Allegato 10 O. F. – Scheda Corso CODICE PROGETTO TIPOLOGIA CATALOGO PORII69FG6100201 FORMAZIONE FINANZIATAAREA SVANTAGGIO TITOLO DEL CORSO ASSISTENTE FAMILIARE SOGGETTO ATTUATORE C.N.I.P.A. PUGLIA tel: 0881.776156 SEDE DEL CORSO FOGGIA INDIRIZZO Via Sant’Alfonso dei Liguori n.79 N° ALLIEVI PREVISTI 15 DURATA 600 ore: di cui 210 Teoria: E-mail [email protected] di cui Pratica: 150 Stage: 240 AZIENDE ospitanti lo stage 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Congregazione Ancelle Divina Provvidenza-Ospedale “Don Uva” - Foggia Fondazione “M. G. Barone”- Foggia; Presidio Ospedaliero “F. Lastaria” - Lucera (FG); Casa di Riposo “Stella Maris” – Manfredonia (FG); Casa di Riposo “Teresa Masselli” - San Severo (FG); Azienda di Sevizi alla Persona “Castriota e Corroppoli”– Casa di riposo “Maria Immacolata”- Chieuti (FG); Associazione Alzheimer Italia “S. Rita” - Foggia; 1 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Associazione A.D.A. FOGGIA – Associazione per i Diritti degli Anziani-San Severo (FG); Cooperativa “Sociale Social Service”- Orta Nova (FG); Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”-Foggia; Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- San Severo (FG); Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Cerignola (FG); Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Apricena (FG); Associazione “Superamento Handicap O.N.L.U.S.”- Nardò (LE); Associazione culturale “I lavori in corso”-Lesina (FG); Associazione “Le Crune”- Foggia; Consorzio “Libero”-San Severo (FG); Associazione Sviluppo e Territorio Locale “ASTEL”- San Severo(FG); Direzione Didattica 2°Circolo “G. Lombardo Radice”- Nardò (LE); Consorzio fra Cooperative Sociali Società Cooperativa “Elpendù s. c. r. l.”-Mola di Bari (BA)- comprende n. 23 cooperative: 21. Cooperativa sociale di servizi destinati ai disabili “ALBA”-Mesagne (BR); 22. Centro di aiuto psico-sociale “CAPS”- Bari; 23. Coop. Soc. per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati “EUROPA”Lucera (FG); 24. Coop.Soc. che si occupa di problematiche minorili “OASI” che ha due attivato comunità di tipo residenziale "E. De Nicola" e "La Ginestra" , nonché una struttura" Il Girasole" per l’accoglienza di madri e bambini in difficoltàMesagne (BR); 25. Coop. soc. a.r.l. “CRESCIAMO INSIEME” che si occupa della gestione di mense scolastiche per conto del Comune di Mesagne (BR); 26. Coop. Studi Interventi Socio-Educativi “CSISE” gestisce una comunità residenziale e un centro diurno psichiatrici, una comunità di pronta accoglienza e due comunità educative per minori- Triggiano (BA); 27. Coop. soc. problematiche giovanili “DEMETRA” gestisce le seguenti attività: - gestione dell’orfanotrofio "C. Mondelli" di Massafra - gestione della Comunità Educativa per minori "Ex Enaoli" di Castellaneta Marina - gestione della casa alloggio per pazienti psichiatrici in convenzione con la AUSL PZ/2 - gestione del servizio di Assistenza Domiciliare integrata in favore di anziani non autosufficienti dei comuni di Lizzano, Sava, Mottola, San Donaci gestione di ludoteche, servizio di pre e post scuola e assistenza disabili nel comune di Cosenza -gestione di centri per famiglie nei comuni di Giovinazzo e Molfetta - gestione del servizio di assistenza specialistica disabili- Barletta. 28. Coop.Soc. “ECOPOLIS” che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone provenienti da situazioni di disagio-Bari; 29. Coop. Soc. “EUREKA” che si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati con disabilità fisiche, intellettive e\o relazionali, residenti nel territorio circostante, in stretta collaborazione con le istituzioni locali (Comuni, ASL, Provincia, Terzo settore)- Martina Franca (TA); 30. Coop.Soc. “IL GIRASOLE” che si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati- Massafra (TA); 31. Coop.Soc. “L’ADELFIA” che ha al suo interno un settore di riabilitazione psichiatrica suddiviso in 1 centro diurno, 7 comunità, servizio domiciliare e servizio ambulatoriale; settore handicap con 1 comunità socio-riabilitativa, settore servizio accoglienza minori suddiviso in 3 comunità educative, 1 asilo aziendale ludoteca; inoltre la cooperativa sociale si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati – Alessano (LE); 32. Coop. Soc. “L’ARCA”, che si occupa di anziani, ha fornito e fornisce servizi di assistenza domiciliare anche integrati con i servizi forniti dal Distretto Socio-Sanitario n.4 della ASL FG/3- Foggia 33. Coop. Soc. “L’OBIETTIVO”che si occupa dell’integrazione sociolavorativa di soggetti portatori di disagio psico-fisico-sociale - Bari; 34. Coop. Soc. “PROGETTO CITTA’” opera nel settore dei servizi ludicoeducativi e socio-culturali rivolti all’infanzia, all’adolescenza, alla famiglia, 2 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. gestisce 3 Centri d’Ascolto per Famiglie, 1 Centro Polivalente per Adolescenti, le attività ludico-artistiche negli Ospedali Pediatrici, e 1 Centro per la Cultura Ludica - Bari; Coop. Soc. “QUESTA CITTA’” opera nel settore della riabilitazione psichiatrica attraverso la gestione di servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari nei comuni di Andria, Gravina in P., Spinazzola e Trani- Gravina in Puglia (BA); Coop. Soc. “LUCERIA SERVIZI”- Lucera (FG); Coop. Soc. “GHENOS”- Mola di Bari (BA); Coop. Soc. “EQUAL TIME” si occupa di integrazione socio-lavorativa di soggetti più vulnerabili- Bitonto (BA); Coop. Soc. “TERRE DI PUGLIA-LIBERA TERRA” – Mesagne (BR); Coop. Soc. “AGAPE”- Lecce; Coop. Soc. “DIVENIRE” si occupa della progettazione, la gestione e l’erogazione di servizi socio-assistenziali ed educativi diretti a minori, famiglie, persone svantaggiate e a rischio emarginazione, cittadini italiani e stranieri; Coop. Soc. “INSIEME NOI” si occupa dell’integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati- Bari; Coop. Soc. “ORIZZONTI” gestisce le 2 case di Riposo “Pinto” e “PintoCerasino”, presso il Comune di Ostuni, 1 servizio residenziale presso l'Istituto Caterina Scazzeri di Latiano, 1 centro ascolto counseling ai familiari delle persone anziane fragili e 1 centro diurno per persone fragili, presso il Comune di Latiano - Ostuni (BR). Tipologia dei DESTINATARI Donne in condizione di disagio, ossia afflitte da povertà, dipendenze, carcere, disagio minorile, prostituzione. Le destinatarie devono essere iscritte all’anagrafe dei CPI della Provincia di Foggia. Inoltre, come stabilito dal Reg. CE 800/2008 (art. 2, commi 18-20), si ritengono in condizione di disagio le donne che: - non hanno un impiego regolarmente retribuito e non possiedono un diploma di scuola media superiore o una qualifica professionale; - non hanno un impiego regolarmente retribuito e hanno più di 50 anni di età; - non hanno un impiego regolarmente retribuito e vivono sole con persone a carico; - non hanno un impiego regolarmente retribuito e sono immigrate; - non hanno un impiego regolarmente retribuito e sono riconosciute disabili ai sensi dell’ordinamento nazionale o hanno impedimenti accertati che dipendono da un handicap fisico, mentale o psichico. Eventuali requisiti di accesso: Nessuno Selezioni previste per: 09 marzo 2011 Inizio corso previsto per: 14 marzo 2011 3 PROFILO PROFESSIONALE L’assistente familiare è una figura professionale “in grado di assistere, nelle attività della vita quotidiana, una persona anziana, fragile, una persona disabile dal punto di vista fisico o una persona priva - temporaneamente o permanentemente - dell’autonomia, ovvero soggetti caratterizzati da necessità di supporto per il mantenimento delle proprie funzioni ed esigenze primarie di vita” (cfr. Progetto R.O.S.A. – Linee guida integrate per la istituzione e la gestione degli elenchi di assistenti familiari- cfr. BURP n. 209 del 30/12/2009, p. 27757). Il profilo professionale, fortemente orientato verso competenze pratiche ed operative, opera per garantire cura ed assistenza a persone autosufficienti e non, nelle loro necessità primarie, favorendone anche il benessere e l’autonomia all’interno del clima domestico-familiare. Per quanto riguarda le modalità di articolazione della collaborazione, l’assistente familiare può svolgere la propria prestazione lavorativa presso il domicilio dell’assistito sia in regime di convivenza che sotto forma di servizio ad ore (cfr. Linee guida); inoltre, l’assistente può operare, su richiesta dei familiari, anche all’interno di contesti residenziali o di degenza. Il suo ruolo ricopre compiti e mansioni variegate che vanno da attività basilari, quali aiutare l’assistito nella cura dell’igiene, facilitare le attività di pulizia sia degli ambienti che degli spazi vissuti, preparare e somministrare pasti, vigilare soprattutto sull’assunzione dei farmaci e sulla pratica delle terapie necessarie, fino a compiti più complessi, quali individuare comportamenti nocivi per la salute, individuare e segnalare sintomi di problematiche nuove o cooperare per il benessere psico-fisico- tutte competenze che si possono sviluppare e potenziare solo attraverso un percorso formativo e mediante un approccio tecnico-operativo competente e professionale. Le aree di attività entro cui l’assistente svolge il proprio ruolo sono assimilabili a n. 5 ambiti: - area della relazione e della comunicazione; - area dei servizi sociali e di assistenza; - area della cura e dell’accompagnamento della persona; - area dell’alimentazione; - area della gestione degli ambienti e della sicurezza. Per quanto concerne la gestione dell’area della comunicazione e della relazione, l’assistente familiare interagisce dinamicamente con l’assistito e con i familiari, adottando un comportamento professionale eticamente valido e corretto, nella gestione della relazione su tre diversi livelli- con l’assistito, con i familiari e con altri interlocutori (ad es. eventuali medici o fisioterapisti...). Per far ciò, l’assistente familiare utilizza strategie di comunicazione differenziate in rapporto al destinatario, avendo cura di decodificare correttamente soprattutto i messaggi non-verbali, assai significativi da parte di coloro che si trovano in condizione psico-fisica di non-autosufficienza (soggetti anziani, con qualche forma di disabilità, parziale e non, temporanea e non). Inoltre, egli possiede una notevole capacità di ascolto e di comprensione, fondamentale per perseguire il benessere psico-fisico dell’assistito. A tal riguardo, assume importanza fondamentale anche la riservatezza nella gestione della situazione di disagio fisico/psichico/sociale e/o di malattia. Per quanto riguarda la gestione dell’area dei servizi sociali e di assistenza, l’assistente familiare è in grado di orientarsi nel contesto sociale ed istituzionale, principalmente in relazione al contesto sanitario ed alle procedure da seguire per fare in modo che l’assistito possa fruire di prestazioni, visite mediche e terapie. Inoltre, 4 l’assistente si prende cura anche di aspetti pratici, quali effettuare acquisti, sbrigare pratiche burocratiche ed altre commissioni, supportando l’assistito nell’accesso ai servizi- non da ultimo, egli cura anche l’aspetto culturale e ricreativo dell’utente e della famiglia, in relazione ai bisogni espressi. L’area della cura e dell’accompagnamento della persona, invece, comprende tutto ciò che è necessario per fornire assistenza nel pieno rispetto dei bisogni e della condizione psico-fisica dell’utente: ciò significa che l’assistente opera per il mantenimento delle capacità motorie del soggetto, supportandolo nei movimenti e nella deambulazione, nonché vigilando sulle posture corrette. In quest’area assume importanza fondamentale la gestione degli aspetti psicologici correlati all’assistenza a persone anziane o affette da disabilità o reduci da interventi chirurgici; in questo senso, assume valore aggiunto la capacità dell’assistente di supportare il soggetto, mediante diverse strategie, quali ad es. sviluppare/mantenere la sua autonomia, superare le resistenze o rassicurare per ottenere collaborazione. Inoltre, l’assistente coopera nelle pratiche di igiene personale e nella gestione dell’abbigliamento, oltre a vigilare sulla corretta assunzione dei farmaci e sulle terapie che quotidianamente il soggetto deve seguire. Per quanto concerne la gestione dell’area dell’alimentazione, l’assistente segue direttamente le fasi di preparazione e somministrazione dei pasti, osservando i principi dietologici di base per l’alimentazione dell’assistito in relazione alle patologie (su indicazioni dei familiari). In base ai diversi gradi di autonomia del soggetto, l’assistente supporta nell’assunzione del pasto, vigilando poi, sulla corretta conservazione dei cibi. Nell’area della gestione degli ambienti e della sicurezza, infine, l’assistente si prende cura dell’igiene degli ambienti, utilizzando modalità e strumenti necessari per una corretta sanificazione e sanitizzazione degli ambienti. Contestualmente, egli utilizza quanto necessario per una corretta disinfezione e sterilizzazione degli strumenti e dei presidi sanitari presenti a domicilio. Inoltre, per la gestione in sicurezza dell’ambiente, adotta comportamenti idonei a mantenere un’adeguata ventilazione, illuminazione, umidificazione e temperatura dell’ambiente. DIDATTICA Per l’elaborazione del piano didattico sono state considerate, quale punto di partenza, le direttive delle Linee guida integrate per la istituzione e la gestione degli elenchi di assistenti familiariProgetto R.O.S.A. - le quali, nella premessa, “disciplinano le caratteristiche professionali richieste alla figura di Assistente Familiare”, mediante la “definizione del profilo di competenze, la sperimentazione di percorsi formativi e la più ampia sperimentazione di servizi informativi, di orientamento e di consulenza a supporto dell’incontro di domanda-offerta in un contesto qualificato e integrato con i servizi socio-sanitari della rete dei Welfare locali” (cfr. BURP n. 209 del 30/12/2009, p. 27756). In particolare, al punto 2 (p. 27757) sono descritti l’ambito di operatività, le competenze e i contenuti del percorso formativo (mutuato dalla Regione Puglia sulla base delle esperienze già proficuamente attivate e sulla base del repertorio delle figure professionali sociali della Regione Toscana, nonché in base allo studio elaborato dal COME-Roma nell’ambito della Misura 3.5 del POR Puglia 2000-2006). Pertanto, il percorso dell’Ente C.N.I.P.A. Puglia è stato strutturato nel numero di ore, nell’impianto modulare e nelle modalità didattiche (alternanza formazione in aula ed esercitazioni pratiche) sulla base delle direttive del Progetto R.O.S.A. Per quanto concerne l’articolazione del piano formativo, il progetto prevede una fase didattica in aula, della durata di n. 360 ore, seguita da una fase di stage, della durata di n. 240 ore. La fase didattica in aula è stata suddivisa in aree di competenze, secondo lo schema di 5 tripartizione - area delle competenze di base - area delle competenze tecnico-professionali - area delle competenze trasversali Nella descrizione dei moduli didattici, è indicata la suddivisione del complessivo monte ore in Teoria, Pratica e Visite Guidate; inoltre gli argomenti di ciascun modulo sono stati suddivisi in Unità Formative, al fine di sistematizzare le tematiche e garantire un approccio integrato agli argomenti previsti. Per quanto concerne le visite guidate, sia i Partner Istituzionali che i Partner Aziendali hanno sottoscritto, nel documento di Adesione alla proposta progettuale, la propria disponibilità ad accogliere le corsiste all’interno del proprio contesto operativo e nelle proprie sedi. Pertanto, sulla base della specificità dei temi trattati e dell’interesse/predisposizione delle corsiste in formazione, si potrà scegliere, nell’ampio range di disponibilità raccolte, la sede adeguata per le visite guidate. Piano Formativo: Area delle competenze di base Modulo “Orientamento/Bilancio di Competenze” – durata n. 14 ore (n. 14 ore Teoria) Unità Formativa n. 1- Orientamento al progetto e Bilancio di Competenze (n. 14 ore Teoria) Modulo “Ambiente e sviluppo sostenibile” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria) Unità Formativa n. 2- Normativa ambientale (n. 12 ore Teoria) Modulo “Pari opportunità” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria) Unità Formativa n. 3- Normativa delle pari opportunità (n. 12 ore Teoria) Modulo “Sicurezza sui luoghi di lavoro” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria) Unità Formativa n. 4- Normativa sulla sicurezza (n. 12 ore Teoria) Modulo “Alfabetizzazione informatica” – durata n. 30 ore (n. 4 ore Teoria + n. 26 ore Pratica) Unità Formativa n. 5- Gestione documenti (n. 2 ore Teoria + n. 16 ore Pratica) Unità Formativa n. 6- Internet e posta elettronica (n. 2 ore Teoria + n. 10 ore Pratica) Area delle competenze tecnico-professionali Modulo “Tecniche di comunicazione” – durata n. 14 ore (n. 8 ore Teoria + n. 6 ore Pratica) Unità Formativa n. 7- La comunicazione nella relazione d’aiuto (n. 8 ore Teoria + n. 6 ore Pratica) Modulo “Organizzazione del lavoro” – durata n. 12 ore (n. 8 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Unità Formativa n. 8- Organizzazione quotidiana del servizio d’assistenza (n. 8 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Modulo “Orientamento ai servizi territoriali” – durata n. 10 ore (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visita Guidata) Unità Formativa n. 9- I servizi territoriali per l’assistenza (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visita Guidata) Modulo “Sociologia e dinamiche di gruppo” – durata n. 16 ore (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Unità Formativa n. 10- Fondamenti di sociologia dei gruppi (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Modulo “Psicologia nelle relazioni umane” – durata n. 16 ore (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Unità Formativa n. 11- La psicologia nella relazione d’assistenza (n. 12 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Modulo “Cura ed assistenza in ambito domestico e residenziale”– durata n. 18 ore (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate) Unità Formativa n. 12- Compiti di base nell’assistenza (n. 6 ore Teoria + n. 2 ore Pratica) Unità Formativa n. 13- Mansioni complesse nell’assistenza (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visita Guidata) Modulo “Igiene” – durata n. 12 ore (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica) Unità Formativa n. 14- Norme di igiene nei servizi alla persona (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica) Modulo “Dieta e sicurezza alimentare” – durata n. 12 ore (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica) Unità Formativa n. 15- Igiene alimentare e patologie (n. 10 ore Teoria + n. 2 ore Pratica) Modulo “Assistenza al benessere psico-fisico” – durata n. 14 ore (n. 10 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Unità Formativa n. 16- Benessere quotidiano per l’assistito (n. 10 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Modulo “Tecniche di primo soccorso” – durata n. 10 ore (n. 6 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) 6 Unità Formativa n. 17- Primo soccorso (n. 6 ore Teoria + n. 4 ore Pratica) Modulo “Legislazione e rapporto di lavoro” – durata n. 12 ore (n. 12 ore Teoria) Unità Formativa n. 18- Contrattualistica nel servizio di assistenza (n. 12 ore Teoria) Modulo “Processi di produzione del settore: Assistenza Familiare”– durata n. 24 ore (n. 12 ore Teoria + n. 6 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate) Unità Formativa n. 19- Gestione della relazione nei servizi di cura ed assistenza (n.8 ore Teoria + n. 6 ore Pratica) Unità Formativa n. 20- Gestione in sicurezza degli ambienti domestici (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Visite Guidate) Area delle competenze trasversali Modulo “Comportamento organizzativo” – durata n. 10 ore (n. 2 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 21- Organizzare il lavoro di assistenza (n. 2 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Modulo “Accompagnamento al lavoro”– durata n. 100 ore (n. 40 ore Teoria + n. 54 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate) Unità Formativa n. 22- Il ruolo di Assistente familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 23- Orientamento al territorio- donne e Associazionismo (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 24- I contesti lavorativi per l’assistenza familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 25- La professione di Assistente familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 26- Accompagnamento all’auto-impresa (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 27- Self-marketing: cercare e trovare lavoro come assistente familiare (n. 6 ore Teoria + n. 8 ore Pratica) Unità Formativa n. 28 - Servizi per il lavoro- il ruolo dei Centri per l’Impiego (n. 4 ore Teoria + n. 6 ore Pratica + n. 6 ore Visite Guidate) (affidata ad un delegato del Centro per l’Impiego) Si precisa che è previsto il coinvolgimento diretto (Unità Formativa n. 28) di un Delegato dei CpI, il quale avrà il compito di descrivere, dal punto di vista normativo, le specificità del Progetto R.O.S.A. e dei relativi Elenchi di Assistenti e badanti. Pertanto, il modulo “Accompagnamento al lavoro” si svolgerà presso la sede dell’Ente C.N.I.P.A. Puglia, eccezion fatta per le n. 6 ore di visita guidata, che si svolgeranno presso la sede del Centro per l’Impiego di Foggia. STAGE- SUDDIVISO IN N. 2 FASI STAGE ORIENTATIVO- n. 40 ore STAGE APPLICATIVO- n. 200 ore Azioni previste a sostegno della didattica: Accompagnamento- Sportello di Placement - della durata di n. 10 ore; Sportello di Orientamento- della durata di n. 10 ore; Laboratorio di Bilancio di Competenze- della durata di n. 16 ore; Sportello delle metodologie didattiche- della durata di n. 10 ore; Equipe socio-psico-pedagogica- della durata di n. 30 ore; Formazione Formatori- della durata di n. 18 ore; Comitato Tecnico-Scientifico. Tipo di ATTESTATO rilasciato Attestato di frequenza Iscrizioni presso Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 08 marzo 2011 presso la segreteria dell’Organismo di Formazione C.N.I.P.A. Puglia; la segreteria riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 , in Via Sant’Alfonso dei Liguori n.79 7 Tel/Fax 0881.77.61.56 - E-mail: [email protected] Sito web: www.cnipapuglia.it Note // 8