Anno IV – Numero 719
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Lo Psicologo
in Farmacia
2. ORDINE: Corsi ECM
3. ORDINE: sussidio per i
disoccupati
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Il rasoio laser fa
sognare:
non ha lame e non irrita
5. Pubertà precoce: il
menarca arriva a 11,5
anni
6. Cifosi, dalle cause alle
terapie
7. Lesioni al
ginocchio, ecco le più
comuni
Prevenzione e
Salute
8. Il fegato sempre più
maltrattato: aumentano
le persone con accumulo
di grasso in quest’organo
Meteo Napoli
Mercoledì 30 Settembre
 Cielo Variabile
Minima: 17°C
Massima: 24°C
Umidità:
Mattina = 61%
Pomeriggio =39%
Mercoledì 30 Settembre 2015, S. Rachele, Sofia, Sonia
Proverbio di oggi………..
Si lav a cap o ciucc pierd l'acqua e 'o sapon
IL RASOIO LASER FA SOGNARE:
NON HA LAME E NON IRRITA
L'inventore della depilazione a luce pulsata si prepara a
lanciare un rasoio laser: arriverà nel 2016 e promette
depilazione perfetta senza lame né irritazioni.
Arriverà nel 2016 il primo rasoio laser:
 non avrà lame,
 non irriterà la pelle ma sarà in grado di tagliare barba e
capelli come un normale rasoio
La promessa arriva da Morgan Gustavsson, uno dei creatori della luce pulsata
e oggi fondatore di Skarp, l’azienda che si prepara a rivoluzionare il mondo
della rasatura. Abbandonata la ricerca sulla luce pulsata, efficace in altri
ambiti ma non per un taglio rapido di peli e capelli.
La svolta arriva nel 2009, con la scoperta di una particolare lunghezza d’onda
in grado di agire rapidamente su peli e capelli di ogni colore grazie ad un
nuovo cromoforo presente nelle persone di tutti i sessi, razza o età.
Il cromoforo è l’elemento che conferisce la colorazione a peli e capelli, ed è
anche il target dei sistemi attuali di depilazione:
 con un laser di una determinata lunghezza d’onda si colpisce il pelo, e la
melanina (il cromoforo) contenuta nel pelo assorbe il laser, scalda il pelo e
cuoce il follicolo distruggendo il pelo stesso.
Un principio che Gustavsson applicherà al suo rasoio,
che non userà però la melanina ma un nuovo
cromoforo: il laser, emesso nella zona del rasoio dove
solitamente si trova la lama, si attiverà solo al
contatto con il pelo e lo taglierà in modo netto senza
toccare in alcun modo la pelle e senza causare irritazioni.
Il progetto è al momento “vivo” sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter,
e ha già raggiunto il target prefissato di 160.000 dollari. Roberto Pezzali
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 719
PREVENZIONE E SALUTE
IL FEGATO SEMPRE PIÙ MALTRATTATO:
AUMENTANO LE PERSONE CON ACCUMULO DI GRASSO
IN QUEST’ORGANO
Si tratta di una patologia che si scopre solo con ecografia ed esami del sangue. In
alcune persone il problema si presenta per predisposizione familiare
Lavora in silenzio, senza che ce ne accorgiamo. Il fegato è la “centrale
metabolica” del nostro corpo, l’organo che ci depura dalle tossine e
metabolizza i farmaci.
Ed è in pericolo: secondo uno studio pubblicato su Hepatology, negli
ultimi anni il numero di over 45 con malattie epatiche è cresciuto
inesorabilmente.
La steatosi colpisce metà della popolazione
La fibrosi epatica, che consiste in “cicatrici” nel tessuto dovute a danni ripetuti al fegato ed è
l’anticamera della cirrosi, riguarderebbe quasi il 6% della popolazione generale. E la steatosi epatica,
l’accumulo di grasso che “soffoca” gli epatociti impedendo loro
di funzionare a dovere e facilitando la comparsa di fibrosi, è
ormai un’epidemia, visto che colpirebbe addirittura metà della
popolazione.
«La steatosi è la patologia epatica più diffusa ed è in aumento
anche in Italia.
È un segno di sofferenza del fegato da non sottovalutare,
perché quest’organo è lo specchio della salute generale: se va
in tilt inizia una cascata di patologie molto serie».
LE CAUSE DELLA MALATTIA
L’incremento dei casi è
diretta
conseguenza
delle nostre abitudini: in parte, infatti, la steatosi è provocata
dall’eccesso di alcol, ancor più spesso da una dieta squilibrata e
ipercalorica.
«Oggi magari vediamo meno alcolisti che in passato, ma sono
tantissime le persone che “sforano” il bicchiere di vino
quotidiano, mezzo per le donne, che non provoca danni al
fegato: un aperitivo, un brindisi, il vino ai pasti ed ecco che si è
già esagerato. La causa principale di steatosi, però, è
l’alimentazione sbagliata.
L’eccesso di calorie, la riduzione delle fibre da frutta e verdura,
un ampio consumo di cibi ad alto indice glicemico con
carboidrati raffinati che vengono immediatamente assorbiti, l’uso di prodotti industriali che
contengono conservanti e altre sostanze chimiche: queste sono le vere minacce per il fegato.
Un happy-hour con gli amici può essere un carico pesante per quest’organo, che si trova a dover
fronteggiare tutti assieme il bicchiere di alcolico, la pizzetta ad alto indice glicemico, il vol-au-vent con
wurstel e maionese, una manciata di arachidi cariche di sale».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 719
La buona notizia è che la steatosi epatica, alcolica e non
alcolica, si può prevenire.
«Non è necessario precludersi tutte le golosità, ma occorre sapere che, ad esempio,
 nelle bibite dolcificate c’è un 10% di glucosio che viene subito assorbito: un vero “insulto” per il
fegato, che riesce a parare il colpo solo se beviamo una lattina di tanto in tanto.
Sgarrare talvolta si può, ma l’alimentazione quotidiana deve essere salutare:
 sì quindi a pasti piccoli e frequenti, quattro o cinque volte al giorno, in cui consumare almeno tre volte
frutta e verdura e utilizzare cereali integrali per aumentare l’apporto di fibre, riducendo invece i cibi ad
alto indice glicemico.
 La frutta è ricca di zuccheri, ma apporta tante fibre che ne rallentano l’assorbimento, abbassando
l’indice glicemico.
E, ad es., è utile iniziare il pasto con un’insalata per poi concedersi un piatto di pasta, magari integrale
e condita con un sugo di verdure.
Una dieta sana, associata al movimento, serve per tenere sotto controllo il peso:
 i chili di troppo veramente pericolosi, però, sono quelli che si accumulano sul girovita, perché in
questo caso il grasso si è immagazzinato anche nel fegato, nel cuore e nel pancreas minandone la
funzionalità». (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
La dieta e i cibi cui fare attenzione
PUBERTÀ PRECOCE: IL MENARCA ARRIVA A 11,5 ANNI
Un anno in anticipo rispetto a quanto rilevato in passato
Secondo l'indagine Il menarca per le giovanissime
italiane arriva intorno agli 11,5 anni di età, e dunque
un anno in anticipo rispetto a quanti rilevato in
passato da precedenti studi.
Il dato arriva da un'indagine condotta dalla Società
italiana di medicina dell'adolescenza e dalla Società italiana di ginecologia dell'infanzia e
dell'adolescenza su 1048 studentesse di terza media (13 anni di età media).
Dalle interviste è emerso che
 il primo ciclo mestruale arriva per la maggior parte delle giovani (31,7%) a
dodici anni compiuti,
 mentre per il 4% la pubertà arriva precocemente, con il menarca che si
presenta prima del compimento dei dieci anni.
Questi ultimi casi, si legge nella ricerca pubblicata sulla Rivista Italiana di
Medicina dell'Adolescenza, avrebbero dovuto essere sottoposti ad
"approfondimenti diagnostici o trattamenti medici nell'ottica di prevenzione di eventuali
problematiche socio-comportamentali legate a una dissociazione tra l'anticipo dello sviluppo somatico
e la maturazione neuropsicologica con un possibile aumento di comportamenti a rischio in
adolescenza".
Eppure dallo studio emerge che le giovani italiane frequentano poco gli studi ginecologici:
 il 76,3% delle intervistate ha ammesso di non essersi mai sottoposta a nessun controllo,
 il 16,2% si è sottoposto a una singola visita ed il 5,5% a più di una.
REGOLARITÀ DEL CICLO, il 44,3% delle ragazze afferma di avere il ciclo regolare, contro il 9,7% che
soffre di anticipi, il 16,5% di "ritardatarie" e il 27,8% che sostiene di avere un ciclo mensile senza ritmo
definito. Dall'indagine, infine, emerge che l'arrivo del ciclo mestruale mensile non è vissuto con
serenità dalla giovanissime: il 59,7% lamenta un forte malumore; il 32,6% attende il suo imminente
arrivo con molta ansia; il 48,3% con estremo disagio. (Salute, sole 24 ore)
COME VIVONO IL CICLO MESTRUALE
LE GIOVANISSIME RAGAZZE ITALIANE
SULLA SOGLIA DELLA PUBERTÀ?
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Anno IV – Numero 719
SCIENZA E SALUTE
CIFOSI, DALLE CAUSE ALLE TERAPIE
Comunemente definita gobba, all'origine possono esserci fattori congeniti o
secondari
Comunemente viene definita "gobba". E' la curvatura della parte alta della
schiena che costringe il soggetto che ne è affetto a stare proiettato con la
testa in avanti (la curvatura, in termini scientifici, si dice essere "in senso
antero-posteriore e a concavità anteriore").
Una deformità a carico della colonna vertebrale che, in ambito medico, si
chiama "cifosi".
Se un leggero grado di curvatura in avanti della parte alta della schiena è
fisiologico e, in modo più o meno accentuato, è presente in ogni persona,
quando è eccessivo diventa patologico: ed è in questo caso che si parla di
cifosi.
All'origine della cifosi c'è uno schiacciamento delle vertebre della parte alta
della colonna. Diverse le cause che possono essere all'origine di questo
disturbo: possono essere congenite (dovute a malformazioni delle vertebre, ad esempio) o acquisite
(come conseguenza di diversi processi patologici tra cui osteoporosi, neoplasie, lesioni ossee vertebrali
o dei muscoli paravertebrali e, soprattutto negli adolescenti, difetti posturali ripetuti nel tempo). In
particolare tra le cause congenite all'origine di questo disturbo è da mettere in evidenza la malattia di
Scheuermann (o cifosi osteocondrosica), patologia che esordisce in età adolescenziale caratterizzata
dallo schiacciamento di almeno tre vertebre vicine.
DIVERSI SONO GLI ESAMI CHE POSSONO ESSERE
RICHIESTI PER DIAGNOSTICARE LA PRESENZA DI CIFOSI
 Una semplice radiografia può essere utile per determinare il grado di curvatura e rilevare
deformità delle vertebre;
 una Tac (tomografia assiale computerizzata) per vedere la cifosi da diverse angolazioni e
ottenere immagini delle strutture interne;
 la risonanza magnetica per escludere la presenza di tumori o infezioni;
 test sui nervi (in caso di intorpidimento o debolezza muscolare) per capire se gli impulsi nervosi
viaggiano nel modo migliore tra il midollo spinale e gli arti.
Il TRATTAMENTO di questa condizione si avvale di approcci diversi a seconda del grado di gravità del
disturbo e a seconda della causa che ne è alla base.
 Dal punto di vista farmacologico vengono spesso impiegati medicinali antidolorifici;
 l'allungamento muscolare - da eseguire esclusivamente dietro guida specializzata - può
migliorare la flessibilità della colonna vertebrale,
 mentre gli esercizi che rafforzano i muscoli addominali e dorsali possono migliorare la postura
(anche in questo caso evitare il "fai-da-te" e affidarsi a mani esperte).
 Nei casi di cifosi severa, soprattutto se la curvatura della colonna vertebrale va a interessare la
trasmissione degli impulsi nervosi, può essere preso in considerazione un intervento chirurgico
per ridurre il grado di curvatura. (Salute, sole 24 ore)
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Anno IV – Numero 719
SCIENZA E SALUTE
LESIONI AL GINOCCHIO, ECCO LE PIÙ COMUNI
Più diffuse tra giovani, sportivi e anziani
OGNI ANNO 2,5 MILIONI DI ATLETI SUBISCONO
UNA LESIONE AL GINOCCHIO
Nel giro di un decennio, tra il 1999 e il 2008, 6.664.324 persone si sono
presentate al pronto soccorso per un infortunio a quest'articolazione.
Il ginocchio, infatti, è vulnerabile: viene stimolato a ogni passo e
sottoposto a sforzi eccessivi durante l'attività sportiva.
La possibilità di subire un incidente è più diffusa tra gli sportivi e i
giovani, soprattutto fra quelli di età compresa tra 15 e 24 anni.
Tuttavia, con il passare degli anni l'invecchiamento dei tessuti mette a
rischio anche le persone anziane, soprattutto in caso di movimenti
incauti.
Alcuni danni possono essere curati svolgendo esercizi tonificanti e fortificanti.
Altri, invece, necessitano di un intervento chirurgico. Ecco le lesioni al ginocchio
FRATTURA
ritenute più comuni.
Consiste nella rottura delle strutture ossee che compongono l'articolazione del ginocchio.
Generalmente è dovuta a un evento traumatico, come una caduta, un incidente automobilistico o un
infortunio sportivo.
DISTORSIONI E
STIRAMENTI
Si manifestano come lesioni ai legamenti. Il più colpito è il legamento crociato
anteriore, spesso vittima di questo tipo d'infortuni. La possibilità di esserne
colpiti è maggiore tra chi pratica sport – come calcio, football e basket - in cui è
frequente il rischio di effettuare torsioni improvvise o di atterrare in modo scorretto dopo aver saltato.
Chi subisce una distorsione o uno stiramento di solito sperimenta dolore quando cammina,
indolenzimento articolare e gonfiore al ginocchio.
Diffusa soprattutto tra runner e ciclisti, la più comune lesione dovuta ad attività
USO ECCESSIVO eccessiva è il “ginocchio del corridore” o sindrome dolorosa femoro-rotulea
(Pfps). Si manifesta con un forte dolore all'altezza del ginocchio, che può estendersi fino a coscia e
caviglia. La causa di questo disturbo è dovuta all'incapacità della rotula di scorrere agevolmente
all'interno di un canale, chiamato “gola intercondiloidea”.
L'alterazione di questo movimento aumenta la pressione della rotula sul femore, determinando l'usura
della cartilagine.
È dovuto alla lacerazione degli ammortizzatori della cartilagine del ginocchio.
STRAPPO DEL
Causa dolore, rigidità, gonfiore e riduce la capacità di movimento. Interessa
MENISCO
soprattutto gli atleti, ma può colpire anche gli anziani in caso di spostamenti o
gesti scorretti.
(Salute, sole 24 ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 719
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Da novembre lo psicologo in farmacia
Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque
settimane
durante
Adesione
l’anno,
ciascuna
Periodo
Argomento
(barrare X)
dedicata ad un tema
Stili di vita e salute: il fumo e le cattive abitudini
9 – 14 Novembre 2015
pregnante
per
la
L’alimentazione nell’equilibrio mente-corpo
18 – 23 Gennaio 2016
salute pubblica, che di
La nascita e il benessere nella relazione
21 – 26 Marzo 2016
seguito si elencano:
genitori/figli
Chi intende aderire sarà
La lunga vita, la malattia cronica e il sostegno ai
16 – 21 Maggio 2016
contattato dagli Uffici
caregiver
Cura di se nell’equilibrio mente corpo
dell’Ordine e dallo 12 – 17 Settembre 2016
Psicologo che sarà
assegnato alla singola farmacia per poter definire l’organizzazione.
COME ADERIRE: il farmacista che intenda aderire, anche solo parzialmente per alcune delle settimane
sopra riportate, ne dovrà dare comunicazione tramite le seguenti modalità:
1. chiamando il n. 081/5510648, entro il 30 Settembre, dal Lunedì al Venerdi, dalle ore 16:30 alle 17:30.
2. Inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]
3. Restituendo la presente timbrata e firmata a mezzo fax al numero 081/5520961.
L’ORDINE DEI FARMACISTI della PROVINCIA di NAPOLI
e i FARMACISTI CATTOLICI Sez.- NAPOLI
Sono lieti di invitarVi alla celebrazione Eucaristica in occasione della festività del Santo Patrono dei
Farmacisti San Giovanni Leonardi, presieduta da
Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio SEPE
La celebrazione si terrà Domenica 11 Ottobre, ore 18,30 presso la Chiesa di Santa
Brigida, Via Santa Brigida, 72 Napoli
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento sono
chiariti: L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno.
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