Istituto d’Arte Istituto Professionale Alberghiero Istituto Tecnico Commerciale Liceo Classico Liceo Scientifico Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte BLSD00301X BLRH003017 BLTD00302A BLPS00302E BLPS00301D BLMM024001 Anno Scolastico 2012/2013 DOCUMENTO DELLA CLASSE 5 ISA sezioni Legno e Tessuto Via dei Campi 2 – 32043 – Cortina d’Ampezzo (BL) – Tel: 0436.2638 - Fax: 0436.868006 [email protected] - www.polovalboite.it – C.F. 81002530251 – BLIS003003 I DOCENTI DELLA CLASSE 5 ISA sezioni Legno e Tessuto Ambrosino Antonio ___________________________________ Dadamos Luca ___________________________________ Damian Renato ___________________________________ Franzot Luigi ___________________________________ Interdonato Nadia ___________________________________ Kostner Maria Elena ___________________________________ Menardi Mauro ___________________________________ Menia Tamon Massimo ___________________________________ Paganin Sonia ___________________________________ Piccolo Valentina ___________________________________ Ranalletta Maria Loreta ___________________________________ Randazzo Maria Giovanna ___________________________________ Simion Andrea ___________________________________ Pagina 2 di 71 INDICE Presentazione dell‟Istituto Presentazione della Classe Programmazione Attività particolarmente significative Allegati Relazioni e Programmi Italiano Storia Progettazione Legno Laboratorio Legno Progettazione Tessuto Laboratorio Tessuto Storia dell'Arte Educazione Visiva Geometria Descrittiva Matematica Fisica Educazione Fisica Tedesco Chimica Economia e Sociologia Religione cattolica Griglie Prima Prova Seconda Prova Legno Seconda Prova Tessuto Terza Prova Colloquio orale Testi di Simulazione di Terza Prova 13 marzo 2013 08 maggio 2013 pag. 4 pag. 4 pag. 7 pag. 10 pag. 11 pag. 14 pag. 16 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 24 pag. 27 pag. 28 pag. 32 pag. 35 pag. 37 pag. 39 pag. 42 pag. 44 pag. 46 pag. 48 pag. 50 pag. 52 pag. 53 pag. 54 pag. 55 pag. 62 Pagina 3 di 71 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L'Istituto Statale d'Arte di Cortina d'Ampezzo, fondato nel 1846, si articola nelle storiche sezioni Legno e Tessuto (per le classi quarte e quinte) e passa il testimone al Liceo Artistico a indirizzo Design (per le classi prima, seconda e terza). Il bacino di provenienza degli alunni è quello della Valle del Boite, del Centro Cadore e del Comelico ma fanno riferimento all'Istituto anche alunni provenienti dalle zone limitrofe della Pusteria. L‟area è tipicamente montana, con difficoltà di collegamenti che rendono il pendolarismo abbastanza gravoso. L‟utenza di questa scuola è contraddistinta da un elevato numero di soggetti impegnati a livello agonistico in vari sport prevalentemente invernali. Il Piano dell‟Offerta Formativa dell‟Istituto offre un percorso di studi che, accanto all'acquisizione di conoscenze e competenze trasversali, è volto a sviluppare e maturare la creatività e la progettualità dello studente. L'Istituto opera nell'ambito dei Progetti Europei (Leonardo e Comenius) promuovendo scambi di studenti e progetti di lavoro con numerosi paesi europei. Al fine di andare incontro alle esigenze degli allievi che praticano attività sportiva a livello agonistico, l‟Istituto propone il progetto “Scuola-Sport”. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha mantenuto la sua fisionomia nel corso del triennio e si caratterizza per la presenza di forti personalità individuali accanto ad allievi più fragili. Tre allievi (Costantini Andrea, Less Dylan e Menardi Mattia) partecipano al progetto “Scuola-Sport”. Il gruppo classe si dimostra coeso e gli allievi sono, nella maggior parte dei casi, pronti a cooperare tra loro e a collaborare con l'insegnante. Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato spirito di iniziativa nello studio personale con discreto impegno in tutte le materie. Alcuni, sostenuti da convincenti basi, studio costante ed autonomia di giudizio, hanno potenziato le proprie conoscenze, competenze e capacità conseguendo una preparazione completa e sufficientemente approfondita. Accanto a loro si colloca un secondo gruppo che presenta risultati complessivamente discreti, sia pur con alcune incertezze, per un metodo di studio non sempre efficace o per un‟applicazione discontinua. Altri studenti hanno raggiunto risultati solo mediamente sufficienti. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E PROVENIENZA DEGLI ALUNNI I tredici allievi (otto maschi e cinque femmine, di cui nove afferiscono alla sezione Legno e quattro alla sezione Tessuto) provengono da diversi comuni della Valle del Boite, del centro Cadore, del Comelico e della Pusteria. Nel dettaglio, nove allievi risiedono nel comune di Cortina d'Ampezzo, uno nel comune di Lozzo di Cadore, uno nel comune di Calalzo, uno nel comune di San Pietro di Cadore ed uno nel comune di Dobbiaco. Pagina 4 di 71 STORIA DEL TRIENNIO DELLA CLASSE ISCRITTI RITIRATI TOTALE PROMOSSI RESPINTI TERZA 13 0 13 _ QUARTA 14 0 13 1 QUINTA 13 0 CLASSE CONTINUITÀ DIDATTICA DEI DOCENTI NEL TRIENNIO DISCIPLINA A.S. 2010-2011 CLASSE TERZA A.S.2011-2012 CLASSE QUARTA CHIMICA DE POL Renzo DE POL Renzo SATTIN Cristina GESUMMARIA Antonio EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE VISIVA GEOMETRIA DESCRITTIVA ITALIANO e STORIA LABORATORIO LEGNO LABORATORIO TESSUTO MATEMATICA e FISICA PROGETTAZIONE LEGNO PROGETTAZIONE TESSUTO A.S. 2012-2013 CLASSE QUINTA INTERDONATO Nadia FRANZOT Luigi / AMBROSINO Antonio AMBROSINO Antonio / CORBATTO Giuliana DAMIAN Renato FONTANA Elisabetta PIVOTTI Tiziana DADAMOS Luca MENARDI Mauro MENARDI Mauro MENARDI Mauro RANALLETTA Maria Loreta RANALLETTA Maria Loreta VERNIERI Riccardo LOSSO Silvia RANALLETTA Maria Loreta LOSSO Silvia – SIMION Andrea CORBATTO Giuliana DAMIAN Renato DAMIAN Renato KOSTNER Maria Elena KOSTNER Maria Elena KOSTNER Maria Elena MENIA TAMON Massimo MENIA TAMON Massimo GIGANTI Maria PICCOLO Valentina STORIA DELLE ARTI POMPANIN Irene VISIVE TORMEN Gianluca – VIEZZER Fabrizio RANDAZZO Maria Giovanna TEDESCO SONAGGERE Linda PAGANIN Sonia RELIGIONE SOCIOLOGIA MENIA TAMON Massimo / PIAZZA Paola Pagina 5 di 71 ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe è così costituito: Chimica: Prof.ssa Interdonato Nadia; Educazione Fisica: Prof. Franzot Luigi; Educazione Visiva: Prof. Ambrosino Antonio; Geometria Descrittiva: Prof. Damian Renato; Italiano e Storia: Prof. Dadamos Luca; Laboratorio – sezione Legno: Prof. Menardi Mauro; Laboratorio – sezione Tessuto: Prof.Ranalletta Maria Loreta Matematica e Fisica: Prof. Simion Andrea; Progettazione – sezione Legno: Prof. Damian Renato; Progettazione – sezione Tessuto: Prof.ssa Kostner Maria Elena; Religione: Prof. Menia Tamon Massimo; Sociologia: Prof.ssa Piccolo Valentina; Storia dell‟Arte: Prof.ssa Randazzo Maria Giovanna; Tedesco: Prof.ssa Paganin Sonia. Pagina 6 di 71 PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI TRASVERSALI – – – – – – – – Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e vari modalità di informazione e di formazione, in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro; Progettare: elaborare e realizzare progetti, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti; Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico ecc.), rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo, emozioni e diverse conoscenze disciplinari; Collaborare e partecipare: interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri; Acquisire ed interpretare l‟informazione: acquisire ed interpretare criticamente l‟informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni; Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline; Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità; Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. METODI Nel corso delle lezioni sono stati adottate le seguenti metodologie: – lezione frontale discorsiva: presentazione organica ed articolata dei contenuti, spiegazione commento di testi ed immagini; – lezione con utilizzo di supporti multimediali; – presentazione di argomenti o approfondimenti individuali; – lezione dialogata: chiarimento e puntualizzazione a partire da domande, discussione, conversazione; – apprendimento cooperativo. Pagina 7 di 71 MEZZI E STRUMENTI L'attività didattica è stata condotta utilizzando i seguenti mezzi e strumenti: – – – – – – – – – – – laboratorio di tessitura; laboratorio di stampa serigrafica; laboratorio di fotografia; laboratorio di ebanisteria, tornitura ed intaglio; laboratorio di scultura; libri di testo; testi consigliati; appunti presi in classe durante le lezioni; visite di settore; supporti multimediali; riviste di settore. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione riportati di seguito sono stati stabiliti con delibera del Collegio Docenti ed esposti nel Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto. Per ciascun livello di valutazione vengono presi in considerazione i seguenti indicatori: Conoscenza, Comprensione, Espressione, Applicazione, Autonomia. I° livello: voto 1 – 4 impegno e partecipazione: quasi mai l‟alunno/a rispetta gli impegni e si distrae; acquisizione conoscenze: le conoscenze sono precarie e disorganiche, commette errori nell‟esecuzione di compiti semplici; applicazione conoscenze: applica le sue conoscenze commettendo gravi errori e non riesce a condurre analisi con correttezza; rielaborazione critica delle conoscenze: non sa sintetizzare le proprie conoscenze e manca di autonomia; abilità linguistiche ed espressive: commette errori che oscurano il significato del discorso; coordinamento motorio: usa gli strumenti con difficoltà, con o senza difficoltà motorie. II° livello: voto 5 impegno e partecipazione: l‟alunno/a rispetta gli impegni saltuariamente e talvolta si distrae; acquisizione conoscenze: ha conoscenze non molto approfondite e commette qualche errore nella comprensione; applicazione conoscenze: commette errori non gravi sia nell‟applicazione sia nell‟analisi; rielaborazione critica delle conoscenze: non ha autonomia nella rielaborazione e nella sintesi; abilità linguistiche ed espressive: commette qualche errore che non oscura il significato, usa un linguaggio poco appropriato; coordinamento motorio: presenta incertezze nell‟uso degli strumenti, ma non ha difficoltà di tipo motorio. Pagina 8 di 71 III livello: voto 6 impegno e partecipazione: l‟alunno/a assolve agli impegni con regolarità e partecipa alle lezioni; acquisizione conoscenze: ha conoscenze non molto approfondite, ma non commette errori gravi nell‟esecuzione di compiti semplici; applicazione conoscenze: sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali; rielaborazione delle conoscenze: è impreciso nell‟effettuare sintesi, ma ha qualche spunto di autonomia; abilità linguistiche ed espressive: possiede una terminologia accettabile anche se l‟esposizione è poco fluente; coordinamento motorio: usa correttamente gli strumenti ed è sufficientemente autonomo nel coordinamento. IV° livello: voto 7 impegno e partecipazione: l‟alunno/a partecipa attivamente, fa fronte all‟impegno in maniera proficua; acquisizione conoscenze: possiede conoscenze che gli/le consentono di non commettere errori nell‟esecuzione dei compiti complessi; applicazione conoscenze: sa applicare e sa effettuare analisi anche se con qualche imprecisione; rielaborazione critica delle conoscenze: è autonomo/a nella sintesi, ma non approfondisce troppo; abilità linguistiche ed espressive: espone con chiarezza e utilizza una terminologia appropriata; coordinamento motorio: sa usare gli strumenti in modo autonomo ed è coordinato/a nei movimenti. V° livello: voto 8 – 10 impegno e partecipazione: l‟impegno e la partecipazione dell‟alunno/a sono buoni, con iniziative personali; acquisizione conoscenze: l‟alunno/a possiede conoscenze complete, approfondite e non commette errori; applicazione conoscenze: sa applicare le conoscenze acquisite senza errori né imprecisioni ed effettua analisi piuttosto approfondite; rielaborazione critica delle conoscenze: sintetizza correttamente ed effettua valutazioni personali e autonome; abilità linguistiche ed espressive: si esprime in modo autonomo, corretto e appropriato; coordinamento motorio: è del tutto autonomo/a sia nell‟uso degli strumenti, sia nel coordinamento. NUMERO E TIPOLOGIA DELLE TERZE PROVE SCRITTE Sono state proposte due esercitazioni preparatorie alla "Terza prova". La prima, della durata complessiva di tre ore, si è svolta il 13/03/13 e ha coinvolto quattro materie (Storia, Educazione Visiva, Matematica e Storia dell'Arte). La seconda (sempre di tre ore) si è svolta il 08/05/13 e le materie interessate sono state quattro (Educazione Fisica, Educazione Visiva, Fisica e Storia dell'Arte). Per entrambe le esercitazioni è stata scelta la tipologia mista con due quesiti a risposta breve (tipologia B) e dieci quesiti a scelta multipla con quattro alternative per ciascun quesito (tipologia C). Per quanto riguarda la prova di Matematica e Storia dell‟Arte contenuta nella simulazione del 13/03/13, sono stati proposti otto quesiti a scelta multipla e due domande a risposta breve. Per quanto riguarda la prova di Fisica contenuta nella simulazione del 08/05/13, sono stati proposti dieci quesiti a scelta multipla e due domande a risposta breve. Gli argomenti proposti sono stati scelti autonomamente dai singoli insegnanti, in rapporto con momenti particolarmente significativi del percorso didattico. Pagina 9 di 71 ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE SVOLTE NEL CORSO DEL TRIENNIO – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – progetto “SCUOLA – SPORT” (Costantini – Sci alpino; Less – Sci alpino; Menardi M. – Skeleton) allestimento stand APPIA per Arredamont ANNO SCOLASTICO 2010/ 2011 Progettazione del nuovo logo per il CENTRO DIURNO ANGELO MAJONI di Cortina Ampezzo (sezione Tessuto) Progetto “Tintura Naturale” (sezione Tessuto) Viaggio di istruzione a Barcellona ANNO SCOLASTICO 2011/ 2012 Progettazione delle nuove tute da ginnastica del Polo della Val Boite (sezione Tessuto) Laboratorio OFF CAMERA, “tessuto e fotografia” (sezione Tessuto) Realizzazione di una serie foulard, a stampa serigrafica con la rappresentazione dell‟opera “Indiano di Travenanzes”, realizzata dallo scultore di Cortina, Alessandro Allegri, in occasione del simposio di scultura, avvenuto a Cortina nell‟agosto del 2011 (sezione Tessuto) 26 Mostra dell‟Artigianato Artistico di Feltre, partecipazione al Concorso “Made in Italy” saper fare italiano fra tradizione e innovazione Arredamento Baita Campo Croce (sezione Legno) Progettazione etichetta casa vinicola (Cesco Cancian Simone e Alverà Luca) Viaggio di istruzione ad Amsterdam e Utrecht Visita alla ditta di utensili per intaglio Stubai (sezione Legno) Visita alla Biennale di Venezia Progettazione e realizzazione di coppe e piatti per il Comitato organizzatore delle gare nazionali di sci dei Vigili del Fuoco (Cortina, gennaio 2012) (sezione Legno) Partecipazione alla Biennale Giovani di Trento ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013 Viaggio di istruzione a Praga e Budapest Laboratorio di “fotografia analogica e tessuto” (sezione Tessuto) Progetto di “Alternanza scuola Lavoro”, condotto dall‟artista e designer Maria Grazia Rosin, sul tema, “Il gioiello moderno” (sezione Tessuto) Progettazione generale ed esecutiva della “Capanna” di Pocol per le Regole di Cortina (sezioni Legno e Tessuto) Realizzazione del plastico della baita di Pocol Pagina 10 di 71 ITALIANO RELAZIONE FINALE DOCENTE: DA DAMOS LUCA DISCIPLINA: ITALIANO LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Luperini-Cataldi_Marchiani-Marchese “La letteratura come dialogo” 3-Palumbo 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA ( La classe ha dimostrato buono interesse negli argomenti svolti nel corso dell'anno e salvo alcune unità, tutti hanno ottenuto discreti risultati complessivi. Alcuni studenti manifestano ancora qualche deficit nelle competenze e le conoscenze non sono sempre ottimamente acquisite, esistono d‟altronde alcune eccellenze; la classe è stata penalizzata anche da un metodo di insegnamento completamente nuovo e da una frequenza di studio cui non era abituata, ma dopo qualche iniziale incertezza, quasi tutti hanno saputo adattarsi e procedere costantemente nel percorso della didattica proposta. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Durante l'anno scolastico, sono state svolte otto simulazioni di prima prova di cui due della durata di sei ore. Tutte le simulazioni sono state sviluppate su tracce d'esame degli scorsi anni. La grande maggioranza degli studenti ha dimostrato di privilegiare la tipologia B. I colloqui orali sono sempre stati svolti dalla cattedra, cercando di simulare, per tempi di svolgimento e contenuti, un ipotetico c olloquio d'esame 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Gli studenti hanno studiato per larga maggioranza su appunti presi in classe durante le lezioni. I libri di testo adottati e fonti personali, sono stati usati prevalentemente per lo studio autonomo, domestico. Durante l'anno gli studenti sono stati invitati a leggere in forma integrale alcuni romanzi inerenti al percorso didattico. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: DA DAMOS LUCA DISCIPLINA: ITALIANO MODULO: Crisi di identità nel romanzo del „900 Il modulo ha affrontato le caratteristiche del nuovo romanzo europeo, soffermandosi sulla crisi di identità e della percezione dei vecchi valori che ha caratterizzato il primo novecento. Nel presentare le nuove tematiche, diventate la base di una nuova maniera di scrivere, sono stati analizzati i fattori contingenti che hanno portato alla rivoluzione del romanzo, con particolare attenzione alle nuove scoperte nel campo della medicina di Freud e alla cosiddetta “massificazione”, fenomeno caratteristico dell‟età contemporanea. Per offrire una visione più completa del nuovo panorama letterario, all‟analisi approfondita dei più importanti autori italiani e stranieri, protagonisti di questi cambiamenti, sono stati presentati nuovi stratagemmi linguistici e narrativi: in particolare il Pagina 11 di 71 flusso di coscienza di Joyce e la ricerca di Proust, complici di diritto della nascita del romanzo d‟introspezione. Gli studenti hanno preparato il modulo prevalentemente su appunti presi in classe durante le lezioni e su loro personali approfondimenti. Pirandello: la maschera del pazzo - Da “Novelle per un anno”, lettura integrale e analisi di: La verità Il treno ha fischiato La morte addosso Cenni a: -“L‟esclusa”, “Uno nessuno centomila” “Il Fu Mattia Pascal” Lettura integrale e analisi del secondo atto de: - “Enrico IV” Cenni a: - “Sei personaggi in cerca di autore” - “L‟umorismo” Svevo: l‟inetto lettura integrale e analisi de: -“La coscienza di Zeno” Kafka: l‟assurdo lettura integrale e analisi de: - “La metamorfosi” cenni a: - “Il processo”; “Il castello”; “Lettera al padre”. Seminario: Lettura integrale di: “Il cavaliere inesistente” di I. Calvino MODULO: la lingua del „900 Paradigma del “secolo breve” sono sicuramente la lingua della poesia, la deflagrazione metrica e le innovazioni semantiche e tecniche, che hanno investito il nuovo modo di comunicare tipico dell‟era digitale. Forse i neologismi onomatopeici del mondo multimediale, gli slogan pubblicitari e la neolingua degli sms, nascono proprio nelle avanguardie e nelle sperimentazioni linguistiche di Marinetti e dell‟Ermetismo. Futurismo: le avanguardie storiche di Palazzeschi: “Lasciatemi divertire” di Martinetti: “Il bombardamento di Adrianopoli” D‟Annunzio: l‟ebrezza panica Lettura integrale e analisi di: “Meriggio” “L‟onda” “La pioggia nel pineto” Pagina 12 di 71 Ungaretti: la poesia pura Lettura integrale e analisi di: “Mattina” “I fiumi” “Soldati” “Fratelli” Montale: il correlativo oggettivo Lettura integrale e analisi di: “Meriggiare pallido e assorto” “Spesso il male di vivere ho incontrato” “Forse un mattino andando” Orwell: la neo lingua del grande fratello Lettura integrale e analisi di: “1984” La letteratura fantastica Di Calvino: Lettura integrale e analisi di: “Il cavaliere inesistente” Di Buzzati: Lettura integrale e analisi di: “La ragazza che cade” “Il colombre” Dalla prosa artistica alla musica Da “Antologia di Spoon River” di E. Lee Masters: “Un giudice” “Un matto” “Un blasfemo” “Il suonatore Jones” MODULO: I ROMANZI DEL „900 A margine e in relazione al programma, nell‟intento di ampliare e approfondire gli argomenti e di conoscere una disanima degli autori del „900, gli studenti hanno letto autonomamente e in versione integrale i seguenti romanzi: Orwell: 1984 Svevo: La coscienza di Zeno Kafka: La memorfosi Calvino: Il cavaliere inesistente Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 13 di 71 STORIA RELAZIONE FINALE DOCENTE: DA DAMOS LUCA DISCIPLINA: STORIA LIBRO DI TESTO ADOTTATO: GEOSTORIA 1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) La classe, tolti pochi elementi, presenta una buona omogeneità generale. Quasi tutti hanno dimostrato discreta capacità di adattamento e una buona versatilità allo studio autonomo. Non tutti gli studenti hanno metabolizzato il programma e solo una parte ha approfondito i propri appunti personali sul libro di testo o da altre fonti. Ciononostante le conoscenze della classe sono buone e le competenze acquisite. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Verifiche orali dalla cattedra e in itinere 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Lezioni frontali Supporti audiovisivi PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: DA DAMOS LUCA DISCIPLINA: STORIA LIBRO DI TESTO ADOTTATO: GEOSTORIA MODULO: L’età e della guerra e della rivoluzione Contenuti: La grande depressione la seconda rivoluzione industriale La Prima guerra mondiale La Rivoluzione russa Il dopoguerra in Europa Il dopo guerra in Italia e l‟evento del fascismo. Pagina 14 di 71 MODULO: L’Europa e il mondo fra i due conflitti Contenuti: Debolezza delle democrazie e crisi del colonialismo. La crisi economica del 1929. Le società totalitarie di massa. Il nazismo. Lo stalinismo. Il fascismo negli anni del regime. La Seconda guerra mondiale. L‟Asse si espande. La controffensiva degli Alleati e la liberazione. MODULO: Il mondo diviso Contenuti: La Guerra Fredda Le grandi crisi e la guerra per procura La distensione e il crollo del muro MODULO: Le guerre del secondo '900 Contenuti: Le guerre di ex Jugoslavia MODULO: L'Italia repubblicana Contenuti: Dal dopoguerra al boom economico L‟autunno caldo e gli anni di piombo Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 15 di 71 PROGETTAZIONE LEGNO RELAZIONE FINALE DOCENTE DAMIAN RENATO DISCIPLINA PROGETTAZIONE LEGNO 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA, VERIFICHE SVOLTE E STRUMENTI IMPIEGATI La progettazione, nella programmazione didattica dei corsi, è sempre stata vista come il momento di sintesi tra le varie discipline insegnate; nella definizione di un tema progettuale non possono non concorrere tutte quelle conoscenze che vanno identificate sotto la generica definizione di “bagaglio culturale”. Progettare, al di là d‟affascinanti implicazioni estetiche legate al mondo dell‟arte, fondamentalmente significa, soprattutto in questa accezione scolastica, comunicare un‟idea, tramite gli strumenti del disegno. Il programma, quindi, ha verificato la compiutezza di un percorso progettuale mediante l‟individuazione di “fasi operative” in cui è programmato e svolto il tema di volta in volta propost o. Sarebbe indispensabile un committente per verificare a pieno la capacità e del metodo proposto ed il grado di preparazione di ogni singolo allievo; interessante tale ipotesi, perché permetterebbe ad ogni singolo operatore (studente) di verificare tutte queste cose direttamente, tramite un rapporto con persone estranee al mondo istituzionale scolastico, ed auto valutare il proprio grado di competenza senza la mediazione del docente che stabilisca una graduatoria di merito. I tempi di sperimentazione e di realizzo di una idea progettuale, sono un altro aspetto fondamentale, per tanto si sono trasmessi allo studente la sequenza minima necessaria di fasi lavorative, le competenze specifiche per svolgere un tema proposto, i riferimenti ed implicazioni “culturali” che ne identificano la realizzazione; l‟applicazione del metodo ai progetti successivi, elaborati autonomamente, hanno costituito la verifica di quanto appreso. Inoltre si sono proposti una serie di quesiti, propedeutici anche per quella che è definita 3° prova d‟esame nell‟attuale ordinamento scolastico, per indurre gli allievi a riflettere sul “fare progettazione” ribadendo i concetti sperimentati nelle fasi operative. La serie di quesiti proposti è di seguito riportata: • Cosa significa “progettare” • Quali operazioni tecniche e quali elementi grafici caratterizzano un iter progettuale • Quando ha termine la fase progettuale • Con che ordine cronologico si susseguono le varie fasi della progettazione • Le fasi della progettazione rispettano sempre un ordine cronologico • Le fasi della progettazione rispettano sempre lo stesso ordine cronologico • All‟interno dello stesso progetto le fasi della progettazione rispettano l‟ordine cronologico prestabilito • Per quali motivi non é sempre possibile rispettare l‟ordine cronologico prestabilito pur all‟interno dello stesso progetto • In che maniera si giudica questa consequenzialità delle fasi operative che non rispondono a cronologie fisse ed immutabili nemmeno all‟interno dello stesso progetto • Il caos e/o il disordine genera le fasi progettuali • La creatività è frutto di “gesti” incondizionati • L‟esecuzione di ciò che si é progettato, prototipo ecc., incide nella fase progettuale. • Quando è necessaria l‟esecuzione di un prototipo • Quali verifiche sono necessarie alla progettazione • Le scelte progettuali da che cosa dipendono Pagina 16 di 71 • Quali sono i più importanti elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Quanti possono essere gli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Ad un numero maggiore d'elementi che concorrono a definire un tema progettuale, corrisponde automaticamente un miglior prodotto progettuale • Chi determina la qualità degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Chi determina il numero degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Cosa s‟intende per: “Riferimento culturale” • Il “riferimento culturale” interviene nella progettazione • Il “riferimento culturale” é indispensabile nella progettazione • Il “riferimento culturale” é sempre palese (cosciente) in chi sta progettando • Tra “riferimento culturale” e “grado culturale” dell‟individuo che progetta vi è differenza • Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire ai “riferimenti culturali” del progettista • Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire al “grado culturale” del progettista • Il progetto è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica • L‟oggetto qualsiasi è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica • Che rapporto intercorre tra il progetto e l‟oggetto realizzato • Esiste un oggetto costruito dall‟uomo che non è stato progettato • Il progetto è e deve sempre essere identificato con i modi d'espressione grafica della cultura occidentale • In un qualche cosa già esistente in natura usata dall‟uomo interviene un processo di progettazione • L‟uso di un oggetto può modificarlo e quindi essere considerato un processo progettuale • In quali attività umane interviene un “processo progettuale” considerando il termine “progetto” nel suo significato più ampio. Le esercitazioni di laboratorio, sono state svolte dagli studenti per meglio specificare i temi progettuali proposti e sono servite agli insegnanti specifici per affinare, in vista dell‟esame, le tecniche e tecnologie costruttive insegnate negli anni precedenti, hanno dato la possibilità di una ulteriore verifica tramite il realizzo di un progetto anche non realizzato dagli studenti esecutori, in verificando le competenze maturate nella lettura-comprensione di grafici esecutivi eseguiti da terzi e la loro corretta redazione in funzione delle fasi costruttive dell‟ oggetto. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE DAMIAN RENATO DISCIPLINA PROGETTAZIONE LEGNO MODULO 1 La prima fase del programma ha elaborato, con partecipazione (guida) dal docente, lo svolgimento del Tema dell‟esame di stato dell‟anno 2011/2012. Primo tema: E‟ stata realizzata la nuova sede di una storica biblioteca pubblica che è in possesso di edizioni antiche e pregiate i cui esemplari, a turnazione, saranno messi in mostra in apposite teche al centro della sala-lettura. L‟edificio è stato progettato secondo linee e con l‟utilizzo di materiali innovativi. In rapporto alle esigenze manifestate, il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell‟indirizzo di studi frequentato, proponga almeno uno dei seguenti prodotti a sua scelta: • Postazione individuale per la lettura e la consultazione via internet del catalogo • Set di teche di diversa foggia e dimensioni per l‟esposizione degli esemplari più preziosi. Si chiedono i seguenti elaborati: • Schizzi preliminari Pagina 17 di 71 • Progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi • Relazione illustrativa dell‟intero iter progettuale. durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore. Il tema propone due elementi a scelta, sono stati sviluppati entrambi; di fatto sono stati svolti due temi, anziché uno tra i due possibili per ogni singolo allievo. MODULO 2 La parte centrale del programma ha elaborato, in modo autonomo da parte degli studenti, temi progettuali strutturati come simulazioni d‟esame, quindi in tempi stabiliti dalle 16 alle 18 ore. Secondo tema: Una signora appassionata di ricamo, per risolvere la sistemazione dei materiali e degli utensili necessari al proprio lavoro, commissiona la realizzazione di un contenitore che le consenta di operare senza intralciare eccessivamente l‟utilizzazione degli spazi domestici da parte dei propri familiari, il contenitore inoltre dovrà inserirsi adeguatamente tra gli arredi dell‟appartamento. Si ipotizzi una soluzione che risolva in maniera originale l‟elemento d‟arredo richiesto. durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore. Terzo tema: Tra le ampie vetrate di un piano attico si vuole collocare una transenna fissa che, oltre alla funzione protettiva, assuma anche un tono decorativo tra la lunga teoria dei montanti metallici che reggono i vetri. In un antico convento benedettino, risalente al tredicesimo secolo ma rimaneggiato nei tempi, si sta realizzando un albergo molto ricercato che vuole rispettare la severità e la semplicità degli ambienti. La grande sala, una volta adibita a “parlatorio”, dove i monaci ricevevano visite, sarà dedicata a moderno parlatorio e arredata con salotti, tavoli e sedie, costruiti con i tipici legni e materiali del posto prevedendo anche tarsie di diverse essenze. In rapporto alle esigenze manifestate, il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell‟ indirizzo di studi frequentato, proponga: prima parte, tema 1: set di sedie di varie dimensioni; durata della prove 18 ore seconda parte, tema 2: panca con schienale, a due sedute; durata della prove 18 ore terza parte, tema 3: serie di tre tavoli di diversa foggia e dimensioni; durata della prove 18 ore per ogni tema si richiedono i seguenti elaborati: schizzi preliminari; progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi; relazione illustrativa dell‟intero iter progettuale. Il tema propone tre elementi a scelta, sono stati sviluppati tutte e tre; di fatto sono stati svolti tre temi, anziché uno tra i tre possibili per ogni singolo allievo. Quinto tema: In un ristorante fast-food si deve realizzare un piano d‟appoggio per la consumazione dei pasti. Ipotizzi il candidato, una propria proposta progettuale che risolva in modo originale tale elemento di arredo caratterizzante il locale. durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 18 di 71 LABORATORIO LEGNO RELAZIONE FINALE DOCENTE MENARDI MAURO DISCIPLINA LABORATORIO LEGNO 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA La classe ha raggiunto ottimi risultati disciplinari e relazionali. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Nel corso dell'anno scolastico sono state proposte esercitazioni di: intaglio; tornitura ebanisteria. Il livello di approfondimento relativo ai contenuti delle esercitazioni è stato commisurato, anche, alle esperienze maturate nell'ambito della progettazione. Sono stati portati a termine progetti dell'anno precedente e sono state effettuate verifiche di particolari costruttivi e funzionali attraverso campionature tecniche di studio 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Laboratorio di INTAGLIO, TORNITURE e EBANISTERIA PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE MENARDI MAURO DISCIPLINA LABORATORIO LEGNO MODULO1 Le esercitazioni di laboratorio, condotte in collaborazione con quanto elaborato nell'area progettuale hanno avuto l'obiettivo fondamentale di proporre una sintesi del precedente percorso didattico/educativo( effettuato attraverso specifiche esperienze operative di approfondimento) e di affrontare nuove problematiche tecnico/progettuali. Le esercitazioni hanno focalizzato l'att enzione degli allievi sulle specificità delle tecniche operative utilizzate allo scopo di effettuare una verifica delle conoscenze e competenze nella disciplina acquisite dagli allievi. Sicurezza nel Laboratorio Legno, con particolare attenzione sulle procedure fondamentali di aproccio alle varie macchine in uso nel nostro Laboratorio, utilizzo dei vari tipi di spingitoi, in dotazione, e la realizzazione di nuove protezioni per aumentare sempre di più la sicurezza. La classe ha partecipato attivamente alla realizzazione del plastico della baita di “pocol” ottenendo un ottimo risultato. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 19 di 71 PROGETTAZIONE TESSUTO RELAZIONE FINALE DOCENTE MARIA ELENA KOSTNER DISCIPLINA PROGETTAZIONE LIBRI DI TESTO ADOTTATI: ARTE COME MESTIERE Bruno Munari - Editore Laterza TEXTILE DESIGN -. Renata Pompas - Editore Hoepli 1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) La classe è composta da quattro studentesse, tre di loro hanno frequentato regolarmente il quinquennio, mentre la quarta, si è aggiunta al gruppo all‟inizio dell‟A-S: 2011/2012. Questa classe ha sempre dimostrato buona volontà, impegno e curiosità nei confronti della materia e degli argomenti proposti, esprimendosi con fantasia e creatività. Il programma presentato all‟inizio dell‟anno scolastico ha subito delle variazioni, è comunque stato portato a termine con successo. La disciplina in aula è ottima, l‟armonia operativa gradevole, l‟impegno sempre costante e di conseguenza anche i risultati grafico - operativi. Hanno accolto con entusiasmo a tutti i progetti proposti. Nell‟arco dei cinque anni di scuola, le alunne non hanno mai mancato di rispetto all‟insegnante, tutt‟ altro, il loro comportamento in classe è maturo, basato sul dialogo e contraddistinto da una gran collaborazione. Due alunne di questa Classe hanno partecipato al viaggio d‟Istruzione a Budapest e Praga. PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2012/13 1. Laboratorio di “fotografia analogica e tessuto”. 2. Progetto di “Alternanza scuola Lavoro”, condotto dall‟artista e designer Maria Grazia Rosin, sul tema, “Il gioiello moderno”. PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2011/ 2012 3. Progettazione delle nuove tute da ginnastica del Polo della Val Boite 4. Laboratorio OFF CAMERA, “tessuto e fotografia” 5. Realizzazione di una serie foulard, a stampa serigrafica con la rappresentazione dell‟opera “Indiano di Travenanzes”, realizzata dallo scultore di Cortina, Alessandro Allegri, in occasione del simposio di scultura, avvenuto a Cortina nell‟agosto del 2011. 6. 26 Mostra dell‟Artigianato Artistico di Feltre, partecipazione al Concorso “Made in Italy” saper fare italiano tra tradizione e innovazione. PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2010/ 2011 Progettazione del nuovo logo per il CENTRO DIURNO ANGELO MAJONI di Cortina Ampezzo. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Gli elaborati eseguiti dalle ragazze, sono stati realizzati quasi tutti, con i colori a tempera su cartoncino. È stato studiato e quindi realizzato fascicoletto, con immagini e descrizioni di due Progetti studiati durante l‟A-S: 2011/12. Il lavoro è stato eseguito utilizzando i “software “Photoshop ed Illustrator” . Pagina 20 di 71 PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE MARIA ELENA KOSTNER DISCIPLINA PROGETTAZIONE Le Scuole di Design del XX secolo ed i maestri che le hanno caratterizzate I movimenti artistici ed i loro maggiori esponenti. La Scuola di Glasgow e Charles Rennie Makintosh Le Wiener Werkstätte: Kolo Moser e Josef Hoffmann De Stijl: Gerith Rietveld e Pit Mondrian Il Bauhaus ed i suoi Maestri – Anni Albers – I tessuti negli arredi MODULO 1 MATURITÁ A.S 2011-12 – ARTE DEL TESSUTO PROGETTAZIONE TEMA: La moda femminile dell‟estate 2012 sarà basata essenzialmente sul “bianco” Il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell‟indirizzo di studi frequentato e ispirandosi a uno dei grandi stilisti italiani, proponga a sua scelta una gamma di tessuti idonei per la realizzazione di: Un tailleur Un abito elegante da giorno Un abito da sera Sono stati presentati i seguenti elaborati: schizzi preliminari progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi relazione illustrativa dell’iter progettuale MODULO 2 Preparazione di un fascicolo con le immagini di due elaborati eseguiti durante il quarto anno di studi, nella disciplina di progettazione del tessuto. I LAVORI IMPAGINATI, sono completi di descrizioni tecniche e delle relative illustrazioni. PHOTOSHOP- per l‟elaborazione delle immagini ILLUSTRATOR- per l‟impaginazione delle immagini e dei testi. MODULO 3 I TESSUTI NEGLI ARREDI: OMAGGIO ALLE OPERE TESSILI DI ANNI ALBERS E DEL BAUHAUS DI DESSAU CAMPIONATURA TECNICA MODULO 4 PROGETTAZIONE DI UN SEGNALIBRI, ispirato all‟artista dello Jugendstil praghese Alfons Mucha MODULO 5 PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO con l’artista-designer MARIA GRAZIA ROSIN Titolo: IL GIOIELLO CONTEMPORANEO MODULO 6 - 7 SIMULAZIONE DI DUE PROVE D’ESAME La prova è stata strutturata in due giornate di sei ore ciascuna, per verificare l‟organizzazione operativa delle studentesse che hanno lavorato, utilizzando lo stesso numero di ore, concesse dal Ministero per la prova di Progettazione Arte del Tessuto. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 21 di 71 LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E DECORAZIONE DEI TESSUTI RELAZIONE FINALE DOCENTE MARIA LORETA RANALLETTA DISCIPLINA LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E DECORAZIONE DEI TESSUTI 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) Il programma di laboratorio è parte integrante delle attività di progettazione. Il metodo di lavoro normalmente si basa su proposte grafiche scelte in sede progettuale. Con l‟insegnante di sezione si decidono i temi, si analizzano sia i contenuti che le tecniche di realizzo, che possono essere di tipo specifico della tessitura oppure attraverso la stampa serigrafica o con tecniche miste e poi si procede all‟effettiva possibilità di realizzazione. La sezione è composta da quattro alunne. Omogenea per estrazione sociale ed eterogenea per abilità di base, interesse e attitudine. Per i laboratori l‟obiettivo fondamentale è stato l‟autonomia nella gestione del lavoro in termine pratico e l‟orientamento nelle scelte più efficaci ed appropriate sul piano tecnico risolutivo. Quasi tutte hanno lavorato in modo personale e responsabile nell‟affrontare i temi proposti ed hanno saputo sfruttare al massimo le conoscenze di base e le loro capacità manuali e creative producendo elaborati e manufatti di discreto livello. La partecipazione è stata buona, l‟impegno non sempre costante da parte di una allieva ma costruttivo. Il rapporto con l‟insegnante è sempre stato corretto, piacevole e sereno. Ai fini valutativi si è tenuto conto delle conoscenze tecniche acquisite, abilità manuali, creatività, scelte appropriate alla realizzazione dei manufatti o campionature e partecipazione alle attività in classe. All‟interno della programmazione annuale è stato inserito un progetto didattico-laboratoriale sull‟applicazione sperimentale della tecnica della fotografia analogica su tessuto. Al progetto hanno lavorato insieme la classe 5° tessuto, la classe 4°tessuto e alcuni alunni di 5°della sezione legno, con la collaborazione esterna di una fotografa professionista. Ho constatato molto interesse e partecipazione da parte di tutti al progetto. Atteggiamento attento e propositivo alla sperimentazione della fotografia applicata al tessuto, con risultati interessanti e di grande valenza creativa. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Le verifiche sono avvenute mediante esercitazioni tecnico-pratiche o realizzazioni di manufatti. Ogni singolo progetto ha avuto più valutazioni intermedie e una finale, valutando di volta in volta i progressi ottenuti. Analizzando le varie fasi di lavorazione, verificando l‟acquisizione dei metodi operativi e le scelte tecniche, la capacità di realizzazione e lo sviluppo delle capacità decisionali auto -orientative e valutative. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Laboratorio di tessitura Laboratorio di stampa serigrafica Laboratorio di fotografia Pagina 22 di 71 PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE DISCIPLINA LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E DECORAZIONE DEI TESSUTI MARIA LORETA RANALLETTA MODULO:1 TESSITURA: realizzazione di un arazzo ispirato alle opere dell‟artista spagnolo Joan Mirò. E‟ richiesta la realizzazione in scala 1:1 su telaio a pedale a quattro licci con tecniche realizzative e materiali per l‟esecuzione a scelta . ( progetto di fine anno scolastico 2011-2012) Preparazione del telaio; calcolo dei fili per l‟ordito; scelta del pettine e dei filati per l‟ordito; orditura; rimettaggio; preparazione dei filati per la trama; tessimento. MODULO:2 STAMPA SERIGRAFICA: oggettistica per book-shop ispirata agli artisti J. Pollock, A. Warhol, K. Haring, J.M. Basquiat. E‟ richiesta una campionatura tecnica e la realizzazione di un prototipo. Ampliamento delle proposte in funzione dei risultati ottenuti dalle campionature tecniche. Preparazione dei quadri serigrafici; preparazione pellicole; emulsionatura; sviluppo; stampa. MODULO:3 STAMPA SERIGRAFICA: La moda femminile dell‟estate sarà basata essenzialmente sul “bianco. Il candidato ispirandosi a uno dei grandi stilisti italiani proponga a sua scelta una gamma di tessuti idonei per la realizzazione di un “tailleur / un abito elegante da giorno/ un abito da sera. E‟ richiesta una campionatura tecnica. Preparazione dei quadri serigrafici; preparazione pellicole; emulsionatura; sviluppo; stampa. MODULO: 4 TESSITURA: Omaggio alle opere tessili di Anni Albers e del Bauhaus di Dessau: tessuto per pareti divisorie per un ambiente. E‟ richiesta una campionatura tecnica su telaio piccolo da tavolo da 4 o più licci. Preparazione del telaio; calcolo dei fili per l‟ordito; orditura; rimettaggio; tessimento. MODULO: 5 PROGETTO“ FOTOGRAFIA ANALOGICA & TESSUTO” Cenni di storia della fotografia. Tecniche di ripresa fotografica. Funzionamento della macchina fotografica reflex . Gli obiettivi. Caricamento di un rullino fotografico. Ripresa fotografica. Introduzione alla camera oscura. Sviluppo del negativo. Dimostrazione dell‟ingranditore. Stampa su carta fotografica. Stesura dell‟emulsione fotosensibile su stoffa. Preparazione di soluzioni chimiche per lo sviluppo e il fissaggio. Stampa su stoffa con il metodo della fotografia analogica. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 23 di 71 STORIA DELL‟ARTE RELAZIONE FINALE DOCENTE: MARIA GIOVANNA RANDAZZO DISCIPLINA: STORIA DELL‟ARTE LIBRO DI TESTO ADOTTATO : ARTE 2 e 3 ARTISTI OPERE E TEMI, G.DORFLES A. VERTESE, ed. ATLAS 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA SITUAZIONE FINALE Gli studenti hanno dimostrato interesse per la Storia dell‟Arte; alcuni di loro attraverso un impegno costante allo studio e partecipando talvolta attivamente alle lezioni con interventi mirati e pertinenti. I risultati conseguiti sono infatti buoni. OBIETTIVI RAGGIUNTI 1) Acquisita una crescente confidenza con l‟analisi iconografica. Gli studenti sono in grado di: - analizzare le singole opere anche in rapporto al contesto storico/culturale e in relazione alla produzione globale dell'artista - effettuare confronti tra opere anche appartenenti a epoche e contesti diversi 2) Maturazione di capacità logico-critiche e lessicali, orientate ad una acquisizione rielaborativa degli argomenti. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Ai fini della valutazione per la Storia dell‟Arte si è fatto ricorso alle interrogazioni “ istituzionali “, consistenti in una fase di esposizione autonoma e autodiretta, esplicativa ed ricognitiva relativa ad aspetti vari delle tematiche affrontate; brevi interlocuzioni personalizzate, finalizzate ad accettare preparazione e metodi di lavoro; “Terza Prova”, finalizzata ad accertare capacità di sintesi ed efficace restituzione dei contenuti medesimi e verifiche scritte e analisi iconografiche di opere di uno specifico artista scelte dallo studente. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Ai fini didattici oltre al libro di testo adottato si è ricorsi all‟uso di altre fonti soprattutto del testo Itinerario nell‟arte, vol.III dall‟età dei lumi ai giorni nostri, di Cricco Di Teodoro, seconda edizione Zanichelli e alla visione di filmati relativi alla critica dell‟arte. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: MARIA GIOVANNA RANDAZZO DISCIPLINA: STORIA DELL‟ARTE Dalla Rivoluzione Industriale alla Rivoluzione Francese L‟illuminismo Etienne-Luis Boullèè.Progetto della Sala per l‟ampliamento della biblioteca Nazionale, il Cenotafio di Newton. Piranesi.Santa Maria del Priorato Pagina 24 di 71 Il Neoclassicismo. Canova. Dedalo e Icaro, Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche, Paolina Borghese come Venere vincitrice, Monumento funebre di Maria Cristina d'Austria. David. Marat assassinato, Il giuramento degli Orazi. Ingres. Il bagno turco, Madame de Senonnes, La bagnante di Valpincon, Ritratto di Luis Bertin, L‟apoteosi di Omero, Il sogno di Ossian L'età romantica Friedrich Abbazia nel querceto, Monaco in riva al mare, Viandante sul mare di nebbia. Géricault. La zattera della "Medusa", Alienata con monomania del gioco, Alienato con monomania del furto, Alienata con monomania dell‟invidia. Delacroix. La barca di Dante, La libertà che guida il popolo. Origini e diffusione del realismo Courbet. Gli spaccapietre, Lo studio dell'artista, Signorine sulla riva della Senna, Jo, la bella ragazza irlandese. I macchiaioli Fattori. Lega. Il pergolato, Il canto dello stornello. L‟architettura del Ferro Il Palazzo di cristallo, La Galleria delle Macchine, La torre Eiffel, La Galleria Vittorio Emanuele. La rivoluzione impressionista Edouard Manet. Colazione sull'erba, Olympia, Il bar alle Folies-Bergères Gli impressionisti e le loro mostre. Claude Monet. Impressione: levar del sole, La cattedrale di Rouen, Lo stagno delle ninfee, Palazzo ducale a Venezia. Edgar Degas. La lezione di danza, L‟assenzio, La Tinozza. Pier August Renoir. La Grenouillere, Colazione dei canottieri a Bougival, Moulin de la Gallette. Tendenze postimpressioniste alla ricerca di nuove vie Paul Cezanne. La casa dell'impiccato, Giocatori di carte, Le grandi bagnanti, Monte Sainte-Victoire. Vincent van Gogh. I mangiatori di patate, La stanza gialla, Autoritratto 1887, Notte stellata, Campo di grano con volo di corvi. Paul Gauguin. Il Cristo giallo, La visione dopo il sermone, Come! Sei Gelosa?, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? GeorgeSeurat. Un bagno a Asnieres, Domenica alla Grande-jatte, Il circo. Henri de Toulouse-Lautrec. Al Moulin Rouge. Il divisionismo italiano Gaetano Previati. Maternità. Giovanni Segantini. Le due madri G.Pellizza da Volpedo. Il quarto stato. VERSO IL CROLLO DEGLI IMPERI CENTRALI I presuppostidell‟Art Nouveau: La “Art and Crafts” di William Morris. L‟Art Nouveau. Gustav Klimt. IL bacio, Giuditta, Ritratto di Adele Bloch Bauer, Danae, La culla. L‟esperienza delle arti applicate tra Kunstgewebeschule e Secession La Secessione Viennese e l'architettura: Josef Maria Olbrich, Palazzo della Secessione; Gaudì, La Sagrada Familia, Casa Milà. Adolf Loos. Villa Steiner. I Fauves: Henri Matisse, Donna con cappello, Armonia in rosso, Pesci rossi, Signora in Blu. L‟Espessionismo Il gruppo Die Brucke: Heckel, Giornata limpida; Kirchner, Cinque donne nella strada; Nolde, Ballerina. Edvard Munch. La bambina malata, Il grido, Sera nel corso karl Johann, Pubertà. Osckar Kokoschka. Ritratto di Carl Moll, La sposa del vento. Egon Schiele. Autoritratto, Abbraccio. L‟INIZIO DELL‟ARTE CONTEMPORANEA Pagina 25 di 71 Il Cubismo Pablo Picasso. Madre e Figlio, La famiglia dei saltiinbanchi, Les Damoiselles d'Avignon, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, Chitarra, Natura morta con la sedia di paglia, Guernica. George Braque. Case all‟Estaque, Violino e Tavolozza, Natura morta con “Le jour”. LA STAGIONE ITALIANA DEL FUTURISMO Filippo Tommasi Marinetti e l‟estetica futurista Umberto Boccioni. La città che sale, Gli addii, Materia, Forme uniche nella continuità dello spazio. Giacomo Balla. Dinamismo di un cane al guinzaglio. ARTE TRA PROVOCAZIONE E SOGNO Il Dada Marcel Duchamp. Fontana, La Gioconda con i baffi, Man Ray. Cadeau, Violino di Ingres. L‟arte dell‟inconscio: il Surrealismo Renè Magritte. L‟uso della parola, Golconde, Gli amanti. Salvador Dalì. Il grande masturbatore, La persistenza della memoria, La Venere a cassetti, Sogno causato dal volo di un‟ape. Joan Mirò. Il cacciatore o paesaggio catalano, Arcobaleno e Poetessa. Marx Ernst. La vestizione della sposa, La vergine che sculaccia il Banbino Gesù davanti a tre testimoni. Frida Kalho. Ritratto. Con collana di spine e colibrì, ospedale Henry Ford OLTRE LA FORMA L‟ASTRATTISMO Durante le lezioni successive al 15 maggio verranno trattati i seguenti argomenti: Der Blaue Reiter Kandinskij. Composizione VI, Alcuni cerchi. Klee. Adamo e la piccola Eva, Fuoco nella sera, Monumenti a G, Ragazzo in costume. Il Razionalismo in architettura Le Corbusier. Villa Savoye, Unità di abitazione, Ronchamp. L‟architettura organica: F.Lloyd Wright. Casa sulla cascata, Guggenheim Museum LA METAFISICA Giorgio de Chirico. L‟enigma dell‟oracolo, Ritratto premonitore di Guillaume Apollinaire, Le muse inquietanti. L‟ECOLE DE PARIS Marc Chagall. Autoritratto con sette dita, La passeggiata, Io e il mio villaggio. Amedeo Modigliani. Ritratti, Nudo sdraiato a braccia aperte. ESPERIENZE ARTISTICHE NEL SECONDO DOPOGUERRA L‟informale in Italia Alberto Burri. Il Cretto di Ghibellina, SZ 1. Lucio Fontana. Concetto spaziale. Attesa, Concetto spaziale. LA Fine di Dio. L‟informale in America. L‟Espressionismo Astratto: Action Painting. Jackson Pollock. Numero 27, Convergence. La Pop–Art Andy Warhol. Marilyn Monroe, Minestra in scatola Campbell‟s I. Un'esperienza italiana tra Pop e precorrimenti concettuali Piero Manzoni. Merda D‟artista. L‟arte concettuale Josef Kosuth. One and Three Chairs. L‟arte povera Josef Beuys. Infiltrazione omogenea per pianoforte a coda, 7 000 Querce. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 26 di 71 EDUCAZIONE VISIVA RELAZIONE FINALE DOCENTE ANTONIO AMBROSINO DISCIPLINA ED. VISIVA 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) La classe ha raggiunto ottimi risultati disciplinari e relazionali. Il coinvolgimento è stato buono e avvincente per ambo le parti (ho dovuto ampliare numerosi approfondimenti su molti materiali , causa richieste dei ragazzi). 2 VERIFICHE SVOLTE Sono state svolte: - 3 esercitazioni grafico-teoriche, utilizzando 2 ore per verifica. - 1 verifica, utilizzando il metodo cooperativo, utilizzando 4 ore. - 1 verifica, utilizzando il metodo cooperativo, utilizzando 20 ore. 3 STRUMENTI IMPIEGATI Supporti multimediali, Visite di settore, Riviste di settore, Materie prime, Attrezzature di settore, Laboratorio di SCULTURA PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE ANTONIO AMBROSINO DISCIPLINA ED. VISIVA MODULO: Guardare presuppone il pensiero Potenziare la conoscenza e l‟applicazione delle tecniche di comunicazione visiva. Potenziare le capacità di osservare le Forme individuando proprietà fisiche e geometriche. Consolidamento delle conoscenze e della rappresentazione delle Forme attraverso il rilievo dimensionale degli oggetti, utilizzando tecniche grafico-plastiche diverse. Potenziare le capacità e le abilità nell‟usare con padronanza le strumentazioni tecniche. Padroneggiare la capacità di astrazione. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 27 di 71 GEOMETRIA DESCRITTIVA RELAZIONE FINALE DOCENTE DAMIAN RENATO DISCIPLINA GEOMETRIA DESCRITTIVA 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA, VERIFICHE SVOLTE E STRUMENTI IMPIEGATI La progettazione, nella programmazione didattica dei corsi, è sempre stata vista come il momento di sintesi tra le varie discipline insegnate; nella definizione di un tema progettuale non possono non concorrere tutte quelle conoscenze che vanno identificate sotto la generica definizione di “bagaglio culturale”. Progettare, al di là d‟affascinanti implicazioni estetiche legate al mondo dell‟arte, fondamentalmente significa, soprattutto in questa accezione scolastica, comunicare un‟idea, tramite gli strumenti del disegno. Il programma, quindi, ha verificato la compiutezza di un percorso progettuale mediante l‟individuazione di “fasi operative” in cui è programmato e svolto il tema di volta in volta proposto. Sarebbe indispensabile un committente per verificare a pieno la capacità e del metodo proposto ed il grado di preparazione di ogni singolo allievo; interessante tale ipotesi, perché permetterebbe ad ogni singolo operatore (studente) di verificare tutte queste cose direttamente, tramite un rapporto con persone estranee al mondo istituzionale scolastico, ed auto valutare il proprio grado di competenza senza la mediazione del docente che stabilisca una graduatoria di merito. I tempi di sperimentazione e di realizzo di una idea progettuale, sono un altro aspetto fondamentale, per tanto si sono trasmessi allo studente la sequenza minima necessaria di fasi lavorative, le competenze specifiche per svolgere un tema proposto, i riferimenti ed implicazioni “culturali” che ne identificano la realizzazione; l‟applicazione del metodo ai progetti successivi, elaborati autonomamente, hanno costituito la verifica di quanto appreso. Inoltre si sono proposti una serie di quesiti, propedeutici anche per quella che è definita 3° prova d‟esame nell‟attuale ordinamento scolastico, per indurre gli allievi a riflettere sul “fare progettazione” ribadendo i concetti sperimentati nelle fasi operative. La serie di quesiti proposti è di seguito riportata: • Cosa significa “progettare” • Quali operazioni tecniche e quali elementi grafici caratterizzano un iter progettuale • Quando ha termine la fase progettuale • Con che ordine cronologico si susseguono le varie fasi della progettazione • Le fasi della progettazione rispettano sempre un ordine cronologico • Le fasi della progettazione rispettano sempre lo stesso ordine cronologico • All‟interno dello stesso progetto le fasi della progettazione rispettano l‟ordine cronologico prestabilito • Per quali motivi non é sempre possibile rispettare l‟ordine cronologico prestabilito pur all‟interno dello stesso progetto • In che maniera si giudica questa consequenzialità delle fasi operative che non rispondono a cronologie fisse ed immutabili nemmeno all‟interno dello stesso progetto • Il caos e/o il disordine genera le fasi progettuali • La creatività è frutto di “gesti” incondizionati • L‟esecuzione di ciò che si é progettato, prototipo ecc., incide nella fase progettuale. • Quando è necessaria l‟esecuzione di un prototipo • Quali verifiche sono necessarie alla progettazione • Le scelte progettuali da che cosa dipendono Pagina 28 di 71 • Quali sono i più importanti elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Quanti possono essere gli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Ad un numero maggiore d'elementi che concorrono a definire un tema progettuale, corrisponde automaticamente un miglior prodotto progettuale • Chi determina la qualità degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Chi determina il numero degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale • Cosa s‟intende per: “Riferimento culturale” • Il “riferimento culturale” interviene nella progettazione • Il “riferimento culturale” é indispensabile nella progettazione • Il “riferimento culturale” é sempre palese (cosciente) in chi sta progettando • Tra “riferimento culturale” e “grado culturale” dell‟individuo che progetta vi è differenza • Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire ai “riferimenti culturali” del progettista • Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire al “grado culturale” del progettista • Il progetto è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica • L‟oggetto qualsiasi è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica • Che rapporto intercorre tra il progetto e l‟oggetto realizzato • Esiste un oggetto costruito dall‟uomo che non è stato progettato • Il progetto è e deve sempre essere identificato con i modi d'espressione grafica della cultura occidentale • In un qualche cosa già esistente in natura usata dall‟uomo interviene un processo di progettazione • L‟uso di un oggetto può modificarlo e quindi essere considerato un processo progettuale • In quali attività umane interviene un “processo progettuale” considerando il termine “progetto” nel suo significato più ampio. Le esercitazioni di laboratorio, sono state svolte dagli studenti per meglio specificare i temi progettuali proposti e sono servite agli insegnanti specifici per affinare, in vista dell‟esame, le tecniche e tecnologie costruttive insegnate negli anni precedenti, hanno dato la possibilità di una ulteriore verifica tramite il realizzo di un progetto anche non realizzato dagli studenti esecutori, in verificando le competenze maturate nella lettura-comprensione di grafici esecutivi eseguiti da terzi e la loro corretta redazione in funzione delle fasi costruttive dell‟ oggetto. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE DAMIAN RENATO DISCIPLINA GEOMETRIA DESCRITTIVA MODULO 1 Non ho ritenuto, nell‟ attuale anno di corso, programmare studi astratti, dai quali gli studenti, a mala pena, ritengono solo alcuni concetti essenziali. La classe, del resto, proviene già da un anno di corso, che ha sviscerato tali concetti, per questo, è ragionevole ritenere che siano anche stati assimilati. In una scuola in cui si tenta di parlare di progettazione l‟uso della geometria descrittiva dovrebbe aiutare a progettare, o meglio a controllare scientificamente le intuizioni formali dell‟inventare i contenitori di uno spazio che va comunque rappresentato e comunicato a chi lo deve capire, approvare e costruire. L‟organizzare lo spazio è ciò che si può definire come il fare progettazione. Questa forma operativa è soggetta ad una rigorosa scientificità, tanto più se si pensa all‟industrializzazione a cui si avvicina la stessa architettura. I prodotti industriali, sono il frutto di innumerevoli disegni che portano alla progettazione esecutiva per controllarne le forme e scegliere quelle definitive, uno sbaglio, un ripensamento, una modifica tardiva, costano alla produzione migliaia di euro. In architettura, quando Pagina 29 di 71 solo la scala 1:1 dà l‟assoluta verifica formale e strutturale, è del tutto impensabile, ai nostri giorni, che si possa procedere come, qualche volta, è capitato ai maestri dell‟architettura contemporanea, Wright, Le Corbusier, Michelucci, Scarpa, di dire ai costruttori: “ non mi piace più, buttate tutto di sotto e si ricomincia da capo.” Ecco perché il controllo progettuale, dato dalle visualizzazioni grafiche, è indispensabile, accanto alle necessarie cognizioni tecnologiche deve coesistere anche una eguale capacità di controllo formale e spaziale della progettazione di ogni singolo componente e di quel che può succedere assemblandoli tra loro (talvolta, con spiacevoli sorprese). Non lasciamoci fuorviare dalle affermazioni di Bruno Zevi “buon disegno: cattivo architetto” il paradosso zeviano voleva solo dire: guai all‟ architetto od al designer che si innamora del proprio disegno, confondendolo con la realtà. Il contrario della geometria descrittiva, che insegna proprio i metodi rigorosi per fare in modo che il disegno del progetto coincida con l‟immagine realizzata, senza trucchi ed imbrogli, nonché illusioni da parte del progettista. Le strumentazioni necessarie per le rappresentazioni grafiche della realtà, sono tutte tarate secondo i canoni o le teorie messe a punto dalla nostra specifica disciplina, compresi tutti i programmi “CAD” di cui sono dotati i computer. L‟uso degli strumenti informatici, non è più un “optional” a cui si possa rinunciare con civettuoli atteggiamenti di superiorità intellettuale o di pretese puriste. La velocizzazione dei tempi d‟esecuzione di un disegno data da questi strumenti permette di visualizzare tutte le intersezioni e le rotazioni possibili di piani, di solidi e generare ombre proprie e portate degli oggetti o spazi costruiti, nonché le loro deformazioni spaziali, quindi non nascondere le effettive realtà, cosa sin troppo comune con le rappresentazioni tradizionali: un giunto od una parte perfettamente definite a scapito di altre parti lasciate all‟intuizione del lettore o dell‟ esecutore. Le scuse sono del tutto abolite, anzi, diventano manifeste come tali. Il programma didattico prevede la comprensione del metodo analitico dei programmi “cad”, le rappresentazioni attraverso fasi di approccio sistematico delle relazioni tra i piani nello spazio, la loro collocazione in rappresentazioni 2d e 3d, l‟uso di scale differenti e i passaggi necessari da una rappresentazione all‟altra; le deformazioni nei punti di tangenza e di compenetrazione sia concave che convesse; l‟uso delle ombre, proprie e portate, secondo le più svariarti inclinazioni delle fonti luminose sia naturali sia artificiali. Particolarmente interessante ritengo quest‟approccio, reso più immediato ed intuitivo con l‟ uso dell‟ “archicad”, dato che è sempre risultato difficile, a volte impossibile, per scarsità di tempi didattici ed anche, forse, soprattutto, per difficile comprensione delle tecniche specifiche, fare assimilare ai ragazzi delle medie superiori un uso corretto e scientifico delle ombreggiature, anche non pretendendo metodi rigorosamente analitici ed accontentandoci di metodi più intuitivi. La sperimentazione, quindi, il costruire graficamente oggetti diversi, che si diversificano anche dalla loro specifica ombra generata, dovrebbe stimolare la ricerca o verifica analitica delle soluzioni visualizzate, almeno, negli studenti più dotati od interessati alla rappresentazione della realtà tramite il disegno, ovvero tramite la geometria descrittiva. Vorrei ricordare, in proposito, che il vanto dell‟ Accademia, sicuramente sino oltre la metà del 900, era riuscire a fare “a occhio” tutte le prospettive, con i relativi inganni: proprio l‟esatto contrario che questo insegnamento si propone di fare, alleandosi ad una “macchina” che, dolenti o volenti, è il nostro futuro grafico e progettuale. Tutte le applicazioni della geometria descrittiva, debbono concorrere alla simulazione progettuale per la realizzazione, quindi la consapevolezza delle applicazioni della geometria descrittiva nell‟ inventare, organizzare forme nello spazio, si concretizza nel processo grafico di costruzione dell‟ immagine per il realizzo, come commissionato dalle “Regole di Cortina”, di un “cason” in località Pocol. Questa elaborazione fondamentale del corso di quest‟anno scolastico, se ampliata all‟ interdisciplinarietà, ed alla ricerca nell‟ ambito dell e costruzioni rurali nel nostro territorio, il cui primo approccio è già stato attuato con la partecipazione degli studenti al convegno: “Montagna futura: Legno antico nuovo abitare” del 27/10/2012, può diventare la tesi di maturità da discutere in sede d‟esame. La trattazione della tesi, presenterà l‟esperienza collettiva della classe, quindi legno-tessuto, a cui ogni studente, potrebbe agganciare la propria tesi individuale che potrebbe-dovrebbe ampliare la trattazione Pagina 30 di 71 alle materie ed agli approfondimenti che il candidato riterrà per lui più congeniali sia essi d‟arte, di letteratura, di scienza o tecnica. In conclusione l‟obbiettivo del corso è portare gli studenti ad una consapevolezza del fare tale da garantire la conoscenza delle implicazioni interattive di ogni elemento compositivo tanto da essere capaci di costruire “un giunto”, in senso lato, luogo d‟eccellenza per intersezioni di piani, di volumi, di rotazioni, di spostamenti di assi, di deformazioni convesse o concave; ovvero come da una lezione di Louis I. Kahn: “…Chi sa costruire un giunto, di solito non ama nasconderlo. Sono quelli che non sanno farlo che di solito li nascondono, in un modo o nell’altro. …” ed ancora : “ non vi è crescita naturale se non si consente alle cose di essere ciò che sono. L’individuazione di queste differenze coincide con la conoscenza del significato della forma. La forma non ha configurazione o dimensione. Forma è riconoscimento o realizzazione delle caratteristiche delle diverse cose.” L‟ esperienza di progettazione del “cason” per le regole di Cortina, condotta per l‟intero anno scolastico ha insegnato agli studenti sia della sezione tessuto che della sezione legno, l‟uso dei sistemi grafici di rappresentazione computerizzata, in particolare gli allievi della sezione legno hanno approfondito le tecniche già di loro conoscenza cimentandosi con i problemi di un rilievo dei luoghi, triangolazioni necessarie a definire le curve di livello dei terreni, dimensioni strutturali ed interazioni tra funzioni e spazi. La ricerca dei punti di vista fondamentali per rappresentazioni realistiche in assonometria e prospettiva legate alle volumetrie preesistenti ed alle loro possibili alterazioni sia in ampliamento che in diminuzione. Ogni allievo ha elaborato la propria soluzione di sistemazione dell‟ area assegnata con l‟inserimento di un immobile la cui fattibilità sia tecnica che economica è stata vagliata dalla committenza. Le allieve della sezione tessuto, del tutto prive di conoscenze pregresse per l‟uso di programmi “Cad”, hanno svolto un lavoro definito dal docente ed imparato a renderlo graficamente usando i computer. In particolare sono stati definiti i nodi strutturali, il loro grado di assemblaggio, la loro ripetibilità inserita in griglie modulari (campate strutturali), la complanarità di piani, le loro inclinazioni e perpendicolarità rispetto a sé stesse ad alle orizzontalità-verticalità fisiche. Esaminata la consistenza dell‟oggetto sia per le funzioni richieste dalla committenza che per l‟ effettivo ingombro volumetrico determinato dallo stato di fatto, tramite la costruzione in laboratorio di un plastico in scala 1:20, si sono verificate quattro ipotesi diverse di realizzo, giocando sulla flessibilità di composizione degli elementi strutturali. Due soluzioni sono state ottenute variando l‟asse delle campate, per diminuire il volume della soluzione più funzionalmente completa. Si è notato come per, aggregazione di campate l‟oggetto progettato, possa ampliarsi in più moduli strutturali e funzionali quasi in una infinita sequenza. Altre due soluzioni, per avvicinarsi il più possibile alle volumetrie esistenti senza, sostanzialmente alterare la funzionalità della “capanna”, sono state studiate intervenendo sui nodi strutturali. Ovvero, si sono smontati i loro elementi costitutivi e si sono rimontati, vista la loro modularità, in modo da abbassare la costruzione per intervenire ancora nella disposizione delle campate tanto da riuscire a definire un volume di poco superiore alla stato di fatto. Ultime considerazioni a conclusione dell‟ esperienza progettuale congiunta tra le due sezioni della scuola, hanno riguardato la compatibilità ambientale del‟intervento, per quanto riguarda i materiali di costruzione e le necessarie coibentazioni termiche, acustiche, impermeabili; la loro consistenza, volumetrica è superiore al volume in ampliamente dell‟ esistente, pertanto tale ampliamento risulta ammissibile secondo le normative vigenti in materia di contenimento delle risorse energetiche. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 31 di 71 MATEMATICA RELAZIONE FINALE DOCENTE Simion Andrea DISCIPLINA Matematica 1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA La classe, articolate in due sezioni, Arte e Tessuto, e Legno, ha visto un avvicendamento dei docenti alla fine del primo trimestre. Le lezioni sono state seguite con interesse sufficiente da parte della sezione Tessuto, buono da parte della sezione Legno. I risultati attesi sono i seguenti: Conoscenze: gli alunni devono dimostrare di conoscere: ־ le nozioni a livello contenutistico di ogni argomento ־ le varie procedure di calcolo viste a lezione ־ un lessico matematico opportuno Competenze: gli alunni devono essere in grado di: ־riconoscere i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche della Matematica - comprendere il valore strumentale della Matematica per lo studio delle altre scienze Capacità: gli alunni devono: ־ saper individuare le strategie di risoluzione adeguate al contesto ־ saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati ־ saper riconoscere il contributo dato dalla Matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali Alla fine dell‟anno non tutti gli allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Globalmente il livello della classe è tuttavia sufficiente. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Sono state svolte verifiche prevalentemente scritte, in cui si chiedeva l‟applicazione delle procedure svolte a lezione. Inoltre è stata svolta una simulazione di terza prova, che viene allegata. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Le lezioni sono state di tipo frontale. Si è spesso utilizzato il metodo del cooperative learning, dove si chiedeva agli allievi, divisi in piccoli gruppi con criterio di eterog eneità di svolgere esercizi o semplici problemi. Pagina 32 di 71 PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE Simion Andrea DISCIPLINA Matematica MODULO: FUNZIONI Contenuti: RELAZIONI E FUNZIONI DOMINIO DI UNA FUNZIONE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI CONTENUTI: RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA RELAZIONE E FUNZIONE CALCOLARE IL DOMINIO DI UNA FUNZIONE RAZIONALE RICONOSCERE E CLASSIFICARE FUNZIONI (INIETTIVA, SURIETTIVA, BIIETTIVA) INDIVIDUARE LE PROPRIETÀ DI ALCUNE FUNZIONI (PARI, DISPARI) MODULO: LIMITI E CONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE Contenuti: . DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE AD UN VALORE FINITO INTERPRETAZIONE GRAFICA LIMITE DESTRO E SINISTRO DEFINIZIONE DI FUNZIONE CONTINUA DISCONTINUITÀ DELLE FUNZIONI: PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI PRIMA SPECIE, DI SECONDA SPECIE E DI TERZA SPECIE ASINTOTI DI UNA FUNZIONE CONTENUTI: CONOSCERE LA DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO IN UN PUNTO FINITO CALCOLARE LIMITI DI FUNZIONI RAZIONALI DEFINIRE UNA FUNZIONE CONTINUA IN UN PUNTO E IN UN INTERVALLO INDIVIDUARE FUNZIONI CONTINUE E DISCONTINUE E, NEL CASO DI FUNZIONI DISCONTINUE, SAPER DISTINGUERE I VARI TIPI DI DISCONTINUITÀ DETERMINARE GLI ASINTOTI DI UNA FUNZIONE MODULO: DERIVATE E CALCOLO DIFFERENZIALE Contenuti: RAPPORTO INCREMENTALE E DEFINIZIONE DI DERIVATA SIGNIFICATO GEOMETRICO DELLA DERIVATA DI UNA FUNZIONE DERIVATA DI ALCUNE FUNZIONE ELEMENTARI REGOLE DI DERIVAZIONE DERIVATE E CRESCENZA DI UNA FUNZIONE, PUNTI DI MASSIMO E DI MINIMO DERIVATE E CONCAVITÀ DI UNA FUNZIONE , PUNTI DI FLESSO CONTENUTI: DEFINIRE LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE CALCOLARE LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE UTILIZZANDO LE REGOLE DI DERIVAZIONE CALCOLARE DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE AL PRIMO INDIVIDUARE LA CRESCENZA E/O LA DECRESCENZA DI UNA FUNZIONE, I PUNTI DI MASSIMO E/O MINIMO MEDIANTE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA INDIVIDUARE LA CONCAVITÀ E/O LA CONVESSITÀ DI UNA FUNZIONE, I PUNTI DI FLESSO MEDIANTE LO Pagina 33 di 71 STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA SECONDA MODULO: STUDIO DI UNA FUNZIONE Contenuti: STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE CONTENUTI: DETERMINARE IL DOMINIO DETERMINARE IL SEGNO E GLI EVENTUALI PUNTI DI INTERSEZIONE CON GLI ASSI DETERMINARE EVENTUALI ASINTOTI DETERMINARE GLI INTERVALLI IN CUI LA FUNZIONE È CRESCENTE O DECRESCENTE E GLI EVENTUALI MASSIMI E MINIMI RELATIVI, LA CONVESSITÀ E GLI EVENTUALI FLESSI DISEGNARE IL GRAFICO DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 34 di 71 FISICA RELAZIONE FINALE DOCENTE Simion Andrea 1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA DISCIPLINA Fisica La classe, articolate in due sezioni, Arte e Tessuto, e Legno, ha visto un avvicendamento dei docenti alla fine del primo trimestre. Le lezioni sono state seguite con interesse appena sufficiente da parte della sezione Tessuto, buono da parte della sezione Legno. I risultati attesi sono i seguenti: Conoscenze: gli alunni devono dimostrare di conoscere: ־ il significato delle diverse grandezze fisiche incontrate nel corso ־ le principali leggi fisiche e i principi che regolano i fenomeni fisici oggetto di studio ־ un lessico fisico specifico Competenze: gli alunni devono essere in grado di: ־ enunciare e descrivere le principali leggi della fisica studiate ־ avere un esatta concezione dei diversi ordini di grandezza che si incontrano nella fisica ־ saper utilizzare correttamente le leggi e i principi della fisica per comprendere i principali fenomeni fisici almeno in termini qualitativi Capacità: gli alunni devono: ־ saper affrontare a livello critico semplici situazioni problematiche di varia natura, sapendo utilizzare in modo adeguato le principali strategie di risoluzione viste a lezione ־ saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati ־ saper utilizzare i risultati della Matematica conosciuti per affrontare situazioni problematiche nella fisica ; Alla fine dell‟anno non tutti gli allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Globalmente il livello della classe è tuttavia sufficiente. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Sono state svolte verifiche prevalentemente scritte, di carattere teorico, dove si chiedeva all‟allievo di illustrare brevemente (circa sette righe) un argomento visto a lezione. Nel corso dell‟anno è stata effettuata una simulazioni di terza prova, che viene allegata. Per la valutazione sono stati seguiti sostanzialmente i criteri della griglia utilizzata per la terza prova. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Le lezioni sono state di tipo frontale. Si è spesso utilizzato il metodo del cooperative learning, dove si chiedeva agli allievi, divisi in piccoli gruppi con criterio di eterogeneità di svolgere esercizi o semplici problemi. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE Simion Andrea DISCIPLINA Fisica MODULO:IL CALORE E LA TEMPERATURA Contenuti: LA DILATAZIONE TERMICA Pagina 35 di 71 LA PROPAGAZIONE DEL CALORE I PASSAGGI DI STATO DESCRIVERE IL FENOMENO DELL'EQUILIBRIO TERMICO DISTINGUERE FRA TEMPERATURA E CALORE DESCRIVERE IL FENOMENO DELLA DILATAZIONE LINEARE E DELLA DILATAZIONE VOLUMICA CALCOLARE LA VARIAZIONE DI VOLUME DI UN CORPO PER EFFETTO DI UNA DILATAZIONE TERMICA DEFINIRE IL CALORE SPECIFICO E LA CAPACITÀ TERMICA DI UN CORPO DESCRIVERE E RICONOSCERE LE MODALITÀ DI PROPAGAZIONE DEL CALORE DESCRIVERE I PASSAGGI DI STATO DI UNA SOSTANZA MODULO:ACUSTICA DEGLI AMBIENTI IL SUONO LUNGHEZZA D'ONDA, FREQUENZA E VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, RISONANZA ONDE STAZIONARIE SUONO DIRETTO E RIVERBERATO INTENSITÀ DEL SUONO DIRETTO E DEL SUONO RIVERBERATO TEMPO DI RIVERBERAZIONE FATTORE DI ASSORBIMENTO FORMULA DI EYRING EFFETTI DI FOCALIZZAZIONE CONTENUTI: DESCRIVERE IL SUONO COME UN'ONDA DI PRESSIONE LONGITUDINALE CONOSCERE LA RELAZIONE TRA LUNGHEZZA D 'ONDA, FREQUENZA E VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE CONOSCERE E DESCRIVERE I FENOMENI DI RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, RISONANZA CONOSCERE E DESCRIVERE IL FENOMENO DELLE ONDE STAZIONARIE DEFINIRE IL SUONO DIRETTO E RIVERBERATO CALCOLARE IL FATTORE DI ASSORBIMENTO PER UNA SALA DA CONCERTO NOTE LE DIMENSIONI E LA TIPOLOGIA DEI RIVESTIMENTI DEFINIRE IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE CALCOLARE IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE PER UNA SALA DA CONCERTO NOTE LE DIMENSIONI E LA TIPOLOGIA DEI RIVESTIMENTI UTILIZZANDO LA FORMULA DI EYRING Conoscere gli effetti di focalizzazione e le strategie per ridurli MODULO Cariche elettriche e campo elettrico Elettricità e fenomeni elettrostatici: elettroscopio. Legge di Coulomb. Carica elettrica, cariche elementari, quantizzazione della carica. Il campo elettrico, principio di sovrapposizione del campo elettrico, linee di campo. Flusso del campo elettrico, teorema di Gauss. Campi generati da cariche puntiformi, distribuzioni rettilinee, distribuzioni piane. MODULO: Potenziale elettrico Potenziale elettrico. Conservatività del campo elettrostatico. Differenza di potenziale e moto delle cariche. Superfici equipotenziali. Conduttori in equilibrio elettrostatico: campo, potenziale e distribuzione delle cariche. Condensatori. Capacità di un conduttore e di un condensatore. Dielettrici. Energia del campo elettrico. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 36 di 71 EDUCAZIONE FISICA RELAZIONE FINALE DOCENTE: FRANZOT LUIGI DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA Le attività previste sono state praticamente tutte realizzate, anche se alcune proposte di lezione fuori sede (tennis, pattinaggio tra tutte) non si sono potute svolgere per problemi di organizzazione delle strutture che ci avrebbero dovuto ospitare. Il gruppo si è distinto per aver compreso una delle peculiarità della Disciplina e cioè la curiosità sperimentale. Gli studenti hanno accolto le proposte con interesse fornendo, alle volte, anche un contributo personale, dimostrando quindi maturità e disponibilità.Le attività previste sono state praticamente tutte realizzate, anche se alcune proposte di lezione fuori sede (tennis, pattinaggio tra tutte) non si sono potute svolgere per problemi di organizzazione delle strutture che ci avrebbero dovuto ospitare. Il gruppo si è distinto per aver compreso una delle peculiarità della Disciplina e cioè la curiosità sperimentale. Gli studenti hanno accolto le proposte con interesse fornendo, alle volte, anche un contributo personale, dimostrando quindi maturità e disponibilità. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) L‟osservazione sistematica è stata la modalità di verifica principale per la parte pratica, a cui è seguita una valutazione in rapporto agli obiettivi che mi ero prefissato e che sono stati raggiunti completamente, anche se la parte teorica ha suscitato qualche perplessità dato che, negli anni scorsi, questo aspetto è stato completamente tralasciato. Questa situazione ha fatto si che in un anno scolastico ci si è trovati a condensare quanto si sarebbe dovuto fare in cinque anni, con le difficoltà che, credo, sia logico immaginare. Nonostante questo, la maggior parte degli allievi ha recepito l‟importanza di quanto si stava facendo, dimostrando anche un interesse personale che definirei gratificante (per il docente), oltre che un livello di preparazione che, spesso va ben oltre la sufficienza. Sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova, sia in situazione reale (con le altre Discipline) sia esclusivamente per la mia Disciplina, come già detto, le verifiche sono state svolte nella seconda metà dell‟anno. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: FRANZOT LUIGI DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MODULO: Metodologia ed allenamento sportivo Capacità Condizionali e Coordinative forza velocita‟ resistenza capacita‟ coordinative in generale Allenabilità ed effetti dell‟allenamento Differenze di allenabilità tra le varie capacità condizionali Rendimento dell‟allenamento: differenze tra uomo e donna La Supercompensazione Pagina 37 di 71 L‟Overtraining Protocolli fondamentali di allenamento Sequenza base di allenamento (attivazione – mobilizzazione – stretching – fase attiva centrale – fase specialistica – defaticamento – stretching): motivazioni, variazioni, specificità Stretching: motivazioni, modalità e protocolli, variazioni, tecniche speciali Mobilizzazione articolare: motivazioni, tecniche di esecuzione, giustificazioni fisiologiche MODULO: Discipline Sportive e Grandi Giochi Sportivi, attività ludico-motoria Atletica Leggera: Specialità (Olimpiche) I Salti I Lanci Le Corse Le prove multiple Atleti e fatti di particolare importanza nella storia dell‟Atletica Leggera Pallavolo: I Fondamentali Il Campo e le principali Regole Struttura fondamentale del gioco Pallacanestro: I Fondamentali Il Campo e le principali Regole Struttura fondamentale del gioco Ultimate Frisbee: I Fondamentali (lancio esterno ed interno, prese ad una e due mani) Il Campo e le principali Regole Struttura fondamentale del gioco Acrogym: descrizione dell‟attività richieste motorie specifiche Giochi tradizionali e loro adattamenti : dalla palla avvelenata ad “Hilander” MODULO: Anatomia, meccanica articolare, fisiologia Ossa, muscoli e articolazioni Generalità sulle ossa (struttura, composizione, tipologie, funzioni, classificazione) Generalità sulle articolazioni (classificazione, funzioni, strutture intra ed extrarticolari) Generalità sui muscoli (il tessuto muscolare, le funzioni dei principali muscoli dell‟apparato locomotorie) MODULO: Giochi Olimpici Le Olimpiadi antiche e moderne (storia) Giochi Olimpici moderni: edizioni di particolare importanza (Atene 1896 – Parigi 1900 – Berlino 1936 – Roma 1960 – Città del Messico 1968 – Monaco 1972 - Los Angeles 1984 – Atlanta 1996 – Londra 2012 …) vuoi dal punto di vista sportivo/prestazionale, che culturale, politico, di costume ecc… MODULO: Il doping e l‟integrazione Generalità e differenze Principali sostanze dopanti e loro effetti (diretti e collaterali) Principi nutritivi soggetti ad integrazione, loro funzioni Principio di illegalità della pratica del doping, cenni sulla regolamentazione sportiva Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 38 di 71 LINGUA E CULTURA TEDESCA RELAZIONE FINALE DOCENTE Paganin Sonia DISCIPLINA Lingua e Cultura Tedesca LIBRO DI TESTO ADOTTATO “Vitamin D”, integrato tuttavia con fotocopie fornite da altri testi, e con l'utilizzo di materiale audio. 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) Gli alunni della classe V hanno dimostrato, fin dall‟inizio dell‟anno scolastico, di aver raggiunto un sufficiente livello di maturazione nello studio e nel rapporto con colleghi e docenti. Il numero delle unità di apprendimento svolte in classe ha sostanzialmente rispettato quello previsto nella programmazione iniziale. La contrazione del programma è stata determinata, dalle poche ore di lezione alla settimana (2) a disposizione, e dall'esigenza di riprendere alcune strutture grammaticali, È mancata altresì la continuità didattica in classe, ove ho insegnato in questo anno scolastico, dopo due anni e ho cercato di inizialmente di trattare temi e concetti del precedenti anni scolastici per consolidarli (ripassandoli) e innestarli sul nuovo programma al fine di preparare i ragazzi all‟Esame di Stato. Tra gli obiettivi dell‟insegnamento si è posto soprattutto quello di stimolare e sviluppare negli allievi un processo di orientamento in modo tale da permettere loro di imparare a decidere, scegliere autonomamente, comunicare,valutare ed apprendere. Si è cercato di attivare processi di apprendimento che li rendessero capaci di orientarsi anche nell‟ambiente stesso in cui operavano: la vita sociale, la professione del lavoro, il proprio tempo, la propria esperienza, in modo tale da dare le opportunità e gli strumenti di conoscenza della realtà nella sua multiforme complessità. Sono state altresì incentivate le capacità di espressione del pensiero e dei sentimenti sviluppando allo stesso tempo le capacità logico cognitive e gli specifici interessi. Anche se per taluni ragazzi l‟impegno non è sempre stato rispondente alle reali capacità, tutti, con diverso grado di competenza, sanno utilizzare la lingua tedesca nelle situazioni di vita quotidiana e conoscono le caratteristiche principali dei paesi europei di lingua tedesca. Gli studenti hanno inoltre imparato ad attuare una metodologia di lavoro che li ha progressivamente portati ad apprezzare le caratteristiche della cultura tedesca, e di approfondire la conoscenza di alcune terminologie storiche in lingua, già note nella lingua madre. Per quanto concerne i risultati ottenuti, se per alcuni alunni le valutazioni hanno premiato il lavoro e l'impegno, per gli altri, anche a causa di una certa difficoltà nell'esposizione e nel cogliere le sollecitazioni e gli inviti alla riflessione offerti dell'insegnante, gli obiettivi non sono stati raggiunti in maniera brillante. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) Le verifiche, orali e scritte (quattro nel trimestre e cinque nel pentamestre), sono state condotte attraverso la formulazione di domande, dirette a identificare l‟acquisizione di: - capacità di lettura e comprensione di un testo in tedesco sia nell'ambito della quotidianità, e di Pagina 39 di 71 - natura geografica e storica; comprensione orale, con ascolto di testi tratti da varie situazioni; produzione orale riguardante aspetti personali (famiglia, hobby, ecc). Nella valutazione, si è tenuto conto delle compentenze richieste dal quadro comune europeo, (Comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta). Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è fatto costante riferimento a quanto previsto in materia dal P.O.F. Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che dell‟oggettivo rendimento scolastico, anche del livello di partenza e del percorso compiuto durante l‟anno scolastico, della partecipazione, degli interventi, dell‟attenzione dimostrata in classe e dell‟applicazione con cui è stato svolto il lavoro di studio e di approfondimento domestico 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) Si è preferito una lezione di tipo frontale: i ragazzi hanno affrontato la lettura dei testi con l‟insegnante, la quale ha cercato di favorire l‟interazione reciproca lasciando spazio ad interventi, richieste, commenti. Gli appunti relativi alle lezioni in classe (eventuali ripassi grammaticali e studio di nuovi vocaboli) si sono quindi rivelati il metodo di lavoro essenziale per l‟apprendimento degli argomenti proposti. Le interrogazioni e le verifiche sono divenute una motivazione di approfondimento degli argomenti proposti, e un modo per conoscere le tradizioni e la cultura dei paesi di nazionalità tedesca. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE Paganin Sonia DISCIPLINA Lingua e Cultura Tedesca MODULO 1….La Germania dal punto di vista geografico, struttura governativa, e organizzazione federale e confronto con l'Italia. Cenni sugli altri stati di nazionalità tedesca. Usi e costumi tipici della Germania. Deutschland auf einen Blick, Zahlen und Fakten Die Bundesländer: 16 Länder, ein Staat Deutschlandbilder Es war einmal: die Deutsche Märchenstraße Mahlzeit: morgens, mittags, abends Die Ostesee Die Nordsee Deutsche Landschaften (Natur pur) Deutsche Landschaften: Ebenen, Küsten, Gebirge Fesxte: Jahresanfang (Fasxhing, der Dreikön igstag, Weihnachten, Ostern, die Nacht der Hexen) Österreich : überblick und die Bundesländer Österreich: aus der Geschichte (Maria Theresia, Fürst von Metternich, Kaiserin Elisabegh “Sissi”und die Jahrhundertwende, der erste und zweite Weltkrieg. Pagina 40 di 71 Wien ist eine Reise wert Die Schweiz überblick Die Schweiz und die Schokolade Das Fürstentum Liechtenstein MODULO 2 Breve storia della formazione della nazione tedesca, e particolar attenzione per il periodo della grande guerra e della seconda guerra mondiale; situazione di Berlino nel secondo dopoguerra, costruzione e caduta del muro. Gründerjahre Die “industrielle Revolution” “Eiserner Kanzler” mit Zuckerbrot und Peitsche Boom und Imperialismus Die “verspätete Nation” Die Donaumonarchie Österreich-Ungarn Die Weimarer Republik Das dritte Reich Der totale Krieg Holocaust, Terror und Widerstand Die Nazi-Diktatur Endestation: Auschwitz Zweimal Deutschland Der Mauerbau Der Fall der Mauer Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 41 di 71 CHIMICA E LABORATORIO TECNOLOGICO RELAZIONE FINALE DOCENTE: Interdonato Nadia DISCIPLINA: Chimica e Laboratorio Tecnologico LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Chimica per L‟Arte (autori: Bucari, Casali / casa editrice: Calderini) VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA La classe, interamente composta da 13 allievi così ripartiti: 4 allieve sezione tessuto e 9 allievi sezione legno di cui una ragazza, ha risposto positivamente agli stimoli didattici che sono stati proposti nel corso dell‟anno. Il livello di preparazione e le capacità per alcuni studenti sono buone, altri hanno dimostrato un impegno altalenante. Il comportamento dei ragazzi è stato in generale corretto e responsabile. Il giudizio complessivo sul lavoro svolto quest‟anno è complessivamente soddisfacente. Nel suo insieme la classe ha risposto positivamente alle sollecitazioni, manifestando non sempre disponibilità al lavoro ma una buona partecipazione al dialogo educativo. Per quanto possibile, nella trattazione degli argomenti, si è cercato di avere una certa attenzione verso possibili collegamenti con argomenti che possano far parte del colloquio d‟esame. Nella trattazione degli argomenti, al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati, lavori multimediali e lavori di ricerca. Conoscenze La classe, alla luce del lavoro svolto, possiede mediamente la conoscenza dei concetti più significativi della chimica organica. Competenze La classe, nel complesso, sa organizzare adeguatamente i contenuti appresi, sapendoli mettere, ove necessario, in relazione tra loro. Alcuni alunni hanno sviluppato adeguate competenze linguistico espositive che consentono loro di argomentare con sufficiente disinvoltura i concetti appresi. Capacità In genere gli alunni sono in grado di confrontare in maniera critica i contenuti appresi. VERIFICHE SVOLTE Sono state svolte almeno tre prove di verifica a quadrimestre, nella forma del colloquio orale e/o di prova scritta. Sono state considerate la conoscenza dell‟argomento, il linguaggio tecnico della disciplina e la rielaborazione personale. E' stata privilegiata la lezione frontale, cercando sempre la partecipazione attiva della classe al fine di risolvere eventuali dubbi o fornire chiarimenti. Nelle verifiche orali sono stati valutati il livello e la qualità di apprendimento, la capacità di collegamento, l'attitudine a problematizzare i fenomeni, il corretto uso del mezzo linguistico, l'acquisizione della terminologia specifica disciplinare e il livello di maturazione interiore. Nella valutazione si è tenuto conto del livello medio della classe, dell'impegno, della partecipazione Pagina 42 di 71 attiva alle lezioni con interventi significativi pertinenti e costruttivi e del progresso complessivo di ogni singolo allievo rispetto ai livelli iniziali. 3 STRUMENTI IMPIEGATI Nella trattazione degli argomenti, al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati, lavori multimediali e lavori di ricerca. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: Interdonato Nadia DISCIPLINA: Chimica e Laboratorio Tecnologico MODULO:1 LA CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE ORBITALICA NEL CARBONIO; LEGAME CHIMICO ED ISOMERIA; ALCANI E CICLOALCANI; ISOMERIA CONFORMAZIONALE E GEOMETRICA; ALCANI E ALCHINI; I COMPOSTI AROMATICI; NOMENCLATURA; STEREOISOMERIA ED ATTIVITÀ OTTICA; I COMPOSTI ORGANICI ALOGENATI; REAZIONI DI SOSTITUZIONE ED ELIMINAZIONE; IL PETROLIO; ALCOLI, FENOLI ED ETERI; GRASSI , SAPONI E CERE; ETERI, EPOSSIDI E SOLFURI; ALDEIDI E CHETONI; ACIDI CARBOSSILICI ED ESTERI; ACIDI FUNZIONALI E GRASSI; AMMINE E COMPOSTI AZOTATI; COMPOSTI POLIFUNZIONALI; SACCARIDI E POLISACCARIDI. MODULO:2 CHIMICA APPLICATA: POLIMERI E MATERIE PLASTICHE. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 43 di 71 ECONOMIA E SOCIOLOGIA RELAZIONE FINALE DOCENTE : Piccolo Valentina DISCIPLINA : Economia e Sociologia LIBRO DI TESTO ADOTTATO : Economia, società e cultura. Tabacchini-Salzano. Ed. Hoepli 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA La classe ha seguito per tutto l‟anno scolastico le lezioni con un buon interesse; l‟applicazione allo studio è stata regolare e responsabile in quasi tutti gli allievi. La preparazione finale, pur diversificata, è soddisfacente nella quasi totalità degli alunni, con qualche eccellenza. Alcuni hanno evidenziato anche un buon metodo di lavoro e autonomia didattica. Gli alunni più deboli hanno raggiunto nel secondo periodo gli obiettivi minimi della disciplina, seguiti personalmente ed in maniera diversificata dall‟insegnante. La programmazione è stata svolta in un clima sereno e di collaborazione. 2 VERIFICHE SVOLTE Sono state somministrate verifiche con item a scelta multipla o vero falso a fine modulo; le verifiche orali sono state effettuate alla fine di ogni lezione e a fine capitolo. 3 STRUMENTI IMPIEGATI Libro di testo e dispense fornite dall‟insegnante per gli approfondimenti. PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE : Piccolo Valentina DISCIPLINA : Economia e Sociologia MODULO 1: I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI Contenuti I vantaggi del commercio internazionale Protezionismo e libero scambio Importazioni, esportazioni e reddito nazionale Origini della moneta Le funzioni della moneta Tipi di moneta Valori della moneta Pagina 44 di 71 Mercati valutari e pagamenti internazionali L‟Unione Monetaria Europea e l‟Euro L‟Euro e le sue vicende Gli accordi commerciali internazionali L‟Unione Europea e la sua storia Le Istituzioni dell‟Unione Europea La globalizzazione dell‟economia: il fenomeno, le cause, gli effetti economici e gli aspetti socio culturali MODULO 2: ECONOMIE E AMBIENTE Contenuti L‟uomo e l‟ambiente Gli studi sull‟ambiente L‟analisi economica del rapporto uomo-ambiente Lo sviluppo sostenibile I danni all‟ambiente Degrado ambientale e patrimonio artistico Biotecnologie ed etica Associazioni e movimenti ambientalisti Tutela internazionale dell‟ambiente: gli impegni internazionali a livello globale Tutela internazionale dell‟ambiente: gli impegni internazionali a livello europeo Le leggi italiane sull‟ambiente La tutela per il danno ambientale Ambiente e mercato Il nuovo rapporto tra le imprese e l‟ambiente naturale Il Sistema di gestione ambientale d‟impresa MODULO 3: SOCIOLOGIA DEI CONSUMI Contenuti La nascita e lo sviluppo della società dei consumi. Gli stadi iniziali, la fase di pieno sviluppo, la critica e la crisi della società dei consumi Le nuove tendenze del consumo Il comportamento d‟acquisto del consumatore MODULO 4: COMUNICAZIONE E PUBBILICITA’ Contenuti La comunicazione: gli approcci, il processo, il linguaggio, i mass media La comunicazione d‟impresa: definizione obiettivi, gli strumenti, le fasi dello sviluppo di una comunicazione efficace La pubblicità: origini e sviluppo, i media, il linguaggio pubblicitario, come nasce una campagna pubblicitaria, gli effetti della pubblicità, il ruolo sociale della pubblicità, il rapporto con l‟arte. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 45 di 71 RELIGIONE RELAZIONE FINALE DOCENTE: MENIA TAMON MASSIMO DISCIPLINA: RELIGIONE 1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc ) La classe ha affrontato le varie attività con interesse ed impegno, permettendo di lavorare in un clima sereno e favorevole al dialogo. Gli alunni hanno dimostrato di aver raggiunto discrete capacità di analisi, di senso critico e di confronto costruttivo. Buona la partecipazione alle varie attività, ma gli interventi non si sono sempre dimostrati regolari e sostenuti. L‟esposizione necessita ancora di miglioramenti, in quanto troppo frettolosa, poco approfondita e a volte mancante di linguaggio specifico. Gli obiettivi prefissi sono stati raggiunti. 2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza) L‟insegnante ha adottato modalità di verifica in itinere, per accertare la padronanza di abilità e conoscenze acquisite dall‟alunno. Si è tenuto conto di quanto espresso nel dialogo, che sia spontaneo o sollecitato; della capacità di rielaborare; del risultato dei lavori assegnati; dell‟impegno e dell‟interesse. 3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc) METODI Lezione frontale. Dialogo. Fotolinguaggio. Cooperative learning. Analisi di testi. Linguaggio multimediale e musicale. Approfondimenti personali. STRUMENTI DI LAVORO o Fotocopie. o Video o Schemi. o Musica o Uso del computer. Pagina 46 di 71 PROGRAMMA SVOLTO DOCENTE: MENIA TAMON MASSIMO DISCIPLINA: RELIGIONE MODULO: LA VITA E I SUOI VALORI Contenuti: - Cosa è un valore e quale è il suo scopo; - Il valore della vita e della persona; - Gesù vero valore del cristiano; - La dignità della persona; - L‟amore; - L‟amore come eros; - L‟amore come carità. MODULO: PER UNA SOCIETA‟ FONDATA SUI VALORI CRISTIANI Contenuti: - La dignità della persona; - La giustizia; - Una politica per l‟uomo; - Una economia per l‟uomo; - Il rapporto nord e sud del mondo; - La solidarietà; - Il volontariato. MODULO: IL VALORE DEL CORPO Contenuti: - Essere o avere un corpo; - Il rispetto del proprio corpo; - Amore e sessualità. MODULO: FAMIGLIA E MATRIMONIO, FONDAMENTO DELLA SOCIETA‟ Contenuti: - Il significato di famiglia; - Varie tipologie di famiglia oggi; - Il valore del matrimonio; - Il matrimonio nelle religioni monoteiste; - L‟importanza educativa della famiglia. Docente Rappresentante 1 Rappresentante 2 Pagina 47 di 71 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE D‟ESAME GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIP. A ANALISI TESTUALE CRITERI 15-14 13-12 11-10 9-6 5-3 1-2 Incompleta e solo parzialmente corretta Gravemente incompleta e scorretta Nullo Comprensione dl testo (contenuti e significati) Analisi corretta, approfondita, completa Nel complesso esauriente Individua in modo corretto solo gli aspetti generali Analisi degli aspetti stilistico-espressivi Corretta, precisa, articolata Nel complesso corretta Contempla solo gli aspetti fondamentali Superficiale, con imprecisioni e/o errori Riflessioni/approfondime nti Discorso articolato, completo, personale Adeguato nel complesso Essenziale Schematico con imprecisioni e/o errori Generico e/o errato Nullo Struttura del discorso Testo coerente, coeso, personale Organico e fluido Ordinato, corretto con alcune imprecisioni Con incoerenze e/o errori Molto disordinato, incoerente, scorretto Nullo Forma corretta, appropriata, personale Nel complesso corretta Chiara, con qualche imprecisione Con errori/frequenti errori Confusa e scorretta Nullo 9-6 5-3 1-2 Correttezza formale TIP. B ARTICOLO DI GIORNALE CRITERI Aderenza alla tipologia testuale 15-14 / SAGGIO BREVE 13-12 11-10 Analisi scorretta Nullo Completa Soddisfacente Sostanziale Solo parziale Non aderente Nullo Pertinenza dei contenuti Completa Soddisfacente Sostanziale Solo parziale Non pertinente Nullo Originale, completa, pertinente Pertinente e completa Schematica, ma corretta Superficiale e solo parziale Dati non utilizzati e/o travisati Nullo Esplicitazione tesi Articolata ed evidente Chiara ed ordinata Per lo più riconoscibile Non individuabile Nullo Presentazione dell‟argomento Articolata, coerente, approfondita Ampia e pertinente Ordinata, essenziale Gestione documenti Struttura del discorso Testo coerente, Organico e coeso, personale fluido Correttezza formale Forma corretta, appropriata, personale Nel complesso corretta Ordinato, corretto, con alcune imprecisioni Chiara, con qualche imprecisione Appena accennata e confusa Disordinata poco approfondita Con errori e/o incoerenze Disorganica confusa e incoerente Molto disordinato, incoerente, scorretto Con Confusa e errori/frequenti scorretta errori Nullo Nullo Nullo Pagina 48 di 71 TIP. C/D A RGOMENTO STORICO / GENERALE CRITERI 15-14 Aderenza alla traccia Completa Esplicitazione tesi Articolata ed evidente Articolata, coerente, approfondita Testo Struttura del coerente, discorso coeso, personale Forma corretta, Correttezza formale appropriata, personale Presentazione dell‟argomento 13-12 11-10 9-6 5-3 1-2 Soddisfacente Sostanziale Solo parziale Non aderente Nullo Chiara ed ordinata Per lo più riconoscibile Appena accennata e confusa Non individuabile Nullo Ampia e pertinente Ordinata, essenziale Organico e fluido Ordinato, corretto, con alcune imprecisioni Chiara, con Nel complesso qualche corretta imprecisione Disorganica Disordinata poco confusa e approfondita incoerente Molto Con errori e/o disordinato, incoerenze incoerente, scorretto Con errori/frequenti errori Confusa e scorretta Nullo Nullo Nullo Pagina 49 di 71 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SEZIONE LEGNO Indicatori A Originalità nella trattazione del tema B Definizione del tema tramite schizzi a mano libera, note ed appunti C Disegno tecnico generale in scala adeguata Quotatura disegno tecnico generale Definizione del tema tramite rappresentazione grafica progettuale a scale diverse dal generale al particolare Disegno tecnico particolari costruttivi in scala adeguata Quotatura disegno tecnico particolari costruttivi Descrittori Priva di ogni originalità Banale Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Punti 1,0 1,4 1,8 2,0 2,3 2,5 2,8 3,0 1,0 1,4 1,8 2,0 2,3 2,5 2,8 3,0 0.25 0.35 0.45 0.5 0.575 0,625 0,70 0,75 0.25 0.35 0.45 0.5 0.575 0,625 0,70 0,75 0.25 0.35 0.45 0.5 0.575 0,625 0,70 0,75 0.25 0.35 0.45 0.5 0.575 0,625 0,70 0,75 Totale punti Pagina 50 di 71 D Realizzazione del prototipo in laboratorio E Relazione descrittiva Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente 1,0 1,4 1,8 2,0 2,3 2,5 2,8 3,0 1,0 1,4 1,8 2,0 2,3 2,5 2,8 3,0 PUNTEGGIO TOTALE Pagina 51 di 71 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SEZIONE TESSUTO DEFINIZIONE DEL TEMA TRAMITE SCHIZZI A MANO LIBERA, DISEGNI PUNTI PRELIMINARI NOTE E APPUNTI ORIGINALITÀ E CREATIVITÀ DELLA TRATTAZIONE DEL TEMA PERSONALITÀ STILISTICA Insufficiente 1 Sufficiente 2 Buono 3 Ottimo 4 CORRETTEZZA DELL’ITER PROGETTUALE PROVE DI COMPOSIZIONE PROVE DI COLORE DEFINITIVO (Correttezza tecnica: misure/ scala/ descrizioni) AMBIENTAZIONE (personalità stilistica/ correttezza grafica e rappresentazione coloristica Insufficiente Sufficiente - Discreto Buono - Ottimo 1 3 4 REALIZZAZIONE DEL PROPTOTIPO E/O PARTICOARE, MODELLO IN SCALA Insufficiente Sufficiente - Discreto Buono - Ottimo 1 3 4 RELAZIONE ESPLICATIVA DEL PROGETTO. APPLICAZIONE DEL LINGUAGGIO TECNICO-OPERATIVO ADEGUATO Insufficiente Sufficiente - Discreto Buono PUNTEGGIO TOTALE 1 2 3 Pagina 52 di 71 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI TERZA PROVA - Tipologia B e C A) N° risposte esatte 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2,5 4 5,5 7 8,5 10 11,3 12,5 13,8 15 Risposta corretta verifica Punteggio B) INDICATORI DESCRITTORI Non svolto - Conoscenza specifica degli argomenti richiesti - Comprensione del quesito - Conoscenza dei contenuti - Padronanza della lingua - Proprietà di linguaggio disciplinare - Individuazione del procedimento risolutivo - Competenze algebriche e formali -Capacità di argomentazione - Capacità di utilizzo delle conoscenze - Capacità di sintesi CANDIDATO LIVELLI PUNTEGGI B1 B2 nullo 1 Gravissimi errori ed ampie lacune gravemente insufficiente 1 Presenza di errori e lacune insufficiente 2 Errori non gravi e genericità mediocre 3 Essenzialmente corretta sufficiente 4 Completa pur in presenza di alcune imprecisioni discreto 4,5 Precisa, articolata e puntuale sulle richieste buono 5 Completa e ricca di argomentazioni ottimo 6 Gravemente inadeguate gravemente insufficiente 1 Inadeguate insufficiente 1,5 Imprecise mediocre 2 Sostanzialmente corrette sufficiente 3 Complete e sostanzialmente adeguate discreto 3,5 Precise e articolate buono 4 Complete e ricche ottimo 4,5 Gravissime carenze gravemente insufficiente 1 Inadeguate insufficiente 2 Modeste mediocre 2,5 Accettabili e adeguate sufficiente 3 Presenti ma non omogeneamente sviluppate discreto 3,5 Omogeneamente sviluppate buono 4 Omogeneamente e pienamente sviluppate ottimo 4,5 Punteggio “A” Punteggio “B1” Punteggio “B2” Totale Punteggio/3 Pagina 53 di 71 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE INDICATORI I FASE Argomento proposto dal candidato 1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare DESCRITTOR1 Autonoma, consapevole ed efficace Autonoma e sostanzialmente soddisfacente Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale 2. Capacità di Autonoma, completa e articolata argomentazione, Adeguata ed efficace di analisi/sintesi, Adeguata e accettabile di rielaborazione critica Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale 3. Capacità espressiva Corretta, appropriata e fluente e padronanza della lingua Corretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa Scorretta, stentata Punteggio in /30 Punteggio assegnato 4 3 2 1 0 4 3 2 1 0 4 3 2 1 0 ____/12 II FASE Argomenti proposti dai commissari 1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare 2 Corenza logicotematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi 3. Capacità di rielaborazione critica Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale Efficace e articolata Sostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa Inefficace 6 5 4 3 2-0 6 5 4 3 2-0 4 3 2 1 0 I PROVA Adeguata Inefficace 0,50 0 II PROVA Adeguata Inefficace III PROVA Adeguata Inefficace 0.50 0 1 0 ____/16 III FASE Discussione prove scritte 1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione ____/ 2 ____/30 Pagina 54 di 71 TESTI DI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA PROVA DEL 13/03/13 EDUCAZIONE VISIVA 1. Quale parte dell'occhio regola l'ingresso di maggiore o minore luce? Cornea Cristallino Pupilla Sclera 2) Come si chiama la sostanza gelatinosa che riempie la cavità posta posteriormente rispetto al cristallino? Cornea Umor vitreo Umor acqueo Sclera 3) Come si proiettano le immagini sulla retina? Rimpicciolite e capovolte Ingrandite e capovolte Rimpicciolite sfuocate Sfuocate e capovolte 4) E' il "bianco dell'occhio", una membrana biancastra e resistente, al di sotto della quale sta la coroide, la parte riccamente vascolarizzata dell'occhio. Sclerotica Cornea Cristallino Pupilla 5) Liquido simile al plasma che riempie la piccola cavità posta anteriormente rispetto al cristallino… Cornea Umor vitreo Umor acqueo Iride Pagina 55 di 71 6) Quale colore è complementare dell'arancio? Blu Verde Viola Giallo 7) Un colore è più saturo quando: È puro È ricco di nero È ricco di bianco Ha forti contrasti 8) Quale delle seguenti è la forma geometrica più aerodinamica? Goccia Ovale Triangolo Trapezio 9) Trasmette gioia, una linea: Discendente Ascendente Spezzata Spiraliforme 10) Quale parte del nostro occhio permette la messa a fuoco di oggetti più vicini o più lontani? Cornea Sclera Cristallino Pupilla B1- Il Candidato spieghi brevemente qual è condizione che permette la visione umana? (max 6 righe) B2- Il Candidato spieghi brevemente: se i colori primari sono blu giallo e magenta, il nero e bianco come vengono chiamati? (max 6 righe) Pagina 56 di 71 STORIA 1) Nel 1912 venne varata la riforma elettorale che introdusse O il suffragio universale. O il suffragio universale maschile. O il voto alle donne. O Il voto dei cittadini maschi, che possedevano una certa ricchezza. 2)La dittatura fascista si incentrava sul Capo del Governo che O era portato al dialogo O rappresentava tutte le classi sociali O si identificava con lo Stato, il Partito ed aveva poteri illimitati O si faceva aiutare dal Parlamento 3)La Società delle Nazioni nacque O da una proposta di Wilson, presidente degli Stati Uniti O dal piano di Hitler di conquistare tutta l‟Europa O dal proposito di ristabilire i principi democratici O dal desiderio di porre fine ai conflitti sociali tra la classe borghese e operaia 4) Col trattato di Rapallo, l‟Italia concludeva una fase critica, O in cui si difesero le conquiste coloniali O in cui ottenne l‟antica città di Zara e Fiume fu “città libera” O in cui si liberarono Trento e Trieste O in cui proclamò D‟Annunzio poeta vate 5) La legge Acerbo O propose la fine della monarchia O favorì il partito che avesse ottenuto più voti O attuò una riforma agraria O promosse lo sviluppo industriale 6) La “vittoria mutilata” significò per l‟Italia O un riprendere le ostilità O insoddisfazione per come si erano svolte le trattative alla conclusione della guerra Pagina 57 di 71 O una promessa di futuri miglioramenti O una vittoria, che se anche non completa, aveva soddisfatto tutti 7) La marcia su Roma, evento conclusivo dell‟ascesa fascista, O vide l‟affermarsi del potere operaio O consolidò l‟impegno liberale O diede l‟opportunità al Parlamento di mantenere il potere O confermò l‟opinione diffusa che la conquista del potere era ormai cosa fatta 8) Allo scoppio della prima guerra mondiale, l‟Italia non partecipò alle ostilità O perché era interessata alla conquista del Giappone O perché il popolo votò per la pace O perché l‟Austria non l‟aveva informata e aveva dato inizio ad una guerra offensiva O perché i soldati non vollero combattere 9) Cosa accadde alla Camera nella seduta del 30/5/1924? O Mussolini si proclamò duce O Giacomo Matteotti denunciò le violenze fasciste perpetrate in campagna elettorale O Il re nominò Mussolini primo ministro O Si proclamarono le leggi razziali 10) Tra il 1918 e 1919 negli USA si diffuse il red scare O che voleva cambiare la politica economica O che era la paura per un‟altra guerra O che era una politica di difesa dei più poveri O che incrementò i sospetti e il rancore verso gli stranieri B1. Quali erano i cosiddetti strumenti di propaganda e del consenso durante il regime fascista? (max 10 righe) B2. Cosa significa l'acronimo U.R.S.S.? Cerca di spiegarne ogni singola lettera (max 10 righe) Pagina 58 di 71 MATEMATICA x3 x 5 è x 2 x 2 1 1 □ 2 □ 1) Il valore del limite seguente lim □ □ 5 2) La funzione y x 2 3x 4 è positiva per. □ x 4; x 1 □ x4 □ x 1; x 4 □ 1 x 4 3) La funzione reale di variabile reale y 2x 3 in x 4 : x4 □ presenta una discontinuità eliminabile □ è continua □ presenta una discontinuità di seconda specie □ presenta una discontinuità di prima specie 4) Il dominio delle funzione rappresentata in figura è: □ x 5;0 x 2;4 x 9 □ x 5;0 x 2;4 x 9 □ x 5;0 x 2;4 x 9 □ x 5;0 x 2;4 x 9 5x 3 7 x 2 4 è x x 4 2 x 3 3 5) Il valore del limite seguente lim □ □ 5 4 3 □ 0 □ 6) Per quale delle funzioni i cui grafici sono di seguito riportati si verifica lim f ( x) 1 : x 7) Per quale delle funzioni i cui grafici sono di seguito riportati si verifica lim x (1 / 2 ) f ( x) : Pagina 59 di 71 8) La funzione y □ A(0;2) □ A(2;0) x2 interseca l‟asse delle ascisse nel punto: x2 1 □ A(2;0) □ A(0;2) 9) Data la funzione di equazione y x 2 5x 4 se ne determini il dominio. x2 1 10) Si determini l‟intersezione con l‟asse delle y della funzione di equazione y x 2 5x 4 x2 1 Pagina 60 di 71 STORIA DELL'ARTE . 1.Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’opera proposta. (max 8 righe) 2. Descrivi l’opera proposta. (max 8 righe) 3) a) b) c) d. In AMORE e PSICHE di Antonio Canova quale momento è rappresentato? L‟istante che precede il bacio e non il compiersi dell‟azione. L‟istante che precede l‟abbraccio. L‟istante che segue l‟atto d‟amore e non il compiersi dell‟azione. L‟istante in cui si baciano. 4) Cosa si prefigge David con l‟opera LA MORTE DI MARAT ? a) Di realizzare un‟opera dalla forte suggestione storica con intento documentario. b) Di ricercare la bellezza formale attraverso l‟imitazione dei modelli scultorei classici. c) Di rompere in maniera trasgressiva con la pittura accademica con l‟intendo di esaltare gli ideali illuministi. d) Di realizzare un‟opera dall‟alto contenuto etico e morale, con intento didascalico. 5) A quale elemento Delacroix presta particolare attenzione nell‟opera LA LIBERTA‟ CHE GUIDA IL POPOLO ? a) Al clamore, alla confusione e al realismo della battaglia. b) Al colore: i colori scuri sono resi più vivaci da quelli brillanti della bandiera repubblicana che ricorrono anche nell‟abito dell‟uomo ai piedi della Libertà. c) Alla bellezza del giovane volto della Vittoria e alla forte intensità dei sentimenti che esprime. d) Alla luce: gli effetti chiaroscurali sono studiati in funzione dello schema compositivo 6) Qual è il soggetto della COLAZIONE SULL‟ERBA di Manet? a) Due nobili in compagnia delle mogli, ritratti nel giardino della loro villa di campagna. b) Due satiri e due baccanti che partecipano ad un banchetto in onore di Dioniso. c) Due studenti e due ragazze nude che si intrattengono in un boschetto durante una scampagnata. d) Le allegorie dei principali vizi della società borghese parigina rappresentate immerse nella natura. Pagina 61 di 71 7) Quale era la tecnica pittorica preferita dagli artisti impressionisti? a. La fusione nella tavolozza dei colori caldi e freddi. b. La fusione sulla tela dei colori dei colori puri con il bianco e il nero. c. La giustapposizione sulla tavolozza di colori puri e complementari . d. La giustapposizione sulla tela di colori puri, primari e complementari 8) In che cosa consiste la tecnica del Cloisonnisme utilizzata da Gauguin ? a) Nel campire uniformemente gli spazi racchiusi da marcate linee di contorno nere. b) Nel deporre il colore con la punta del pennello, avendo cura di accostare solo e sempre i complementari. c) Nel ricercare luminosità e brillantezza per mezzo di sfumature e di variazioni tonali. d) Nello stendere il colore per sottili velature trasparenti. 9)In riferimento al Palazzo della Sessione quale delle seguenti affermazioni proposte è corretta? a. L‟edificio venne accolto come un nuovo punto di riferimento per l‟architettura eclettica, insofferente agli eccessi decorativi di quella liberty dilagante all‟epoca. b. La grande invenzione decorativa dell‟edificio è costituita da un‟ampia cupola a base ottogonale, rivestita da un intreccio di motivi floreali a stucco e dorati. c. La semplicità dei decori dell‟esterno contrasta con il ricco rivestimento musivo dei pavimenti e dei soffitti dei locali interni. d. L‟edificio è estremamente rigoroso e sobrio in controtendenza alla maggior parte delle architetture eclettiche dell‟epoca. 10) Qual è la finalità dell‟artista nell‟opera L‟URLO? a. Esaltare la componente psicoanalitica degli incubi che affliggono l‟individuo. b. Rappresentare il dramma coattivo dell‟umanità attraverso la solitudine dell‟umanità. c. Rappresentare l‟incertezza del futuro e la disperazione per la perdita dell‟amore. d. d. Rappresentare la disperazione di un uomo che ha perso il rispetto per la n atura per . lasciarsi travolgere dalla frenetica modernità della città Pagina 62 di 71 PROVA DEL 08/05/13 EDUCAZIONE FISICA 1. In quale edizione delle Olimpiadi il pugile Nino Benvenuti vinse la medaglia d‟oro nell a categoria Welter? XI olimpiade 1956 Melbourne XXVII olimpiade 1960 Roma XI Olimpiade 1964 Tokio XVII Olimpiade 1968 Città del Messico 2. Qual è la differenza tra un allenamento per lo sviluppo della Forza Massimale e uno per la Resistenza Generale? Il primo ha un volume di carico maggiore Il secondo ha un intensità di carico maggiore Nessuna Il secondo dura di più 3. Qual è la caratteristica principale (nell‟ambito delle Capacità Condizionali) della specialità della Discesa Libera nello Sci Alpino? La Forza Resistente La Velocità di esecuzione La Coordinazione oculo manuale La Forza Veloce 4. Il Candidato individui il termine cui si riferisce la definizione di seguito riportata: <<…reazione alla condizione in cui svolgere un’attività sportiva/lavorativa impegna ad un punto tale corpo, mente e spirito che il soggetto, superata una certa soglia, data dalla motivazione al successo, “cade” in uno stato di esaurimento psicofisico ed emozionale>>. Stiramento Over Training Burnout Supercompensazione 5. Il Candidato individui e contrassegni nell‟apposita casella l‟unica risposta corretta alla seguente domanda: qual è la linea articolare (sequenza di ossa articolate senza soluzione di continuità) dell’arto superiore?. SCAPOLA-OMERO-RADIO-ULNA SCAPOLA-OMERO-TIBIA-PERONE SCAPOLA-OMERO-ULNA SCAPOLA-OMERO-RADIO Pagina 63 di 71 6. Nel gioco della Pallacanestro, le partite ufficiali si disputano : Due tempi da 20‟ Quattro tempi da 10‟ Quattro tempi da 15‟ Due tempi da 15‟ di gioco effettivo 7. Le specialità Olimpiche di Atletica Leggera sono (il Candidato scelga l‟unica opzione corretta): Diverse per uomini e donne Divise in Salti, Lanci e Corse Riservate esclusivamente ai maggiorenni Sempre le stesse dalla prima edizione 8. Qual è il sistema fisiologico prevalente nelle prestazioni di Resistenza (intesa come Capacità Condizionale). Il Sistema Cardio Circolatorio Il Sistema Metrico Decimale Il Sistema Cardio Polmonare Il Sistema Respiratorio 9. Nella Specialità del Lancio del Disco del programma Olimpico può accadere… …che nessuno si qualifichi per i lanci di finale. …che una donna faccia registrare una misura più grande di un uomo. …che uomini e donne partecipino alla stessa gara. …che si facciano classifiche separate per atleti minorenni. 10. Quale abbinamento muscolo agonista/antagonista non è corretto? Il Candidato scelga l‟unica opzione corretta. Tricipite surale – Bicipite brachiale Quadricipite femorale – Quadricipite surale Quadricipite – Bicipite femorale Tricipite brachiale – Peroneo lungo B1- Il Candidato spieghi brevemente quale potrebbe essere una sequenza corretta per un riscaldamento da farsi prima di una partita di Pallacanestro. (max 6 righe) B2- Il Candidato spieghi brevemente quale sia la differenza tra sostanza dopante ed integratore. (max 6 righe) Pagina 64 di 71 EDUCAZIONE VISIVA 1) Quali colori sono i primari nella sintesi additiva? Rosso verde blu Rosso giallo blu Ciano magenta giallo Ciano magenta giallo nero 2) Come si chiama la sostanza gelatinosa che riempie la cavità posta posteriormente rispetto al cristallino? Cornea Umor vitreo Umor acqueo Sclera 3) Quale parte dell'occhio regola l'ingresso di maggiore o minore luce? Cristallino Iride Pupilla Retina 4) Quale colore è complementare del ciano? Arancio Rosso Viola Giallo 5) Nello spettro visibile tra i 450 e i 380 nm e compreso il colore? Arancio Rosso Viola Giallo 6) Quale colore è complementare del giallo? Blu Verde Viola Ciano Pagina 65 di 71 7) Cosa ricevono i coni della retina? I colori primari sottrattivi I colori primari additivi Il bianco e il nero I forti contrasti 8) Quale delle seguenti è la forma geometrica più aerodinamica? Goccia Ovale Triangolo Trapezio 9) Trasmette angoscia, una linea: Discendente Ascendente Spezzata Spiraliforme 10) Quale parte del nostro occhio permette la messa a fuoco di oggetti più vicini o più lontani? Cornea Sclera Cristallino Pupilla B1- Il Candidato spieghi brevemente la sintesi sottrattiva del colore? (max 6 righe) B2- Il Candidato spieghi brevemente: se i colori primari sono ciano giallo e magenta quali sono i secondari? E quali i terziari? (max 6 righe) Pagina 66 di 71 FISICA □ □ □ □ 1) Un gas perfetto si espande in isobaricamente dallo stato A allo stato B. Quale delle seguenti affermazioni è sbagliata? La temperatura del gas aumenta L‟energia interna del gas varia Il volume del gas aumenta La pressione del gas aumenta 2) Un gas effettua una trasformazione che gli fa aumentare la temperatura di 20 gradi Kelvin. Cosa possiamo affermare? □ L‟energia interna del gas è aumentata □ Il gas non ha cambiato il suo stato □ Il volume del gas è diminuito □ La pressione del gas è cambiata 3) Nella figura ciclica della figura, il lavoro compiuto dal gas è: □ 6000J □ 60J □ nullo □ -30000J 4) Il rendimento di una macchina termica ideale: □ Può essere 1 nel caso in cui non siano presenti attriti □ Risulta essere inferiore a 1 ma comunque superiore a quello di una macchina termica reale □ Risulta essere uguale a quello di una macchina termica reale □ Non dipende dalla differenza di temperatura tra le sorgenti di calore 5) Nel grafico sottostante è rappresentata: □ Una trasformazione ciclica costituita da due isoterme e due isocore □ Una trasformazione durante la quale il gas aumenta la sua energia interna □ Una trasformazione costituita da 2 isoterme e due adiabatiche □ Una trasformazione ciclica costituita da due isocore e due isobare 6) Una carica elettrica puntiforme positiva determina: □ Un campo elettrico radiale uscente □ Un campo elettrico le cui linee di forza sono parallele tra loro ed uscenti dalla carica □ Un campo elettrico radiale entrante □ Un campo elettrico nullo in alcuni punti Pagina 67 di 71 7) L‟elettroscopio a foglie d‟oro permette di: □ Osservare la presenza di carica elettrica ma non di capire il segno della carica □ Osservare la presenza di carica elettrica e capire il segno della carica □ Caricare le foglie d‟oro con cariche di segno opposto □ Dimostrare il principio di conservazione della carica elettrica 8) Due cariche puntiformi dello stesso segno: □ Risentono di una forza attrattiva direttamente proporzionale alla loro distanza □ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale ai valori delle cariche elettrich e e inversamente proporzionale al quadrato della distanza □ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale ai valori delle cariche elettriche e inversamente proporzionale alla distanza □ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale alle cariche elettriche ed inversamente proporzionale alle loro masse 9) Un piano infinito caricato positivamente: □ Genera un campo elettrico entrante nel piano che non dipende dalla distanza dal piano stesso □ Genera un campo elettrico uscente dal piano che decresce all‟aumentare della distanza dal piano stesso □ Genera un campo elettrico uscente, perpendicolare al piano, che non dipende dalla distanza ma dalla densità di carica. □ Genera un campo elettrico uscente, inclinato rispetto al piano di un angolo proporzionale alla densità di carica elettrica. 10) L‟energia interna di un gas perfetto: □ Dipende, tra l‟altro, dalla pressione del gas □ Resta invariata durante una trasformazione isocora □ Può essere negativa □ Resta invariata durante le trasformazioni isoterme 11) Spiegare brevemente l‟esperienza di Joule per determinare l‟equivalente calorico del lavoro. (max 8 righe) 12) Definire il campo elettrico ed il concetto di linee di forza (max 8 righe) Pagina 68 di 71 STORIA DELL'ARTE 1) Quale delle affermazioni proposte è corretta? a) Courbet rifiutava radicalmente ogni tipo di influenza e di compromesso con qualsiasi forma d‟arte ufficiale e accademica e riteneva che lo scopo della pittura fosse soltanto la rappresentazione di oggetti visibili e tangibili. b) Courbet, nonostante abbia cercato di documentare la realtà nel modo più distaccato possibile, non fu mai affascinato da quanto teorizzavano i pensatori positivisti in campo filosofico, ma, al pari dei Romantici, riteneva che il sentimento fosse l‟unico ed essenziale tramite tra l‟uomo e la natura. c) Se i temi della pittura di Courbet sono in certi casi rivoluzionari la sua tecnica pittorica, dall‟uso del colore alla luce e alla composizione, è saldamente ancorata alla pittura accademica. d) Sebbene completamente immerso nella realtà quotidiana con disincanto, Courbet si concentrò esclusivamente sulla pittura, anche a sfondo sociale, ma evitò di adoperarsi attivamente in ambito politico perché riteneva che l‟artista dovesse mantenere una sorta di neutralità. 2) Quale delle affermazioni proposte è corretta? a) L‟analogia del movimento impressionista con la pittura accademica risiede nell‟identico modo di concepire i valori dell‟arte, della storia e della società. Differiscono soltanto le tec niche di rappresentazione. b) L‟analogia del movimento impressionista con la pittura realista risiede nell‟identico modo di porsi in rapporto con la percezione della realtà esterna e con le tecniche pittoriche per la sua rappresentazione. c) La diversità del movimento impressionista rispetto a ogni altra forma di pittura risiede nel diverso modo di porsi in rapporto con la realtà esterna, sia nella sua percezione sia nella sua rappresentazione. d) La diversità del movimento impressionista rispetto a ogni altra forma di pittura ottocentesca risiede nell‟esclusiva concentrazione sulla rappresentazione del valore oggettivo, ponendo in secondo piano il contenuto e il sentimento. 3) Qual è il carattere principale della tecnica pittorica divisionista? a) L‟abolizione delle sfumature e degli effetti chiaroscurali. b) L‟accostamento di colori puri, stesi per puntini e tenuti divisi. c) La divisione dei colori e loro stesura secondo pennellate filamentose. d) La divisione dei volumi e la loro ricomposizione per campiture uniformi. 4) Quale obiettivo si proponevano con questa particolare tecnica i pittori divisionisti? a) Integrare al meglio le figure con lo sfondo. b) Ottenere la massima profondità prospettica dello spazio. c) Ricercare la migliore resa luministica della realtà. d) Scindere l‟aspetto poetico della natura dalla sua rappresentazione realistica. 5) Quale delle affermazioni proposte non è corretta? a) Caratteristica peculiare dell‟architettura art nouveau è soprattutto l‟uso nuovo e funzionale del ferro e delle ghise. Sono le strutture stesse a diventare decorazione, il cui disegno attinge spesso al fantasioso repertorio del mondo animale e vegetale. b) Il disegno di oggetti d‟arredo art nouveau realizzati in vetro, ceramica o ferro, ancora legato al gusto accademico, non raggiunge un elevato grado di raffinatezza, poiché a prevalere è l‟aspetto economico della produzione industriale a basso costo. c) In Italia l‟Art Nouveau prende comunemente il nome di Stile floreale o di Liberty, dal nome della ditta di arredamenti moderni Liberty & Liberty Co., attiva a Londra fin dal 1875. Pagina 69 di 71 d) Uno dei settori in cui gli artisti, sebbene le loro opere siano prive di valore commerciale in quanto riprodotte su larga scala, svolgono un‟importantissima funzione di diffusione di nuove idee e di educazione al gusto art nouveau è quello della grafica. 6) In cosa consiste l’Espressionismo? a) In un fenomeno culturale che coinvolge soprattutto la pittura e che cerca di riequilibrare il rapporto tra l‟uomo moderno e un contesto di massificazione della produzione industriale. b) In un movimento culturale d‟avanguardia estremamente eterogeneo che si manifesta oltre che in pittura, anche in architettura, letteratura, teatro e cinema. c) In una corrente culturale e artistica che pone le basi per un‟arte diversa e moderna, in linea con il progresso dei tempi e con le nuove aspettative dell‟uomo borghese. d) In una corrente pittorica d‟avanguardia, che affonda le sue radici nel Realismo francese e si caratterizza per i suoi risvolti rivoluzionari e di rivendicazione sociale. 7) Quale delle affermazioni proposte è corretta? a) Il termine Cubismo fu coniato da Braque in occasione della prima mostra del movimento tenutasi a Parigi nel 1907. b) Nel percorso artistico di Picasso allo spensierato periodo rosa segue il cupo periodo blu, nel quale l‟artista presagisce le sciagure della Prima guerra mondiale. c) Nel periodo del «Cubismo geometrico» Pablo Picasso si applica in modo quasi scientifico a un progressivo processo di decostruzione della realtà in figure semplici. d) Nel periodo del «Cubismo sintetico», Picasso e Braque riassemblano i frammenti di realtà precedentemente dispersi in modo da cercare una realtà nuova e più ricca di quella di partenza. 8) Quale delle affermazioni proposte è corretta? a) Fra i tanti manifesti futuristi vi è anche quello sull‟amore. b) I Futuristi riprendono l‟estetica della macchina dall‟esperienza cubista. c) Il Futurismo è prima di tutto un movimento artistico e solo in seconda istanza un modo di essere. d) Secondo i Futuristi un‟automobile da corsa è più bella della Nike di Samotracia 9) Forme uniche della continuità dello spazio di Boccioni: a) è una delle prime sculture astratte. b)presenta un gioco di volumi concavi e convessi. c) Vuole esprimere la compenetrazione dinamica tra forma e spazio. e) E‟ un bozzetto in terracotta, che Boccioni non potè sviluppare a causa della morte improvvisa. 10) Quale delle affermazioni proposte non è corretta? a)Analogamente al Futurismo, anche Dada realizzò un elevatissimo numero di manifesti che si occupavano delle arti, del pensiero, della cultura, della politica, ma addirittura della vita quotidiana, dell‟abbigliamento, dello stile di vita dell‟uomo. b) I dadaisti negavano qualsiasi valore al passato che, essendo stato capace di creare i presupposti della Prima guerra mondiale, diventava automaticamente e totalmente negativo. c) In Europa le quattro città dove Dada riesce maggiormente a radicarsi, dopo Zurigo, sono Berlino, Colonia, Hannover e Parigi. d) L‟ambiziosa scommessa di Dada è riscattare l‟umanità dalla follia che l‟ha portata alla guerra. Per far questo i suoi sostenitori intendono azzerare tutte le ideologie e tutti i valori, politici, culturali e artistici. Pagina 70 di 71 11. Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’analisi dell’opera proposta. (max 10 righe) 12. Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’analisi dell’opera proposta. (max 10 righe) Pagina 71 di 71