Il sistema solare è il sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti
mantenuti in orbita dalla forza di gravità del Sole; vi appartiene anche la Terra. È
costituito da otto pianeti, dai rispettivi satelliti naturali[1], da cinque pianeti nani e
da miliardi di corpi minori. Quest'ultima categoria comprende gli asteroidi, in gran
parte ripartiti fra due cinture asteroidali (la fascia principale e la fascia di Kuiper),
le comete, le meteoroidi e la polvere interplanetaria.
In modo schematico, il sistema solare è composto dal Sole, da quattro pianeti
rocciosi interni, dalla fascia principale degli asteroidi, dai quattro giganti gassosi
esterni, da cinque pianeti nani, dalla cintura di Kuiper, dal disco diffuso e dalla
ipotetica nube di Oort, sede di gran parte delle comete. In ordine di distanza dal
Sole, gli otto pianeti sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e
Nettuno.
Sei dei pianeti e tre dei pianeti nani hanno in orbita attorno a essi dei satelliti
naturali; inoltre tutti i pianeti esterni sono circondati da anelli planetari, composti
di polvere e altre particelle.
Si pensa che il Sole e i pianeti si siano formati da una nebulosa di
gas interstellari in contrazione, circa 4,6 miliardi di anni fa.
L'ipotesi di un'origine comune trova conferma nell'analisi di
alcune regolarità di comportamento dei pianeti, che ruotano
attorno al Sole muovendosi tutti nello stesso verso e percorrendo
orbite sostanzialmente complanari.
Secondo le attuali teorie, la nebulosa primordiale aveva una
temperatura molto bassa ed era costituita da idrogeno, elio, una
grande varietà di elementi chimici più pesanti e polveri.
Circa 5 miliardi di anni fa al centro della nebulosa si sarebbe
creata una parte più densa e di conseguenza la nube, sotto la
spinta della forza gravitazionale, avrebbe cominciato a contrarsi.
In pochi milioni di anni, nella zona centrale, la densità e la
temperatura sarebbero aumentate e si sarebbe formato il protoSole. Contemporaneamente, la contrazione avrebbe causato un
aumento della velocità di rotazione e della forza centrifuga del
sistema. Così la nube si sarebbe appiattita, assumendo un
aspetto simile a un disco rotante intorno al Sole. Il collasso
gravitazionale della massa del proto-Sole avrebbe causato un
incremento della temperatura nella zona più centrale.
Nelle fasi finali del processo, un forte vento solare avrebbe
trascinato verso le regioni più esterne tutti gli elementi leggeri,
soprattutto l'idrogeno e l'elio.
Il Sole è una sfera di gas incandescenti che produce
continuamente energia. Il suo nucleo ha temperature e
densità elevatissime, per cui i nuclei di idrogeno si
fondono insieme formando elio. Queste reazioni
liberano un'enorme energia, che attraversa la zona di
radiazione e di convezione, giunge alla superficie
(fotosfera) oltrepassa l'atmosfera solare (cromosfera) e
si libera nello spazio.
Il Sole è la stella madre del sistema solare, e di gran lunga il suo principale componente.
La sua grande massa gli permette di sostenere la fusione nucleare, che rilascia enormi
quantità di energia, per la maggior parte irradiata nello spazio come radiazione
elettromagnetica, in particolare luce visibile.
Il Sole viene classificato come una nana gialla, anche se come nome è ingannevole in
quanto, rispetto ad altre stelle nella nostra galassia, il Sole è piuttosto grande e luminoso.
Le stelle vengono classificate in base al diagramma Hertzsprung-Russell, un grafico che
mette in relazione la temperatura effettiva e la luminosità delle stelle. In generale più una
stella è calda più è luminosa: le stelle che seguono questo modello sono appartenenti alla
sequenza principale, e il sole si trova proprio al centro di questa sequenza. Tuttavia stelle
più luminose e calde del Sole sono rare, mentre stelle meno luminose e più fredde sono
molto comuni. La luminosità del Sole è in costante crescita, e si è stimato che all'inizio
della sua storia aveva soltanto il 75% della luminosità che mostra attualmente.
Antonino
Russo 1B
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