SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 21 G. Bernasconi, F. Quadri Storia clinica Una paziente dell'età di 56 anni, tabagista, presenta un reperto radiologico casuale rappresentato da lesione tondeggiante di circa 3 cm in sede mediastinica-paratracheale, relativamente ben circoscritta, della quale vengono effettuate agobiopsie transtracheali. Istologicamente si evidenziano lembi di tessuto mixo-condroide; in relazione alla sede della lesione si pone un'ampia diagnosi differenziale. Dopo ulteriori accertamenti diagnostici si procede ad intervento chirurgico, Indica la diagnosi corretta: 72 NOVEMBRE 2007 che mette in luce una lesione al lobo superiore del polmone destro, intraparenchimale, periferica e ben circoscritta, la quale viene facilmente enucleata; trattasi di lesione ovaloide del diametro di 3,5 cm a superficie liscia, al taglio lobulata, bianco-giallastra e di consistenza duro-elastica. Le immagini istologiche mostrano una lesione ben circoscritta intrapolmonare costituita da tessuto cartilagineo e adiposo con fessure tappezzate da epitelio di tipo respiratorio. a b c d e condroma bronchiale amartoma condroide del polmone lipoma con metaplasia condroide condrosarcoma difetto disontogenetico TRIBUNA MEDICA TICINESE 443 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Amartoma condroide del polmone. Commento L'amartoma condroide del polmone (AP) è definito come una massa costituita da commistione anomala e variabile di tessuti normalmente presenti nell'organo, nel caso specifico da tessuti di origine mesenchimale (perlopiù cartilagine, che tuttavia può essere anche assente), tipicamente combinati con intrappolamento di epiteli respiratori. Attualmente, sulla base di mutazioni genetiche, è riconosciuto come una neoplasia benigna che prende origine dal mesenchima peribronchiale ed è stata proposta pertanto la nomenclatura di mesenchimoma benigno. L'incidenza dell'AP è nell'ordine del 0,25% della popolazione con prevalenza dei maschi in età adulta, con picco tra gli anni 50-60 e molto raramente nei bambini. Se ne definiscono due tipi: uno intraparenchimatoso, più frequente, tipicamente asintomatico poiché in sede periferica, l'altro centrale ed endobronchiale con sintomi precoci dovuti ad ostruzione delle vie aeree. Si tratta prevalentemente di una lesione isolata, che radiologicamente costituisce il 10-15% delle alterazioni nummulari e che nel 30% dei casi presenta un quadro caratteristico a “popcorn” dovuto a focali calcificazioni/ossificazioni. Macroscopicamente si osserva una nodularità ben circoscritta, multilobulata, bianco-grigiastra, di consistenza duro-elastica, della dimensione maggiore fino a 7 cm (in media: 2 cm) ev. con focali ispessimenti calcarei; le forme periferiche non mostrano evidente connessione bronchiale e si lasciano enucleare facilmente, mentre quelle centrali-endobronchiali (che costituiscono il 10-20% dei casi) si presentano come alterazioni polipoidi a 444 TRIBUNA MEDICA TICINESE larga base in un bronco di grossa taglia. Istologicamente la lesione ha margini netti ed è tipicamente composta da noduli di tessuto cartilagineo maturo circondato da lembi di tessuto connettivo fibro-mixoide, ev. con calcificazioni di tipo distrofico, nonché da tessuto adiposo, osseo e muscolare-liscio in ordine decrescente di rappresentazione. Alla periferia della lesione si osservano inoltre spazi ramificati, perlopiù fissurali, ma in parte anche cistici, ricoperti da epitelio cilindrico di tipo respiratorio, che può presentare focolai di iperplasia papillare. Le forme centrali, caratterizzate frequentemente da prevalenza di tessuto adiposo, mostrano evidente relazione con la parete bronchiale e non raramente anche la presenza di ghiandole siero-mucose. In diagnosi differenziale si consideri in primo luogo il condroma bronchiale, il quale è riscontrato prevalentemente in giovani donne eventualmente nel contesto della triade di Carney, è in continuità con la cartilagine bronchiale ed è costituito unicamente da tessuto condroide. Le forme centrali dell'AP possono essere caratterizzate da atipie cellulari che possono richiamare quelle osservate nei condrosarcomi, benché questi ultimi siano molto rari in sede polmonare nella forma primaria. Altri tumori delle parti molli quali lipomi e schwannomi come pure altri sarcomi, perlopiù metastatici, possono essere facilmente differenziati sulla base dei reperti clinici e morfologici. In riferimento all'età pediatrica, va annoverata la non difficile diagnosi istologica differenziale con la forma cistica di blastoma pleuro-polmonare. In letteratura viene infine riportato un caso di amartoma condroide mediastinico localizzato nelle vicinanze della parete esofagea; tale lesione, come indicato dagli autori stessi, rientra tuttavia nella definizione dei coristomi (masse costituite da una commistione di tessuti non normalmente presenti nel sito indicato). 72 NOVEMBRE 2007 AP crescono assai lentamente (nell'ordine da 1 a 10 mm per anno). La terapia di elezione è chirurgica con atteggiamento conservativo, cioè enucleazione o resezione a cuneo per le forme periferiche, resezione a manicotto o ablazione con laser per le forme centrali. Recidive, trasformazione sarcomatosa o insorgenza di adenocarcinoma in o adiacente a AP sono eventi assai eccezionali. G. Bernasconi, Istituto cantonale di patologia, Locarno F. Quadri, Servizio di pneumologia, Ospedale San Giovanni, Bellinzona Bibliografia van den Bosch JM et al: Mesenchymoma of the lung (so called hamartoma):a review of 154 parenchymal and endobronchial cases. Thorax 1987, 42:790-793 Cosio BG et al. Endobronchial hamartoma. Chest 2002, 22:202-205