TRAC!
Team Ricerca Artisti
Copioni
TESTO
30 aprile 2015
Challenge 2
Country: Italy
Team: A
CHALLENGE 2
2
TESTO
Regole di sicurezza in laboratorio

I camici e gli occhiali di protezione devono essere indossati tutto il tempo in
Challengelaboratorio.
2 consists of 5 parts, which can be worked on partly individually. Die Lösung von
Challenge
2 wird ohne Teamarbeit jedoch kaum möglich sein. Lest euch alle Informationen genau
 È assolutamente proibito mangiare e bere all'interno del laboratorio.
durch!

Sono disponibili guanti monouso che devono essere indossati quando si
manipolano le sostanze chimiche
Istruzioni generali



Al completamento del vostro lavoro TUTTI i fogli incluse le brutte copie
devono essere consegnati. NULLA deve essere asportato dal laboratorio.
Tutti i risultati de vono essere inseriti nel foglio risposte (carta colorata).
I grafici devono essere consegnati insieme al foglio risposte.
La seconda prova consiste di 5 parti che possono essere trttate individualmente o in gruppo.
Soltanto il foglio risposte finale (carta colorata)
ed I grafici supplementari saranno valutati!
Task A: 92 punti
Task B: 92 punti
Task C: 92 punti
Task D: 06 punti
Task E: 24 punti
Hai 4 ore per completare il Challenge 2.
Assicurati di riservare abbastanza tempo per completare i task D e E.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
3
TESTO
Il contesto
In una villa di Klagenfurt è stato commesso un furto: nel corso dell'ispezione ad un veicolo
parcheggiato vicino alla casa si è trovato, nascosto nel bagagliaio, un dipinto apparentemente
ascrivibile al pittore azionista austriaco Hermann Nitsch. Nitsch è famoso per l'abitudine di usare
sangue di animali nei suoi lavori ed è sempre stato criticato per questo. L'artista, subito consultato,
ha confermato che l'opera trovata era un falso, sebbene si fosse verificato che la pittura usata
conteneva del sangue. Perciò si decise di proseguire con le indagini.
Fonte: www.strabag-kunstforum.at/artcollection/kuenstlerinnen-und-kuenstler/?kid=30
La cerchia dei sospetti, specialisti nella produzione di opere pittoriche in stile contemporaneo, è
ristretta a tre individui. Si sa che almeno uno di essi usa il sangue di animali e si pensa che chi ha
falsificato il quadro potrebbe trovarsi fra di essi.
Le indagini per identificare il falsario sono focalizzate su:



Il dipinto.
L'automobile in cui è stato ritrovato.
I tre studi di pittura, inclusi i rispettivi giardini e le aree immediatamente circostanti.
In tutti tre i luoghi si sono acquisite diverse prove le quali, insieme a quelle raccolte nell'automobile,
dovrebbero poter portare all'identificazione del colpevole. Materiali e frammenti di dipinti
provengono da precedenti perquisizioni dei tre studi. È però successo che nel trasporto, a causa di
contenitori male sigillati, alcune delle prove si sono mescolate. Fortunatamente però I tre campioni
di tela e di pittur erano etichettati correttamente.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
4
TESTO
In questa competizione voi, come gruppo di scienziati emergenti, siete chiamati a condurre indagini
su queste prove usando metodologie fondamentali e vi si chiede di presentare una conclusione su
quale sia lo studio da cui proviene il falso.
Terrete conto:



dei risultati delle vostre osservzioni e misure.
delle prove raccolte.
della descrizione degli studi di pittura e delle aree circostanti.
Informazione sugli studi di pittura:
Studio di pittura sul lago di Woerth
Una stradina pavimentata con ghiaia porta dalla strada principale al parcheggio dello studio. La
riva del lago può essere raggiunta dallo studio in pochi minuti per un sentiero circondato da
ontani di palude e parzialmente ricoperta di giunchi. Recentemente una nuova secie acquatica
ha causato problemi alla fauna ed alla flora del lago. Questa specie serve da cibo alle anatre ma
compete per le risorse alimentari con altre, rare, specie endemiche del luogo.
Studio di pittura nel bosco.
La vecchia costruzione è fatta di arenaria e si trova vicina ad una cava di granito. Anche se la
posizione è molto tranquilla l'artista ha piantato una siepe di tassi per schermarla dal vicinato.
Egli vende miele di propria produzione al mercato kilometro zero di Klagenfurt e vende anche i
suoi abeti nel periodo di Natale e questi sono occasioni di guadagno ulteriore per lui.
Studio di pittura vicino al mare.
Si trova in una zona pittoresca della costa mediterranea e dista dalla spiaggia solo 100 m , una
spiaggia dove crescono tipiche erbe del litorale marino. Una nuova specie invasiva, la
Mesembryanthemum crystallinum costituisce sempre più un problema.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
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TESTO
Nel Task A puoi utilizzare jolly, che però ti toglieranno alcuni punti.
Materiale:
Riceverai cinque borse con i campioni di riferimento; nella borsa “Mix” il materiale proveniente dai
tre studi è stato mischiato per incuria dalla polizia. Contenuto delle borse:
 “Foresta”: dallo studio al margine della foresta di Viktring, una parte di Klagenfurt. (Campioni
marcati con “Foresta 1”, “Foresta 2”, “Foresta 3”).
 “Lago”: dallo studio e dal giardino che si trovano sulle rive del lago Wörthersee (Campione
marcato con “Lago 4”).
 “Mare”: dallo studio sulla costa del Mediterraneo (Campioni marcati con “Mare 5”, “Mare 6”,
“Mare 7”).
 “Automobile”: dall’automobile dove il dipinto è stato trovato (Campioni marcati con
“Automobile 8”, “Automobile 9”, “Automobile 10”).
 “Mix”: materiale mischiato (Campioni marcati con “Mix 11”, “Mix 12”, “Mix 13“, “Mix 14”).

Vetrini da Microscopio

Carta nera come base per il vetrino

Vetrini coprioggetto

Microscopio

Acido cloridrico diluito etichettato come “HCl“

Soluzione nitrato d'argento etichettata come “AgNO3“

Stick di Magnesia (Magnesia = ossido di magnesio)

Lametta

Un pezzo di midollo

Piastre di Petri

Becco Bunsen (sul banco centrale del laboratorio)

Pinzette

Aghi da manipolazione
1. Assegna gli elementi di prova trovati nelle borse
1.1. Borsa “Mix”: da quale luogo provengono gli elementi di prova?
Assegna ogni elemento di prova trovato nella borsa “Mix” allo studio da cui proviene, scrivendo il
suo numero nella casella corrispondente. Le singole prove sono etichettate con dei numeri
 Foglio risposte
1.2. Criteri sistematici per l’assegnazione: Identifica gli elementi di prova nelle borse “Lago”,
“Foresta”, “Mare”, “Automobile” e “Mix” poi scrivi i numeri corrispondenti negli appropriati spazi
bianchi delle tabelle “Sistematica 1” e “Sistematica 2”!
 Foglio risposte
Più precisa è l'assegnazione sistematica, più punti conseguirai. Fai attenzione! Alcuni elementi di
prova si possono assegnare allo stesso organismo. Inoltre, alcuni elementi di prova possono
comparire in più d’uno tra i campi delimitati da linee spesse (per es. famiglia e genere/specie).
Alcuni dei campi potrebbero rimanere vuoti.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
6
TESTO
2. Mesembryanthemum crystallinum
Nell’automobile hanno trovato foglie e steli di Mesembryanthemum crystallinum , una pianta
succulenta della famiglia Aizoaceae (stessa famiglia della calendula) detta anche erba di ghiaccio
Mesembryanthemum crystallinum presenta le seguenti caratteristiche:
 Può passare dal metabolismo C3 al metabolismo CAM (crassulacean acid metabolism) per
adattarsi a un ambiente povero di sale o a periodi di siccità.
 Il nome “erba di ghiaccio” deriva da particolari cellule epidermiche ripiene di liquido, che
formano tante vescicole nelle sue foglie, fusto, germogli e semi. Così, la pianta appare come
se fosse completamente ricoperta di piccole gocce congelate di rugiada. Queste speciali
cellule epidermiche servono come magazzino di riserva per alcuni sali, come per es. NaCl,
che regolano il bilancio idrico.
 Nei vacuoli si possono trovare cristalli.
I ricercatori hanno trovato che nello studio di ogni artista erano presenti sottospecie diverse di
Mesembryanthemum crystallinum:
 nell’orto dello studio sul lago Wörthersee
 come pianta da interno nello studio presso la foresta
 come pianta neofita proliferante in prossimità dello studio al mare
A una prima osservazione, le piante non si distinguono l'una dall'altra, perché sono molto simili tra
loro. Tuttavia, le diverse sottospecie sono chiaramente distinte in base ai seguenti criteri:




Forma dei cristalli nelle cellule del mesofillo
Materiale presente nei cristalli
Capacità di stoccaggio dell' NaCl all'interno delle vescicole
Proprietà ottiche del liquido presente nelle vescicole  Task C
Località
Sottospecie
Forma dei cristalli
studio al lago
(orto)
Mesem
bryanthemum c.
subsp.zzz
Aggregati
asteroidali di
cristalli (Druse)
studio nella
foresta
(pianta da
interno)
Mesembryanthemum c.
subsp. yyy
Studio al
mare
(neofita
proliferante)
Mesembryanthemum c.
subsp.xxx
COUNTRY: ITALY
Materiale
dei cristalli
Carbonato
di calcio
NaCl nel liquido
cellulare
NaCl è
immagazzinato
Attività ottica
Cristalli aghiformi
in fasci (Raphides)
Ossalato di
calcio
NaCl non è
immagazzinato
Nessuna attività
ottica
Cristalli aghiformi
in fasci (Raphides)
Ossalato di
calcio
NaCl è
immagazzinato
Attività ottica
30.04.2015
Attività ottica
TEAM: A
CHALLENGE 2
7
TESTO
Per l'indagine è molto importante determinare da quale studio proviene la pianta trovata
nell’automobile. Utilizza le caratteristiche indicate nella tabella precedente per le tue indagini. Gli
esperimenti seguenti ti dovrebbero aiutare a rispondere a questa domanda!
2.1. Forma dei cristalli nelle cellule del mesofillo
Prepara la sezione trasversale di una foglia (una porzione lunga almeno 2 cm). Se hai bisogno di
istruzioni chiama l’assistente di laboratorio. Sappi però che con ciò userai un joker (jolly) e sarai
penalizzato di 2 punti. Con l'aiuto di un microscopio, cerca i cristalli incorporati nella sezione
trasversale della foglia. Identifica la forma dei cristalli presenti in tale pianta!
Possibile forma dei cristalli:
A. Cristalli singoli
B. Cristalli aghiformi in fasci (Raphides). Se distruggi le cellule i cristalli possono distaccarsi e
formare singoli filamenti aghiformi di cristallo.
C. Cristallo druses: Aggregati asteroidali di cristalli
D. Cristallo granulare
2.1.1. Inserisci le lettere appropriate nella casella risposta!
 Foglio risposte
2.2. Distinzione tra Ossalato di calcio e Carbonato di calcio
Per fare questo esperimento devi lavorare con molta attenzione, indossando i guanti!!
Passo 1: Aggiungi una goccia di acido cloridrico diluito su una nuovo vetrino.
Passo 2: Poni una nuova sezione trasversale sottile sulla goccia di acido cloridrico.
Passo 3: Con cautela metti un vetrino coprioggetto su di esso.
Se ti accorgi che un po’ di liquido esce da sotto il coprioggetto, asciugalo con carta assorbente
senza bagnare il vetrino o far scivolare ulteriormente il coprioggetto. Fai attenzione che l'acido
cloridrico diluito non entri in contatto con la tua pelle!
Passo 4: Verifica se i cristalli reagiscono con l'acido cloridrico . Per l'osservazione usa l'obiettivo 10x.
Segui l'esperimento attentamente e con pazienza per un massimo di circa 10 minuti per osservare e
dire se è avvenuto qualche cambiamento.
2.2.1. Spunta il risultato della tua indagine nella tabella " Reazione dei cristalli "
 Foglio risposte!
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
8
2.2.2. Conclusione della tua indagine.
Scegli la lettera appropriata e scrivila nella casella di risposta!
E: I cristalli sono fatti di Carbonato di calcio
TESTO
 Foglio risposte!
F: I cristalli sono fatti di Ossalato di calcio.
2.3. Ricerca di NaCl nelle vescicole.
Analisi degli ioni cloruro
Devi indossare I guanti!
Passo 1: Posiziona il vetrino sulla carta nera.
Passo 2: Preleva con cautela una foglia di Mesembryanthemum crystallinum (fai attenzione a non
spremere le vescicole) e tagliala alla base con la lametta.
Passo 3: Scegli il lato della foglia con le vescicole più grandi e appoggialo a faccia in giù sul vetrino.
Gentilmente premi la foglia sul vetrino per far esplodere le vescicole, così rilascieranno un po’ di
liquido sul vetro. Rimuovi la foglia dal vetrino.
Passo 4: Aggiungi 1-2 gocce di AgNO3 (nitrato d’argento) al liquido fogliare
Passo 5: Osserva attentamente la reazione e riporta i risultati nel foglio risposte!
2.3.1. Spunta la conclusione appropriate nella tabella ”Analisi degli ioni cloruro “
 Foglio risposte!
Analisi degli ioni sodio
Passo 1: Con le pinzette prendi lo stick di Magnesia e con cautela metti in contatto una delle
estremità con una vescicola (grande) di un’altra foglia. Mantieni lo stick di Magnesia in posizione,
per trattenere un po’ di liquido. Ricorda che il saggio alla fiamma si può eseguire solo nell’apposita
postazione di laboratorio!
Passo 2: Chiama un assistente per farti aiutare ad accendere il Bunsen. Assicurati di utilizzare la
fiamma grande e non la fiammella di sicurezza.
Passo 3: Mantieni lo stick di Magnesia imbevuto del campione sulla fiamma per un minuto.
Passo 4: Esegui il saggio alla fiamma almeno due volte. Tra i due esperimenti, lascia raffreddare bene
l’estremità dello stick di Magnesia (Attenzione! Potrebbe SCOTTARE ancora) poi ripeti i passaggi da 1
a 3. Osserva attentamente la reazione e riporta i risultati nel foglio risposte!
2.3.2. Spunta il colore della fiamma e poi la conclusione appropriata nella tabella ”Analisi degli
ioni sodio “!
 Foglio risposte!
2.3.3. Il saggio alla fiamma per il sodio richiede molta accortezza. Quali sbagli, tra quelli suggeriti,
possono influenzarne il risultato? Spunta la risposta appropriate nella tabella “Possibili fonti di
errori durante il saggio alla fiamma”.
 Foglio risposte!
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
9
TESTO
2.4. Risultati delle indagini sul Mesembryanthemum trovato nell’automobile
2.4.1. Riassumi i risultati delle tue indagini nella lista “Mesembryanthemum”
 Foglio risposte!
2.4.2. Scrivi nel riquadro il nome corretto della pianta (subspecie!) trovata nell’automobile
 Foglio risposte!
3. Disegno delle cellule dell’epidermide e degli stomi.
Esegui un disegno scientifico di una sezione dell’epidermide di Mesembryanthemum crystallinum
contenente circa 20 cellule epidermiche della superficie, comprese le cellule degli stomi viste sul
piano! Per l’osservazione usa l’obiettivo 10x
 Foglio risposte!
Prepara la sezione dell’epidermide della foglia. Se hai bisogno d’istruzioni chiama l’assistente di
laboratorio. Sappi però che con ciò userai un joker (jolly) e sarai penalizzato di 2 punti.
Fai attenzione a marcare in modo corretto tutti gli elementi del disegno e fornire l’informazione
rilevante sulla sua esecuzione!
4. Esame grezzo della piccola pietra trovata nell’automobile
Ricorda ciò che sai circa la durezza delle pietre e quali materiali potrebbero produrre effetti visibili
quando entrano in contatto con l’acido cloridrico.
Sono forniti I seguenti materiali:
 Acqua
 Vetro (vetrino da microscopia)
 Un flacone contagocce con acido cloridrico diluito
Esegui gli esperimenti necessari per scoprire se la pietra è di quarzo, granito o calcare!
4.1.
 Foglio risposte!
Spunta la risposta appropriata!
4.2.
Risultati dell’esame grezzo: Scrivi la lettera appropriata nel box risposte!
 Foglio risposte!
A = quarzo
B = calcare
C = granito
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
10
TESTO
5. Borsa trovata nell’automobile
Dopo aver finito tutti gli esperimenti pratici, dovresti essere in grado di abbinare gli elementi di
prova trovati nella macchina con lo studio d'arte del falsario.
5.1.
Segna da quale studio potrebbero provenire gli elementi di prova trovati nell’automobile!
 Foglio risposte
Fai attenzione! Ora dovresti essere in grado di aggiungere anche l’elemento di prova numero 10 alla
tabella "sistematica 1"!
6. Chi è responsabile della contraffazione artistica?
Dopo la tua inchiesta dovresti essere in grado d’identificare l’autore della contraffazione.
6.1.
Spunta la posizione più probabile, da cui potrebbe provenire il quadro fraudolento.
 Foglio risposte!
7. Metabolismo delle piante
Crassulacean acid metabolism, conosciuto anche come fotosintesi CAM è un pathway di fissazione
del carbonio che si evoluto in alcune piante (per es. Mesembryanthemum crystallinum ) come un
adattamento alle condizioni di aridità. Le piante che usano il metabolismo CAM sono in grado di
ridurre la perdita d’acqua attraverso diverse condizioni anatomiche e fisiologiche (modificata da
Wikipedia).
7.1. Compila la tabella “metabolismo delle piante” con il numero giusto!
1 = affermazione corretta
0 = non si può applicare!
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
 Foglio risposte!
TEAM: A
CHALLENGE 2
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TESTO
TASK B
Nel tuo laboratorio troverai i campioni provenienti da tre diversi studi di artisti. In qualità di chimico
analitico ti è stato richiesto aiuto per determinare l’origine del quadro ritrovato, analizzando i
campioni di pittura e tela raccolti negli studi degli artisti.
Introduzione
1. Analisi dei campioni di pittura
L’emoglobina, un componente del sangue, può essere rilevata mediante dei test, e indicherebbe la
presenza di sangue nella pittura. L’Heme è un componente presente al centro dell’emoglobina, una
proteina di grandi dimensioni responsabile del colore rosso del sangue.
Fig.1: Struttura del complesso Heme
Per poter determinare la presenza dell’emoglobina in modo non ambiguo devono essere svolti tre
test.
1.1. Rivelazione mediante luminolo
In questa analisi forensica, il ferro nel
complesso Heme catalizza la reazione del
luminolo il cui risultato è la comparsa di
luminescenza.
Il luminolo è dissolto in una soluzione basica,
alla quale viene successivamente aggiunto
perossido di idrogeno. L’aggiunta del
perossido di idrogeno provoca l’ossidazione
2: Reazione catalizzata da Heme
del luminolo. Nel corso di questa reazione viene liberato Fig.
di luminolo e perossido di idrogeno
un anione perossido. Quindi, grazie alla funzione catalitica in soluzione alcalina
del complesso Heme, viene liberata una molecola di azoto
e si forma un amminoftalato in forma eccitata, indicato in figura 2 con un asterisco “*”. Il
ritorno di questa forma eccitata allo stato energetico fondamentale avviene mediante
l’emissione di luce.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
12
TESTO
Dal momento che questa reazione che libera azoto non viene catalizzata esclusivamente dal ferro
dell’Heme, ma anche da tutte le perossidasi, questa reazione non è specifica per il sangue.
1.2. Determinazione del ferro
Una caratteristica del pigmento del sangue rosso, l’emoglobina, è che contiene uno ione
ferro(II), il quale può essere determinato mediante reazioni chimiche analitiche classiche.
Per poter svolgere con successo la determinazione del ferro, il complesso Heme (vedi Fig. 1)
deve essere distrutto mediante un acido ossidante. In questo processo, Fe(II) viene ossidato
a Fe(III). Il Fe(III) può ora essere rivelato su una piastra da analisi tramite tre diverse reazioni
colorate:
(1) Fe3+(aq.) + 3 SCN-(aq.) ↔ Fe(SCN)3(aq.) (rosso) (equaz. esemplificativa di questo
equilibrio)
(2) 4 Fe3+(aq.) + 3 K4[Fe(CN)6](aq.) ↔ Fe4[Fe(CN)6]3 (aq.) (Blu di Prussia) + 12 K+ (aq.)
(3) Fe3+(aq.) + 3 NaOH(aq.) ↔ Fe(OH)3 (precipitato marroncino) + 3 Na+(aq.)
Dal momento che qualunque tipo di pittura rossa potrebbe contenere ferro, per poter essere
assolutamente sicuri che i campioni contengano sangue è necessario svolgere un ulteriore test.
1.3. test di Teichmann
L’Heme reagisce con il reattivo di Teichmann (acido acetico concentrato e cloruro di sodio)
formando cloroemina, la quale forma dei tipici cristalli. Per consentire che questa reazione
avvenga, la miscela del sangue con il reattivo di Teichmann deve prima essere bollita per
distruggere i globuli rossi. Quindi il complesso Heme si separa dalla globina ed il cloruro del
reattivo di Teichmann provoca la cristallizzazione della cloroemina, praticamente insolubile.
(vedi Fig. 3)
Fig.3: Struttura del complesso della cloroemina
Per poter infine determinare con certezza il luogo di origine del quadro, non bisogna limitarsi a
tenere conto della pittura, ma è necessario considerare anche l’ambiente nel quale sono collocati gli
studi degli artisti.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
13
TESTO
2. Analisi della tela
L’analisi del quadro ritrovato ha evidenziato una quantità significativa di cloruro sulla tela. Sal
momento che uno dei tre studi artistici si trova vicino al mare, questa potrebbe essere la
spiegazione. Tuttavia, dovresti cercare di scoprire se, per qualche ragione, anche i campioni di tela
provenienti dagli altri due studi mostrano questa contaminazione.
Il cloruro può essere estratto dalle tele provenienti dai rispettivi studi e può essere evidenziato
mediante cromatografia su strato sottile (TLC, thin layer chromatography).
In cromatografia, una fase mobile scorre attraverso una fase stazionaria la quale contiene i
campioni. In questo modo i componenti dei campioni vengono separati.
In cromatografia su strato sottile la relazione tra la distanza percorsa da una certa sostanza e la
distanza percorsa dal fronte della fase mobile è definita dal fattore di ritenzione (valore Rf). In una
data condizione sperimentale cromatografica, ciascun composto è caratterizzato da uno specifico
valore di questo fattore.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
14
Lista dei materiali

Penna, carta, busta






Calcolatrice
Pennarello indelebile, matita, temperamatite
Righello
6 provette, 15 mL (Falcon)
3 bottigliette con tappi a pressione
3 bastoncini di vetro (corti)
9 pipette Pasteur
Scatola oscurata
piastra di analisi (Foglio di carta laminata
riquadrato)
3 becker da 100 mL
Piastra riscaldante
3 vetrini portaoggetto da microscopio
con vetrini coprioggetto
Microscopio
Piastrina TLC con gel di silice 60 F254
Merck
micropipettatore 10 µL (regolabile)
micropipettatore 1000 µL (regolabile)
puntali per pipette (bianchi, blu)
contenitore per puntali usati


carta assorbente
portaprovette

nastro adesivo












TESTO
Lista dei reagenti
 acqua ultrapura
 soluzione di luminolo (0.1 g luminolo (5ammino-2,3-Diidro-1,4-ftalazindione) e 5
g carbonato di sodio in 100 ml acqua
pura) etichettato ”Luminol“
 soluzione di perossido di idrogeno al
3 % etichettato “H2O2.3 %“)
 acido nitrico 2M, etichettato “HNO3“
 tiocianato d‘ammonio (10 %) etichettato
“NH4SCN“
 esacianoferrato di potassio (10 %)
etichettato “K4[Fe(CN)6]“
 soluzione di idrossido di sodio 2 M
etichettato “NaOH“
 reattivo di Teichmann (acido acetico
100 %, 0,1 % NaCl), etichettato
“Teichmann“
 Fase mobile: acetone, n-Butanolo,
ammoniaca 25 %, acqua (65ml + 20ml +
10ml + 5ml) nella camera di sviluppo TLC
sotto cappa
 Soluzione di riferimento all’1% in cloruro,
etichettato “Cl 1 %“
 Soluzione metanolica di nitrato d’argento
(1 %), etichettata “AgNO3“, una per cappa
 3 campioni di pittura disciolta, etichettati
“S1“(Studio lago), ”“S2“(studio mare),
”S3“( studio foresta)


camera di sviluppo TLC (sotto cappa,
etichettata con la propria bandiera)

lampada UV (1 per stanza)
3 campioni di tela
”A“(studio lago), ”B“( studio mare),
”C“ (studio foresta)
Istruzioni:
1. Analisi dei campioni di pittura
1.1. Rilevazione con luminolo
 etichetta 3 bottigliette con tappo a pressione: S1L, S2L e S3L
 trasferisci 1 mL dei campioni S1-S3 nelle rispettive bottigliette e aggiungi 1 mL di
acqua ultrapura in ciascuna di esse.
 Aggiungi 5 gocce della soluzione di luminolo (“Luminol”) in S1L e ponila nella scatola
oscurata.
 Aggiungi a S1L cinque gocce di soluzione di perossido di idrogeno (“H2O2 3 %”) e
osserva.
Ripeti per le altre due bottigliette.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
15
TESTO
1.1.1. Registra le tue osservazioni nella tabella.
Completa la tabella. Scrivi “P“ per un test positivo e “N“ per un test negativo.
 Foglio risposte!
1.1.2. Di che colore è la luce emessa?
Segna la risposta più adatta.
 Foglio risposte!
1.1.3. Qual è la causa di questa emissione luminosa?
Segna la risposta più adatta.
 Foglio risposte!
1.2. Determinazione del ferro con la piastra di analisi
 Etichetta tre provette Falcon da 15 mL con S1 Fe; S2 Fe e S3 Fe.
 Etichetta altre tre provette Falcon da 15 mL e tre becker con S1 Fe/HNO3; S2 Fe/HNO3 e
S3 Fe/HNO3.
 trasferisci 2 ml del campione S1 nelle provette “S1 Fe e S1 Fe/HNO3”. Ripeti per gli altri
campioni.
 Riempi le provette Falcon “S1Fe/HNO3-S3Fe/HNO3” con acido nitrico (“HNO3”) fino al
segno dei 10 mL e trasferisci i contenuti nei rispettivi becker.
 Riscalda i campioni nei beaker, usando la piastra scaldante regolata a 150°C, per circa 15
minuti.
 Attendi che i campioni si raffreddino fino a temperatura ambiente.
 Utilizzando una pipetta Pasteur, aggiungi i campioni sul foglio laminato della piastra
analitica 4 volte ciascuno, in base al seguente schema che rappresenta la piastra di
analisi:
 Aggiungi i reagenti analitici in base allo schema.
campione
campione +
campione +
campione +
NH4SCN
K4[Fe(CN)6]
NaOH
S1 Fe
S1 Fe/HNO3
S2 Fe
S2 Fe/HNO3
S3 Fe
S3 Fe/HNO3
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
16
TESTO
1.2.1. Mostra all’assistente di laboratorio la piastra analitica completata. Verrà fotografata.
Firma dell’assistente di laboratorio
 Foglio risposte!
1.2.2. Quale/quali dei campioni contengono Fe(III)? Riporta I tuoi risultati nella tabella.
Riempi la tabella. Scrivi “P“ per un test positivo e “N“ per un test negativo.
 Foglio risposte!
1.2.3. Basandoti sui test svolti finora, quale campione/i potrebbe(ro) contenere sangue?
Riempi la tabella. Scrivi “P“ se ritieni contenga sangue e “N“ se pensi che non ne contenga.
 Foglio risposte!
1.3. Determinazione dell’emoglobina mediante il test di Teichmann
 Etichetta tre vetrini portaoggetti da microscopio con S1-S3
 Riscalda il primo vetrino sulla piastra scaldante (regolata a circa 80°C). Per far questo,
poni il vetrino vicino al bordo della piastra, in modo che il lato con la descrizione non si
trovi sopra alla piastra.
 Con una pipetta Pasteur, aggiungi una goccia del campione S1 sul vetrino e attendi che si
asciughi.
 Quindi aggiungi una seconda goccia sopra alla precedente e attendi che si asciughi.
 Copri la macchia con un vetrino coprioggetto.
 Aggiungi con attenzione il reagente di Teichmann (etichettato “Teichmann Reagens”), in
modo che la soluzione venga risucchiata per capillarità sotto al coprioggetti. La macchia
deve esserne completamente coperta.
 Non appena vedi la comparsa di bollicine, rimuovi il vetrino dalla piastra scaldante.
 Ripeti per i campioni S2 e S3.
 Lascia raffreddare ciascun vetrino per circa 15 minuti.
Esamina i risultati sui tuoi vetrini osservandoli al microscopio. Per l’osservazione utilizza
l’obiettivo 10x.
1.3.1. Quali campioni contengono cristalli di cloroemina, detti anche cristalli di Teichmann?
Come riferimento, usa l’immagine vicino al microscopio che mostra come appaiono I cristalli di
Teichmann.
Riempi la tabella con “P “ se contiene cristalli di Teichmann o “N“ se non ne contiene.
 Foglio risposte!
1.3.2. Mostra all’assistente di laboratorio un campione contenente cristalli di Teichmann.
Ottieni la firma dell’assistente come conferma. Poni nella busta i vetrini da microscopio, ben
contrassegnati e assicurati di consegnarli assieme al Foglio risposte.
 Foglio risposte
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
17
TESTO
2. Analisi delle tele – determinazione del cloruro mediante cromatografia su strato sottile
Vai alla cappa aspirante, dove trovi la camera di sviluppo per TLC, la quale contiene già la fase. Non
rimuovere la camera di sviluppo dalla cappa.











Aggiungi 1 mL di acqua ultrapura in ciascuna delle provette contenenti i campioni di tele
A-C.
Agita bene in modo da estrarre il cloruro potenzialmente presente.
A matita, traccia una sottile e leggera linea 2 cm al di sopra del lato inferiore della
piastrina TLC. Lo strato di gel di silice non deve essere danneggiato.
Con il micropipettatore da 10 µL, disponi 2 µL di ciascuna soluzione tratta dalle provette
A, B e C, e anche della soluzione di riferimento di cloruro, (“Cl 1%”) lungo la linea.
Lascia asciugare.
Inserisci la piastrina nella camera di sviluppo e chiudila.
Fai correre la TLC fino a quando la fase mobile non ha viaggiato per circa 6 cm
(impiegherà circa 25 minuti).
Recupera la piastrina dalla camera di sviluppo e segna subito il fronte raggiunto dalla
fase mobile.
Fa’ asciugare il cromatogramma.
Disponi la piastrina sulla superficie protettiva e spruzzaci sopra della soluzione di nitrato
d’argento (“AgNO3“).
Osserva sotto alla lampada UV e cerchia a matita le macchie.
2.1. Calcola il valore di Rf per il cloruro.
Attacca il tuo cromatogramma sul Foglio risposte nello spazio apposito.
2.2. In quali dei tuoi campioni hai rilevato del cloruro?
Completa la tabella. Scrivi “P“ per un test positivo e “N“ per un test negativo.

Foglio risposte

Foglio risposte
2.3. Riassumi le tue osservazioni.
2.3.1. L’origine del dipinto può essere soltanto uno studio in cui viene utilizzato sangue.
Segna ”sì” o “no”.
 Foglio risposte
2.3.2. L’origine del dipinto può essere soltanto uno studio con una concentrazione elevata di
cloruro.
Segna ”sì” o “no”.
 Foglio risposte
2.3.3 Basandoti sulle tue osservazioni, da quale studio potrebbe provenire il dipinto?
Completa la tabella. Scrivi “P“ se lo studio è una possibile origine o “N“ se non lo è.
 Foglio risposte
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
18
TESTO
3. Domande teoriche
 Foglio risposte!
3.1
Segna le risposte corrette.
3.2
Con un ingrandimento 40x un cristallo appare lungo 2 cm. Quanto è grande nella realtà?
 Foglio risposte!
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
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TESTO
Task C
E’ tuo compito individuare il luogo (foresta, mare, lago) ove il dipinto è stato prodotto misurando
alcune proprietà fisiche. Devi confrontare alcune proprietà del dipinto con quelle dei materiali
confiscate nei tre studi d’arte. Nei tre atelier sono stati trovati campioni differenti di tela,
etichettate con A, B, C, D ed E. Un campione, etichettato come P è stato raccolto nell’automobile.
1. Misura della lunghezza d’onda del laser
In primo luogo devi determinare la lunghezza d’onda del laser. Questa misura sarà ottenuta
mediante un reticolo di diffrazione
Materiali:
-
sostegno
laser
molletta
reticolo (300 fenditure per mm)
cartoncino nero
righello
matita
metro
Monta l’equipaggiamento come Fig. 1.1.
ACCENDI IL LASER SOLO QUANDO E‘
DIRETTO VERSO IL PAVIMENTO O VERSO
LO SCHERMO!!
NON GUARDARE MAI NELLA DIREZIONE
DEL RAGGIO!!!
Non rispettare le regole può essere
pericoloso!
L’uso scorretto può essere sanzionato con
la squalifica!
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
20
TESTO
Fig.
Fig. 1.1: Strumentazione di misura: 1) ganascia da tavolo, 2) sostegno, 3) ganascia, 4) ganascia con
foro, 5) puntatore laser, 6) molletta, 7) reticolo 300/mm, 8) righello, 9) cartoncino nero sul
pavimento.
a sinistra vista dall’alto; a destra: vista laterale
Il reticolo deve essere solo appoggiato alla ganascia, non fissato con il morsetto!
Fai attenzione a dirigere il fascio laser verticalmente verso il suolo e che tutti gli altri componenti
ottici siano disposti perpendicolarmente ad esso.
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
CHALLENGE 2
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TESTO
Procedimento:
Il laser deve essere acceso solamente per prendere le misure!
Accendi il laser utilizzando la molletta. Trova una posizione del cartoncino nero sul pavimento in
modo che il massimo centrale (di ordine 0) e quello di ordine 1 siano visibili sul cartoncino. Segna il
centro di queste macchie luminose con la matita sul cartoncino. Spegni il laser.
5
7
α
L
X
9
Fig. 1.2: Principio della misura
La formula generale per i massimi di diffrazione è:
(formula 1)
n: ordine del massimo
λ: lunghezza d’onda della luce
d: passo del reticolo
1.1. Misura dell’angolo
Misura la distanza del reticolo dal pavimento (L). Metti il cartoncino sul tavolo e misura la distanza
tra i due segni di matita sul cartoncino (X).
Determina l’angolo tra il massimo di ordine 0 e quello di ordine 1! (Fig 1.2)
Scrivi la formula e il risultato sul foglio risposte.
 Foglio risposte
1.2. Passo del reticolo
Il passo del reticolo è definite come la distanza tra due fenditure successive sul reticolo.
Calcola il passo del reticolo d, cioè la distanza tra due fenditure sul reticolo. Scrivi la risposta in
metri.
 Foglio risposte.
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TEAM: A
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TESTO
1.3. Lunghezza d’onda del laser
Usa la formula 1 per determinare la lunghezza d’onda. Scrivi la formula risultante sul foglio
risposte.
 Foglio risposte
Calcola la lunghezza d’onda della luce per il massimo del primo ordine (n = 1) utilizzando I tuoi
valori misurati.
Specifica la lunghezza d’onda del laser in metri e in nanometri. Scrivi la soluzione  Foglio risposte
2. Studio delle tele
Cinque campioni di tela sono stati confiscate negli studi d’arte. Determina le proprietà
caratteristiche dei tessuti e confrontali con il campione trovato nell’auto.
Materiali
-
Laser con supporto
Tubo di plastica per montare Il tessuto, anello di plastica
campioni di tessuto A, B, C, D, E (dagli studi d’arte)
campione P proveniente dall’auto
righello
cartoncino nero
metro
Procedimento
Monta un tubo di plastica sotto al laser. Il fascio uscente dal laser dovrebbe attraversare il tubo ed
essere nel centro del tubo (fai alcuni brevi controlli, ma ricordati di spegnere il laser). I campioni di
tessuto dovrebbero essere montati sull’estremo inferiore del tubo in sequenza. Fissa i tessuti sul
tubo delicatamente con l’anello di plastica. I campioni dovrebbero essere montati fermamente in
modo da essere tesi e privi di pieghe. (Fig. 2.1)
COUNTRY: ITALY
30.04.2015
TEAM: A
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TESTO
Fig. 2.1: Strumentazione per la misura: 1) ganascia da tavolo, 2) sostegno, 3) ganascia, 4) ganascia
con foro, 5) puntatore laser, 6) molletta, 7) tubo in plastica, 8) righello, 9) cartoncino nero, 10) + 11)
tessuto e anello in plastica .
sinistra: vista dall‘alto; destra: vista laterale.
Fai attenzione: Poichè un tessuto di tela non è semplicemente un reticolo, anche la sua figura di
diffrazione è più complicata di quello di un reticolo. X indica la distanza tra due macchie luminose
nel centro come mostrato in Fig. 2.2.
x
Fig. 2.2: Tipica figura di diffrazione di un tessuto, distanza X.
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TESTO
Misura la distanza L (tessuto – cartoncino nero). Accendi il laser e segna sul cartoncino due macchie
adiacenti. Prendi per ciascun tessuto la misura per tre volte, ogni volta spostando il cartoncino e
segnando di nuovo le stesse due macchie. Spegni il laser e misura la distanza X con il cartoncino sul
tavolo.
2.1. Misura dell’angolo di diffrazione dei tessuti A - E
Ripeti la seguente procedura per ciascun tessuto A-E.
Inserisci i valori di L e X nella Tabella 2.1a
 Foglio risposte
Calcola i rispettivi angoli di diffrazione  in gradi e inseriscili in tabella 2.1a
 Foglio risposte
Calcola il valor medio e la deviazione standard. Riporta il valor medio e la deviazione standard
nella tabella 2.1b.
 Foglio risposte
Deviazione standard: Hai a disposizione tre valori, x1, x2 and x3, e il valor medio xm. La
deviazione standard σ può essere calcolata con la seguente formula:
√
(
)
(
)
(
)
(formula 2)
2.2. Grafico: tessuti (A – E) – angolo di diffrazione
Traccia un grafico sulla carta millimetrata che mostri la dipendenza dell’angolo dal tipo di
differente tessuto. La deviazione standard dovrebbe essere riportata come barra d’errore. Incolla il
grafico sul foglio risposte.
 Foglio risposte!
2.3. Possibili studi d’arte dell’autore della copia.
Studia il campione P proveniente dall’auto allo stesso modo. Inserisci gli angoli di diffrazione nella
Tabella 2.3.
Prendi di nuovo tre misure e calcola valor medio e deviazione standard.
 Foglio risposte!
Campioni di tessuto A e B sono stati confiscate nello studio nella foresta, i tessuti C ed D vengono
dallo studio al mare e il campione E è stato trovato nello studio vicino al lago.
In quale studio la copia che fornisce il campione P potrebbe aver avuto luogo?
Riporta il tuo risultato.
 Foglio risposte!
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TESTO
3. Identificazione di un fluido
Le piante trovate nel bagagliaio della macchina devono provenire dalle vicinanze dello studio del
falsario; esse secernono in delle vescicole un fluido caratteristico otticamente attivo. Un materiale è
otticamente attivo se avviene che, quando una luce polarizzata attraversa tale materiale il suo piano
di polarizzazione viene ruotato. Questo fenomeno può essere studiato qualitativamente e
quantitativamente usando più filtri di polarizzazione incrociati. Per farlo si riempirà una lunga
cuvetta con il fluido e la si disporrà fra due filtri polarizzatori.
Materiali a disposizione
-
Laser con supporto
Banco ottico con due filtri polarizzatori ed uno schermo
Campioni con I fluidi A, B e C per la calibrazione di confronto.
Nastro biadesivo
Cuvette
Cilindro graduato
Procedimento
Monta l'apparecchiatura del tuo esperimento come mostrato nella seguente Figura 3.1.
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P2
TESTO
P1
LASER
Fig. 3.1 – Apparecchiatura per le misure: 1) asta di sostegno, 2) morsetto per fissaggio al tavolo, 3)
asta di sostegno, 4) ganascia con foro, 5) morsetto, 6) puntatore laser, 7) molletta 8) banco ottico,
9) scorrevole per banco otttico, 10) filtro polarizzatore P1 (polarizzatore), 11) filtro polarizzatore P2
(analizzatore), 12) schermo, 13) cuvetta, 14) ganasce di sostegno della cuvetta.
Organizza le diverse parti al seguente modo:


tutti I componenti ottici, compresa la cuvetta vuota, devono essere allineati lungo l'asse ottico.
Il filtro di polarizzazione P1 deve essere orientato in maniera che il segno bianco che funge da
indicatore punti sul segno dei 90° alla destra di chi guarda. (vedi Fig. 3.2). Questo filtro
dovrà restare in questa posizione durante tutto il tempo delle misure.
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TESTO
Fig. 3.2 – Aggiustaggio dei filtri polarizzatori. Il filtro in primo piano è quello vicino al laser.
Ora accendi il laser. Ruota il filtro polarizzatire P2 che si trova vicino allo schermo fino a che il punto
di luce verde che appare sullo schermo scompare o presenta un minimo di luminosità. In queste
condizioni il tratto bianco per questo filtro dovrebbe trovarsi in corrispondenza di 0° o vicino a
questa posizione. Segna questa posizione che sarà lo zero di riferimento per le prossime misure.
Per evitare di spostare inavvertitamente la cuvetta sarà bene fissarla in posizione con il nastro
biadesivo.
Metodo di misura da leggere
Per misurare la rotazione ottica si procede al seguente modo:
- Nelle condizioni di zero in cui ti trovi riempi la cuvetta con il liquido. La macchia verde sullo
schermo può diventare più luminosa oppure no. Se diventa più luminosa rispetto allo zero allora il
liquido è otticamente attivo, se la macchia non si vede o si vede appena come prima il liquido è
otticamente inattivo.
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TESTO
Ora ruota cautamente in senso orario il filtro che sta vicino allo schermo, finche la macchia verde
non scompare o almeno raggiunge un minimo di luminosità. L'angolo fra lo zero che è il tuo
riferimento e la nuova posizione del segno indicativo è il cercato angolo di rotazione α.
Prima di procedere a nuove misure non dimenticare di riportare il segno di riferimento alla
posizione di zero che hai determinato precedentemente.
3.1. Determinazione dello zero per l'esperimento
Scrivi l'angolo a cui si trova il segno di riferimento nelle condizioni di zero
 Foglio risposte
3.2. 3.2. Quale liquido presenta attività ottica?
Uno solo dei tre campioni di liquido che hai a disposizione (A, B, C) è otticamente attivo. Dovrai
determinare quale è.
Riempi la cuvetta con il liquido del campione A e indaga nella maniera descritta sopra se il liquido è
otticamente attivo. Riporta I risultati nel Foglio Risposte. Riponi il liquido nel suo contenitore. Pulisci
la cuvetta con acqua e ripeti l'indagine allo stesso modo con I campioni B e C.
 Foglio risposte
Inserisci I tuoi risultati in tabella 3.2!
Ora prima di continuare devi avere la conferma da parte di uno degli assistenti che la siglerà sul
Foglio Risposte !
3.3. Misura dell'attività ottica per diverse concentrazioni
Nelle misure che seguono dovrai usare il liquido che è otticamente attivo: questo è il liquido secreto
dalle piante trovate in vicinanza dello studio di pittura.
Riempi nuovamente la cuvetta con questo liquido e determina l'angolo di rotazione al modo
spiegato nella parte sul metodo di misura. Ripeti la misura per tre volte.
Questo liquido è una soluzione con concentrazione di soluto pari a 50 g/100 ml. Diluisci la
soluzione con acqua usando il cilindro graduato per raggiungere una concentrazione di 25 g/100 ml
e misura l'angolo di rotazione. Ripeti le misure diluendo ancora ad una concentrazione prima di
12.5 g/100 ml e successivamente a 6.25 g/ml. La misura dell'angolo deve essere ripetuta per tre
volte per ciascun valore di concentrazione.
Riporta gli angoli di rotazione che hai misurato nella Tabella 3.3a.
 Foglio risposte
Calcola per ogni terna il valore medio e la deviazione standard. Riporta i valori nella tabella 3.3b
 Foglio risposte
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TESTO
3.4. 3.4. Costruisci un grafico di calibrazione per la rotazione ottica
Traccia sulla carta millimetrata un grafico dell'angolo di rotazione in funzione della
concentrazione
 Foglio risposte
Userai I valori medi e la deviazione standard come ampiezza delle semibarre di errore. Incolla il
grafico sul foglio risposte.
Teoricamente ci aspettiamo una relazione di dipendenza lineare: traccia sulla carta millimetrata la
migliore retta approssimante dei punti del grafico.
3.5. 3.5. Determinazione dell'angolo specifico di rotazione.
L'angolo specifico di rotazione [ ] è una proprietà caratteristica di una sostanza dissolta, è
indipendente dalla concentrazione e dalla lunghezza della cuvetta e permette l'identificazione di
sostanze dissolte in un liquido.
L'angolo specifico di rotazione può essere determinato dalla seguente formula
[ ]

(formula 3)
angolo di rotazione della soluzione, misurato in gradi
[] angolo specifico di rotazione misurato in (gradi·mL ) / (dm·g)
l
lunghezza della cuvetta misurata in dm
c
concentrazione della soluzione misurata in g / 100 ml
Misura la lunghezza interna della cuvetta in dm
Calcola l'angolo di rotazione specifica per ciascuno dei diversi valori della concentrazione usando i
valori medi della tabella 3.3b.



Inserisci i valori nella tabella 3.5 sul foglio risposte
Calcola la deviazione standard nello stesso modo
Riporta I risultati sulla tabella 3.5
 Foglio risposte
3.6. Grafico: Angolo di rotazione specifica in funzione della concentrazione
Traccia su carta millimetrata un grafico con i valori della rotazione specifica in funzione delle
concentrazioni. Riporta anche le deviazioni standard. Si assume che le misure di lunghezza l e
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TESTO
concentrazione c abbiano incertezza trascurabile. Traccia la migliore linea retta approssimante.
Incolla il foglio di carta millimetrata sul Foglio Risposte.  Foglio risposte
3.7. Interpretazione dei risultati
 Foglio risposte
Seleziona la risposta corretta alle domande di tabella 3.7
3.8. Determinazione della sostanza
3.8.1 Scrivi il valore dell'angolo di rotazione specifica per la soluzione dedotto dal punto
3.6.
 Answer sheet
3.8.2 Nella tabella 3.8 seleziona la sostanza che ha angolo di rotazione specifico più vicino
ai risultati che hai trovato. Segna le risposte appropriate nella Tabella 3.8 che trovi sul
foglio risposte!
 Foglio risposte
Tabella 3.8
materiale
fruttosio
glucosio
saccarosio
acido tartarico
acido ascorbico
Intervallo dell’angolo di
rotazione specifica [α] in
(gradi·mL)/(dm· g)
85 – 120
42 – 62
56 – 76
5 – 15
15 - 35
studio
foresta, mare
mare
lago
foresta
foresta, mare
3.9. 3.9. Identificazione dello/degli studio/i
Tabella 3.8 mostra quali tipi di sostanze (prima colonna) sono stati trovati in vicinanza dei diversi
studi (terza colonna).
Quale/i studio/i può essere l'origine dei falsi? Scrivi il tuo risultato
 Foglio risposte
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TESTO
TASK D
1. Le conclusioni del team di investigatori
Quali sono i possibili luoghi di origine del dipinto falso? Riassumete i vostri risultati di squadra nella
tabella “riassunto del team di investigatori“ per aiutarvi a giungere a una conclusione comune nella
tabella “Conclusioni”!
1.1.
Completa la tabella con “Y” (appropriato) o “N” (non applicabile/errato).
 Foglio risposte!
Indicate le vostre conclusioni comuni nella tabella “conclusioni del team di investigatori”
apponendo una “X” nei campi appropriati!!
 Foglio risposte!
1.2.
TASK E
1. Curiosità su....
Dopo aver concluso il vostro lavoro individuale, per terminare, la vostra squadra dovrà rispondere
ad alcune domande. Potrebbe risultare necessario discutere tra di voi ciascuna di loro.
1.1.
Segna appropriatamente le affermazioni nella tabella „Curiosità su….“!  Foglio risposte!
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TEAM: A
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