Corso di Finanza Aziendale Prof. Mario Mustilli a.a. 2013/2014 Capitolo 3 Pianificazione finanziaria a breve termine Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 2 Argomenti trattati Legami tra decisioni di finanziamento a lungo termine e a breve termine Prospetti fonti-impieghi (rendiconti finanziari) Budget di cassa Piano di finanziamento a breve termine Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 3 Fabbisogno finanziario cumulato Fabbisogno finanziario cumulato è costituito dall’investimento complessivo in impianti, macchinari, scorte, crediti commerciali e altre attività necessarie per gestire efficientemente l’impresa. Il fabbisogno finanziario può essere coperto da finanziamenti sia a breve che a lungo termine. Quando i fondi a lungo termine non coprono interamente il fabbisogno finanziario, l’azienda è costretta a colmare la differenza con la raccolta di capitale a breve. Quando invece i finanziamenti a lungo termine eccedono il fabbisogno finanziario, l’azienda dispone di un surplus di cassa da impiegare in investimenti di breve durata. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 4 Fabbisogno finanziario cumulato Euro A B C Fabbisogno finanziario cumulato Anno 1 Anno 2 Tempo Le linee A, B e C rappresentano alternative di finanziamento a lungo termine. Strategia A: surplus di cassa permanente. Strategia B: disponibilità di cassa a breve termine per parte dell’anno e fabbisogno di finanziamenti a breve per la parte rimanente. Strategia C: fabbisogno permanente di finanziamenti a breve. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 5 Pianificazione finanziaria a breve termine La pianificazione finanziaria a breve termine si riferisce alla gestione delle attività e passività a breve o correnti dell’impresa. La differenza tra attività e passività correnti è detta capitale circolante netto. Principali attività correnti Cassa Titoli negoziabili Scorte di magazzino Crediti commerciali Principali passività correnti Prestiti bancari Debiti commerciali Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 6 Decisioni di finanziamento a lungo e a breve termine La maggior parte dei direttori finanziari tenta di far coincidere la scadenze delle attività e delle passività, cioè finanzia le attività di lunga durata con prestiti a lungo termine ed equity. La maggior parte delle imprese investe permanentemente in capitale circolante netto e finanzia questo investimento con risorse a lungo termine. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 7 Prospetto fonti-impieghi Il punto iniziale della pianificazione finanziaria a breve termine è l’analisi del prospetto fonti-impieghi di cassa. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 8 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo – Stato Patrimoniale del 2008 e del 2009 Attività Attività correnti Cassa 2008 4 0 Titoli negoziabili Scorte 26 Crediti comm.li 25 Totale attività correnti 55 Attività fisse Investimenti lordi 56 Amm.ti - 16 Attività fisse nette 40 Totale attività 95 2009 Passività e cap. netto 2008 2009 Passività correnti 5 5 0 Debiti bancari 5 Debiti comm.li 20 27 25 Totale passività corr. 25 27 30 Debiti a lungo termine 5 12 65 Capitale netto 65 76 70 - 20 50 115 Tot. Passività e netto Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 95 115 9 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo – Variazioni Stato Patrimoniale 2009-2008 Attività Attività correnti Cassa 2008 4 0 Titoli negoziabili Scorte 26 Crediti comm.li 25 Totale attività correnti 55 Attività fisse Investimenti lordi 56 Amm.ti - 16 Attività fisse nette 40 Totale attività 95 2009 Var. 2009-2008 5 5 25 30 65 70 - 20 50 115 +1 +5 -1 +5 +10 +14 -4 +10 +20 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 10 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo – Variazioni Stato Patrimoniale 2009-2008 Passività e cap. netto 2008 2009 Passività correnti 5 0 Debiti bancari Debiti comm.li 20 27 Totale passività corr. 25 27 Debiti a lungo termine 5 12 Capitale netto 65 76 Tot. Passività e netto 95 115 Var. 2009-2008 -5 +7 +2 +7 +11 +20 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 11 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo – Conto economico del 2009 Conto economico Vendite 350 Costi operativi -321 -4 Ammortamenti EBIT 25 Interessi -1 Reddito lordo 24 Imposte al 50% Reddito netto Assumendo che: dividendi = €1 milione utili non distribuiti = €11 milioni - 12 12 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 12 Variazioni di cassa e CCN Fonti Emissione di obbligazioni a lungo termine Materassi Flexo - Fonti e impieghi di cassa 2009 7 Riduzione scorte 1 Incremento debiti comm.li 7 Flusso di cassa operativo: Reddito netto 12 Ammortamenti 4 Totale fonti 31 Impieghi Rimborso di prestiti bancari a breve Investimenti in attività fisse 5 14 Acquisto titoli negoziabili 5 Incremento crediti comm.li 5 Dividendi 1 Totale impieghi 30 1 Incremento del saldo di cassa Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 13 Variazioni di cassa e CCN Analisi delle fonti di finanziamento La Flexo ha ottenuto cassa attraverso le seguenti fonti: 1. Emissione di €7 milioni di debito a lungo termine. 2. Riduzione delle scorte di € 1 milione. 3. Incremento dei debiti commerciali di €7 milioni. 4. Generazione di € 16 milioni attraverso la gestione corrente (reddito netto più ammortamenti). Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 14 Variazioni di cassa e CCN Analisi degli impieghi La Flexo ha utilizzato cassa per i seguenti impieghi: 1. Distribuzione €1 milione in dividendi. 2. Restituzione € 5 milioni di prestiti bancari a breve termine. 3. Investimento di €14 milioni. 4. Acquisto di € 5 milioni di titoli negoziabili. 5. Incremento dei crediti commerciali di € 5 milioni. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 15 Variazioni di cassa e CCN Per riassumere: Gli incrementi di attività e i decrementi di passività sono IMPIEGHI di capitale Gli incrementi di passività e i decrementi di attività sono FONTI di capitale. La principale fonte è costituita dalla gestione corrente (ciò che in altri termini rappresenta l’autofinanziamento) ovvero dagli utili più gli ammortamenti. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 16 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo: Stati patrimoniali sintetici per il 2008 e il 2009 Attività correnti Fine 2008 Fine 2009 55 65 Capitale circolante netto Passività meno correnti - Incremento 09-08 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 25 27 = = 30 38 8 17 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo: Stati patrimoniali sintetici del 2008 e 2009 Capitale Circolante Netto Attività fisse: investimenti lordi Ammortamenti Attività fisse nette Totale attività Debiti a lungo termine Capitale netto Passività a lungo termine e capitale Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 2008 30 2009 38 56 -16 40 70 5 65 70 70 -20 50 88 12 76 88 18 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo La Flexo ha aumentato il proprio capitale circolante nei seguenti modi: 1. Emissione di € 7 milioni di debito a lungo termine. 2. Generazione di € 16 milioni attraverso la gestione. Gli impieghi di capitale circolante netto sono stati: 1. Investimento di €14 milioni. 2. Distribuzione di € 1 milione di dividendi. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 19 Variazioni di cassa e CCN Esempio - Materassi Flexo: Fonti e Impieghi di fondi (CCN) del 2009 Fonti: Emissione di obbligazioni a lungo Flusso di cassa operativo: Reddito netto Ammortamenti Impieghi: Investimenti in attività fisse Dividendi Incremento di capitale circolante netto Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 7 12 4 23 14 1 15 8 20 Capitale circolante Ciclo operativo: una società acquista le materie prime pagandole in contante, le sottopone a lavorazione e ottiene il prodotto finito che vende a credito, infine, quando la clientela paga si ricostituisce il saldo di cassa. Cassa Crediti commerciali Materie prime Prodotti finiti Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 21 Budget di cassa Il problema del responsabile finanziario è la previsione dei valori futuri delle fonti e degli impieghi di cassa. Tali previsioni hanno due scopi: anzitutto servono a evidenziare i futuri fabbisogni di cassa e, in secondo luogo, rappresentano un dato standard o di budget sulla base del quale valutare le successive performance. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 22 Budget di cassa Fasi della stesura del budget di cassa Fase 1: Previsione delle entrate. Fase 2: Previsione delle uscite. Fase 3: Calcolare se l’impresa affronterà un deficit o un surplus di cassa. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 23 Budget di cassa Esempio - Materassi Flexo: previsione entrate Trimestre: Vendite, milioni di € 1° 2° 3° 4° 87.50 78.50 116.00 131.00 Crediti commerciali = crediti commerciali iniziali + finali vendite - incassi Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 24 Budget di cassa Esempio - Materassi Flexo: previsione vendite e periodi di incasso Trimestre 1° 2° 30.0 87.5 32.5 78.5 30.7 38.2 116.0 131.0 - Vendite periodo corrente (80%) 70.0 62.8 92.8 104.8 - Vendite periodo precedente (20%) 15.0 17.5 15.7 Totale incassi 85.0 80.3 4. Crediti finali (4 = 1 + 2 – 3) 32.5 30.7 1. Crediti comm.li iniziali 2. Vendite 3° 4° 3. Incassi Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 23.2 108.5 128.0 38.2 41.2 25 Budget di cassa Esempio - Materassi Flexo La Flexo ha previsto i seguenti impieghi di cassa: Pagamento debiti commerciali. Stipendi, spese amministrative e altre spese. Spese in conto capitale. Pagamento imposte, interessi e dividendi. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 26 Budget di cassa Esempio - Materassi Flexo: budget di cassa Trimestre 1° 2° 3° 4° 85.0 80.3 0.0 0.0 85.0 80.3 65.0 60.0 55.0 50.0 Stipendi. spese amm.ve e altre spese 30.0 30.0 30.0 30.0 Spese in conto capitale Imposte. interessi e dividendi 32.5 1.3 5.5 8.0 4.0 4.0 4.5 5.0 Totale impieghi 131.5 95.3 95.0 93.0 Fonti al netto degli impieghi - 46.5 - 15.0 26.0 35.0 Fonti Incassi crediti comm.li Altre Totale fonti Impieghi Pagamento debiti comm.li Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 108.5 128.0 12.5 0.0 121.0 128.0 27 Budget di cassa Esempio - Materassi Flexo: fabbisogno finanziario a breve termine 2010 5 - 41.5 2. Variazione del saldo di cassa (fonti al netto degli impieghi) -46.5 - 15 3. Cassa alla fine del periodo (1+2=3) -41.5 - 56.5 1. Cassa all’inizio del periodo 4. Saldo minimo di cassa 5. Fabbisogno finanziario a breve (5 = 4-3) - 56.5 + 26 - 30.5 5 5 5 46.5 61.5 35.5 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli - 30.5 + 35 + 4.5 5 0.5 28 Piano finanziario a breve termine Il passo successivo consiste nello sviluppo di un piano di finanziamento a breve termine che permetta di soddisfare i fabbisogni previsti nel modo più vantaggioso possibile. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 29 Piano finanziario a breve termine Esempio - Materassi Flexo: possibili fonti di finanziamento a breve termine Prestiti bancari non garantiti Flexo può prendere a prestito fino a 38 milioni di euro a un tasso di interesse del 10% all’anno oppure del 2,5% al trimestre. A patto di non superare la linea di fido fissato, l’azienda può utilizzare e restituire fondi in qualsiasi momento, senza dover fornire alcuna garanzia. Rinvio dei pagamenti Flexo può reperire fondi anche posticipando il pagamento ai suoi fornitori in ogni trimestre per i seguenti importi: Trimestre Pagamenti differibili, milioni di € 1° 2° 3° 4° 52 48 44 40 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 30 Piano finanziario a breve termine Esempio - Materassi Flexo: piano finanziario Trimestre Nuovo indebitamento 1. Apertura di credito 2. Rinvio dei pagamenti 3. Totale Rimborsi 4. Apertura di credito 5. Rinvio dei pagamenti 6. Totale 7. Nuovo indebitamento netto 8. Vendita titoli 9. Acquisto titoli 10. Totale fonti di cassa Pagamenti interessi 11. Apertura di credito 12. Rinvio dei pagamenti 13. Interessi attivi sui titoli 14. Interesse netto pagato 15. Fabbisogno operativo di cassa 16. Fabbisogno totale di cassa 1° 2° 3° 4° 38,0 3,5 41,5 0,0 19,7 19,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 41,5 5,0 0,0 46,5 0,0 3,6 3,5 16,2 0,0 0,0 16,2 4,3 19,7 24,0 -24,0 0,0 0,0 -24,0 33,7 0,0 33,7 -33,7 0,0 0,4 -34,1 0,0 0,0 0,0 0,0 46,5 46,5 1,0 0,2 0,1 1,2 15,0 16,2 1,0 1,0 0,1 2,0 -26,0 -24,0 0,8 0,0 0,1 0,9 -35,0 -34,1 Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 31 Piano finanziario a breve termine La ricerca del migliore piano finanziario avviene in genere per tentativi ed errori. Il manager finanziario deve prendere in considerazione le conseguenze di diverse ipotesi relative ai fabbisogni di cassa, ai tassi di interesse, alle disponibilità di ogni fonte ecc. Molte imprese sviluppano appositi modelli computerizzati di pianificazione finanziaria a breve termine. I modelli vanno da quelli più semplici a quelli che individuano il piano finanziario ottimale sulla base di un insieme di politiche ipotizzate dal direttore finanziario. Corso di Finanza Aziendale - Prof. M. Mustilli 32