Istituto d’Arte
Istituto Professionale Alberghiero
Istituto Tecnico Commerciale
Liceo Classico
Liceo Scientifico
Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte
BLSD00301X
BLRH003017
BLTD00302A
BLPS00302E
BLPS00301D
BLMM024001
Anno Scolastico 2012/2013
DOCUMENTO
DELLA CLASSE
5 ISA
sezioni Legno e Tessuto
Via dei Campi 2 – 32043 – Cortina d’Ampezzo (BL) – Tel: 0436.2638 - Fax: 0436.868006
[email protected] - www.polovalboite.it – C.F. 81002530251 – BLIS003003
I DOCENTI DELLA CLASSE 5 ISA sezioni Legno e Tessuto
Ambrosino Antonio
___________________________________
Dadamos Luca
___________________________________
Damian Renato
___________________________________
Franzot Luigi
___________________________________
Interdonato Nadia
___________________________________
Kostner Maria Elena
___________________________________
Menardi Mauro
___________________________________
Menia Tamon Massimo
___________________________________
Paganin Sonia
___________________________________
Piccolo Valentina
___________________________________
Ranalletta Maria Loreta
___________________________________
Randazzo Maria Giovanna
___________________________________
Simion Andrea
___________________________________
Pagina 2 di 71
INDICE
Presentazione dell‟Istituto
Presentazione della Classe
Programmazione
Attività particolarmente significative
Allegati
Relazioni e Programmi
Italiano
Storia
Progettazione Legno
Laboratorio Legno
Progettazione Tessuto
Laboratorio Tessuto
Storia dell'Arte
Educazione Visiva
Geometria Descrittiva
Matematica
Fisica
Educazione Fisica
Tedesco
Chimica
Economia e Sociologia
Religione cattolica
Griglie
Prima Prova
Seconda Prova Legno
Seconda Prova Tessuto
Terza Prova
Colloquio orale
Testi di Simulazione di Terza Prova
13 marzo 2013
08 maggio 2013
pag. 4
pag. 4
pag. 7
pag. 10
pag. 11
pag. 14
pag. 16
pag. 19
pag. 20
pag. 22
pag. 24
pag. 27
pag. 28
pag. 32
pag. 35
pag. 37
pag. 39
pag. 42
pag. 44
pag. 46
pag. 48
pag. 50
pag. 52
pag. 53
pag. 54
pag. 55
pag. 62
Pagina 3 di 71
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L'Istituto Statale d'Arte di Cortina d'Ampezzo, fondato nel 1846, si articola nelle storiche sezioni Legno
e Tessuto (per le classi quarte e quinte) e passa il testimone al Liceo Artistico a indirizzo Design (per le
classi prima, seconda e terza).
Il bacino di provenienza degli alunni è quello della Valle del Boite, del Centro Cadore e del Comelico
ma fanno riferimento all'Istituto anche alunni provenienti dalle zone limitrofe della Pusteria. L‟area è
tipicamente montana, con difficoltà di collegamenti che rendono il pendolarismo abbastanza gravoso.
L‟utenza di questa scuola è contraddistinta da un elevato numero di soggetti impegnati a livello
agonistico in vari sport prevalentemente invernali.
Il Piano dell‟Offerta Formativa dell‟Istituto offre un percorso di studi che, accanto all'acquisizione di
conoscenze e competenze trasversali, è volto a sviluppare e maturare la creatività e la progettualità dello
studente.
L'Istituto opera nell'ambito dei Progetti Europei (Leonardo e Comenius) promuovendo scambi di
studenti e progetti di lavoro con numerosi paesi europei.
Al fine di andare incontro alle esigenze degli allievi che praticano attività sportiva a livello agonistico,
l‟Istituto propone il progetto “Scuola-Sport”.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha mantenuto la sua fisionomia nel corso del triennio e si caratterizza per la presenza di forti
personalità individuali accanto ad allievi più fragili. Tre allievi (Costantini Andrea, Less Dylan e Menardi
Mattia) partecipano al progetto “Scuola-Sport”.
Il gruppo classe si dimostra coeso e gli allievi sono, nella maggior parte dei casi, pronti a cooperare tra
loro e a collaborare con l'insegnante. Quasi tutti gli alunni hanno dimostrato spirito di iniziativa nello
studio personale con discreto impegno in tutte le materie.
Alcuni, sostenuti da convincenti basi, studio costante ed autonomia di giudizio, hanno potenziato le
proprie conoscenze, competenze e capacità conseguendo una preparazione completa e sufficientemente
approfondita. Accanto a loro si colloca un secondo gruppo che presenta risultati complessivamente
discreti, sia pur con alcune incertezze, per un metodo di studio non sempre efficace o per
un‟applicazione discontinua. Altri studenti hanno raggiunto risultati solo mediamente sufficienti.
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E PROVENIENZA DEGLI ALUNNI
I tredici allievi (otto maschi e cinque femmine, di cui nove afferiscono alla sezione Legno e quattro alla
sezione Tessuto) provengono da diversi comuni della Valle del Boite, del centro Cadore, del Comelico e
della Pusteria. Nel dettaglio, nove allievi risiedono nel comune di Cortina d'Ampezzo, uno nel comune
di Lozzo di Cadore, uno nel comune di Calalzo, uno nel comune di San Pietro di Cadore ed uno nel
comune di Dobbiaco.
Pagina 4 di 71
STORIA DEL TRIENNIO DELLA CLASSE
ISCRITTI
RITIRATI
TOTALE
PROMOSSI
RESPINTI
TERZA
13
0
13
_
QUARTA
14
0
13
1
QUINTA
13
0
CLASSE
CONTINUITÀ DIDATTICA DEI DOCENTI NEL TRIENNIO
DISCIPLINA
A.S. 2010-2011
CLASSE TERZA
A.S.2011-2012
CLASSE QUARTA
CHIMICA
DE POL Renzo
DE POL Renzo
SATTIN Cristina
GESUMMARIA
Antonio
EDUCAZIONE
FISICA
EDUCAZIONE
VISIVA
GEOMETRIA
DESCRITTIVA
ITALIANO e STORIA
LABORATORIO
LEGNO
LABORATORIO
TESSUTO
MATEMATICA e
FISICA
PROGETTAZIONE
LEGNO
PROGETTAZIONE
TESSUTO
A.S. 2012-2013
CLASSE QUINTA
INTERDONATO
Nadia
FRANZOT Luigi
/
AMBROSINO Antonio AMBROSINO Antonio
/
CORBATTO Giuliana
DAMIAN Renato
FONTANA Elisabetta
PIVOTTI Tiziana
DADAMOS Luca
MENARDI Mauro
MENARDI Mauro
MENARDI Mauro
RANALLETTA Maria
Loreta
RANALLETTA Maria
Loreta
VERNIERI Riccardo
LOSSO Silvia
RANALLETTA Maria
Loreta
LOSSO Silvia –
SIMION Andrea
CORBATTO Giuliana
DAMIAN Renato
DAMIAN Renato
KOSTNER Maria Elena KOSTNER Maria Elena KOSTNER Maria Elena
MENIA TAMON
Massimo
MENIA TAMON
Massimo
GIGANTI Maria
PICCOLO Valentina
STORIA DELLE ARTI
POMPANIN Irene
VISIVE
TORMEN Gianluca –
VIEZZER Fabrizio
RANDAZZO Maria
Giovanna
TEDESCO
SONAGGERE Linda
PAGANIN Sonia
RELIGIONE
SOCIOLOGIA
MENIA TAMON
Massimo
/
PIAZZA Paola
Pagina 5 di 71
ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe è così costituito:

Chimica: Prof.ssa Interdonato Nadia;

Educazione Fisica: Prof. Franzot Luigi;

Educazione Visiva: Prof. Ambrosino Antonio;

Geometria Descrittiva: Prof. Damian Renato;

Italiano e Storia: Prof. Dadamos Luca;

Laboratorio – sezione Legno: Prof. Menardi Mauro;

Laboratorio – sezione Tessuto: Prof.Ranalletta Maria Loreta

Matematica e Fisica: Prof. Simion Andrea;

Progettazione – sezione Legno: Prof. Damian Renato;

Progettazione – sezione Tessuto: Prof.ssa Kostner Maria Elena;

Religione: Prof. Menia Tamon Massimo;

Sociologia: Prof.ssa Piccolo Valentina;

Storia dell‟Arte: Prof.ssa Randazzo Maria Giovanna;

Tedesco: Prof.ssa Paganin Sonia.
Pagina 6 di 71
PROGRAMMAZIONE
OBIETTIVI TRASVERSALI
–
–
–
–
–
–
–
–
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e vari modalità di informazione e di formazione, in funzione dei tempi
disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro;
Progettare: elaborare e realizzare progetti, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti,
definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti;
Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico ecc.), rappresentare
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo, emozioni e
diverse conoscenze disciplinari;
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri;
Acquisire ed interpretare l‟informazione: acquisire ed interpretare criticamente l‟informazione
ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni;
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline;
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita
sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità;
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomenti
coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.
METODI
Nel corso delle lezioni sono stati adottate le seguenti metodologie:
–
lezione frontale discorsiva: presentazione organica ed articolata dei contenuti, spiegazione commento di testi ed immagini;
–
lezione con utilizzo di supporti multimediali;
–
presentazione di argomenti o approfondimenti individuali;
–
lezione dialogata: chiarimento e puntualizzazione a partire da domande, discussione,
conversazione;
–
apprendimento cooperativo.
Pagina 7 di 71
MEZZI E STRUMENTI
L'attività didattica è stata condotta utilizzando i seguenti mezzi e strumenti:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
laboratorio di tessitura;
laboratorio di stampa serigrafica;
laboratorio di fotografia;
laboratorio di ebanisteria, tornitura ed intaglio;
laboratorio di scultura;
libri di testo;
testi consigliati;
appunti presi in classe durante le lezioni;
visite di settore;
supporti multimediali;
riviste di settore.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione riportati di seguito sono stati stabiliti con delibera del Collegio Docenti ed
esposti nel Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto.
Per ciascun livello di valutazione vengono presi in considerazione i seguenti indicatori: Conoscenza,
Comprensione, Espressione, Applicazione, Autonomia.
I° livello: voto 1 – 4
impegno e partecipazione: quasi mai l‟alunno/a rispetta gli impegni e si distrae;
acquisizione conoscenze: le conoscenze sono precarie e disorganiche, commette errori nell‟esecuzione
di compiti semplici;
applicazione conoscenze: applica le sue conoscenze commettendo gravi errori e non riesce a condurre
analisi con correttezza;
rielaborazione critica delle conoscenze: non sa sintetizzare le proprie conoscenze e manca di
autonomia;
abilità linguistiche ed espressive: commette errori che oscurano il significato del discorso;
coordinamento motorio: usa gli strumenti con difficoltà, con o senza difficoltà motorie.
II° livello: voto 5
impegno e partecipazione: l‟alunno/a rispetta gli impegni saltuariamente e talvolta si distrae;
acquisizione conoscenze: ha conoscenze non molto approfondite e commette qualche errore nella
comprensione;
applicazione conoscenze: commette errori non gravi sia nell‟applicazione sia nell‟analisi;
rielaborazione critica delle conoscenze: non ha autonomia nella rielaborazione e nella sintesi;
abilità linguistiche ed espressive: commette qualche errore che non oscura il significato, usa un
linguaggio poco appropriato;
coordinamento motorio: presenta incertezze nell‟uso degli strumenti, ma non ha difficoltà di tipo
motorio.
Pagina 8 di 71
III livello: voto 6
impegno e partecipazione: l‟alunno/a assolve agli impegni con regolarità e partecipa alle lezioni;
acquisizione conoscenze: ha conoscenze non molto approfondite, ma non commette errori gravi
nell‟esecuzione di compiti semplici;
applicazione conoscenze: sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali;
rielaborazione delle conoscenze: è impreciso nell‟effettuare sintesi, ma ha qualche spunto di autonomia;
abilità linguistiche ed espressive: possiede una terminologia accettabile anche se l‟esposizione è poco
fluente;
coordinamento motorio: usa correttamente gli strumenti ed è sufficientemente autonomo nel
coordinamento.
IV° livello: voto 7
impegno e partecipazione: l‟alunno/a partecipa attivamente, fa fronte all‟impegno in maniera proficua;
acquisizione conoscenze: possiede conoscenze che gli/le consentono di non commettere errori
nell‟esecuzione dei compiti complessi;
applicazione conoscenze: sa applicare e sa effettuare analisi anche se con qualche imprecisione;
rielaborazione critica delle conoscenze: è autonomo/a nella sintesi, ma non approfondisce troppo;
abilità linguistiche ed espressive: espone con chiarezza e utilizza una terminologia appropriata;
coordinamento motorio: sa usare gli strumenti in modo autonomo ed è coordinato/a nei movimenti.
V° livello: voto 8 – 10
impegno e partecipazione: l‟impegno e la partecipazione dell‟alunno/a sono buoni, con iniziative
personali;
acquisizione conoscenze: l‟alunno/a possiede conoscenze complete, approfondite e non commette
errori;
applicazione conoscenze: sa applicare le conoscenze acquisite senza errori né imprecisioni ed effettua
analisi piuttosto approfondite;
rielaborazione critica delle conoscenze: sintetizza correttamente ed effettua valutazioni personali e
autonome;
abilità linguistiche ed espressive: si esprime in modo autonomo, corretto e appropriato;
coordinamento motorio: è del tutto autonomo/a sia nell‟uso degli strumenti, sia nel coordinamento.
NUMERO E TIPOLOGIA DELLE TERZE PROVE SCRITTE
Sono state proposte due esercitazioni preparatorie alla "Terza prova". La prima, della durata
complessiva di tre ore, si è svolta il 13/03/13 e ha coinvolto quattro materie (Storia, Educazione Visiva,
Matematica e Storia dell'Arte). La seconda (sempre di tre ore) si è svolta il 08/05/13 e le materie
interessate sono state quattro (Educazione Fisica, Educazione Visiva, Fisica e Storia dell'Arte). Per
entrambe le esercitazioni è stata scelta la tipologia mista con due quesiti a risposta breve (tipologia B) e
dieci quesiti a scelta multipla con quattro alternative per ciascun quesito (tipologia C). Per quanto
riguarda la prova di Matematica e Storia dell‟Arte contenuta nella simulazione del 13/03/13, sono stati
proposti otto quesiti a scelta multipla e due domande a risposta breve. Per quanto riguarda la prova di
Fisica contenuta nella simulazione del 08/05/13, sono stati proposti dieci quesiti a scelta multipla e due
domande a risposta breve. Gli argomenti proposti sono stati scelti autonomamente dai singoli
insegnanti, in rapporto con momenti particolarmente significativi del percorso didattico.
Pagina 9 di 71
ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE SVOLTE NEL CORSO DEL TRIENNIO
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
progetto “SCUOLA – SPORT” (Costantini – Sci alpino; Less – Sci alpino; Menardi M. –
Skeleton)
allestimento stand APPIA per Arredamont
ANNO SCOLASTICO 2010/ 2011
Progettazione del nuovo logo per il CENTRO DIURNO ANGELO MAJONI di Cortina
Ampezzo (sezione Tessuto)
Progetto “Tintura Naturale” (sezione Tessuto)
Viaggio di istruzione a Barcellona
ANNO SCOLASTICO 2011/ 2012
Progettazione delle nuove tute da ginnastica del Polo della Val Boite (sezione Tessuto)
Laboratorio OFF CAMERA, “tessuto e fotografia” (sezione Tessuto)
Realizzazione di una serie foulard, a stampa serigrafica con la rappresentazione dell‟opera
“Indiano di Travenanzes”, realizzata dallo scultore di Cortina, Alessandro Allegri, in occasione
del simposio di scultura, avvenuto a Cortina nell‟agosto del 2011 (sezione Tessuto)
26 Mostra dell‟Artigianato Artistico di Feltre, partecipazione al Concorso “Made in Italy” saper
fare italiano fra tradizione e innovazione
Arredamento Baita Campo Croce (sezione Legno)
Progettazione etichetta casa vinicola (Cesco Cancian Simone e Alverà Luca)
Viaggio di istruzione ad Amsterdam e Utrecht
Visita alla ditta di utensili per intaglio Stubai (sezione Legno)
Visita alla Biennale di Venezia
Progettazione e realizzazione di coppe e piatti per il Comitato organizzatore delle gare nazionali
di sci dei Vigili del Fuoco (Cortina, gennaio 2012) (sezione Legno)
Partecipazione alla Biennale Giovani di Trento
ANNO SCOLASTICO 2012/ 2013
Viaggio di istruzione a Praga e Budapest
Laboratorio di “fotografia analogica e tessuto” (sezione Tessuto)
Progetto di “Alternanza scuola Lavoro”, condotto dall‟artista e designer Maria Grazia Rosin, sul
tema, “Il gioiello moderno” (sezione Tessuto)
Progettazione generale ed esecutiva della “Capanna” di Pocol per le Regole di Cortina (sezioni
Legno e Tessuto)
Realizzazione del plastico della baita di Pocol
Pagina 10 di 71
ITALIANO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: DA DAMOS LUCA
DISCIPLINA: ITALIANO
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Luperini-Cataldi_Marchiani-Marchese “La letteratura come
dialogo” 3-Palumbo
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (
La classe ha dimostrato buono interesse negli argomenti svolti nel corso dell'anno e salvo alcune unità,
tutti hanno ottenuto discreti risultati complessivi. Alcuni studenti manifestano ancora qualche deficit
nelle competenze e le conoscenze non sono sempre ottimamente acquisite, esistono d‟altronde alcune
eccellenze; la classe è stata penalizzata anche da un metodo di insegnamento completamente nuovo e
da una frequenza di studio cui non era abituata, ma dopo qualche iniziale incertezza, quasi tutti hanno
saputo adattarsi e procedere costantemente nel percorso della didattica proposta.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Durante l'anno scolastico, sono state svolte otto simulazioni di prima prova di cui due della durata di
sei ore. Tutte le simulazioni sono state sviluppate su tracce d'esame degli scorsi anni. La grande
maggioranza degli studenti ha dimostrato di privilegiare la tipologia B. I colloqui orali sono sempre stati
svolti dalla cattedra, cercando di simulare, per tempi di svolgimento e contenuti, un ipotetico c olloquio
d'esame
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Gli studenti hanno studiato per larga maggioranza su appunti presi in classe durante le lezioni. I libri di
testo adottati e fonti personali, sono stati usati prevalentemente per lo studio autonomo, domestico.
Durante l'anno gli studenti sono stati invitati a leggere in forma integrale alcuni romanzi inerenti al
percorso didattico.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: DA DAMOS LUCA
DISCIPLINA: ITALIANO
MODULO: Crisi di identità nel romanzo del „900
Il modulo ha affrontato le caratteristiche del nuovo romanzo europeo, soffermandosi sulla crisi di identità e della
percezione dei vecchi valori che ha caratterizzato il primo novecento. Nel presentare le nuove tematiche,
diventate la base di una nuova maniera di scrivere, sono stati analizzati i fattori contingenti che hanno portato
alla rivoluzione del romanzo, con particolare attenzione alle nuove scoperte nel campo della medicina di Freud e
alla cosiddetta “massificazione”, fenomeno caratteristico dell‟età contemporanea. Per offrire una visione più
completa del nuovo panorama letterario, all‟analisi approfondita dei più importanti autori italiani e stranieri,
protagonisti di questi cambiamenti, sono stati presentati nuovi stratagemmi linguistici e narrativi: in particolare il
Pagina 11 di 71
flusso di coscienza di Joyce e la ricerca di Proust, complici di diritto della nascita del romanzo d‟introspezione.
Gli studenti hanno preparato il modulo prevalentemente su appunti presi in classe durante le lezioni e su loro
personali approfondimenti.
Pirandello: la maschera del pazzo
- Da “Novelle per un anno”, lettura integrale e analisi di:
 La verità
 Il treno ha fischiato
 La morte addosso
Cenni a:
-“L‟esclusa”, “Uno nessuno centomila”
“Il Fu Mattia Pascal”
Lettura integrale e analisi del secondo atto de:
- “Enrico IV”
Cenni a:
- “Sei personaggi in cerca di autore”
- “L‟umorismo”
Svevo: l‟inetto
lettura integrale e analisi de:
-“La coscienza di Zeno”
Kafka: l‟assurdo
lettura integrale e analisi de:
- “La metamorfosi”
cenni a:
- “Il processo”; “Il castello”; “Lettera al padre”.
Seminario:
Lettura integrale di:
“Il cavaliere inesistente” di I. Calvino
MODULO: la lingua del „900
Paradigma del “secolo breve” sono sicuramente la lingua della poesia, la deflagrazione metrica e le innovazioni
semantiche e tecniche, che hanno investito il nuovo modo di comunicare tipico dell‟era digitale. Forse i
neologismi onomatopeici del mondo multimediale, gli slogan pubblicitari e la neolingua degli sms, nascono
proprio nelle avanguardie e nelle sperimentazioni linguistiche di Marinetti e dell‟Ermetismo.
Futurismo: le avanguardie storiche
di Palazzeschi: “Lasciatemi divertire”
di Martinetti: “Il bombardamento di Adrianopoli”
D‟Annunzio: l‟ebrezza panica
Lettura integrale e analisi di:
 “Meriggio”
 “L‟onda”
 “La pioggia nel pineto”
Pagina 12 di 71
Ungaretti: la poesia pura
Lettura integrale e analisi di:
 “Mattina”
 “I fiumi”
 “Soldati”
 “Fratelli”
Montale: il correlativo oggettivo
Lettura integrale e analisi di:
 “Meriggiare pallido e assorto”
 “Spesso il male di vivere ho incontrato”
 “Forse un mattino andando”
Orwell: la neo lingua del grande fratello
Lettura integrale e analisi di:
 “1984”
La letteratura fantastica
Di Calvino: Lettura integrale e analisi di:
“Il cavaliere inesistente”
Di Buzzati: Lettura integrale e analisi di:
“La ragazza che cade”
“Il colombre”
Dalla prosa artistica alla musica
Da “Antologia di Spoon River” di E. Lee Masters:
 “Un giudice”
 “Un matto”
 “Un blasfemo”
 “Il suonatore Jones”
MODULO: I ROMANZI DEL „900
A margine e in relazione al programma, nell‟intento di ampliare e approfondire gli argomenti e di conoscere una
disanima degli autori del „900, gli studenti hanno letto autonomamente e in versione integrale i seguenti romanzi:
Orwell: 1984
Svevo: La coscienza di Zeno
Kafka: La memorfosi
Calvino: Il cavaliere inesistente
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 13 di 71
STORIA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: DA DAMOS LUCA
DISCIPLINA: STORIA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: GEOSTORIA
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti,
risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
La classe, tolti pochi elementi, presenta una buona omogeneità generale. Quasi tutti hanno
dimostrato discreta capacità di adattamento e una buona versatilità allo studio autonomo. Non tutti
gli studenti hanno metabolizzato il programma e solo una parte ha approfondito i propri appunti
personali sul libro di testo o da altre fonti. Ciononostante le conoscenze della classe sono buone e le
competenze acquisite.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Verifiche orali dalla cattedra e in itinere
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Lezioni frontali
Supporti audiovisivi
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: DA DAMOS LUCA
DISCIPLINA: STORIA
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: GEOSTORIA
MODULO: L’età e della guerra e della rivoluzione
Contenuti:
La grande depressione
la seconda rivoluzione industriale
La Prima guerra mondiale
La Rivoluzione russa
Il dopoguerra in Europa
Il dopo guerra in Italia e l‟evento del fascismo.
Pagina 14 di 71
MODULO: L’Europa e il mondo fra i due conflitti
Contenuti:
Debolezza delle democrazie e crisi del colonialismo.
La crisi economica del 1929.
Le società totalitarie di massa.
Il nazismo.
Lo stalinismo.
Il fascismo negli anni del regime.
La Seconda guerra mondiale. L‟Asse si espande.
La controffensiva degli Alleati e la liberazione.
MODULO: Il mondo diviso
Contenuti:
La Guerra Fredda
Le grandi crisi e la guerra per procura
La distensione e il crollo del muro
MODULO: Le guerre del secondo '900
Contenuti:
Le guerre di ex Jugoslavia
MODULO: L'Italia repubblicana
Contenuti:
Dal dopoguerra al boom economico
L‟autunno caldo e gli anni di piombo
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 15 di 71
PROGETTAZIONE LEGNO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE DAMIAN RENATO
DISCIPLINA PROGETTAZIONE LEGNO
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA, VERIFICHE SVOLTE E STRUMENTI
IMPIEGATI
La progettazione, nella programmazione didattica dei corsi, è sempre stata vista come il momento di
sintesi tra le varie discipline insegnate; nella definizione di un tema progettuale non possono non
concorrere tutte quelle conoscenze che vanno identificate sotto la generica definizione di “bagaglio
culturale”.
Progettare, al di là d‟affascinanti implicazioni estetiche legate al mondo dell‟arte, fondamentalmente
significa, soprattutto in questa accezione scolastica, comunicare un‟idea, tramite gli strumenti del
disegno.
Il programma, quindi, ha verificato la compiutezza di un percorso progettuale mediante
l‟individuazione di “fasi operative” in cui è programmato e svolto il tema di volta in volta propost o.
Sarebbe indispensabile un committente per verificare a pieno la capacità e del metodo proposto ed il
grado di preparazione di ogni singolo allievo; interessante tale ipotesi, perché permetterebbe ad ogni
singolo operatore (studente) di verificare tutte queste cose direttamente, tramite un rapporto con
persone estranee al mondo istituzionale scolastico, ed auto valutare il proprio grado di competenza
senza la mediazione del docente che stabilisca una graduatoria di merito.
I tempi di sperimentazione e di realizzo di una idea progettuale, sono un altro aspetto fondamentale,
per tanto si sono trasmessi allo studente la sequenza minima necessaria di fasi lavorative, le competenze
specifiche per svolgere un tema proposto, i riferimenti ed implicazioni “culturali” che ne identificano la
realizzazione; l‟applicazione del metodo ai progetti successivi, elaborati autonomamente, hanno
costituito la verifica di quanto appreso.
Inoltre si sono proposti una serie di quesiti, propedeutici anche per quella che è definita 3° prova
d‟esame nell‟attuale ordinamento scolastico, per indurre gli allievi a riflettere sul “fare progettazione”
ribadendo i concetti sperimentati nelle fasi operative.
La serie di quesiti proposti è di seguito riportata:
• Cosa significa “progettare”
• Quali operazioni tecniche e quali elementi grafici caratterizzano un iter progettuale
• Quando ha termine la fase progettuale
• Con che ordine cronologico si susseguono le varie fasi della progettazione
• Le fasi della progettazione rispettano sempre un ordine cronologico
• Le fasi della progettazione rispettano sempre lo stesso ordine cronologico
• All‟interno dello stesso progetto le fasi della progettazione rispettano l‟ordine cronologico prestabilito
• Per quali motivi non é sempre possibile rispettare l‟ordine cronologico prestabilito pur all‟interno
dello stesso progetto
• In che maniera si giudica questa consequenzialità delle fasi operative che non rispondono a
cronologie fisse ed immutabili nemmeno all‟interno dello stesso progetto
• Il caos e/o il disordine genera le fasi progettuali
• La creatività è frutto di “gesti” incondizionati
• L‟esecuzione di ciò che si é progettato, prototipo ecc., incide nella fase progettuale.
• Quando è necessaria l‟esecuzione di un prototipo
• Quali verifiche sono necessarie alla progettazione
• Le scelte progettuali da che cosa dipendono
Pagina 16 di 71
• Quali sono i più importanti elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Quanti possono essere gli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Ad un numero maggiore d'elementi che concorrono a definire un tema progettuale, corrisponde
automaticamente un miglior prodotto progettuale
• Chi determina la qualità degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Chi determina il numero degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Cosa s‟intende per: “Riferimento culturale”
• Il “riferimento culturale” interviene nella progettazione
• Il “riferimento culturale” é indispensabile nella progettazione
• Il “riferimento culturale” é sempre palese (cosciente) in chi sta progettando
• Tra “riferimento culturale” e “grado culturale” dell‟individuo che progetta vi è differenza
• Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire ai “riferimenti culturali” del progettista
• Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire al “grado culturale” del progettista
• Il progetto è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica
• L‟oggetto qualsiasi è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica
• Che rapporto intercorre tra il progetto e l‟oggetto realizzato
• Esiste un oggetto costruito dall‟uomo che non è stato progettato
• Il progetto è e deve sempre essere identificato con i modi d'espressione grafica della cultura
occidentale
• In un qualche cosa già esistente in natura usata dall‟uomo interviene un processo di progettazione
• L‟uso di un oggetto può modificarlo e quindi essere considerato un processo progettuale
• In quali attività umane interviene un “processo progettuale” considerando il termine “progetto” nel
suo significato più ampio.
Le esercitazioni di laboratorio, sono state svolte dagli studenti per meglio specificare i temi progettuali
proposti e sono servite agli insegnanti specifici per affinare, in vista dell‟esame, le tecniche e tecnologie
costruttive insegnate negli anni precedenti, hanno dato la possibilità di una ulteriore verifica tramite il
realizzo di un progetto anche non realizzato dagli studenti esecutori, in verificando le competenze
maturate nella lettura-comprensione di grafici esecutivi eseguiti da terzi e la loro corretta redazione in
funzione delle fasi costruttive dell‟ oggetto.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE DAMIAN RENATO
DISCIPLINA PROGETTAZIONE LEGNO
MODULO 1
La prima fase del programma ha elaborato, con partecipazione (guida) dal docente, lo svolgimento del Tema
dell‟esame di stato dell‟anno 2011/2012.
Primo tema:
E‟ stata realizzata la nuova sede di una storica biblioteca pubblica che è in possesso di edizioni antiche e pregiate
i cui esemplari, a turnazione, saranno messi in mostra in apposite teche al centro della sala-lettura.
L‟edificio è stato progettato secondo linee e con l‟utilizzo di materiali innovativi.
In rapporto alle esigenze manifestate, il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie
dell‟indirizzo di studi frequentato, proponga almeno uno dei seguenti prodotti a sua scelta:
• Postazione individuale per la lettura e la consultazione via internet del catalogo
• Set di teche di diversa foggia e dimensioni per l‟esposizione degli esemplari più preziosi.
Si chiedono i seguenti elaborati:
• Schizzi preliminari
Pagina 17 di 71
• Progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi
• Relazione illustrativa dell‟intero iter progettuale.
durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore.
Il tema propone due elementi a scelta, sono stati sviluppati entrambi; di fatto sono stati svolti due temi, anziché
uno tra i due possibili per ogni singolo allievo.
MODULO 2
La parte centrale del programma ha elaborato, in modo autonomo da parte degli studenti, temi progettuali
strutturati come simulazioni d‟esame, quindi in tempi stabiliti dalle 16 alle 18 ore.
Secondo tema:
Una signora appassionata di ricamo, per risolvere la sistemazione dei materiali e degli utensili necessari al
proprio lavoro, commissiona la realizzazione di un contenitore che le consenta di operare senza intralciare
eccessivamente l‟utilizzazione degli spazi domestici da parte dei propri familiari, il contenitore inoltre dovrà
inserirsi adeguatamente tra gli arredi dell‟appartamento.
Si ipotizzi una soluzione che risolva in maniera originale l‟elemento d‟arredo richiesto.
durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore.
Terzo tema:
Tra le ampie vetrate di un piano attico si vuole collocare una transenna fissa che, oltre alla funzione protettiva,
assuma anche un tono decorativo tra la lunga teoria dei montanti metallici che reggono i vetri.
In un antico convento benedettino, risalente al tredicesimo secolo ma rimaneggiato nei tempi, si sta realizzando
un albergo molto ricercato che vuole rispettare la severità e la semplicità degli ambienti. La grande sala, una
volta adibita a “parlatorio”, dove i monaci ricevevano visite, sarà dedicata a moderno parlatorio e arredata con
salotti, tavoli e sedie, costruiti con i tipici legni e materiali del posto prevedendo anche tarsie di diverse essenze.
In rapporto alle esigenze manifestate, il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie
dell‟ indirizzo di studi frequentato, proponga:
prima parte, tema 1:
set di sedie di varie dimensioni; durata della prove 18 ore
seconda parte, tema 2:
panca con schienale, a due sedute; durata della prove 18 ore
terza parte, tema 3:
serie di tre tavoli di diversa foggia e dimensioni; durata della prove 18 ore
per ogni tema si richiedono i seguenti elaborati:
schizzi preliminari;
progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi; relazione illustrativa dell‟intero iter progettuale.
Il tema propone tre elementi a scelta, sono stati sviluppati tutte e tre; di fatto sono stati svolti tre temi, anziché
uno tra i tre possibili per ogni singolo allievo.
Quinto tema:
In un ristorante fast-food si deve realizzare un piano d‟appoggio per la consumazione dei pasti.
Ipotizzi il candidato, una propria proposta progettuale che risolva in modo originale tale elemento di arredo
caratterizzante il locale.
durata della prova tre giorni di 6 ore per un totale di 18 ore.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 18 di 71
LABORATORIO LEGNO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE MENARDI MAURO
DISCIPLINA LABORATORIO LEGNO
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA
La classe ha raggiunto ottimi risultati disciplinari e relazionali.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Nel corso dell'anno scolastico sono state proposte esercitazioni di:
 intaglio;
 tornitura
 ebanisteria.
Il livello di approfondimento relativo ai contenuti delle esercitazioni è stato commisurato, anche, alle
esperienze maturate nell'ambito della progettazione. Sono stati portati a termine progetti dell'anno
precedente e sono state effettuate verifiche di particolari costruttivi e funzionali attraverso
campionature tecniche di studio
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Laboratorio di INTAGLIO, TORNITURE e EBANISTERIA
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE MENARDI MAURO
DISCIPLINA LABORATORIO LEGNO
MODULO1
Le esercitazioni di laboratorio, condotte in collaborazione con quanto elaborato nell'area progettuale
hanno avuto l'obiettivo fondamentale di proporre una sintesi del precedente percorso
didattico/educativo( effettuato attraverso specifiche esperienze operative di approfondimento) e di
affrontare nuove problematiche tecnico/progettuali. Le esercitazioni hanno focalizzato l'att enzione
degli allievi sulle specificità delle tecniche operative utilizzate allo scopo di effettuare una verifica delle
conoscenze e competenze nella disciplina acquisite dagli allievi.
Sicurezza nel Laboratorio Legno, con particolare attenzione sulle procedure fondamentali di aproccio
alle varie macchine in uso nel nostro Laboratorio, utilizzo dei vari tipi di spingitoi, in dotazione, e la
realizzazione di nuove protezioni per aumentare sempre di più la sicurezza.
La classe ha partecipato attivamente alla realizzazione del plastico della baita di “pocol” ottenendo un
ottimo risultato.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 19 di 71
PROGETTAZIONE TESSUTO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE MARIA ELENA KOSTNER
DISCIPLINA PROGETTAZIONE
LIBRI DI TESTO ADOTTATI: ARTE COME MESTIERE Bruno Munari - Editore Laterza
TEXTILE DESIGN -. Renata Pompas - Editore Hoepli
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti,
risultati attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
La classe è composta da quattro studentesse, tre di loro hanno frequentato regolarmente il
quinquennio, mentre la quarta, si è aggiunta al gruppo all‟inizio dell‟A-S: 2011/2012.
Questa classe ha sempre dimostrato buona volontà, impegno e curiosità nei confronti della materia e
degli argomenti proposti, esprimendosi con fantasia e creatività.
Il programma presentato all‟inizio dell‟anno scolastico ha subito delle variazioni, è comunque stato
portato a termine con successo. La disciplina in aula è ottima, l‟armonia operativa gradevole, l‟impegno
sempre costante e di conseguenza anche i risultati grafico - operativi. Hanno accolto con entusiasmo a
tutti i progetti proposti.
Nell‟arco dei cinque anni di scuola, le alunne non hanno mai mancato di rispetto all‟insegnante, tutt‟
altro, il loro comportamento in classe è maturo, basato sul dialogo e contraddistinto da una gran
collaborazione.
Due alunne di questa Classe hanno partecipato al viaggio d‟Istruzione a Budapest e Praga.
PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2012/13
1. Laboratorio di “fotografia analogica e tessuto”.
2. Progetto di “Alternanza scuola Lavoro”, condotto dall‟artista e designer Maria Grazia Rosin,
sul tema, “Il gioiello moderno”.
PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2011/ 2012
3. Progettazione delle nuove tute da ginnastica del Polo della Val Boite
4. Laboratorio OFF CAMERA, “tessuto e fotografia”
5. Realizzazione di una serie foulard, a stampa serigrafica con la rappresentazione dell‟opera
“Indiano di Travenanzes”, realizzata dallo scultore di Cortina, Alessandro Allegri, in
occasione del simposio di scultura, avvenuto a Cortina nell‟agosto del 2011.
6. 26 Mostra dell‟Artigianato Artistico di Feltre, partecipazione al Concorso “Made in Italy”
saper fare italiano tra tradizione e innovazione.
PROGETTI REALIZZATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2010/ 2011
 Progettazione del nuovo logo per il CENTRO DIURNO ANGELO MAJONI di Cortina
Ampezzo.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Gli elaborati eseguiti dalle ragazze, sono stati realizzati quasi tutti, con i colori a tempera su cartoncino.
È stato studiato e quindi realizzato fascicoletto, con immagini e descrizioni di due Progetti studiati
durante l‟A-S: 2011/12. Il lavoro è stato eseguito utilizzando i “software “Photoshop ed Illustrator” .
Pagina 20 di 71
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE MARIA ELENA KOSTNER
DISCIPLINA PROGETTAZIONE
 Le Scuole di Design del XX secolo ed i maestri che le hanno caratterizzate
 I movimenti artistici ed i loro maggiori esponenti.
 La Scuola di Glasgow e Charles Rennie Makintosh
 Le Wiener Werkstätte: Kolo Moser e Josef Hoffmann
 De Stijl: Gerith Rietveld e Pit Mondrian
 Il Bauhaus ed i suoi Maestri – Anni Albers – I tessuti negli arredi
MODULO 1
MATURITÁ A.S 2011-12 – ARTE DEL TESSUTO PROGETTAZIONE
TEMA:
La moda femminile dell‟estate 2012 sarà basata essenzialmente sul “bianco”
Il candidato, sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell‟indirizzo di studi frequentato e
ispirandosi a uno dei grandi stilisti italiani, proponga a sua scelta una gamma di tessuti idonei per la realizzazione
di:
 Un tailleur
 Un abito elegante da giorno
 Un abito da sera
 Sono stati presentati i seguenti elaborati:
 schizzi preliminari
 progetto esecutivo con annotazioni, campionature e prototipi
 relazione illustrativa dell’iter progettuale
MODULO 2
Preparazione di un fascicolo con le immagini di due elaborati eseguiti durante il quarto anno di studi, nella
disciplina di progettazione del tessuto.
 I LAVORI IMPAGINATI, sono completi di descrizioni tecniche e delle relative illustrazioni.
 PHOTOSHOP- per l‟elaborazione delle immagini
 ILLUSTRATOR- per l‟impaginazione delle immagini e dei testi.
MODULO 3
I TESSUTI NEGLI ARREDI: OMAGGIO ALLE OPERE TESSILI DI ANNI ALBERS E DEL
BAUHAUS DI DESSAU
CAMPIONATURA TECNICA
MODULO 4
PROGETTAZIONE DI UN SEGNALIBRI, ispirato all‟artista dello Jugendstil praghese Alfons Mucha
MODULO 5
PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO con l’artista-designer MARIA GRAZIA ROSIN
Titolo: IL GIOIELLO CONTEMPORANEO
MODULO 6 - 7
SIMULAZIONE DI DUE PROVE D’ESAME
 La prova è stata strutturata in due giornate di sei ore ciascuna, per verificare l‟organizzazione operativa
delle studentesse che hanno lavorato, utilizzando lo stesso numero di ore, concesse dal Ministero per la
prova di Progettazione Arte del Tessuto.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 21 di 71
LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E DECORAZIONE DEI TESSUTI
RELAZIONE FINALE
DOCENTE
MARIA LORETA RANALLETTA
DISCIPLINA
LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E
DECORAZIONE DEI TESSUTI
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati
attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Il programma di laboratorio è parte integrante delle attività di progettazione.
Il metodo di lavoro normalmente si basa su proposte grafiche scelte in sede progettuale. Con
l‟insegnante di sezione si decidono i temi, si analizzano sia i contenuti che le tecniche di realizzo, che
possono essere di tipo specifico della tessitura oppure attraverso la stampa serigrafica o con tecniche
miste e poi si procede all‟effettiva possibilità di realizzazione.
La sezione è composta da quattro alunne. Omogenea per estrazione sociale ed eterogenea per abilità di
base, interesse e attitudine. Per i laboratori l‟obiettivo fondamentale è stato l‟autonomia nella gestione
del lavoro in termine pratico e l‟orientamento nelle scelte più efficaci ed appropriate sul piano tecnico risolutivo.
Quasi tutte hanno lavorato in modo personale e responsabile nell‟affrontare i temi proposti ed hanno
saputo sfruttare al massimo le conoscenze di base e le loro capacità manuali e creative producendo
elaborati e manufatti di discreto livello. La partecipazione è stata buona, l‟impegno non sempre
costante da parte di una allieva ma costruttivo. Il rapporto con l‟insegnante è sempre stato corretto,
piacevole e sereno.
Ai fini valutativi si è tenuto conto delle conoscenze tecniche acquisite, abilità manuali, creatività, scelte
appropriate alla realizzazione dei manufatti o campionature e partecipazione alle attività in classe.
All‟interno della programmazione annuale è stato inserito un progetto didattico-laboratoriale
sull‟applicazione sperimentale della tecnica della fotografia analogica su tessuto. Al progetto hanno
lavorato insieme la classe 5° tessuto, la classe 4°tessuto e alcuni alunni di 5°della sezione legno, con la
collaborazione esterna di una fotografa professionista. Ho constatato molto interesse e partecipazione
da parte di tutti al progetto. Atteggiamento attento e propositivo alla sperimentazione della fotografia
applicata al tessuto, con risultati interessanti e di grande valenza creativa.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Le verifiche sono avvenute mediante esercitazioni tecnico-pratiche o realizzazioni di manufatti. Ogni
singolo progetto ha avuto più valutazioni intermedie e una finale, valutando di volta in volta i progressi
ottenuti. Analizzando le varie fasi di lavorazione, verificando l‟acquisizione dei metodi operativi e le
scelte tecniche, la capacità di realizzazione e lo sviluppo delle capacità decisionali auto -orientative e
valutative.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Laboratorio di tessitura
Laboratorio di stampa serigrafica
Laboratorio di fotografia
Pagina 22 di 71
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE
DISCIPLINA
LABORATORIO ARTE DELLA TESSITURA E
DECORAZIONE DEI TESSUTI
MARIA LORETA RANALLETTA
MODULO:1
TESSITURA: realizzazione di un arazzo ispirato alle opere dell‟artista spagnolo Joan Mirò.
E‟ richiesta la realizzazione in scala 1:1 su telaio a pedale a quattro licci con
tecniche realizzative e materiali per l‟esecuzione a scelta .
( progetto di fine anno scolastico 2011-2012)
Preparazione del telaio; calcolo dei fili per l‟ordito; scelta del pettine e dei filati
per l‟ordito; orditura; rimettaggio; preparazione dei filati per la trama; tessimento.
MODULO:2
STAMPA SERIGRAFICA: oggettistica per book-shop ispirata agli artisti J. Pollock, A. Warhol, K.
Haring, J.M. Basquiat.
E‟ richiesta una campionatura tecnica e la realizzazione di un prototipo.
Ampliamento delle proposte in funzione dei risultati ottenuti dalle campionature tecniche.
Preparazione dei quadri serigrafici; preparazione pellicole; emulsionatura;
sviluppo; stampa.
MODULO:3
STAMPA SERIGRAFICA: La moda femminile dell‟estate sarà basata essenzialmente sul “bianco. Il
candidato ispirandosi a uno dei grandi stilisti italiani proponga a sua scelta una gamma di tessuti idonei
per la realizzazione di un “tailleur / un abito elegante da giorno/
un abito
da sera.
E‟ richiesta una campionatura tecnica.
Preparazione dei quadri serigrafici; preparazione pellicole; emulsionatura; sviluppo; stampa.
MODULO: 4
TESSITURA: Omaggio alle opere tessili di Anni Albers e del Bauhaus di Dessau: tessuto per pareti
divisorie per un ambiente.
E‟ richiesta una campionatura tecnica su telaio piccolo da tavolo da 4 o più licci.
Preparazione del telaio; calcolo dei fili per l‟ordito; orditura; rimettaggio; tessimento.
MODULO: 5
PROGETTO“ FOTOGRAFIA ANALOGICA & TESSUTO”
Cenni di storia della fotografia. Tecniche di ripresa fotografica. Funzionamento della macchina
fotografica reflex . Gli obiettivi. Caricamento di un rullino fotografico. Ripresa fotografica.
Introduzione alla camera oscura. Sviluppo del negativo. Dimostrazione dell‟ingranditore.
Stampa su carta fotografica. Stesura dell‟emulsione fotosensibile su stoffa. Preparazione di soluzioni
chimiche per lo sviluppo e il fissaggio. Stampa su stoffa con il metodo della fotografia analogica.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 23 di 71
STORIA DELL‟ARTE
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: MARIA GIOVANNA RANDAZZO
DISCIPLINA: STORIA DELL‟ARTE
LIBRO DI TESTO ADOTTATO : ARTE 2 e 3 ARTISTI OPERE E TEMI, G.DORFLES A.
VERTESE, ed. ATLAS
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA
SITUAZIONE FINALE
Gli studenti hanno dimostrato interesse per la Storia dell‟Arte; alcuni di loro attraverso un impegno
costante allo studio e partecipando talvolta attivamente alle lezioni con interventi mirati e pertinenti.
I risultati conseguiti sono infatti buoni.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
1) Acquisita una crescente confidenza con l‟analisi iconografica. Gli studenti sono in grado di:
- analizzare le singole opere anche in rapporto al contesto storico/culturale e in relazione alla
produzione globale dell'artista
- effettuare confronti tra opere anche appartenenti a epoche e contesti diversi
2) Maturazione di capacità logico-critiche e lessicali, orientate ad una acquisizione rielaborativa degli
argomenti.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Ai fini della valutazione per la Storia dell‟Arte si è fatto ricorso alle interrogazioni “ istituzionali “,
consistenti in una fase di esposizione autonoma e autodiretta, esplicativa ed ricognitiva relativa ad
aspetti vari delle tematiche affrontate; brevi interlocuzioni personalizzate, finalizzate ad accettare
preparazione e metodi di lavoro; “Terza Prova”, finalizzata ad accertare capacità di sintesi ed efficace
restituzione dei contenuti medesimi e verifiche scritte e analisi iconografiche di opere di uno specifico
artista scelte dallo studente.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Ai fini didattici oltre al libro di testo adottato si è ricorsi all‟uso di altre fonti soprattutto del testo
Itinerario nell‟arte, vol.III dall‟età dei lumi ai giorni nostri, di Cricco Di Teodoro, seconda edizione
Zanichelli e alla visione di filmati relativi alla critica dell‟arte.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: MARIA GIOVANNA RANDAZZO
DISCIPLINA: STORIA DELL‟ARTE
Dalla Rivoluzione Industriale alla Rivoluzione Francese
L‟illuminismo
Etienne-Luis Boullèè.Progetto della Sala per l‟ampliamento della biblioteca Nazionale, il Cenotafio di Newton.
Piranesi.Santa Maria del Priorato
Pagina 24 di 71
Il Neoclassicismo.
Canova. Dedalo e Icaro, Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche, Paolina Borghese come Venere vincitrice,
Monumento funebre di Maria Cristina d'Austria.
David. Marat assassinato, Il giuramento degli Orazi.
Ingres. Il bagno turco, Madame de Senonnes, La bagnante di Valpincon, Ritratto di Luis Bertin, L‟apoteosi di
Omero, Il sogno di Ossian
L'età romantica
Friedrich Abbazia nel querceto, Monaco in riva al mare, Viandante sul mare di nebbia.
Géricault. La zattera della "Medusa", Alienata con monomania del gioco, Alienato con monomania del furto,
Alienata con monomania dell‟invidia.
Delacroix. La barca di Dante, La libertà che guida il popolo.
Origini e diffusione del realismo
Courbet. Gli spaccapietre, Lo studio dell'artista, Signorine sulla riva della Senna, Jo, la bella ragazza irlandese.
I macchiaioli
Fattori.
Lega. Il pergolato, Il canto dello stornello.
L‟architettura del Ferro
Il Palazzo di cristallo, La Galleria delle Macchine, La torre Eiffel, La Galleria Vittorio Emanuele.
La rivoluzione impressionista
Edouard Manet. Colazione sull'erba, Olympia, Il bar alle Folies-Bergères
Gli impressionisti e le loro mostre.
Claude Monet. Impressione: levar del sole, La cattedrale di Rouen, Lo stagno delle ninfee, Palazzo ducale a
Venezia.
Edgar Degas. La lezione di danza, L‟assenzio, La Tinozza.
Pier August Renoir. La Grenouillere, Colazione dei canottieri a Bougival, Moulin de la Gallette.
Tendenze postimpressioniste alla ricerca di nuove vie
Paul Cezanne. La casa dell'impiccato, Giocatori di carte, Le grandi bagnanti, Monte Sainte-Victoire.
Vincent van Gogh. I mangiatori di patate, La stanza gialla, Autoritratto 1887, Notte stellata, Campo di grano con
volo di corvi.
Paul Gauguin. Il Cristo giallo, La visione dopo il sermone, Come! Sei Gelosa?, Da dove veniamo? Chi siamo?
Dove andiamo?
GeorgeSeurat. Un bagno a Asnieres, Domenica alla Grande-jatte, Il circo.
Henri de Toulouse-Lautrec. Al Moulin Rouge.
Il divisionismo italiano
Gaetano Previati. Maternità.
Giovanni Segantini. Le due madri
G.Pellizza da Volpedo. Il quarto stato.
VERSO IL CROLLO DEGLI IMPERI CENTRALI
I presuppostidell‟Art Nouveau: La “Art and Crafts” di William Morris.
L‟Art Nouveau.
Gustav Klimt. IL bacio, Giuditta, Ritratto di Adele Bloch Bauer, Danae, La culla.
L‟esperienza delle arti applicate tra Kunstgewebeschule e Secession
La Secessione Viennese e l'architettura: Josef Maria Olbrich, Palazzo della Secessione; Gaudì, La Sagrada
Familia, Casa Milà.
Adolf Loos. Villa Steiner.
I Fauves: Henri Matisse, Donna con cappello, Armonia in rosso, Pesci rossi, Signora in Blu.
L‟Espessionismo
Il gruppo Die Brucke: Heckel, Giornata limpida; Kirchner, Cinque donne nella strada; Nolde, Ballerina.
Edvard Munch. La bambina malata, Il grido, Sera nel corso karl Johann, Pubertà.
Osckar Kokoschka. Ritratto di Carl Moll, La sposa del vento.
Egon Schiele. Autoritratto, Abbraccio.
L‟INIZIO DELL‟ARTE CONTEMPORANEA
Pagina 25 di 71
Il Cubismo
Pablo Picasso. Madre e Figlio, La famiglia dei saltiinbanchi, Les Damoiselles d'Avignon, Ritratto di Daniel-Henry
Kahnweiler, Chitarra, Natura morta con la sedia di paglia, Guernica.
George Braque. Case all‟Estaque, Violino e Tavolozza, Natura morta con “Le jour”.
LA STAGIONE ITALIANA DEL FUTURISMO
Filippo Tommasi Marinetti e l‟estetica futurista
Umberto Boccioni. La città che sale, Gli addii, Materia, Forme uniche nella continuità dello spazio.
Giacomo Balla. Dinamismo di un cane al guinzaglio.
ARTE TRA PROVOCAZIONE E SOGNO
Il Dada
Marcel Duchamp. Fontana, La Gioconda con i baffi,
Man Ray. Cadeau, Violino di Ingres.
L‟arte dell‟inconscio: il Surrealismo
Renè Magritte. L‟uso della parola, Golconde, Gli amanti.
Salvador Dalì. Il grande masturbatore, La persistenza della memoria, La Venere a cassetti, Sogno causato dal
volo di un‟ape.
Joan Mirò. Il cacciatore o paesaggio catalano, Arcobaleno e Poetessa.
Marx Ernst. La vestizione della sposa, La vergine che sculaccia il Banbino Gesù davanti a tre testimoni.
Frida Kalho. Ritratto. Con collana di spine e colibrì, ospedale Henry Ford
OLTRE LA FORMA L‟ASTRATTISMO
Durante le lezioni successive al 15 maggio verranno trattati i seguenti argomenti:
Der Blaue Reiter
Kandinskij. Composizione VI, Alcuni cerchi.
Klee. Adamo e la piccola Eva, Fuoco nella sera, Monumenti a G, Ragazzo in costume.
Il Razionalismo in architettura
Le Corbusier. Villa Savoye, Unità di abitazione, Ronchamp.
L‟architettura organica: F.Lloyd Wright. Casa sulla cascata, Guggenheim Museum
LA METAFISICA
Giorgio de Chirico. L‟enigma dell‟oracolo, Ritratto premonitore di Guillaume Apollinaire, Le muse inquietanti.
L‟ECOLE DE PARIS
Marc Chagall. Autoritratto con sette dita, La passeggiata, Io e il mio villaggio.
Amedeo Modigliani. Ritratti, Nudo sdraiato a braccia aperte.
ESPERIENZE ARTISTICHE NEL SECONDO DOPOGUERRA
L‟informale in Italia
Alberto Burri. Il Cretto di Ghibellina, SZ 1.
Lucio Fontana. Concetto spaziale. Attesa, Concetto spaziale. LA Fine di Dio.
L‟informale in America.
L‟Espressionismo Astratto: Action Painting.
Jackson Pollock. Numero 27, Convergence.
La Pop–Art
Andy Warhol. Marilyn Monroe, Minestra in scatola Campbell‟s I.
Un'esperienza italiana tra Pop e precorrimenti concettuali
Piero Manzoni. Merda D‟artista.
L‟arte concettuale
Josef Kosuth. One and Three Chairs.
L‟arte povera
Josef Beuys. Infiltrazione omogenea per pianoforte a coda, 7 000 Querce.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 26 di 71
EDUCAZIONE VISIVA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE ANTONIO AMBROSINO
DISCIPLINA ED. VISIVA
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati
attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
La classe ha raggiunto ottimi risultati disciplinari e relazionali. Il coinvolgimento è stato buono e
avvincente per ambo le parti (ho dovuto ampliare numerosi approfondimenti su molti materiali , causa
richieste dei ragazzi).
2 VERIFICHE SVOLTE
Sono state svolte:
- 3 esercitazioni grafico-teoriche, utilizzando 2 ore per verifica.
- 1 verifica, utilizzando il metodo cooperativo, utilizzando 4 ore.
- 1 verifica, utilizzando il metodo cooperativo, utilizzando 20 ore.
3 STRUMENTI IMPIEGATI
Supporti multimediali, Visite di settore, Riviste di settore, Materie prime, Attrezzature di settore,
Laboratorio di SCULTURA
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE ANTONIO AMBROSINO
DISCIPLINA ED. VISIVA
MODULO: Guardare presuppone il pensiero





Potenziare la conoscenza e l‟applicazione delle tecniche di comunicazione visiva.
Potenziare le capacità di osservare le Forme individuando proprietà fisiche e geometriche.
Consolidamento delle conoscenze e della rappresentazione delle Forme attraverso il rilievo
dimensionale degli oggetti, utilizzando tecniche grafico-plastiche diverse.
Potenziare le capacità e le abilità nell‟usare con padronanza le strumentazioni tecniche.
Padroneggiare la capacità di astrazione.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 27 di 71
GEOMETRIA DESCRITTIVA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE DAMIAN RENATO
DISCIPLINA GEOMETRIA DESCRITTIVA
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA, VERIFICHE SVOLTE E STRUMENTI
IMPIEGATI
La progettazione, nella programmazione didattica dei corsi, è sempre stata vista come il momento di
sintesi tra le varie discipline insegnate; nella definizione di un tema progettuale non possono non
concorrere tutte quelle conoscenze che vanno identificate sotto la generica definizione di “bagaglio
culturale”.
Progettare, al di là d‟affascinanti implicazioni estetiche legate al mondo dell‟arte, fondamentalmente
significa, soprattutto in questa accezione scolastica, comunicare un‟idea, tramite gli strumenti del
disegno.
Il programma, quindi, ha verificato la compiutezza di un percorso progettuale mediante
l‟individuazione di “fasi operative” in cui è programmato e svolto il tema di volta in volta proposto.
Sarebbe indispensabile un committente per verificare a pieno la capacità e del metodo proposto ed il
grado di preparazione di ogni singolo allievo; interessante tale ipotesi, perché permetterebbe ad ogni
singolo operatore (studente) di verificare tutte queste cose direttamente, tramite un rapporto con
persone estranee al mondo istituzionale scolastico, ed auto valutare il proprio grado di competenza
senza la mediazione del docente che stabilisca una graduatoria di merito.
I tempi di sperimentazione e di realizzo di una idea progettuale, sono un altro aspetto fondamentale,
per tanto si sono trasmessi allo studente la sequenza minima necessaria di fasi lavorative, le competenze
specifiche per svolgere un tema proposto, i riferimenti ed implicazioni “culturali” che ne identificano la
realizzazione; l‟applicazione del metodo ai progetti successivi, elaborati autonomamente, hanno
costituito la verifica di quanto appreso.
Inoltre si sono proposti una serie di quesiti, propedeutici anche per quella che è definita 3° prova
d‟esame nell‟attuale ordinamento scolastico, per indurre gli allievi a riflettere sul “fare progettazione”
ribadendo i concetti sperimentati nelle fasi operative.
La serie di quesiti proposti è di seguito riportata:
• Cosa significa “progettare”
• Quali operazioni tecniche e quali elementi grafici caratterizzano un iter progettuale
• Quando ha termine la fase progettuale
• Con che ordine cronologico si susseguono le varie fasi della progettazione
• Le fasi della progettazione rispettano sempre un ordine cronologico
• Le fasi della progettazione rispettano sempre lo stesso ordine cronologico
• All‟interno dello stesso progetto le fasi della progettazione rispettano l‟ordine cronologico prestabilito
• Per quali motivi non é sempre possibile rispettare l‟ordine cronologico prestabilito pur all‟interno
dello stesso progetto
• In che maniera si giudica questa consequenzialità delle fasi operative che non rispondono a
cronologie fisse ed immutabili nemmeno all‟interno dello stesso progetto
• Il caos e/o il disordine genera le fasi progettuali
• La creatività è frutto di “gesti” incondizionati
• L‟esecuzione di ciò che si é progettato, prototipo ecc., incide nella fase progettuale.
• Quando è necessaria l‟esecuzione di un prototipo
• Quali verifiche sono necessarie alla progettazione
• Le scelte progettuali da che cosa dipendono
Pagina 28 di 71
• Quali sono i più importanti elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Quanti possono essere gli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Ad un numero maggiore d'elementi che concorrono a definire un tema progettuale, corrisponde
automaticamente un miglior prodotto progettuale
• Chi determina la qualità degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Chi determina il numero degli elementi che concorrono a definire un tema progettuale
• Cosa s‟intende per: “Riferimento culturale”
• Il “riferimento culturale” interviene nella progettazione
• Il “riferimento culturale” é indispensabile nella progettazione
• Il “riferimento culturale” é sempre palese (cosciente) in chi sta progettando
• Tra “riferimento culturale” e “grado culturale” dell‟individuo che progetta vi è differenza
• Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire ai “riferimenti culturali” del progettista
• Dall‟analisi (lettura) di un progetto è possibile risalire al “grado culturale” del progettista
• Il progetto è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica
• L‟oggetto qualsiasi è espressione della cultura di un popolo, di una nazione, di una minoranza etnica
• Che rapporto intercorre tra il progetto e l‟oggetto realizzato
• Esiste un oggetto costruito dall‟uomo che non è stato progettato
• Il progetto è e deve sempre essere identificato con i modi d'espressione grafica della cultura
occidentale
• In un qualche cosa già esistente in natura usata dall‟uomo interviene un processo di progettazione
• L‟uso di un oggetto può modificarlo e quindi essere considerato un processo progettuale
• In quali attività umane interviene un “processo progettuale” considerando il termine “progetto” nel
suo significato più ampio.
Le esercitazioni di laboratorio, sono state svolte dagli studenti per meglio specificare i temi progettuali
proposti e sono servite agli insegnanti specifici per affinare, in vista dell‟esame, le tecniche e tecnologie
costruttive insegnate negli anni precedenti, hanno dato la possibilità di una ulteriore verifica tramite il
realizzo di un progetto anche non realizzato dagli studenti esecutori, in verificando le competenze
maturate nella lettura-comprensione di grafici esecutivi eseguiti da terzi e la loro corretta redazione in
funzione delle fasi costruttive dell‟ oggetto.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE DAMIAN RENATO
DISCIPLINA GEOMETRIA DESCRITTIVA
MODULO 1
Non ho ritenuto, nell‟ attuale anno di corso, programmare studi astratti, dai quali gli studenti, a mala
pena, ritengono solo alcuni concetti essenziali. La classe, del resto, proviene già da un anno di corso,
che ha sviscerato tali concetti, per questo, è ragionevole ritenere che siano anche stati assimilati.
In una scuola in cui si tenta di parlare di progettazione l‟uso della geometria descrittiva dovrebbe
aiutare a progettare, o meglio a controllare scientificamente le intuizioni formali dell‟inventare i
contenitori di uno spazio che va comunque rappresentato e comunicato a chi lo deve capire, approvare
e costruire.
L‟organizzare lo spazio è ciò che si può definire come il fare progettazione. Questa forma operativa è
soggetta ad una rigorosa scientificità, tanto più se si pensa all‟industrializzazione a cui si avvicina la
stessa architettura. I prodotti industriali, sono il frutto di innumerevoli disegni che portano alla
progettazione esecutiva per controllarne le forme e scegliere quelle definitive, uno sbaglio, un
ripensamento, una modifica tardiva, costano alla produzione migliaia di euro. In architettura, quando
Pagina 29 di 71
solo la scala 1:1 dà l‟assoluta verifica formale e strutturale, è del tutto impensabile, ai nostri giorni, che
si possa procedere come, qualche volta, è capitato ai maestri dell‟architettura contemporanea, Wright,
Le Corbusier, Michelucci, Scarpa, di dire ai costruttori: “ non mi piace più, buttate tutto di sotto e si
ricomincia da capo.” Ecco perché il controllo progettuale, dato dalle visualizzazioni grafiche, è
indispensabile, accanto alle necessarie cognizioni tecnologiche deve coesistere anche una eguale
capacità di controllo formale e spaziale della progettazione di ogni singolo componente e
di quel che può succedere assemblandoli tra loro (talvolta, con spiacevoli sorprese).
Non lasciamoci fuorviare dalle affermazioni di Bruno Zevi “buon disegno: cattivo architetto” il
paradosso zeviano voleva solo dire: guai all‟ architetto od al designer che si innamora del proprio
disegno, confondendolo con la realtà. Il contrario della geometria descrittiva, che insegna proprio i
metodi rigorosi per fare in modo che il disegno del progetto coincida con l‟immagine realizzata, senza
trucchi ed imbrogli, nonché illusioni da parte del progettista. Le strumentazioni necessarie per le
rappresentazioni grafiche della realtà, sono tutte tarate
secondo i canoni o le teorie messe a punto dalla nostra specifica disciplina, compresi tutti i programmi
“CAD” di cui sono dotati i computer. L‟uso degli strumenti informatici, non è più un “optional” a cui
si possa rinunciare con civettuoli atteggiamenti di superiorità intellettuale o di pretese puriste.
La velocizzazione dei tempi d‟esecuzione di un disegno data da questi strumenti permette di
visualizzare tutte le intersezioni e le rotazioni possibili di piani, di solidi e generare ombre proprie e
portate degli oggetti o spazi costruiti, nonché le loro deformazioni spaziali, quindi non nascondere le
effettive realtà, cosa sin troppo comune con le rappresentazioni tradizionali: un giunto od una parte
perfettamente definite a scapito di altre parti lasciate all‟intuizione del lettore o dell‟ esecutore. Le scuse
sono del tutto abolite, anzi, diventano manifeste come tali. Il programma didattico prevede la
comprensione del metodo analitico dei programmi “cad”, le
rappresentazioni attraverso fasi di approccio sistematico delle relazioni tra i piani nello spazio, la loro
collocazione in rappresentazioni 2d e 3d, l‟uso di scale differenti e i passaggi necessari da una
rappresentazione all‟altra; le deformazioni nei punti di tangenza e di compenetrazione sia concave che
convesse; l‟uso delle ombre, proprie e portate, secondo le più svariarti inclinazioni delle fonti luminose
sia naturali sia artificiali. Particolarmente interessante ritengo quest‟approccio, reso più immediato ed
intuitivo con l‟ uso dell‟ “archicad”, dato che è sempre risultato difficile, a volte impossibile, per
scarsità di tempi didattici ed anche, forse, soprattutto, per difficile comprensione delle tecniche
specifiche, fare assimilare ai ragazzi delle medie superiori un uso corretto e scientifico delle
ombreggiature, anche non pretendendo metodi rigorosamente analitici ed accontentandoci di metodi
più intuitivi. La sperimentazione, quindi, il costruire graficamente oggetti diversi, che si diversificano
anche dalla loro specifica ombra generata, dovrebbe stimolare la ricerca o verifica analitica delle
soluzioni visualizzate, almeno, negli studenti più dotati od interessati alla rappresentazione della realtà
tramite il disegno, ovvero tramite la geometria descrittiva. Vorrei ricordare, in proposito, che il vanto
dell‟ Accademia, sicuramente sino oltre la metà del 900, era riuscire a fare “a occhio” tutte le
prospettive, con i relativi inganni: proprio l‟esatto contrario che questo insegnamento si propone
di fare, alleandosi ad una “macchina” che, dolenti o volenti, è il nostro futuro grafico e
progettuale. Tutte le applicazioni della geometria descrittiva, debbono concorrere alla
simulazione progettuale per la realizzazione, quindi la consapevolezza delle applicazioni della
geometria descrittiva nell‟ inventare, organizzare forme nello spazio, si concretizza nel
processo grafico di costruzione dell‟ immagine per il realizzo, come commissionato dalle
“Regole di Cortina”, di un “cason” in località Pocol. Questa elaborazione fondamentale del corso
di quest‟anno scolastico, se ampliata all‟ interdisciplinarietà, ed alla ricerca nell‟ ambito dell e
costruzioni rurali nel nostro territorio, il cui primo approccio è già stato attuato con la
partecipazione degli studenti al convegno: “Montagna futura: Legno antico nuovo abitare” del
27/10/2012, può diventare la tesi di maturità da discutere in sede d‟esame. La trattazione della
tesi, presenterà l‟esperienza collettiva della classe, quindi legno-tessuto, a cui ogni studente,
potrebbe agganciare la propria tesi individuale che potrebbe-dovrebbe ampliare la trattazione
Pagina 30 di 71
alle materie ed agli approfondimenti che il candidato riterrà per lui più congeniali sia essi d‟arte,
di letteratura, di scienza o tecnica.
In conclusione l‟obbiettivo del corso è portare gli studenti ad una consapevolezza del fare tale
da garantire la conoscenza delle implicazioni interattive di ogni elemento compositivo tanto da
essere capaci di costruire “un giunto”, in senso lato, luogo d‟eccellenza per intersezioni di piani,
di volumi, di rotazioni, di spostamenti di assi, di deformazioni convesse o concave; ovvero
come da una lezione di Louis I. Kahn: “…Chi sa costruire un giunto, di solito non ama nasconderlo. Sono quelli
che non sanno farlo che di solito li nascondono, in un modo o nell’altro. …” ed ancora : “ non vi è crescita naturale se
non si consente alle cose di essere ciò che sono. L’individuazione di queste differenze coincide con la conoscenza del
significato della forma. La forma non ha configurazione o dimensione. Forma è riconoscimento o realizzazione
delle caratteristiche delle diverse cose.”
L‟ esperienza di progettazione del “cason” per le regole di Cortina, condotta per l‟intero anno
scolastico ha insegnato agli studenti sia della sezione tessuto che della sezione legno, l‟uso dei
sistemi grafici di rappresentazione computerizzata, in particolare gli allievi della sezione legno
hanno approfondito le tecniche già di loro conoscenza cimentandosi con i problemi di un rilievo
dei luoghi, triangolazioni necessarie a definire le curve di livello dei terreni, dimensioni strutturali
ed interazioni tra funzioni e spazi. La ricerca dei punti di vista fondamentali per rappresentazioni
realistiche in assonometria e prospettiva legate alle volumetrie preesistenti ed alle loro possibili
alterazioni sia in ampliamento che in diminuzione. Ogni allievo ha elaborato la propria soluzione
di sistemazione dell‟ area assegnata con l‟inserimento di un immobile la cui fattibilità sia tecnica
che economica è stata vagliata dalla committenza. Le allieve della sezione tessuto, del tutto
prive di conoscenze pregresse per l‟uso di programmi “Cad”, hanno svolto un lavoro definito dal
docente ed imparato a renderlo graficamente usando i computer. In particolare sono stati definiti
i nodi strutturali, il loro grado di assemblaggio, la loro ripetibilità inserita in griglie modulari
(campate strutturali), la complanarità di piani, le loro inclinazioni e perpendicolarità rispetto a sé
stesse ad alle orizzontalità-verticalità fisiche.
Esaminata la consistenza dell‟oggetto sia per le funzioni richieste dalla committenza che per l‟
effettivo ingombro volumetrico determinato dallo stato di fatto, tramite la costruzione in
laboratorio di un plastico in scala 1:20, si sono verificate quattro ipotesi diverse di realizzo,
giocando sulla flessibilità di composizione degli elementi strutturali. Due soluzioni sono state
ottenute variando l‟asse delle campate, per diminuire il volume della soluzione più
funzionalmente completa. Si è notato come per, aggregazione di campate l‟oggetto progettato,
possa ampliarsi in più moduli strutturali e funzionali quasi in una infinita sequenza. Altre due
soluzioni, per avvicinarsi il più possibile alle volumetrie esistenti senza, sostanzialmente alterare
la funzionalità della “capanna”, sono state studiate intervenendo sui nodi strutturali. Ovvero, si
sono smontati i loro elementi costitutivi e si sono rimontati, vista la loro modularità, in modo da
abbassare la costruzione per intervenire ancora nella disposizione delle campate tanto da
riuscire a definire un volume di poco superiore alla stato di fatto. Ultime considerazioni a
conclusione dell‟ esperienza progettuale congiunta tra le due sezioni della scuola, hanno
riguardato la compatibilità ambientale del‟intervento, per quanto riguarda i materiali di
costruzione e le necessarie coibentazioni termiche, acustiche, impermeabili; la loro consistenza,
volumetrica è superiore al volume in ampliamente dell‟ esistente, pertanto tale ampliamento
risulta ammissibile secondo le normative vigenti in materia di contenimento delle risorse
energetiche.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 31 di 71
MATEMATICA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE Simion Andrea
DISCIPLINA Matematica
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA
La classe, articolate in due sezioni, Arte e Tessuto, e Legno, ha visto un avvicendamento dei docenti alla fine
del primo trimestre. Le lezioni sono state seguite con interesse sufficiente da parte della sezione Tessuto,
buono da parte della sezione Legno. I risultati attesi sono i seguenti:
Conoscenze: gli alunni devono dimostrare di conoscere:
‫־‬
le nozioni a livello contenutistico di ogni argomento
‫־‬
le varie procedure di calcolo viste a lezione
‫־‬
un lessico matematico opportuno
Competenze: gli alunni devono essere in grado di:
‫ ־‬riconoscere i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche della
Matematica
-
comprendere il valore strumentale della Matematica per lo studio delle altre scienze
Capacità: gli alunni devono:
‫־‬
saper individuare le strategie di risoluzione adeguate al contesto
‫־‬
saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati
‫־‬
saper riconoscere il contributo dato dalla Matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali
Alla fine dell‟anno non tutti gli allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Globalmente
il livello della classe è tuttavia sufficiente.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Sono state svolte verifiche prevalentemente scritte, in cui si chiedeva l‟applicazione delle procedure
svolte a lezione. Inoltre è stata svolta una simulazione di terza prova, che viene allegata.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Le lezioni sono state di tipo frontale. Si è spesso utilizzato il metodo del cooperative learning, dove si
chiedeva agli allievi, divisi in piccoli gruppi con criterio di eterog eneità di svolgere esercizi o semplici
problemi.
Pagina 32 di 71
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE Simion Andrea
DISCIPLINA Matematica
MODULO: FUNZIONI
Contenuti:
RELAZIONI E FUNZIONI
DOMINIO DI UNA FUNZIONE
PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI
CONTENUTI:
RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA RELAZIONE E FUNZIONE
CALCOLARE IL DOMINIO DI UNA FUNZIONE RAZIONALE
RICONOSCERE E CLASSIFICARE FUNZIONI (INIETTIVA, SURIETTIVA, BIIETTIVA)
INDIVIDUARE LE PROPRIETÀ DI ALCUNE FUNZIONI (PARI, DISPARI)
MODULO: LIMITI E CONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE
Contenuti:
. DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE AD UN VALORE FINITO
INTERPRETAZIONE GRAFICA
LIMITE DESTRO E SINISTRO
DEFINIZIONE DI FUNZIONE CONTINUA
DISCONTINUITÀ DELLE FUNZIONI: PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI PRIMA SPECIE, DI SECONDA SPECIE E DI
TERZA SPECIE
ASINTOTI DI UNA FUNZIONE
CONTENUTI:
CONOSCERE LA DEFINIZIONE DI LIMITE FINITO IN UN PUNTO FINITO
CALCOLARE LIMITI DI FUNZIONI RAZIONALI
DEFINIRE UNA FUNZIONE CONTINUA IN UN PUNTO E IN UN INTERVALLO
INDIVIDUARE FUNZIONI CONTINUE E DISCONTINUE E, NEL CASO DI FUNZIONI DISCONTINUE, SAPER
DISTINGUERE I VARI TIPI DI DISCONTINUITÀ
DETERMINARE GLI ASINTOTI DI UNA FUNZIONE
MODULO: DERIVATE E CALCOLO DIFFERENZIALE
Contenuti:
RAPPORTO INCREMENTALE E DEFINIZIONE DI DERIVATA
SIGNIFICATO GEOMETRICO DELLA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
DERIVATA DI ALCUNE FUNZIONE ELEMENTARI
REGOLE DI DERIVAZIONE
DERIVATE E CRESCENZA DI UNA FUNZIONE, PUNTI DI MASSIMO E DI MINIMO
DERIVATE E CONCAVITÀ DI UNA FUNZIONE , PUNTI DI FLESSO
CONTENUTI:
DEFINIRE LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
CALCOLARE LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE UTILIZZANDO LE REGOLE DI
DERIVAZIONE
CALCOLARE DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE AL PRIMO
INDIVIDUARE LA CRESCENZA E/O LA DECRESCENZA DI UNA FUNZIONE, I PUNTI DI MASSIMO E/O
MINIMO MEDIANTE LO STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA PRIMA
INDIVIDUARE LA CONCAVITÀ E/O LA CONVESSITÀ DI UNA FUNZIONE, I PUNTI DI FLESSO MEDIANTE LO
Pagina 33 di 71
STUDIO DEL SEGNO DELLA DERIVATA SECONDA
MODULO: STUDIO DI UNA FUNZIONE
Contenuti:
STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE
CONTENUTI:
DETERMINARE IL DOMINIO
DETERMINARE IL SEGNO E GLI EVENTUALI PUNTI DI INTERSEZIONE CON GLI ASSI
DETERMINARE EVENTUALI ASINTOTI
DETERMINARE GLI INTERVALLI IN CUI LA FUNZIONE È CRESCENTE O DECRESCENTE E GLI EVENTUALI
MASSIMI E MINIMI RELATIVI, LA CONVESSITÀ E GLI EVENTUALI FLESSI
DISEGNARE IL GRAFICO DI UNA FUNZIONE POLINOMIALE E RAZIONALE
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 34 di 71
FISICA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE Simion Andrea
1 VALUTAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA
DISCIPLINA Fisica
La classe, articolate in due sezioni, Arte e Tessuto, e Legno, ha visto un avvicendamento dei docenti alla fine del primo
trimestre. Le lezioni sono state seguite con interesse appena sufficiente da parte della sezione Tessuto, buono da parte
della sezione Legno. I risultati attesi sono i seguenti:
Conoscenze: gli alunni devono dimostrare di conoscere:
‫־‬
il significato delle diverse grandezze fisiche incontrate nel corso
‫־‬
le principali leggi fisiche e i principi che regolano i fenomeni fisici oggetto di studio
‫־‬
un lessico fisico specifico
Competenze: gli alunni devono essere in grado di:
‫־‬
enunciare e descrivere le principali leggi della fisica studiate
‫־‬
avere un esatta concezione dei diversi ordini di grandezza che si incontrano nella fisica
‫־‬
saper utilizzare correttamente le leggi e i principi della fisica per comprendere i principali fenomeni fisici
almeno in termini qualitativi
Capacità: gli alunni devono:
‫־‬
saper affrontare a livello critico semplici situazioni problematiche di varia natura, sapendo utilizzare in modo
adeguato le principali strategie di risoluzione viste a lezione
‫־‬
saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente i metodi di calcolo studiati
‫־‬
saper utilizzare i risultati della Matematica conosciuti per affrontare situazioni problematiche nella fisica ;
Alla fine dell‟anno non tutti gli allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Globalmente il livello
della classe è tuttavia sufficiente.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Sono state svolte verifiche prevalentemente scritte, di carattere teorico, dove si chiedeva all‟allievo di illustrare
brevemente (circa sette righe) un argomento visto a lezione. Nel corso dell‟anno è stata effettuata una simulazioni
di terza prova, che viene allegata. Per la valutazione sono stati seguiti sostanzialmente i criteri della griglia
utilizzata per la terza prova.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Le lezioni sono state di tipo frontale. Si è spesso utilizzato il metodo del cooperative learning, dove si chiedeva
agli allievi, divisi in piccoli gruppi con criterio di eterogeneità di svolgere esercizi o semplici problemi.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE Simion Andrea
DISCIPLINA Fisica
MODULO:IL CALORE E LA TEMPERATURA
Contenuti:
LA DILATAZIONE TERMICA
Pagina 35 di 71
LA PROPAGAZIONE DEL CALORE
I PASSAGGI DI STATO
DESCRIVERE IL FENOMENO DELL'EQUILIBRIO TERMICO
DISTINGUERE FRA TEMPERATURA E CALORE
DESCRIVERE IL FENOMENO DELLA DILATAZIONE LINEARE E DELLA DILATAZIONE VOLUMICA
CALCOLARE LA VARIAZIONE DI VOLUME DI UN CORPO PER EFFETTO DI UNA DILATAZIONE TERMICA
DEFINIRE IL CALORE SPECIFICO E LA CAPACITÀ TERMICA DI UN CORPO
DESCRIVERE E RICONOSCERE LE MODALITÀ DI PROPAGAZIONE DEL CALORE
DESCRIVERE I PASSAGGI DI STATO DI UNA SOSTANZA
MODULO:ACUSTICA DEGLI AMBIENTI
IL SUONO
LUNGHEZZA D'ONDA, FREQUENZA E VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE
RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, RISONANZA
ONDE STAZIONARIE
SUONO DIRETTO E RIVERBERATO
INTENSITÀ DEL SUONO DIRETTO E DEL SUONO RIVERBERATO
TEMPO DI RIVERBERAZIONE
FATTORE DI ASSORBIMENTO
FORMULA DI EYRING
EFFETTI DI FOCALIZZAZIONE
CONTENUTI:
DESCRIVERE IL SUONO COME UN'ONDA DI PRESSIONE LONGITUDINALE
CONOSCERE LA RELAZIONE TRA LUNGHEZZA D 'ONDA, FREQUENZA E VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE
CONOSCERE E DESCRIVERE I FENOMENI DI RIFLESSIONE, ASSORBIMENTO, DIFFUSIONE, RISONANZA
CONOSCERE E DESCRIVERE IL FENOMENO DELLE ONDE STAZIONARIE
DEFINIRE IL SUONO DIRETTO E RIVERBERATO
CALCOLARE IL FATTORE DI ASSORBIMENTO PER UNA SALA DA CONCERTO NOTE LE DIMENSIONI E LA
TIPOLOGIA DEI RIVESTIMENTI
DEFINIRE IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE
CALCOLARE IL TEMPO DI RIVERBERAZIONE PER UNA SALA DA CONCERTO NOTE LE DIMENSIONI E LA
TIPOLOGIA DEI RIVESTIMENTI UTILIZZANDO LA FORMULA DI EYRING
Conoscere gli effetti di focalizzazione e le strategie per ridurli
MODULO Cariche elettriche e campo elettrico
Elettricità e fenomeni elettrostatici: elettroscopio. Legge di Coulomb. Carica elettrica, cariche elementari,
quantizzazione della carica.
Il campo elettrico, principio di sovrapposizione del campo elettrico, linee di campo.
Flusso del campo elettrico, teorema di Gauss. Campi generati da cariche puntiformi, distribuzioni rettilinee,
distribuzioni piane.
MODULO: Potenziale elettrico
Potenziale elettrico. Conservatività del campo elettrostatico. Differenza di potenziale e moto delle cariche.
Superfici equipotenziali. Conduttori in equilibrio elettrostatico: campo, potenziale e distribuzione delle cariche.
Condensatori. Capacità di un conduttore e di un condensatore. Dielettrici. Energia del campo elettrico.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 36 di 71
EDUCAZIONE FISICA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: FRANZOT LUIGI
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA
Le attività previste sono state praticamente tutte realizzate, anche se alcune proposte di lezione fuori
sede (tennis, pattinaggio tra tutte) non si sono potute svolgere per problemi di organizzazione delle
strutture che ci avrebbero dovuto ospitare. Il gruppo si è distinto per aver compreso una delle
peculiarità della Disciplina e cioè la curiosità sperimentale. Gli studenti hanno accolto le proposte con
interesse fornendo, alle volte, anche un contributo personale, dimostrando quindi maturità e
disponibilità.Le attività previste sono state praticamente tutte realizzate, anche se alcune proposte di
lezione fuori sede (tennis, pattinaggio tra tutte) non si sono potute svolgere per problemi di
organizzazione delle strutture che ci avrebbero dovuto ospitare. Il gruppo si è distinto per aver
compreso una delle peculiarità della Disciplina e cioè la curiosità sperimentale. Gli studenti hanno accolto le
proposte con interesse fornendo, alle volte, anche un contributo personale, dimostrando quindi maturità
e disponibilità.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
L‟osservazione sistematica è stata la modalità di verifica principale per la parte pratica, a cui è seguita
una valutazione in rapporto agli obiettivi che mi ero prefissato e che sono stati raggiunti
completamente, anche se la parte teorica ha suscitato qualche perplessità dato che, negli anni scorsi,
questo aspetto è stato completamente tralasciato.
Questa situazione ha fatto si che in un anno scolastico ci si è trovati a condensare quanto si sarebbe
dovuto fare in cinque anni, con le difficoltà che, credo, sia logico immaginare.
Nonostante questo, la maggior parte degli allievi ha recepito l‟importanza di quanto si stava facendo,
dimostrando anche un interesse personale che definirei gratificante (per il docente), oltre che un livello
di preparazione che, spesso va ben oltre la sufficienza.
Sono state svolte anche delle simulazioni di terza prova, sia in situazione reale (con le altre Discipline)
sia esclusivamente per la mia Disciplina, come già detto, le verifiche sono state svolte nella seconda metà
dell‟anno.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: FRANZOT LUIGI
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
MODULO: Metodologia ed allenamento sportivo
Capacità Condizionali e Coordinative
 forza
 velocita‟
 resistenza
 capacita‟ coordinative in generale
Allenabilità ed effetti dell‟allenamento
 Differenze di allenabilità tra le varie capacità condizionali
 Rendimento dell‟allenamento: differenze tra uomo e donna
 La Supercompensazione
Pagina 37 di 71
 L‟Overtraining
Protocolli fondamentali di allenamento
 Sequenza base di allenamento (attivazione – mobilizzazione – stretching – fase attiva centrale – fase
specialistica – defaticamento – stretching): motivazioni, variazioni, specificità
 Stretching: motivazioni, modalità e protocolli, variazioni, tecniche speciali
 Mobilizzazione articolare: motivazioni, tecniche di esecuzione, giustificazioni fisiologiche
MODULO: Discipline Sportive e Grandi Giochi Sportivi, attività ludico-motoria
Atletica Leggera:
 Specialità (Olimpiche)
 I Salti
 I Lanci
 Le Corse
 Le prove multiple
 Atleti e fatti di particolare importanza nella storia dell‟Atletica Leggera
Pallavolo:
 I Fondamentali
 Il Campo e le principali Regole
 Struttura fondamentale del gioco
Pallacanestro:
 I Fondamentali
 Il Campo e le principali Regole
 Struttura fondamentale del gioco
Ultimate Frisbee:
 I Fondamentali (lancio esterno ed interno, prese ad una e due mani)
 Il Campo e le principali Regole
 Struttura fondamentale del gioco
Acrogym:
 descrizione dell‟attività
 richieste motorie specifiche
Giochi tradizionali e loro adattamenti : dalla palla avvelenata ad “Hilander”
MODULO: Anatomia, meccanica articolare, fisiologia
Ossa, muscoli e articolazioni
 Generalità sulle ossa (struttura, composizione, tipologie, funzioni, classificazione)
 Generalità sulle articolazioni (classificazione, funzioni, strutture intra ed extrarticolari)
 Generalità sui muscoli (il tessuto muscolare, le funzioni dei principali muscoli dell‟apparato
locomotorie)
MODULO: Giochi Olimpici
Le Olimpiadi antiche e moderne (storia)
Giochi Olimpici moderni: edizioni di particolare importanza (Atene 1896 – Parigi 1900 – Berlino 1936 – Roma
1960 – Città del Messico 1968 – Monaco 1972 - Los Angeles 1984 – Atlanta 1996 – Londra 2012 …) vuoi dal
punto di vista sportivo/prestazionale, che culturale, politico, di costume ecc…
MODULO: Il doping e l‟integrazione
 Generalità e differenze
 Principali sostanze dopanti e loro effetti (diretti e collaterali)
 Principi nutritivi soggetti ad integrazione, loro funzioni
 Principio di illegalità della pratica del doping, cenni sulla regolamentazione sportiva
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 38 di 71
LINGUA E CULTURA TEDESCA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE Paganin Sonia
DISCIPLINA Lingua e Cultura Tedesca
LIBRO DI TESTO ADOTTATO “Vitamin D”, integrato tuttavia con fotocopie fornite da altri testi,
e con l'utilizzo di materiale audio.
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati
attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
Gli alunni della classe V hanno dimostrato, fin dall‟inizio dell‟anno scolastico, di aver raggiunto
un sufficiente livello di maturazione nello studio e nel rapporto con colleghi e docenti.
Il numero delle unità di apprendimento svolte in classe ha sostanzialmente rispettato quello
previsto nella programmazione iniziale. La contrazione del programma è stata determinata, dalle poche
ore di lezione alla settimana (2) a disposizione, e dall'esigenza di riprendere alcune strutture
grammaticali, È mancata altresì la continuità didattica in classe, ove ho insegnato in questo anno
scolastico, dopo due anni e ho cercato di inizialmente di trattare temi e concetti del precedenti anni
scolastici per consolidarli (ripassandoli) e innestarli sul nuovo programma al fine di preparare i ragazzi
all‟Esame di Stato.
Tra gli obiettivi dell‟insegnamento si è posto soprattutto quello di stimolare e sviluppare negli
allievi un processo di orientamento in modo tale da permettere loro di imparare a decidere, scegliere
autonomamente, comunicare,valutare ed apprendere. Si è cercato di attivare processi di apprendimento
che li rendessero capaci di orientarsi anche nell‟ambiente stesso in cui operavano: la vita sociale, la
professione del lavoro, il proprio tempo, la propria esperienza, in modo tale da dare le opportunità e gli
strumenti di conoscenza della realtà nella sua multiforme complessità. Sono state altresì incentivate le
capacità di espressione del pensiero e dei sentimenti sviluppando allo stesso tempo le capacità logico cognitive e gli specifici interessi.
Anche se per taluni ragazzi l‟impegno non è sempre stato rispondente alle reali capacità, tutti,
con diverso grado di competenza, sanno utilizzare la lingua tedesca nelle situazioni di vita quotidiana e
conoscono le caratteristiche principali dei paesi europei di lingua tedesca. Gli studenti hanno inoltre
imparato ad attuare una metodologia di lavoro che li ha progressivamente portati ad apprezzare le
caratteristiche della cultura tedesca, e di approfondire la conoscenza di alcune terminologie storiche in
lingua, già note nella lingua madre.
Per quanto concerne i risultati ottenuti, se per alcuni alunni le valutazioni hanno premiato il
lavoro e l'impegno, per gli altri, anche a causa di una certa difficoltà nell'esposizione e nel cogliere le
sollecitazioni e gli inviti alla riflessione offerti dell'insegnante, gli obiettivi non sono stati raggiunti in
maniera brillante.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
Le verifiche, orali e scritte (quattro nel trimestre e cinque nel pentamestre), sono state condotte
attraverso la formulazione di domande, dirette a identificare l‟acquisizione di:
- capacità di lettura e comprensione di un testo in tedesco sia nell'ambito della quotidianità, e di
Pagina 39 di 71
-
natura geografica e storica;
comprensione orale, con ascolto di testi tratti da varie situazioni;
produzione orale riguardante aspetti personali (famiglia, hobby, ecc).
Nella valutazione, si è tenuto conto delle compentenze richieste dal quadro comune europeo,
(Comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta).
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è fatto costante riferimento a quanto previsto in materia
dal P.O.F. Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che dell‟oggettivo rendimento scolastico,
anche del livello di partenza e del percorso compiuto durante l‟anno scolastico, della partecipazione,
degli interventi, dell‟attenzione dimostrata in classe e dell‟applicazione con cui è stato svolto il lavoro di
studio e di approfondimento domestico
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
Si è preferito una lezione di tipo frontale: i ragazzi hanno affrontato la lettura dei testi con
l‟insegnante, la quale ha cercato di favorire l‟interazione reciproca lasciando spazio ad interventi,
richieste, commenti. Gli appunti relativi alle lezioni in classe (eventuali ripassi grammaticali e studio di
nuovi vocaboli) si sono quindi rivelati il metodo di lavoro essenziale per l‟apprendimento degli
argomenti proposti. Le interrogazioni e le verifiche sono divenute una motivazione di
approfondimento degli argomenti proposti, e un modo per conoscere le tradizioni e la cultura dei paesi
di nazionalità tedesca.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE Paganin Sonia
DISCIPLINA Lingua e Cultura Tedesca
MODULO 1….La Germania dal punto di vista geografico, struttura governativa, e organizzazione
federale e confronto con l'Italia. Cenni sugli altri stati di nazionalità tedesca. Usi e costumi tipici della
Germania.












Deutschland auf einen Blick, Zahlen und Fakten
Die Bundesländer: 16 Länder, ein Staat
Deutschlandbilder
Es war einmal: die Deutsche Märchenstraße
Mahlzeit: morgens, mittags, abends
Die Ostesee
Die Nordsee
Deutsche Landschaften (Natur pur)
Deutsche Landschaften: Ebenen, Küsten, Gebirge
Fesxte: Jahresanfang (Fasxhing, der Dreikön igstag, Weihnachten, Ostern, die Nacht der Hexen)
Österreich : überblick und die Bundesländer
Österreich: aus der Geschichte (Maria Theresia, Fürst von Metternich, Kaiserin Elisabegh “Sissi”und
die Jahrhundertwende, der erste und zweite Weltkrieg.
Pagina 40 di 71




Wien ist eine Reise wert
Die Schweiz überblick
Die Schweiz und die Schokolade
Das Fürstentum Liechtenstein
MODULO 2 Breve storia della formazione della nazione tedesca, e particolar attenzione per il periodo della
grande guerra e della seconda guerra mondiale; situazione di Berlino nel secondo dopoguerra, costruzione e
caduta del muro.
 Gründerjahre
 Die “industrielle Revolution”
 “Eiserner Kanzler” mit Zuckerbrot und Peitsche
 Boom und Imperialismus
 Die “verspätete Nation”
 Die Donaumonarchie Österreich-Ungarn
 Die Weimarer Republik
 Das dritte Reich
 Der totale Krieg
 Holocaust, Terror und Widerstand
 Die Nazi-Diktatur
 Endestation: Auschwitz
 Zweimal Deutschland
 Der Mauerbau

Der Fall der Mauer
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 41 di 71
CHIMICA E LABORATORIO TECNOLOGICO
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: Interdonato Nadia
DISCIPLINA: Chimica e Laboratorio Tecnologico
LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Chimica per L‟Arte (autori: Bucari, Casali / casa editrice: Calderini)
VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA
La classe, interamente composta da 13 allievi così ripartiti: 4 allieve sezione tessuto e 9 allievi sezione
legno di cui una ragazza, ha risposto positivamente agli stimoli didattici che sono stati proposti nel corso
dell‟anno.
Il livello di preparazione e le capacità per alcuni studenti sono buone, altri hanno dimostrato un
impegno altalenante. Il comportamento dei ragazzi è stato in generale corretto e responsabile. Il
giudizio complessivo sul lavoro svolto quest‟anno è complessivamente soddisfacente.
Nel suo insieme la classe ha risposto positivamente alle sollecitazioni, manifestando non sempre
disponibilità al lavoro ma una buona partecipazione al dialogo educativo.
Per quanto possibile, nella trattazione degli argomenti, si è cercato di avere una certa attenzione verso
possibili collegamenti con argomenti che possano far parte del colloquio d‟esame.
Nella trattazione degli argomenti, al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati,
lavori multimediali e lavori di ricerca.
Conoscenze
La classe, alla luce del lavoro svolto, possiede mediamente la conoscenza dei concetti più significativi
della chimica organica.
Competenze
La classe, nel complesso, sa organizzare adeguatamente i contenuti appresi, sapendoli mettere, ove
necessario, in relazione tra loro. Alcuni alunni hanno sviluppato adeguate competenze linguistico
espositive che consentono loro di argomentare con sufficiente disinvoltura i concetti appresi.
Capacità
In genere gli alunni sono in grado di confrontare in maniera critica i contenuti appresi.
VERIFICHE SVOLTE
Sono state svolte almeno tre prove di verifica a quadrimestre, nella forma del colloquio orale e/o di
prova scritta. Sono state considerate la conoscenza dell‟argomento, il linguaggio tecnico della disciplina
e la rielaborazione personale.
E' stata privilegiata la lezione frontale, cercando sempre la partecipazione attiva della classe al fine di
risolvere eventuali dubbi o fornire chiarimenti. Nelle verifiche orali sono stati valutati il livello e la
qualità di apprendimento, la capacità di collegamento, l'attitudine a problematizzare i fenomeni, il
corretto uso del mezzo linguistico, l'acquisizione della terminologia specifica disciplinare e il livello di
maturazione interiore.
Nella valutazione si è tenuto conto del livello medio della classe, dell'impegno, della partecipazione
Pagina 42 di 71
attiva alle lezioni con interventi significativi pertinenti e costruttivi e del progresso complessivo di ogni
singolo allievo rispetto ai livelli iniziali.
3 STRUMENTI IMPIEGATI
Nella trattazione degli argomenti, al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati,
lavori multimediali e lavori di ricerca.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: Interdonato Nadia
DISCIPLINA: Chimica e Laboratorio Tecnologico
MODULO:1
LA CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE ORBITALICA NEL CARBONIO; LEGAME CHIMICO ED ISOMERIA; ALCANI E
CICLOALCANI; ISOMERIA CONFORMAZIONALE E GEOMETRICA; ALCANI E ALCHINI; I COMPOSTI AROMATICI;
NOMENCLATURA; STEREOISOMERIA ED ATTIVITÀ OTTICA; I COMPOSTI ORGANICI ALOGENATI; REAZIONI DI
SOSTITUZIONE ED ELIMINAZIONE; IL PETROLIO; ALCOLI, FENOLI ED ETERI; GRASSI , SAPONI E CERE; ETERI,
EPOSSIDI E SOLFURI; ALDEIDI E CHETONI; ACIDI CARBOSSILICI ED ESTERI; ACIDI FUNZIONALI E GRASSI;
AMMINE E COMPOSTI AZOTATI; COMPOSTI POLIFUNZIONALI; SACCARIDI E POLISACCARIDI.
MODULO:2
CHIMICA APPLICATA: POLIMERI E MATERIE PLASTICHE.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 43 di 71
ECONOMIA E SOCIOLOGIA
RELAZIONE FINALE
DOCENTE : Piccolo Valentina
DISCIPLINA : Economia e Sociologia
LIBRO DI TESTO ADOTTATO : Economia, società e cultura. Tabacchini-Salzano. Ed. Hoepli
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA
La classe ha seguito per tutto l‟anno scolastico le lezioni con un buon interesse; l‟applicazione allo
studio è stata regolare e responsabile in quasi tutti gli allievi. La preparazione finale, pur diversificata, è
soddisfacente nella quasi totalità degli alunni, con qualche eccellenza. Alcuni hanno evidenziato anche
un buon metodo di lavoro e autonomia didattica. Gli alunni più deboli hanno raggiunto nel secondo
periodo gli obiettivi minimi della disciplina, seguiti personalmente ed in maniera diversificata
dall‟insegnante. La programmazione è stata svolta in un clima sereno e di collaborazione.
2 VERIFICHE SVOLTE
Sono state somministrate verifiche con item a scelta multipla o vero falso a fine modulo; le verifiche
orali sono state effettuate alla fine di ogni lezione e a fine capitolo.
3 STRUMENTI IMPIEGATI
Libro di testo e dispense fornite dall‟insegnante per gli approfondimenti.
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE : Piccolo Valentina
DISCIPLINA : Economia e Sociologia
MODULO 1: I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI
Contenuti
 I vantaggi del commercio internazionale
 Protezionismo e libero scambio
 Importazioni, esportazioni e reddito nazionale
 Origini della moneta
 Le funzioni della moneta
 Tipi di moneta
 Valori della moneta
Pagina 44 di 71







Mercati valutari e pagamenti internazionali
L‟Unione Monetaria Europea e l‟Euro
L‟Euro e le sue vicende
Gli accordi commerciali internazionali
L‟Unione Europea e la sua storia
Le Istituzioni dell‟Unione Europea
La globalizzazione dell‟economia: il fenomeno, le cause, gli effetti economici e gli aspetti socio culturali
MODULO 2: ECONOMIE E AMBIENTE
Contenuti
 L‟uomo e l‟ambiente
 Gli studi sull‟ambiente
 L‟analisi economica del rapporto uomo-ambiente
 Lo sviluppo sostenibile
 I danni all‟ambiente
 Degrado ambientale e patrimonio artistico
 Biotecnologie ed etica
 Associazioni e movimenti ambientalisti
 Tutela internazionale dell‟ambiente: gli impegni internazionali a livello globale
 Tutela internazionale dell‟ambiente: gli impegni internazionali a livello europeo
 Le leggi italiane sull‟ambiente
 La tutela per il danno ambientale
 Ambiente e mercato
 Il nuovo rapporto tra le imprese e l‟ambiente naturale
 Il Sistema di gestione ambientale d‟impresa
MODULO 3: SOCIOLOGIA DEI CONSUMI
Contenuti
 La nascita e lo sviluppo della società dei consumi. Gli stadi iniziali, la fase di pieno sviluppo, la
critica e la crisi della società dei consumi
 Le nuove tendenze del consumo
 Il comportamento d‟acquisto del consumatore
MODULO 4: COMUNICAZIONE E PUBBILICITA’
Contenuti
 La comunicazione: gli approcci, il processo, il linguaggio, i mass media
 La comunicazione d‟impresa: definizione obiettivi, gli strumenti, le fasi dello sviluppo di una
comunicazione efficace
 La pubblicità: origini e sviluppo, i media, il linguaggio pubblicitario, come nasce una campagna
pubblicitaria, gli effetti della pubblicità, il ruolo sociale della pubblicità, il rapporto con l‟arte.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 45 di 71
RELIGIONE
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: MENIA TAMON MASSIMO
DISCIPLINA: RELIGIONE
1 VALUTAZIONE SULL‟ATTIVITA‟ SVOLTA (obiettivi disciplinari e relazionali raggiunti, risultati
attesi, coinvolgimento studenti, attività recupero, ecc )
La classe ha affrontato le varie attività con interesse ed impegno, permettendo di lavorare in un clima
sereno e favorevole al dialogo.
Gli alunni hanno dimostrato di aver raggiunto discrete capacità di analisi, di senso critico e di confronto
costruttivo.
Buona la partecipazione alle varie attività, ma gli interventi non si sono sempre dimostrati regolari e
sostenuti. L‟esposizione necessita ancora di miglioramenti, in quanto troppo frettolosa, poco
approfondita e a volte mancante di linguaggio specifico.
Gli obiettivi prefissi sono stati raggiunti.
2 VERIFICHE SVOLTE (tipologia, tempi assegnati, frequenza)
L‟insegnante ha adottato modalità di verifica in itinere, per accertare la padronanza di abilità e
conoscenze acquisite dall‟alunno. Si è tenuto conto di quanto espresso nel dialogo, che sia spontaneo o
sollecitato; della capacità di rielaborare; del risultato dei lavori assegnati; dell‟impegno e dell‟interesse.
3 STRUMENTI IMPIEGATI (attrezzature, laboratori, testi, dispense, sussidi, ecc)
METODI

Lezione frontale.

Dialogo.

Fotolinguaggio.

Cooperative learning.

Analisi di testi.

Linguaggio multimediale e musicale.

Approfondimenti personali.
STRUMENTI DI LAVORO
o
Fotocopie.
o
Video
o
Schemi.
o
Musica
o
Uso del computer.
Pagina 46 di 71
PROGRAMMA SVOLTO
DOCENTE: MENIA TAMON MASSIMO
DISCIPLINA: RELIGIONE
MODULO: LA VITA E I SUOI VALORI
Contenuti:
- Cosa è un valore e quale è il suo scopo;
- Il valore della vita e della persona;
- Gesù vero valore del cristiano;
- La dignità della persona;
- L‟amore;
- L‟amore come eros;
- L‟amore come carità.
MODULO: PER UNA SOCIETA‟ FONDATA SUI VALORI CRISTIANI
Contenuti:
- La dignità della persona;
- La giustizia;
- Una politica per l‟uomo;
- Una economia per l‟uomo;
- Il rapporto nord e sud del mondo;
- La solidarietà;
- Il volontariato.
MODULO: IL VALORE DEL CORPO
Contenuti:
- Essere o avere un corpo;
- Il rispetto del proprio corpo;
- Amore e sessualità.
MODULO: FAMIGLIA E MATRIMONIO, FONDAMENTO DELLA SOCIETA‟
Contenuti:
- Il significato di famiglia;
- Varie tipologie di famiglia oggi;
- Il valore del matrimonio;
- Il matrimonio nelle religioni monoteiste;
- L‟importanza educativa della famiglia.
Docente
Rappresentante 1
Rappresentante 2
Pagina 47 di 71
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE D‟ESAME
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
TIP. A
ANALISI TESTUALE
CRITERI
15-14
13-12
11-10
9-6
5-3
1-2
Incompleta e
solo
parzialmente
corretta
Gravemente
incompleta e
scorretta
Nullo
Comprensione dl testo
(contenuti e significati)
Analisi corretta,
approfondita,
completa
Nel complesso
esauriente
Individua in
modo corretto
solo gli aspetti
generali
Analisi degli aspetti
stilistico-espressivi
Corretta,
precisa,
articolata
Nel complesso
corretta
Contempla solo
gli aspetti
fondamentali
Superficiale,
con
imprecisioni
e/o errori
Riflessioni/approfondime
nti
Discorso
articolato,
completo,
personale
Adeguato nel
complesso
Essenziale
Schematico con
imprecisioni
e/o errori
Generico e/o
errato
Nullo
Struttura del discorso
Testo coerente,
coeso,
personale
Organico e
fluido
Ordinato,
corretto con
alcune
imprecisioni
Con incoerenze
e/o errori
Molto
disordinato,
incoerente,
scorretto
Nullo
Forma corretta,
appropriata,
personale
Nel complesso
corretta
Chiara, con
qualche
imprecisione
Con
errori/frequenti
errori
Confusa e
scorretta
Nullo
9-6
5-3
1-2
Correttezza formale
TIP. B
ARTICOLO DI GIORNALE
CRITERI
Aderenza alla tipologia
testuale
15-14
/ SAGGIO BREVE
13-12
11-10
Analisi scorretta Nullo
Completa
Soddisfacente
Sostanziale
Solo parziale
Non aderente
Nullo
Pertinenza dei contenuti Completa
Soddisfacente
Sostanziale
Solo parziale
Non pertinente
Nullo
Originale,
completa,
pertinente
Pertinente e
completa
Schematica, ma
corretta
Superficiale e
solo parziale
Dati non
utilizzati e/o
travisati
Nullo
Esplicitazione tesi
Articolata ed
evidente
Chiara ed
ordinata
Per lo più
riconoscibile
Non
individuabile
Nullo
Presentazione
dell‟argomento
Articolata,
coerente,
approfondita
Ampia e
pertinente
Ordinata,
essenziale
Gestione documenti
Struttura del discorso
Testo coerente, Organico e
coeso, personale fluido
Correttezza formale
Forma corretta,
appropriata,
personale
Nel complesso
corretta
Ordinato,
corretto, con
alcune
imprecisioni
Chiara, con
qualche
imprecisione
Appena
accennata e
confusa
Disordinata
poco
approfondita
Con errori e/o
incoerenze
Disorganica
confusa e
incoerente
Molto
disordinato,
incoerente,
scorretto
Con
Confusa e
errori/frequenti
scorretta
errori
Nullo
Nullo
Nullo
Pagina 48 di 71
TIP. C/D A RGOMENTO STORICO / GENERALE
CRITERI
15-14
Aderenza alla traccia Completa
Esplicitazione tesi
Articolata ed
evidente
Articolata,
coerente,
approfondita
Testo
Struttura del
coerente,
discorso
coeso,
personale
Forma
corretta,
Correttezza formale
appropriata,
personale
Presentazione
dell‟argomento
13-12
11-10
9-6
5-3
1-2
Soddisfacente
Sostanziale
Solo parziale
Non aderente
Nullo
Chiara ed
ordinata
Per lo più
riconoscibile
Appena
accennata e
confusa
Non
individuabile
Nullo
Ampia e
pertinente
Ordinata,
essenziale
Organico e
fluido
Ordinato,
corretto, con
alcune
imprecisioni
Chiara, con
Nel complesso
qualche
corretta
imprecisione
Disorganica
Disordinata poco
confusa e
approfondita
incoerente
Molto
Con errori e/o
disordinato,
incoerenze
incoerente,
scorretto
Con
errori/frequenti
errori
Confusa e
scorretta
Nullo
Nullo
Nullo
Pagina 49 di 71
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SEZIONE LEGNO
Indicatori
A
Originalità nella trattazione del tema
B
Definizione del tema tramite schizzi a
mano libera, note ed appunti
C
Disegno tecnico
generale in scala
adeguata
Quotatura disegno
tecnico generale
Definizione del
tema tramite
rappresentazione
grafica progettuale
a scale diverse dal
generale al
particolare
Disegno tecnico
particolari
costruttivi
in scala adeguata
Quotatura disegno
tecnico particolari
costruttivi
Descrittori
Priva di ogni originalità
Banale
Mediocre
Sufficiente
Discreta
Buona
Ottima
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Punti
1,0
1,4
1,8
2,0
2,3
2,5
2,8
3,0
1,0
1,4
1,8
2,0
2,3
2,5
2,8
3,0
0.25
0.35
0.45
0.5
0.575
0,625
0,70
0,75
0.25
0.35
0.45
0.5
0.575
0,625
0,70
0,75
0.25
0.35
0.45
0.5
0.575
0,625
0,70
0,75
0.25
0.35
0.45
0.5
0.575
0,625
0,70
0,75
Totale punti
Pagina 50 di 71
D
Realizzazione del prototipo in laboratorio
E
Relazione descrittiva
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
1,0
1,4
1,8
2,0
2,3
2,5
2,8
3,0
1,0
1,4
1,8
2,0
2,3
2,5
2,8
3,0
PUNTEGGIO TOTALE
Pagina 51 di 71
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SEZIONE TESSUTO
DEFINIZIONE DEL TEMA TRAMITE SCHIZZI A MANO LIBERA, DISEGNI PUNTI
PRELIMINARI NOTE E APPUNTI
ORIGINALITÀ E CREATIVITÀ DELLA TRATTAZIONE DEL TEMA
PERSONALITÀ STILISTICA
Insufficiente
1
Sufficiente
2
Buono
3
Ottimo
4
CORRETTEZZA DELL’ITER PROGETTUALE
PROVE DI COMPOSIZIONE
PROVE DI COLORE
DEFINITIVO (Correttezza tecnica: misure/ scala/ descrizioni)
AMBIENTAZIONE (personalità stilistica/ correttezza grafica e rappresentazione
coloristica
Insufficiente
Sufficiente - Discreto
Buono - Ottimo
1
3
4
REALIZZAZIONE DEL PROPTOTIPO E/O PARTICOARE, MODELLO IN
SCALA
Insufficiente
Sufficiente - Discreto
Buono - Ottimo
1
3
4
RELAZIONE ESPLICATIVA DEL PROGETTO.
APPLICAZIONE DEL LINGUAGGIO TECNICO-OPERATIVO ADEGUATO
Insufficiente
Sufficiente - Discreto
Buono
PUNTEGGIO TOTALE
1
2
3
Pagina 52 di 71
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI TERZA PROVA - Tipologia B e C
A)
N°
risposte
esatte
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
1
2,5
4
5,5
7
8,5
10
11,3
12,5
13,8
15
Risposta corretta
verifica
Punteggio
B)
INDICATORI
DESCRITTORI
Non svolto
- Conoscenza specifica
degli argomenti
richiesti
- Comprensione del
quesito
- Conoscenza dei
contenuti
- Padronanza della lingua
- Proprietà di linguaggio
disciplinare
- Individuazione del
procedimento
risolutivo
- Competenze algebriche
e formali
-Capacità di
argomentazione
- Capacità di utilizzo
delle conoscenze
- Capacità di sintesi
CANDIDATO
LIVELLI
PUNTEGGI B1 B2
nullo
1
Gravissimi errori ed ampie lacune
gravemente
insufficiente
1
Presenza di errori e lacune
insufficiente
2
Errori non gravi e genericità
mediocre
3
Essenzialmente corretta
sufficiente
4
Completa pur in presenza di alcune imprecisioni discreto
4,5
Precisa, articolata e puntuale sulle richieste
buono
5
Completa e ricca di argomentazioni
ottimo
6
Gravemente inadeguate
gravemente
insufficiente
1
Inadeguate
insufficiente
1,5
Imprecise
mediocre
2
Sostanzialmente corrette
sufficiente
3
Complete e sostanzialmente adeguate
discreto
3,5
Precise e articolate
buono
4
Complete e ricche
ottimo
4,5
Gravissime carenze
gravemente
insufficiente
1
Inadeguate
insufficiente
2
Modeste
mediocre
2,5
Accettabili e adeguate
sufficiente
3
Presenti ma non omogeneamente sviluppate
discreto
3,5
Omogeneamente sviluppate
buono
4
Omogeneamente e pienamente sviluppate
ottimo
4,5
Punteggio “A”
Punteggio “B1”
Punteggio “B2”
Totale
Punteggio/3
Pagina 53 di 71
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
INDICATORI
I FASE
Argomento
proposto dal
candidato
1. Capacità di applicazione
delle conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
DESCRITTOR1
Autonoma, consapevole ed efficace
Autonoma e sostanzialmente soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
2. Capacità di
Autonoma, completa e articolata
argomentazione,
Adeguata ed efficace
di analisi/sintesi,
Adeguata e accettabile
di rielaborazione critica
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
3. Capacità espressiva
Corretta, appropriata e fluente
e padronanza della lingua Corretta e appropriata
Sufficientemente chiara e scorrevole
Incerta e approssimativa
Scorretta, stentata
Punteggio
in /30
Punteggio
assegnato
4
3
2
1
0
4
3
2
1
0
4
3
2
1
0
____/12
II FASE
Argomenti
proposti dai
commissari
1. Conoscenze
disciplinari e capacità di
collegamento
interdisciplinare
2 Corenza logicotematica, capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi
3. Capacità di
rielaborazione critica
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali ma sostanzialmente corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
6
5
4
3
2-0
6
5
4
3
2-0
4
3
2
1
0
I PROVA
Adeguata
Inefficace
0,50
0
II PROVA Adeguata
Inefficace
III PROVA Adeguata
Inefficace
0.50
0
1
0
____/16
III FASE
Discussione
prove scritte
1. Capacità di
autovalutazione e
autocorrezione
____/ 2
____/30
Pagina 54 di 71
TESTI DI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
PROVA DEL 13/03/13
EDUCAZIONE VISIVA
1. Quale parte dell'occhio regola l'ingresso di maggiore o minore luce?
 Cornea
 Cristallino
 Pupilla
 Sclera
2) Come si chiama la sostanza gelatinosa che riempie la cavità posta posteriormente rispetto al
cristallino?
 Cornea
 Umor vitreo
 Umor acqueo
 Sclera
3) Come si proiettano le immagini sulla retina?
 Rimpicciolite e capovolte
 Ingrandite e capovolte
 Rimpicciolite sfuocate
 Sfuocate e capovolte
4) E' il "bianco dell'occhio", una membrana biancastra e resistente, al di sotto della quale sta la
coroide, la parte riccamente vascolarizzata dell'occhio.
 Sclerotica
 Cornea
 Cristallino
 Pupilla
5) Liquido simile al plasma che riempie la piccola cavità posta anteriormente rispetto al
cristallino…
 Cornea
 Umor vitreo
 Umor acqueo
 Iride
Pagina 55 di 71
6) Quale colore è complementare dell'arancio?
 Blu
 Verde
 Viola
 Giallo
7) Un colore è più saturo quando:
 È puro
 È ricco di nero
 È ricco di bianco
 Ha forti contrasti
8) Quale delle seguenti è la forma geometrica più aerodinamica?
 Goccia
 Ovale
 Triangolo
 Trapezio
9) Trasmette gioia, una linea:
 Discendente
 Ascendente
 Spezzata
 Spiraliforme
10) Quale parte del nostro occhio permette la messa a fuoco di oggetti più vicini o più lontani?
 Cornea
 Sclera
 Cristallino
 Pupilla
B1- Il Candidato spieghi brevemente qual è condizione che permette la visione umana? (max 6
righe)
B2- Il Candidato spieghi brevemente: se i colori primari sono blu giallo e magenta, il nero e bianco
come vengono chiamati? (max 6 righe)
Pagina 56 di 71
STORIA
1) Nel 1912 venne varata la riforma elettorale che introdusse
O il suffragio universale.
O il suffragio universale maschile.
O il voto alle donne.
O Il voto dei cittadini maschi, che possedevano una certa ricchezza.
2)La dittatura fascista si incentrava sul Capo del Governo che
O era portato al dialogo
O rappresentava tutte le classi sociali
O si identificava con lo Stato, il Partito ed aveva poteri illimitati
O si faceva aiutare dal Parlamento
3)La Società delle Nazioni nacque
O da una proposta di Wilson, presidente degli Stati Uniti
O dal piano di Hitler di conquistare tutta l‟Europa
O dal proposito di ristabilire i principi democratici
O dal desiderio di porre fine ai conflitti sociali tra la classe borghese e operaia
4) Col trattato di Rapallo, l‟Italia concludeva una fase critica,
O in cui si difesero le conquiste coloniali
O in cui ottenne l‟antica città di Zara e Fiume fu “città libera”
O in cui si liberarono Trento e Trieste
O in cui proclamò D‟Annunzio poeta vate
5) La legge Acerbo
O propose la fine della monarchia
O favorì il partito che avesse ottenuto più voti
O attuò una riforma agraria
O promosse lo sviluppo industriale
6) La “vittoria mutilata” significò per l‟Italia
O un riprendere le ostilità
O insoddisfazione per come si erano svolte le trattative alla conclusione della guerra
Pagina 57 di 71
O una promessa di futuri miglioramenti
O una vittoria, che se anche non completa, aveva soddisfatto tutti
7) La marcia su Roma, evento conclusivo dell‟ascesa fascista,
O vide l‟affermarsi del potere operaio
O consolidò l‟impegno liberale
O diede l‟opportunità al Parlamento di mantenere il potere
O confermò l‟opinione diffusa che la conquista del potere era ormai cosa fatta
8) Allo scoppio della prima guerra mondiale, l‟Italia non partecipò alle ostilità
O perché era interessata alla conquista del Giappone
O perché il popolo votò per la pace
O perché l‟Austria non l‟aveva informata e aveva dato inizio ad una guerra offensiva
O perché i soldati non vollero combattere
9) Cosa accadde alla Camera nella seduta del 30/5/1924?
O Mussolini si proclamò duce
O Giacomo Matteotti denunciò le violenze fasciste perpetrate in campagna elettorale
O Il re nominò Mussolini primo ministro
O Si proclamarono le leggi razziali
10) Tra il 1918 e 1919 negli USA si diffuse il red scare
O che voleva cambiare la politica economica
O che era la paura per un‟altra guerra
O che era una politica di difesa dei più poveri
O che incrementò i sospetti e il rancore verso gli stranieri
B1. Quali erano i cosiddetti strumenti di propaganda e del consenso durante il regime fascista? (max 10
righe)
B2. Cosa significa l'acronimo U.R.S.S.? Cerca di spiegarne ogni singola lettera (max 10 righe)
Pagina 58 di 71
MATEMATICA
x3  x  5
è
x   2 x 2  1
1
□
2
□ 
1) Il valore del limite seguente lim
□ 
□ 5
2) La funzione y  x 2  3x  4 è positiva per.
□ x  4; x  1
□ x4
□ x  1; x  4
□ 1  x  4
3) La funzione reale di variabile reale y 
2x  3
in x  4 :
x4
□ presenta una discontinuità eliminabile
□ è continua
□ presenta una discontinuità di seconda specie
□ presenta una discontinuità di prima specie
4) Il dominio delle funzione rappresentata
in figura è:
□ x  5;0  x  2;4  x  9
□ x  5;0  x  2;4  x  9
□ x  5;0  x  2;4  x  9
□ x  5;0  x  2;4  x  9
5x 3  7 x 2  4
è
x   x 4  2 x 3  3
5) Il valore del limite seguente lim
□ 
□ 5
4
3
□ 0
□
6) Per quale delle funzioni i cui grafici sono di seguito riportati si verifica lim f ( x)  1 :
x 
7) Per quale delle funzioni i cui grafici sono di seguito riportati si verifica
lim
x (1 / 2 ) 
f ( x)   :
Pagina 59 di 71
8) La funzione y 
□ A(0;2)
□ A(2;0)
x2
interseca l‟asse delle ascisse nel punto:
x2 1
□ A(2;0)
□ A(0;2)
9) Data la funzione di equazione y 
x 2  5x  4
se ne determini il dominio.
x2 1
10) Si determini l‟intersezione con l‟asse delle y della funzione di equazione y 
x 2  5x  4
x2 1
Pagina 60 di 71
STORIA DELL'ARTE
.
1.Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’opera
proposta. (max 8 righe)
2. Descrivi l’opera proposta. (max 8 righe)
3)
a)
b)
c)
d.
In AMORE e PSICHE di Antonio Canova quale momento è rappresentato?
L‟istante che precede il bacio e non il compiersi dell‟azione.
L‟istante che precede l‟abbraccio.
L‟istante che segue l‟atto d‟amore e non il compiersi dell‟azione.
L‟istante in cui si baciano.
4) Cosa si prefigge David con l‟opera LA MORTE DI MARAT ?
a) Di realizzare un‟opera dalla forte suggestione storica con intento documentario.
b) Di ricercare la bellezza formale attraverso l‟imitazione dei modelli scultorei classici.
c) Di rompere in maniera trasgressiva con la pittura accademica con l‟intendo di esaltare gli ideali
illuministi.
d) Di realizzare un‟opera dall‟alto contenuto etico e morale, con intento didascalico.
5) A quale elemento Delacroix presta particolare attenzione nell‟opera LA LIBERTA‟ CHE GUIDA
IL POPOLO ?
a) Al clamore, alla confusione e al realismo della battaglia.
b) Al colore: i colori scuri sono resi più vivaci da quelli brillanti della bandiera repubblicana che
ricorrono anche nell‟abito dell‟uomo ai piedi della Libertà.
c) Alla bellezza del giovane volto della Vittoria e alla forte intensità dei sentimenti che esprime.
d) Alla luce: gli effetti chiaroscurali sono studiati in funzione dello schema compositivo
6) Qual è il soggetto della COLAZIONE SULL‟ERBA di Manet?
a) Due nobili in compagnia delle mogli, ritratti nel giardino della loro villa di campagna.
b) Due satiri e due baccanti che partecipano ad un banchetto in onore di Dioniso.
c) Due studenti e due ragazze nude che si intrattengono in un boschetto durante una scampagnata.
d) Le allegorie dei principali vizi della società borghese parigina rappresentate immerse nella natura.
Pagina 61 di 71
7) Quale era la tecnica pittorica preferita dagli artisti impressionisti?
a. La fusione nella tavolozza dei colori caldi e freddi.
b. La fusione sulla tela dei colori dei colori puri con il bianco e il nero.
c. La giustapposizione sulla tavolozza di colori puri e complementari .
d. La giustapposizione sulla tela di colori puri, primari e complementari
8) In che cosa consiste la tecnica del Cloisonnisme utilizzata da Gauguin ?
a) Nel campire uniformemente gli spazi racchiusi da marcate linee di contorno nere.
b) Nel deporre il colore con la punta del pennello, avendo cura di accostare solo e sempre i
complementari.
c) Nel ricercare luminosità e brillantezza per mezzo di sfumature e di variazioni tonali.
d) Nello stendere il colore per sottili velature trasparenti.
9)In riferimento al Palazzo della Sessione quale delle seguenti affermazioni proposte è corretta?
a. L‟edificio venne accolto come un nuovo punto di riferimento per l‟architettura eclettica, insofferente
agli eccessi decorativi di quella liberty dilagante all‟epoca.
b. La grande invenzione decorativa dell‟edificio è costituita da un‟ampia cupola a base ottogonale,
rivestita da un intreccio di motivi floreali a stucco e dorati.
c. La semplicità dei decori dell‟esterno contrasta con il ricco rivestimento musivo dei pavimenti e dei
soffitti dei locali interni.
d. L‟edificio è estremamente rigoroso e sobrio in controtendenza alla maggior parte delle architetture
eclettiche dell‟epoca.
10) Qual è la finalità dell‟artista nell‟opera L‟URLO?
a. Esaltare la componente psicoanalitica degli incubi che affliggono l‟individuo.
b. Rappresentare il dramma coattivo dell‟umanità attraverso la solitudine dell‟umanità.
c. Rappresentare l‟incertezza del futuro e la disperazione per la perdita dell‟amore.
d. d. Rappresentare la disperazione di un uomo che ha perso il rispetto per la n atura per
.
lasciarsi travolgere dalla frenetica modernità della città
Pagina 62 di 71
PROVA DEL 08/05/13
EDUCAZIONE FISICA
1. In quale edizione delle Olimpiadi il pugile Nino Benvenuti vinse la medaglia d‟oro nell a
categoria Welter?
 XI olimpiade 1956 Melbourne
 XXVII olimpiade 1960 Roma
 XI Olimpiade 1964 Tokio
 XVII Olimpiade 1968 Città del Messico
2. Qual è la differenza tra un allenamento per lo sviluppo della Forza Massimale e uno per la
Resistenza Generale?
 Il primo ha un volume di carico maggiore
 Il secondo ha un intensità di carico maggiore
 Nessuna
 Il secondo dura di più
3. Qual è la caratteristica principale (nell‟ambito delle Capacità Condizionali) della specialità della
Discesa Libera nello Sci Alpino?
 La Forza Resistente
 La Velocità di esecuzione
 La Coordinazione oculo manuale
 La Forza Veloce
4. Il Candidato individui il termine cui si riferisce la definizione di seguito riportata: <<…reazione
alla condizione in cui svolgere un’attività sportiva/lavorativa impegna ad un punto tale corpo, mente e spirito che
il soggetto, superata una certa soglia, data dalla motivazione al successo, “cade” in uno stato di esaurimento
psicofisico ed emozionale>>.
 Stiramento
 Over Training
 Burnout
 Supercompensazione
5. Il Candidato individui e contrassegni nell‟apposita casella l‟unica risposta corretta alla seguente
domanda: qual è la linea articolare (sequenza di ossa articolate senza soluzione di continuità) dell’arto
superiore?.
 SCAPOLA-OMERO-RADIO-ULNA
 SCAPOLA-OMERO-TIBIA-PERONE
 SCAPOLA-OMERO-ULNA
 SCAPOLA-OMERO-RADIO
Pagina 63 di 71
6. Nel gioco della Pallacanestro, le partite ufficiali si disputano :
 Due tempi da 20‟
 Quattro tempi da 10‟
 Quattro tempi da 15‟
 Due tempi da 15‟ di gioco effettivo
7. Le specialità Olimpiche di Atletica Leggera sono (il Candidato scelga l‟unica opzione corretta):
 Diverse per uomini e donne
 Divise in Salti, Lanci e Corse
 Riservate esclusivamente ai maggiorenni
 Sempre le stesse dalla prima edizione
8. Qual è il sistema fisiologico prevalente nelle prestazioni di Resistenza (intesa come Capacità
Condizionale).
 Il Sistema Cardio Circolatorio
 Il Sistema Metrico Decimale
 Il Sistema Cardio Polmonare
 Il Sistema Respiratorio
9. Nella Specialità del Lancio del Disco del programma Olimpico può accadere…
 …che nessuno si qualifichi per i lanci di finale.
 …che una donna faccia registrare una misura più grande di un uomo.
 …che uomini e donne partecipino alla stessa gara.
 …che si facciano classifiche separate per atleti minorenni.
10. Quale abbinamento muscolo agonista/antagonista non è corretto? Il Candidato scelga l‟unica
opzione corretta.
 Tricipite surale – Bicipite brachiale
 Quadricipite femorale – Quadricipite surale
 Quadricipite – Bicipite femorale
 Tricipite brachiale – Peroneo lungo
B1- Il Candidato spieghi brevemente quale potrebbe essere una sequenza corretta per un
riscaldamento da farsi prima di una partita di Pallacanestro. (max 6 righe)
B2- Il Candidato spieghi brevemente quale sia la differenza tra sostanza dopante ed integratore.
(max 6 righe)
Pagina 64 di 71
EDUCAZIONE VISIVA
1) Quali colori sono i primari nella sintesi additiva?
 Rosso verde blu
 Rosso giallo blu
 Ciano magenta giallo
 Ciano magenta giallo nero
2) Come si chiama la sostanza gelatinosa che riempie la cavità posta posteriormente rispetto al
cristallino?
 Cornea
 Umor vitreo
 Umor acqueo
 Sclera
3) Quale parte dell'occhio regola l'ingresso di maggiore o minore luce?
 Cristallino
 Iride
 Pupilla
 Retina
4) Quale colore è complementare del ciano?
 Arancio
 Rosso
 Viola
 Giallo
5) Nello spettro visibile tra i 450 e i 380 nm e compreso il colore?
 Arancio
 Rosso
 Viola
 Giallo
6) Quale colore è complementare del giallo?
 Blu
 Verde
 Viola
 Ciano
Pagina 65 di 71
7) Cosa ricevono i coni della retina?
 I colori primari sottrattivi
 I colori primari additivi
 Il bianco e il nero
 I forti contrasti
8) Quale delle seguenti è la forma geometrica più aerodinamica?
 Goccia
 Ovale
 Triangolo
 Trapezio
9) Trasmette angoscia, una linea:
 Discendente
 Ascendente
 Spezzata
 Spiraliforme
10) Quale parte del nostro occhio permette la messa a fuoco di oggetti più vicini o più lontani?
 Cornea
 Sclera
 Cristallino
 Pupilla
B1- Il Candidato spieghi brevemente la sintesi sottrattiva del colore? (max 6 righe)
B2- Il Candidato spieghi brevemente: se i colori primari sono ciano giallo e magenta quali sono i
secondari? E quali i terziari? (max 6 righe)
Pagina 66 di 71
FISICA
□
□
□
□
1) Un gas perfetto si espande in isobaricamente dallo stato A allo stato B. Quale delle seguenti
affermazioni è sbagliata?
La temperatura del gas aumenta
L‟energia interna del gas varia
Il volume del gas aumenta
La pressione del gas aumenta
2) Un gas effettua una trasformazione che gli fa aumentare la temperatura di 20 gradi Kelvin. Cosa
possiamo affermare?
□ L‟energia interna del gas è aumentata
□ Il gas non ha cambiato il suo stato
□ Il volume del gas è diminuito
□ La pressione del gas è cambiata
3) Nella figura ciclica della figura, il lavoro
compiuto dal gas è:
□ 6000J
□ 60J
□ nullo
□ -30000J
4) Il rendimento di una macchina termica ideale:
□ Può essere 1 nel caso in cui non siano presenti attriti
□ Risulta essere inferiore a 1 ma comunque superiore a quello di una macchina termica reale
□ Risulta essere uguale a quello di una macchina termica reale
□ Non dipende dalla differenza di temperatura tra le sorgenti di calore
5) Nel grafico sottostante è rappresentata:
□ Una trasformazione ciclica costituita da due
isoterme e due isocore
□ Una trasformazione durante la quale il gas
aumenta la sua energia interna
□ Una trasformazione costituita da 2 isoterme e
due adiabatiche
□ Una trasformazione ciclica costituita da due
isocore e due isobare
6) Una carica elettrica puntiforme positiva determina:
□ Un campo elettrico radiale uscente
□ Un campo elettrico le cui linee di forza sono parallele tra loro ed uscenti dalla carica
□ Un campo elettrico radiale entrante
□ Un campo elettrico nullo in alcuni punti
Pagina 67 di 71
7) L‟elettroscopio a foglie d‟oro permette di:
□ Osservare la presenza di carica elettrica ma non di capire il segno della carica
□ Osservare la presenza di carica elettrica e capire il segno della carica
□ Caricare le foglie d‟oro con cariche di segno opposto
□ Dimostrare il principio di conservazione della carica elettrica
8) Due cariche puntiformi dello stesso segno:
□ Risentono di una forza attrattiva direttamente proporzionale alla loro distanza
□ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale ai valori delle cariche elettrich e e
inversamente proporzionale al quadrato della distanza
□ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale ai valori delle cariche elettriche e
inversamente proporzionale alla distanza
□ Risentono di una forza repulsiva direttamente proporzionale alle cariche elettriche ed inversamente
proporzionale alle loro masse
9) Un piano infinito caricato positivamente:
□ Genera un campo elettrico entrante nel piano che non dipende dalla distanza dal piano stesso
□ Genera un campo elettrico uscente dal piano che decresce all‟aumentare della distanza dal piano
stesso
□ Genera un campo elettrico uscente, perpendicolare al piano, che non dipende dalla distanza ma dalla
densità di carica.
□ Genera un campo elettrico uscente, inclinato rispetto al piano di un angolo proporzionale alla
densità di carica elettrica.
10) L‟energia interna di un gas perfetto:
□ Dipende, tra l‟altro, dalla pressione del gas
□ Resta invariata durante una trasformazione isocora
□ Può essere negativa
□ Resta invariata durante le trasformazioni isoterme
11) Spiegare brevemente l‟esperienza di Joule per determinare l‟equivalente calorico del lavoro.
(max 8 righe)
12) Definire il campo elettrico ed il concetto di linee di forza
(max 8 righe)
Pagina 68 di 71
STORIA DELL'ARTE
1) Quale delle affermazioni proposte è corretta?
a) Courbet rifiutava radicalmente ogni tipo di influenza e di compromesso con qualsiasi forma d‟arte
ufficiale e accademica e riteneva che lo scopo della pittura fosse soltanto la rappresentazione di
oggetti visibili e tangibili.
b) Courbet, nonostante abbia cercato di documentare la realtà nel modo più distaccato possibile, non
fu mai affascinato da quanto teorizzavano i pensatori positivisti in campo filosofico, ma, al pari dei
Romantici, riteneva che il sentimento fosse l‟unico ed essenziale tramite tra l‟uomo e la natura.
c) Se i temi della pittura di Courbet sono in certi casi rivoluzionari la sua tecnica pittorica, dall‟uso del
colore alla luce e alla composizione, è saldamente ancorata alla pittura accademica.
d) Sebbene completamente immerso nella realtà quotidiana con disincanto, Courbet si concentrò
esclusivamente sulla pittura, anche a sfondo sociale, ma evitò di adoperarsi attivamente in ambito
politico perché riteneva che l‟artista dovesse mantenere una sorta di neutralità.
2) Quale delle affermazioni proposte è corretta?
a) L‟analogia del movimento impressionista con la pittura accademica risiede nell‟identico modo di
concepire i valori dell‟arte, della storia e della società. Differiscono soltanto le tec niche di
rappresentazione.
b) L‟analogia del movimento impressionista con la pittura realista risiede nell‟identico modo di porsi in
rapporto con la percezione della realtà esterna e con le tecniche pittoriche per la sua
rappresentazione.
c) La diversità del movimento impressionista rispetto a ogni altra forma di pittura risiede nel diverso
modo di porsi in rapporto con la realtà esterna, sia nella sua percezione sia nella sua
rappresentazione.
d) La diversità del movimento impressionista rispetto a ogni altra forma di pittura ottocentesca risiede
nell‟esclusiva concentrazione sulla rappresentazione del valore oggettivo, ponendo in secondo piano
il contenuto e il sentimento.
3) Qual è il carattere principale della tecnica pittorica divisionista?
a) L‟abolizione delle sfumature e degli effetti chiaroscurali.
b) L‟accostamento di colori puri, stesi per puntini e tenuti divisi.
c) La divisione dei colori e loro stesura secondo pennellate filamentose.
d) La divisione dei volumi e la loro ricomposizione per campiture uniformi.
4) Quale obiettivo si proponevano con questa particolare tecnica i pittori divisionisti?
a) Integrare al meglio le figure con lo sfondo.
b) Ottenere la massima profondità prospettica dello spazio.
c) Ricercare la migliore resa luministica della realtà.
d) Scindere l‟aspetto poetico della natura dalla sua rappresentazione realistica.
5) Quale delle affermazioni proposte non è corretta?
a) Caratteristica peculiare dell‟architettura art nouveau è soprattutto l‟uso nuovo e funzionale del ferro e
delle ghise. Sono le strutture stesse a diventare decorazione, il cui disegno attinge spesso al
fantasioso repertorio del mondo animale e vegetale.
b) Il disegno di oggetti d‟arredo art nouveau realizzati in vetro, ceramica o ferro, ancora legato al gusto
accademico, non raggiunge un elevato grado di raffinatezza, poiché a prevalere è l‟aspetto
economico della produzione industriale a basso costo.
c) In Italia l‟Art Nouveau prende comunemente il nome di Stile floreale o di Liberty, dal nome della ditta di
arredamenti moderni Liberty & Liberty Co., attiva a Londra fin dal 1875.
Pagina 69 di 71
d) Uno dei settori in cui gli artisti, sebbene le loro opere siano prive di valore commerciale in quanto
riprodotte su larga scala, svolgono un‟importantissima funzione di diffusione di nuove idee e di
educazione al gusto art nouveau è quello della grafica.
6) In cosa consiste l’Espressionismo?
a) In un fenomeno culturale che coinvolge soprattutto la pittura e che cerca di riequilibrare il rapporto
tra l‟uomo moderno e un contesto di massificazione della produzione industriale.
b) In un movimento culturale d‟avanguardia estremamente eterogeneo che si manifesta oltre che in
pittura, anche in architettura, letteratura, teatro e cinema.
c) In una corrente culturale e artistica che pone le basi per un‟arte diversa e moderna, in linea con il
progresso dei tempi e con le nuove aspettative dell‟uomo borghese.
d) In una corrente pittorica d‟avanguardia, che affonda le sue radici nel Realismo francese e si
caratterizza per i suoi risvolti rivoluzionari e di rivendicazione sociale.
7) Quale delle affermazioni proposte è corretta?
a) Il termine Cubismo fu coniato da Braque in occasione della prima mostra del movimento tenutasi a
Parigi nel 1907.
b) Nel percorso artistico di Picasso allo spensierato periodo rosa segue il cupo periodo blu, nel quale
l‟artista presagisce le sciagure della Prima guerra mondiale.
c) Nel periodo del «Cubismo geometrico» Pablo Picasso si applica in modo quasi scientifico a un
progressivo processo di decostruzione della realtà in figure semplici.
d) Nel periodo del «Cubismo sintetico», Picasso e Braque riassemblano i frammenti di realtà
precedentemente dispersi in modo da cercare una realtà nuova e più ricca di quella di partenza.
8) Quale delle affermazioni proposte è corretta?
a) Fra i tanti manifesti futuristi vi è anche quello sull‟amore.
b) I Futuristi riprendono l‟estetica della macchina dall‟esperienza cubista.
c) Il Futurismo è prima di tutto un movimento artistico e solo in seconda istanza un modo di essere.
d) Secondo i Futuristi un‟automobile da corsa è più bella della Nike di Samotracia
9) Forme uniche della continuità dello spazio di Boccioni:
a) è una delle prime sculture astratte.
b)presenta un gioco di volumi concavi e convessi.
c) Vuole esprimere la compenetrazione dinamica tra forma e spazio.
e) E‟ un bozzetto in terracotta, che Boccioni non potè sviluppare a causa della morte improvvisa.
10) Quale delle affermazioni proposte non è corretta?
a)Analogamente al Futurismo, anche Dada realizzò un elevatissimo numero di manifesti che si
occupavano delle arti, del pensiero, della cultura, della politica, ma addirittura della vita quotidiana,
dell‟abbigliamento, dello stile di vita dell‟uomo.
b) I dadaisti negavano qualsiasi valore al passato che, essendo stato capace di creare i presupposti della
Prima guerra mondiale, diventava automaticamente e totalmente negativo.
c) In Europa le quattro città dove Dada riesce maggiormente a radicarsi, dopo Zurigo, sono Berlino,
Colonia, Hannover e Parigi.
d) L‟ambiziosa scommessa di Dada è riscattare l‟umanità dalla follia che l‟ha portata alla guerra. Per far
questo i suoi sostenitori intendono azzerare tutte le ideologie e tutti i valori, politici, culturali e
artistici.
Pagina 70 di 71
11. Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’analisi dell’opera proposta. (max 10 righe)
12. Evidenzia la poetica dell’artista attraverso l’analisi dell’opera proposta. (max 10 righe)
Pagina 71 di 71
Scarica

DOCUMENTO DELLA CLASSE 5 ISA