Anno II, n. 7 - ott-dic 2002 A dieci anni dalla nascita, il Movimento Azzurro conclude il suo IV Congresso Nazionale ROCCO CHIRIACO, RICONFERMATO ALL’UNANIMITA’ PRESIDENTE NAZIONALE Il Movimento Azzurro giunge al IV Congresso dopo aver conseguito brillanti risultati. Il dibattito che si è sviluppato durante il Congresso Nazionale ha dimostrato quanto il Movimento Azzurro, sia cresciuto e si sia radicato sempre di più nel tessuto sociale ed istituzionale del nostro Paese. L’auspicio è che si possa dare ancora migliori frutti, per affermare quei principi di tutela ambientale, sviluppo economico e sociale, correttezza e solidarietà che sono alla base dell’impegno cristiano e al quale ogni appartenente al Movimento Azzurro deve ispirarsi. Editoriale Il 2002 ha deciso di lasciare un segno profondo nel nostro territorio: l’eruzione dell’Etna, il terremoto in Molise, le alluvioni del nord Italia. Se è impossibile impedirne il verificarsi di tali eventi disastrosi, resta ancora molto da fare nel settore della sicurezza degli insediamenti e nelle azioni di prevenzione, che possano aiutare a riattivare una “normalità di vita” nel più breve tempo possibile. È inutile ripetersi le cose note: cambiamento del clima; spopolamento dei piccoli centri di montagna; modificazioni disastrose degli alvei dei fiumi; disboscamenti e nuovi insediamenti urbani, industriali, agricoli, sportivi; mancate risorse economiche per affrontare necessari ed urgenti lavori (ma quanto costano le continue emergenze?). Si parla di attenzione “all’impatto ambientale”, ma quanti insediamenti urbani, quanti insediamenti industriali; quanti impianti sportivi, turistici e balneari; quante aree sottoposte a diverse destinazioni hanno rispettato i vincoli? L’impatto ambientale si è trasformato in “impiastro ambientale” che ora si riverbera in molti modi sulla vita quotidiana di tutti. Il recente Congresso Nazionale del Movimento Azzurro si è fatto portavoce del disagio che ci attanaglia. Ha detto no al catastrofismo, ma ha, con forza, ribadito la necessità che tutti prendano coscienza con fatti concreti, e non a parole, delle emergenze che il problema ambiente impone, pena l’inasprirsi della sequela di disastri e di emergenze. Un nuovo equilibrio si impone. Che passi attraverso il riconoscimento della priorità; che a queste siano destinate risorse sufficienti; che si senta il dovere di rispondere, da parte dei responsabili della politica, alle esigenze civili, etiche e morali che facciano un unicum del Governo, della cosa pubblica e dei suoi governati. Il natale 2002 merita questo impegno, da contrapporre al “regalo” che la parte peggiore del nostro agire incosciente ci offre oggi: nubi tossiche vaganti; petroliere e petrolio alla deriva; montagne di ghiaccio che sciolgono, interi territori che franano; fiumi che inondano e distruggono le case e gli animi delle persone. Dante Fasciolo Segretario Generale Sintesi degli interventi e dei contributi L A CONTINUITÀ Con impegno costante e grande entusiasmo Tra i numerosi interventi, sono da citare quello di Dello Sbarba, rappresentante di Democrazia Europea, il quale ha richiamato l’importanza di un impegno condotto sulle proposte concrete, senza tanti clamori, ma serio e continuo. Ha confermato che il pensiero di Merli, la sua cultura, la sua rettitudine morale, la sua intelligenza costruttiva sono un riferimento valido e continuo per tutti. Quello di Roberto Meini, presidente della Ecosezione di Livorno che, dopo aver ringraziato il Movimento per aver scelto la sua città per il Congresso, ha ricordato una frase che gli disse Merli al ritorno da un faticoso viaggio per Pagina 2 Il 27 Ottobre si sono conclusi i lavori del IV Congresso a Livorno, città natale del padre fondatore dell’associazione, l’On. Prof. Gianfranco Merli. La dirigenza del Movimento Azzurro ha scelto Livorno per sottolineare con un segno tangibile il proprio affetto a chi, dando vita all’Associazione, ha consentito di testimoniare oggi i valori dell’ambientalismo cattolico, di quell’ambientalismo nuovo ma antico, di proposta, anche urlata e decisa. Al Congresso hanno partecipato più di 100 delegati venuti da ogni parte d’Italia, i soci e i simpatizzanti e le autorità che hanno contribuito alla migliore realizzazione del simposio segnando un importante attestato di stima al Movimento Azzurro. conferenze “Noi facciamo tutto questo per illuminare gli altri, almeno diamo il nostro contributo. Ma gli altri un giorno ci ricorderanno?”. Il fatto che il Congresso si svolga a Livorno è una testimonianza che gli ambientalisti cattolici e il Movimento Azzurro in particolare non solo lo ricordano ma continuano a valorizzare il suo pensiero. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza di impegnarsi a favore di un cambiamento, rivalutando non solo l’uomo, che è al cento del creato, ma la famiglia, ossia la casa dell’uomo. Conclude ricordando le tre “e” che tanto amava Merli: Energia, Ecologia, Economia. Un altro contributo importante è stato dato dal Presidente del CTG (Centro Turistico Giovanile), il quale ha sottolineato di condividere in pieno i principi ispiratori del Movimento Azzurro, ha anticipato i programmi del CTG per il prossimo anno, che sarà l’anno internazionale dell’acqua ed ha concluso invitando il Movimento Azzurro, ma anche le altre Associazioni di ispirazione cristiana, a riunirsi per raccogliere insieme progetti e discutere su pensieri comuni. Di grande valore, è stato il contributo del Consigliere Nazionale Frido Guadagni, che dopo aver ringraziato sentitamente il Presidente Chiriaco per i lavori svolti durante la sua presidenza, ha sottolineato che mai il Movimento Azzurro era arrivato a fare tanto. Ha, inoltre, sottolineato il suo desiderio che questo impegno contunui e che siano rinnovati gli attuali incarichi, del Presidente Chiriaco e di tutta la dirigenza. Ha affermato che il compito di una Associazione è di fare in modo che la Società diventi sensibile alle problematiche ambientali, poiché c’è una realtà ambientale molto più grave di quella che appare alla gente. Infine ha lanciato una proposta da porre all’attenzione dell’assemblea: differenziare nelle case della gente, l’acqua potabile dall’acqua non potabile, ossia creare due impianti idrici, per limitare lo sperpero di acqua. Tra i tanti interventi al Congresso è da citare, ancora, quello di Enrico Guarnieri, Presidente dell’Ecosezione Arno di Firenze, che dopo aver salutato i presenti, e dopo aver dato la propria fiducia ed il consenso della Sua ecosezione al Presidente Chiriaco ed al Segretario Ricceri, che hanno bene operato in questi Gazzetta del Movimento Azzurro che hanno contraddistinto il Congresso NEL RINNOVAMENTO il Movimento Azzurro ha compiuto passi da gigante anni. ha fatto una sintesi delle attività della sua ecosezione. Un’ecosezione basata principalmente sul recupero della memoria storica della cultura e dell’ecologia. Al termine del proprio intervento, ha lanciato la sfida del 2002/ 2003: la pace. Quello di Piera Pistone, Direttrice della Scuola Nazionale d’Ambiente del Movimento Azzurro, che ha sottolineato l’importanza della Scuola in questi ultimi tre anni, facendo un exursus dei tanti corsi che si sono svolti sia nella sede di Basilicata, che in quella siciliana e nella appena fondata sede in Garfagnana. L’intervento di Gianfranco Lorini, Consigliere Nazionale, che dopo aver ringraziato il Presidente Nazionale per il lavoro svolto, ha parlato del valore del vino biologico, di come recuperrarlo e valorizzarlo. Apprezzabile è stato l’intervento di Diego Scarbolo, il quale ha illustrato ai congressisti il lavoro che sta svolgendo per rivalutare la città di Brescia, sottolineando l’importanza del ruolo che ricopre il Movimento Azzurro e anticipando che presto sarà inaugurata la nuova sede dell’ecosezione di Brescia, la quale tenderà alla valorizzazione dei prodotti e piatti tipici, dei paesaggi unici, e di tutto ciò che la nostra Italia rappresenta. Tra le autorità presenti è da citare l’intervento del Consigliere regionale della Toscana, Angelo Pollina, di Forza Italia, il quale ha sottolineato quanto alle istituzioni stia a cuore la tutela dell’ambiente. Anno II, n. 7 Nel suo intervento nel quale ha menzionato tra le altre cose, la Carta dei Principi alla quale si ispira il Movimento Azzurro “Abbi cura dell’uomo, dell’animale, delle erbe, delle acque e dell’aria per tuo amore e perché la terra non ne resti priva” ha sottolineato che basterebbe semplicemente che ognuno di noi avesse sempre a mente e praticasse con continuità questo concettoprecetto, per ottenere in una sola volta un mondo con meno odio, con una qualità dell’aria e della vita migliori e con prospettive per il fututo assai più rassicuranti. Particolarmente attuale è stato l’argomento del dibattito proposto dal Coordinatore della Regione Basilicata, Renato Iannibelli, il quale ha ribadito la richiesta dell’immediata istituzione del Parco nazionale dell’Appennino Maridionale “Val D’Agri – Lagonegrese”. Ha sottolineato quanto tale richiesta abbia ragione di essere, poiché tali ritardi impediscono la possibilità di tutelare le risorse ambientali e naturali dai rischi connessi alle estrazioni petrolifere in atto. Sull’argomento in questione, ossia il petrolio, hanno fanno alcune riflessioni, condividendo la linea del Coordinatore Iannibelli, il Coordinatore Regionale della Sicilia, Corrado Monaca, il Vice Presidente Nazionale, Cotti Piccinelli e il Consigliere Nazionale, Frido Guadagni. Antonio Racana, Consigliere Nazionale, ha fatto una sintesi sullo stato dei Parchi Nazionali e Regionali esistenti in Italia, con l’auspicio che gli Enti Parco, nell’attuare la loro missione di tutela delle biodiversità, attuino anche la tutela e la valorizzazione delle comunità territoriali ricomprese nel parco. L’ambiente non è una risorsa illimitata è una risorsa diventata preziosa perché “scarsa”, è quanto afferma Antonio Domenico Carbonio. Pertanto la risorsa ambiente deve essere utilizzata alla luce degli strumenti economici di management territoriali. Secondo Carbonio, gli intelluali, i manager pubblici e privati, le associazioni di categoria e i professionisti devono con maggiore intensità sviluppare le attenzioni e le azioni verso le tematiche ambientali. Infine, ricordiamo il saluto giunto dal Consigliere Nazionale, Teresa Koller, che pur non avendo potuto partecipare al congresso ha voluto ricordare l’impegno costante dell’Ecosezione Nazionale Giovanile di Rieti e le tante iniziative intraprese. Pagina 3 Le riflessioni del Presidente Nazionale nello scenario del nuovo ambientalismo LA FORZA DEI VALORI AMBIENTALISTI Il Congresso apre una nuova fase per l’attività del Movimento Azzurro di Rocco CHIRIACO Il quarto Congresso Nazionale del Movimento Azzurro, svoltosi a Livorno alla fine dello scorso mese di ottobre, ha rappresentato per l’Associazione un importante momento di verifica. Il fatto che nella città del fondatore del Movimento Azzurro, Gianfranco Merli, siano convenuti delegati di tutta Italia, comunque provenienti dalle realtà dove più viva ed organizzata è l’Associazione, ha confermato l’essenza della struttura portante e della classe dirigente del Movimento, dirigenza, peraltro, confermata proprio dal voto congressuale. La natura dualistica, di Associazione nazionale costituita come federazione di associazioni ambientaliste e di ecosezioni, del Movimento Azzurro, in occasione del congresso è venuta fuori in maniera evidente. A quattro anni circa, dal congresso di Potenza, che si apriva in uno scenario nazionale di buone e numerose realtà locali, ma senza alcuna visibilità della struttura Nazionale, oggi siamo approdati ad una verifica congressuale con un Movimento Azzurro, che, per la forza dei suoi valori, e di una dirigenza impegnata ha acquisito una buona visibilità nazionale, accreditandosi nelle sedi ministeriali, nel mondo accademico e scientifico, in quello ecclesiastico e rispetto alle altre maggiori realtà ambientaliste, ma abbiamo dovuto constatare che l’attività locale subisce un momento di arretramento, soprattutto nel nord del Paese. Le cause sono molteplici ed analizzarle nello spazio di un articolo sarebbe riduttivo. Va comunque evidenziato che il problema è perlopiù di carattere sociale. Mentre le ragioni di un ambientalismo ragionato, di Pagina 4 proposta, vero figlio, anzi forse padre della teoria dello sviluppo sostenibile, sembra oramai essere il più credibile, quello che va a fondo di tutte le problematiche che riguardano la vita del pianeta terra e le relazioni tra ogni forma di vita. I mezzi di comunicazione di massa, o almeno la stragrande maggioranza di essi, continua nel dare visibilità esclusivamente ad un solo filone dell’invece variegato e molteplice impegno ambientalista; a quello delle notizie sensazionali, delle statistiche e delle classifiche, delle inconsapevoli scolaresche in divisa con berrettino e bandiera a raccogliere rifiuti. Discutere in una sezione e ragionare in incontri e convegni di rispetto della dignità umana al pari di quella di tutti gli altri organismi viventi e di primato responsabile dell’uomo rispetto al Creato, all’ambiente, non fa notizia; progettare tutela e sviluppo dell’Ambiente attraverso nuovi modelli di politica, economia e comunicazione, non fa notizia. Uscire dal coro per promuovere una difesa attiva del territorio, attraverso un uso consapevole e razionale dello stesso, la scelta di fonti energetiche veramente alternative agli attuali sistemi e che non determinino danni di gran lunga superiori ai modesti benefici che apportano, non fa notizia nel largo pubblico. Proporre una globalizzazione solidale e rispettosa dei valori umani e delle culture, una globalizzazione delle risorse e non dei mercati, senza spaccare vetrine e senza sfilare con partiti e sindacati, forse non farà notizia, ma sicuramente sollecita le coscienze, invita a ragionare chi viene coinvolto ed induce a cercare e dare risposte. Questo il Movimento Azzurro lo sta facendo tra la gente, ma anche e soprattutto verso la classe politica, verso tutti coloro che esercitano un potere e delle responsabilità. Il nostro è un lavoro diuturno e silenzioso, ma che in questi anni, complice l’evoluzione della società, ha rotto gli argini di un falso moralismo, di un manicheismo ambientalista che non offriva via d’uscita alcuna alla soluzione dei problemi. Questo primo decennio di esistenza e di vita del Movimento Azzuro è servito a raggiungere lo scopo di una nuova visione della problematica ambientale che viene così inserita nel contesto generale e politico del governo di tutte le attività umane. Ora bisognerà proseguire in una seconda fase, che preveda, per quanto riguarda il Movimento Azzurro, la creazione di nuove ecosezioni, quali nuclei attivi di ambientalisti radicati a territori, a temi di interesse generale e locale, a tessuti sociali. Bisognerà aggregare associazioni che abbiano comuni intendimenti, ma soprattutto comune matrice ideologica e che finora sono vissute ai margini di istituzioni troppo “occupate” dall’ambientalismo d’apparato o Gazzetta del Movimento Azzurro troppo succubi delle convenzioni sociali che esso comporta. Bisognerà rendersi parte attiva entrando a far parte di istituzioni e consessi politico-parlamentari per dare espressione a tutta quella parte di società civile, che una volta veniva definita la maggioranza silenziosa, la quale non ama atteggiamenti radicali che fermano o alterano processi di sviluppo e che per questo rischia di cadere nel disinteresse più totale, come sempre avviene in questi casi, lasciando campo libero alle minoranze che condizionano i processi decisionali. Partiremo ovunque brilli una scintilla del Movimento Azzurro nel territorio nazionale, per dare sostegno e conforto delle proprie idee, contribuiremo tutti insieme a far crescere la coscienza civile nei confronti dell’ambiente, a far crescere il Movimento Azzurro. Questa la missione di questa classe dirigente. Questo deve essere l’impegno collettivo del Consiglio nazionale del Movimento Azzurro. Il Movimento Azzurro ha promosso la frequenza dei propri quadri dirigenti al Master in Scienze Ambientali, istituito dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. In accordo con l’Ateneo ha contributo all’apertura di una delle quattro sedi in Italia collegate in video conferenza. L’obiettivo del Master, secondo il suo Direttore Antonio Gaspari, è quello di “contribuire a formare una nuova concezione della tutela dell’ambiente. Un’ecologia fondata su un’idea più ottimista dell’uomo e delle sue potenzialità. Un uomo che non è maledizione ma benedizione del pianeta. Un uomo la cui prole suscita speranza e non disperazione sia per l’umanità che per il Creato”. Anno II, n. 7 COMUNICARE L’AMBIENTE di Isabella Soldo Numerosi sono i soggetti che negli ultimi anni utilizzano la comunicazione per favorire un approccio più consapevole alle problematiche e alle sfide ambientali con iniziative mirate ad accrescere il senso della responsabilità ambientale. Spesso, però, le modalità con cui le informazioni vengono diffuse e proposte peccano di unilateralità, settorialità, episodicità, sensazionalismo e superficialità, che mettono i cittadini,nella condizione di essere o sormontati da una eccessiva mole di dati difficilmente gestibile o, al contrario, l’informazione è scarsa e incompleta. Questo modo di fare comunicazione, nonostante le buone intenzioni, rende inefficaci gli obiettivi e le iniziative promosse, impedendo un effettivo dialogo tra i vari attori e una migliore comprensione dei problemi ambientali. I messaggi veicolati dovrebbero mettere il soggetto nella condizione di discernere, vagliare ed organizzare le informazioni ricevute. E’ necessario per tanto utilizzare linguaggi comprensibili e carichi di valore, in grado di attivare la reattività intellettuale, emotiva e sensoriale dei soggetti. Data la drammaticità e complessità dei problemi ambientali e la loro integrazione con le componenti sociali ed economiche si rende necessario assegnare un valore di primaria importanza all’informazione, all’educazione e alla formazione affinché i messaggi veicolati possano generare consapevolezza delle reali difficoltà e creare partecipazione di tutti i cittadini al fine di definire strategie e soluzioni e intraprendere azioni per attuare modelli di sviluppo sostenibile. Il mondo della comunicazione deve, quindi orientarsi verso politiche comunicative proattive, preventive e responsabilizzanti che persegua, quindi, l’obiettivo di richiere la compartecipazione dei cittadini al governo dell’ambiente creando certamente sensibilizzazione sui problemi ambientali, aumentando la conoscenza sulle possibili soluzioni e allargando il senso di responsabilità di ciascuno verso il creato e assegnando competenze in materia ambientale. Si avverte, quindi, l’esigenza di una comunicazione di qualità. La comunicazione non deve essere una comunicazione incentrata sull’ambiente in pericolo in alcune occasioni amplificato in altre minimizzato, ma una comunicazione orientata alla sostenibilità, pensata e praticata come elemento necessario per la soluzione del problema. La comunicazione dovrà essere anche continua e preventiva, che evidenzi le varie dimensioni di un tema, non legata quindi all’emergenza all’episodio. L’informazione deve sì sensibilizzare, ma soprattutto coinvolgere direttamente, motivando e responsabilizzando i soggetti, invitandoli ad una partecipazione attiva per la soluzione dei problemi. E’ necessaria anche una comunicazione trasversale orientata a descrivere l’interazione dei temi e a evidenziarle le implicazioni di tutti gli aspetti compresi quelli sociali ed economici. Utilizzare una pluralità di linguaggi a seconda dei contesti e degli attori coinvolti al fine di permettere una adeguata comprensione dei problemi ambientali partendo dalle cause fino a considerare l’intreccio o le ricadute sul sistema economico e sociale, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione disponibili. Pagina 5 ORGANIGRAMMA Sede Nazionale via Nazionale, 204 00184 - Roma tel. & fax 06 - 4874248 www.movimentoazzurro.org [email protected] Presidente Nazionale Rocco Chiriaco Vice Presidenti Nazionali Segretario Generale Paolo Marrocchesi Dante Fasciolo Corrado Monaca Marco Ricceri Accademia Scientifica Gianfranco Merli Ufficio Legale Presidente: Terranova Giorgio Marco Ricceri Jurii di Massa Coordinatore Scientifico: Lello Gallo Maurizio Cotti Piccinelli Monica Puolo Scuola Nazionale d’Ambiente Ufficio Legislativo Direttore Gianfranco Barbagallo Domenico Antonio Carbonio Collegio Probiviri Ecosezione Nazionale Presidente: Giovani Azzurri Stefano Grasso Presidente: Membri effettivi: Sara Koller Luigi Dorucci Vice Presidente Sandro Vota Dionisi Cristian Segretario Daniele Chiaretti Pagina 6 Gazzetta del Movimento Azzurro Consiglio Nazionale Annecca Giuseppe Baggio Alessandro Bianchi Emilio Giuseppe Bruno Cecchini Angela Carbonio Domenico Antonio Carpentieri Vincenzo Cocca Carmine Colangelo Antonio Cotti Piccinelli Maurizio Daragiati Farinelli Costanza Dorucci Luigi Facioni Egidio Fasciolo Dante Forconi Vanna Guadagni Frido Guerriero Salvatore Koller Teresa Iannibelli Renato Iorio Salvatore Lorini Gianfranco Lunelli Alberto Marrapodi Ivan Marrocchesi Paolo Meini Roberto Memmi Luigi Monaca Corrado Narducci Roberto Pagliai Renato Pecchi Luciano Pollami Francesco Racana Antonio Ricceri Marco Ruberti Francesca Sgarbolo Diego Sladojevich Marcello Soldo Isabella Suizzo Rosaria Tidone Cinzia Vitale Antonio Anno II, n. 7 Consulta Associazioni Nazionali Mare Marinai Dante Fasciolo Movimento Italia Popolare Stefania Fuscagni Comitato Nazionale Beni Culturali Sommersi Luciano Giomi F.E.E. - Italia Bandiere Blu Giulio Marino Associazione Terme Roberto Monti Libertas Luigi Musacchia Eurocoltivatori Rocco Tiso Pagina 7 Le mozioni presentate al Congresso Nazionale di Livorno IN DIFESA DELL’AMBIENTE ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Un forte movimento ambientalista Gas Off Shore L’Assemblea Nazionale del Movimento Azzurro riunita a Livorno il 26 ottobre 2002 considerato che il recente vertice di Johannesburg ha definitivamente sancito l’impegno tra il Nord e il Sul del Pianeta a sconfiggere la povertà percorrendo la via dello sviluppo con gli strumenti della tecnologia e del libero mercato; che tale imprescindibile scelta imporrà ancor più la priorità del problema ecologico, trattandosi di strumenti che hanno dimostrato la loro validità nel produrre ricchezza, ma non altrettanto per garantire sostenibilità; che sarà perciò nel futuro ancora più indispensabile la presenza di associazioni strutturate e ben organizzate che, a supporto delle attività amministrative e di governo, sappiano elaborare idee e programmi; ritiene indispensabile la presenza in Italia di un forte movimento ambientalista d’ispirazione cristiana che faccia riferimento politico alla cultura popolare del popolarismo europeo destinato ad occupare uno spazio adeguato alla propria rilevanza culturale e politica. Ed impegna la futura dirigenza a perseguire tale obiettivo ricercando il consenso a tale proposta da parte di tutti i movimenti di analoga ispirazione e di tutte le forze politiche interessate. Maurizio Cotti Piccinelli Il Movimento Azzurro si esprime a favore dell’iniziativa del Comune di Livorno per istituire il Gas Off Shore, per la sicurezza garantita e soprattutto perché il progetto rientra nel rispetto delle tre E: Energia, Ecologia, Economia. Inoltre potrebbe essere un ottimo obiettivo per coniugare ecologia e occupazione. Meini, Vukic, Papi, Ricceri, Nardelli Istituzione del Parco Val d’Agri-Lagonegrese Il Congresso Nazionale del Movimento Azzurro rinnova al ministro dell’Ambiente On. Altero Matteoli, la richiesta dell’immediata istituzione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano “Val d’Agri Lagonegrese”. Tale richiesta ha ragione di essere poiché ulteriori ritardi impediscono la possibilità di tutelare le risorse ambientali e naturali e le popolazioni locali, dai rischi connessi alle estrazioni petrolifere in atto. La presenza di una istituzione statale, quale l’ente parco, può meglio garantire il rispetto delle normative europee e statali con la redazione di una pianificazione coerente con la tutela e lo sviluppo dell’area. Antonio Racana Renato Iannibelli Gazzetta del Movimento Azzurro Pagina 8 Infrastrutture in Sicilia Parco Nazionale della Majella Le ecosezioni del Movimento Azzurro delle province di Catania, Ragusa e Trapani muovono una mozione circa le infrastrutture della regione Sicilia con particolare riferimento alla autostrada prevista nel tratto Siracura/Gela, con specifica attenzione al tratto che attraversa i comuni di Modica ed Ispica. Per meglio affermare il concetto di sviluppo sostenibile che come modello di sviluppo coerente pone tra le priorità la valutazione dell’impatto ambientale (disciplina economica/giuridica) si chiede in sede congressuale di inserire tale problematica tra gli argomenti da sottoporre al Ministro dell’Ambiente ed enti collegati nelle prossime audizioni nei modi previsti dallo Statuto. Ecosezioni di Catania, Ragusa e Trapani Un Presidente per il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano La richiesta dell’Ecosezione dell’Isola D’Elba riguarda la nomina del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e non di un commissario, come preannunciato dal Ministro dell’Ambiente. Una tale situazione estrometterebbe le realtà locali poiché non sarebbero rappresentate nel Consiglio Direttivo del Parco. Adriano Nardelli Ecosezione Isola d’Elba Mons. Vasco Bertelli I valori cattolici, principi ispiratori del Movimento Azzurro La giornata conclusiva del Congresso, domenica 27 ottobre, si è aperta con la celebrazione della Santa Messa, da parte di Mons. Vasco Bertelli, Vescovo Emerito di Volterra. Mons. Vasco Bertelli, durante l’omelia, ha espresso sentimenti di vivo compiacimento per l’impegno profuso dagli ambientalisti del Movimento Azzurro in difesa dei valori cattolici ispirati alla tutela ed alla valorizzazione della bellezza del Creato. Anno II, n. 7 Il PRESIDENTE DEL MOVIMENTO AZZURRO NEL DIRETTIVO DEL PARCO Un’altro importante riconoscimento per l’Associazione Le tappe del precedente mandato di questa Presidenza Nazionale sono segnate, nel 1999 a pochissimo dal suo insediamento, dalla prima Audizione alla Camera dei Deputati del Movimento Azzurro, quale soggetto riconosciuto ed accreditato nel trattare temi che si rifanno all’impegno di protezione ambientale, alle quale ne sono seguite altre ogni anno, fino all’ultima di qualche mese fa sulla legge per il rilancio dei piccoli comuni italiani, all’importante riconoscimento della nomina del Presidente Nazionale del Movimento Azzurro nel Consiglio Direttivo di un Parco Nazionale (in rappresentanza delle associazioni di protezione ambientale). Il Parco della Majella, un parco abruzzese, la regione che ha la più antica esperienza e tradizione di parchi, con i suoi tre parchi nazionali. Questo riconoscimento colloca il Movimento azzurro Nel novero, ben più ristretto rispetto a quello delle Associazioni di Protezione Ambientale riconosciute, di quelle che occupano le posizioni di amministrazione delle aree protette. Pagina 9 Politica - Economia - Comunicazione I VICEPRESIDENTI NA ZIONALI SUI TEMI DEL CONGRESSO NAZIONALI Paolo Marocchesi Quale futuro per l’Umanità? “Consentitemi, prima ancora di entrare nel vivo del mio intervento di rivolgere a Rocco Chiriaco, la mia personale, profonda riconoscenza e il mio plauso per lo stile, sobrio ma determinato, con cui ha svolto il ruolo di presidente nel corso di questi anni, che definirei difficili, ma non sterili, soprattutto per i brillanti risultati che è riuscito a far conseguire all’intera associazione, tanto da meritare, a mio avviso, la riconferma, per acclamazione, per il prossimo mandato”. Con queste parole, insieme ad un ringraziamento particolare al Presidente dell’Ecosezione livornese, Roberto Meini, ed al ricordo di due uomini “simbolo” dell’impegno ambientalista, Amintore Fanfani, e Gianfranco Merli, il Vice Presidente Nazionale, Paolo Marrocchesi, ha introdotto il suo intervento. Ha, poi, esaminato il tema del Congresso, facendo una particolare riflessione sul dopo Johannesburg e sui risultati raggiunti. Ha sottolineato come il vertice dei Capi di Stato e di Governo di tutta la Terra, svoltosi, appunto, a Johannesburg, non sarà ricordato come una pietra miliare nelle politiche globali per l’ambiente e lo sviluppo, eccezion fatta per un’unica novità: l’adesione di Russia, Cina e Canada al trattato di Kyoto e la diffusione di accordi volontari tra Governi ed Imprese. Si è soffermato su quanto, durante gli ultimi decenni del XX° secolo, si sia sempre più diffusa – fra imprenditori, politici, studiosi della società, storici della cultura e uomini e donne comuni di qualunque formazione – la consapevolezza per la quale stava emergendo un nuovo mondo, caratterizzato da nuove tecnologie, nuove strutture sociali, una nuova economia e una nuova cultura; su quanto la rivoluzione delle tecnologie informatiche abbia, non soltanto dato origine alla new economy, ma abbia trasformato in profondità i tradizionali rapporti di potere; su quanto gli Stati si stiano disgregando dall’interno per via della corruzione del processo democratico, poiché i protagonisti della vita politica, dipendano sempre più dalle compagnie e da altre lobby, che finanzino le loro campagne elettorali in cambio di scelte politiche che favoriscano i loro particolari interessi. “All’alba di questo nuovo secolo” ha dichiarato, “ si registrano due innovazioni che avranno profondi impatti sul benessere e sugli stili di vita dell’umanità: la prima consiste nel capitalismo globale; la seconda è data dalla creazione di comunità sostenibili basate sulla formazione ecologica”. “Questi due scenari” ha aggiunto, “si trovano in rotta di collisione. Infatti la forma attualmente assunta dal capitalismo globale è ecologicamente e socialmente insostenibile”. Ha, infine, concluso con un interrogativo “Cosa sperare per il futuro dell’umanità?”, al quale ha dato una risposta: “Solo attraverso una globalizzazione solidale, si potrà mettere al sicuro l’umanità da i rischi di catastrofi ambientali e garantire ad essa una più equa condizione di vita. Solo così, favoriremo, finalmente, il fiorire di un millennio di pace così tenacemente profetizzato e perseguito da Giorgio La Pira, nel corso di tutta la sua straordinaria testimonianza terrena”. Pagina 10 Corrado Monaca Politiche ambientali e sviluppo delle economie locali “Uno sviluppo che risponda alla necessità del presente senza comprettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie”. Con il concetto di sviluppo sostenibile Corrado Monaca ha introdotto il suo intervento. “Tale concetto” ha detto, “esprime chiaramente non solo la tutela del patrimonio naturale, ma indica tale priorità come fondamentale elemento per la tutela del patrimonio sociale ed economico delle comunità locali”. Ha evidenziato quanto lo sviluppo sostenibile debba essere considerato un modello di sviluppo economico e sociale. “È inquesta visione” ha continuato, “che si deve orientare la missione del Movimento Azzurro, che pur ammettendo l’esistenza di problemi e conflitti sociali, ritiene sia indispensabile progettare soluzioni che garantiscano un futuro migliore alle generazioni future”. Secondo Corrado Monaca la sostenibilità deve diventare cultura diffusa, uno stile di vita dei popoli, trasversale alle culture, alle razze, alle religioni, alle ideologie e non terreno di scontro politico e di classe. Occorre sviluppare una progettazione del territorio integrata e multidisciplinare, che coniughi l’ecologia, l’ambientalismo e l’economia. Si è ritenuto soddisfatto del lavoro svolto dal Movimento Azzurro in questi anni, in quanto essendo un movimento di proposta più che di protesta, ha suggerito modelli di sviluppo e progetti elaborati per migliorare l’ambiente che ci circonda. “Questo impegno deve continuare sia sul piano propositivo, sia con il monitoraggio della programmazione territoriale di enti ed imprese, esercitando una vigile aspettativa sui comportamenti degli amministratori dela territorio a qualsiasi livello, per il bene collettivo” Ha concluso il suo intervento proponendo all’assemblea alcuni punti da Lui ritenuti essenziali, di proposta, verso quegli attori pubblici e privati responsabili della gestione dei territori e che gestiscono il governo del nostro sistema democratico: diffondere la cultura ambientalista ad ogni livello e fascia di età; promuovere progetti e politiche ambientali legate al territorio; diffondere i valori etici ed ambientali; sviluppare una adeguata comunicazione territoriale verso i pubblici della società civile (cittadini, studenti, professionisti, associazioni); proporre analisi, soluzioni, visioni, valori e progetti orientati verso uno sviluppo sostenibile. Gazzetta del Movimento Azzurro Marco Ricceri Costruttivi per il futuro Il Segretario Generale Marco Ricceri, ha sottolineato quanto importanti siano le nuove argomentazioni venute fuori dal Congresso. Ha ricordato il sempre continuo evolversi dell’Associazioni: le ecosezioni chiuse negli anni passati,e le tante ecosezioni inaugurate in questi tre anni, dal nord al sud Italia. Importanti sono anche i rapporti con le Istituzioni di Livorno che in questo appuntamento del Movimento Azzurro, non hanno fatto mancare la loro presenza. Ha ringraziato il Presidente Nazionale Rocco Chiriaco per la dignità e la serietà con le quali ha svolto il suo mandato ed anche Luciano Pecchi, Consigliere nazionale e componente della Segreteria Generale. L’ambientalismo deve confrontarsi su tre terreni: la politica, l’economia e la comunicazione, sullo sfondo di profondi cambiamenti che hanno coinvolto lo scenario politico Italiano. E’ tale la disgregazione politica, come lo è quella economica, poiché vi è una assenza totale di regole del mercato internazionale. Ha affermato inoltre, quanto sarebbe importante per il Movimento Azzurro lavorare sulla proposta del “Tribunale dell’Ambiente” di Amedeo Postiglione. Ha ricordato quanto sia stato importante il non essersi legati a nessun potente di partito e che nonostante ciò il Movimento Azzurro ha avuto la possibilità di confrontarsi in ambienti importanti, quali le Audizioni alla Camera. E’ fondamentale, da un lato cucire i rapporti con Associazioni serie mantenendo la propria autonomia, dall’altro recuperare i soggetti di sviluppo (Industrie e Sindacati) ed è necessario individuare dei punti fermi e giusti interlocutori. Lavorare sul quadro di alleanze sociali ed economiche, più che politiche. E, ribadisce, quanto siano importanti per l’Associazione, la Scuola d’Ambiente e l’Accademia Tecnico Scientica. Un richiamo anche all’importanza del documento presentato dal Presidente Nazionale Chiriaco, che evidenzia la crescita del Movimento Azzurro. Ecco allora che vivo è il messaggio di Merli: EEE, ossia Economia, Ecologia ed Energia, per essere costruttivi per il futuro. Anno II, n. 7 IL RICORDO DI GIANFRANCO MERLI ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ di Ugo Spadoni Permettemi di iniziare con un ricordo personale che mi è rimasto impresso, nonostante i tanti anni trascorsi: di tornare con la memoria alla prima volta che ho visto Gianfranco Merli nell’estate del 1944, ad Ardenza, subito dopo la liberazione di Livorno. Non ricordo le poche parole che ci siamo scambiati, ma la Sua immagine con una giacca militare ed una mezza uniforme (aveva partecipato alla resistenza in provincia di Pisa) ed il fatto che intervenisse a fianco degli esponenti socialisti, comunisti cattolici e liberali che costituivano il C.N.L. e di lì a poco venisse nominato così giovane (aveva solo 21 anni) assessore al personale della Giunta comunale antifascista guidata da Furio Diaz, mi rimase impresso, al di là dei rapporti di amicizia e di lavoro, che in verità si concretizzarono molti anni dopo, anche perché le nostre vite seguirono, culturalmente e politicamente, due strade diverse. Infatti solo a partire dagli anni Ottanta, soprattutto per il determinante aiuto che Merli, allora esponente non di secondo piano della democrazia cristiana, a livello nazionale, Deputato e responsabile dell’ufficio stampa del Quirinale, volle dare alla mia biografia su Giovanni Gronchi; è appunto da allora che si vennero a determinare rapporti di reciproca stima e di sincera amicizia. Di questi rapporti si può trovare conferma nella insistenza con la quale Gianfranco mi richiese di presentargli la sua ultima fatica, che non a torto riteneva la sua opera migliore, ripubblicata in una nuova edizione con una impegnata e significativa introduzione, con il titolo “Ancora su Don Angeli e i cattolici democratici a Livorno”. Al di là delle acute osservazioni con le quali Merli concluse l’incontro a me parve di intravedere nel Suo volto, da cui traspariva una grande sofferenza, la serena coscienza di una persona che aveva assolto il compito della propria vita, conclusasi purtroppo pochi giorni dopo, nel dicembre del 1998. Il riferimento di carattere personale mi è apparso opportuno per chiarire il significato e l’impostazione del mio intervento, volto a delineare la personalità dello studioso e dell’uomo politico. Gianfranco Merli è stato direttore del nostro Archivio di Stato ed assistente universitario; ha scritto su molte riviste e biografie. Sul piano più specificatamente politico ha ricoperto fra i suoi diversi e gravosi impegni il ruolo di deputato, ponendo fin dal 1970, il problema delle acque in Italia; su designazione dell’On. Andreotti,allora presidente del gruppo parlamentare democratico cristiano, fu nominato presidente della commissione parlamentare di studio delle acque. Frutto del suo costante ed approfondito impegno in questo settore è, come è noto, la presentazione e l’approvazione da parte del Parlamento, della legge n.319 del 1976 sulla tutela delle acque dall’inquinamento, legge che di fatto porta il suo nome e che ha avuto importanti riconoscimenti anche in altre anzioni per l’impostazione scientifica e l’efficienza nella realizzazione. Non a torto è stato infatti precisato che la legge Merli “prima disciplina organica riguardante gli scarichi di qualsiasi tipo di tutte le acque superficiali e sotterranee…” rappresentò una vera rivoluzione ambientale negli anni 70, allorquando il problema dell’inquinamento delle acque era esploso assumendo proporzioni drammatiche, “per la mancanza di precise e rigorose norme giuridiche capaci di perseguire i reati denunciati”. Pagina 11 APPUNT AMENTI APPUNTAMENTI Gazzetta del Movimento Azzurro 20 dicembre 2002 - Roma Premio Nazionale per l’Ambiente “Gianfranco Merli” ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Distribuzione Gratuita POSTE ITALIANE - Spedizione in A.P. Art.2 comma 20/5 legge 662/96 aut. DC/457/2001/PZ del 05/10/01 ○ 21 dicembre 2002 - Roma Consiglio Nazionale del Movimento Azzurro ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Direttore Responsabile Marco RICCERI Autorizzazione n. 3445 - Tribunale di Firenze. ○ Anno 2003 Anno Internazionale dell’Acqua Sede Legale: ROMA - Via della Guglia, 69/B Tel.: 06-6790060 AUGURI Auguri di Buon Natale e un Felice Anno Nuovo Sede Operativa: ROMA - Via Nazionale, 204 Tel. & Fax: 06-4874248 SOMMARIO La continuità nel rinnovamento 2 La forza dei valori ambientalisti 4 Organigramma 6 In difesa dell’ambiente 8 Parco Nazionale della Majella 9 I vicepresidenti nazionali sui temi del Congresso 10 Il ricordo di Gianfranco Merli 11 Redazione Francesca RUBERTI Isabella SOLDO POTENZA - Via Pisacane, 17 Tel & Fax: 0971-275631 Stampa La Grafica MODICA - S.S. 115, 48 Tel: 0932-956552 e-mail: [email protected] www.movimentoazzurro.org PROPOSTE PER L’AMBIENTE Associazione di Protezione Ambientale O.N.L.U.S. Il Movimento Azzurro è un’associazione ambientalista di ispirazione cristiana riconosciuta dalla Stato ai sensi della legge n. 349 dell’8 luglio 1986. L’obiettivo fondamentale della sua opera di volontariato nel settore ambientale è la ricerca e la diffusione di una cultura dell’equilibrio tra natura e sviluppo. L’impegno dei soci consiste nell’adoperarsi per esercitare non solo un’opera di controllo sul territorio ma anche un’intensa azione preventiva volta alla ricerca e allo studio di soluzioni più rispettose dell’ambiente e dell’uomo. Il Movimento Azzurro esprime il proprio ringraziamento al Consigliere Nazionale Roberto MEINI (nella foto in un momento del congresso), Presidente dell’Ecosezione di Livorno per l’impegno profuso nella organizzazione del Congresso Nazionale e per la disponibilità dimostrata verso tutti i congressisti. Il Movimento Azzurro intende curare quella coincidenza ideale tra natura e cultura pensando allo sviluppo come ad una condizione indispensabile per l’allargamento della base democratica della società civile.