nella nostra mente e nel nostro cuore, affinché la memoria di un Uomo che ha fatto dell'arte la sua unica fonte di vita non vada persa nel tempo e, soprattutto, costituisca, motivo di riflessione per tutti e sprone concreta e vitale alle nuove generazioni. Giacomo Parziale ( da Arte e Luoghi, dic/gen 07) 27 BANCAMICA informasoci FONDALI PULITI - SECONDA EDIZIONE di Anna Adele Fortunato (Il Presidente di Leverano Sub) Si è conclusa nella mattinata di domenica 24 agosto la seconda edizione della manifestazione “Fondali puliti”. L'evento, interamente organizzato dal circolo Leverano Sub e sponsorizzato dalla BCC di Leverano, ha raggiunto anche questa volta il suo obiettivo. Decine di operatori hanno ripulito il tratto di mare della Riviera di Levante che, seppur relativamente limitato come estensione, ha tuttavia destato non poche sorprese. Sorprese purtroppo tutte negative, poiché sono stati portati alla luce, oltre alle solite bottiglie di birra, decine e decine di vecchi copertoni usati come parabordi per le imbarcazioni, batterie (pericolosissime per le sostanze contenute all'interno), stivali in gomma, vecchi tubi, uno stereo e addirittura una piccola imbarcazione in vetroresina. La giornata di domenica è stata dedicata dagli amanti del mare al mare stesso e ha visto collaborare in maniera efficiente il circolo Leverano Sub con altre realtà della zona come l'Area Marina Protetta di Porto Cesareo presente con i consiglieri Salvatore Greco e Raffaele Sambati, altresì presidente della locale Pro Loco; l'amministrazione comunale che è intervenuta con gli assessori Gino Baldi e Egidio Peluso; la Capitaneria di Porto di Gallipoli e la Delegazione di Porto Cesareo; la ditta incaricata per 28 BANCAMICA informasoci l'igiene pubblica GEOTEC; l'Associazione “Salento Sub” e la Sezione Territoriale FIAS di Lecce che hanno operato in acqua, la Darsena “La Strea”, Antonio Greco detto “il Pirata” e l'Associazione “Pronti a virare” che hanno dato il loro supporto tecnico, e la CRI- sezione di Leverano. Tanti i volontari in acqua e tanti quelli che hanno messo a disposizione le proprie imbarcazioni, ma anche i curiosi che si sono avvicinati sul molo per assistere alle operazioni di recupero. Un bilancio, dunque, sicuramente positivo per questo evento fortemente voluto dal circolo Leverano Sub; un evento che però non vuole rimanere puramente dimostrativo ma che mira a sensibilizzare in maniera forte e concreta l'opinione pubblica su problematiche, come l'inquinamento dei nostri tratti di mare, purtroppo ancora sottovalutate. alcuni momenti della manifestazione 29 BANCAMICA informasoci Gran Trofeo FIPSAS “Turrotopsis Nutricula” Ritorna il caratteristico appuntamento nel mare di Porto Cesareo con il Gran Trofeo Fipsas giunto alla quinta edizione PORTO CESAREO - Gara di Pesca Sportiva al Calamaro, piatti tipici della cucina marinara, raccolta fondi per la ricerca sul cancro e tanta musica salentina. Sono questi gli ingredienti principali della 5a edizione del Gran Trofeo Fipsas “Turritopsis Nutricula”, che si terrà a Porto Cesareo domenica 14 dicembre, a partire dalle ore 14.30, sul piazzale Nazario Sauro. Totalmente ripresa nella passata edizione dalle telecamere di “Pianeta Mare”, programma Mediaset-Rete4, e riconosciuta dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea) come evento da valorizzare e per questo inserita nel circuito nazionale, la Gara gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dell'Unione dei ComuniUNION3. Saranno oltre 50 le imbarcazioni partecipanti, tutte in regola con quanto previsto dalle norme di navigazione entro le 6 miglia dalla costa e con un equipaggio composto da un minimo di 2 a un massimo di 4 componenti. Il campo di gara è individuato nella fascia di mare antistante il litorale che va da S. Isidoro a Punta Prosciutto, ricadente nella zona C dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Chi è sprovvisto di barca potrà partecipare da terra. A fine gara si passerà alla pesatura dei calamari e, Nella foto: Marco Pisacane e Cosimo Arnesano, la scorsa edizione 30 quindi, intorno alle ore 20.30, alla premiazione, alla presenza del Presidente Nazionale di “Identità e Futuro” - Senatrice Adriana POLI BORTONE, dell'Assessore provinciale alla pesca dott. Cosimo DURANTE, del Presidente dell'Unione dei Comuni UNION3 - dott. Umberto FERRIERI CAPUTI, del Presidente Nazionale Fipsas Settore Mare Marco PISACANE e delle massime autorità locali. Su un grande palco allestito per il concerto del Gruppo Folkoristico “La Coppula”, il Gran Trofeo “Turritopsis Nutricula”, vinto nella passata edizione dalla barca di Giuliano DE GIORGI e la famosissima pescatrice Laura RIZZELLO, sarà consegnato all'equipaggio neo vincitore. BANCAMICA informasoci Il Gran Trofeo “Turritopsis Nutricula”, che prende il nome dalla minuscola medusa immortale trovata nelle limpide acque di Porto Cesareo - dice il Prof. Cosimo Damiano ARNESANO, Presidente della Fondazione Culturale “Identità e Futuro” - è un esempio di collaborazione sinergica tra le diverse forze locali per arricchire l'offerta culturale di un territorio che ha bisogno di crescere ritrovando le proprie radici. Questo è lo spirito con cui ho colto volentieri la volontà di collaborazione da parte dell'amministrazione comunale, dell'Area Marina Protetta, Legambiente, Nautica M. Colelli, di altre aziende e associazioni aperte al dialogo e pronte a fare squadra per la realizzazione di un evento invernale sempre più in crescita, sicuramente importante per la destagionalizzazione dei flussi turistici nel territorio in cui viviamo. Vito FOSCARINI, sindaco di Porto Cesareo, aggiunge: “Una manifestazione originale curata nei minimi dettagli. Un plauso agli organizzatori per aver saputo così egregiamente concentrare gli elementi fondamentali della nostra identità culturale: pesca, enogastronomia, musica, solidarietà, risorse umane e naturali”. Anche Salvatore MY - Presidente A.S.D. “Fishing Club”, ricorda: “una sfida tra pochi amici, partita cinque anni fa dalla Darsena Puerto del Sol, ha Laura - Vincitrice IV edizione assunto in poco tempo dimensioni notevoli e notorietà nazionale. La sua forza sta nella genuinità, originalità, efficienza della macchina organizzativa, spirito di volontariato e solidarietà. Non dimentichiamo che tutto il pescato sarà preparato alla griglia e distribuito ai presenti, insieme al vino offerto come sempre dalla coop. Produttori Agricoli di San Pancrazio, dietro un contributo che sarà devoluto all'ARECO - Associazione per la Ricerca Europea in Chirurgia Oncologica e al Tribunale dei Diritti del Malato”. 31 Fondazione Culturale “Identità e Futuro” HO SCELTO UNA BANCA CHE FINANZIA L’ENERGIA RINNOVABILE. PERCHÉ PENSO AL FUTURO. LA MIA BANCA È DIFFERENTE. (PER NON PARLARE DELL’ENERGIA CHE MI DÀ).