CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOTECNOLOGIE MEDICHE MONZA, 24 NOVEMBRE 2014 ISTRUZIONI TESI E TIROCINI – SECONDA ASSEGNAZIONE GLI STUDENTI CHE INTENDONO PARTECIPARE ALLA SECONDA FASE DI ASSEGNAZIONE TESI, DOPO AVER PRESO VISIONE DEI PROGETTI FORMATIVI PROPOSTI, DEVONO PRESENTARE LE LORO PREFERENZE ENTRO IL GIORNO 08/12/2014 SECONDO LE SEGUENTI MODALITA’: - INDICARE FINO A 3 PROGETTI FORMATIVI IN ORDINE DI PREFERENZA - I PROGETTI FORMATIVI SONO IDENTIFICATI CON UN NUMERO PROGRESSIVO DA RIPORTARE NELLA LISTA DELLE PREFERENZE - LA LISTA DELLE PREFERENZE VA INVIATA (IN FORMATO ELETTRONICO) ENTRO E NON OLTRE IL GIORNO 08/12/2014 AL DOTT. ROBERTO GIOVANNONI O ALLA DOTT.SSA SILVIA BRUNELLI LA COMMISSIONE TESI E TIROCINI ROBERTO GIOVANNONI SILVIA BRUNELLI RAFFAELLA MENEVERI # Progetto Formativo 8 9 10 13 17 20 23 24 25 30 33 35 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 Relatore Interno BRUNELLI BRUNELLI BULBARELLI COMBI GAMBACORTI LOCATELLI MANTEGAZZA MANTEGAZZA MENEVERI PIPERNO SALERNO STELLA TORSELLO MORESCO MORESCO BIONDI BIONDI LAVITRANO SANCINI DE SIMONI (Negri) PESCE (Monzino) SPINETTI (Multimedica) Co-Relatore / Co-Tutor Tirone Touvier Lonati Giovannoni Bresciani Salerno Salerno Pelucchi Mantegazza Castoldi Patheon Patheon Cazzaniga Serafini Mistò (HSG) Dal Magro RECAPITO EMAIL [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #8 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Silvia Brunelli TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Mario Tirone Genetica STAGE PER LA TESI Ruolo dei progenitori endoteliali TITOLO TIROCINIO/STAGE: rigenerazione muscolare BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): nella I progenitori endoteliali contribuiscono alla rigenerazione muscolare in diversi modi: mediante la ricostruzione della rete capillare ossigenano il tessuto, ma possono fornire segnali trofici e di differenziamento alle cellule muscolari staminali, e possono esse stesse contribuire alla crescita della nuova fibra. Studi nel nostro laboratorio e di altri hanno dimostrato che in malattie genetiche, quali le distrofie muscolari o la Fibrodisplasia eterotopica ossificante, e in modelli di grave danno cronico, queste cellule possono andare incontro a transizioni endotelio-mesenchimali, e differenziare in fibroblasti, adipociti o osteoblasti, e contribuire all’esacerbarsi della patologia Per studiare il contributo dei progenitori vascolari abbiamo generato animali transgenici che esprimono l’enzima Cre recombinasi inducibile (attivata da tamoxifen) sotto il promotore endoteliale Ve-Caderina e li abbiamo incrociati con il ceppo reporter ROSA26 floxed. In questi animali tutte le cellule che esprimo Ve-caderina nel momento in cui viene somministrato il tamoxifen subiscono ricombinazione e da questo momento in avanti loro e la loro progenie esprimerà il gene reporter EYFP. Il progetto consiste nello studio dei meccanismi molecolare che mediano il differenziamento dei progenitori endoteliali mediante comparazione dei profili di espressione di cellule isolate dal muscolo in diverse condizioni fisiologiche e patologiche, e analisi delle vie di trasduzione del segnale, al fine di identificare possibili nuovi bersagli terapeutici. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #9 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Silvia Brunelli TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Thierry Touvier Genetica STAGE PER LA TESI Dinamica mitocondriale e metabolismo del TITOLO TIROCINIO/STAGE: muscolo BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Lo sviluppo muscolare è regolato dalla funzione mitocondriale: il numero, la morfologia e le proprietà funzionali dei mitocondri cambiano per permettere una normale miogenesi. In particolare, diversi studi in vitro hanno dimostrato che la dinamica mitocondriale è un regolatore chiave del differenziamento miogenico. Abbiamo generato un modello animale che overesprime Drp1, un gene essenziale per la divisione dei mitocondri, durante tutta la miogenesi. Questo topo (Drp/MC), a differenza di altri modelli animali in cui le proteine della dinamica mitocondriale sono alterate, sopravvive e raggiunge l’età adulta. Le fibre muscolari mostrano una ridotta crescita postnatale e il network mitocondriale appare rimodellato: i mitocondri sono riorganizzati verso la periferia della fibra e presentano alcune anomalie ultrastrutturali ma, contrariamente a quanto atteso, la respirazione e la produzione di ATP sono normali. Nel topo Drp/MC riscontriamo un aumento di Fgf21 e l’attivazione della via di risposta allo stress degli organelli (mtUPR), parallelamente all’aumentato signalling di eIF2a-ATF4. Scopo della tesi sarà di studiare ulteriormente queste vie di segnale in vivo e in vitro e di correlarle a patologie muscolar.i MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #10 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: BULBARELLI ALESSANDRA TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: ELENA LONATI Dipartimento di Scienze della Salute. II piano Lab 2.8. TIROCINIO+STAGE PER LA TESI COMPROMISSIONE DELLA PROTEINA PIN1 TITOLO TIROCINIO/STAGE: NELL’INFARTO ISCHEMICO: UN PRIMO PASSO VERSO LA MALATTIA DI ALZHEIMER BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. La malattia di Alzheimer (AD) è una patologia multifattoriale neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo di grovigli neurofibrillari di proteina tau iperfosforilata e di placche senili costituite dal peptide β amiloide (Aβ1-42). Numerosi studi dimostrano che l'infarto cerebrale può accelerare la patologia di Alzheimer, infatti l’ipoperfusione sembra aumentare la quota di Aβ1-42 e l’iperfosforilazione della proteina tau. Negli ultimi anni, il mancato funzionamento della proteina peptidil-prolil cis/trans isomerasi Pin1 (PPIase), è stato identificato come evento patologico nella AD e l'inibizione di Pin1 correla con l’aumento di peptide Aβ1-42 e dei livelli di proteina tau iperfosforilata. Obiettivi e Risultati preliminari. Come recentemente dimostrato l’attività di Pin1 è parzialmente ridotta in neuroni di ippocampo di ratto in coltura sottoposti a deprivazione di glucosio ossigeno (OGD), condizioni che mimano un evento di ischemia e riperfusione (I/R). La regolazione funzionale di Pin1 durante il danno ischemico acuto, potrebbe essere un importante argomento di studio sia a livello centrale che periferico. L’obiettivo del progetto è chiarire se alcuni dei meccanismi neurodegenerativi condivisi tra ischemia cerebrale e AD possono, dopo un evento I/R, dipendere dal malfunzionamento di Pin1. Cellule mononucleate di sangue periferico (PBMC) ottenute da controlli sani e da pazienti che hanno subito ictus ischemico acuto (AIS) saranno sottoposte a OGD e sarà valutata l'attività di Pin1 e la sua influenza su meccanismi cellulari diretti o indiretti del metabolismo amiloidogenico della proteina precursore dell’amiloide (APP) e della produzione di Aβ1-42. Tecniche e tecnologie.Lo studio prevede l’impiego delle tecniche di base della biologia cellulare: colture cellulari, SDS-PAGE, saggi di attività enzimatica, immunoprecipitazioni, saggi ELISA. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #13 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Combi Romina TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Giovannoni Roberto DISPONIBILITA’ PER: TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI X Design and screening of efficient sgRNA sequences for in vivo transgenesis. TITOLO TIROCINIO/STAGE: laboratorio di biologia applicata e genetica umana 4°piano ed.U8 BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. A p.Pro30Arg mutation has been detected in a family affected by nocturnal frontal lobe epilepsy. In a recent work, we showed that the mutated p.Pro30Arg CRH protein has some defects in processing and subcellular localization causing a decrease in CRH secretion. Moreover, we demonstrated that murine cells are able to correctly process the human CRH protein. Obiettivi e Risultati preliminari. The project has the aim to perform an in vitro design and screening of sgRNA to be used to produce a transgenic murine model for the analysed mutation which will help in understanding the mechanism through which the CRH p.Pro30Arg exerts an effect on the susceptibility to develop NFLE. Tecniche e tecnologie. A gene editing approach will be applied to substitute the murine Crh sequence with the wild type human CRH or the mutated p.Pro30Arg CRH into the mouse genome. The CRISPR-Cas9 system will be used. The feasibility of this CRISPR-Cas9-mediated gene modification will be firstly tested in vitro in order to identify possible alternative gene editing systems (TALENs, Zinc Finger Nucleases). Different single guide RNA sequences will be designed and tested for efficient target recognition in murine cells when co-transfected with a mammalian-codon-optimized Cas9.The efficiency of genetic modification in the target sequence will be assayed by PCR followed by sequencing of the products on gDNA of clonal population of transfected cells. The selected sgRNAs will also be tested in vitro for the ability to introduce the human CRH (wild type or mutated) into the mouse genome by co-transfecting the selected sgRNA and Cas9 with the donor plasmid (carrying the wild type or mutated human CRH gene followed by three polyA signals) in murine cells. The introduction of human CRH sequences into the murine Crh gene will be assayed by PCR followed by sequencing of the products on gDNA of clonal population of transfected cells. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #17 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: gambacorti ematologia e oncologia molecolare TIROCINIO STAGE PER LA TESI X TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Meccanismi di progressione in leicemie Ph+ TITOLO TIROCINIO/STAGE: BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): The identification of the genetic alterations driving cancer and the characterization of the signalling pathways being altered by these alterations remain poorly understood in many neoplasias. Such knowledge represents the indispensable basis needed for any rational therapeutic approach. In addition, research performed in diseases such as Chronic Myeloid Leukemia (CML), EGFR-mutated Lung Cancer, Gastro Intestinal Stomal Cancer (GIST) and other tumours has shown that the specific targeting of a single early event (such as Bcr-Abl by imatinib) can produce durable responses in early phases of disease, but it usually obtains only transient remissions in advanced forms of cancer; this is usually due to tumour heterogeneity and to the ensuing selection of resistant clones. This application is aimed at producing new knowledge on the pathogenesis of Ph+ leukemias. The student will participate in a project will investigate the presence of genetic abnormalities present, in addition to the BCR-ABL-1 fusion, in Ph+CML patients in Chronic Phase (CP). MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #20 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Prof Vittorio Locatelli TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Drssa Elena Bresciani Farmacologia TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Caratterizzazione farmacologica di un recettore TITOLO TIROCINIO/STAGE: per TLQP-21 BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. TLQP-21 è un neuropeptide derivato dal progenitore VGF espresso nel sistema nervoso centrale dell’uomo e del ratto. La sua somministrazione per 21 giorni si è dimostrata efficace nel contrastare le fasi iniziali dell’obesità indotta da dieta ipercalorica iperlipidica. Il suo meccanismo d’azione è largamente sconosciuto, così come è sconosciuto il rcettore su cui agisce. Obiettivi e Risultati preliminari. Obiettivo della ricerca è la caratterizzazione farmacologica del recettore di TLQP-21. Dati preliminari dimostrano che il recettore è espresso in una linea di microglia murina immortalizzata (N9). Tecniche e tecnologie. Verranno utilizzate colture di cellule N9 per la preparazione di frazioni contenenti le membrane cellulari. Le membrane verranno incubate con un analogo di TLQP-21 contenente un cross-linker fotoattivabile per permetterne il legame covalente al sito di legame specifico. Useremo tecniche di Western blot per caratterizzare il sito di legame di TLQP-21 e tentare la successiva purificazione. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #23 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Francesco Mantegazza TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Domenico Salerno Biofisica TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI TITOLO TIROCINIO/STAGE: Caratterizzazione dell’interazione CRISPR/Cas9-DNA mediante tecniche di analisi con risoluzione a livello di singola molecola BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Sono state sviluppate recentemente tecniche di ‘gene editing’ le quali, mediante l’utilizzo di nucleasi ricombinanti, consentono di modificare il genoma di modelli sperimentali in vitro e in vivo in maniera molto accurata rendendo tecnicamente più semplice e rapida la modificazione genetica sito-specifica. Tra le tecniche di gene editing, l’ultima e più promettente in termini di potenzialità è quella che si basa sul sistema CRISPR/Cas9. I batteri sono in grado di conservare la storia di pregresse infezioni virali integrando piccoli frammenti di DNA estraneo in loci genomici specializzati chiamati CRISPRs (clustered regularly interspaced short palindromic repeats). La risposta immunitaria è attivata da successive infezioni mediante derivati RNA CRISPR, che funzionano insieme a proteine CAS necessarie per individuare e distruggere sequenze complementari di DNA virale. Non e’ ancora chiaro come questi complessi riescano a trovare brevi sequenze bersaglio nel più ampio contesto del DNA genomico e gli studi precedenti sono limitati dall’uso di substrati oligonucleotidi e dalla dipendenza dalla massa delle misure elettroforetiche. Verranno ottenute strutture CRISPR mediante tecniche di Biologia molecolare e di assemblaggio di sequenze di DNA in vitro. Si useranno innovative tecniche di singola molecola per ricavare precise informazioni quantitative sulle interazioni DNA-CRISPR e per osservare direttamente la cinetica e la dipendenza dalla posizione del legame al DNA. I parametri biofisici misurati e ricavati dalle analisi verranno infine associati all’effetto biologico del sistema CRISPR/Cas9, misurando l’efficienza di modificazione genetica sitospecifica e l’assenza di eventi di ricombinazione off-target in cellule eucariotiche. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #24 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Francesco Mantegazza TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Domenico Salerno Biofisica TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI TITOLO TIROCINIO/STAGE: Caratterizzazione mediante tecniche di fluorescenza confocale e AFM di proteine target di membrana in cellule leucemiche ETNK1mutate. BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): ETNK1 è una chinasi citoplasmatica responsabile della fosforilazione dell’Etanolamina (ET) a Fosfoetanolamina (P-ET). La P-ET rappresenta un metabolita fondamentale sia per la sintesi della Fosfatidiletanolamina (PE), uno dei più rappresentati fosfolipidi della membrana cellulare, sia per la sintesi del Glicosilfosfatidilinositolo (GPI). Sia PE che GPI sono molecole essenziali per il corretto ancoraggio di numerose proteine alla membrana plasmatica. Recentemente è stata dimostrata la presenza di mutazioni somatiche in eterozigosi a carico di ETNK1 in pazienti affetti da leucemia mieloide cronica atipica (aCML). Tali mutazioni riducono l’attività enzimatica della chinasi, inibendo la sintesi della P-ET. È logico supporre che la down-modulazione di tale metabolita impatti significativamente sull’espressione, a livello di membrana cellulare, di proteine normalmente ancorate attraverso PE/GPI. È attualmente in corso un progetto volto a valutare l’impatto delle mutazioni di ETNK1 sulla sintesi di PE e GPI. Sulla base di questi dati sarà possibile identificare un set di proteine, note per essere legate a PE e/o GPI, che saranno l’oggetto del presente studio: nello specifico, nel corso di questo progetto di tesi verranno in primo luogo disegnate sonde specifiche per proteine target oggetto di interesse e successivamente tali sonde verranno utilizzate in cellule mutate e wild-type per effettuare analisi in microscopia confocale a fluorescenza ed in microscopia a forza atomica, in modo da studiarne la presenza, la localizzazione, le cinetiche diffusionali di membrana ed il clustering. Tale progetto sarà di fondamentale importanza per identificare gli effettori funzionali ed i pathway responsabili dei processi di oncogenesi nelle aCML ETNK1 mutate. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #25 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Raffaella Meneveri TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Genetica Molecolare TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Caratterizzazione funzionale di microRNAs TITOLO TIROCINIO/STAGE: nella distrofia fascioscapulo-omerale (FSHD) BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. La distrofia facioscapulo-omerale, FSHD, terza tipologia di miopatia per diffusione, è un disordine neuromuscolare autosomico dominante caratterizzato da perdita progressiva e conseguente atrofia di alcuni muscoli scheletrici. Recentemente, è stato suggerito che la causa della FSHD sia collegata alla complessa trascrizione bidirezionale della regione 4q D4Z4, in grado di produrre anche piccoli RNA non codificanti. Tuttavia, non è stato determinato quale di questi trascritti possa essere alla base della patologia e quale sia il complesso profilo di espressione dei piccoli RNA non codificanti durante il differenziamento miogenico delle cellule FSHD rispetto ai controlli. Obiettivi e Risultati preliminari. Nell’ottica di approfondire le conoscenze su questa patologia, abbiamo utilizzato una tecnica innovativa di screening genome wide, il sequenziamento dei piccoli RNA di mioblasti primari da pazienti controllo e FSHD. Dall’analisi dei dati, 44 microRNAs sono risultati differenzialmente espressi nei due processi miogenici e sono stati individuati 13 nuovi candidati miRNA deregolati nella patologia. Le finalità del nostro progetto sono quindi quelle di approfondire il ruolo dei miRNAs nella miogenesi normale e patologica e caratterizzare i putativi nuovi microRNAs. Tecniche e tecnologie. Analisi bioinformatica di predizione di target dei miRNA e derivazione di gene ontology; Colture cellulari primarie e immortalizzate di mioblasti umani; Trasfezioni di RNA e DNA; Analisi mediante Western blot, qRT-PCR e immunofluorescenza. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE PROGETTO FORMATIVO #30 CORSO DI LAUREA IN: BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Prof. Alberto PIPERNO TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE Dr.ssa Sara PELUCCHI DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: 4.8 DISPONIBILITA’ PER: TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI TITOLO TIROCINIO/STAGE: GENOMICA e POSTGENOMICA DEI DISORDINI DEL FERRO: APPLICABILITA’ CLINICA BREVE DESCRIZIONE PROGETTO: Stato dell’arte. L’Emocromatosi Ereditaria(HH) è una malattia che comprende diverse forme geneticamente definite, caratterizzate da un progressivo accumulo di ferro in organi e tessuti. La forma più comune di HH è dovuta a mutazioni del gene HFE ed è caratterizzata da penetranza incompleta ed espressione variabile: solo circa il 30% dei soggetti affetti sviluppa dei danni d’organo ferro‐ dipendenti. E’ evidente quindi che l’omozigosi p.Cys282Tyr sia una condizione necessaria ma non sufficiente e che debbano esistere fattori, sia acquisiti che genetici, in grado di modulare la penetranza e l’espressione della malattia. Obiettivi e Risultati preliminari. In un recente studio, condotto nel nostro laboratorio, è stata evidenziata un'associazione tra 17 SNPs di geni coinvolti nella regolazione del metabolismo del ferro e dei marcatori fenotipici di sovraccarico. Uno degli obiettivi principali è quindi identificare i fattori genetici così da individuare varianti polimorfiche e non che siano significativamente associati a differenti gradi di sovraccarico di ferro. Lo studio prevede la realizzazione di un “iron panel” di geni da analizzare su uno strumento NGS di Next Generation Sequencing quale l’Ion Torrent. Questo permetterebbe così di formulare un potenziale approccio diagnostico tale da evitare possibili complicanze od inutili interventi terapeutici per soggetti affetti da patologie ferro‐correlate. Si prevede inoltre di validare sperimentalmente i risultati ottenuti, dimostrando il ruolo funzionale di alcuni polimorfismi, significativamente associati al fenotipo malattia, tramite studi in vitro e saggi di attività luciferasica. Tecniche e tecnologie. Estrazione acidi nucleici; end‐point PCR; qRT‐PCR; colture cellulari; Western Blot; clonaggio; saggi di attività luciferasica; disegno e realizzazione dell’iron panel. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #33 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Domenico Salerno TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Francesco Mantegazza Biofisica TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI TITOLO TIROCINIO/STAGE: Interazione fra farmaci antitumorali e strutture di DNA G quadruplex mediante tecniche di singola molecola. BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Le regioni telomeriche del DNA sono ricche di strutture secondarie come i Gquadruplex. Tali strutture sono formate dal ripiegamento di tratti di DNA a singolo filamento ricchi in guanine. Il crescente interesse biologico per tali strutture risiede nel fatto che esse rappresentano potenziali target farmacologici per approcci innovativi alla terapia antitumorale. Nell’ultimo decennio si sono sviluppate tecniche in grado di aprire nuovi scenari alla comprensione dell’attività dei farmaci interagenti col DNA a livello di singola molecola. Il presente progetto prevede la riproduzione delle strutture G-quadruplex in vitro tramite tecniche di biologia molecolare (Lipps, Cell 2009) e lo studio della loro interazione con farmaci antitumorali sperimentali specifici, mediante tecniche innovative di nanomanipolazione e fluorescenza di singola molecola. L’effetto dell’interazione dei farmaci proposti per i G-quadruplex sarà confrontato con quello per DNA a doppia elica. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #35 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Prof. Andrea Stella TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Dott. Giovanna Castoldi DISPONIBILITA’ PER: TIROCINIO STAGE PER LA TESI X TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Fisiopatologia cardio-renale (Ed. U8 e Osp. San Gerardo. Monza) TITOLO TIROCINIO/STAGE: Studio dei meccanismi molecolari nella progressione della fibrosi renale e cardiaca BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte e Obiettivi. Il diabete mellito e l’ipertensione arteriosa sono attualmente considerate le principali cause di insufficienza renale terminale e importanti cause di cardiomiopatia. Lo sviluppo di fibrosi rappresenta una caratteristica comune del danno d’organo in patologie sistemiche come l’ipertensione arteriosa e il diabete mellito. La fibrosi e’ causata da un accumulo di matrice extracellulare e di collagene che compromette la funzionalità degli organi che ne sono interessati, e la riduzione della progressione della fibrosi rappresenta attualmente un importante obbiettivo terapeutico. Questo studio si propone di indagare i meccanismi molecolari responsabili della progressione della fibrosi, ed in particolare il ruolo svolto dai diversi componenti del sistema renina-angiotensinaaldosterone. Tecniche e tecnologie. Modelli sperimentali di patologie renali e cardiovascolari. Tecniche di biologia molecolare e cellulare: estrazione RNA, microRNA e proteine, dosaggi ELISA, real time PCR, colture cellulari, Western blot MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #38 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Prof Antonio Torsello Farmacologia TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Caratterizzazione farmacologica di un recettore TITOLO TIROCINIO/STAGE: per ghrelin BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. Ghrelin è l’unico ormone periferico capace di stimolare l’appetito e l’assunzione di cibo. Tra le sue attività principali vi è anche la capacità di stimolare efficacemente la secrezione di ormone della crescita. Sono stati sintetizzati molti analoghi peptidici e non peptidici di ghrelin allo scopo di identificare molecole capaci di contrastare l’attività di ghrelin e inibire l’assunzione di cibo. Tali molecole troverebbero applicazione nella terapia dell’obesità, un problema sempre più diffuso nel mondo industrializzato che comporta costi sanitari di notevole importanza. Obiettivi e Risultati preliminari. Sebbene sia stato clonato un recettore specifico per ghrelin (GHSR1a), restano ancora molti punti oscuri circa la sua regolazione. Nostri risultati preliminari dimostrano che il recettore va incontro a desensitizzazione rapida in seguito a stimolazione ripetuta. Tuttavia, alcuni analoghi di ghrelin sembrano in grado di stimolare il recettore senza causare desensitizzazione. Tecniche e tecnologie. Verranno utilizzate colture di cellule CHO transfettate con un plasmide contenente il GHS-R1a marcato con GFP. Le cellule verranno stimolate con ghrelin o i suoi analoghi e poi verranno fissate. Mediante microscopia confocale verificheremo quali stimoli inducano l’internalizzazione del recettore, allo scopo di verificare se alcuni analoghi di ghrelin siano in grado di attivare il recettore senza causarne l’internalizzazione. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #39 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Rosa Moresco Laboratorio di controllo qualità Microbiologico – Patheon Italia SPA TIROCINIO x STAGE PER LA TESI x TIROCINIO+STAGE PER LA TESI x TITOLO TIROCINIO/STAGE: BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. Il monitoraggio ambientale dei fluidi utilizzati nei processi produttivi di un’azienda farmaceutica che realizza farmaci iniettabili sterili avviene determinando la carica microbica totale e la ricerca delle endotossine batteriche sui fluidi stessi. Obiettivi e Risultati preliminari. La farmacopea impone di effettuare specifiche analisi per garantire il rispetto di determinati parametri. La tesi si propone di permettere allo studente di Monitorare in un anno la contaminazione di tutti i fluidi che vengono utilizzati negli impianti di produzione e di identificare i microrganismi. Il tirocinante potrà apprendere per poi utilizzare in autonomia tutte le tecniche per l’effettuazione di tali analisi e di verificare il rispetto della normativa dettata dalla farmacopea. Tecniche e tecnologie. Filtrazione su membrana. La presente tecnica si applica nel Laboratorio Microbiologico per la determinazione della carica microbica totale (Bioburden) di materie prime, prodotti finiti e semilavorati. L’aliquota di campione da analizzare viene posta nell’imbuto dell’unità filtrante e filtrata attraverso una membrana di filtrazione. Viene eseguito il lavaggio della membrana, qualora sia indicato dal metodo. Al termine della filtrazione, si preleva la membrana mediante una pinza sterile e la si depone su una piastra contenente il terreno colturale. Dopo 5 gg di incubazione della piastra, si leggono le CFU (Unità Formanti Colonie) eventualmente sviluppatesi che rappresentano la carica microbica totale. Gel‐clot. Attraverso il metodo si valuta la gelificazione di una miscela ottenuta aggiungendo al Lisato (LAL), contenuto in una provetta – Test, un’aliquota di soluzione di prodotto da analizzare La formazione di un gel saldo nella provetta ‐ test, incubata per 60 ± 2 minuti a 37°± 1°C, indica la presenza di endotossina nella soluzione di prodotto. L’analista deve allestire le sospensioni standard di endotossina, ai valori di attività indicate nei vari metodi, preparando 4 repliche per punto di attività e 2 repliche per il controllo negativo. Un Analista è convalidato quando la (sensibilità) del Lisato (precedentemente accertata da un Analista qualificato) è confermata nei limiti prescritti. L’Analista che non supera la verifica deve ripetere la preparazione delle sospensioni standard ed il test completo sotto la diretta osservazione del Responsabile del Laboratorio. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #40 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Rosa Moresco Sterile Production Areas – Patheon Italia SPA TIROCINIO x STAGE PER LA TESI x TIROCINIO+STAGE PER LA TESI x TITOLO TIROCINIO/STAGE: BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte. I metodi classici di sterilizzazione prevedono trattamenti chimici (VHP, EtO), termici (vapore o calore secco) o radiazioni ionizzanti (raggi gamma o beta). Queste tecniche non sono applicabili a tutti i materiali. Per materiali termosensibili, instabili ad agenti chimici e per i quali è richiesto solo un trattamento superficiale, deve essere utilizzato un metodo alternativo. Obiettivi e Risultati preliminari. Le best practices pongono come linea guida la sterilizzazione di qualsiasi oggetto, attrezzatura, materiale di confezionamento primario che venga introdotto all’interno di un’area sterile per produzione farmaceutica. La tesi si propone di identificare metodologie alternative di qualifica e verifica di efficacia durante la produzione nonché di valutazione delle curve di risposta dei dosimetri utilizzati nel tunnel EBEAM. Tecniche e tecnologie. Fornetto; dosimetro (UV Visibile); EBEAM. EBEAM. Un E BEAM è un dispositivo che genera elettroni in un ambiente sotto vuoto, li accelera fino a una velocità pari a ½ volte la velocità della luce e permette loro di uscire dalla camera sotto vuoto attraverso una sottile membrana permeabile. Far passare una corrente elettrica attraverso un filamento di tungsteno sottile genera elettroni. Il filamento si riscalda a causa della resistenza elettrica e gli elettroni "salgono" alla superficie del filamento. Una piastra di metallo ad alta tensione che si trova dietro il filamento crea un campo elettrico negativo. Gli elettroni situati sul filamento caldo (che sono caricati negativamente), sono respinti dal campo elettrico negativo e vengono accelerati in direzione opposta sia alla piastra di metallo ad alta tensione che al filamento. Gli elettroni continuano ad accelerare mentre viaggiano attraverso la camera a vuoto fino a raggiungere la membrana permeabile agli elettroni. Gli elettroni ad alta energia sono in grado di passare attraverso la membrana spessa 6μm a causa della sua bassa densità. Gli elettroni sono ora "liberi" nell'aria e possono essere usati per sterilizzare le vasche. Durante questo processo si forma ozono (O3). L’elaborazione di un fascio di elettroni ha la capacità di rompere le catene di DNA in organismi viventi come i batteri e di rendere sterile lo spazio che abitano. Dosimetro I dosimetri sono indicatori che vengono inseriti nell’EBEAM per capire se un ciclo di sterilizzazione è andato a buon fine. Servono per stabilire se la quota di irraggiamento di elettroni prodotta dalla macchina è stata sufficiente a sterilizzare e se il processo è andato a buon fine oppure no. Il dosimetro è un indicatore che viene collocato sui tabs durante la produzione e durante l’irraggiamento di elettroni da parte dell’EBEAM subisce un viraggio. Al termine della produzione il dosimetro viene consegnato in laboratorio dove viene effettuata l’analisi. Fornetto. Piccolo incubatore che serve a stabilizzare i dosimetri, che sono stati precedentemente collocati sui tabs durante la produzione, alla temperatura di 58,5 ° *10 minuti. Successivamente si esegue la lettura dell’assorbanza dei dosimetri attraverso uno spettrofotometro. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #41 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Prof. Andrea Biondi TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Dr.Giovanni Cazzaniga Centro Ricerca Tettamanti – Clinica Pediatrica Monza DISPONIBILITA’ PER: STAGE PER LA TESI Studio genomico della risposta alla terapia della TITOLO TIROCINIO/STAGE: Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) pediatrica. BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): La Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) è il tipo più frequente di leucemia infantile, caratterizzato da una elevata eterogeneità biologica, con conseguente variabilità di risposta alla terapia. Negli attuali protocolli terapeutici, i pazienti sono stratificati in gruppi di rischio principalmente in base alla diversa risposta complessiva alla terapia di induzione, valutata attraverso il monitoraggio della Malattia Residua Minima. Nonostante tale stratificazione, il numero maggiore di ricadute in termini assoluti si riscontra nei pazienti a rischio intermedio, per i quali non sono disponibili marcatori prognostici efficaci. Il progressivo miglioramento delle cure deve necessariamente essere promosso da indagini molecolari che aiutino a capire meglio la biologia e migliorare la previsione del rischio individuale. Nel presente progetto, applicheremo un approccio di sequenziamento del genoma di nuova generazione (RNA-seq) per caratterizzare sottogruppi di pazienti a diverso rischio, per identificare nuove alterazioni geniche associate alla diversa risposta alla terapia. L’obiettivo finale è di incrementare la definizione del profilo molecolare dei pazienti fin dalla loro diagnosi, stratificarli meglio rispetto al rischio di ricadere ed identificare potenziali bersagli per terapie innovative e mirate alle cellule tumorali, con il proposito di aumentare la probabilità di cura. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #42 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Prof. Andrea Biondi TUTOR CHE SEGUIRA’ L0 STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Dr.ssa Marta Serafini DISPONIBILITA’ PER: Centro Ricerca M. Tettamanti Clinica Pediatrica Università Milano-Bicocca Ospedale S. Gerardo Via Pergolesi, 33 20900 Monza (MI) TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI X Studio del difetto scheletrico nella sindrome di TITOLO TIROCINIO/STAGE: Hurler tramite la caratterizzazione biologica e funzionale di cellule staminali multipotenti e pluripotenti isolate da pazienti. BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): La sindrome di Hurler (o MPS-IH) è una malattia genetica rara che colpisce un bambino ogni 100000, dovuta ad un deficit nell’attività dell’enzima lisosomiale α-L-iduronidasi (IDUA) con progressivo accumulo intracellulare dei glicosaminoglicani (GAGs) dermataned eparan-solfato. Questi mucopolisaccaridi si accumulano nei tessuti del corpo causando un progressivo deterioramento, disfunzione multiorgano e, nei casi più severi, morte precoce. Il trapianto di midollo osseo (TMO) è l’unica terapia che riesce a stabilizzare la progressione della malattia. Il TMO fornisce, infatti, cellule staminali da donatore sano che possono iniziare a produrre l’enzima mancante, portando alla normalizzazione dei processi cellulari. Purtroppo, la procedura trapiantologica nella MPS-I risolve solo parzialmente il danno a livello scheletrico, evidenziando l’esigenza di esplorarne il meccanismo d’azione e di valutare, di conseguenza, l’efficacia di nuovi approcci terapeutici. In particolare, il nostro interesse di ricerca è focalizzato su popolazioni di cellule staminali pluripotenti (induced Pluripotent Stem Cells) e multipotenti (cellule staminali mesenchimali), isolate da pazienti affetti da questa patologia. L’obiettivo del progetto sarà rivolto ad una migliore comprensione del danno scheletrico in questa malattia mimando, tramite modelli in vitro ed in vivo, i principali processi di ossificazione. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #43 BIOTECNOLOGIE MEDICHE RESPONSABILE DEL LABORATORIO: LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Dott.ssa Raffaella Mistò Banca degli Occhi di Monza A.O. San Gerardo via Pergolesi, 33 20900 Monza MB TITOLO TIROCINIO/STAGE: Monitoraggio della contaminazione particellare nel processo di certificazione di idoneità all’innesto terapeutico di lembi sclerocorneali BREVE DESCRIZIONE PROGETTO: (Minimo 100 parole; Massimo 250 parole) L’attività della Banca degli Occhi di Monza, istituita con Deliberazione dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza n° 1204 del 30 dicembre 1994, è mirata, partendo dal rispetto della scelta dei famigliari dei potenziali donatori di cornee, all’ottenimento della soddisfazione del cliente finale, rappresentato da un lato dai famigliari stessi del donatore che richiedono il servizio di prelievo delle cornee, dall’altro lato dal ricevente del tessuto certificato. Tra i clienti figura, quale cliente intermedio, il chirurgo oculista che richiede, per l’assistito, le prestazioni fornite dalla Banca. In particolare la Banca opera in conformità alle Linee Guida, approvate dalla Consulta Tecnica Permanente per i trapianti ed emesse dal Centro Nazionale per i Trapianti, e alla normativa europea vigente. La Banca ha il compito di conservare e distribuire i tessuti oculari prelevati certificandone la tracciabilità, l’idoneità e la sicurezza. L’obiettivo che ci si propone con questo lavoro è la definizione delle procedure di valutazione microbiologica e morfologica del tessuto sclerocorneale, che rispondano all’esigenza del mantenimento della classe di pulizia. Questa considerazione è particolarmente interessante nella realtà della Banca degli Occhi di Monza, dotata di una camera bianca di grado farmaceutico, ma caratterizzata da postazioni flussate aperte. La scelta di questa particolare tipologia di postazioni se risulta vantaggiosa in termini di accessibilità da parte dell’operatore, ha come principale svantaggio l’assenza di barriere fisiche tra postazione flussata e non che può facilmente compromettere la direzionalità e la laminarità del flusso per via di comportamenti errati. Argomenti trattati. 1) Percorso del tessuto corneale dal donatore al ricevente o Accettazione e codifica del tessuto o Valutazione con analizzatore corneale per banche degli occhi o Valutazione con lampada a fessura o Valutazione con tomografo a luce coerente o Trasferimento in organo coltura e valutazione microbiologica o Valutazione in microscopia ottica con colorazione vitale o Preparazione di lembi pretagliati per DSAEK e/o per DMEK 2) Lavorazione in ambienti a contaminazione controllata o Modalità di vestizione o Monitoraggio microbiologico o Monitoraggio particellare MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #44 BIOTECNOLOGIE MEDICHE DOCENTE RESPONSABILE: Giulio Sancini TUTOR CHE SEGUIRA’ LO STUDENTE (SE DIVERSO DAL DOCENTE RESPONSABILE): LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: DISPONIBILITA’ PER: Dott.ssa Roberta Dal Magro Laboratorio di Fisiologia Umana TIROCINIO STAGE PER LA TESI TIROCINIO+STAGE PER LA TESI Sviluppo di SLN come veicolo per il trasporto di TITOLO TIROCINIO/STAGE: farmaci per il trattamento di patologie polmonari BREVE DESCRIZIONE PROGETTO (min 100 parole – max 250 parole): Stato dell’arte ed obiettivi. L’impiego di nanoparticelle come sistemi carrier permette di ottenere un trasporto più selettivo del farmaco al sito d’azione e di favorirne la persistenza per tempi prolungati. L’obiettivo dello studio è quello di veicolare e direzionare farmaci in sistemi innovativi di trasporto e rilascio provvisti di un sistema di targeting passivo e successivamente perfezionati in sistemi a targeting attivo per coniugazione chimica degli stessi con opportuni agenti direzionanti. Lo scopo è quello di realizzare un sistema farmaco-vettore in grado di aumentare la biodisponibilità e la biopersistenza a livello del distretto polmonare contribuendo nel contempo a ridurre significativamente effetti sistemici indesiderati. Si valuterà l’effetto a livello polmonare di nuovi farmaci, mettendo a confronto la formulazione libera rispetto a quella incorporata in SLN (nanoparticelle lipidiche solide) in termini di citotossicità in vitro e biodistribuzione in modelli murini. Le SLN verranno opportunamente funzionalizzate con specifiche molecole in grado di conferire loro elevata biocompatibilità, elevata biopersistenza nei biofilm, possibilità di essere veicolate al polmone a mezzo di sistemi aerosol. Tecniche e tecnologie. Verranno approntati modelli in vitro di barriera ematoaerea atti ad indagare la biocompatibilità e le interazioni con diverse tipologie di SLN ingegnerizzate. Per gli studi di biodistribuzione in vivo verrà impiegato un tomografo a fluorescenza (FMT1500, Perkin Elmer). MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #45 BIOTECNOLOGIE MEDICHE RESPONSABILE DEL LABORATORIO: Maria Grazia DE SIMONI LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: Laboratorio di Infiammazione e Malattie del Sistema Nervoso, Dipartimento di Neuroscienze IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, via La Masa 19, Milano. [email protected] TITOLO TIROCINIO/STAGE: Studio dei meccanismi patogenetici e analisi di nuove strategie terapeutiche in modelli di danno cerebrale acuto BREVE DESCRIZIONE PROGETTO: (Minimo 100 parole; Massimo 250 parole) Gli insulti cerebrali acuti di origine ischemica (ictus) o traumatica (trauma cranico) sono tra le principali cause di morte e disabilità nel mondo, con possibilità terapeutiche limitate o nulle. Il progetto si propone di identificare nuovi target molecolari e di valutare l'efficacia di nuove strategie terapeutiche in modelli sperimentali di danno cerebrale acuto ischemico e traumatico, mediante l'analisi della neurodegenerazione, dei deficit funzionali, dell'espressione di molecole infiammatorie e di fattori trofici, dell'attivazione di microglia e astrociti, del ruolo della risposta immunitaria, nonchè mediante l’approfondimento di altri aspetti che si dovessero riscontrare durante lo svolgimento del progetto. Nel laboratorio sono disponibili due modelli di ischemia cerebrale (permanente e transiente), di un modello di trauma cranico e di modelli in vitro (colture cellulari endoteliali, un modello di blood-brain barrier e colture organotipiche corticali). Gli strumenti di indagine sono sia di tipo biomolecolare (real time RT-PCR, Western Blot) che di tipo istologico (immunoistochimica quantitativa, microscopia confocale, microscopia a due fotoni, analisi dell’immagine in 3D). L’Istituto Mario Negri dispone di strumenti e tecnologie allo stato dell’arte, di uno stabulario SPF (Specific Pathogen Free) con stanze completamente attrezzate per la chirurgia e i test comportamentali. La possibilità di discutere ed esporre i propri dati e di preparare report e abstract, assieme all’esposizione ad un programma di seminari bisettimanali, rappresentano inoltre un completamento culturale adeguato per un tirocinio di tesi di laurea specialistica. Maggiori informazioni sui progetti di ricerca e sulle pubblicazioni del laboratorio sono disponibili all’indirizzo: http://www.marionegri.it/mn/it/dipLab.html?lab=30 MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #46 BIOTECNOLOGIE MEDICHE RESPONSABILE DEL LABORATORIO: Dr. Maurizio Pesce LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: TITOLO TIROCINIO/STAGE: Unità di Ingegneria Tissutale – Centro Cardiologico Monzino - IRCCS Studio dell’arterializzazione del bypass aortocoronarico venoso con un approccio di bioingegneria BREVE DESCRIZIONE PROGETTO: (Minimo 100 parole; Massimo 250 parole) Stato dell’arte. La vena safena è uno dei condotti vascolari di elezione nell’ intervento di bypass aorto-coronarico. Purtroppo, il condotto vascolare va incontro ad un processo di rimodellamento che ne determina l’occlusione in tempi relativamente brevi dopo l’impianto. Questo fenomeno è dovuto ad un accumulo di cellule muscolari lisce nella porzione intimale. Le cause molecolari della restenosi del bypass venoso sono in parte note. Tuttavia, recentemente, le condizioni di alterata emodinamica all’ interno del condotto venoso sono state indicate come una delle cause preponderanti. Obiettivi e Risultati preliminari. Lo scopo del progetto di tesi è verificare se le condizioni di stress arterioso, riprodotte in segmenti di safena umana mediante l’uso di un sistema di perfusione progettato ad hoc e già disponibile presso il laboratorio ospitante, determinano un’attivazione delle cellule del vaso tali da giustificare l’insorgenza della restenosi. Tecniche. Il candidato effettuerà colture ex vivo di segmenti di safena umana in bioreattore. Dopo la coltura, le cellule verranno isolate e coltivate ex vivo per una caratterizzazione funzionale e molecolare. Sarà possibile effettuare marcature per citofluorimetria, immunofluorescenza, anche su sezione di vene stimolate ex vivo ed incluse per istologia. MODULO DISPONIBILITÀ PER TIROCINI E STAGE CORSO DI LAUREA IN: PROGETTO FORMATIVO #47 BIOTECNOLOGIE MEDICHE RESPONSABILE DEL LABORATORIO: LABORATORIO PRESSO IL QUALE VERRA’ SVOLTO LO STAGE: TITOLO TIROCINIO/STAGE: Dr.ssa Gaia Spinetti Laboratorio di Ricerca Cardiovascolare, IRCCS MultiMedica Stress meccanico nella stenosi del bypass venoso BREVE DESCRIZIONE PROGETTO: (Minimo 100 parole; Massimo 250 parole) Stato dell’arte. Il bypass aorto-coronarico (Coronary Artery Bypass Grafting (CABG)) è una tecnica introdotta in chirurgia cardiaca più di 50 anni fa per ripristinare l’apporto sanguigno al cuore ischemico. Ancora oggi, però il CABG non è esente da controindicazioni. Infatti il bypass viene eseguito utilizzando segmenti di vena safena che vanno incontro ad una progressiva occlusione dovuta all’accumulo di cellule muscolari lisce nell’intima (iperplasia intimale). Il lume del vaso si riduce velocemente raggiungendo il 5060% dopo 10 anni rendendo necessario l’impianto di stent ed in molti casi un nuovo intervento. La stenosi del bypass venoso rimane quindi un problema clinico globale in pazienti con malattia cardiaca ischemica. Obiettivi e Risultati preliminari. L’obiettivo di questo studio è capire le basi cellulari e molecolari dell’iperplasia intimale associata alla stenosi del bypass venoso usando un approccio multidisciplinare focalizzato sulla meccano-biologia. Recentemente è stato ipotizzato che lo stress meccanico a cui la vena viene esposta al momento del trapianto e della conseguente “arterializzazione”, possa essere il primo responsabile dell’ispessimento dell’intima e della modifica nella funzionalità di cellule componenti i vaso tra cui cellule muscolari lisce e periciti. Dati preliminari dimostrano che stress equiaxiale al 10% induce una diminuzione significativa della proliferazione dei periciti ed il loro differenziamento in cellule tipo-fibroblasto. Tecniche. Periciti e cellule muscolari lisce saranno isolate da campioni di vena safena e sottoposti a stress meccanico con il sistema Flex-Cell. Sarà quindi testata la loro funzionalità in vitro e l’espressione di geni associati al ciclo cellulare, stress ossidativo e differenziamento.