Analisi sulla ricettività Settore alberghiero, dell’area TESS- Miglio D’Oro Valeria Triclini Capitolo I ...................................................................................................................................4 1. Descrizione delle caratteristiche del mercato nazionale.....................................................4 1.1. Punti di forza e di debolezza .......................................................................................4 1.1. L’evoluzione del settore...............................................................................................6 2. L’orientamento al marketing del turismo italiano ...........................................................10 Capitolo II ...............................................................................................................................12 2. Situazione strutturale del settore ricettivo ........................................................................12 2.1 Le principali organizzazioni del settore ricettivo.......................................................12 2.2 Il Turismo Campano e i suoi prodotti .................................................................14 Capitolo III..............................................................................................................................17 3. Il mercato dell’area TESS del turismo ricettivo: scenario competitivo............................17 3.1. Introduzione...............................................................................................................17 3.2. Area TESS: Dinamiche di medio periodo ed evoluzione del settore ricettivo...........18 3.3. Scenario competitivo degli alberghi dell’area TSS...................................................23 3.4. L’orientamento al marketing .....................................................................................26 3.5. Analisi SWOT del settore ricettivo ............................................................................29 Capitolo IV ..............................................................................................................................33 4. Strategia produttiva e di marketing ..................................................................................33 Appendice I .............................................................................................................................37 Appendice II............................................................................................................................39 BIBLIOGRAFIA ....................................................................................................................42 2 Introduzione L’analisi economico/statistica sviluppata nei successivi paragrafi intende fornire alcuni spunti al dibattito sul rilancio del turismo, in particolare sulla ricettività, supportando con l’evidenza dei numeri talune posizioni peraltro note o supposte tali nell’ambito degli addetti ai lavori. Nonostante la conclamata rilevanza del settore, nei suoi molteplici aspetti, il turismo ricettivo rimane sempre un fenomeno poco studiato per cui sussistono notevoli mancanze a partire dalla stessa qualità dei dati disponibili. Quel che segue rappresenta, pertanto, una lettura orientata di una parte dei dati disponibili, ottenuta informatizzando informazioni normalmente fornite solo su carta e sviluppando una serie di elaborazioni statistiche con dati relativa alla recettività dell’area TESS. Quest’area è molto interessante dal punto di vista degli investimenti ricettivi, poiché potenzialmente può offrire al turista una varietà di prodotti turistici. Naturalmente tanti sono gli ostacoli, ma tante sono le opportunità per questa zona. L’obbiettivo, dunque, di questa nostra indagine è sviluppare una strategia di rivalsa dopo aver analizzato i punti di forza e di debolezza dell’area. Nel paragrafi successivi, quindi, fornirò una breve descrizione della dinamica e delle tendenze in atto del mercato turistico/ricettivo a livello nazionale, per poi descrivere il turismo campano e quindi della specifica area TESS. 3 Capitolo I 1. Descrizione delle caratteristiche del mercato nazionale 1.1. Punti di forza e di debolezza L’Italia turistica è caratterizzata da un elevato standard di qualità della propria offerta, apprezzata per la varietà delle combinazioni naturali, culturali e storiche. L’Italia può offrire insieme con una varietà di panorami incantevoli, al più mite dei climi mediterranei ad una cucina meravigliosa. Un vantaggio molto competitivo, inimitabile e non riproducibile. Grazie alla varietà dei paesaggi, può offrire diverse tipologie di vacanze come vacanze al mare, in montagna, o in città d’arte per il grande patrimonio artistico culturale che si ritrova. Di contro , si evidenzia però, che i tanti alberghi Italiani (circa 33 mila) sono poco occupati con un tasso del 39% che è tra i più bassi d’Europa con un turismo legato alla stagionalità. Parte della debolezza del nostro sistema turismo sarebbe da imputare da una parte, al frazionamento delle imprese con poche catene alberghiere e nessuna low cost e dall'altra, alla concentrazione delle presenze nelle città d'arte come Roma, Venezia e Firenze a discapito del resto della nazione. Si può puntare su tre fattori per il rilancio. Intanto maggiore innovazione dei prodotti turistici in grado di ridurre i costi delle imprese specie nel meridione carente di strutture di qualità insieme al potenziamento delle infrastrutture per il turismo e all'integrazione delle politiche promozionali. In secondo luogo la necessità di un osservatorio nazionale per poter disporre dei dati in tempo reale e maggiore cultura turistica con scuole di formazione professionali di eccellenza. Infine una più adeguata governance dove lo Stato deve fare la sua parte per quanto riguarda l'immagine dell'Italia, gli interventi di rete e una eventuale agenzia di assistenza tecnica al sistema. Le regione, dal canto loro, dovrebbero investire maggiormente su un prodotto turistico che va adeguatamente selezionato e sviluppato. 4 Un rilancio del turismo Italiano può avvenire grazie agli investimenti che sono in atto quest’anno come il fondo Delta Immobiliare che in analogia a quanto avviene negli altri paesi, Fimit ha varato un prodotto finalizzato a consentire ai risparmiatori di investire nel mercato immobiliare turistico-alberghiero, strutturando un fondo immobiliare che miri a beneficiare sia della recente forte ripresa dei flussi internazionali, sia di una maggiore richiesta di standard elevati di qualità nelle strutture ricettive1. L’analisi statica non è sufficiente per definire in modo efficace i vantaggi competitivi di un territorio. Per favorire il confronto si usa l’ANALISI SWOT, la quale deriva da “l’Analisi del Territorio”. L'analisi SWOT serve a migliorare i punti di forza e le opportunità approfondendone la conoscenza, interpretandoli in modo innovativo, cercandone il valore aggiunto. Essa serve, inoltre, ad affrontare i punti di debolezza e le minacce e a valutare le nicchie di mercato e i margini possibili di un gioco che sta cambiando (TAB 1). 1 Intervista a Paolo Scordino, responsabile Strategie e Sviluppo Fimit Sgr. Del 17/09/2006 5 TABELLA 1 Punti di forza potenziali 1. Varietà di tipologia di vacanza 2. Alto numero di esercizi alberghieri ed extralberghieri 3. Clima mite 4. Mare e spiagge pulite 5. Patrimonio culturale/storico Opportunità potenziali 1. Innovazione dei prodotti turistici (per ridurre i costi delle imprese) 2. Fondo comune d’investimento immobiliare ( Delta Immobiliare) 3. Marchio “Alberghi Italia” 4. Formazione e specializzazione degli operatori del settore 5. Nuovi mercati Punti di debolezza potenziali 1. Staginalità 2. Basso tasso d’occupazione delle camere 3. Frazionamento delle imprese turistiche(poche catene alberghiere) 4. Non ci sono low cost (inesistenza di pacchetti associati agli esercizi) 5. Concentrazione delle presenze nelle città d’arte Minacce potenziali 1. Inadeguatezza degli investimenti promozionali 2. Nuova concorrenza (Turchia - CroaziaSlovenia- Marocco- Egitto- Tunisia..) 1.1. L’evoluzione del settore Analisi della domanda Gli ultimi dati definitivi che abbiamo a disposizione sono relativi al 2004 e rilevano che effettivamente un aumento degli arrivi c’è stato; gli esercizi alberghieri ed extralberghieri hanno registrato circa 83 milioni di arrivi e circa 336 milioni di presenze. Rispetto all’anno precedente si è verificata una leggera crescita degli arrivi (0,3%) mentre le presenze sono calate del 2,2%2 . Anche nel 2005, se analizziamo i dati provvisori dell’Istat, sia gli arrivi (circa 88 milioni) che le presenze (circa 355 milioni) sono aumentate. Se si analizzano le componenti della domanda nazionale, si vede che gli italiani fanno registrare cali sia negli arrivi che nelle presenze, con una permanenza media di 4,2 giornate (-2,1% rispetto al 2003), mentre gli stranieri mostrano un incremento del 1,3% per gli arrivi, una flessione del 1,7% per le presenze ed una permanenza media di circa 4 giornate (-3,0% rispetto al 2003). 2 Istat, Rapporto del Turismo, anni vari 6 Nel complesso la permanenza media nel 2004 è stata di circa 4 giornate con un calo del 2,4% rispetto all’anno precedente. Nel complesso, la quota di turismo italiana rappresenta il 59% del totale. Negli ultimi tre anni le presenze totali sono calate di poco più di 8 milioni. Presenze italiane e straniere in Italia,anno 2004 60 59 50 41 40 Italiani 30 Stranieri 20 10 0 % di Presenze L’andamento delle presenze per trimestre e residenza dei clienti mostra dati non proprio confortanti, infatti nel periodo Gennaio-Marzo, i turisti italiani fanno registrare una diminuzione dello 0,2% mentre gli stranieri sono stabili, per il periodo Aprile-Giugno, la componente italiana mostra un calo dello 0,7% mentre gli stranieri calano del 4%, il periodo estivo Luglio-Settembre vede un lievissimo incremento degli italiani (0,1%) ed una leggera diminuzione degli stranieri (-0,3%), l’ultimo trimestre evidenzia una stabilità della componente italiana e un incremento del 1,7% degli stranieri. Anno 2004 Italiani Stranieri Se prendiamo in esame i flussi, in particolare le presenze dei clienti sia stranieri che italiani negli alberghi italiani degli ultimi 10 anni, notiamo un aumento fino al 2001, per poi diminuire (causa tra le altre cose, sicuramente gli avvenimenti dell’11 settembre e l’entrata dell’euro) Nel 2004 e in particolare con i dati provvisori 2005 come gia visto in precedenza, c’è un aumento (APPENDICE III) 7 Presenze dei clienti italiani e stranieri negli alberghi italiani nel periodo gennaio-dicembre Clienti Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 122.918 122.223 126.178 87.905 85.377 Totale 208.033 210.823 Fonte. Federalberghi 207.600 2002 128.239 136.392 138.560 133.295 87.192 90.236 97.221 213.370 218.475 233.613 238.882 2003 2004 I Italiani 123.467 Stranieri 84.566 100.322 97.837 231.132 135.217 93.935 229.152 136.618 97.173 233.791 L’analisi per tipo di struttura favorisce il comparto alberghiero che mostra un calo dell’1,4% a fronte del -3,8% delle strutture complementari. Negli alberghi italiani hanno soggiornato più di 132 milioni di italiani (con una permanenza media di 3,39 giorni) e poco più di 93 milioni di stranieri (con una permanenza media di 3,25 giorni). Complessivamente sono quasi 226 milioni i turisti che hanno scelto il comparto alberghiero nel 2004 a fronte dei quasi 230 milioni del 2003. Il comparto extralberghiero invece è stato scelto da circa 67 milioni di italiani (con una permanenza media di 8,03 giorni) e quasi 44 milioni di stranieri (con una permanenza media di 6,49 giorni). In generale, il comparto alberghiero ha risentito in misura maggiore il calo della componente italiana (-1,9%) rispetto a quella straniera (-0,75), mentre il comparto complementare ha fatto registrare variazione negative simile per le due componenti (3,7% italiani e -3,9% stranieri). Tuttavia l’analisi della permanenza media evidenzia come per gli stranieri il calo abbia dato luogo ad una variazione negativa della permanenza più elevata della componente italiana, -2,4% a fronte del -1,7% nell’alberghiero, e -3,0% a fronte di 1,1% nell’extralberghiero. 8 Analisi dell’offerta Per lo studio della ricettività è interessante conoscere la capacità degli esercizi alberghieri ed extralberghieri Secondo i dati provvisori forniti dall’Istat nel 2005 gli alberghi italiani sono circa 33 mila, offrendo più di 2 milioni di posti letto (una cifra che pone l’Italia al secondo posto nel mondo dopo gli Usa)3ma molte camere rimangono vuote al lungo. Gli alberghi italiani sono tantissimi e poco occupati,infatti, il tasso d’occupazione registrato nel nostro paese è del 39% che è tra i più bassi d’Europa, lontano da quello mostrato da concorrenti come Spagna (55%), la Francia (60%) e la Grecia (63,4). Per quanto riguarda l’extralberghiero i dati istat evidenziano un numero complessivo di circa 85 mila esercizi con circa 2milioni e 300mila posti letto (vedi dati Anno 2005 provvisori Istat) Capacità degli esercizi alberghieri per ripartizione geografica - RIPARTIZIONI GEOGRAFICHENumero Letti Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole ITALIA 6.538 14.550 6.168 4.270 336.965 759.987 408.257 326.289 Camere Bagni 177.379 395.906 198.394 160.333 171.879 397.068 195.521 152.764 1.844 190.253 85.112 83.246 33.370 2.021.7511.017.1241.000.478 Fonte ISTAT, dati provvisori 2005 3 Sole 24 ore, 24 settembre 2004 9 Totale esercizi extralberghieri4 Ripartizione geograficheNumero Letti Nord Ovest 305.186 4.573 Nord Est 65.025 854.492 Centro 11.090 650.648 Sud 3.266 380.867 Isole 1.319 134.709 Italia 85.273 2.325.902 Nostra elaborazione su dati ISTAT, dati provvisori 2005 2. L’orientamento al marketing del turismo italiano La crescita della concorrenza internazionale, la mutevole dinamica dei consumi, i sempre più elevati livelli qualitativi dell'offerta turistica dei Paesi concorrenti rappresentano alcune delle sfide con le quali il Sistema Italia si deve confrontare. Se in passato infatti le imprese turistiche potevano contare sulla concorrenzialità dei prezzi per affermarsi sui mercati internazionali, si scontrano oggi con difficoltà costituite in particolare da una presenza sempre maggiore di nuovi Paesi generatori di incoming, con una offerta sempre più competitiva e dall'aumento delle esigenze di una domanda sempre più orientata verso la qualità dei prodotti e dei servizi. Occorrono, invece, politiche di offerta adeguate alle caratteristiche dei singoli mercati e basate su fattori di competitivita; mutando i livelli di competitivita, muta la strumentazione promozionale che deve essere via via sempre più intensificata. L'industria turistica, ed in particolare quella europea, vede infatti crescere in maniera esponenziale la pressione delle destinazioni emergenti: lo sviluppo sociale ed economico della domanda e dell'offerta, le influenze politiche, i cambiamenti demografici e sociali, le innovazioni tecnologiche, uno scenario sempre più variegato di beni e servizi, concorrono a modificare repentinamente i comportamenti turistici e con essi le "leve di attrazione" richieste. I tre quarti 4 Campeggi e villaggi turistici,alloggi in affitto, agro-turistici,B&B, ostelli, rifugi alpini, case in affitto, altri esercizi 10 delle NTA europee pongono a base delle proprie strategie l'incremento dei fondi destinati alla promozione; strategie di marketing più aggressive e diversificate; la creazione di joint-ventures con il settore privato; lo sviluppo della tecnologia per un accesso istantaneo ed interattivo a prodotti e servizi. Fatta eccezione per Spagna e Italia, le cui attività di promozione e marketing sono ancora quasi totalmente finanziate con fondi pubblici, molti paesi europei puntano inoltre sempre più sulle partnerships con il settore privato (è il caso dell'Irlanda, con il 79% di risorse pubbliche ed il 21% di apporti privati). Importanti, infine, gli investimenti per l'informatica applicata al turismo per la creazione di networks alternativi ed integrativi alle tradizionali attività svolte dagli Uffici. Le strategie degli enti nazionali del turismo europei: maggiori investimenti promozionali diversificazione dei prodotti diversificazione dei mercati joint ventures con il settore privato tecnologia dell'informazione Occorre affrontare i quattro nodi del turismo italiano - le imprese: verso le quali bisogna incentivare una cultura della promocommercializzazione, costruendo prodotti integrati e premiando processi di aggregazione fra imprese; - l'organizzazione turistica che richiede urgenti riforme che rendano più trasparente e comprensibile il sistema, con la classificazione alberghiera, il rapporto qualitàprezzo; - la qualità che necessita di un grande impegno per la riqualificazione del patrimonio; - le risorse che, in una situazione critica per la finanza pubblica, necessitano di essere ottimizzate con le risorse dei privati. E chiama in causa anche il sistema bancario che pure dovrà fare la sua parte per aiutare le imprese turistiche, attraverso strumenti finanziari nuovi e adeguati. 11 Capitolo II 2. Situazione strutturale del settore ricettivo 2.1 Le principali organizzazioni del settore ricettivo Uno strumento utile alla collaborazione tra le imprese con enti ed istituzioni sono i Consorzi o le organizzazioni o associazioni di settore. L’attuale situazione consortile va inserita in un quadro di grande espansione e globalizzazione dei mercati . Queste aggregazioni, infatti, permettono la crescita dei singoli, nell’ambito di un’unica attività propositiva, e l’ampliamento relazionale con nuovi mercati. Per quanto riguarda gli albergatori, Federalberghi da oltre cento anni è l'organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa degli albergatori italiani. Essa rappresenta le esigenze e le proposte delle imprese alberghiere nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali. Federalberghi si propone di valorizzare gli interessi economici e sociali degli imprenditori turistici e di favorire il riconoscimento del loro ruolo sociale, l'affermazione dell'economia turistica, la promozione dell'offerta turistico ricettiva nazionale. Federalberghi stipula contratti nazionali di lavoro, svolge e patrocina attività scientifica per l'analisi del settore, promuove la formazione imprenditoriale degli associati, assiste e coordina il sistema organizzativo a livello territoriale ed a quello regionale nelle attività di tutela delle imprese. Nel sito delle associazioni degli albergatori Italiani ad ogni regione risultano una serie di associazioni che si sono registrate nel sito per quanto riguarda la Campania abbiamo: Associazione degli Albergatori Napoletani Associazione Provinciale Albergatori di Salerno Unione Penisola Sorrentina Albergatori Associazione Albergatori Isola d'Ischia Associazione degli Albergatori Pompeiani 12 L’ADAN ( Associazione albergatori napoletani) associa circa 200 aziende ubicate nei Comuni di Napoli, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano, Pozzuoli, Bacoli, Pompei, Ercolano, Torre del Greco e Castellammare. Gli scopi statutari dell’Associazione prevedono la tutela degli interessi degli associati e la promozione di tutte le iniziative utili ed opportune per l’incremento delle attività turistico-alberghiere. In particolare, per il raggiungimento degli scopi sociali, essa si propone: 1. lo studio dei problemi economici, giuridici, sindacali e fiscali interessanti le attività turistico/alberghiere. 2. la tutela e la rappresentanza degli associati in tutti i problemi di carattere collettivo e nei confronti di qualsiasi Autorità, Ente ed Organizzazione. 3. l’assistenza degli associati, da svolgersi in specie mediante l’aggiornamento sulle norme di legge e le iniziative di loro interesse e l’intervento a sostegno di problemi che, pur riguardando i singoli associati, abbiano riflessi di carattere generale. 4. il mantenimento di rapporti con organizzazioni alberghiere e turistiche e con autorità nazionali e straniere. 5. la stipula di accordi collettivi di lavoro ad ogni livello. 6. lo sviluppo della propaganda turistica della zona mediante l’unificazione della pubblicità, ed ogni iniziativa promozionale riguardante il prodotto turistico. L’ADAN, tra le sue attività collaterali, organizza nella sua nuova sede manifestazioni e spettacoli tesi a migliorare l’accoglienza turistica nella città; fornisce ai Soci assistenza tributaria, fiscale, e in materia di lavoro; offre inoltre, attraverso convenzioni, assistenza assicurativa e per il credito agevolato. 13 2.2 Il Turismo Campano e i suoi prodotti II turismo rappresenta per la Regione Campania una risorsa di prioritaria importanza, dal punto di vista sociale, economico e culturale. Il fascino della regione è dovuto alle sue meravigliose coste, alle splendide isole, alla vasta pianura, alle località termali, agli spettacolari ambienti montani, alle risorse enogastronomiche, di sua lunga storia; storia che ha lasciato tracce profonde nell'archeologia, nei monumenti, nell'architettura civile ed in quella religiosa, nelle tradizioni artigiane, nel folclore e nella calda ospitalità della sua gente. L'offerta turistica regionale si presenta ricca e variegata; ben otto sono i comprensori turistici in cui è suddivisibile il territorio campano. Ogni comprensorio vanta risorse capaci di collocare le località campane in una posizione di assoluto favore agli occhi del turista. Accanto ai conosciuti poli "monopolistici": "la città di Napoli, le isole, i siti archeologici, la costiera amalfitana e sorrentina...", caratterizzati da una propria autonomia che li impone sul mercato in modo indipendente dal territorio in cui sono collocati, si annoverano una molteplicità di "siti minori" meno conosciuti la cui presenza è rispondente alle tendenze "globali", volte a scegliere destinazioni alternative alle grandi città d'arte. Nel 2002, infatti, alle consuete mete preferite: la città di Napoli, la Penisola Sorrentina, la Costiera Cilentana, la provincia di Benevento, le isole, si è verificato l'aumento delle presenze turistiche nelle numerose "località" minori (Castellammare di Stabia ( 1 , 1 ) , Pompei (4,2), Pozzuoli (3,3)) dove si è registrata, tra l'altro, una crescita significativa rispetto al calo sensibile che ha toccato le isole del golfo partenopeo5. L'offerta ricettiva della regione consta di poco più di 1.400 esercizi alberghieri per un totale di 90 mila posti letto [di cui l'88% si "distribuisce" tra le province di Napoli (60%) e Salerno (28%). Sono presenti circa 750 strutture extraIberghiere tra campeggi, villaggi, alloggi privati, agriturismo ed altri esercizi complementari. Il 5 TESS – Costa del Vesuvio, Analisi dei fabbisogni professionali 14 fenomeno alberghiero si concentra nella provincia di Napoli, mentre la provincia di Salerno detiene il primato nell'offerta extraIberghiera con campeggi, villaggi e camere; nella provincia di Avellino invece, si registra il maggior numero di agriturismi. Difficile censire il fenomeno dei Bed & Breakfast, la cui gestione a livello istituzionale è a capo dei Comuni. Negli ultimi 10 anni la domanda turistica in Campania ha presentato un trend positivo. Il turismo per l’anno 2004 ha mostrato due tendenze opposte: da un lato una crescita per la componente alberghiera, sia per gli arrivi (0,7%) che per le presenze (4,1%), dall’altro un segno negativo per il comparto extralberghiero (arrivi -2,3%, presenze 5,7%). Complessivamente le presenze turistiche in Campania sono cresciute dello 0,7% rispetto al 2003 e sono state quasi 21,5 milioni, di cui il 67% circa per il comparto alberghiero e il restante nell’extralberghiero. Il confronto con l’anno 2003 evidenzia una variazione positiva dello 0,7% per le presenze turistiche in Campania a fronte del calo nazionale del 2,2%. In tal modo l’incidenza della quota campana sul totale presenze nazionali è passata dal 6,1% al 6,3%. Per quanto riguarda il flusso di provenienza il turismo italiano e straniero crescono nello stesso comparto, l'alberghiero, mentre entrambe fanno registrare variazioni di segno negativo per il settore complementare. Le presenze alberghiere straniere sono cresciute di quasi il 7% rispetto al 2003, le italiane del 2% circa. Invece nell'extralberghiero la componente straniera mostra un calo del 7% circa, quella italiana del 5%. La ripartizione provinciale mostra la consueta prevalenza della provincia napoletana che rispetto all'anno precedente mostra un incremento del 6% circa, unico incremento insieme a quello della provincia beneventana con il 4,4%. Il comparto alberghiero mostra una supremazia napoletana ancora più incisiva e i turisti a Napoli nel comparto fanno registrare incrementi rispetto al 2003 del 8%, a Benevento del 2%. Le altre province mostrano invece segni negativi 15 rispetto all'anno precedente, Salerno perde il 4%, Caserta l'8% e Avellino il 7%. 2.2.1. I prodotti turistici campani I prodotti turistici regionali, identificati, anche, come "turismi", sono molteplici e poche sono le richieste, in tal senso, che la regione non è in grado di soddisfare. Tra i vari turismi si elencano il: crocieristico; termale; culturale; naturalistico; diportismo nautico; congressuale; religioso; balneare, l'archeologico e l'enogastronomico. (Appendice II) Ogni turismo si presenta ricco di risorse, per cui gli itinerari da proporre sono svariati. I vari prodotti sono supportati da servizi infrastrutturali di: mobilità, ristorazione e ricettività, intrattenimento ed accompagnamento, intermediazione. Secondo l’Osservatorio Nazionale sul Turismo italiano6, nelle vacanze del periodo tra giugno e dicembre 2004 è il mare il protagonista delle scelte degli italiani (65,3%), in maniera anche crescente rispetto al 2003 (60,3%). Resta comunque forte il fascino per le città d’arte (12,3%); il mare in Campania risulta essere il prodotto vincente per circa il 75 % e il turismo termale è presente in Campania oltre il 30% cifra più alta in Italia (TAB. APPENDICE II) e la motivazione principale della scelta della destinazione della vacanza principale riguardano principalmente le bellezze naturali del luogo (35,2 %)7 6 7 Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano-Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 16 Capitolo III 3. Il mercato dell’area TESS del turismo ricettivo: scenario competitivo 3.1. Introduzione L’area TESS –Miglio d’Oro è costituita da 16 Comuni e si estende lungo la costa a sud di Napoli e quello più interno dei monti lattari e del boschese; i Comuni interessati sono: Boscotrecase, Boscoreale, Casola, Castellammare di Stabia, Gragnano, Lettere, Pimonte, Pompei, S. Antonio Abate, S.Maria la Carità, Torre Annunziata, Trecase, Portici, Ercolano, S. Giorgio a Cremano, Torre del Greco. Si tratta di una lunga fascia compresa tra il Vesuvio ed il mare, un'area famosa per la millenaria storia, documentata dalle città e dalle ville patrizie e rustiche scomparse in seguito alle eruzioni del Vesuvio ( Pompei, Ercolano, Oplonti; riconosciuti beni culturali di notevole valore e pregio e pertanto inseriti nel 1997 nella "Lista del Patrimonio Mondiale"(WHLj dell'UNESCO ) sempre ricostruite e reinsediate con incredibile costanza a testimonianza della bellezza e della centralità del luogo, della sua salubrità, della sua fertilità, della presenza copiosa di acque termali, della bellezza paesaggistica delle falde del vulcano, che digradano dolcemente verso il mare8 La popolazione complessiva dell’area , è pari a 520138 abitanti, rappresentanti il 17% dell’intera popolazione della provincia di Napoli. Dopo anni di continua crescita della popolazione , il trend demografico dell’area ha cominciato una progressiva inversione di tendenza nelle area più densamente abitate. La densità abitativa resta, però, ancora elevata soprattutto in relazione alla messa in sicurezza del territorio rispetto ai fenomeni vulcanici ed idrogeologici. I comuni dell’area sono diversi tra loro, con superfici che vanno da un minimo di 3.93 kmq di S. Maria la Carità ad un massimo di 30.66 kmq di Torre del Greco. 8 Analisi dei fabbisogni professionali, TESS Regione Campania 17 L’andamento demografico ha sensibilmente inciso sullo stato ecologico-ambientale dell’area: le riconversioni delle zone agricole in edilizia industriale sono state artefici dell’esplosione demografica avuta negli anni 80. Un uso intensificato del territorio, abbinato ad una assenza di politiche, ha determinato un elevato stato di congestione creando un vero e proprio caos urbanistico. L’area TESS, infatti presenta vaste aree abbandonate per la dismissione di impianti industriali. Quindi anche se l’area dispone di straordinari attrattori turistici, ancora poco valorizzati, nonché di importanti risorse e potenzialità di integrazione e completamento della proposta ospitale, non si possono nascondere gli oggettivi problemi di infrastutturazione , di gestione del suolo, di convivenza civile, ecc. La situazione e comunque in evoluzione positiva, soprattutto per la determinazione raggiunta e dimostrata da tutti i soggetti locali, provinciali e regionali, di proseguire lo sviluppo turistico come asse fondamentale del rilancio dell’economia locale di miglioramento della qualità della vita nell’area. A dimostrazione del fatto e coerentemente con la programmazione negoziata, sul territorio sono presenti due strumenti operativi: da un lato il Patto Territoriale del Miglio d’Oro ed il contratto d’Area Tornese –Stabiese, i quali hanno favorito un dinamismo progettuale sia di tipo pubblico che privato, nonché il diffondersi, soprattutto tra gli Enti Locali , di una logica maggiormente “comprensoriale”. Dall’altro va detto che al grande fermento progettuale fa riscontro una disponibilità finanziaria molto consistente, in relazione ad un territorio così ristretto9. 3.2. Area TESS: Dinamiche di medio periodo ed evoluzione del settore ricettivo Abbiamo effettuato un indagine sul campo per incrementare le banche dati gia esistenti sul sistema ricettivo nell’area vesuviana, ponendo maggiore attenzione alle strutture alberghiere che nell’ultima rilevazione, hanno avuto, anche se minimo, un incremento degli arrivi. 9 Costa del Vesuvio “Un distretto turistico d’eccellenza”, 2004 18 • Innanzitutto abbiamo consultato il sito dell’Ept e avuto informazioni, con dati relativi alla capacità alberghiera, agli arrivi e le presenze dei turisti nella provincia; • Abbiamo consultato la camera del commercio per prendere visione di tutte le imprese iscritte • Infine, consultato le pagine gialle, dove abbiamo visualizzato non solo gli indirizzi degli alberghi, ma anche i servizi che gli stessi alberghi offrono ai clienti. L’intera offerta ricettiva dell’area TESS è costituita da: • 88 strutture alberghiere • 4 agriturismi di cui 2 a Lettere, 1 a Pimonte e 1 a Gragnano • 2 Bad & Breakfast, 1 a Pompei e 1 a Torre del Greco, quest’ultimo è stato rilevato attraverso un sopralluogo della città, poiché non ancora registrato ne su pagine gialle, ne su Ept • 1 ostello a Pompei • 2 affittacamere a Portici • 4 campeggi, di cui 3 a Pompei ed 1 a Torre Annunziata Le tabelle qui di seguito consentono di analizzare l’attuale dotazione alberghiera 19 Alberghi Hotel 4 stelle Boscoreale Hotel 3 stelle Hotel 2 stelle Hotel 1 stelle Totale 1 2 3 4 Boscotrecase 2 1 1 Castellammare 5 8 4 1 18 Ercolano 2 3 2 1 8 Gragnano 1 2 2 1 6 Lettere 2 2 1 1 6 Pompei 5 13 6 1 25 Portici 1 1 2 2 2 Pimonte S.Antonio Abate 1 1 S. Maria la Carità 1 1 S. Giorgio a Cremano 1 1 Torre Annunziata 2 2 Torre del Greco 2 4 Trcase 21 Totale 40 2 8 1 1 21 6 88 Extralberghiero Comuni Agriturismi Gragnano 1 1 Lettere 2 2 Pompei Bad & Brakast 1 Ostello Afittacamere 1 Portici 3 2 Pimonte 1 4 5 1 1 Torre del Greco Totale 2 1 Torre Annunziata Totale Campeggio 2 1 1 1 2 4 13 Dai dati disponibili si può ancora rilevare che: • Circa 60 dei 88 alberghi esistenti nell’area, non possono da soli affrontare la domanda dei gruppi organizzati dato il loro esiguo dimensionamento (al di sotto dei 50 posti letto) • L’offerta ricettiva si concentra essenzialmente in 2 comuni, Castellammare di Stabia e Pompei 20 • I magneti di Pompei (scavi e santuario) hanno generato un offerta ricettiva molto esigua • Rispetto al dato provinciale la dotazione alberghiera è molto omogenea sulla fascia medio - bassa dei 2 e 3 stelle (+ 24%) Dall’annuario dell’Ept di Napoli si è inoltre confrontato il prezzo rack rate (listino) delle camere degli alberghi della città di Napoli, delle isole Ischia e Capri, della penisola sorrentina e del comprensorio TESS- Miglio d’Oro. Tranne per gli alberghi a 4 stelle, la competizione del territorio TESS è fondata sul prezzo: gli alberghi a 1, 2, 3 stelle hanno, infatti, prezzi nettamente più bassi rispetto a quelli di pari grado degli altri comprensori . I trend della dotazione alberghiera di posti letto sia per l’intera area che per le singole zone, negli ultimi 50 anni sono stati crescenti fino ad arrivare ad una fase di stasi nel 1990. Da allora la serie storica dell’offerta alberghiera nell’intera area non presenta più dati significativi di crescita ( i posti letti letto dell’ultimo anno di rilevazione coincidono pressappoco con quelli del 1986 e rispetto al 1990, anno di massimo storico, si è perso il 6% dei posti letto) Infine è da considerare che proprio le località con maggiore trazione turistiche alberghiere dell’area (Castellammare e Pompei) a perdere o comunque a non guadagnare posti letto. DOMANDA Nell’ultimo anno di rilevazione nell’area TESS ci sono stati 326.690 arrivi con una permanenza media di 1,43 giorni , determinando 798.407 di presenze sul territorio(Ept). Il 38% delle presenze è costituito da turisti stranieri (nettamente al di sotto della media nazionale, 41%). Tale valore testimonia una difficoltà dell’area a porsi come meta turistica internazionale. Le presenze per categoria alberghiera si ripartiscono nel 26% dei casi in alberghi a 4 stelle, 51% in quelli a 3 stelle, 21% a 2 e 2% ad 1 stella. Questo fenomeno determina 21 il fatto che gli alberghi a 4 stelle , un linea con le politiche di prezzo degli alberghi di pari grado degli altri comprensori turistici partenopei, hanno un rendimento superiore in termini di tasso d’utilizzo dei posti letto10. Tale indice però cala per le categorie inferiori (dal 45% degli alberghi a 4 stelle, al 13% di quelli ad 1 stella). Il tasso d’occupazione alberghiera media dell’area è del 37,9%. I fenomeni turistici sono essenzialmente fenomeni stagionali. Non esiste una tipologia di turismo costante in tutti i periodi dell’anno, ma possono esserci alberghi che differenziando la propria offerta possono essere in attività tutto l’anno. Nell’area TESS- Miglio D’Oro, c’è un crollo della domanda da novembre a febbraio, però se si considera la variazione della distribuzione mensile delle presenze alberghiere nell’area essa è minore di quella media d’Italia e della stessa Provincia di Napoli. Confrontando i coefficienti di variazione, il valore dell’area è, infatti, più basso (0.46 contro 0.74 e 0.52). Analizzando le presenze alberghiere di quest’area si può notare che nonostante la stasi dell’offerta, si rivela un significato trend di crescita delle presenze alberghiere negli ultimi dieci anni (+ 43.3%) 11 ed in particolare, nell’ultimo anno di rilevazione. Questo però non è riuscito a determinare un soddisfacente tasso d’occupazione dei posti alberghieri, che è ancora molto basso (17% in meno rispetto alla città di Napoli). Nel decennio 1991/2001, tanto per l’area oggetto di studio, quanto per la provincia di Napoli e per l’intero paese, si è registrato un incremento delle presenze nelle strutture alberghiere. Dalla comparazione dei dati relativi alle variazioni percentuali delle presenze riferite all’intero decennio preso in considerazione, se da un lato, si nota che la percentuale di crescita delle presenze è circa il doppio rispetto al tasso medio nazionale, dall’altro però ci si rende conto che si è registrata un’erosione di quota di mercato turistico nei confronti di altre aree della provincia partenopea. 10 E’ un indice della produttività delle strutture alberghiere. Il suo valore è dato dal rapporto delle presenze medie giornaliere (rilevate da ept )e il numero dei posti letto 11 Dalle poco più di 550.000 presenze del 1992 ai 800.000 presenze alberghiere del 2001 22 Infatti, mentre le presenze turistiche a livello provinciale sono cresciute del 51% in dieci anni, nell’area Tornese –Stabiese l’incremento è stato del 43,3%. Se confrontiamo la domanda e l’offerta, possiamo fare riferimenti all’andamento dei tassi d’occupazione alberghiera negli ultimi anni: In generale l’area vede un miglioramento per i rendimenti alberghieri dovuto ad un aumento della domanda, più che alla contrazione della concorrenza alberghiera; Oggi Castellammare è il comune che detiene un primato nei rendimenti alberghieri per il simultaneo verificarsi negli ultimi anni di un forte aumento di domanda ed una contrazione dell’offerta I rendimenti alberghieri di Pompei sono costantemente al di sotto dei pur bassi valori dell’intera area; I tassi d’occupazione dell’area a cui appartengono Boscoreale e Boscotrecase, da non giustificare l’attività alberghiera se non come attività complementare ad altre (ristorative per cerimonie). 3.3. Scenario competitivo degli alberghi dell’area TSS Tutto quello che abbiamo analizzato fin ora risulta fondamentale per identificare lo scenario competitivo dell’area. Infatti, dopo questa prima fase di analisi della domanda e dell’offerta, attraverso lo studio dell’area e quindi il censimento delle strutture ricettive sul territorio abbiamo elaborato una serie di modelli per analizzare i competitors dell’area. Innanzitutto abbiamo elaborato un indicatore d’adeguatezza ricettiva alberghiera: “esercizi alberghieri per 1000 abitanti 200612” L’indice così calcolato, conferma un deficit degli esercizi alberghieri dell’area TESS che risulta dello 0,17 circa nettamente inferiore al valore nazionale che è dello 0,6. Poi, prese ogni considerazione gia fatta, abbiamo applicato il modello di Porter per evidenziare il mercato del turismo ricettivo: poiché questo è un mercato maturo si 12 Questo indicatore è stato calcolato in base al numero di abitanti di tutta l’area TESS e il numero complessivo degli alberghi: 520138: 1000=88:X 23 confrontano proposte sempre più competitive, in cui l’offerta risulta essere progettata per soddisfare l’esigenze dei clienti, diversamente si rischia di assumere un ruolo sempre più marginale. MODELLO PORTER Prodotti sostitutivi Alberghi di altri comprensori della prov. di Napoli Potere dei clienti Crescita capacità di scelta dei turisti Struttura del mercato alberghiero (competizione sul prezzo/qualità dei servizi) Potere dei fornitori Nuovi entranti B&B, agriturismi Tale modello evidenzia una debolezza cui sono soggette le strutture che non adottano una strategia di focalizzazione e, in quanto: La struttura del mercato ricettivo/alberghiero maturo è contraddistinta da una crescente competizione sul prezzo rispetto alla qualità dei servizi offerti. In virtù dei cambiamenti della domanda il turismo area TESS si sente minacciato da diversi potenziali prodotti sostitutivi degli altri comprensori. Il potere dei clienti è in costante aumento. Questo è vero sia per la domanda organizzata, sia per la domanda individuale, che attraverso internet ha accresciuto enormemente la propria discrezionalità di scelta. La nascita di B&B e di agriturismi in zona, in cui si può effettuare una vacanza spendendo di meno e vivendo una situazione “familiare”, rendono il prodotto alberghiero meno appetibile. Inoltre abbiamo analizzato schematizzando tutti quelli che abbiamo considerato competitors degli alberghi dell’area TESS: 24 Ogni albergo può essere suddiviso secondo una tipologia a cui abbiamo fatto corrispondere un’eventuale struttura competitiva. Per quanto riguarda gli alberghi per il pernottamento, potrebbero essere sostitutivi ogni struttura extralberghiera localizzata in area in quanto competitivi sul prezzo, ma non su la posizione, poiché localizzate in zone periferiche; ancora, gli alberghi di altri comprensori campani come la costiera o la stessa città di Napoli in quanto localizzate in zone a più attrattività turistica, ma di contro con prezzi nettamente superiori. Come sede di congresso, ci sono le dimore storiche e le ville vesuviane o anche centri polifunzionali che competono a livello locale con le strutture alberghiere dell’area, ma con la discriminante che non hanno la stessa disponibilità di posti letto. Infine, dal punto di vista ristorativo, sono competitivi i ristoranti di charme della stessa area e degli altri comprensori partenopei che possono contare sulla specializzazione del prodotto e sulla localizzazione centrale, ma discriminanti per quanto riguarda il prezzo. TIPOLOGIA CARATTERISTICHE COMPETITORS ALBERGHI Extralberghiero di alta qualità, agriturismi di qualità e 4-5 stelle localizzati nell’area TESS Alberghi di stesso livello localizzati in altri comprensori provinciali Elementi discriminanti: posizione (prossimità ad attrattive), prezzo, raggio distribuzione e comunicazione SEDI DI CONGRESSI Dimore storiche, centri congressi o centri Locale polifunzionali localizzate in area TESS o presso i principali nodi di mobilità (Napoli o Costiera) Elementi discriminanti : accessibilità, disponibilità camere, raggio distribuzione e comunicazione RISTORANTI E SEDI Ristoranti non alberghi, altre strutture di charme attrezzate per ospitare banchetti DI BANCHETTI LIVELLO TERRITORIA LE A livello regionale Provinciale Alberghi/ristoranti a Napoli e in Costiera. Elementi discriminanti: prezzo, attrattività del contesto, cucina, notorietà nell'area 25 3.4. L’orientamento al marketing Il mercato europeo e quello internazionale impongono scelte precise che portano ad attuare politiche indirizzate a realizzare incrementi del rapporto prezzo-qualità, il miglioramento dei servizi offerti, la costante ricerca di nuove proposte in linea con l’evolversi degli orientamenti del mercato. Obiettivi commerciali ambiziosi non sono facilmente perseguibili dalle singole aziende dell’area; ogni tipo di attività ha bisogno di strutturare maggiormente la propria presenza sul mercato. Di qui la necessità di potenziare lo spirito consortile e di attivare una politica di pianificazione che, superando individualismi e occasionalità, realizzi programmi e strategie comuni sulla base di proficui accordi fra aziende: il consorzio. Esso è uno strumento associativo che, conservando l’autonomia delle singole aziende, permette il proseguimento di obiettivi difficilmente raggiungibili con le sole forze di una singola azienda, soprattutto se questa è di piccole dimensioni. L’area vesuviana, da qualche mese, ha un suo strumento per lo sviluppo del turismo sia congressuale che del tour operating. Dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori del settore turistico dell’area costiera vesuviana è nato infatti il Costa del Vesuvio Convention & Visitor Bureau. La nascita del Costa del Vesuvio Convention & Visitor Bureau consentirà ai consorziati l’investimento in attività di interesse comune e la possibilità di raggiungere obiettivi non sostenibili per le singole imprese. Il consorzio ha già fissato nel suo statuto un programma per sviluppare quelle attività necessarie ad intercettare la domanda di un mercato turistico internazionale, sia del congressuale che del tour operating. La mission che Costa del Vesuvio Convention & Visitor Bureau si prefigge: • partecipazione ad un numero sempre maggiore di fiere e workshop internazionali; • promozione e vendita attraverso il web di pacchetti turistici; • formazione e assistenza tecnica alle imprese; • informazione e accoglienza dei visitatori; • attività di merchandising; • realizzazione di eventi per incentivare i flussi turistici anche nei periodi di bassa stagione; • partecipare a gare ed appalti; • sviluppo ed innovazione tecnologica dell’offerta turistica. 26 L’aggregazione delle imprese in consorzio, può realizzare un’offerta turistica integrata che raccoglie le diverse anime del territorio: mare, enogastromia, turismo nautico, archeologia, benessere e termalismo, e soprattutto il Vesuvio. La competenza degli imprenditori associati, e la qualità delle strutture ricettive del territorio, potranno fare la differenza decisiva. Inoltre, per la sua natura solida e al tempo stesso flessibile, il consorzio è riconosciuto quale interlocutore privilegiato per aziende ed istituzioni, qualificandosi come soggetto promotore o esecutore di iniziative, da realizzare anche attraverso finanziamenti ministeriali, comunitari e regionali. La matura consapevolezza degli imprenditori turistici di volersi aggregare, consentirà all’offerta turistica del territorio di posizionarsi al meglio sui mercati esteri, maturi e in espansione. Le peculiarità uniche della Costa vesuviana, invece, costituiscono il patrimonio che Costa del Vesuvio Convention e Visitor Bureau ed i suoi associati, intendono valorizzare, per dare sempre più vitalità a quel settore destinato a costituire la leva dello sviluppo economico. “Il consorzio Costa del Vesuvio Convention e Visitor Bureau – ha dichiarato Domenico Sannino, Presidente del nuovo organismo di promozione turistica - nasce dalla volontà degli operatori privati di tutta la filiera turistica di mettere a disposizione degli enti locali il proprio know how per lo sviluppo turistico dell'area vesuviana, con un occhio di riguardo all'attività congressuale che nella nostra area può contare non solo sulle forti peculiarità legate alla bellezza del territorio, ma anche su una valida offerta strutturale nata in questi ultimi anni e in grado di soddisfare le particolari esigenze del settore. Il Costa del Vesuvio Convention e Visitor Bureau è una realtà di cui oggi fanno già parte albergatori, ristoratori, tour operator, agenzie e centri congressuali, autonoleggi, attività di vendita souvenir, e anche aziende agricole che organizzano tour enogastronomici sul territorio. Attraverso questa operazione si propone di innescare i meccanismi di promozione necessari per lo sviluppo del turismo internazionale sul questo territorio. Negli ultimi anni il settore è stato caratterizzato da una continua innovazione nella gestione, soprattutto con l’obiettivo di ottimizzare i flussi di presenze. Al riguardo un ruolo fondamentale sta svolgendo l’informatica e lo sviluppo delle reti telematiche. In 27 particolare quasi tutte le strutture ricettive dell’area risultano dotate di un personal computer che consente l’accesso alla rete di Internet e la possibilità di attivare siti aziendali e la posta elettronica, innovando, in tal modo, sia le modalità di promozionale le strutture, sia sviluppando nuovi sistemi di prenotazione e gestione delle strutture. Nella nuova era i mercati stanno cedendo il passo alle reti, e la proprietà è progressivamente sostituita dall’accesso ad un nuovo sistema di comunicazioni. Imprese e consumatori cominciano ad abbandonare quello che è il fulcro della vita economica moderna: lo scambio di merci su un mercato fra compratori e venditori. Oggi invece si tende sempre più a parlare di fornitori e utenti, in una economia delle reti dove le aziende non vendono più merci ad altre o fornire servizi, ma si consorziano per mettere in comune le risorse, creando reti allargate fornitore-utente per cogestire le rispettive attività13. Il commercio elettronico è in grado di rendere i sistemi economico-finanziari e le imprese ancor più interdipendenti di quanto non lo siano già ora in piena epoca di globalizzazione. L’electronic commerce, nell’accezione comunemente usata, è inteso come la possibilità di acquistare e vendere beni e servizi via Internet. Il boom delle transazioni on line, è dovuto alla semplicità ed economicità di Internet. La grande rete, infatti, mette in comunicazione imprese ed acquirente in modo rapido ed immediato, con il personal computer o altri strumenti di comunicazione. Grazie a un sito Internet, una struttura alberghiera può illustrare il suo prodotto o le caratteristiche dei servizi che offre, attraverso il dialogo telematico, l’utente può decidere di acquistare un soggiorno in una struttura, attivando con un click del mouse un’apposita richiesta. I pagamenti si possono effettuare con carte di credito, oppure con bonifici bancari o altri mezzi convenzionali. Spesso la transazione non si conclude interamente on line, ma si perfeziona con altri metodi, quali lo scambio di documenti e di ordini via fax. In quest’ultimo caso il Web serve solo come elemento 13 J. Rifkin, L’era dell’accesso. La rivoluzione della new economy, Mondadori, Milano;2000, pp. 6-7 28 di incontro tra domande e offerta, ma l’effettiva conclusione contrattuale della vendita segue i canali usuali. Fondamentale comunque è per la struttura la sua visibilità a livello internazionale, che a poco costo riesce a pubblicizzarsi su ogni mercato. 3.5. Analisi SWOT del settore ricettivo Infine, dopo questa analisi elaborata del comparto ricettivo, è parso necessario procedere ad una SWOT analysis (Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats) delle variabili che possono incidere sulla ricettività dell’area definendole come fattori di forza e di debolezza del territorio rispetto ai suoi concorrenti, le opportunità che potrebbero delinearsi in futuro, nonché le minacce che si profilano all'orizzonte. I punti di forza delle strutture ricettive • Presenza delle strutture in un area con siti archeologici di Pompei, Ercolano ed Oplonti di immenso valore; • Presenza delle strutture in zone di notevole interesse naturalistico, principalmente il Vesuvio che risulta essere famoso per gli eventi catastrofici che lo hanno caratterizzato e perché è l’unico vulcano attivo dell’Europa continentale. Inoltre si aggiungono le risorse del complesso del faito – Monti lattari. • Presenza delle strutture in aree ad alto valore storico-culturale, basti pensare alle regge di Portici e del Quisisana a Castellammare a cui si aggiungono le 121 ville vesuviane del Miglio d’Oro • Nei paragrafi precedenti si è affermato che le strutture di quest’area non hanno problemi di stagionalità, quindi c’è un flusso di turisti abbastanza costante. Questo può determinare un importante incentivo agli investimenti nel settore • L’area geografica oggetto di interesse, l’ampio bacino demografico ed urbanistico della TESS ed il nucleo di importanti enti territoriali coinvolti hanno determinato la circostanza che nella stessa area venissero costituiti diversi ed importanti Progetti Integrati e Progetti Integrati territoriali 29 • Il clima e temperato con accentuati caratteri di mediterraneità con temperature massime intorno ai 27° e le minime intorno agli 0° solo in gennaio e febbraio. Punti di debolezza • Insufficiente sfruttamento delle potenzialità dell’area • Modesta diffusione dei servizi di marketing • Inadeguatezza delle strutture, che come gia detto, sono scarse in rapporto al numero degli abitanti e non sono in grado di ospitare gruppi turistici organizzati causa carenza posti letto • Vincoli paesaggistici • Degrado di sistemi urbani che incide profondamente sulle prospettive di sviluppo turistico Opportunità • Una buona opportunità per il turismo dell’area TESS, nasce anche da una saturazione dell’offerta ricettiva della città di Napoli. Infatti, secondo i dati dell’EPT, il tasso d’occupazione di tali alberghi è pari al 59% (contro il 39% del tasso d’occupazione italiano) valore piuttosto elevato a testimonianza della saturazione. Notevole è anche la crescita negli ultimi 10 anni del trend di domanda turistica a Napoli, non essendo stata supportata da un eguale aumento dell’offerta ricettiva ( dal 1993 ad oggi le presenze alberghiere nel capoluogo partenopeo sono aumentate del 59% mentre il numero dei posti letto del 6%14 ) questa appare, per l’area vesuviana, un’opportunità di cui fruire. La saturazione del sistema ricettivo partenopeo può favorire, infatti, un bacino di domanda da conquistare per l’area vesuviana, data anche la maggiore difficoltà di reperire su Napoli immobili liberi, che, riconvertiti a fini ricettivi, possono incrementare significativamente l’offerta alberghiera. Per l’area vesuviana ciò potrebbe essere facilitato, in quanto grazie al censimento delle aree dismesse sul territorio effettuato dalla TESS, queste stesse possono essere recuperate ed 14 Costa del Vesuvio “Un distretto turistico d’eccellenza”, 2004 30 utilizzate ed almeno una decina di queste si prestano bene alle esigenze di localizzazione di nuove opportunità ospitali. • Politiche regionali • Il consorzio “costa del Vesuvio Convention e Visitor Bureau, di cui ampiamente parlato precedentemente • Disponibilità di aree dimesse, di cui TESS ha effettuato un censimento e progettato, in alcuni casi già realizzato la riconversione in strutture alberghiere Le minacce • Assenza di una cultura dell’accoglienza: poiché questo territorio è stato a lungo estromesso dal mercato turistico, può avere conseguenze negative nell’approccio tra sistema imprenditoriale e popolazione locale e turisti. Non è diffusa, infatti, una cultura dell’accoglienza ed ospitalità che guardi al turista quale risorsa permanente nel tempo. • Rischio idrogeologico: è una priorità assoluta su cui prevedere politiche d’intervento. Il Vesuvio è un vulcano attivo ed il rischio d’eruzione è enorme; inoltre l’area è a rischio idrogeologico dovuto ad una carenza di opere idriche. • Resistenza all’entrata di nuovi attori imprenditoriali: lo sviluppo indotto di nuova imprenditoria potrebbe essere considerato dagli imprenditori preesistenti un immissione indesiderata. Questo provocherebbe tensioni sociali. 31 Punti di forza Punti di debolezza Presenza in aree archeologiche di elevato interesse Insufficiente sfruttamento delle potenzialità dell’area Particolare rilevanza ambientale e paesaggistica Modesta diffusione dei servizi di marketing Presenza di alto patrimonio storico- culturale Inadeguatezza delle strutture Bassa stagionalità Vincoli paesaggistici Possibilità di finanziamenti Degrado di alcuni sistemi urbani Clima Opportunità Minacce Saturazione dell’offerta ricettiva della città di Napoli Assenza di una cultura dell’accoglienza Politiche regionali Rischio idrogeologico e vulcanico Costa del Vesuvio Convention e Visitor Bureau Resistenza entrata nuovi attori imprenditoriali Disponibilità di aree dismesse 32 Capitolo IV 4. Strategia produttiva e di marketing Gli obiettivi di mercato del prodotto ricettivo possono essere classificati in questo modo: 1. Necessità di passare da un turismo “mordi e fuggi”, ad un turismo “stanziale”. L’importanza di un sito archeologico come Pompei che risulta essere il secondo sito più visitato d’Italia, o come il Vesuvio o le Ville Settecentesche, le bellezze paesaggistiche o ancora la cultura enogastronomia, ecc.. potrebbe rendere l’area TESS appetibile per qualsiasi tipo di turista ma i dati relativi al tasso d’occupazione degli alberghi in tale zona evidenziano il contrario. 2. Intensificazione degli arrivi del target alberghiero, è un obiettivo praticabile , senza incidere particolarmente sulla capacità di carico delle risorse turistiche e dei sistemi urbani, se perseguito con adeguate politiche di gestione dei flussi turistici. In particolare va ricordato che per ospitare gruppi turistici gli alberghi necessitano di circa 50 posti letto e che i traffici turistici tendono a muoversi in maniera complementare al traffico cittadino. 3. Creazione di un’immagine di distretto per gli alberghi dell’area TESS, con la creazione di identità riconoscibile e notorietà del marchio e del prodotto alberghi “ Costa Del Vesuvio” Ad ognuno di questi obiettivi del prodotto ricettivo/alberghiero abbiamo elaborato relative azioni per conseguirlo e gli interventi (alcuni dei quali gia in atto e altri da perseguire). Per un turismo stanziale, innanzitutto l’azione imminente è migliorare la qualità dei servizi ricettivi attraverso la formazione sia dei dipendenti, sia degli stessi 33 imprenditori ed inoltre, adozione di sistemi di qualità per le imprese, con servizi di tipo formativo – informativo e consulenziale necessari ad elevare gli standard qualitativi delle imprese operanti nel settore; Interessante sarebbe l’opportunità per l’area, la creazione di un’area shopping che valorizzi la produzione tipica locale come corallo o prodotti alimentari (localizzabili in strutture presenti su aree dimesse possibilmente nell’ambito o immediatamente nei pressi dei centri cittadini); ancora, la creazione di locali d’intrattenimento diurni e notturni, tutto ciò anche per proporre l’area vesuviana in alternativa a Napoli come centro vacanza. Per intensificare gli arrivi, l’azione da noi elaborata, è l’accrescimento dei posti letto negli esercizi alberghieri e migliorare i collegamenti nella città e tra le città. Questo non è facilmente raggiungibile ma potrebbe esserlo con il riutilizzo del patrimonio immobiliare dimesso a fini ricettivi, privilegiando strutture di valore, in aree ben collegate. Miglioramento della rete dei trasporti che siano coerenti con le politiche di miglioramento e mantenimento della qualità ambientale15. 3. Per la creazione di un’immagine di distretto, risulta fondamentale una formazione per la diffusione di una cultura d’accoglienza al turista del personale “front office” della pubblica amministrazione, animazione per la diffusione della cultura dell’accoglienza rivolta a tutta la cittadinanza ancora formazione finalizzata all’aggregazione d’impresa rivolta ad operatori locali. Fondamentale risultano le azioni di marketing a livello internazionale. Così potremmo schematizzare gli strumenti da utilizzare in modo sincronico su ogni mercato (internazionale, nazionale e regionale): •Fiere di settore Italia e Estero •Eventi di presentazione e conferenze stampa (per stampa, pubblico e operatori) •Workshop dedicati e road show •Educational operatori e stampa in Campania 15 Va ricordato infatti che per i viaggi organizzati dai più seri tour operator comportano un’azione di visitor management del territorio, infatti, essi tendono: 1. all’utilizzo di mezzi collettivi 2. a proteggere i turisti dalla microcriminalità 3.ad utilizzare itinerari collaudati 4. a far viaggiare i turisti in orari di traffico meno intenso 34 •Campagne pubblicitarie e di comunicazione •Co-marketing •Azioni di p.r. e relazioni con la stampa Linea Editoriale – materiale promozionale e di comunicazione/informazione OBIETTIVI AZIONI INTERVENTI Non turismo “mordi e fuggi” Migliorare la qualità dei servizi ricettivi Proporre l’area vesuviana in alternativa a Napoli come centro vacanza Intensificare i nuovi arrivi Accrescere il numero dei posti letto Migliorare i collegamenti Creazione di un’immagine di distretto Creazione distretto Formazione Imprenditori Formazione dipendenti Politiche di marketing dell’area vesuviana Locali d’intrattenimento notturni Miglioramento servizi complementari Riutilizzo del patrimonio immobiliare dimesso Organizzare il turismo per ridurne l’impatto sui sistemi urbani Interventi sulla rete dei trasporti Politiche di marketing internazionale Diffusione dell’immagine degli alberghi “Costa del Vesuvio” Creazione ad hoc di itinerari “ area vesuviana” Formazione di una cultura di 35 Conclusioni Il mercato ricettivo è diventato estremamente competitivo. Oggi la competizione non si gioca più come per il passato, unicamente sull’originalità e l’attrattività delle risorse turistiche delle località di destinazione .La concorrenza si esprime sul terreno dei servizi offerti (sia in termini quantitativi che qualitativi) e sulla loro integrazione, sul rapporto qualità prezzo, sulla soddisfazione dei bisogni del cliente , e soprattutto, sulla capacita di rispondere alla complessificazione dei consumi . Emerge, infatti, sempre di più una tendenza complessificazione dei consumi turistici e si presenta quindi la necessita, dal lato dell’offerta, di creare, attraverso meccanismi di integrazione sistemica, offerte modulari in grado di rispondere efficacemente a richieste di tipo personalizzato. Inoltre sempre in termine di variazione sul fronte della domanda, lo sviluppo tecnologico contribuisce a rendere il turista sempre più competente ed informato: questo è quello su cui si deve insistere per rendere l’area TESS ancora più competitiva. 36 Appendice I Come già anticipato, ciascun turismo è ricco di risorse; elencandone brevemente alcune è indubbio che: > II "turismo archeologico" da rinomanza alla regione grazie ai singolari siti di rinomanza internazionale; > il "turismo naturalistico" è fortemente caratterizzato da un consistente patrimonio che lo rende unico nel suo genere; > il "turismo culturale" è contraddistinto da un immenso patrimonio storicomonumentale: centri storici, borghi, castelli, palazzi, ville, chiese, porte, regge, musei, parchi, fontane, ricchezza di tradizioni, feste e folclore; > il "turismo termale" può contare non solo sull'impronta salutistica che trasmette la particolare gradevolezza del clima lungo tutta la zona costiera ma soprattutto sull'ingente patrimonio di acque curative distribuite tra le varie stazioni termali ; > tra le varie risorse il "turismo eno-gastronomico" e l'arte culinaria della regione rivestono un ruolo di vitale interesse, proprio grazie alla presenza di forti tradizioni e specificità ed al ruolo sempre più frequente "di movente" di viaggio ed escursioni che questo prodotto rappresenta per numerosi turisti; > tra gli innumerevoli settori che contraddistinguono e formano l'industria turistica il "turismo crocieristico" è caratterizzato da un forte dinamismo dovuto soprattutto al lavoro compiuto dalle compagnie di crociera che attraverso una corretta politica di costi e comunicazione hanno trasformato lo stereotipo della crociera rivolta ai soli "fruitori benestanti, alla ricerca di servizi di lusso e con molto tempo a disposizione" in una variante di vacanza, con differenti livelli di servizio/qualità, accessibile, ed appetibile a molti. In prospettiva i terminal marittimi di Napoli e di Salerno e lo scalo di Sorrento potrebbero accrescere il ruolo già svolto, potenziando i servizi portuali; > la presenza dei porti turistici, rivolti ai piccoli natanti è un fattore di sviluppo non trascurabile. Il "diportismo nautico" muove ingenti flussi turistici, si tratta di un turismo di nicchia attorno al quale si muovono numerose attività economiche La programmazione integrata regionale punta, tra le varie iniziative di intervento, sullo sviluppo dei porti turistici 37 attraverso il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi e la nascita e/o la crescita di veri e propri indotti turistici; > il "turismo congressuale" può avere uno sviluppo ulteriore e maggiore in una regione come la Campania con un così forte appeal turistico. Ad oggi sono in aumento i meeting di piccole dimensioni (poiché presenti numerose strutture alberghiere) ed in diminuzione quelli con un elevato numero di partecipanti a causa della mancanza di idonei "contenitori"; sicuramente sono ancora inespresse le straordinarie potenzialità che questo settore ancora può generare perii turismo in genere; > il "turismo balneare" ricopre un ruolo peculiare per gli impatti economici ed occupazionali. La risorsa mare rappresenta l'elemento base ma spesso non basta se non è seguita da una serie di servizi complementari [strutture ricettive, accessibilità, presenza di un centro storico o di buona offerta enogastronomica, la vicinanza di luoghi di interesse storico-artistico o naturalistico) e comunque è sempre col legata a motivazioni di tipo naturalistico, storico-culturale, eno-gastronomico, artistico; > il "turismo religioso" rappresenta una realtà forte per la regione e le motivazioni di tale turismo si legano fortemente a quelle culturali, oltre che a quelle di fede. Innumerevoli sono le manifestazioni legate a ricorrenze religiose ed al rito dei santi; la Campania mostra in tal senso una religiosità popolare molto forte e vari sono i luoghi di culto inseriti negli itinerari religiosi effettuati dai pellegrini. 38 Appendice II Prodotti Turistici Mare Montagna Lago Città d’arte Campagna Terme Sito Archeologico % sul totale delle vacanze 65.3 12.5 1.7 12.3 6.7 1.1 0.4 APPENDICE III Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti, categoria e tipo di esercizio - Anno 39 2005 (a) CATEGORIE E TIPI ITALIANI DI ESERCIZIO Arrivi Presenze STRANIERI Perm. media Arrivi TOTALE Presenze Perm. media Arrivi Perm. media Presenze Alberghi di 5 stelle e 5 stelle lusso 689.719 2.017.601 2,93 1.275.734 4.008.418 3,14 1.965.453 6.026.019 3,07 Alberghi di 4 stelle 12.905.433 34.352.176 2,66 12.564.799 36.863.287 2,93 25.470.232 71.215.463 2,80 Alberghi di 3 stelle 20.611.804 70.331.469 3,41 12.370.790 41.982.300 3,39 32.982.594 112.313.769 3,41 Alberghi di 2 stelle 4.371.993 16.206.904 3,71 2.565.112 9.405.165 3,67 6.937.105 25.612.069 3,69 Alberghi di 1 stella 1.507.991 5.966.524 3,96 980.791 3.473.870 3,54 2.488.782 9.440.394 3,79 Residenze turistico alberghiere Esercizi alberghieri 1.208.556 41.295.496 9.347.400 138.222.074 7,73 3,35 1.112.801 30.870.027 6.364.498 102.097.538 5,72 3,31 2.321.357 72.165.523 15.711.898 240.319.612 6,77 3,33 Campeggi e villaggi turistici 1.904.382 18.113.936 9,51 1.870.961 13.068.691 6,99 3.775.343 31.182.627 8,26 Alloggi in affitto 4.264.919 36.235.456 8,50 3.660.936 25.444.776 6,95 7.925.855 61.680.232 7,78 Alloggi agro-turistici 843.836 3.338.201 3,96 503.169 3.206.862 6,37 1.347.005 6.545.063 4,86 Altri esercizi Esercizi complementari 1.904.691 8.917.828 10.816.857 68.504.450 5,68 7,68 1.150.046 7.185.112 4.472.259 46.192.588 3,89 6,43 3.054.737 16.102.940 15.289.116 114.697.038 5,01 7,12 50.213.324 206.726.524 4,12 148.290.126 3,90 88.268.463 355.016.650 4,02 TOTALE ESERCIZI 38.055.139 (a) Dati provvisori Appendice IV LA CAMPANIA 40 PROVINCE REGIONI ITALIANI STRANIERI TOTALE Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Caserta 134915 484615 51713 320442 186628 805057 Benevento 52965 132296 6634 23808 59599 156104 Napoli 1458644 5269051 1287874 5121059 2746518 10390110 Avellino 104542 204404 13036 34661 117578 239065 Salerno 973736 5141144 362458 2474997 1336194 7616141 Campania Totale 2724802 11231510 1721715 7974967 4446517 19206477 Tab 1 ANNI arrivi CASTELLAMMARE DI STABIA presenze Permanenza media Anno 2000 63.145 211.501 3,3 di cui stranieri 24.087 55.792 2,3 Anno 2001 68.761 240.906 3,5 di cui stranieri 25.438 64.872 2,6 Anno 2002 70.673 253.327 3,6 di cui stranieri 28.251 74.467 2,6 Anno 2003 72.626 251.207 3,5 di cui stranieri 31.629 82.778 2,6 Tab. 2 41 BIBLIOGRAFIA Camera di Commercio, industria e artigianato di Napoli, Quaderno del Turismo, IDIMER, 1993 Costa del Vesuvio, Un distretto turistico d’eccellenza, 2004 Costa del Vesuvio, Dinamiche di sviluppo, TESS, 2005 Costa del Vesuvio, Il piano strategico, TESS, 2003 J. Rifkin, L’era dell’accesso. La rivoluzione della new economy, Mondadori, Milano;2000, pp. 6-7 Istat, Rapporto del Turismo, anni vari Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano-Unioncamere/Isnart, gennaio 2005 Porter M. Competitive strategy. Techniques for analysing industries and competitors, New York; Free press, 1980 Regione Campania, Primo Rapporto sul turismo in Campania , 2003 TESS – Costa del Vesuvio, Analisi dei fabbisogni professionali, 2003 TESS- Progetti per un nuovo sviluppo in Campania, 2003 Siti consultati Htt://I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia.htm http://statistica.regione.campania.it/areeTematiche/Turismo/documenti/turismoRapportiMonotematici.asp http:// Il Sole 24 Ore, 24 settembre 2004 www.emmeti.it http://www.jobtel.it/rubriche/dossier/ArchivioDossier/24_Rapporto_qualita_vita.aspx http://www.starnet.unioncamere.it/intranet/Area-Temat/Turismo/Documenti/Osservator/index.htm http://statistica.regione.campania.it/areeTematiche/Turismo/documenti/ClusterTuristici/Cluster%20 Stati%20Uniti.pdf http://www.turismoefinanza.it/step.jsp?page=5505 http: //www.regione.campania.it 42 http://www.federalberghi.it http://www.paginebianche.it/ http://www.italytraveller.com/ http://www.tesscampania.it/ http://www.ept.it 43