PROTOCOLLI DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE PER ADULTO E
BAMBINO
BLS (Basic Life Support) Supporto di Base delle Funzioni Vitali

Valutare la sicurezza ambientale;

Valutazione dello stato di coscienza:
o
chiamo il soggetto, effetto un pizzicotto sul trapezio o sulla parte
interna del braccio, se non risponde chiamo il 118;

Apertura delle vie aeree:
o
per effetto del rilasciamento muscolare conseguente alla perdita di
cosienza, la lingua può provocare una ostruzione delle vie respiratorie.
Per mantenere le vie respiratorie aperte si solleva con due dita il
mento e contemporaneamente si spinge con la’ltra mano la fronte della
vittima all’indietro determinando l’iperestensione della testa. Questa
manovra, in assenza di trauma, dovrà essere eseguita in maniera
delicata onde evitare uleriori danni.

Controllo se ci sono corpi estranei in bocca;

Controllo l’attività respiratoria:
o
Mantenere la posizione di apertura delle vie aeree (testa in
iperestensione);
o
Portare l’orecchio in corrisponddenza della bocca e del naso della
vittima;
o
Osservare se il torace si alza e si abbassa come durante una
normale respirazione;
o
Ascoltare i rumori repiratori e sentire sulla guancia l’eventuale flusso
dell’aria;
Attenzione: si deve valutare se è presente un respiro normale, non tenedo conto di enentuali deboli
tentativi di respirazione: l’elemento guida nella valutazione dell’attività respiratoria sia spontanea sia
durante la respirazione assistita è l’espansione toracica.
La valutazione va effettuata per non più di 10 secondi.

Se la vittima respira lo si gira su di un lato;

Se la vittima non respira si chiama il 118 e si provvede alla respirazione
assistita.

Se è annegato gli si fanno cinque insufflazioni lentamente (circa due secondi
per insufflazione), altrimenti si procede con il massaggio cardiaco di trenta
compressioni toraciche:
o
Durante l’insufflazione osservare che il torace si sollevi come
durante
una respirazione normale;
o
Tra una insufflazione e l’altra osservare che la gabbia toracica si
abbassi per effetto dell’espirazione (di solito si impiegano3-4 scondi).
Attenzione: insufflazioni di aria fatte troppo velocemente o con la testa non sufficientemente estesa
possono provocare l’introduzione di aria nello stomaco con conseguente distensione gastrica e
vomito. Se non si riesce a far espandere il torace, si deve controllare di nuovo se ci sono corpi
estranei in bocca e se la posizione della testa e del mento sono corrette. Si deve riprovare sino a
ottenere 2 insufflazioni efficaci. Dopo un massimo di 5 tentativi di 2 insufflazioni cisacuno, anche se
non efficaci, si deve passarare a valutare i segni della presenza del circolo.

Dopo cinque cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni ricontrollo se la
funzione respiratoria è ritornata e successivamente dopo 2-3 minuti.

Se la vittima perde coscienza o ne viene trovata priva si effettuano 30
compressioni e 2 insufflazioni.

Valutazione della presenza
di attività cicolatoria:
o
Dopo aver effettuato 2
insufflazioni efficaci (oppure 5 tentativi di 2
insufflazioni) è necessario valutare se èpresente l’attività circolatoria. Per
prima cosa, valutare se sono presenti segni di circolo: atti respiratori
normali, tosse o movimenti del corpo. Se nessun segno è visibile,
cercare la presenza di pulsazioni alla carotide.
o
Se si è sicuri della presenza del circolo, di deve continuare a
ventilare rivalutando (per non più di 10 secondi) l’attività circolatoria
ogni 10 insufflazioni oppure ogni minuto circa. Se non si è sicuri di
sentire
le pulsazioni comportarsi come se non ci fossero e iniziare le
compressoni toraciche
Attenzione: la ricerca del polso si esegue dal lato dove si trova il soccorritore; si dede evitare che le
dita siano poste di traverso sulle vie aeree per non comprimerle.

Massaggio cardiaco esterno:
o
Se il polso carotideo è assente significa che l’attività cardiaca non è
sufficiente ad assicurare
la circolazione del sangue. In questo caso è
necessario provvedere alla circolazione artificiale attaverso il massaggio
cardiaco esterno. In questo modo, la pressione all’interno del torace
aumenta e il cuore, che si trova subito dietro lo sterno, viene schiacciato
contro la colonna vertebrale. Questo permette al sangue di essere spinto
in circolo. Quando il torace viene rilasciato la pressione diminuisce e il
cuore si riempie di nuovo.
o
Comprimere ritmicamente il torace d una frequenza di 100 compressioni al
minuto; il torace si deve abbassare
di 4-5 cm;
o
La compressione ed il rilasciamento devono avere la stessa durata;
o
Alternare 15 compressioni a 2 insufflazioni;
o
Non interrompere mai il supporto di base delle funzioni vitali;
o
Solamente se il soccorritore
è addestrato e abile nel valutare il polso
carotideo, la valutazione dell’attività circolatoria può essere
effettuata dopo
4 cicli di 15 compressioni e 2 insufflazioni e, successivamente, dopo altri
8 cicli.
RIANIMAZIONE PEDIATRICA

Valutazione della sicurezza ambientale;

Valutazione dello stato di coscienza: chiamo il soggetto, effetto un pizzicotto sul
trapezio o sulla parte interna del braccio, se non risponde chiamo il 118.
APERTURA DELLE VIE AEREE

Nell’infante tenergli la testa in posizione neutra, nel bambino in iperestensione;

Valutazione dell’attività respiratoria: manovra GAS;

Se il soggetto respira lo metto in posizione laterale;
VENTILAZIONE ASSISITITA

Cinque insufflazioni: quantità d’aria in base alla dimensione del bambino.
CIRCOLAZIONE ASSISTITA

in età pediatrica si effettuano le compressioni sul terzo inferiore dello sterno
(supponendone diviso lo sterno in tre parti):

nell’infante si effettuano le compressioni con due dita;

nel bambino, con una mano sola;

sempre ad un ritmo di 100 compressioni al minuto.
Si considera arresto cardiaco se il paziente non risponde e non respira normalmente.
La rilevazione del polso è poco affidabile e comporta una notevole perdita di tempo.
Le insufflazioni devono avere la durata di circa 1-2 secondi, sempre mantenendo un volume
d’aria sufficiente a far sollevare il torace.
Comprimere per circa un terzo del diametro trasverso del torace.
La frequenza di compressione è di 100 compressioni al minuto. Se sono presenti due
soccorritori ci si scambia di ruolo ogni 2 minuti.
Le compressioni toraciche che sono in grado di provocare un piccolo incremento del flusso
sanguigno al cervello ed al miocardio, aumentano la probabilità di successo per una
eventuale defibrillazione.
Il completo rilassamento del torace dopo ogni singola compressione, permette il ritorno
venoso all’interno del cuore, dovuto al rilasciamento completo del cuore e conseguentemente
il suo riempimento.
È raccomandato il rapporto 30 compressioni e 2 ventilazioni per il soccorritore da solo per
ridurre la probabilità di iperventilazione. Nel paziente in età pediatrica il rapporto è sempre
di 15:2.
L’arresto cardiaco notoriamente si accompagna a perdita sia di coscienza che di
respirazione spontanea.
Per il first responder per iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare è sufficiente
accertarsi che
il paziente sia privo di coscienza e non respiri normalmente.
Nelle vittime di incidenti in acqua il principale problema è l’ipossia, quindi la ventilazione
artificiale deve essere iniziata il prima possibile. Il massaggio cardiaco richiede
specificatamente che la vittima venga posta supina su un piano rigido, la defibrillazione
richiede in più che almeno il torace della vittima venga prima asciugato. La valutazione
dell’attività respiratoria deve essere fatta per non più di 10 secondi. Nel dubbio, agire come
se la respirazione sia assente.
118 – SISTEMA SANITARIO D’EMERGENZA
Se non si riesce a far espandere il torace, si deve controllare se non ci sono corpi
estranei nella bocca e se la posizione della testa e del mento sono corrette.
Ventilazioni ed insufflazioni devono alternarsi immediatamente, con il minimo intervallo
possibile.
In ogni caso, anche una rianimazione effettuata sul modello di quello adulto e non
esattamente adattata alle esigenze pediatriche è di gran lunga migliore di nessuna
rianimazione.
I bambini hanno le ossa non completamente formate, e più elastiche rispetto all’adulto, con
conseguente rischio di fratture più basso.
Il rapporto tra compressioni e ventilazioni nel bambino dovrebbe sere di 15:2. Questo rapporto
può essere più facilmente rispettato se i soccorritori sono due, ed è consigliato soprattutto
per i professionisti sanitari. Se il soccorritore è solo, ha difficoltà a passare rapidamente
dalla ventilazione alla compressione può applicare il rapporto 30:2 come nell’adulto.
Le compressioni sull’addome sono controindicate nell’infante, ma non nel bambino; si
effettueranno compressioni toraciche (nell’infante).
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
Compressioni toraciche nell’infante:

dare 5 compressioni sopra l’apofisi xifoidea; le compressioni toraciche sono simile a
quelle del massaggio cardiaco, ma più secche e ad una frequenza più bassa.
Compressioni addominali nel bambino

Le compressioni addominali nel bambino sono potenzialmente pericolose, e qualunque
bambino sia stato soccorso con queste manovre dovrebbe poi essere visitato da un
medico.

se l’oggetto viene espulso con successo, rivalutare le condizioni generali. È possibile
che una parte del corpo estraneo sia rimasta all’interno del tratto respiratorio e
possa causare delle complicazioni, pertanto si consigli ad inviare all’ospedale.

non effettuare tentativi di rimozione alla cieca, che possono ulteriormente approfondire
un corpo estraneo nelle vie aeree.

aprire le vie aeree e dare fino a 5 tentativi di ventilazione artificiale.

se il bambino non dà segni di vita, passare alla rianimazione cardiopolmonare,
controllando ad ogni apertura delle vie aeree la presenza di corpi estranei.
GLOSSARIO
Apofisi xifoide – Estremità inferiore dello sterno.
Pubertà – Epoca dello sviluppo in cui si raggiunge la maturazione e iniziano la funzione
sessuale e quella riproduttiva. Nei maschi la p. compare in genere verso i 13 – 15 anni,
nelle femmine 12 – 14 anni; essa si accompagna alla comparsa dei caratteri sessuali
secondari (barba, peli, mammelle, ecc.).
Ipossia – Mancanza di ossigeno.
Arresto cardiaco – Interruzione del battito del cuore.
Fibrillazione ventricolare – Attività elettrica cardiaca rapida e disordinata.
Tachicardia ventricolare – Attività rapida ma meno disordinata. La FV e la TV sono presenti
solo nei primi minuti dell’insorgenza dell’arresto cardiaco, poi ogni attività elettrica del cuore
cessa (asistolia) ed il defibrillatore non può più essere usato.
Idrocuzione – Collasso cardiocircolatorio immediato prodotto dal contatto improvviso con
l’acqua fredda.
Collasso – Afflosciamento delle pareti di un organo | C. circolatorio quadro clinico
caratterizzato da ipotensione arteriosa, tachicardia, dispnea, pallore, nausea, polso filiforme,
sudorazione, irrequietezza, confusione mentale, perdita di coscienza. Può essere più o meno
spiccato ed in relazione con cause diverse, come ad es.: imponenti emorragie, traumi
violenti, infarto miocardico, scottature estese, infezioni acute altamente febbrili, ecc. la terapia
consiste nel porre il paziente in posizione orizzontale e nel somministrargli analettici,
vasocostrittori, fleboclisi, trasfusioni.
Scarica

PROTOCOLLI DI RIANIMAZIONE CARDIO - arise karate-do