Sorgenti per illuminazione
Iole Pinto, Andrea Bogi, Nicola Stacchini
Azienda U.S.L. 7 di Siena Laboratorio Agenti Fisici
www.portaleagentifisici.it
LED
Diffusione crescente nei luoghi di lavoro, pubblici e in
ambienti domestici
Sorgenti di piccole dimensioni → immagine retinica
molto piccola → radianza elevata
Lampade ad alogenuri metallici
Nei sistemi di illuminazione la parte UV viene filtrata
Se la parte attiva è visibile, la superficie di emissione
può essere molto piccola → alta radianza → rischio di
danno da luce blu
Confronto LED – alogenuri metallici
Spettro di un LED e di
una lampada ad alogenuri
metallici
Temperatura di
colore=4000K
LED
Alogenuri metallici
➢Non c'è emissione negli UVA
➢ Emettono anche negli UVA
➢ Più la luce è “fredda” più
aumenta il picco nel blu ma lo
spettro è sempre confinato fra
400nm e 800nm
➢ Più la luce è “fredda” più lo spettro
si sposta verso gli UV → aumenta
l'emissione ultravioletta che
normalmente viene filtrata
Entrambe le sorgenti espongono al rischio da luce blu che
aumenta se la luce è più “fredda”
Classificazione lampade
standard CEI EN 62471:2009
Sicurezza fotobiologica di lampade e
sistemi di lampade
Gruppo
• Esente
• Gruppo 1
• Gruppo 2
• Gruppo 3
Stima del Rischio
Nessun rischio fotobiologico
Nessun rischio fotobiologico per
normali condizioni di impiego
Non presenta rischio in condizioni di riflesso
naturale di aversione alla luce o effetti termici
Pericoloso anche per esposizioni
momentanee
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Informazioni del produttore
Documento dei produttori:
Le sorgenti appartenenti ai gruppi esente o 1 sono
considerate sicure: non è necessario alcun avviso
Gruppo 1: tempo massimo di esposizione
per luce blu: 100 secondi
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Documentazione ROA sul PAF: Criteri di valutazione del rischio
fotobiologico delle lampade per illuminazione generale
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Documentazione ROA sul PAF: Criteri di valutazione del rischio
fotobiologico delle lampade per illuminazione generale
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Come si valutano le sorgenti per
illuminazione?
1) Utilizzo delle informazioni dei produttori
2) Utilizzo delle informazioni sul PAF (misure di
tutela e distanze di sicurezza)
3) Utilizzo delle informazioni fotometriche
(temperatura di colore e illuminanza)
4) Misurazioni fotometriche o radiometriche
(Alto rischio!)
LED per illuminazione
Gli spettri possono mostrare
2 picchi principali
In ogni caso è sempre
presente il picco di
emissione nella zona
maggiormente efficace
per il danno da luce blu
Ma anche più di 2 picchi
Luce “calda” e “fredda” con i LED
La temperatura di colore di una sorgente
è la temperatura di un corpo nero ideale
che irradia una luce con tonalità
comparabile a quella della sorgente
Dalla fotometria alla radiometria
Efficacia per il rischio da luce blu della radiazione luminosa
Pesatura per
luce blu
K m =683 lm⋅W
−1
Unità: W/lm
Pesatura per
illuminanza
KB,V = rapporto fra il flusso di radiazione efficace per il
danno da luce blu ed il flusso luminoso
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Documentazione ROA sul PAF: Criteri di valutazione del rischio fotobiologico delle lampade
per illuminazione generale
Valutazione del rischio oculare: LED
stima del livello di illuminamento dove EB = 1 W/m²,
confine tra RG1 (tmax > 100s) e RG2 (tmax < 100s) in
una sorgente puntiforme , in funzione del CCT
Illuminanza (Lux)
Illuminanza massima
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
5000
Lmax_norm
Lmax_afa
7000
9000 11000 13000 15000 17000 19000
CCT (K)
Attenzione: la valutazione dell'illuminamento da LED
con un luxmetro può comportare errori rilevanti
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