218 BALLETTINO DELLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA « primo publicum Botanicum Hortum constituit, qui fuit Ulyssis « Aldrovaiidi Bononiensis, Anguillarae tertii. Patavini Profes- « soris, et Caesalpini praeceptor. » Quest'autore concordali] parte col manoscritto dell'Aldro- vaiidi, non è esatto s u l l ' o r i g i n e d e l l ' o r t o dei semplici in B o l o gna, perchè se il L u c a Ghini pensò di costruirlo, ed anzi furono persino atterrati gli alberi vetusti nel giardino degli Anziani nel pubblico palazzo,, l ' o r t o n o n fu impiantato c h e nel 1568 per cura di Cesare Odoni e di Ulisse Aldrovandi, come rilevasi dai manoscritti di q u e s t ' u l t i m o 1 dà me pubblicati, e dagli atti della Gabella grossa e del Senato c h e qui trascrivo in n o t a . 2 Il Gaetano Mónti ripete c h e il L u c a Ghini fu il primo ad insegnare i semplici e ben presto si acquistò gran fama per la quale fu nominato lettore ordinario da straordinario, e fu chiamato nel 1544 da Cosimo I Gran duca di Toscana per impian- tare un orto e l e g g e r e dei semplici n e l l ' A c c a d e m i a di Pisa poi a g g i u n g e : « Fuit autem ipse auctor Duci libéralissimo, ut n o bilem in ea urbe Hortum Accademicum, et alluni Florentiae non multo post instruendum c u r a v i t ; inductus, ut c r e d e r e fas est, recente e x e m p l o prudentissimi Senatus Veneti : Is enim o m n i u m principes anno 1545. Francisco Bonafìdio inter ceteras ad nitente, 1 Succsssivamente essendo più volte stata fotta istanza da tutta P Accademia dello studio, che fosse fatto un giardino per utilità di studiosi, l'anno 1568 fu costituito il giardino pubblico con il salario di lire 400 all'anno ai due dottori cioè all' Odoni et me, ecc. X I Junij 1568 Item. Aequum esse consentis eorum laborem, assiduitatem, et vigilantiam, qui Viridarii Palatini, in quo herbae, et simplicia ad Accademiae Bononien, utilitatem et beneflcii plantantur, et nutricuntur, curam in dies habituri sunt, aliquo premio agnoscere quo expenses homnes eode causa occurentes, et presertim in reperiendis, indagandis, et de remotis pavtibus adducendis herbis et plantis facilius et comodius subire valeant, solvi decreverunt et mandarunt per suffr. 26 de pecunis emporis vulgo Gabellae grossae pro studio assignatis libras mille duecentos, tribus annus subsecuturis, ratam partem idest libras quadrigintos quolibet anno equaliter distribuendas et numerandas duobus ys Doctoribus qui per Trienium prox-venturum, et presente anno incollatura, curam Predicti Viridaris liabuerint. Declarantes tamen ipsos Doctores expensos omnes ex causa predicta necessario faciendos sufferre debere, nec quicquam amplius propteraa, habere, potere, et consequi posse contrarium ecc. ecc. • •• • . - " 2