METODO DI INTERVENTO
In Clinica Sorriso del Bambino ci occupiamo prevalentemente di auxologia craniofacciale e di postura, vale a dire
di crescita, sviluppo e posizione delle ossa mascellari in
relazione al resto del corpo.
Questo interesse per la crescita e la postura, a nostro parere, è fondamentale perché, intercettando le anomalie in
fase di sviluppo, si ottengono risultati migliori, più globali
e duraturi che non attendendo la fine della crescita per
correggere difetti già conclamati.
DEFINIZIONE E SCOPI
DELLA TERAPIA INTERCETTIVA
Memorizza
i nostri contatti
La terapia INTERCETTIVA è una forma di cura, ma anche
di prevenzione, di problemi che si stanno manifestando e
che con la crescita si renderanno evidenti: per la loro individuazione sono necessari un occhio attento ed una grande
esperienza. La terapia intercettiva non è mai invasiva o
dolorosa, ma può essere impegnativa perché richiede costanza e applicazione, con tempi lunghi perché si esplica
durante la crescita e con i suoi ritmi, non con quelli del terapeuta o del paziente.
Inoltre, intervenendo sulla CAUSA e non sugli EFFETTI dei
problemi, correggiamo non solo la dentatura, che è il problema minore anche se il più visibile, ma anche una serie
di disturbi di difficile trattamento, che solitamente vengono affrontati solo in fase sintomatica come ad esempio
otiti, cefalee, scoliosi, sinusiti, apnee e via dicendo.
La terapia intercettiva NON SI OCCUPA DEI DENTI, ma
solo delle basi dove i denti alloggiano: correggendo queste,
i denti troveranno da soli una sistemazione migliore.
In Clinica Sorriso del Bambino si predilige questo tipo di
approccio, compatibilmente con l’età del bambino, proprio
perchè è meno invasivo e permette di raggiungere risultati
migliori e duraturi nel tempo.
La terapia intercettiva si compone di tre grandi capitoli descritti dettagliatamente in seguito:
• Terapia ortopedica
• Rieducazione miofunzionale logopedica
• Terapia con apparecchi funzionali
Per ottenere risultati positivi con la terapia intercettiva
sono necessari i seguenti presupposti:
TERAPIA INTERCETTIVA
ORTOPEDICO FUNZIONALE
Maraggia • Calabrese • Bobbo
Strada Battaglia, 71/B
c/o Centro Diemme
35020 • Albignasego (PD)
Tel. 049.690115
www.clinicasorrisodelbambino.it
/clinicasorrisodelbambino
[email protected]
CORREZIONE DELLA MASTICAZIONE,
DELLO SVILUPPO E DELLA POSTURA
Ovvero: Come Curare i Denti Senza Curarsi dei Denti
O03
• Il bambino deve essere preso in cura prima della fine
dello sviluppo (età minima 4, massima 12, ideale 8)
• Ci deve essere una buona collaborazione del bambino
• Ci deve essere comprensione del problema
e cooperazione da parte dei genitori
• Deve essere dedicato un pò di tempo
e attenzione al bambino a casa
• Si deve seguire tutto il percorso
senza scoraggiarsi
Grave malocclusione da deglutizione atipica
risolta completamente solo con espansione del palato
e rieducazione miofunzionale senza apparecchi fissi.
A) Caso iniziale prima del trattamento a 7 anni.
B) Caso stabile a controllo a 13 anni.
CRESCITA CRANIO FACCIALE
Questi apparecchi NON SI OCCUPANO DI SPOSTARE I
DENTI, ma di riequilibrare la funzione muscolare che determina e orienta la crescita, stimolando i gruppi muscolari
deboli e inibendo quelli forti, permettendo così ai mascellari
di svilupparsi simmetricamente e proporzionatamente, creando lo spazio perché i denti possano alloggiarsi ordinatamente nelle arcate.
La crescita è un processo dinamico nel quale l’ereditarietà è importante, ma lo sono anche gli stimoli esterni e interni, il modo
cioè in cui il materiale genetico viene fatto lavorare (due gemelli identici separati alla nascita e cresciuti con abitudini differenti
si assomiglieranno senz’altro, ma potranno essere anche molti diversi). Sta a noi fare in modo che le caratteristiche positive
vengano stimolate e quelle negative frenate, per permettere di esprimere al meglio le potenzialità di crescita.
SVILUPPO, POSTURA E ABITUDINI VIZIATE
Alla fine della terapia funzionale ci aspettiamo di trovare due
arcate dentali proporzionate, simmetriche e in buoni rapporti tra loro, nel contesto di un viso armonioso, con muscolatura rilassata e tonica, e in una situazione posturale
generale equilibrata, senza grossi problemi di asimmetrie
e sproporzioni e senza dolori, cefalee, malfunzioni, rumori
articolari e alterazioni posturali.
Nel corso dello sviluppo, nel corpo si creano una serie di connessioni muscolari, articolari e nervose di enorme complessità, non è
corretto infatti parlare di “parti” del corpo, ma di un insieme che interagisce agli stimoli esterni in modo omogeneo.
I posturologi si occupano di queste relazioni e sanno che spesso per curare determinati dolori o tensioni bisogna agire in altri settori
del corpo; esempi conosciuti sono i plantari per curare il mal di schiena.
La bocca è un importante fulcro di crescita per tutto il corpo: pensiamo all’allattamento, alla nutrizione e all’esplorazione del
mondo che il neonato fa con la bocca, nel cervello la parte di corteccia dedicata al controllo della bocca è più grande di quella del
resto del corpo. I muscoli che sorreggono la mandibola si inseriscono al cranio in alto e al torace in basso, determinando così un
sistema ammortizzato di postura della testa. Una mandibola arretrata o deviata determinerà sempre uno spostamento della testa
dal suo asse e conseguentemente una flessione della colonna vertebrale.
Le abitudini viziate come ad esempio la suzione del dito o del succhiotto, la respirazione con la bocca, la deglutizione atipica, sono
frequentissime nei bambini della società industrializzata e determinano sempre delle malposizioni mandibolari e un alterato
sviluppo cranio facciale.
Per questi motivi, oltre alla diagnosi ortodontica, in Clinica Sorriso del Bambino si esegue sempre un esame funzionale e posturale.
TERAPIA ORTOPEDICA
TERAPIA MIOFUNZIONALE LOGOPEDICA
Per iniziare la correzione, innanzitutto è fondamentale
sbloccare la mandibola malposizionata: le abitudini viziate provocano una forma arcuata del palato e, di conseguenza, la mandibola, che dovrebbe essere contenuta nel
palato, è costretta a scivolare indietro e a spostarsi di lato
per far contattare più denti contemporaneamente.
Questo sblocco si ottiene facilmente e velocemente con
l’espansore del palato: un apparecchio ortopedico che
viene fissato in bocca ed attivato una volta al giorno dai
genitori e che permette, senza spostare i denti, di separare le due metà del palato non ancora saldate, allargandolo
così fino al diametro normale.
Spesso, erroneamente, quando si pensa alla terapia logopedica la si associa solamente ai disturbi del linguaggio, mentre le
aree di intervento sono molto più ampie e complesse.
Nel nostro caso si tratta di rieducare la deglutizione, la respirazione e la postura linguale, avvalendosi di strumenti studiati ad hoc e di una placca in resina fatta dall’ortodontista che
mette la mandibola in posizione corretta.
Questa prima fase dura 15-30 giorni ed è seguita da 5
mesi di contenzione, in cui l’apparecchio viene mantenuto
in bocca senza più essere attivato per permettere il compattamento nei tessuti nella fessura che si è aperta.
A. Postura con bocca chiusa abituale
B. Postura con bocca in posizione corretta
Questo percorso, sotto la guida di un terapista funzionale
logopedista, dura da 3 a 6 mesi ed occupa il bambino per
10 sedute, intervallate di una o due settimane, rinforzate da
esercizi fatti a casa, con la supervisione costante ed affettuosa dei genitori che devono alimentare la motivazione e
dedicare 10 minuti di tempo al giorno allo sviluppo psicomotorio del loro figlio.
La durata della terapia varia da un anno e mezzo a tre anni,
a seconda della costanza del bambino e della famiglia e
dell’età di comparsa del picco di crescita corporeo.
Nei casi più lievi e collaboranti, è sufficiente l’utilizzo di questi apparecchi per correggere stabilmente la dentatura senza necessità di passare all’apparecchio fisso.
Nei casi in cui una correzione finale della dentatura sia necessaria, il trattamento sarà comunque più semplice, più
breve, senza estrazioni e con una garanzia ottimale di stabilità nel tempo.
TERAPIA CON APPARECCHI FUNZIONALI
Alla fine della rieducazione attiva,
spesso segue la fase di mantenimento e rinforzo del risultato con
una terapia funzionale passiva, condotta da un apparecchio rimovibile
funzionale (dedicato cioè alla correzione delle funzioni) di tipo ATTIVATORE (cioè stimolatore di crescita)
o RIEDUCATORE (cioè riequilibratore delle funzioni muscolari).
Correzione di una mandibola piccola e di una masticazione imperfetta
ottenuta con trattamento intercettivo senza l’utilizzo di apparecchi fissi.
Controllo in età adulta del mantenimento dei risultati.
Scarica

o03_csdb_brochure_terapia_intercettiva