Allegato 10
O. F. – Scheda Corso
CODICE
PROGETTO
TIPOLOGIA
CATALOGO
PORII69FG6100201
FORMAZIONE FINANZIATAAREA SVANTAGGIO
TITOLO DEL
CORSO
ASSISTENTE FAMILIARE
SOGGETTO
ATTUATORE
C.N.I.P.A. PUGLIA
tel:
0881.776156
SEDE DEL
CORSO
FOGGIA
INDIRIZZO
Via Sant’Alfonso dei Liguori n.79
N° ALLIEVI PREVISTI
15
DURATA
600
ore:
di cui
210
Teoria:
E-mail
[email protected]
di cui Pratica: 150
Stage: 240
AZIENDE ospitanti lo stage
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7.
Congregazione Ancelle Divina Provvidenza-Ospedale “Don Uva” - Foggia
Fondazione “M. G. Barone”- Foggia;
Presidio Ospedaliero “F. Lastaria” - Lucera (FG);
Casa di Riposo “Stella Maris” – Manfredonia (FG);
Casa di Riposo “Teresa Masselli” - San Severo (FG);
Azienda di Sevizi alla Persona “Castriota e Corroppoli”– Casa di riposo “Maria
Immacolata”- Chieuti (FG);
Associazione Alzheimer Italia “S. Rita” - Foggia;
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Associazione A.D.A. FOGGIA – Associazione per i Diritti degli Anziani-San Severo
(FG);
Cooperativa “Sociale Social Service”- Orta Nova (FG);
Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”-Foggia;
Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- San Severo (FG);
Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Cerignola (FG);
Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Apricena (FG);
Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Nardò (LE);
Associazione culturale “I lavori in corso”-Lesina (FG);
Associazione “Le Crune”- Foggia;
Consorzio “Libero”-San Severo (FG);
Associazione Sviluppo e Territorio Locale “ASTEL”- San Severo(FG);
Direzione Didattica 2°Circolo “G. Lombardo Radice”- Nardò (LE);
Consorzio fra Cooperative Sociali Società Cooperativa “Elpendù s. c. r. l.”-Mola di
Bari (BA)- comprende n. 23 cooperative:
21. Cooperativa sociale di servizi destinati ai disabili “ALBA”-Mesagne (BR);
22. Centro di aiuto psico-sociale “CAPS”- Bari;
23. Coop. Soc. per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati “EUROPA”Lucera (FG);
24. Coop.Soc. che si occupa di problematiche minorili “OASI” che ha due
attivato comunità di tipo residenziale "E. De Nicola" e "La Ginestra" , nonché
una struttura" Il Girasole" per l’accoglienza di madri e bambini in difficoltàMesagne (BR);
25. Coop. soc. a.r.l. “CRESCIAMO INSIEME” che si occupa della gestione di
mense scolastiche per conto del Comune di Mesagne (BR);
26. Coop. Studi Interventi Socio-Educativi “CSISE” gestisce una comunità
residenziale e un centro diurno psichiatrici, una comunità di pronta
accoglienza e due comunità educative per minori- Triggiano (BA);
27. Coop. soc. problematiche giovanili “DEMETRA” gestisce le seguenti
attività: - gestione dell’orfanotrofio "C. Mondelli" di Massafra - gestione della
Comunità Educativa per minori "Ex Enaoli" di Castellaneta Marina - gestione
della casa alloggio per pazienti psichiatrici in convenzione con la AUSL PZ/2
- gestione del servizio di Assistenza Domiciliare integrata in favore di anziani
non autosufficienti dei comuni di Lizzano, Sava, Mottola, San Donaci gestione di ludoteche, servizio di pre e post scuola e assistenza disabili nel
comune di Cosenza -gestione di centri per famiglie nei comuni di Giovinazzo
e Molfetta - gestione del servizio di assistenza specialistica disabili- Barletta.
28. Coop.Soc. “ECOPOLIS” che si occupa dell’inserimento lavorativo di
persone provenienti da situazioni di disagio-Bari;
29. Coop. Soc. “EUREKA” che si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti
svantaggiati con disabilità fisiche, intellettive e\o relazionali, residenti nel
territorio circostante, in stretta collaborazione con le istituzioni locali
(Comuni, ASL, Provincia, Terzo settore)- Martina Franca (TA);
30. Coop.Soc. “IL GIRASOLE” che si occupa dell’inserimento lavorativo di
soggetti svantaggiati- Massafra (TA);
31. Coop.Soc. “L’ADELFIA” che ha al suo interno un settore di riabilitazione
psichiatrica suddiviso in 1 centro diurno, 7 comunità, servizio domiciliare e
servizio ambulatoriale; settore handicap con 1 comunità socio-riabilitativa,
settore servizio accoglienza minori suddiviso in 3 comunità educative, 1 asilo
aziendale ludoteca; inoltre la cooperativa sociale si occupa dell’inserimento
lavorativo di soggetti svantaggiati – Alessano (LE);
32. Coop. Soc. “L’ARCA”, che si occupa di anziani, ha fornito e fornisce servizi
di assistenza domiciliare anche integrati con i servizi forniti dal Distretto
Socio-Sanitario n.4 della ASL FG/3- Foggia
33. Coop. Soc. “L’OBIETTIVO”che si occupa dell’integrazione sociolavorativa di soggetti portatori di disagio psico-fisico-sociale - Bari;
34. Coop. Soc. “PROGETTO CITTA’” opera nel settore dei servizi ludicoeducativi e socio-culturali rivolti all’infanzia, all’adolescenza, alla famiglia,
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gestisce 3 Centri d’Ascolto per Famiglie, 1 Centro Polivalente per
Adolescenti, le attività ludico-artistiche negli Ospedali Pediatrici, e 1 Centro
per la Cultura Ludica - Bari;
Coop. Soc. “QUESTA CITTA’” opera nel settore della riabilitazione
psichiatrica attraverso la gestione di servizi residenziali, semiresidenziali e
domiciliari nei comuni di Andria, Gravina in P., Spinazzola e Trani- Gravina
in Puglia (BA);
Coop. Soc. “LUCERIA SERVIZI”- Lucera (FG);
Coop. Soc. “GHENOS”- Mola di Bari (BA);
Coop. Soc. “EQUAL TIME” si occupa di integrazione socio-lavorativa di
soggetti più vulnerabili- Bitonto (BA);
Coop. Soc. “TERRE DI PUGLIA-LIBERA TERRA” – Mesagne (BR);
Coop. Soc. “AGAPE”- Lecce;
Coop. Soc. “DIVENIRE” si occupa della progettazione, la gestione e
l’erogazione di servizi socio-assistenziali ed educativi diretti a minori,
famiglie, persone svantaggiate e a rischio emarginazione, cittadini italiani e
stranieri;
Coop. Soc. “INSIEME NOI” si occupa dell’integrazione lavorativa di
soggetti svantaggiati- Bari;
Coop. Soc. “ORIZZONTI” gestisce le 2 case di Riposo “Pinto” e “PintoCerasino”, presso il Comune di Ostuni, 1 servizio residenziale presso
l'Istituto Caterina Scazzeri di Latiano, 1 centro ascolto counseling ai familiari
delle persone anziane fragili e 1 centro diurno per persone fragili, presso il
Comune di Latiano - Ostuni (BR).
Tipologia dei DESTINATARI
Donne in condizione di disagio, ossia afflitte da povertà, dipendenze, carcere, disagio minorile,
prostituzione.
Le destinatarie devono essere iscritte all’anagrafe dei CPI della Provincia di Foggia. Inoltre,
come stabilito dal Reg. CE 800/2008 (art. 2, commi 18-20), si ritengono in condizione di disagio
le donne che:
- non hanno un impiego regolarmente retribuito e non possiedono un diploma di scuola
media superiore o una qualifica professionale;
- non hanno un impiego regolarmente retribuito e hanno più di 50 anni di età;
- non hanno un impiego regolarmente retribuito e vivono sole con persone a carico;
- non hanno un impiego regolarmente retribuito e sono immigrate;
- non hanno un impiego regolarmente retribuito e sono riconosciute disabili ai sensi
dell’ordinamento nazionale o hanno impedimenti accertati che dipendono da un
handicap fisico, mentale o psichico.
Eventuali requisiti di
accesso:
Nessuno
Selezioni previste per:
09 marzo 2011
Inizio corso previsto per:
14 marzo 2011
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PROFILO
PROFESSIONALE
L’assistente familiare è una figura professionale “in grado di
assistere, nelle attività della vita quotidiana, una persona anziana,
fragile, una persona disabile dal punto di vista fisico o una persona
priva - temporaneamente o permanentemente - dell’autonomia, ovvero
soggetti caratterizzati da necessità di supporto per il mantenimento
delle proprie funzioni ed esigenze primarie di vita” (cfr. Progetto
R.O.S.A. – Linee guida integrate per la istituzione e la gestione
degli elenchi di assistenti familiari- cfr. BURP n. 209 del
30/12/2009, p. 27757). Il profilo professionale, fortemente orientato
verso competenze pratiche ed operative, opera per garantire cura
ed assistenza a persone autosufficienti e non, nelle loro necessità
primarie, favorendone anche il benessere e l’autonomia all’interno del
clima domestico-familiare.
Per quanto riguarda le modalità di articolazione della collaborazione,
l’assistente familiare può svolgere la propria prestazione lavorativa
presso il domicilio dell’assistito sia in regime di convivenza che sotto
forma di servizio ad ore (cfr. Linee guida); inoltre, l’assistente può
operare, su richiesta dei familiari, anche all’interno di contesti
residenziali o di degenza.
Il suo ruolo ricopre compiti e mansioni variegate che vanno da attività
basilari, quali aiutare l’assistito nella cura dell’igiene, facilitare le
attività di pulizia sia degli ambienti che degli spazi vissuti, preparare e
somministrare pasti, vigilare soprattutto sull’assunzione dei farmaci e
sulla pratica delle terapie necessarie, fino a compiti più complessi,
quali individuare comportamenti nocivi per la salute, individuare e
segnalare sintomi di problematiche nuove o cooperare per il benessere
psico-fisico- tutte competenze che si possono sviluppare e potenziare
solo attraverso un percorso formativo e mediante un approccio
tecnico-operativo competente e professionale.
Le aree di attività entro cui l’assistente svolge il proprio ruolo sono
assimilabili a n. 5 ambiti:
- area della relazione e della comunicazione;
- area dei servizi sociali e di assistenza;
- area della cura e dell’accompagnamento della persona;
- area dell’alimentazione;
- area della gestione degli ambienti e della sicurezza.
Per quanto concerne la gestione dell’area della comunicazione e
della relazione, l’assistente familiare interagisce dinamicamente con
l’assistito e con i familiari, adottando un comportamento professionale
eticamente valido e corretto, nella gestione della relazione su tre
diversi livelli- con l’assistito, con i familiari e con altri interlocutori
(ad es. eventuali medici o fisioterapisti...). Per far ciò, l’assistente
familiare utilizza strategie di comunicazione differenziate in rapporto
al destinatario, avendo cura di decodificare correttamente soprattutto i
messaggi non-verbali, assai significativi da parte di coloro che si
trovano in condizione psico-fisica di non-autosufficienza (soggetti
anziani, con qualche forma di disabilità, parziale e non, temporanea e
non). Inoltre, egli possiede una notevole capacità di ascolto e di
comprensione, fondamentale per perseguire il benessere psico-fisico
dell’assistito. A tal riguardo, assume importanza fondamentale anche
la riservatezza nella gestione della situazione di disagio
fisico/psichico/sociale e/o di malattia.
Per quanto riguarda la gestione dell’area dei servizi sociali e di
assistenza, l’assistente familiare è in grado di orientarsi nel contesto
sociale ed istituzionale, principalmente in relazione al contesto
sanitario ed alle procedure da seguire per fare in modo che l’assistito
possa fruire di prestazioni, visite mediche e terapie. Inoltre,
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l’assistente si prende cura anche di aspetti pratici, quali effettuare
acquisti, sbrigare pratiche burocratiche ed altre commissioni,
supportando l’assistito nell’accesso ai servizi- non da ultimo, egli cura
anche l’aspetto culturale e ricreativo dell’utente e della famiglia, in
relazione ai bisogni espressi.
L’area della cura e dell’accompagnamento della persona, invece,
comprende tutto ciò che è necessario per fornire assistenza nel pieno
rispetto dei bisogni e della condizione psico-fisica dell’utente: ciò
significa che l’assistente opera per il mantenimento delle capacità
motorie del soggetto, supportandolo nei movimenti e nella
deambulazione, nonché vigilando sulle posture corrette. In quest’area
assume importanza fondamentale la gestione degli aspetti psicologici
correlati all’assistenza a persone anziane o affette da disabilità o
reduci da interventi chirurgici; in questo senso, assume valore
aggiunto la capacità dell’assistente di supportare il soggetto, mediante
diverse strategie, quali ad es. sviluppare/mantenere la sua autonomia,
superare le resistenze o rassicurare per ottenere collaborazione.
Inoltre, l’assistente coopera nelle pratiche di igiene personale e nella
gestione dell’abbigliamento, oltre a vigilare sulla corretta assunzione
dei farmaci e sulle terapie che quotidianamente il soggetto deve
seguire.
Per quanto concerne la gestione dell’area dell’alimentazione,
l’assistente segue direttamente le fasi di preparazione e
somministrazione dei pasti, osservando i principi dietologici di base
per l’alimentazione dell’assistito in relazione alle patologie (su
indicazioni dei familiari). In base ai diversi gradi di autonomia del
soggetto, l’assistente supporta nell’assunzione del pasto, vigilando poi,
sulla corretta conservazione dei cibi.
Nell’area della gestione degli ambienti e della sicurezza, infine,
l’assistente si prende cura dell’igiene degli ambienti, utilizzando
modalità e strumenti necessari per una corretta sanificazione e
sanitizzazione degli ambienti. Contestualmente, egli utilizza quanto
necessario per una corretta disinfezione e sterilizzazione degli
strumenti e dei presidi sanitari presenti a domicilio. Inoltre, per la
gestione in sicurezza dell’ambiente, adotta comportamenti idonei a
mantenere un’adeguata ventilazione, illuminazione, umidificazione e
temperatura dell’ambiente.
DIDATTICA
Per l’elaborazione del piano didattico sono state considerate, quale punto di partenza, le direttive
delle Linee guida integrate per la istituzione e la gestione degli elenchi di assistenti familiariProgetto R.O.S.A. - le quali, nella premessa, “disciplinano le caratteristiche professionali richieste
alla figura di Assistente Familiare”, mediante la “definizione del profilo di competenze, la
sperimentazione di percorsi formativi e la più ampia sperimentazione di servizi informativi, di
orientamento e di consulenza a supporto dell’incontro di domanda-offerta in un contesto
qualificato e integrato con i servizi socio-sanitari della rete dei Welfare locali” (cfr. BURP n. 209
del 30/12/2009, p. 27756).
In particolare, al punto 2 (p. 27757) sono descritti l’ambito di operatività, le competenze e i
contenuti del percorso formativo (mutuato dalla Regione Puglia sulla base delle esperienze già
proficuamente attivate e sulla base del repertorio delle figure professionali sociali della Regione
Toscana, nonché in base allo studio elaborato dal COME-Roma nell’ambito della Misura 3.5 del
POR Puglia 2000-2006). Pertanto, il percorso dell’Ente C.N.I.P.A. Puglia è stato strutturato nel
numero di ore, nell’impianto modulare e nelle modalità didattiche (alternanza formazione in aula ed
esercitazioni pratiche) sulla base delle direttive del Progetto R.O.S.A.
Per quanto concerne l’articolazione del piano formativo, il progetto prevede una fase didattica in
aula, della durata di n. 360 ore, seguita da una fase di stage, della durata di n. 240 ore.
La fase didattica in aula è stata suddivisa in aree di competenze, secondo lo schema di
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tripartizione
- area delle competenze di base
- area delle competenze tecnico-professionali
- area delle competenze trasversali
Nella descrizione dei moduli didattici, è indicata la suddivisione del complessivo monte ore in
Teoria, Pratica e Visite Guidate; inoltre gli argomenti di ciascun modulo sono stati suddivisi in
Unità Formative, al fine di sistematizzare le tematiche e garantire un approccio integrato agli
argomenti previsti.
Per quanto concerne le visite guidate, sia i Partner Istituzionali che i Partner Aziendali hanno
sottoscritto, nel documento di Adesione alla proposta progettuale, la propria disponibilità ad
accogliere le corsiste all’interno del proprio contesto operativo e nelle proprie sedi. Pertanto, sulla
base della specificità dei temi trattati e dell’interesse/predisposizione delle corsiste in formazione, si
potrà scegliere, nell’ampio range di disponibilità raccolte, la sede adeguata per le visite guidate.
Piano Formativo:
Area delle competenze di base
Modulo “Orientamento/Bilancio di Competenze” – durata n. 14 ore (n. 14 ore Teoria)
Unità Formativa n. 1- Orientamento al progetto e Bilancio di Competenze (n. 14 ore Teoria)
Modulo “Ambiente e sviluppo sostenibile” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria)
Unità Formativa n. 2- Normativa ambientale (n. 12 ore Teoria)
Modulo “Pari opportunità” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria)
Unità Formativa n. 3- Normativa delle pari opportunità (n. 12 ore Teoria)
Modulo “Sicurezza sui luoghi di lavoro” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria)
Unità Formativa n. 4- Normativa sulla sicurezza (n. 12 ore Teoria)
Modulo “Alfabetizzazione informatica” – durata n. 30 ore (n. 4 ore Teoria + n. 26 ore Pratica)
Unità Formativa n. 5- Gestione documenti (n. 2 ore Teoria + n. 16 ore Pratica)
Unità Formativa n. 6- Internet e posta elettronica (n. 2 ore Teoria + n. 10 ore Pratica)
Area delle competenze tecnico-professionali
Modulo “Tecniche di comunicazione” – durata n. 14 ore (n. 8 ore Teoria + n. 6 ore Pratica)
Unità Formativa n. 7- La comunicazione nella relazione d’aiuto (n. 8 ore Teoria + n. 6 ore Pratica)
Modulo “Organizzazione del lavoro” – durata n. 12 ore (n. 8 ore Teoria + n. 4 ore Pratica)
Unità Formativa n. 8- Organizzazione quotidiana del servizio d’assistenza (n. 8 ore Teoria + n. 4 ore
Pratica)
Modulo “Orientamento ai servizi territoriali” – durata n. 10 ore (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore
Visita Guidata)
Unità Formativa n. 9- I servizi territoriali per l’assistenza (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visita Guidata)
Modulo “Sociologia e dinamiche di gruppo” – durata n. 16 ore (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore
Pratica)
Unità Formativa n. 10- Fondamenti di sociologia dei gruppi (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore Pratica)
Modulo “Psicologia nelle relazioni umane” – durata n. 16 ore (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore
Pratica)
Unità Formativa n. 11- La psicologia nella relazione d’assistenza (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore
Pratica)
Modulo “Cura ed assistenza in ambito domestico e residenziale”– durata n. 18 ore (n. 10 ore
Teoria + n. 2 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate)
Unità Formativa n. 12- Compiti di base nell’assistenza (n. 6 ore Teoria + n. 2 ore Pratica)
Unità Formativa n. 13- Mansioni complesse nell’assistenza (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visita
Guidata)
Modulo “Igiene” – durata n. 12 ore (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica)
Unità Formativa n. 14- Norme di igiene nei servizi alla persona (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica)
Modulo “Dieta e sicurezza alimentare” – durata n. 12 ore (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica)
Unità Formativa n. 15- Igiene alimentare e patologie (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica)
Modulo “Assistenza al benessere psico-fisico” – durata n. 14 ore (n. 10 ore Teoria + n. 4 ore
Pratica)
Unità Formativa n. 16- Benessere quotidiano per l’assistito (n. 10 ore Teoria + n. 4 ore Pratica)
Modulo “Tecniche di primo soccorso” – durata n. 10 ore (n. 6 ore Teoria + n. 4 ore Pratica)
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Unità Formativa n. 17- Primo soccorso (n. 6 ore Teoria + n. 4 ore Pratica)
Modulo “Legislazione e rapporto di lavoro” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria)
Unità Formativa n. 18- Contrattualistica nel servizio di assistenza (n. 12 ore Teoria)
Modulo “Processi di produzione del settore: Assistenza Familiare”– durata n. 24 ore (n. 12 ore
Teoria + n. 6 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate)
Unità Formativa n. 19- Gestione della relazione nei servizi di cura ed assistenza (n.8 ore Teoria + n.
6 ore Pratica)
Unità Formativa n. 20- Gestione in sicurezza degli ambienti domestici (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore
Visite Guidate)
Area delle competenze trasversali
Modulo “Comportamento organizzativo” – durata n. 10 ore (n. 2 ore Teoria + n. 8 ore
Pratica)
Unità Formativa n. 21- Organizzare il lavoro di assistenza (n. 2 ore Teoria + n. 8 ore Pratica)
Modulo “Accompagnamento al lavoro”– durata n. 100 ore (n. 40 ore Teoria + n. 54 ore
Pratica + n. 6 ore Visite Guidate)
Unità Formativa n. 22- Il ruolo di Assistente familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica)
Unità Formativa n. 23- Orientamento al territorio- donne e Associazionismo (n. 6 ore Teoria + n. 8
ore Pratica)
Unità Formativa n. 24- I contesti lavorativi per l’assistenza familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore
Pratica)
Unità Formativa n. 25- La professione di Assistente familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica)
Unità Formativa n. 26- Accompagnamento all’auto-impresa (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica)
Unità Formativa n. 27- Self-marketing: cercare e trovare lavoro come assistente familiare (n. 6 ore
Teoria + n. 8 ore Pratica)
Unità Formativa n. 28 - Servizi per il lavoro- il ruolo dei Centri per l’Impiego (n. 4 ore Teoria + n. 6
ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate) (affidata ad un delegato del Centro per l’Impiego)
Si precisa che è previsto il coinvolgimento diretto (Unità Formativa n. 28) di un Delegato dei CpI, il
quale avrà il compito di descrivere, dal punto di vista normativo, le specificità del Progetto
R.O.S.A. e dei relativi Elenchi di Assistenti e badanti. Pertanto, il modulo “Accompagnamento al
lavoro” si svolgerà presso la sede dell’Ente C.N.I.P.A. Puglia, eccezion fatta per le n. 6 ore di visita
guidata, che si svolgeranno presso la sede del Centro per l’Impiego di Foggia.
STAGE- SUDDIVISO IN N. 2 FASI
STAGE ORIENTATIVO- n. 40 ore
STAGE APPLICATIVO- n. 200 ore
Azioni previste a sostegno della didattica:
Accompagnamento- Sportello di Placement - della durata di n. 10 ore;
Sportello di Orientamento- della durata di n. 10 ore;
Laboratorio di Bilancio di Competenze- della durata di n. 16 ore;
Sportello delle metodologie didattiche- della durata di n. 10 ore;
Equipe socio-psico-pedagogica- della durata di n. 30 ore;
Formazione Formatori- della durata di n. 18 ore;
Comitato Tecnico-Scientifico.
Tipo di ATTESTATO rilasciato
Attestato di frequenza
Iscrizioni presso
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 08 marzo
2011 presso la segreteria dell’Organismo di Formazione C.N.I.P.A.
Puglia; la segreteria riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle
ore 12:00 , in Via Sant’Alfonso dei Liguori n.79
7
Tel/Fax 0881.77.61.56 - E-mail: [email protected] Sito web: www.cnipapuglia.it
Note
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