ARPA UMBRIA PA P E R PROGETTO AGENZIALE PER ECONOMIZZARE RISME WORK PLAN PA P E R PROGETTO AGENZIALE PER ECONOMIZZARE RISME GENERALITÀ L’evoluzione degli attuali scenari tecnologici assieme alla progressiva diminuzione delle risorse finanziarie disponibili per la P.A. impone ormai la necessità ineludibile di intraprendere azioni che tendano, da un lato, ad eliminare sprechi ed usi inappropriati delle risorse e, dall’altro, la sostituzione di mezzi e strumenti tradizionali con equivalenti tecnologici a minore impatto economico. Vale la pena, pertanto, introdurre all’interno della Agenzia una riflessione generale riferita ai benefici conseguenti alla digitalizzazione dei flussi documentali in considerazione dei vantaggi che gli stessi comportano in termini di: - Razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse disponibili; - Semplificazione dei processi, dei tempi e delle modalità di accesso alle informazioni; - Diminuzione dei costi. L’applicazione di tale impostazione al tema “carta” appare tanto opportuno quanto appropriato per una agenzia ambientale considerando che l’oggetto carta, ormai troppo disinvoltamente abusato, ha un diretto riflesso sulle risorse naturali disponibili. Il presente documento, ed il progetto da cui prende il nome, nascono con il preciso obiettivo di studiare lo stato di Arpa Umbria in termini di utilizzazione del materiale cartaceo e proporre contestualmente azioni tese a razionalizzarne l’uso interno. Per avere una idea degli ordini di grandezza comportati, si riportano di seguito i consumi storici in carta formato A3 ed A4 relativi agli anni 2007, 2008 e 2009. Le grandezze assolute sono espresse in termini di risme e di fogli, considerando 1 risma = n. 500 fogli. I dati si riferiscono ai consumi del perugino (Direzione Generale, Dipartimento e Territorio di Perugia, sito di Perugia del Laboratorio): 2007 2008 2009 Totale Fogli Risme A4 A3 1.530 1.812 1.940 5.282 35 35 45 115 A4 765.000 906.000 970.000 2.641.000 A3 17.500 17.500 22.500 57.500 In termini monetari, stimando una media ponderata del costo risma unitario attualizzato a € 2,29 per A4 e di € 4,35 per A3 si ottengono i seguenti valori cumulati nel triennio: € Risme A4 A3 A4 2 A3 2007 2008 2009 Totale 1.530 1.812 1.940 5.282 35 35 45 115 3.503,70 4.149,48 4.442,60 12.095,78 152,25 152,25 195,75 500,25 Utilizzando una semplice interpolazione dei dati storici disponibili per regressione lineare, si ottengono due curve distinte per i contingenti A4 e A3, come quelle riportate nel grafico successivo: Come si può notare anche ad una semplice lettura dei dati, i due contingenti evolvono con velocità alquanto differenziate (coefficiente angolare delle rette di regressione A4 e A3). Risme A4 e A3 ‐ Consumi storici del perugino 2007 ‐ 2009 2.500 In altri termini, nel triennio considerato, il consumo di A4 cresce ad un tasso molto più sostenuto rispetto quello di A3. y = 205x + 1350,7 2.000 R i 1.500 s m 1.000 e 500 A4 A3 Lineare (A4) Lineare (A3) y = 5x + 28,333 0 2007 2008 2009 Anni - Stima consumo 2010 risme A4: n. 2.170,70 unità; - Stima consumo 2010 risme A3: n. 48,33 unità. Se applicano alle due equazioni i valori riferibili al 2010 (ascissa = 4), si può avere una stima del consumo atteso in risme per l’anno in corso (sempre da parte dell’ambito perugino): I dati reali 2010 ovviamente sono disponibili solo per una parte dell’anno: più precisamente dal 1 gennaio al 9 settembre dell’anno in corso ed i valori sono i seguenti: - Consumo effettivo 2010 risme A4 (01/01 – 09/09): n. 1.100 unità; - Consumo effettivo 2010 risme A3 (01/01 – 09/09): n. 20 unità. Supponendo che la utilizzazione annuale di carta si distribuisca in modo uniforme lungo tutti i mesi ed attribuendo per Stima consumi carta anno 2010 ‐ ambito perugino eccesso tutto il consumo reale ai primi otto mesi dell’anno, la proiezione dei 2.500,00 dati precedenti su tutti e 2.000,00 R dodici i mesi (n/8 x 12), si i 1.500,00 ottiene una stima del Stima per Regressione s Lineare su dati storici consumo finale 2010 di m 1.000,00 1.650 e 30 unità Stima su dati reali gennaio e 500,00 settembre rispettivamente per A4 e A3, valori decisamente 0,00 diversi da quelli ottenuti in A4 A3 base alla interpolazione dei Tipo risma dati riferiti al consumo storico dell’ultimo triennio (inferiori di oltre il 23% per A4 e di oltre il 37% per A3). 3 I risultati che si ottengono analizzando lo scenario di Terni (consumi storici di Dipartimento, Territorio e sito laboratorio di Terni) sono rappresentati dalle successive tabelle: 2007 2008 2009 Totale Fogli Risme A4 A3 200 650 715 1.565 5 15 10 30 A4 100.000 325.000 357.500 782.500 A3 2.500 7.500 5.000 15.000 In termini monetari, stimando una media ponderata del costo risma unitario attualizzato a € 2,29 per A4 e di € 4,35 per A3 si ottengono, per il ternano, i seguenti valori cumulati nel triennio: 2007 2008 2009 Totale € Risme A4 A3 A4 200 650 715 1.565 5 15 10 30 458,00 1.488,50 1.637,35 3.583,85 A3 21,75 65,25 43,50 130,50 La situazione non è tendenzialmente molto dissimile da quella già vista nel perugino: crescita veloce dei consumi in A4 e Risme A4 e A3 ‐ Consumi storici del ternano 2007 ‐ 2009 sostanziale appiattimento della curva 900 della A3. Peraltro, se si effettua un 800 y = 257,5x + 6,6667 raffronto del consumo medio annuo 700 R 600 pro-capite tra Perugia e Terni per il i 500 A4 s periodo considerato, stimando in 400 A3 m circa 200 unità la consistenza media 300 e Lineare (A3) 200 degli operatori del perugino ed in y = 2,5x + 5 Lineare (A3) 100 circa 60 quella del ternano, si 0 ottengono valori molto vicini: 8,80 2007 2008 2009 risme medie annue a testa a Perugia e Anni 8,69 a Terni. La proiezione sull’esercizio 2010 delle rette di regressione produce le seguenti stime del consumo di carta per Terni: - Stima consumo 2010 risme A4: n. 1036,67 unità; - Stima consumo 2010 risme A3: n. 15,00 unità. Anche in questo caso, sono disponibili i dati reali riferiti al consumo dei primi 8 mesi dell’anno: - Consumo effettivo 2010 risme A4 (01/01 – 09/09): n. 400 unità; Consumo effettivo 2010 risme A3 (01/01 – 09/09): n. 10 unità. 4 Supponendo, come prima, che la utilizzazione annuale di carta si distribuisca anche a Terni in modo uniforme lungo tutti i Stima consumi carta anno 2010 ‐ ambito ternano mesi dell’anno, la proiezione dei dati precedenti su tutti e dodici i 1.200,00 mesi (n/8 x 12), permette di 1.000,00 R ottenere una stima del consumo 800,00 i Stima per Regressione finale 2010 di 600 e 15 unità s 600,00 Lineare su dati storici rispettivamente per A4 e A3. Il m 400,00 Stima su dati reali gennaio e primo valore (A4) è settembre 200,00 decisamente diverso da quello 0,00 ottenuto in base alla A4 A3 interpolazione dei dati riferiti al Tipo risma consumo storico dell’ultimo triennio (inferiore di oltre il 42%). Anche volendo considerare nel modello tutta l’imprecisione possibile nella elaborazione delle stime e la influenza di variabili (come ad esempio la stagionalità) volutamente escluse, parrebbe abbastanza probabile l’ipotesi di una inversione di tendenza (diminuzione netta nel consumo di carta) o, quanto meno, una considerevole frenata (rallentamento nel tasso di crescita) nei ritmi di crescita tra il triennio appena trascorso ed il 2010, ipotesi, peraltro, plausibili se si tiene conto dei processi di informatizzazione che da qualche tempo si sono messi in piedi per automatizzare una serie di procedure interne (vedi gestione del personale ed altre). In termini strettamente monetari, ai meri oneri della carta visti in precedenza, vanno sommati anche quelli eventualmente prodotti a favore del fornitore del nolo in termini di superamento periodico (annuo) del plafond ricompreso nel nolo. Le direttrici di fondo di questo percorso, proseguendo, se verrà confermata, nella linea di tendenziale diminuzione dei consumi, sono due: - da un lato, si cercherà di capire attraverso quali strumenti e procedure contingentare individualmente la utilizzazione della risorsa al fine di contenere i consumi e disincentivare l’abuso e/o l’uso anomalo o non necessario; - dall’altro, si studieranno nuovi metodi e strumenti tecnologici atti, laddove possibile, a trasferire i contenuti informativi da supporti tradizionali a supporti elettronici. S T RU M E N T I D I OT T I M I Z Z A Z I O N E , M O N I TO R A G G I O E C O N T RO L L O I recenti cambiamenti introdotti in tema di gestione del parco stampanti della Agenzia, che è passato da forma “in proprietà” a “noleggio”, formula già adottata per le fotocopiatrici, da parte di un unico fornitore (aggiudicatario di apposita gara) unitamente alla totale omogeneità monomarca sia di stampanti che di fotocopiatrici, permette di ipotizzare accorgimenti di ottimizzazione dell’uso e strumenti tecnologici in grado di monitorare individualmente l’utilizzazione di dette periferiche. In relazione al primo punto, si sta studiando la possibilità di imporre apposite politiche generalizzate di utilizzazione ottimizzata del parco stampanti. Tipico è il caso, ad esempio, delle modalità di trattamento predefinito della carta: pur essendo dotati, per requisito esplicito richiesto in sede di gara, tutti gli apparati della funzione “stampa fronte/retro”, per impostazione di fabbrica le stampe vengono gestite tutte in modalità “foglio singolo”. L’utente può sempre decidere di stampare in “fronte/retro”, ma attraverso la richiesta esplicita di modifica delle proprietà inerente a quella specifica coda di stampa. L’ipotesi che si sta perseguendo è quella di 5 invertire l’opzione di default: gli apparati restano stabilmente configurati sul “fronte/retro”, fatta salva la possibilità di modifica verso “foglio singolo” da parte dell’utente. In relazione al secondo punto, invece, si tratta di individuare una piattaforma software che consenta di: - centralizzare la gestione utente del parco periferiche; - inibire la possibilità di lanciare stampe e/o effettuare fotocopie senza precedente autenticazione (potenzialmente implicita nel caso di stampe qualora il software supporti una integrazione abbastanza intima con il protocollo LDAP si Active Directory, sempre esplicita nel caso di fotocopia); - attribuire a ciascun utente un univoco PIN (Keycode, Password o altro) nel caso in cui la piattaforma non supporti LDAP / Active Directory; - stabilire plafond/periodo individuali per ogni singolo utente con valori soglia massima; - memorizzare, per ciascuna sessione (di stampa e/o fotocopiatura) i parametri di uso da parte di quel singolo utente (formato, quantità, tipologia); - consentire interrogazioni in tempo reale del repository di memorizzazione; - produrre reportistica adeguata. Ovviamente, l’adozione di simili strumenti andrebbe preceduta da un’attenta misurazione degli impatti utente potenziali e da adeguata comunicazione nei confronti degli stessi al fine di esercitare il massimo effetto in termini di deterrente psicologico. Inoltre, prima di optare per questa ipotesi, andranno condotti specifici approfondimenti con il fornitore, peraltro già sollecitato nel merito, in relazione agli aspetti tecnico-economici comportati dall’eventuale adozione di tali strumenti. I P OT E S I R E L A T I V E A L L A D I G I TA L I Z Z A Z I O N E D I D O C U M E N T I Per affrontare concretamente questo filone, e nelle more degli approfondimenti che sono stati avviati da qualche mese con Postecom in relazione all’archiviazione sostitutiva, si ritiene proficuo trattare alcuni temi specifici rispetto ai quali si intravvedono ampi margini di intervento anche organizzativo a fronte di impatti economici nulli o molto contenuti. Rapporti di prova del Laboratorio Multisito Come è noto, il Rapporto di Prova (RdP) costituisce l’output specifico del Laboratorio Multisito. Prima di affrontare direttamente il tema, occorre anche qui comprendere gli aspetti dimensionali del fenomeno. I due siti (PG e TR) del Laboratorio hanno prodotto, nel 2009, rispettivamente 9.009 e 4.840 RdP, per complessivi 13.849 unità. Considerando che la consistenza media di un singolo RdP è di circa 5 pagine, compresa la nota di trasmissione, e che di ognuno vengono prodotte almeno due copie, produce una stima del volume cartaceo minimo da RdP pari a 138.490 fogli (12,37% del totale dei volumi totali consumati nel 2009). 6 Ulteriori considerazioni si possono trarre se si effettua un’analisi più approfondita stratificando gli RdP per committente. la successiva tabella riporta la numerosità dei RdP 2009 per macroraggruppamenti di committenza ordinati in senso decrescente: Committenti anno 2009 ARPA ASL, Ospedali e altri SSN Altre Pp. Aa. (Regione, Provincie, Comuni, CC, ISPRA, ecc…) Altri Privati Totali Frequenze Frequenze Frequenze assolute relative cumulate 7.552 54,53 54,53 5.127 37,02 91,55 585 4,22 95,78 585 4,22 100,00 13.849 100,00 La prima considerazione che si può trarre è che oltre la metà dei RdP sono indirizzati dal Laboratorio verso altre strutture interne dell’Agenzia. Per ciò che 4,22% 4,22% attiene ai RdP inoltrati all’ester54,53% 37,02% no, la stragrande maggioranza (oltre 1/3 del totale generale) è ARPA inoltrato alle ASL o ad altre ASL e altri SSN strutture del SSN. In modo Altre Pp. Aa. equidistribuito, il residuo è Altri Privati smistato verso altri enti della della P. A. e verso la committenza privata. Riassumendo, oltre il 95% del totale è rivolto verso le Pp. Aa.: di questi, il 54,53% è endodiretta ed il 41,24% è esodiretto. Questa situazione, in relazione al tema di cui al presente draft, permette di individuare possibili trattamenti differenziati in relazione ai precedenti raggruppamenti: 1) - trattamento dei RdP endodiretti: come detto, si tratta degli esiti dei campioni inviati al Laboratorio da Clienti interni dell’Agenzia. Il processo di trattamento analitico del campione è gestito in modo puntuale attraverso una complessa procedura informatizzata che ne tratta l’intero ciclo di vita e che prevede una serie di profili differenziati con specifici livelli di accesso. In altri termini, sia il ciclo di vita del campione che il suo output finale – il RdP – sono in qualche modo certificati e “segnati” digitalmente attraverso una serie di “firme deboli”. Ai fini di comunicazione interna, pertanto, potrebbe non ravvisarsi la necessità né di sottoporre il RdP a ulteriori processi di stampa e successive segnature del cartaceo né di posttrattare il RdP con “firma forte” ai fini della sua validità intrinseca. In altri termini, tutta l’aliquota endodiretta (54,53% del totale 2009) si sarebbe potuta arrestare allo stadio di RdP elettronico ed essere inoltrata via e-mail interna senza ulteriori formalità (considerando la circolazione esclusivamente intranet del messaggio, la e-mail interna può essere considerata certa ed affidabile). 2) – trattamento dei RdP esodiretti verso altre Pp. Aa.: per questo contingente (41,24% del totale 2009), il ragionamento può essere condotto in analogia al precedente tranne che per il sistema di trasporto e trasmissione. In termini di affidabilità di contenuto del RdP, da opportuni approfondimenti condotti con esperti della materia sotto il profilo amministrativo, il processo di “firma elettronica debole” con cui si chiudono, da uno a molti, i vari referti analitici che vanno a comporre un singolo RdP, garantiti dall’esistenza di una procedura informatica che prevede profili di accesso (nome utente e password) differenziati, parrebbero più che sufficienti a certificarne autenticità e veridicità. Per ciò che attiene la nota di trasmissione, che accompagna il singolo RdP a firma cartacea del Direttore della UOLM, può essere o sostituita da un processo informatico a “firma elettronica forte” con certificati digitale emesso da una CA ovvero, nel caso in cui questa attività dovesse risultare eccessivamente 7 onerosa sotto il profilo organizzativo, da un equivalente a “firma debole” come step terminale della procedura LIMS. Considerazioni diverse, invece, vanno condotte in relazione al delivery: la normale posta elettronica interna non può in alcun modo essere ritenuta affidabile anche nei confronti dell’esterno, considerando la casistica di variabili incontrollabili che potrebbero intervenire nel percorso extra Arpa e fino al destinatario. L’utilizzazione, in alternativa, della PEC risolve anche questo ulteriore problema: per definizione, infatti, la posta certificata assicura e certifica i seguenti aspetti: a. Identità (elettronica) del mittente; b. Identità (elettronica) del destinatario; c. Canale di trasmissione protetto; d. Ricevuta da parte del destinatario. Ovviamente, per poter essere funzionante, il prerequisito essenziale è che entrambi i terminali della comunicazione siano dotati di casella PEC: la legge italiana obbliga, da qualche tempo, tutte le Pp. Aa. ad avere almeno una casella PEC istituzionale o, quanto meno, a dotarsene tempestivamente. 3) – trattamento dei RdP esodiretti verso privati: l’aliquota residua (inferiore al 5% del totale 2009) è l’unica per la quale potrebbe rimanere in piedi la necessità di procedere alla stampa e successivo trattamento tradizionale dei RdP (almeno per le persone fisiche: per le imprese è più facile immaginare una prossima disponibilità di PEC). In sintesi, se i dati sono attendibili e le considerazioni condotte sono condivisibili, in tempi ragionevolmente brevi, per il 95% dei RdP potrebbe non essere più necessario procedere a stampa e gli output potrebbero esistere solo in modalità elettronica. Le variabili da sottoporre ad ulteriore approfondimento a questo proposito sono legate a: a. Eventuale necessità e conseguente stima tempi/costi di adattamento procedura LIMS; b. Eventuale necessità di modifiche organizzative e/o regolamentari e/o del Sistema Qualità; c. Eventuale necessità di adeguamento interno dei processi connessi al Protocollo ed alla Interoperabilità di protocollo via PEC. Digitalizzazione delle comunicazioni esterne inerenti i pareri L’Agenzia produce, dietro richiesta di altre Istituzioni, una serie differenziata di pareri con differenti finalità. In termini molto approssimativi, l’output di questa attività rappresenta circa 20.000 fogli A4/anno (pari a 40 risme). Conducendo considerazioni simili a quelle di cui al paragrafo precedente (processi di produzione interna, PEC istituzionali, ecc..) si può ipotizzare un percorso attraverso il quale si arrivi ad eliminare completamente l’uso dei supporti cartacei anche per questa fattispecie. Analogo ragionamento può essere condotto anche per ciò che concerne le comunicazioni verso l’esterno per la gestione dell’IPPC. Digitalizzazione comunicazioni interne connesse alla gestione del personale 8 Ormai da tempo la gestione (amministrativa ed economica) del personale agenziale si avvale di processi informatizzati di trattamento che, oltre ai dati, si fanno carico, anche se non in modo integrale, della documentazione che si trasferisce bidirezionalmente tra lavoratore ed ufficio: ad esempio, cedolino mensile dello stipendio, foglio di presenza, ecc… Altra documentazione circola ancora in modo tradizionale (tabulato mensile di presenza che è sottoposto a vidimazione tradizionale, fogli di autorizzazione, ecc…). Allo stato, non sono facilmente quantificabili i volumi cartacei comportati da queste attività: risulta però auspicabile che si proceda, a questo proposito, alla trasformazione in elettronico della documentazione che circola ancora in via tradizionale. Ulteriori approfondimenti, in tale direzione, andranno condotti sia sotto il profilo tecnico-economico con il fornitore unico del servizio di informatizzazione del personale che sotto quello organizzativo in termini di impatto utente atteso. Estensione e completamento dei processi riferibili al protocollo elettronico La soluzione relativa al protocollo elettronico (eProt) adottata nel corso dello scorso anno ha ormai avuto un tempo sufficiente di consolidamento e messa a punto per poter iniziare ad utilizzarla in modo più proficuo. Sul versante eProt è possibile immaginare più di un elemento di interesse ai fini del tema in trattazione: - Utilizzo di procedure elettroniche per procedere allo smistamento/distribuzione interna delle comunicazioni pervenute o nativamente in via elettronica (eliminando i processi di stampa) o trasformate in documento elettronico previa scansione; - Utilizzo della PEC per la trasmissione verso l’esterno delle comunicazioni prodotte internamente. Nel primo caso, non si ravvisano particolari prerequisiti, mentre, in relazione al secondo, vale quanto detto in precedenza ovvero che anche il destinatario sia fornito di PEC. In tutti i casi, andranno previamente affrontate le problematiche comportate dalla eventuale necessità di mantenere, o meno, nel documento elettronico la segnatura di protocollo (ad esempio la apposizione sul documento elettronico di una componente che riporti i dati tradizionalmente contenuti nella etichetta). Va considerato, a questo proposito, che, limitatamente al caso PEC, i riferimenti di registrazione del documento protocollato integrano la comunicazione trasmessa via PEC: il file oggetto di trasmissione è contraddistinto dal riferimento numerico di protocollazione e dall’oggetto con il quale è stato registrato, eliminando, almeno in questo caso, l’esigenza di apporre componenti grafiche come avviene con la procedura tradizionale. Aspetti in ordine ai processi di dematerializzazione del Sistema Qualità a) - Gestione informatica dello NC-AC: Il progetto prevede l’utilizzo di un applicativo informatico (predisposto dal Servizio SIA) per la gestione e l’archiviazione automatizzata delle Non Conformità, Azioni Correttive ed Osservazioni/raccomandazioni che scaturiscono da Visite ispettive interne ed esterne e attività di sorveglianza nelle sezioni e servizi in qualità di A.R.P.A. Umbria. La gestione consente un sistema di comunicazione elettronico (e-mail) in cui i vari soggetti implicati nel processo di rilevazione e risoluzione delle NC, osservazioni e delle eventuali AC vengono coinvolti appropriatamente nelle varie fasi procedimentali consentendo la completa compilazione del modulo di registrazione informatico (attualmente cartaceo) della singola NC e/o AC e la tenuta sotto controllo dello stato di aggiornamento dell’iter di gestione delle stesse. b) - Distribuzione Informatica della Documentazione SGQ/A: Il progetto prevede l’utilizzo di una applicazione web che risiede sul server ARPA dedicata alla gestione integrata di tutto il ciclo di vita dei documenti del SGQ/A dalla stesura iniziale all’approvazione definitiva. Il progetto è iniziato fin dal 2007. La progettazione e realizzazione dell’applicazione è stata affidata e completata alla ditta NTS Project. 9 c) - Gestione Certificati Certificazioni Iso 9001 Fornitori Lab e Dip Pg e Tr Arpa: si tratta dell’attivazione della gestione informatica dei certificati ISO 9001 prodotti dai fornitori inseriti nella piattaforma d’ordine della Ditta B & C che fornisce il servizio approvvigionamento per forniture di materiali d’uso e consumo del laboratorio di prova e dei Dipartimenti PG e TR. Il processo consiste nei seguenti passi: - invio da parte della Ditta B & C dei certificati a seguito di verifica delle scadenze; - conservazione dei certificati; - aggiornamento dei certificati (sostituzione dei certificati in vigore, eliminazione dei superati e/o integrazione di nuovi relativi a nuovi fornitori). C O N S I D E R A Z I O N I C O N C L U S I V E E I P OT E S I D I P I A N O D I I N T E RV E N TO L’eventuale approfondimento e/o avvio di uno dei percorsi su indicati, come si è cercato di evidenziare, andrà attentamente ponderato non solo in termini di coefficiente costi/benefici diretti, ma anche di oneri indiretti e di impatti organizzativi (diretti e/o collaterali), rispetto ai quali andrà anche considerata l’eventualità di ricorrere – in alcuni casi - a seminari formativi più o meno consistenti in relazione al tema da trattare. In termini riepilogativi, si riporta la seguente ipotesi di piano di intervento da sottoporre, anche essa, a ulteriore riflessione critica: 1) - Modificazione delle impostazioni di default (da “foglio singolo” a “fronte/retro”) delle stampanti e degli apparati multifunzione: l’azione è già stata intrapresa ed è attualmente in sede di dispiegamento sistematico. Il problema si è presentato di una certa complessità attesa la necessità di definire particolari e appropriate politiche di sistema in relazione alla modificabilità/sostituibilità degli worksheet di parametri associati ai singoli driver di stampa per ciascuna stampante configurata sul client di ogni utente: si sono definite procedure centralizzate che hanno evitato di dover rimuovere e reinstallare manualmente le stampanti su ogni client, ed in modo del tutto trasparente rispetto all’utente finale. La politica è stata sistematicamente distribuita agli apparati del piano III, II e I della sede DG ed è in via di ultimazione anche per il piano terra della stessa sede. A seguire, sarà implementata nel polo ternano. L’intero processo si stima possa essere concluso entro la fine di ottobre 2010. 2) – Adozione di un sistema software centralizzato di profiling, gestione e controllo sulla utilizzazione individuale delle risorse di stampa: a questo proposito il fornitore ha rimesso apposito preventivo il cui onere economico è risultato tanto cospicuo (oltre 24k/€) da determinare un esito negativo in termini di fattibilità dell’intervento. 3) – Digitalizzazione dei Rapporti di prova del Laboratorio Multisito: come detto, l’argomento va adeguatamente trattato in relazione ai seguenti aspetti: - Eventuale necessità e conseguente stima tempi/costi di adattamento procedura LIMS; - Eventuale necessità di modifiche organizzative e/o regolamentari e/o del Sistema Qualità; - Eventuale necessità di adeguamento interno dei processi connessi al Protocollo ed alla Interoperabilità di protocollo via PEC. In relazione al primo punto, va specificato che il sistema appare già sostanzialmente predisposto ad accettare modifiche nella direzione auspicata. La eliminazione della stampa cartacea dei RdP endodiretti può considerarsi fattibile in tempi brevi stanti le modifiche da apportare al software e che riguarderebbero, essenzialmente, i seguenti punti: 10 - Acquisizione del dato riguardante la mailbox interna del committente in sede di accettazione del campione; - Produzione del solo documento PDF del RdP senza stampa cartacea; - Arresto, limitatamente a questo contingente, del processo di trattamento del campione non più all’attuale livello terminale (stato = Stampa della lettera di trasmissione) ma a quello immediatamente precedente (stato = Firma della lettera di trasmissione) con notifica dell’evento verso la mailbox del richiedente che potrà autonomamente consultare l’archivio informatico dei RdP tramite l’apposito applicativo già attualmente disponibile; Si stima che tali adattamenti possano essere completati, testati e messi in produzione entro la fine del 2010. I costi di adattamento potrebbero essere ipotizzati in circa 7/giornate uomo di lavoro. Per ciò che, invece, attiene i processi di trattamento alternativo dei RdP istituzionali esodiretti (per intendersi, non quelli verso i privati che si ripete non sono ad oggi suscettibili di dematerializzazione), la prima parte del percorso può assumere il seguente aspetto: - Intercettazione del dato riguardante l’indirizzo PEC del committente in sede di accettazione del campione; - L’arresto, limitatamente a questo contingente, del processo di trattamento del campione non più all’attuale livello terminale (stato = Stampa della lettera di trasmissione) ma a quello immediatamente precedente (stato = Firma della lettera di trasmissione) con deviazione dell’output verso il processo interno di trattamento della PEC in uscita con consegna dell’allegato in forma PDF; Si stima che tali adattamenti, attesa la necessità di approfondire i problemi riguardanti l’interconnesisone LIMS – PEC, possano essere completati, testati e messi in produzione entro il primo trimestre 2010. I costi di adattamento potrebbero essere ipotizzati in circa 15/giornate uomo di lavoro. In relazione al Sistema Qualità interno, infine, dette modifiche possono essere ovviamente recepite a condizione di aggiornare la documentazione inerente le procedure dove e per quanto necessario. Le modifiche da apportare sono relative al fatto che il formato elettronico dei RdP deve mantenere gli stessi requisiti previsti per la forma cartacea (identificazione, protezione da modifiche indesiderate, evidenza dell’iter di approvazione, ecc…). Percorso analogo va disegnato anche per la distribuzione dei RdP: se si utilizzano sistemi informatici il processo va ricondotto a precise responsabilità in ordine al documento in sè, alle sue modalità di distribuzione ed al controllo dello stato di aggiornamento dei documenti eventualmente modificati. Inoltre devono essere definite le responsabilità di chi deve installare, configurare e verificare gli account ed i profili di accesso alle eventuali procedure software aggiuntive eventualmente necessarie. Si stima che tale percorso possa esser concluso entro il 31 dicembre 2010. 4) - Digitalizzazione delle comunicazioni esterne inerenti i pareri e le comunicazioni verso l’esterno per la gestione dell’IPPC: nel primo caso vi sono notevoli analogie con l’argomento precedente riguardante i RdP istituzionali esodiretti. Il secondo caso, qualora richieda comunicazioni esodirett ma verso soggetti non istituzionali, presuppone che detti attori siano a loro volta dotati di PEC, pena la improcedibilità della trasmissione. Gli strumenti tecnologici per poter disegnare un percorso relativo a questo punto sono già nelle disponibilità dell’Agenzia (vedi successivo punto 6). Pertanto, le uniche variabili da considerare concernono quasi esclusivamente gli eventuali adattamenti organizzativi a tal fine necessari. Si presume che, con l’opportuno coinvolgimento delle figure chiave e degli operatori interessati, il processo possa essere attuato entro il 31 dicembre 2010. 11 5) - Digitalizzazione comunicazioni interne connesse alla gestione del personale: processo in corso. Per eventuali stime di completamento, si rende necessario eseguire ulteriori approfondimenti sia sotto il profilo tecnico-economico con il fornitore unico del servizio di informatizzazione del personale che sotto quello organizzativo in termini di impatto utente atteso. Anche in questo caso, si stima che il percorso possa essere compiuto entro il 31 dicembre 2010. 6) - Estensione e completamento dei processi riferibili al protocollo elettronico ed alla integrazione con la PEC istituzionale: il processo è stato già completato ed il sistema consente da subito la c.d. gestione protocollo-PEC “one click” (è sufficiente acquisire al protocollo elettronico un documento per poterlo inviare con un’unica operazione via PEC). Come nel caso del punto precedente 4), le uniche variabili da considerare concernono quasi esclusivamente gli eventuali adattamenti organizzativi a tal fine necessari. Si presume che, con l’opportuno coinvolgimento delle figure chiave e degli operatori interessati, il processo possa essere attuato entro il 31 dicembre 2010. 7) - Estensione e completamento dei processi di dematerializzazione riferibili al Sistema Qualità: Gestione informatica delle NC-AC: allo stato, l’applicativo, avviato nel 2008 con la definizione di una specifica Istruzione Operativa e prove di verifica effettuate di concerto con il SIA, è sospeso. La ripresa, e conseguentemente i tempi per l’applicazione definitiva, vanno concordati con il SIA e sicuramente si prevede almeno una sostanziale modifica dell’applicativo dovuta all’uso del nuovo data base di gestione del personale. I costi sono relativi all’impegno del personale interno. Distribuzione Informatica Della Documentazione SGQ/A: allo stato, è quasi completata la fase di popolamento del database necessaria per procedere alla sperimentazione. Con determina n. 86/2010 è stato deciso l’utilizzo di un supporto esterno ( ditta AQE srl) del costo di 3.000,00 tutt’ora attivo. Si pensa di espletare tale fase entro il 31/12/2010. Per dare l’avvio a regime al sistema, deve essere di nuovo attivata la ditta fornitrice. Per ora non sono previste modifiche da effettuare all’applicativo, anche se è naturalmente possibile che possano scaturire nel momento della vera attivazione. Gestione Certificati Certificazioni ISO 9001 Fornitori Lab e Dip Pg e Tr Arpa: da attuare sicuramente entro la fine del 2010. I costi al solito del personale interno cioè noi. La ns previsione è di poter estendere tale gestione anche ai certificati di altri fornitori così detti “critici” utilizzati da ARPA ma che non fanno parte del contratto della Ditta B & C. 12