LE TEORIE DISPOSIZIONALI DELLA PERSONALITA’:
dallo studio delle differenze individuali
all’individuazione dei tratti di personalità
IL TERMINE “TRATTO DI PERSONALITA’”:


E’ sinonimo di “disposizione”, “inclinazione”, “propensione”
Si impiega per indicare insiemi di tendenze a pensare, sentire
e agire in modi relativamente stabili nel corso del tempo e
nelle diverse circostanze
IL TERMINE “TIPO DI PERSONALITA’”:

Sta ad indicare una particolare combinazione di tratti
ricorrenti in una popolazione
TEORIE (O MODELLI) FATTORIALI
DELLA PERSONALITA’:
Uso dell’analisi fattoriale
per identificare le dimensioni
fondamentali della personalità
Approccio gerarchico:
Personalità come insieme di
fattori ordinati
gerarchicamente, dai più
specifici e particolari, ai più
complessi e generali
Presupposti
condivisi dalle
principali teorie
fattoriali sviluppate da
Cattell, Guilford,
Eysenk, Comrey
Convinzione della esistenza di
caratteristiche individuali
stabili che permettono di
prevedere il comportamento
nelle diverse situazioni
Utilizzo del
questionario come
metodo principale di
indagine della
personalità
I CINQUE GRANDI FATTORI DI PERSONALITA’ –
I BIG FIVE
 ENERGIA
 AMICALITA'
 COSCIENZIOSITA'
 STABILITA' EMOTIVA
 APERTURA
MENTALE
NOMI ASSEGNATI AI CINQUE GRANDI FATTORI NELLE
PRINCIPALI TASSONOMIE
I
DOMINANZA
Norman
(1963)
a
II
GRADEVOLEZZA
III
COSCIENZIOSITA’
IV
STAB. EMOT.
V
CULTURA
STABILITA’
EMOTIVA
INTELLETTO
Digman e
Takemotochock (1981)
ESTROVERSIONE
COMPIACENZA
AMICHEVOLE
Goldberg
(1981)
DOMINANZA
GRADEVOLEZZA
COSCIENZIOSITA’
McCrae e
Costa
(1985)
ESTROVERSIONE
GRADEVOLEZZA
COSCIENZIOSITA’
ESTROVERSIONE
SOCIALE
GRADEVOLEZZA
ESTROVERSIONE
GRADEVOLEZZA/
STABILITA’
COSCIENZIOSITA’
DOMINANZA/
SICUREZZA
ESTROVERSIONE
ATTEGGIAM.
DURO
CONTROLLO
(FORZA SUPER-IO)
NEUROTICISMO
POTERE
AMORE
LAVORO
ENERGIA
AMICALITA’
Conley
(1985)
Botwin e
Buss
(1989)
Boyle
(1989)
Peaboy e
Godberg
(1989)
Caprara
et al.
Angleitner e
Ostendorf
(1991)b
a
ESTROVERSIONE
GRADEVOLEZZA
VOLONTA’
DI RIUSCITA
CONTROLLO
IMPULSO
COSCIENZIOSITA’
COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
INTELLETTO
NEVROTICISMO
AP. ESPERIENZA
NEUROTICISMO
(INTERESSI
INTELLETTUALI)c
AFFETTO
INTELLETTO/
CULTURA
INDIPENDENZA
INTELLETTO
STABILITA’ EMOTIVA
AP. MENTALE
NEUROTICISMO AP. ESPERIENZA
Note: a Il termine inglese è SURGENCY; b gli autori hanno usato solo scale misuranti aspetti del temperamento;
c Questo fattore è presente solo nei maschi
ANALISI DEL
VOCABOLARIO COME
FONTE DEI POSSIBILI
DECRITTORI DELLA
PERSONALITA’
(AGGETTIVI, VERBI,
NOMI COMUNI)
STUDI
LESSICOGRAFICI
STUDI
FATTORIALI
ANALISI DELLE
SCALE E DEGLI
ITEM CONTENUTI
NEI PRINCIPALI
STRUMENTI PER
LA MISURAZIONE
DELLA
PERSONALITA’
IL MODELLO DEI
CINQUE FATTORI
IN ITALIA
IPOTESI DELLA
SEDIMENTAZIONE LINGUISTICA
(Allport, 1938) (Cattell, 1943)
Fiske (1949) Tupes e Christal
(1963) Norman (1967) Goldberg
(1980; 1990; 1992) Angleitner e
Ostendorf (1989) Brokken (1978)
Hofstee, De Raad e Goldberg
(1992)
SVILUPPO DI
SCALE “AD HOC”
PER LA MISURA
DEI CINQUE
GRANDI
FATTORI
STUDIO LESSICOGRAFICO
SULLA LINGUA ITALIANA
(Caprara e Perugini, 1991)
BIG FIVE QUESTIONNAIRE
(Caprara, Barbaranelli,
Borgogni, Perugini, 1993)
McCrae e Costa (1985):
NEO PERSONALITY
INVENTORY
Hogan (1996):
HOGAN PERSONALITY
INVENTORY
IPOTESI DELLA SEDIMENTAZIONE LINGUISTICA
(o ipotesi lessicale, Cattell, 1943; Goldberg, 1981)
 Le differenze individuali più salienti e socialmente rilevanti
vengono codificate nel linguaggio, per essere parte del repertorio
“naturale” consegnato ad ogni individuo dal suo ambiente nel
corso dei processi di socializzazione.
Conseguentemente:
 Il vocabolario viene considerato come fonte principale di
tutti i possibili “descrittori” della personalità.
 L’esame e la classificazione dei termini contenuti nel
vocabolario ha portato alla costruzione di varie liste di termini,
soprattutto aggettivi, per la descrizione delle differenze
individuali di personalità.
 L’esame delle relazioni tra i differenti “descrittori” della
personalità tramite l’analisi fattoriale ha evidenziato
ripetutamente l’emergenza di cinque grandi fattori.
UNO STUDIO LESSICALE IN ITALIA
(Caprara e Perugini, 1991)
8532
aggettivi
Fase 1
Utilità - Chiarezza
1337
aggettivi
Fase 2
Fase 3
Utilità – Chiarezza
Desiderabilità
sociale
Frequenza d’uso
492
aggettivi
AGGETTIVI TIPICI PER OGNUNO DEI BIG FIVE:
ENERGIA:
Dinamico/a, attivo/a, energico/a, dominante, loquace
AMICALITA’:
Cooperativo/a, cordiale, amichevole, empatico/a
COSCIENZIOSITA’:
Scrupoloso/a, ordinato/a, accurato/a, perseverante
STABILITA’ EMOTIVA:
Paziente, stabile, calmo/a, controllato/a
APERTURA MENTALE:
Colto/a, informato/a, aperto/a al nuovo
PUNTI DI FORZA DEL MODELLO DEI BIG FIVE
 Utilizzano lo stesso linguaggio che le persone usano nella vita quotidiana,
fornendo un lessico (cioè un insieme condiviso di termini) che può facilitare
l’accordo tra i differenti valutatori e ridurre la variabilità dei loro giudizi.
 Sono i soli fattori sufficientemente generalizzabili attraverso differenti contesti
linguistici e culturali.
 Pur non fornendo una descrizione “fine” della personalità, ricoprono un ampio
numero di caratteristiche e sono abbastanza specifici da essere distinti l’uno
dall’altro. Essi possono rappresentare una base per descrizioni più articolate
della personalità.
 Sono in grado di fornire una “bussola” per orientare lo studio delle differenze
individuali all’interno di una struttura di riferimento condivisa, rappresentando
una cornice di riferimento per la valutazione e descrizione della personalità.
 Un numero crescente di risultati empirici testimonia il legame tra Big Five e
correlati comportamentali in differenti ambiti applicativi come:
La psicologia organizzativa e del lavoro
La psicologia dell’educazione
La medicina comportamentale
La psicologia clinica
PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI
Barrick e Mount (1991): 117 studi tra il 1952 e il 1988 - cinque gruppi
occupazionali: professionisti, poliziotti, manager, venditori, operai
specializzati e semi-specializzati - tre criteri: capacità nel lavoro, capacità
di apprendimento in fase di formazione, dati personali.
Coscienziosità – tutti i gruppi occupazionali
Estroversione – manager e venditori
Apertura all’esperienza – capacità di apprendimento in fase di formazione.
Stabilità emotiva e Gradevolezza – nessun legame
Tett, Jackson e Rothstein (1991): 86 studi tra il 1968 e il 1991 - differenti gruppi
occupazionali: manager/non manager, professionisti/non professionisti criteri di tipo soggettivo come la valutazione dei superiori.
Nevroticismo – successo organizzativo (legame neg.)
Gradevolezza e Apertura all’esperienza – successo organizzativo (legame
pos.)
Coscienziosità e Estroversione – nessun legame
Salgado (1997): studi della Comunità Europea - cinque gruppi occupazionali:
professionisti, forze dell’ordine, manager, venditori, operai specializzati
- vari criteri: valutazione dei capi, prestazione durante la formazione,
dati del personale come incidenti, salario, assenteismo.
Coscienziosità e Stabilità Emotiva – successo organizzativo in tutti i gruppi
Estroversione – valutazioni dei capi, forze dell’ordine
Amicalità – prestazione in fase di formazione, forze dell’ordine e professionisti
Apertura Mentale – prestazione in fase di formazione, forze dell’ordine e
operai specializzati
Barrick, Mount e Judge (2001): studi tra il 1990 e il 1998 - quattro gruppi
occupazionali: venditori, manager, professionisti forze dell’ordine, operai
specializzati - quattro criteri: valutazioni da parte dei capi, prestazione
obiettiva, prestazione in formazione, lavoro in gruppo.
Coscienziosità – successo organizzativo in tutti i gruppi
Estroversione – tutti i criteri ma solo per i manager
Amicalità – prestazione obiettiva e lavoro in gruppo, forze dell’ordine
Stabilità Emotiva – valutazioni dei capi e lavoro in gruppo, forze dell’ordine
Apertura Mentale – prestazione in formazione e lavoro di gruppo in tutti i
gruppi
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE E DELL’ORIENTAMENTO
Digman e Inouye (1986) - Graziano e Ward (1992) hanno riscontrato
come:
L’Apertura all’esperienza sia fortemente correlata con il successo
scolastico, con l’intelligenza, con la creatività e con la curiosità
intellettuale.
Anche la Coscienziosità sia fortemente correlata con il successo
scolastico. Gli studenti coscienziosi risultano organizzati, affidabili e
persistenti, si considerano, e sono considerati dagli altri, più intelligenti.
Minore è il ruolo degli altri fattori:
L’Estroversione è un predittore della competenza sociale e del suo
successo in attività sportive.
La Gradevolezza influenza soprattutto la condotta in relazione agli
altri.
Il Nevroticismo risulta rilevante nel segnalare possibili problematiche
a livello emozionale.
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
McCrae e Costa (1986) hanno esaminato relazione tra i Big Five e i principali
meccanismi di coping:
Nevroticismo - reazioni ostili all’evento stressante, tendenza a porre
in atto fantasie “di fuga”.
Estroversione - tendenza a pianificare azioni razionali, pensieri
positivi, tendenza a sdrammatizzare mediante l’umorismo.
Apertura all’esperienza - tendenza a porre in atto fantasie “di fuga”
e a sdrammatizzare mediante l’umorismo.
Risultati interessanti riguardano il ruolo dell’ostilità e dell’aggressività come
predittori delle malattie cardiovascolari.
Costa et al., (1989) hanno differenziato un’ostilità di tipo “nevrotico”
(caratterizzata da esperienze di rabbia e frustrazione) e un’ostilità
“antagonistica” (caratterizzata da cinismo e rudezza).
La prima rappresenta un aspetto o sottodimensione del fattore Nevroticismo.
La seconda rappresenta il polo opposto del fattore Gradevolezza.
L’ostilità antagonistica è risultata un miglior predittore della malattia
coronarica.
PSICOLOGIA CLINICA
 L’esame della personalità è fondamentale ai fini terapeutici e prognostici, per
individuare i punti di debolezza che hanno indotto il paziente alla consultazione
psicologica, e i punti di forza su cui può risultare vantaggioso far leva per
produrre cambiamento positivi nei comportamenti e nei rapporti con la realtà e
sé stesso.
Soprattutto nel caso di disordini della personalità – ai quali fa riferimento l’asse II
del DSM-II-R (APA, 1987) – sono stati esaminati i nessi tra dimensioni stabili
della personalità “normale” e vari tipi di psicopatologie (Wiggins e Pincus, 1989;
Costa e McCrae, 1990; Widiger e Trull, 1992).
• Il disordine di personalità di tipo Paranoide (caratterizzato da sospetto,
invidia, litigiosità) – Gradevolezza (legame negativo).
• Il d.p. di tipo Schizoide (caratterizzato da difficoltà e mancanza di interessi
nelle relazioni sociali, da difficoltà nell’esprimere sentimenti, freddezza,
distanza) – Estroversione (legame negativo).
• Il d.p. di tipo Schizotipico (caratterizzato da eccentricità, egoismo,
ipersensibilità, idee e comportamenti bizzarri) – Estroversione (legame
negativo), Nevroticismo e Apertura all’esperienza (legame positivo).
• Il d.p. di tipo Istrionico (caratterizzato da immaturità, instabilità, ricerca di
attenzione e di eccitazione) – Estroversione (legame negativo).
• Il d.p. di tipo Borderline (caratterizzato da instabilità, rapidi cambiamenti di
umore, esplosioni di rabbia, impulsività) – Nevroticismo (legame positivo).
• Il d.p. di tipo Narcisistico (caratterizzato da un esagerato senso di autoimportanza, senso di grandiosità, interesse nell’essere sempre al centro
dell’attenzione, mancanza di riguardo verso gli altri ed i loro interessi) –
Nevroticismo e Gradevolezza (legame negativo), Estroversione (legame
positivo).
• Il d.p. di tipo Antisociale (caratterizzato da violazione delle regole sociali e dei
diritti degli altri, aggressività, comportamenti antisociali, impulsività e
irresponsabilità) – Gradevolezza, Coscienziosità e Nevroticismo (legame
negativo), Estroversione (legame positivo).
• Il d.p. di tipo da Evitamento (caratterizzato da ipersensibilità al rifiuto
sociale, contatti sociali molto limitati anche se molto desiderati) –
Estroversione (legame negativo), Nevroticismo (legame positivo).
• Il d.p. di tipo Dipendente (caratterizzato da estrema dipendenza e paura di
rimanere soli, sfiducia in sé e sentimenti di abbandono e disperazione) –
Nevroticismo e Gradevolezza (legame positivo).
• Il d.p. di tipo Compulsivo (caratterizzato da eccessiva importanza per le
regole, l’ordine, l’efficienza, e il lavoro, da problemi nell’esprimere i sentimenti,
difficoltà a rilassarsi, preoccupazione eccessiva per cose di poco conto) –
Coscienziosità e Nevroticismo (legame positivo).
• Il d.p. di tipo Passivo-aggressivo (caratterizzato dall’espressione di ostilità
in modo indiretti e nonviolenti (come procrastinazione, ostruzione, inefficienze e
“dimenticanze” intenzionali) – Nevroticismo (legame positivo),
Coscienziosità (legame negativo).
Sebbene tali disturbi rappresentino sindromi complesse caratterizzate da più di
una delle dimensioni principali della personalità essi possono essere meglio
compresi se considerati come varianti estreme o “maladattative” delle
polarità dei Big Five.
 L’Estroversione è legata soprattutto ai disordini di tipo istrionico e
narcisistico (polo positivo) e ai disordini di tipo passivo-aggressivo e
da evitamento (polo negativo=Introversione).
 La Gradevolezza è legata soprattutto al disordine di tipo dipendente
(polo positivo) e ai disordini di tipo paranoide, antisociale e narcisistico
(polo negativo=Ostilità).
 La Coscienziosità è legata soprattutto al disordine di tipo compulsivo
(polo positivo) e ai disordini di tipo antisociale e passivo-aggressivo (polo
negativo=non Coscienziosità).
 Il Nevroticismo è il fattore di cui i disordini di tipo borderline,
passivo-aggressivo, dipendente e da evitamento rappresentano
varianti “maladattative” (polo positivo)
 L’Apertura all’Esperienza è il fattore di cui il disordine schizotipico
rappresenta una variante “maladattativa” (polo positivo).
STRUMENTI SVILUPPATI NEL
CONTESTO ITALIANO
Big Five Questionnaire (BFQ)
Big Five Questionnaire-Children (BFQ-C)
Big Five Adjectives (BFA)
Big Five Observer (BFO)
IL Big Five Questionnaire (BFQ)
E’ STATO CREATO AD HOC PER IL CONTESTO ITALIANO
HA TROVATO AMPIO RISCONTRO POSITIVO NEI CONTESTI
ORGANIZZATIVI DOVE E’ STATO IMPIEGATO: selezione del
personale, orientamento, assessment center, pianificazione e
sviluppo carriere, formazione
E’ DI FACILE E RAPIDA COMPILAZIONE
FORNISCE UN PROFILO DI PERSONALITA’ DI FACILE LETTURA
ED IMMEDIATAMENTE CONFRONTABILE SIA CON IL PROFILO
IDEALE PREDISPOSTO PER LA POSIZIONE SIA CON IL
PROFILO EMERSO DAGLI ALTRI STRUMENTI “BIG FIVE”
E’ STATO VALIDATO SU UN GRUPPO DI OLTRE 15.000
SOGGETTI, DEI QUALI OLTRE 6.000 IN CONDIZIONI DI
VALUTAZIONE
 L’innovazione più sostanziale del BFQ riguarda la prima dimensione che è
stata definita Energia (e non Estroversione) proprio per sottolineare gli aspetti
legati a:
• livello di attività
• sorgenza (“surgency”)
• “livello energetico” o “forza del sistema nervoso”
• “affettività positiva”
In totale il BFQ consta di 132 affermazioni rispetto alle quali il
soggetto esprime il suo grado di accordo su una scala da 1 (massimo
accordo) a 5 (massimo disaccordo).
Per ognuno dei Cinque Grandi Fattori sono state individuate 2
sottodimensioni, relative a aspetti più specifici, pur mantenendo salva
la parsimonia e la capacità sintetica del modello.
Ognuno dei cinque fattori prevede 24 affermazioni: 12 per ogni
sottodimensione, 6 formulate in senso positivo rispetto alla
denominazione della scala e 6 in senso negativo.
La scala Lie costituisce una misura della tendenza a fornire un profilo di
sé falsatamente "positivo" o “negativo” e consta di 12 affermazioni.
Fattore 1: ENERGIA
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Dinamismo
* livello di attività
* facilità di parola
* entusiasmo
* socievolezza
Dominanza
* capacità di imporsi
* capacità di primeggiare
* capacità di influenzare gli altri
* assertività
Fattore 2: AMICALITA’
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Cooperatività
* saper capire e venire incontro
alle necessità e ai bisogni altrui
* saper cooperare efficacemente
con gli altri
Cordialità
* affabilità
* gentilezza
* cortesia
* fiducia
Fattore 3: COSCIENZIOSITA’
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Scrupolosità
* affidabilità
* cura dei particolari
* amore dell’ordine
* precisione
Perseveranza
* persistenza e tenacia nel
portare a compimento i
compiti, e nel non venire
meno agli impegni
* volontà
* laboriosità
Fattore 4: STABILITA’ EMOTIVA
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Controllo delle
emozioni
* Stabilità di umore
* Assenza di depressione
* Controllo dell’ansia
Controllo degli
impulsi
* Assenza di impulsività
* Controllo dell’irritazione
* Assenza di eccitabilità
Fattore 5: APERTURA MENTALE
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Apertura alla
cultura
* Interesse a tenersi informati
* Interesse per la lettura
* Interesse ad acquisire
conoscenze
Apertura
all’esperienza
* Disposizione favorevole verso le
novità
* Originalità e creatività
* Disposizione favorevole verso
valori, stili, modi di vita e culture
diversi dai propri
ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI (I)
I BIG FIVE
AFFERMAZIONI
ENERGIA:
1. Dinamismo
mi sembra di essere una persona
attiva e vigorosa
2. Dominanza
generalmente tendo ad impormi
piuttosto che accondiscendere
AMICALITA’:
1. Cooperatività
2. Cordialità
se necessario non mi tiro indietro dal
dare un aiuto a sconosciuti
ritengo che in ogni persona ci sia
qualcosa di buono
ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI (II)
I BIG FIVE
AFFERMAZIONI
COSCIENZIOSITA’
1. Scrupolosità
di solito curo ogni cosa nei minimi
particolari
2. Perseveranza
porto fino in fondo le decisioni che ho
preso
STABILITA’ EMOTIVA:
1. Controllo delle
emozioni
di solito non mi capita di reagire in
maniera esagerata anche a forti emozioni
2. Controllo degli
impulsi
di solito non perdo la calma
ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI (III)
I BIG FIVE
AFFERMAZIONI
APERTURA MENTALE:
1. Apertura alla
cultura
2. Apertura alla
esperienza
sono sempre informato su quello
che accade nel mondo
ogni novità mi affascina
IDENTIFICAZIONE DEI PROFILI FALSATI O DISTORTI
 I test di personalità sono soggetti a molti tipi di distorsione soprattutto da
parte di soggetti motivati a presentarsi sotto una luce favorevole o (in casi
molto più rari) sfavorevole.
 Nel rispondere ad un questionario si possono avere varie idee rispetto a
quali risposte sono desiderabili e quali no, che possono significativamente
falsare (in positivo o in negativo) le risposte che vengono date.
 Nella misura in cui tali idee conducono a presentare una immagine di sé
diversa da quella reale, il profilo del BFQ risulta distorto e falsato.
 I profili falsati rappresentano un problema soprattutto in quelle situazioni in
cui il questionario e' utilizzato per fini valutativi (es: selezione, promozione,
etc.).
 Per contenere i tentativi di falsificazione puo' essere utile avvisare i soggetti
che:
a) il BFQ e' in grado di evidenziare i profili falsati e distorti (scala L o Lie)
b) il profilo distorto avrà un effetto negativo sul risultato del test.
IDENTIFICAZIONE DEI PROFILI FALSATI O DISTORTI-Scala Lie
Punteggi molto bassi (inferiori a 35)
* Profilo probabilmente falsato in senso negativo: il soggetto si presentano
in una luce peggiore rispetto alla realtà.
* Immagine fortemente negativa di sé
* Esagerazione dei propri comportamenti negativi
* Atteggiamento fortemente autocritico
* Coinvolgimento in attività antisociali (es: rubare, mentire, aggredire).
Punteggi bassi (compresi tra 35 e 45)
* Qualche falsificazione in senso negativo
* Atteggiamento tendenzialmente autocritico
* Qualche comportamento di tipo antisociale.
Punteggi normali (compresi tra 45 e 55)
* Profili liberi da falsificazioni in senso positivo o negativo
Punteggi alti (compresi tra 55 e 65)
* Qualche falsificazione in senso positivo
* Tendenza a a negare difetti personali
* Ingenuità
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
IDENTIFICAZIONE DEI PROFILI FALSATI O DISTORTI-Scala Lie
Punteggi molto alti (superiori a 65)
* Profilo falsato in senso positivo: il soggetto mira a presentarsi in una luce
migliore rispetto alla realtà
* Visione del mondo mistico-religiosa
* Accentuazione degli aspetti positivi dell'esistenza
* Uso della negazione come meccanismo di difesa
Poiché sono possibili diverse interpretazioni di un punteggio elevato
nella scala L, l'esaminatore deve effettuare analisi supplementari per
identificare la causa reale di esso.
Un profilo chiaramente falsato presenta di solito punteggi molto elevati
(superiori a 65 punti t) non solo nella scala L ma anche in altre scale del
BFQ.
Se un profilo presenta tre o piu' punteggi superiori a 65 punti t nelle
scale di personalità, oltre al punteggio alto nella scala L, e' assai
probabile che esso sia falsato, soprattutto se la situazione in cui e'
stato rilevato può motivare tale falsificazione.
Scarica

STABILITA` EMOTIVA