OASI 2
A.S. 2009/2010
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Tre gruppi classe (classi IV TIE, TIEL e TIM) di alunni italiani e
stranieri stanno realizzando un percorso, integrato alla
programmazione curricolare,
di ideazione, progettazione e
realizzazione di una video-lettera, da inviare ad altri giovani di
scuole italiane o straniere.
A partire dalla propria realtà e da riflessioni condivise sui valori
della Costituzione e sul significato della cittadinanza,
racconteranno ad amici lontani cosa significhi per loro essere
cittadini di Genova, vivere in questa città italiana, con i suoi
luoghi-simbolo, servizi, realtà abitative, lavorative e scolastiche
nonché i suoi luoghi di aggregazione.
Il confrontarsi di idee, atteggiamenti, storie individuali e collettive,
potrà essere, confidiamo, il seme dal quale si sviluppi una comune
consapevolezza per passare concretamente dalla semplice
accoglienza alla costruzione di una nuova cittadinanza fondata
sull’interculturalità.
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Favorire l’instaurarsi ed il crescere di un progressivo senso di
cittadinanza
attraverso
un’appropriazione
o
una
riappropriazione del territorio cittadino e dei suoi servizi e una
riflessione sui valori della nostra Costituzione;
Educare al rispetto dell’identità, all’alterità, alla differenza e
rafforzare la consapevolezza del "diverso" come risorsa e ricchezza
da conoscere e con cui interagire;
Favorire l’arricchimento culturale e linguistico attraverso lo
scambio di stili di approccio, conoscenze e competenze diverse;
Favorire la conoscenza reciproca tra allievi di nazionalità diversa
per stimolare o rafforzare rapporti di conoscenza e amicizia;
Formulare un piano utile e trasmettibile
per l’approccio al
territorio, verso una conoscenza più approfondita e personalizzata.
Stimolare il lavoro di gruppo e l’apprendimento di strategie di
mediazione indispensabili per la realizzazione di un progetto:
primo passo verso l’esercizio di democrazia.
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Lettura degli articoli della nostra Costituzione attinenti al
tema del progetto e discussione sulla loro validità “universale”
o meno, e sulla loro reale applicazione nella società
contemporanea.
Confronto con alcuni dei Documenti fondamentali della storia
dei diritti dell’Uomo, con la Costituzione europea e con quella
dei paesi d’origine degli allievi coinvolti. Interventi dei
mediatori culturali.
Laboratori guidati di discussione sul concetto di
cittadinanza (cittadinanza di sangue o di suolo, legislazione
relativa al suo conseguimento, ruolo delle seconde
generazioni), di identità e di appartenenza. Interventi dei
mediatori culturali.
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I diritti dell’uomo sono diritti storici, cioè nati in certe circostanze,
contrassegnate da lotte per la difesa di nuove libertà contro vecchi poteri.
Sono stati acquisiti gradualmente, non tutti in una volta. Le libertà religiose sono
effetto delle guerre di religione. Le libertà civili, effetto delle lotte contro i
sovrani assoluti, quelle sociali, effetto delle lotte dei lavoratori salariati, dei
contadini,dei poveri, contro l’analfabetismo, per la protezione del lavoro contro
la disoccupazione.
Oggi, più che mai, è importante che si crei una “cultura dei diritti umani”. Già i
filosofi dell’antica Grecia non avevano ignorato il valore della persona, ed
avevano distinto un diritto civile da uno naturale, proprio dell’uomo in quanto
tale. Tuttavia nell’antichità veniva ammessa la schiavitù e ciò precludeva la vera
uguaglianza tra i cittadini. Con l’Illuminismo, partendo dal pensiero di Locke, i
diritti naturali verranno riaffermati, in particolare “vita”, “libertà”, “proprietà”. Al
pensiero di Locke si sono ispirati sia i coloni americani (1766 ) sia il terzo stato
francese ( 1789 ).
La rivoluzione americana e quella francese ebbero un principale elemento in
comune, quello di affermare e far agire per la prima volta nella storia un
concetto che fino a quel momento era stato solo tale: il principio dei diritti
umani cioè l'idea che tutti gli uomini, per il fatto di essere tali, siano titolari di
diritti (alla vita, alla libertà, alla proprietà) che non possono essere calpestati
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Art. 1 - L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro …
Il fondamento essenziale per una vera democrazia consiste nella
partecipazione di tutti alla vita politica della propria nazione. Se
democrazia significa “governo del popolo” questo vuol dire che tutti
dobbiamo sentirci coinvolti in ciò che il governo fa o decide. Spesso
invece, prevale il disinteresse. Viene riconosciuta l’importanza del
lavoro per il cittadino; il lavoro nobilita l’uomo e gli garantisce la
“dignità”.
A causa anche della crisi economica in atto purtroppo questo diritto
non sempre può essere esercitato. In questo periodo assistiamo
quotidianamente
alla chiusura di fabbriche e aziende con la
conseguente perdita di posti di lavoro. Anche nella nostra città
numerose sono state le proteste dei lavoratori.
L’esercizio di questo diritto è anche messo in discussione dalla diffusa
pratica del lavoro nero. Soprattutto, ma non solo, i lavoratori immigrati
sono spesso costretti a questa vergognosa condizione a causa della
loro condizione di precarietà e di fragilità sul mercato del lavoro.
Lo Stato dovrebbe promuovere più condizioni che rendano
effettivo questo diritto. Il diritto al lavoro deve essere più
garantito.
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Art. 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione …
Evidenziato il concetto di “dignità”. Ancora nell’Europa
dell’800, in piena epoca liberale borghese, alle donne erano
negati il diritto di voto, il diritto di istruzione ed altre
fondamentali libertà personali).
Uomo e Donna, in quanto “ esseri umani” hanno pari dignità
sia in una dimensione laica della vita sia in una prospettiva
religiosa.
“Parità” deve significare “valorizzazione” delle diversità. La
“discriminazione di genere” deve essere abolita in qualsiasi
situazione, poiché la parità di dignità fra i sessi va
considerata come un principio fondamentale. Purtroppo,
emergono ancora in tutto il mondo, anche in quello
cosiddetto avanzato, enormi e palesi discriminazioni tra
uomini e donne.
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Preambolo - “We the People of the United States, in Order to
form a more perfect Union, establish Justice, insure domestic
Tranquility, provide for the common defence, promote the
general Welfare, and secure the Blessings of Liberty to
ourselves and our Posterity, do ordain and establish this
Constitution for the United States of America.”
L'illuminismo diffonde, attraverso l'uso della ragione, i principi di
libertà e di uguaglianza e la rivoluzione americana, con la
dichiarazione di indipendenza del 4 luglio 1776, dimostra che si
potevano realizzare questi principi.
Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che
tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati
di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la
Libertà, e il perseguimento della Felicità
E’ da sottolineare il fatto che questi diritti vengono presentati
come inalienabili, non possono cioè essere ignorati e portano alla
felicità. Vengono citati tutti i principi fondamentali dell'illuminismo
come l'uguaglianza, il diritto alla vita, alla libertà, alla felicità oltre
che proclamare l'indipendenza della madrepatria.
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Nel preambolo della Costituzione degli Stati Uniti d'America viene
affermato il valore della libertà, definita come una benedizione
Secondo noi è molto importante l'affermazione di questo principio
perché senza libertà di parola, di pensiero, di azione, di culto
l'uomo non ha la possibilità di esprimersi e di realizzarsi.
Questo è stato il primo passo verso una società pensata di uomini
liberi e uguali; l'uomo che si presenta da questo momento in poi è
un uomo nuovo che opera sulla base di principi nuovi, nuove leggi,
un nuovo stile di vita ed un nuovo sistema sociale.
Ci sembra che gli americani sottolineino l'importanza della libertà
individuale, la Costituzione Italiana mette in primo piano
l'interesse della collettività, questo secondo noi è un
miglioramento della strada aperta dalla dichiarazione di
indipendenza.
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Art 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella
presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di
sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale
o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione
Rif. Costituzione Italiana art 3 - I diritti e le libertà sono sancite senza alcuna
distinzione di sesso, di razza di religione etc.
Commento
Nel mondo questi diritti sono spesso negati, sia in modo ufficiale, ad esempio negli
stati islamici è evidente la discriminazione sessuale, sia in modo velato attraverso
pressioni ed ostracismi.
Abbiamo percorso la storia del colonialismo e dello schiavismo e delle pesanti eredità
che ha lasciato nel mondo contemporaneo.
La costituzione italiana parla di dignità sociale nello stesso articolo in cui parla delle
discriminazione a sottolineare come queste due cose siano inscindibili.
La discriminazione sociale in Italia sembrerebbe non esistere ma la realtà è diversa e il
razzismo, la xenofobia, la paura del diverso esiste nella nostra società e prende sempre
più campo.
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Art 4 - Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù
o di servitù; La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite
sotto qualsiasi forma.
La Dichiarazione dei diritti parla esplicitamente di schiavitù e di
tratta degli schiavi. Ci ricorda la storia lontana ma anche oggi la
schiavitù appare nel mondo civile: ovviamente in Italia non esiste
ma la osserviamo lo stesso, e gli avvenimenti di questi ultimi tempi
che hanno visto protagonisti i lavoratori
immigrati nelle
campagne, tenuti in condizioni degradanti, hanno riportato la
realtà della schiavitù.
Ci rendiamo conto che oggi la schiavitù ha aspetti diversi, che
possono essere anche meno evidenti di questi fatti, e le leggi
degli stati devono adeguarsi a questi imbarbarimenti. A noi
sembra che talvolta alle leggi non segua la consapevolezza sociale
dei drammi che si stanno svolgendo. A noi giovani fa paura
questa indifferenza.
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Art. I-2 - Valori dell'Unione
Dignità umana
Forse non ancora tutt'ora completamente riconosciuta, è l'inizio di
tutto, il fulcro su cui una civiltà deve svilupparsi, crescere e
costruire una propria storia al fine di non essere poi ricordata e
riconosciuta nel tempo in modo negativo per aver calpestato
questo ed altri inviolabili valori, ma al contrario positivamente,
garantendo al meglio il diritto alla vita, la non discriminazione, la
parità tra uomini e donne, la sanità e la sicurezza. Cento anni fa,
anche perché era all'incirca il periodo della prima guerra mondiale,
la dignità umana non era rispettata ma completamente calpestata.
Secondo me oggi la dignità umana non è rispettata specialmente
nei confronti degli stranieri che lavorano in nero molte ore, sono
sottopagati e molte volte non vengono rispettati e hanno
condizioni di vita molto squallide.
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Art . I-3
Libertà professionale e diritto di lavorare
Secondo me è giusto che un extracomunitario proveniente
da un altro continente abbia gli stessi diritti di uno che
proviene dall'Europa e questo perché siamo tutti uguali;
penso che dovremmo avere gli stessi diritti a prescindere
dal colore della pelle o dalla cittadinanza. Non è possibile
che nel XXI secolo ci sia differenza fra l'umanità: in poche
parole siamo tutti figli di Dio.
Questo articolo permette anche di accogliere le persone di
altri paesi in modo dignitoso dandogli gli stessi nostri diritti
nell'ambito del lavoro. Alcuni però vengono ancora sfruttati
perché gli vengono dati da fare lavori veramente faticosi che
nessun europeo farebbe.
Art. I - 3 E' vietata qualsiasi forma di discriminazione
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Questo articolo vieta qualsiasi forma di discriminazione di ogni genere, come ad
esempio diversità di sesso, razza, colore della pelle, lingua, religione, ma anche
gli handicap, l'età e le tendenze sessuali. Cento anni fa tutti questi principi non
venivano affatto rispettati; basti pensare al 1900 che è stato un periodo di
razzismo e antisemitismo. Anche se a tutt'oggi questo articolo non è seguito alla
lettera, sono comunque avvenuti notevoli cambiamenti rispetto al passato.
Secondo me qualsiasi forma di discriminazione, per esempio per il colore della
pelle, non deve esserci perché come siamo uomini noi sono uomini loro. Non vi è
nessuna distinzione, ognuno ha pregi e difetti, come possono commettere un
errore loro, possiamo commetterlo noi.
Secondo me questo è l' articolo più importante perché, visto che siamo in una
unione di stati non ci deve essere discriminazione per sesso, razza, colore della
pelle. Questo articolo è fondamentale per integrarci con le popolazioni europee e
non solo, perché in questo periodo c'è molta immigrazione e se non c'è
integrazione si possono creare molti problemi sociali.
In passato la discriminazione era frequente per vari motivi; adesso la situazione
è cambiata, non è più come una volta, ma c'è sempre, basta sentire i cori razzisti
allo stadio e vedere le scritte sui muri per le strade. Perciò la non discriminazione
deve essere un diritto riconosciuto in tutta Europa.
Art .
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Parità fra uomini e donne
Ritengo questo diritto molto importante: la donna deve essere
considerata nello stesso modo in cui si considerano gli uomini;
tutto questo non succedeva nei tempi passati, infatti è sempre
stata vista come la padrona di casa, senza diritto al lavoro e al
voto. Doveva seguire la casa e occuparsi dei figli più piccoli che
non potevano ancora lavorare.
Tutto questo non è assolutamente giusto, infatti oggi le donne
nella nostra società sono allo stesso livello degli uomini, si
occupano di politica e svolgono anche i lavori più duri che
erano destinati in passato solo agli uomini.
Tuttavia in molti paesi del mondo, ad esempio in Iran,
Afghanistan, India , Pakistan e parzialmente nei paesi arabi o in
alcuni paesi africani, i diritti delle donne sono spesso
calpestati.
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Art. 3 - La libertà, la parità dei diritti, l’amore della pace, della giustizia sociale …
sono i più alti valori dell’ordine costituzionale della Repubblica di Croazia.
E’ evidenziato il concetto di “amore della pace”. La cultura della pace, la libertà, la
parità di diritti sono riconosciuti veri e propri valori.
Nell’art. 11 della Costituzione Italiana, il riferimento al sostegno al processo di pace.
Art. 14 - Tutti nella Repubblica di Croazia godono dei diritti e delle libertà, senza
distinzione di razza, sesso, religione, convinzione politiche …
Concetto espresso nell’art. 3 della Costituzione italiana. Non deve verificarsi
discriminazione alcuna: tutti godono dei diritti e delle libertà.
Art. 38 - La libertà di pensiero e di espressione è garantita, la libertà di stampa …
Anche in Croazia queste libertà devono essere garantite e tutelate.
Art. 40 - La libertà di coscienza e di religione e la libertà di manifestare la
religione e le convinzioni di altri deve essere garantita.
Il rispetto reciproco delle idee contribuisce a far sì che la convivenza sia pacifica.
Occorre comunque reciprocità.
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Art. 15 - I diritti e le libertà fondamentali dell’uomo sono indivisibili, inalienabili e
inviolabili … E’ evidenziato il concetto di “unitarietà”; i diritti sono un corpo unico, ognuno
di loro è strettamente collegato agli altri.
Art. 16 - I diritti e le libertà fondamentali valgono ugualmente per gli stranieri e per gli
apolidi … Tutti gli esseri umani sono uguali, in quanto esseri umani.
Art. 18 - Tutti sono eguali davanti alla legge. Nessuno può essere discriminato per sesso,
razza, religione… L’articolo 3 della Costituzione Italiana afferma lo stesso principio,
partendo innanzitutto dal riconoscimento della “parità” tra sessi.
Art. 22 - La libertà d’espressione è garantita. La libertà di stampa, radio e televisione è
garantita. La censura dei mezzi di comunicazione è vietata.
Art. 23 - E’ garantito il diritto all’informazione. Chiunque ha diritto all’informazione
sull’attività degli organi statali… Chiunque ha diritto all’informazione. E’ evidenziata la
necessità di trasparenza nel rapporto cittadino/Stato.
Art. 24 - E’ garantita la libertà di coscienza e di religione … Concetto espresso nell’art. 8
della Costituzione Italiana, condizione necessaria alla convivenza pacifica tra etnie. Occorre
il rispetto reciproco.
Artt. 49/50/51 - Chiunque ha diritto di acquisire le risorse per il suo sostentamento
attraverso un lavoro legittimo …
I lavoratori hanno diritto di associarsi liberamente … E’
garantito il diritto di sciopero … Il lavoro garantisce dignità all’uomo e va tutelato sempre.
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Partendo dal fatto che il Marocco è ubicato in un altro
continente, ovvero l' Africa, lontano dall'Europa non
tanto geograficamente, ma per religione e cultura
differenti e tenendo in considerazione che il Marocco,
come l'Inghilterra, è una monarchia costituzionale
democratica, abbiamo notato, facendo il confronto con
la Costituzione europea e con la Costituzione italiana,
che parecchi articoli si rispecchiano.
La sovranità è nelle mani del popolo e, grazie a questo,
i cittadini hanno la possibilità di votare liberamente i
propri partiti politici.
Viene rispettata la vita umana e l'articolo 5 determina
l'eguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge.
Inoltre uomini e donne godono degli stessi diritti.
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30 - Ognuno ha il diritto di seguire le proprie religioni e le lingue di
origine autoctona. Ogni persona ha il diritto di esprimere la sua religione e
avere il suo luogo di culto, in alcuni paesi del mondo non si può esprimere la
propria credenza religiosa. Anche nel nostro ci sono discussioni circa il diritto,
non solo dei minori, di avere un luogo di culto.
31 - I minori hanno il diritto al riposo al tempo libero proprio alla sua età.
I bambini hanno gli spazi per giocare e divertirsi nel loro tempo libero e di
avere degli insegnamenti attraverso la scuola e essere liberi di esprimersi..
34 - Protezione del minore contro ogni forma di sfruttamento sessuale.
Il minore è protetto dallo stato affinché gli venga impedito di essere costretto
a dedicarsi ad attività sessuali e prostituzione illegale e che non siano sfruttati
a produrre pellicole pornografiche contro la loro volontà. Nonostante queste
norme accade purtroppo che lo sfruttamento sessuale dei minori sia un fatto
che spesso riportato dalle cronache dei giornali. Il pericolo è oggi aumentato
dall’uso improprio e criminale di Internet, che facilita, grazie all’anonimato,
queste orribili pratiche.
Un altro grave problema è connesso al turismo sessuale verso i paesi poveri,
nei quali i giovani sono costretti dalla povertà o dall’abbandono, a vendersi per
pochi soldi.
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32 - I minori riconoscono il diritto di essere protetti contro lo
sfruttamento e di non essere costretti a un lavoro che comporti rischi e
che non metta a repentaglio l’educazione e la salute. I bambini sono
protetti contro lo sfruttamento del lavoro avendo stabilito un età minima
per poter accedere allo stesso, cosi da non mettere a rischio l’educazione e
la salute. Ai bambini deve essere consentito il diritto allo studio ma
accade che in molti paesi ciò non sia rispettato , soprattutto esiste una
forte discriminazione verso i diritti delle bambine.
32/2/A - Gli stati stabiliscono un’età minima di ammissione al lavoro.
Quando essi avranno l’età per accedere a lavoro la legge stabilisce che
l’azienda dia degli orari di entrata e di uscita al lavoro per un certo monte
ore e se questo non viene rispettato ci saranno delle sanzioni.
32/2/B - Prevedono adeguati orari di lavoro e le condizioni di impiego.
Purtroppo questo non accade in tanti paesi, soprattutto dove c’è molta
povertà, quindi i bambini sono costretti a lavorare per dare una mano alle
famiglie. Anche nel nostro paese soggiornano minori stranieri non
accompagnati che finiscono per fare qualsiasi cosa.
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UN PASSO AVANTI – Oasi 2.0