federfarma
REPORT
RAPINE IN
FARMACIA
Bruno Foresti – Ufficio legale
INDICE
1.
Le rapine nelle farmacie in Italia
pag. 3
2.
Confronto intersettoriale
pag. 4
3.
Le rapine nelle farmacie nelle Regioni
pag. 6
4.
Rapine nel Comune di Milano
pag. 8
5.
Le peculiarità della farmacia
pag. 10
6.
Attività di prevenzione e contrasto
pag. 11
1
PREMESSA
La presente relazione mira ad analizzare i dati delle rapine in farmacia consumate nel
corso del 2010, anche in relazione ai dati che si riferiscono agli anni precedenti. La
fonte dei dati è il Ministero dell’Interno. Oltre al mero dato quantitativo del numero
delle rapine perpetrate ai danni delle farmacie in un determinato anno, l’indagine ha
focalizzato la propria attenzione intorno all’indice di rischio rapina, vale a dire il
numero di rapine in rapporto al numero di farmacie.
Inoltre, l’indagine ha inteso confrontare i dati concernenti le rapine in farmacia con i
dati delle rapine effettuate in altri settori.
L’indagine intersettoriale è stata possibile grazie ai dati forniti ed elaborati da OSSIF, il
Centro di ricerca dell’Associazione bancaria italiana (ABI) sulla sicurezza anticrimine.
Tale organismo ha avviato, in collaborazione con il Servizio di Analisi
del
Ministero
Predatoria
criminosi
che
e
di
dell’Interno,
ha
proprio
condividere
l’Osservatorio
l’obiettivo
con
i
di
settori
Intersettoriale
monitorare
di
sulla Criminalità
l’evoluzione
attività
Criminale
economica
dei fenomeni
più
esposti
informazioni, strategie e best practice per la prevenzione. A tale Osservatorio
partecipano realtà e associazioni di categoria più sensibili al tema: ABI, Poste
Italiane,
Assovalori,
Confcommercio,
Federazione
Italiana
Tabaccai,
Federdistribuzione e Federfarma.
Infine, è presentato un focus sulle rapine in farmacia, completo anche di un’analisi
sulle modalità di esecuzione, effettuate nel Comune di Milano, confrontate con le
rapine in banca sullo stesso territorio.
Tale indagine è stata elaborata da OSSIF
grazie ai dati forniti dall’Associazione Chimica farmaceutica Lombarda tra i titolari di
farmacia.
2
1. Le rapine nelle farmacie in Italia
Nel 2010 le rapine ai danni delle farmacie sono state 1.0831, pari ad un incremento
del 10,3%. Una recrudescenza ha caratterizzato anche l’indice di rischio che è passato
da 5,5 a 6,1 rapine ogni 100 sportelli, diventando addirittura superiore a quello
registrato per le rapine in banca (da 6,2 rapine ogni 100 sportelli nel 2009 a 4,9 nel
2010).
Rapine ai danni delle farmacie(a)
Valore
Var.% su 2009
N° eventi
1.083
+10,3%
Indice di rischio(1)
5,5
+6,1%
Questo dato tuttavia devo essere inquadrato nel trend degli ultimi anni che ha visto
una tendenziale diminuzione del numero delle rapine in farmacia a partire dall’anno
2006. Il picco del 2008 è essenzialmente dovuto agli esiti delle politiche di indulto.
1
Dato di fonte SDI, Ministero dell’Interno
3
2. Confronto intersettoriale
Il
Confronto intersettoriale2 ha
distribuzione
complessiva
l’obiettivo
delle rapine
ai
primario
danni
di analizzare
a
loro
accezione
più
ampia:
le
strategie
la
dei singoli comparti esposti al
rischio. Solo in questo modo è possibile riuscire a studiare i fenomeni
nella
360°
di
rapina/furto
prevenzione avviate in uno
specifico settore, piuttosto che determinare una riduzione assoluta del fenomeno,
possono
indurre
un
semplice
“spostamento”
del rischio
verso
altri comparti
ugualmente esposti e meno protetti. Un monitoraggio trasversale del rischiorapina, pur nella difficoltà di far dialogare fonti statistico-informative autonome
e non coordinate, è il primo e fondamentale passo per la costruzione di un linguaggio
e di una base conoscitiva comune.
Innanzitutto è da evidenziare il preoccupante fenomeno del settore farmacie: sebbene
nel 2010 le rapine in generale (banche, poste, esercizi commerciali, pubblica via,
abitazioni) siano diminuite, le rapine in farmacia sono aumentate.
Rapine ai danni delle farmacie
N° eventi
Valore
Var.% su 2009
1.083
+10,3%
Valore
Var.% su 2009
33.754
-8,6%
Rapine totali in Italia
N° eventi
Scendendo nel dettaglio dei vari comparti si evince che sussiste uno
spostamento
delle attenzioni dei rapinatori verso obiettivi diversi e meno protetti delle banche
e delle poste.
Farmacie,
supermercati,
tabaccherie,
esercizi commerciali
e
in
genere tutte le attività che prevedono la gestione di più o meno ingenti volumi
di contante finiscono con l’attrarre i rapinatori alla ricerca di obiettivi più facili.
2
Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria, 2012, ABI-OSSIF
4
Nel 2010 le rapine totali denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità Giudiziaria sono
state 33.754, pari ad un decremento del 8,6%. In questo contesto generale positivo si
evidenziano i risultati ancora migliori ottenuti in due specifici settori: le rapine
in banca e negli uffici postali hanno subito un calo pari, rispettivamente, al 18,7% e al
16,4%. D’altro canto si segnala, invece, una recrudescenza del fenomeno che
ha contraddistinto le rapine in farmacia (+10,3%) e le rapine in tabaccheria
(+5,9%), mentre sono risultate pressoché costanti le rapine ai danni degli esercizi
commerciali (-0,8%).
Per quanto riguarda il rapporto del numero di rapine ogni 100 punti vendita (indice di
rischio), le farmacie sono risultate essere il comparto a più alto rischio con un indice di
6,1 rapine ogni 100 farmacie, seguite dalle imprese della GdO con 5,1 rapine ogni 100
punti operativi e dalle banche con 4,9 rapine ogni 100 dipendenze.
Nel 2010, le farmacie si confermano nel primato di essere l’esercizio con il più elevato
indice di rischio rapina.
Confronto intersettoriale sul territorio nazionale
Indice di rischio 2009
Indice di Rischio 2010
Farmacie
5,5
6,1
Banche
6,2
4,9
Poste
4,7
4,0
Tabaccai
0,7
0,8
5
3. Le rapine nelle farmacie nelle Regioni
La
Lombardia
è
stata
la
regione
maggiormente
colpita,
così
come
per
le
rapine in banca: le rapine ai danni delle farmacie sono state, infatti, 322, pari
al 29,7% del totale. Seguono il Lazio con 197 rapine e la Sicilia con 150
rapine.
In
queste
tre regioni, nelle quali opera il 32% delle farmacie totali, si è
verificato ben il 62% delle rapine totali.
Numero di rapine regione per regione (2006-2010)
Regioni
2006
2007
2008
2009
2010
N° eventi
N° eventi
N° eventi
N° eventi
N° eventi
LOMBARDIA
464
354
488
286
322
SICILIA
156
192
232
124
150
CAMPANIA
189
138
186
105
81
LAZIO
118
178
167
117
197
PIEMONTE
116
110
69
112
101
PUGLIA
68
107
74
88
53
EMILIA ROMAGNA
47
42
49
49
57
TOSCANA
48
52
52
34
53
VENETO
47
52
32
24
24
LIGURIA
2
29
16
12
7
ABRUZZO
16
11
9
4
6
CALABRIA
7
2
17
6
8
MARCHE
9
5
8
7
13
SARDEGNA
3
1
6
6
4
UMBRIA
2
7
2
5
5
FRIULI VENEZIA GIULIA
4
1
1
1
TRENTINO ALTO ADIGE
2
3
1
BASILICATA
2
1
MOLISE
1
totale
1.298
1.287
6
2
1
1.409
982
1.083
Se la Lombardia ha il primato del numero di rapine in assoluto, il Lazio è la regione più
rischiosa, davanti alla Lombardia e alla Sicilia. Nella tabella che segue è indicato il
numero di rapine ogni 100 farmacie.
Indice di rischio rapina regione per regione
Regione
Indice di rischio
Lazio
13,4
Lombardia
11,6
Sicilia
10,5
Piemonte
6,5
Campania
5
Toscana
4,8
Puglia
4,7
Emilia-Romagna
4,6
Marche
2,6
Veneto
1,8
Umbria
1,8
Liguria
1,2
Abruzzo
1,2
Calabria
1
Sardegna
0,7
Molise
0,6
Friuli-V.Giulia
0,3
Valle D'Aosta
0
Bolzano
0
Trento
0
Basilicata
0
7
4. Rapine nel Comune di Milano
Un quadro delle rapine in farmacia completo anche di un’analisi sulle modalità di
esecuzione è disponibile per il territorio del comune di Milano3, dove gli episodi
complessivi sono stati 142, pari ad un decremento del 7,8%. Nonostante tale risultato
positivo, l’indice di rischio, seppur anch’esso in calo, si è mantenuto decisamente
superiore alla media attestandosi su un valore di 33,6 rapine ogni 100 farmacie,
risultando nettamente superiore all’indice di rischio delle rapine in banca pari a 8,8
rapine ogni 100 sportelli.
Rapine in banca e in farmacia e rapine ogni 100 sportelli/farmacie. Comune di
Milano, 2009-2010
Le rapine in farmacia sono state commesse prevalentemente nei mesi di gennaio,
novembre e dicembre: in questi tre mesi sono state infatti commesse quasi la metà
delle rapine complessive. Con riferimento al giorno della settimana non è emersa una
forte correlazione che è stata invece riscontrata con riferimento all’orario dell’evento.
Nell’arco temporale che va dalle 17 alle 20 è stato infatti registrato il 70% delle rapine
complessive: in particolare, tra le 17 e le 18 è stato commesso il 18% delle rapine, tra
le 18 e le 19 il 23% e tra le 19 e le 20 il 29%. Per le banche non è emersa una
correlazione così netta: le fasce maggiormente esposte sono comunque risultate
essere quelle tra le 11 e le 13 e tra le 15 e le 16.
Rapine in banca e in farmacia per mese ed orario di accadimento. Valori percentuali.
Comune di Milano, 2010
3
Dato Federfarma su eleborazione dell’Associozione Chimica Farmaceutica Lombarda fra titolari di farmacia
8
A differenza delle rapine in banca, che sono state commesse prevalentemente da una
coppia di rapinatori (45% dei casi), nelle rapine in farmacia, nella stragrande
maggioranza dei casi (il 71%) ha agito un solo rapinatore, mentre le rapine commesse
da due malviventi sono state il 28% dei casi. I malviventi hanno agito a volto coperto
nel 71% dei casi contro una percentuale che si attesta al 48% per quanto concerne le
rapine in banca. In entrambi i casi si è fatto ricorso prevalentemente alle armi da
taglio, con una percentuale maggiore registrata per le rapine in farmacia (68% contro
53%). Seguono le rapine compiute con l’utilizzo di armi da fuoco che hanno
rappresentato, in entrambi i casi, circa un quarto delle rapine complessive.
Rapine in banca e in farmacia per numero di rapinatori e tipologia di arma utilizzata.
Valori percentuali. Comune di Milano, 2010
in sintesi
Rapine ai danni delle farmacie nel comune di Milano(b)
Valore
Var.% su 2009
N° eventi
142
-7,8%
Indice di rischio(1)
33,6
-7,2%
Note (b):dato di fonte Federfarma; (1): numero di eventi ogni 100 farmacie
9
5. Le peculiarità della farmacia
La rischiosità più elevata registrata per le farmacie
almeno
tre
peculiarità
della
può essere spiegata da
farmacia stessa. La prima è di tipo strutturale: la
farmacia è un piccolo esercizio sanitario a alto tasso di frequentazione che deve
essere facilmente accessibile al pubblico. La struttura non consente, dunque, di
attivare misure di sicurezza tipiche delle grandi strutture quali banche o poste. La
seconda peculiarità è di tipo topografico: per legge, le farmacie devono essere
presenti capillarmente su tutto il territorio, anche in zone ad alto rischio criminalità. Le
farmacie hanno la propria sede anche in zone dove non c’è nessun tipo di servizio e
nei quartieri e nei centri abitati più isolati. Infine bisogna sottolineare anche una
peculiarità di servizio della farmacia: la legge stabilisce che le farmacie
devono
assicurare il servizio farmaceutico h.24, attraverso un servizio di turnazione. Le
farmacie devono, dunque, seguire i turni di servizio rimanendo aperte anche di notte o
di domenica, in zone poco frequentate.
Un aspetto che può, inoltre, spiegare l’incremento dei reati registrato per le farmacie e
le tabaccherie, ma che può, senza dubbio, spiegare anche le motivazioni che stanno
dietro le rapine in tutti i comparti, è dato dall’eccessivo utilizzo del contante nel nostro
Paese. In particolare, in un recente studio4
è stato affermato come proprio le
tabaccherie e le farmacie sono i due comparti dove maggiormente vengono effettuate
transazioni in contante: nelle farmacie si arriva ad una percentuale dell’81%,
che arriva all’88% nelle tabaccherie.
4
Wincor Nixdorf, in collaborazione con Doxa (2010)
10
6. Attività di prevenzione e contrasto
Protocollo Ministero dell’Interno – Federfarma
Il Ministero dell’Interno e la Federfarma, in data 12 ottobre 2010, hanno sottoscritto
un Protocollo d’intesa volto alla realizzazione, su tutto il territorio, di un adeguato
sistema di videoallarme antirapina in collegamento con le Forze di Polizia. In caso di
rapina il farmacista potrà allertare le Forze dell’ordine mediante l’utilizzo di un
telecomando, trasmettendo altresì in tempo reale le immagini dell’evento criminoso.
Inoltre a livello locale si riportano le seguenti iniziative:

nella
provincia
videosorveglianza
di
Milano
che
è
cattura
stata
avviata
immagini
l’adozione
digitali ad
di
elevata
un
sistema
di
risoluzione,
in
collegamento con le Forze dell’ordine. Le immagini hanno consentito studi relativi
alle
caratteristiche
fisionomiche
e
alle
comparazioni
antropometriche
o
antropomorfiche. Tali tecniche di indagine hanno permesso di identificare in modo
univoco i rapinatori anche quando erano visibili solo alcune parti del volto perché
travisati, e di effettuare numerosi arresti. Nel 2009 c’è stata una rilevante
diminuzione delle rapine correlata all’aumento degli arresti anche perché i
rapinatori di farmacia si sono rilevati essere di tipo seriale, in quanto ad ogni
rapinatore si attribuiscono, in media, dalle sei alle dieci rapine;

Intese attuative del protocollo Ministeriale sono stato concluse in 15 Province
italiane;

Protocollo d’intesa “farmacie in rete” tra il Comune di Brescia e Federfarma Brescia
che prevede un piano di controlli e pattugliamenti da parte della Polizia locale di
Brescia;

Nel Comune di Roma, la Questura ha incontrato nella sede dell’Associazione dei
farmacisti tutti i titolari di farmacia al fine di informarli e formarli sugli
atteggiamenti più corretti da tenere in casi di rapina, effettuando veri e propri
corsi di sicurezza passiva.
11
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