Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 1 Il successo? È questione di prezzo La scoperta di una leva determinante del valore aziendale BRIEFING 46 Autunno 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 2 Il successo? È questione di prezzo La scoperta di una leva determinante del valore aziendale A pagina 2 © Ceccarelli Spa 2007 CURA DI CECCARELLI SPA CONSULENZA DI DIREZIONE Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 2 Sommario Introduzione Il processo di princing fa la differenza, Piercarlo Ceccarelli 5 Ricerca Un’arma strategica da rivalutare, Fabrizio Fresca Fantoni 7 Casi aziendali Grandi Opere - TAV: quattro metodi per fissare il prezzo, Antonio Savini Nicci 18 Immobili - Gabetti: alla ricerca della trasparenza, Filippo Cartareggia 20 Elettrodomestici - Candy: l’emozione passa dal punto vendita, Guglielmo Pasquali 22 Componenti - Zoppas Industries: andare oltre lo sviluppo congiunto, Federico Zoppas 24 Ricerca e sviluppo - Venezia Tecnologie: Quando il valore guida le scelte, Luigi Carvani 26 Componentistica auto - Brembo: Il listino non è uguale per tutti, Stefano Monetini 28 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 4 Il processo di pricing fa la differenza Gli acquirenti oggi si sono evoluti e questo rende necessario utilizzare meglio la risorsa del prezzo Piercarlo Ceccarelli Investire in un processo di pricing struttu- interlocutori capaci di soddisfare meglio rato promette ritorni estremamente inte- della concorrenza i bisogni emozionali della ressanti: le aziende che hanno adottato propria clientela. La domanda “a che prez- prezzi giusti hanno ottenuto mediamente zo vendere?”, è una delle più diffuse in 3 punti percentuali di ROI al di sopra delle azienda nel momento in cui si lancia un altre, tre punti guadagnati grazie a pro- nuovo prodotto o si valuta il posizionamen- cessi di pricing efficaci. to di uno esistente, e deve trovare risposte Infatti, i mercati dei beni di consumo e dei corrette e sostenibili nel tempo. Eppure il beni industriali sono in grande fermento e processo che porta a fissare il prezzo è il prezzo si dimostra la leva centrale della sovente approssimativo, senza misurare strategia aziendale, a volte l’unica che veramente il valore che un prodotto/servi- veramente conta e che condiziona il suc- zio può esprimere per il cliente. Le analisi cesso o il fallimento delle imprese. mostrano che solo il 30% delle aziende Rispetto a qualche anno fa il cliente è adotta prezzi corretti, mentre il rimanente molto più esigente e selettivo, alla ricerca 70% perde opportunità di migliorare il di servizi oltre che di prodotti, pragmatico, conto economico. con un livello culturale più alto e un pote- L’approccio re di acquisto più elevato. Il medesimo Pricing permette di stabilire il “giusto prez- consumatore può avere comportamenti di zo”, quello allineato al valore riconosciuto acquisto molto differenti: se da un lato si dal cliente. E anche la Mappa del Valore lascia guidare dal prezzo accordando la permette di valutare il posizionamento sua preferenza alle offerte low cost; dal- delle varie offerte, da entry-level a pre- l’altro è disposto a riconoscere un pre- mium e i relativi posizionamenti di prezzo. mium price per quei beni che, coinvolgen- Trovare il “giusto prezzo” è una grande dolo emotivamente, diventano esperienze opportunità: le aziende che hanno posizio- gratificanti. Le aziende devono dunque namenti di prezzo corretti ottengono signi- essere in grado di qualificarsi o come ope- ficativi differenziali di redditività e creano ratori che premiano la convenienza o come maggior valore per gli azionisti. pagina 5 © Ceccarelli Spa 2007 di Customer-Value-Based Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 6 Un’arma strategica da rivalutare Il prezzo è una leva determinante del valore aziendale direttamente responsabile dei volumi di vendita e della redditività. Fabrizio Fresca Fantoni E non sempre vale la regola per cui il prezzo basso garantisce i risultati. Il prezzo rappresenta da sempre una nali della propria clientela. variabile chiave per le aziende: indivi- Levi’s rappresenta un caso emblematico duare il giusto prezzo per la propria di azienda che, nata come profeta del offerta nasce dalla comprensione dei premium price, non è stata in grado di bisogni che guidano la decisione di mantenere il suo status nel mercato e si acquisto dei clienti e dalle scelte dei con- è trovata, nell’arco di dieci anni, bloccata correnti. nel mezzo. I consumatori scelgono spes- Rispetto a qualche anno fa, oggi le so di spendere il doppio di un jeans Levi’s aziende si trovano a dover soddisfare i per acquistare Cavalli, o meno di 1/3 per bisogni di un cliente molto più esigente e un jeans Oviesse. selettivo, alla ricerca di servizi oltre che Il prezzo è una leva importante non solo di prodotti, pragmatico e con un livello nel Business to Consumer ma anche nel culturale più alto ed un potere di acqui- Business to Business. Le aziende di pro- sto più elevato. Il medesimo consumato- duzione re può avere comportamenti di acquisto dispongono di due alternative: contenere molto differenti: se da un lato si lascia al massimo i costi, sostenuti da specifici guidare dal prezzo accordando la sua vantaggi, ovvero puntare sulla differen- preferenza alle offerte low cost; dall’altro ziazione, sviluppando con le aziende- è disposto a riconoscere un premium clienti strategie congiunte e partnership price per quei beni che, coinvolgendolo tese a condividere il comune obiettivo di emotivamente, creare valore per il cliente a valle. In diventano esperienze che servono altre aziende capaci di gratificarlo. entrambi i casi la determinazione del E così, per sopravvivere in questo nuovo prezzo giusto è cruciale per il successo scenario, le aziende devono essere in dei volumi di vendita e della redditività grado di qualificarsi o come operatori che aziendale. premiano la convenienza oppure come Percorrendo la strada della convenienza, interlocutori capaci di soddisfare meglio il prezzo diventa la vera discriminante della concorrenza i nuovi bisogni emozio- della scelta e Internet un importante pagina 7 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 8 canale di comunicazione offrendo beni e diversi. Il prezzo rende confrontabili quasi il 40% chiede ai propri clienti un il cliente le imprese si impegnano a offri- servizi per lo più standard. La globalizza- un’automobile, un aereo, un macchinario, prezzo inferiore a quanto questi sarebbe- re prodotti/servizi migliori, ma anche più zione dei mercati, però, ha messo in un abito, sintetizzando il valore dato al ro disposti a riconoscere, “regalando” al onerosi: il prezzo diviene il punto di equi- discussione i vantaggi di costo tradiziona- cliente in termini monetari. Il prezzo rap- mercato opportunità di guadagno signifi- librio tra valore dato al cliente e il valore li e la continua rincorsa alla riduzione dei presenta il “sacrificio” che si esige dal cative (figura 1). dato all’impresa. prezzi ha generato, in molti settori indu- cliente in cambio di un prodotto/servizio. Il prezzo è, e sarà in misura crescente, la striali, una crisi delle aziende che forni- Sebbene il prezzo costituisca una delle fonte dei profitti aziendali. Negli ultimi scono materie prime e componenti. quattro principali leve di marketing, È sempre più evidente, invece, che il van- tempo e risorse vengono sovente destina- taggio competitivo non è più limitato alla ti al prodotto, alla comunicazione e alla singola azienda ma riguarda l’intera sup- distribuzione, relegando il prezzo ad un ruolo marginale, residuale. mente dalle capacità dei fornitori di con- Una ricerca che abbiamo condotto con correre ai propri risultati. In quest’ottica, l’ausilio delle banche dati Pims, su oltre per avere successo, le aziende Business 3.600 imprese operanti in diversi settori, to Business devono operare nel comune evidenzia come il processo di fissazione intento di creare valore per il cliente fina- del prezzo sia senza dubbio migliorabile. le e, per fare ciò, devono collaborare sin L’analisi si riferisce principalmente ai dalla fase progettuale, focalizzandosi mercati Europeo e Nord Americano, più Totale % aziende / numero aziende ply chain: ogni impresa dipende pesante- Il valore di un prodotto 884 1512 1221 252 468 378 291 440 426 341 604 417 100% 80% Il concetto di valore di un prodotto è lungi dall’essere un concetto univoco all’interno delle aziende ed è sovente fonte di disaccordi tra funzioni diverse. La produzione 60% 40% vede il valore di un prodotto in termini di materiali, lavoro e ore macchina, la pro- 20% 0% Beni Beni di Beni di consumo consumo industriali durevoli non durevoli Tipologia di bene gettazione in termini di specifiche tecniche, l’area commerciale in termini di relazione con il cliente, l’amministrazione in termini di struttura dei costi e dei margini. In realtà, al di là di queste prospetti- sulle caratteristiche vincenti del prodotto evoluti in termini di maturità del cliente e o del servizio. Il tradizionale co-design di di scenario competitivo. Risulta sorpren- Prezzo troppo alto ve, il valore di un prodotto è sancito da prodotto viene superato e si qualifica dente come solo un terzo delle aziende Prezzo corretto una sola entità: il cliente. Il valore di un come design to value: soddisfare i bisogni chieda al mercato un prezzo allineato al Prezzo troppo basso prodotto non è misurato all’interno dell’a- del cliente finale ma anche fissare il prez- valore della propria offerta. Su 1.512 zo sulla base del valore che quest’ultimo aziende operanti nei beni di consumo non riconosce. A questi fornitori l’azienda- durevoli solo 440 (il 29%) richiedono al cliente è disposta a riconoscere un diffe- cliente un prezzo in linea con il valore che renziale di prezzo, definendo i meccani- il cliente associa al prodotto che acquista. smi di spartizione del valore generato L’analisi delle altre tipologie di business insieme: la relazione si sposta dalla nego- mostra lo stesso quadro: solo il 33% delle anni il mondo imprenditoriale ha imboc- in linea con le esigenze del mercato. I ziazione del prezzo di un dato bene al aziende che offrono beni di consumo cato il sentiero del taglio dei costi con manager sottostimano la concorrenza, valore generato insieme e riconosciuto durevoli e il 35% delle aziende che pro- grande determinazione, giungendo a cullati da vantaggi competitivi “affettivi” dal cliente finale. ducono beni industriali si posiziona su riduzioni ingenti. Tale fonte, però, ten- e non oggettivi: anche le imprese che livelli di prezzo corretti (cioè posizionati derà ad esaurirsi: i costi non possono adottano sistemi di misurazione di custo- entro un 7,5% superiore o inferiore essere tagliati oltre certi livelli senza ini- mer satisfaction, rassicurate da clienti Il ruolo centrale del prezzo Fonte: Analisi Ceccarelli S.p.A. su banche dati Pims zienda, è misurato dal mercato che esprime un giudizio sul valore del prodotto e, Figura 1 In media poco più del 30% delle aziende chiede un prezzo allineato a ciò che offre al cliente. Quasi il 40% esige dal cliente un prezzo inferiore al valore ceduto. quindi, su quanto è disposto a pagarlo. In azienda le valutazioni interne dei punti di forza e di debolezza della propria offerta sono frequentemente non obiettive e non rispetto al prezzo allineato al valore per- bire le possibilità di crescita di un’azien- formalmente soddisfatti, perdono quote Il prezzo rappresenta l’unità di scambio cepito dell’offerta sul mercato). Circa un da. La leva del prezzo assumerà, dunque, di mercato in quanto non valutano i cam- universale per eccellenza, la misura che 1/3 delle aziende adotta livelli di prezzo un ruolo chiave nel garantire la redditi- biamenti dello schema d’acquisto dei rende comparabili beni estremamente superiori al valore della propria offerta e vità di un’azienda. In nome del valore per clienti e le capacità dei concorrenti di pagina 8 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 9 © Ceccarelli Spa 2007 11-07-2007 13:02 Pagina 10 soddisfarli. A fronte di una quota di mer- sto a pagare non è, quindi, compito facile che viene loro offerto, spesso hanno una cato che scivola, si reagisce riducendo i per l’azienda che deve impegnarsi in un percezione distorta che non coincide con prezzi, convinti che questo possa ripor- duplice sforzo: conoscere, ciò che il clien- le qualità effettive del prodotto/servizio e tarci sulla rotta giusta: in realtà questo si te desidera e quale sia l’offerta della con- non giustifica il corrispettivo monetario traduce, nella maggioranza dei casi, in correnza, e comunicare, cioè assicurarsi richiesto. Ogni prodotto/servizio offre un distruttive guerre di prezzo. che il cliente abbia una percezione corret- valore economico al cliente sotto forma di All’interno del campione oggetto d’indagi- ta dell’offerta proposta. riduzione dei costi, aumento del fattura- ne, abbiamo esaminato le aziende che Conoscere ciò che il cliente desidera e il to, migliore qualità della vita. Ma esisto- operano in mercati in contrazione o a cre- valore dell’offerta rispetto ai concorrenti no anche aspetti meno concreti che gui- scita zero, mettendo in relazione le politi- permette di evitare errori di me-too pri- dano lo schema d’acquisto dell’acquiren- che di prezzo praticate e la penetrazione cing, cioè allinearsi ai prezzi dei concor- te: nei beni di consumo, ad esempio, una sul mercato. Le aziende che hanno reagi- renti senza considerare le specificità della quota parte consistente del valore di un to abbassando i prezzi, nella speranza di propria offerta e i relativi vantaggi/svan- prodotto risiede negli aspetti emozionali salvaguardare la propria quota di merca- taggi competitivi. Ciò porta a fenomeni di afferenti al marchio, più intangibili e dif- to, hanno ottenuto l’effetto opposto per- sottoprezzo o di sovrapprezzo che dan- ficili da misurare. dendo addirittura posizioni (figura 2). neggiano la coerenza dell’offerta. Non L’analisi delle 3.600 aziende del campione Misurare il valore che il cliente associa al sempre i clienti dispongono di informazio- evidenzia come il prodotto è solo una delle prodotto e definire il prezzo che è dispo- ni complete e corrette relativamente a ciò componenti della decisione d’acquisto di Variazione % quota di mercato un cliente sempre più attento ai fattori di 100% Importanza nella decisione d’acquisto (%) Briefing_46 10% 80% 42% 19% 4% 2% 44% 60% 40% 48% 79% 52% 20% 0% Beni di Beni di Beni consumo consumo industriali durevoli non durevoli Tipologia di bene Immagine Servizio Prodotto Fonte: Analisi Ceccarelli S.p.A. su banche dati Pims Figura 3 Il prodotto, da solo, non guida più la decisione d’acquisto di un cliente sempre più attento al servizio e al brand. servizio e di immagine (figura 3). Nei beni disposto a pagare in eccesso per ciò che 10% di consumo non durevoli, ad esempio, il ottiene in cambio. La bussola in base a 8% 19% della scelta verte sui fattori intangi- cui si orienta il cliente è il mercato: sarà 6% bili che scendono al 10% nei beni di con- disposto a pagare un premium per un sumo durevoli e al 4% nei beni industria- prodotto cui associa un valore superiore li. Anche all’interno delle singole tipologie alla media del mercato, esigerà un prez- 2% di bene, i clienti non seguono il medesimo zo più conveniente per un prodotto entry- 0% schema d’acquisto e non associano alla level cui associa un valore inferiore alla -2% stessa offerta il medesimo valore né sono media del mercato. Ambedue gli estremi disposti a pagare il medesimo prezzo. hanno ragione d’esistere purché siano Segmentare adeguatamente i clienti, in mirati al cliente giusto, al prezzo giusto. base al loro schema d’acquisto, rappre- È una questione di equilibrio: occorre tro- senta un momento chiave di un efficace vare, tra le varie offerte in competizione, processo di definizione del prezzo. il posizionamento di prezzo allineato alla 4% -4% -6% Riduzione di prezzo Stabilità di prezzo Aumento di prezzo Politiche di prezzo qualità percepita della propria offerta. Beni di consumo durevoli Beni di consumo non durevoli Beni industriali Fonte: Analisi Ceccarelli S.p.A. su banche dati Pims pagina 10 © Ceccarelli Spa 2007 Figura 2 In mercati stabili o in flessione ridurre i prezzi non migliora la quota di mercato. Alla ricerca dell’equilibrio: il Il Customer-Value-Based Pricing è una Customer-Value-Based Pricing metodologia che permette di determinare il punto di equilibrio, il prezzo corretto, in Non esiste cliente che non esiga una qua- funzione dello schema d’acquisto del lità adeguata al giusto prezzo: nessuno è cliente e delle prestazioni e dei posiziona- pagina 11 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 12 menti di prezzo delle offerte concorrenti. gonale di isovalore rappresenta le offerte tiva numerosità di offerte gli €/unità di La metodologia di CVBP permette non In base a questi elementi si costruisce il che, nello scenario competitivo esamina- prestazione incrementale e, quindi, l’incli- solo di definire il prezzo corretto, ma profilo del mercato, sintesi delle prestazioni to, offrono un livello di prestazione alli- nazione della retta, possono essere anche di valutare, in termini monetari, i fornite dai vari concorrenti e dei prezzi neato al prezzo richiesto. determinati valutando, tramite regressio- propri punti di forza e di debolezza rispet- richiesti, che genera la Mappa del Valore. Le offerte posizionate alla destra della ne, le offerte presenti. In altri casi, a inte- to al mercato nonché la sostenibilità di La costruzione del profilo del mercato, di retta di isovalore offrono al cliente valore grazione di tale metodologia, si ricorre eventuali interventi sull’offerta rivolta al per sé semplice, richiede ovviamente dati positivo, cioè costano meno di quello che alla Conjoint Analysis che, tramite intervi- cliente. corretti che identifichino con precisione valgono, mentre le offerte posizionate ste con i clienti e focus group, permette di sia il profilo d’acquisto del cliente, sia le alla sinistra della retta di isovalore danno collegare attributi specifici di prodotto al prestazioni delle offerte concorrenti. In al cliente valore negativo, costando più di prezzo incrementale che il cliente è dispo- generale si mira ad avere un quadro che quello che valgono. L’inclinazione della sto effettivamente a pagare. Una nostra esperienza recente con una combini dati oggettivi, analizzando le retta di isovalore assume un ruolo fonda- La Mappa del Valore consente di calcolare multinazionale nel settore della chimica specifiche tecniche di prodotto e ricerche mentale nel determinare il valore di quale sia il prezzo corretto, cioè il prezzo specialty si è focalizzata sul posiziona- di mercato, con la percezione che il clien- un’offerta in quanto identifica la sensibi- allineato fornita. mento di una gamma di composti chimici te finale ha del prodotto, attraverso inter- lità del cliente sulle due dimensioni di Nell’esempio riportato si nota come per materiali plastici e termoplastici (figu- viste ai clienti. prestazione e prezzo e, quindi, la sua Ultracolor potrebbe esigere dal cliente un ra 5). La nuova gamma prodotti, basata disponibilità a spendere. Individuare la prezzo sensibilmente superiore pari a € su tecnologie innovative, andava a com- disponibilità a spendere del mercato 2.720 rispetto agli attuali € 2.400. petere con composti chimici esistenti con significa individuare il valore economico Analogamente Audio Video offre un pac- un solido posizionamento di mercato nelle La Mappa del Valore (figura 4) permette che il cliente è disposto a riconoscere al chetto assolutamente non competitivo in rispettive fasce di prezzo. Inizialmente, di valutare il posizionamento delle varie fornitore in cambio di prestazioni incre- quanto si dovrebbe posizionare su un tramite interviste ai clienti, sono stati offerte, da entry-level a premium e i rela- mentali in termini di €/unità di prestazio- prezzo pari a € 2.250 rispetto al prezzo valutati i composti chimici presenti sul tivi posizionamenti di prezzo. La retta dia- ne incrementale. In mercati con significa- attuale di € 2.600. mercato. Poi è stata valutata la nuova La mappa del valore alla prestazione 5,0 3.000 E4 Retta di Isovalore 2.900 4,5 Bright Image 2.700 Audio Video Electronics 2.600 2.500 2.400 Ultra Color 2.300 TV Sonic 2.200 Pro TV 2.100 2.000 7,3 7,5 7,7 7,9 8,1 8,3 8,5 Prestazione pagina 12 © Ceccarelli Spa 2007 8,7 8,9 9,1 9,3 E3 4,0 Prezzo (€/Kg) 2.800 Prezzo Prezzo(€) (€) Come posizionare la gamma Figura 4 La Mappa del Valore sintetizza il posizionamento delle varie offerte in termini di prestazione fornita e prezzo richiesto. Figura 5 Valutare una nuova gamma prodotti (N) rispetto ai concorrenti (E) permette di identificare e correggere eventuali incoerenze. pagina 13 3,5 N5 3,0 N3 2,5 N4 2,0 1,5 E2 E1 1,0 N2 N1 0,5 0,0 5,0 5,5 6,0 6,5 7,0 7,5 8,0 Prestazione relativa © Ceccarelli Spa 2007 8,5 9,0 9,5 10,0 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 14 gamma di composti in termini di presta- Il processo di pricing zioni e di prezzo €/Kg utilizzando i prezzi questa fase si costruisce un “cruscotto In questa fase è altresì richiesto un forte competitivo” che traccia punti di forza e coinvolgimento del punto di contatto con calcolati secondo le logiche contabili Il processo di fissazione del prezzo non è di debolezza, identifica e monetizza le il cliente: l’area commerciale. In molti interne. uno sforzo una-tantum che si esaurisce opportunità di miglioramento della pro- casi, in strutture di vendita abituate ad Valutando congiuntamente i prodotti esi- con l’individuazione del giusto prezzo: pria offerta, valuta la coerenza del posi- utilizzare intensamente la leva degli stenti e la nuova gamma da lanciare sono deve diventare un processo sistematico zionamento di prezzo e analizza quote di sconti, questo approccio richiede una emerse una serie di evidenze: che, partendo dalle strategie aziendali, mercato e risultati di vendita. Il “cruscot- revisione dei comportamenti e delle logi- accompagna l’azienda sino alla fase di to competitivo” rappresenta, per l’azien- che incentivanti. • la nuova gamma, in ogni fascia di prez- attuazione. da, un importante momento di condivi- Sul primo aspetto la forte condivisione zo, forniva al cliente prestazioni superiori La valenza di processo garantisce la mas- sione in cui si decide come cogliere le che caratterizza le fasi precedenti si pone ai prodotti già esistenti sul mercato; sima coerenza tra strategia aziendale, opportunità che il mercato presenta. un duplice obiettivo: coinvolgere l’inter- strategia di mercato, azioni e sistemi di Questa fase è propedeutica alla fissazio- faccia commerciale nel dare il proprio con- • su alcuni prodotti (N1, N2, N5) il prez- monitoraggio e controllo. ne del giusto prezzo in cui, grazie alle tributo relativamente a ciò che avviene sul zo di vendita inizialmente previsto si è Il primo aspetto che deve essere affron- informazioni raccolte, si definisce il posi- mercato e fornire argomentazioni di ven- rivelato al di sotto del prezzo esigibile; tato in un processo di pricing efficace zionamento di prezzo ottimale. dita oggettive che valorizzino l’offerta sono la strategia e, dunque, gli obiettivi Questo approccio garantisce il massimo coerentemente alle strategie adottate. La • il posizionamento dei prodotti N3 e N4, che l’azienda si pone. Onde evitare disal- coinvolgimento dell’azienda nel gestire la metodologia di CVBP dota il venditore di inizialmente molto vicini in prestazione e lineamenti tra strategie di pricing e stra- propria Value Proposition su due dimen- informazioni puntuali su quali siano gli con prezzi non coerenti tra loro, è stato tegie aziendali è necessario esplicitare gli sioni: elementi di differenziazione rispetto alla rivisto evitando rischi di potenziale canni- obiettivi che ci si pone: si persegue una balizzazione. Il livello di prestazioni e di logica di volumi o di redditività, una logi- • la dimensione esterna: l’orientamento possa esigere dal cliente e, quindi, quale prezzo del prodotto N3 è stato ridotto, ca di incremento della quota di mercato o al cliente, fornendo un’offerta che sia in sia il price-premium sostenibile. andando a colmare una fascia di mercato una logica di nicchia? sintonia con le attese del mercato; Sul secondo aspetto, le logiche incenti- non presidiata, mentre il prodotto N4 è Stabilite premesse chiare e inequivocabi- stato arricchito e posizionato su una li sulla rotta che l’azienda intende segui- • la dimensione interna: la creazione di miato il solo raggiungimento di obiettivi fascia di prezzo premium. re si passa alla fase di valutazione del valore aziendale, esigendo dal cliente un di fatturato, ma si incentivino anche la concorrenza, che valore monetario si vanti, è opportuno che non venga pre- contesto competitivo. Tramite la metodo- prezzo adeguato a ciò che viene offerto e marginalità ed il mantenimento dei prez- La revisione del nuovo portafoglio d’offer- logia di CVBP si valuta il posizionamento tale da ripagare adeguatamente l’azienda. zi stabiliti. ta ha permesso di: della propria Value Proposition, integran- La sostenibilità nel tempo di questo dola con dati di vendita e di quota di mer- Ultimata questa fase di definizione della approccio implica un sistema di monito- • disegnare una gamma vincente che si cato. In questa fase si coinvolgono più Value Proposition, cosa offrire e a che raggio e controllo che, periodicamente, misuri con prodotti esistenti ben definiti figure: il responsabile marketing, il pro- prezzo, si passa all’attuazione, mettere in aggiorni il “cruscotto competitivo” e per- offrendo un livello superiore di prestazioni; duct manager, il responsabile commercia- atto le politiche di prezzo stabilite. metta di intercettare cambiamenti nel le, il responsabile della R&S, il responsa- Forte delle indicazioni emerse nelle fasi a contesto di mercato. Il “cruscotto compe- • posizionare la nuova gamma a livelli di bile produzione, il responsabile del servi- valle il marketing potrà affilare la propria titivo” diviene una mappa attorno alla prezzo superiori a quanto previsto, evi- zio clienti e tutti quanti possono fornire comunicazione correggendo eventuali quale si riuniscono le varie funzioni tando errori di me-too pricing e cogliendo informazioni utili a valutare sia il posizio- distorsioni nella percezione dei clienti e aziendali a formare una sales & marke- tutto il potenziale di redditività dei nuovi namento competitivo dell’offerta sul mer- puntando sui vantaggi competitivi valo- ting war room, una sala operativa, in cui, prodotti. cato, sia i potenziali di miglioramento. In rizzandoli adeguatamente. in una logica multi-funzionale, si control- pagina 14 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 15 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 16 lano i risultati, si sviluppano nuove idee, cità di stare sul mercato, di comprendere si prendono decisioni e si stilano piani in modo sistematico i contesti competitivi d’azione. e di cogliere le opportunità che si presentano. Investire in un processo di pricing Creare valore con il prezzo strutturato promette ritorni estremamente interessanti: le aziende che hanno Il CVBP rappresenta un processo che mi- adottato prezzi giusti hanno ottenuto ra a vendere il giusto prodotto al giusto mediamente 3 punti percentuali di ROI al cliente al giusto prezzo, consentendo di di sopra delle altre, tre punti guadagnati massimizzare crescita e profitti in una lo- grazie a processi di pricing efficaci. gica sostenibile. Crescita sostenibile significa rispondere alla domanda che perseguita le aziende - ROI (%) puntare su un prezzo elevato per incre- 34 mentare i margini o un prezzo basso per guadagnare quota di mercato? - indican- 28 do una terza via, quella del prezzo giusto, 20 allineato al valore che il cliente associa al 22 16 prodotto. In base alle analisi del campio- 24 15 18 18 ne esaminato, tale approccio garantisce Le imprese che hanno assunto sulla Mappa del Valore un posizionamento di prezzo in linea con le prestazioni della propria offerta hanno generato la miglior Prezzo la redditività migliore. alto medio basso bassa redditività in ogni fascia di mercato. All’interno del campione esaminato abbiamo, inoltre, analizzato le aziende quotate valutando l’apprezzamento di borsa del loro titolo nell’arco di quattro anni. media alta Prestazione Fonte: Analisi Ceccarelli S.p.A. su banche dati Pims Figura 6 Posizionarsi correttamente sulla Mappa del Valore, con prezzi allineati alla prestazione fornita, massimizza la redditività. Le imprese che hanno stabilito livelli di pricing allineati al valore percepito dal Per contatti e approfondimenti: cliente hanno beneficiato di un apprezza- Nicoletta Medici mento superiore, creando maggior valore Partner, Ceccarelli SpA per gli azionisti. via Cerva 1, 20122 Milano Del resto un’azienda che adotta strategie Tel +39 02 76013030 di pricing corrette non è solo un’azienda Fax + 39 02 76012028 che ha livelli di redditività superiori, ma [email protected] un’organizzazione che ha le migliori capa- www.ceccarelli.it pagina 16 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 18 TAV: quattro metodi per fissare il prezzo del General Contractor pone quesiti sul le. Nel caso di TAV questa modalità non valore aggiunto fornito all’operazione. può essere facilmente adottata perché Esistono almeno quattro meccanismi di determinazione del prezzo delle Nel caso di TAV l’esperienza indica che è l’obiettivo finale è quello di realizzare due meglio operare direttamente con le binari in più che integrino quelli esisten- imprese quando si debba agire su un ter- ti. In questo modo sarà possibile sposta- reno conosciuto perché, ad esempio, c’è re il traffico merci, oppure il traffico loca- già una linea ferroviaria e l’esecuzione le, tra una rete e l’altra offrendo una fles- non presenta grandi incognite. Diverso è, sibilità di soluzioni tese a migliorare la invece, il caso di situazioni meno familia- produttività complessiva del sistema fer- ri General roviario italiano. Ciò comporta la diffi- Contractor può risultare prezioso per coltà ad isolare un’opera e di farla gesti- grandi opere, ma tutto passa comunque attraverso l’allocazione opportuna, tra pubblico e privato, di rischi, responsabilità e poteri nelle quali il ruolo del La determinazione del prezzo delle gran- suggerite dal confronto con gli enti locali gestire l’operazione nel suo complesso, re direttamente dal costruttore. di opere è una leva molto importante per e affrontando anche le incognite. La quarta modalità per determinare il la creazione e la distribuzione di valore. ambientale e territoriale. Dall’altra si La terza modalità di realizzazione di una prezzo nel caso delle grandi opere è quel- Si pensi che il costo a finire previsto per dubita di aver potuto fare sempre l’inte- grande opera è quella della “concessio- la denominata “partenariato pubblico pri- i collegamenti ferroviari tra Torino, Milano resse del Committente. ne”. In questo caso l’operatore prescelto vato” (PPP) che comporta la divisione di e Napoli è di 32 miliardi di euro, com- Anche la modalità della gara europea ha è chiamato a realizzare l’infrastruttura e rischi e responsabilità tra il settore pub- prendendo le realizzazioni affidate a TAV, luci e ombre. Infatti la possibilità di assi- a gestirla, spesso per un determinato blico e quello privato. I progetti PPP defi- l’adeguamento monetario e gli interventi curare il miglior prezzo al Committente si numero di anni. Questa situazione com- niscono in modo differenziato gli aspetti diretti di RFI. scontra con la difficoltà di prevedere porta la necessità di bilanciare l’investi- di finanziamento, di progettazione, di Il caso di TAV risale al 1991, quando non tutto prima, in sede di capitolato di gara, mento da realizzare con i costi di gestio- costruzione e di gestione. c’era l’obbligo delle gare europee, e per contemplando tutti i fattori suscettibili di ne che la qualità dell’investimento stesso coinvolgimento del settore pubblico può avviare l’operazione si è scelta la moda- avere un impatto sui tempi, costi e qua- determina. Questi ultimi, infatti, sono limitarsi a rendere possibile il progetto, lità della “congruità”. Non si è quindi par- lità dell’opera. Dato che questo risultato influenzati dalle scelte formulate durante fornendo il necessario quadro legislativo, titi da un prezzo ma si sono individuati i è raramente raggiungibile, è necessario la realizzazione dell’opera e devono con- oppure partecipare attivamente al finan- tre maggiori operatori italiani in grado di che il General Contractor si assuma, frontarsi con i prezzi di mercato del ser- ziamento e alla gestione dell’opera finita. realizzare l’opera – ENI, FIAT e IRI – che almeno in parte, la copertura dei rischi vizio reso, i cui riferimenti sono chiara- La linea ferroviaria “grande vitesse hanno individuato un Consorzio loro refe- del Committente. Tale esigenza richiede mente indicati nel contratto di concessio- Perpignan-Figueras”, che entrerà in servi- rente. E’ stata quindi definita la conven- di indicare nel tender di gara come si svi- ne. Appare una situazione virtuosa nella zio nel 2009, è il primo esempio in zione nella quale si prevedeva che i lupperà la relazione rispetto alle grandi creazione e distribuzione del valore Francia di assegnazione della concessione General Contractor presentassero le incognite che aspettano: le comunità determinato dal prezzo del servizio fina- ferroviaria ad un privato. offerte, Italferr – società di ingegneria locali, i siti archeologici, le situazioni delle Ferrovie dello Stato - le valutasse, inquinanti e così via. La chiara distinzio- TAV le discutesse e le formalizzasse. In ne tra i rischi coperti dal General questo modo i lavori sono partiti e il mec- Contractor canismo della congruità ha mostrato Committente è la parte più delicata e pregi e difetti. Da una parte si è riusciti qualificata dove il prezzo gioca un ruolo ad avviare lavori di grande portata pur centrale. Riferimento: Antonio Savini Nicci, amministratore accogliendo le profonde trasformazioni In entrambe le modalità ricordate il ruolo delegato, TAV Treno Alta Velocità SpA pagina 18 © Ceccarelli Spa 2007 centrali, soprattutto e quelli di carattere coperti Il grado di dal pagina 19 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 20 Gabetti: alla ricerca della trasparenza di consulenza e di intermediazione immo- ne. La costituzione delle reti di agenti biliare. L’azienda ha impostato le proprie immobiliari, spesso in franchising, ha nel Qualità e trasparenza nella fissazione del prezzo dell’immobile e del servizio politiche commerciali e i processi organiz- complesso agito nella direzione di una zativi in modo da ottimizzare il buon esito maggiore trasparenza. L’offerta di servizi di ciascuna trattativa e la rete di operato- accessori all’attività di intermediazione ri è seguita da numerosi capi zona e copre uno spettro molto vasto. Gabetti ha supervisori. L’obiettivo è di accettare l’in- creato la vetrina interattiva, disponibile in carico di vendita solo a condizione che il tutte le agenzie, che consente di consul- prezzo sia ritenuto equo, cioè di mercato. tare le proposte ventiquattro ore al gior- Esso si determina in base alla situazione no; ha assicurato l’estensione dell’orario specifica dell’immobile trattato rispetto ai di apertura delle agenzie dirette; ha pre- di intermediazione sono i valori che la clientela esige sempre di più e che pesano notevolmente nella scelta del mediatore al quale affidarsi I comportamenti di acquisto del consu- biliare per vendere il proprio appartamen- parametri che le analisi statistiche indica- disposto la scheda di valorizzazione del- matore negli ultimi anni hanno evidenzia- to richiede un prezzo a priori, basato sulle no come rilevanti nella fissazione del l’immobile, ad opera di una società spe- to una forte polarizzazione: da un lato, proprie informazioni e sulle proprie aspet- prezzo: la posizione geografica, la zona, cializzata, di recente acquisizione; ha viene accordata la propria preferenza alle tative. L’intermediario spesso accetta le la prossimità al centro, il tipo di abitazio- siglato un accordo con Capitalia per offri- offerte più convenienti; dall’altro, si è condizioni richieste dal venditore, seppur ne, le caratteristiche dell’edificio, le fini- re condizioni di mutuo agevolate, aperte disposti a riconoscere un premium price a ritenute sin dall’origine proibitive, per ture, l’età, lo stato di conservazione e anche alla clientela extracomunitaria con quei beni che sanno interpretare i nuovi assicurarsi l’incarico di vendita e rinego- così via. clausole e condizioni tradotte in varie lin- bisogni. Il nuovo consumatore ha cambia- ziare il prezzo a distanza di tempo, quan- L’esigenza di qualità e di trasparenza è la gue; ha assicurato la totale trasparenza to pelle ed è alla ricerca, più che di pro- do la difficoltà di realizzare la vendita prima preoccupazione di Gabetti, che delle condizioni, esponendole in modo dotti, di esperienze che lo coinvolgano dal spinge a più miti consigli. Questi compor- sostiene gli investimenti necessari per chiaro e visibile in tutte le filiali. punto di vista emotivo, anche per quanto tamenti hanno determinato una situazio- portare la qualità al punto vendita. La cartina al tornasole della soddisfazione riguarda l’abitazione. L’acquirente moder- ne di mercato non trasparente ed hanno Per quanto riguarda il prezzo relativo ai della clientela è rappresentata dalla pos- no è molto più esigente, e questo si river- inoltre ritardato la liquidità del settore servizi di intermediazione, il settore abi- sibilità di richiedere commissioni d’inter- bera sul mercato. immobiliare. tualmente richiede commissioni sia al mediazione più elevate (ad esempio il Il prezzo da pagare ha un duplice aspet- Qual è dunque il “giusto” prezzo di vendi- venditore sia all’acquirente, con percen- 4+4 invece del più frequente 3+3). Se to: il prezzo di acquisto dell’immobile e il ta dell’immobile? È ovviamente quello che tuali definite a scaglioni, in relazione al l’acquirente o il venditore, o entrambi, prezzo per i servizi di intermediazione fa incontrare domanda e offerta. Ma indi- prezzo intermediato. Anche in questo ritengono di aver ricevuto un servizio di dell’agenzia. viduare a priori il prezzo di mercato non è campo i comportamenti tenuti dai vari alta qualità, superiore ai concorrenti, Per quanto riguarda il primo aspetto, la cosa semplice. operatori hanno creato una situazione di allora è possibile richiedere e vedersi fascia alta del prezzo relativo ad una Per rispondere alle esigenze degli acqui- scarsa trasparenza e di relativa confusio- riconoscere un differenziale di prezzo. determinata tipologia di immobili è rico- renti, Gabetti ha da tempo organizzato un nosciuta da chi intende l’abitazione come proprio Centro Studi, un vero osservato- un modo per migliorare la qualità della rio sulle dinamiche del mercato immobi- vita. La fascia bassa del prezzo è invece liare italiano e una rete capillare di agen- ricercata da chi sceglie questo come fat- zie distribuite su tutto il territorio. tore guida principale della propria deci- Dall’interazione tra questi attori nasce il sione d’acquisto. tariffario Gabetti, un vademecum per le Riferimento: Filippo Cartareggia, Amministratore Di norma chi si presenta all’agente immo- 800 agenzie del network che si occupano delegato, Gabetti Property Solutions Agency SpA pagina 20 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 21 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 22 Candy: l’emozione passa dal punto vendita Il settore degli elettrodomestici è basata quasi esclusivamente sulla concorrenza di prezzo, anche per le scelte dei canali distributivi. Ma è sempre necessario cercare la differenziazione del marchio mi di vendita e la quota di mercato. fortemente in crescita, mentre lo stabili- Per tale scopo l’azienda sta focalizzando i mento turco è destinato a completare la propri sforzi sul rafforzamento dell’imma- produzione di forni e di elementi per la gine del marchio Hoover, limitando lo cottura. L’azienda riconosce il problema stretching di marca su più prodotti. In della minore marginalità derivante dalla Italia la gamma a marchio Candy è molto produzione in Europa e ha già deciso di estesa per coprire tutti i settori del mer- dismettere alcuni impianti in Italia. cato. Negli ultimi anni Candy ha aumentato le La seconda opportunità deriva da una quote di mercato europee: 8% la quota corretta scelta dei canali di vendita, scel- media, 12% la quota nelle lavabianche- ta che viene effettuata in base alle ria. Sta investendo molto sul ringiovani- Il mercato degli elettrodomestici presen- marchi; le filiali estere hanno completa migliori garanzie di posizionamento del mento del marchio Candy, accompagnan- ta interessanti fenomeni nell’uso della autonomia nella definizione di accordi e prodotto da parte dei rivenditori finali che do tale azione con prodotti innovativi, nei leva del prezzo per mantenere un livello contratti con le catene della grande devono assicurare la presenza di almeno quali la tecnologia più attuale è al servi- stabile delle vendite e attirare nuovi distribuzione al fine di massimizzare i due marchi per punto vendita, posiziona- zio di prestazioni migliori, facilità di uti- clienti. Il consumatore appare radicaliz- volumi di vendita. La leva del prezzo ti correttamente secondo le linee guida lizzo e rispetto dell’ambiente. zato nelle sue scelte d’acquisto che lo viene decisa a livello europeo presso la fornite dall’azienda. La bontà delle scelte In un mercato dove il tasso di fedeltà ad spingono a ricercare sempre la soluzione sede centrale del gruppo, mentre la scel- di marketing avviene con il controllo del una marca è prossimo allo zero, la diffe- più conveniente presente sul mercato. In ta dei canali viene appositamente stabili- prezzo sul punto vendita e del volume di renziazione della propria offerta rispetto questo contesto, caratterizzato da un ele- ta paese per paese. vendita realizzato, per assicurare che la ai concorrenti viene sempre più accosta- vato grado di comprensione del prodotto Il gruppo ha deciso di affrontare le sfide distribuzione abbia lavorato secondo gli ta alla cura di tutti i dettagli relativi ai da parte del consumatore, i rivenditori del mercato attraverso scelte strategiche accordi e che il posizionamento di prezzo prodotti e alla fidelizzazione dei punti hanno spinto nella direzione dell’utilizzo ben definite, in particolar modo attraver- prescelto abbia effettivamente permesso vendita, attraverso il maggior coinvolgi- sempre più frequente di campagne pro- so un corretto posizionamento dei marchi il sell out previsto. L’obiettivo condiviso mento emotivo di quest’ultimi, con corsi mozionali incentrate sul prezzo. del gruppo, la selezione dei canali di ven- con la distribuzione è di dare il giusto di formazione, convention, iniziative par- La gamma di prodotti a marchio Candy si dita e la produzione estera per garantire valore al prodotto. ticolari. posiziona sul mercato con un livello di la copertura del mercato L’ottimizzazione della produzione viene Per garantire la continuità di un gruppo prezzo in linea con quello dei concorren- La prima scelta prevede di operare con- perseguita attraverso l’attivazione di siti che è cresciuto molto per acquisizioni, la ti, differenziandosi invece con i prodotti a giuntamente con almeno 2 o 3 marchi produttivi in paesi che permettono parti- proprietà è rimasta nelle mani della fami- marchio Hoover e Rosieres, posizionati ad diversi per ogni paese, uniformandone il colari vantaggi di costo, tra i quali i nuovi glia fondatrice, che rappresenta il riferi- un livello di prezzo superiore a quelli profilo a livello internazionale. Candy e siti produttivi in Turchia e in Cina. Lo sta- mento per tutti coloro che operano in medi di mercato e caratterizzati da Hoover saranno presenti in tutti i merca- bilimento cinese serve il mercato locale, azienda. un’immagine alta. I concorrenti europei, ti mentre un terzo marchio sarà utilizzato con in testa Bosch, hanno recentemente in specifici mercati come Rosieres in scelto la strategia di prezzi più bassi per Francia, Jinling in Cina e così via. I mar- favorire l’aumento dei volumi di vendita chi Hoover e Rosieres sono destinati ad dei prodotti, optando per un posiziona- un posizionamento elevato mentre il mar- mento più basso della loro d’offerta. chio Candy ha come obiettivo un livello di Riferimento: Guglielmo Pasquali, Group marketing Candy opera in 28 mercati con diversi prezzo che permetta di aumentare i volu- director, Candy elettrodomestici SpA pagina 22 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 23 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 24 re a sviluppare il prodotto finito. Questa clienti industriali pone altre sfide, oltre filiera, man mano che si passa dalle esi- all’adozione di una modalità particolare di genze del cliente agli elementi tecnici dei sviluppo congiunto del prodotto finalizza- Il successo del futuro non passa dal prezzo ma, soprattutto nel business componenti, perde la piena consapevo- to al valore: è infatti necessario agire lezza delle vere esigenze del cliente fina- sulla cultura d’impresa che deve evolvere to business, dalla capacità di offrire soluzioni. le e il contributo d’innovazione dei com- da una logica di efficienza verso una logi- ponentisti viene limitato dalle interpreta- ca di servizio, prima, e di condivisione del zioni di marketing. La nuova opportunità valore, poi. Questa traiettoria ha un è rappresentata dal mettere le esigenze impatto importante sia sul personale tec- del cliente finale al centro, in modo da nico, sia su quello commerciale che si tro- consentire a ciascun tecnico d’interpre- vano, di fatto, a dover interagire con Zoppas Industries: andare oltre lo sviluppo congiunto Perciò bisogna superare la cultura del co-design e puntare al design for value L’azienda è esposta alla concorrenza che il valore, anche perché spesso dispone al tarle direttamente e di sviluppare soluzio- ingredienti totalmente nuovi dell’offerta incalza dall’estremo oriente ed è impe- proprio interno di persone dedicate a ni innovative, derivandole dalla propria aziendale, impegnandosi nella loro valo- gnata a ricercare soluzioni che permetta- questi compiti. area di competenza. Un esempio per rizzazione. Ciò pone un’esigenza di evolu- no di superare la situazione di commo- Un asse ulteriore di questa strategia è tutti: un’interessante innovazione negli zione culturale anche da parte del cliente dity. Sono gli stessi comportamenti delle l’integrazione del prodotto, passando dal apparecchi di cottura è stata realizzata da industriale che deve comprendere la vera imprese, però, a favorire spesso il pro- concepire elementi riscaldanti a concepire un tecnico che aveva svolto attività di natura del passaggio da un rapporto di cesso verso le commodity: in alcuni set- la trasformazione dell’energia elettrica in assistenza post-vendita e, quindi, si era fornitura, ad un rapporto di reale collabo- tori, ad esempio, ci sono pochi produttori calore: in questo modo si può trasforma- spesso trovato a contatto diretto con i razione: prima costruiamo insieme il che hanno l’opportunità di dosare le pro- re una semplice resistenza in un sistema cuochi. L’innovazione diventa ricca e le maggior valore possibile, poi ci accordia- prie azioni commerciali in modo da difen- di generazione di vapore. Il passaggio dal vere discontinuità si realizzano quando il mo su come dividerlo. dere il prezzo del prodotto. In realtà suc- componente al sottoinsieme funzionale cliente finale è “posto al centro” e tutti i Il settore industriale dell’azienda sta rac- cede che gli obiettivi di crescita di ciascu- permette di offrire soluzioni e, così, di tecnici sono contemporaneamente messi cogliendo i primi risultati di questo impe- no stiano spingendoli ad agire sulla leva partecipare meglio alla creazione del nella condizione di impegnarsi per soddi- gno realizzando già circa un terzo dei pro- del prezzo, impoverendo così il mercato valore di prodotto. A questo scopo è sfarlo. Il tradizionale co-design di prodot- pri ricavi con sottosistemi funzionali e per tutti. necessario evolvere la logica dello svilup- to si eleva, dunque, e si qualifica come puntando a raggiungere oltre il 40% nel Per superare la logica delle commodity è, po congiunto tradizionale, che è stato design to value: soddisfare i bisogni del breve periodo. L’opportunità è quella di quindi, necessario operare su più direttri- utile per soddisfare il cliente industriale cliente finale ma anche consentire il prez- innovare una tecnologia matura con solu- ci: farsi percepire dai clienti come difficil- ma mostra i propri limiti nel momento in zo sulla base del valore che quest’ultimo zioni alternative. La dimensione del mer- mente sostituibili da altri fornitori, oppu- cui i tecnici lavorano insieme su specifi- riconosce. cato complessivo è enorme e ci sono nic- re aggiungere valore al prodotto offerto che di prodotto preconfezionate, senza Questa modalità di relazionarsi con i chie in crescita. in modo da farlo apprezzare maggior- una conoscenza approfondita delle esi- mente. L’azienda ha già fatto passi in genze del cliente finale da parte del com- questa direzione puntando da tempo non ponentista. Infatti il bisogno del cliente solo sul prodotto ma anche sul servizio e finale è analizzato dal marketing del fab- sullo sviluppo congiunto. Queste iniziative bricante del prodotto finito, il quale sten- hanno permesso di mantenere i margini de specifiche di prodotto e le passa ai economici ma si confrontano con il fatto propri tecnici i quali coinvolgono i tecnici Riferimento: Federico Zoppas, General manager che il cliente è refrattario a riconoscerne dei fabbricanti di componenti per giunge- divisione Rica, Zoppas Industries SpA pagina 24 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 25 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 26 apprezza, obbligandolo a continue manu- coprire lateralmente la moto. Non si riu- tenzioni: sarebbe stato necessario che sciva a trovare una vernice che rimanes- non arrugginissero durante lo stoccaggio, se ben ancorata alla plastica. La soluzio- Anche nell’ambito dei servizi di alto profilo, come quelli di R&S, la almeno per un periodo di tre mesi. La ne non è stata quella d’individuare la ver- soluzione è stata trovata in una vernice nice corretta bensì quella di far sembrare definizione del prezzo da praticare al cliente è fondamentale e si basa sulla protettiva, già usata in altre applicazioni, d’alluminio il pezzo di plastica attraverso resa elastica da componenti specifici, che la mescola di polvere d’alluminio e di pla- ha permesso di assicurare la mancanza di stica in fase d’estrusione. Si sono così ruggine per un periodo rilevante di stoc- raggiunti due vantaggi: l’operazione di caggio. verniciatura non è stata più necessaria e Un altro esempio si riferisce ad un’azien- in caso di urto il carter rimaneva integro, Venezie Tecnologie: quando il valore guida le scelte valutazione dell’apporto fornito dalle risorse umane Venezia Tecnologie è un’impresa struttu- commessa dopo aver spalmato i costi da di scarponi da sci che aveva prodotto senza asportazione di vernice. Anche in rata per dare sostegno alle industrie nel totali di struttura sulle ore dirette, a cui una partita di caschetti per lo snow board questo caso il prezzo pagato è stato pari loro sviluppo tecnologico. Ha operato per si aggiunge il costo orario medio; in que- a mezzo iniezione di polietilene. Dopo 15 ai vantaggi accumulati in un anno. più di venti anni al servizio delle produ- sto genere di contratti i risultati del pro- giorni i caschetti presentavano delle Lo sviluppo del prezzo basato sul valore è zioni industriali dei propri azionisti e di getto sono di proprietà dell’azienda com- crepe che ne rendevano impossibile la frenato da una serie di difficoltà tra le industrie esterne, principalmente nella mittente. vendita. L’analisi ha mostrato che il colo- quali la necessità di stabilire un rapporto realizzazione di processi di produzione e Nel caso di altri clienti, diversi dalle due rante utilizzato per l’impasto rompeva i di fiducia che consente una piena collabo- nelle applicazioni di materiali metallici, tipologie precedenti, Venezia Tecnologie legami del polietilene e lo faceva “crepa- razione con l’azienda cliente, oltre a plastici, semiconduttori e ceramici e, più è disponibile ad investire nel progetto re”. E’ stato individuato un diverso colo- dover superare la resistenza dei tecnici recentemente, nelle tecnologie alimenta- concordato, ricercando il proprio com- rante che non produceva effetti sgraditi interni i quali si vedono messi in discus- ri. Ma come avviene la gestione del prez- penso dopo aver valorizzato il guadagno ed è stato così possibile utilizzare tutta la sione da situazioni quali quelle descritte zo in un’impresa di sviluppo applicato? per l’azienda cliente: se le cose vanno partita di plastica, già a magazzino, che si in precedenza. Un esempio è rappresen- Venezia Tecnologie utilizza tre modelli bene il prezzo coincide con il valore di un sospettava difettosa e destinata ad esse- tato dal caso di un’importante azienda di distinti per determinare il prezzo dei pro- anno dei benefici goduti dall’azienda re gettata. Il prezzo riconosciuto a occhiali da sole che controlla i difetti delle pri servizi. Nel caso di clienti pubblici, i cliente. Questo modo di ripartire il valore Venezia Tecnologie è stato una parte del lenti nella linea di produzione con l’ausilio finanziamenti comunitari tra i due protagonisti può apparire sem- valore generato assicurando l’utilizzo cor- di 20 donne. Esiste una soluzione tecno- richiedono di valorizzare il costo indivi- plice ma è proprio la sua semplicità a retto del polipropilene. logica, pienamente adeguata allo scopo, il duale delle persone impiegate nel proget- renderlo percorribile: meccanismi più Un ulteriore esempio riguarda un’azienda cui investimento può essere recuperato in to a cui si aggiunge una quota del 60- complessi dovrebbero essere oggetto di di scooter che desiderava verniciare di pochi mesi di utilizzo. Nonostante ciò, l’a- 80% per la copertura delle spese genera- approfondimenti e negoziazioni, il tutto a color alluminio un carter di plastica per zienda continua con il sistema manuale. li; il progetto s’interrompe all’esaurimen- scapito della chiarezza del rapporto e del- to del budget previsto, indipendentemen- l’obiettivo. te dal fatto che i risultati siano stati rag- Un primo esempio di questo genere giunti o meno; in ogni caso i risultati riguarda il caso dei tondini di ferro per rimangono edilizia che si arrugginiscono durante lo di regionali proprietà o di Venezia Tecnologie. stoccaggio e che, una volta utilizzati nella Nel caso di grandi aziende il prezzo viene gettata di cemento, fanno fiorire la ruggi- Riferimento: Luigi Carvani, Amministratore delega- formato valorizzando le ore addebitabili a ne sul muro cosa che il cliente non to, Venezia Tecnologie SpA pagina 26 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 27 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 28 Brembo: il listino non è uguale per tutti principali produttori in modo da interpre- business ha definito la propria struttura tare meglio della concorrenza le esigenze produttiva ottimale sulla base delle carat- La necessità di offrire prodotti a clienti diversi rende talvolta necessario dei consumatori e offrire i vantaggi di teristiche del prodotto-cliente target. La costo di una produzione organizzata su produzione di fascia alta, per la quale la scala globale. qualità ed il livello di servizio richiesto dal L’azienda ha adottato una struttura orga- cliente sono elevati, è mantenuta in nizzativa progettata mettendo al centro i Italia. Un esempio dell’elevata attenzione clienti e creando unità di business dedica- dei clienti alla qualità dei prodotti è rap- te a soddisfare le esigenze di ciascuna presentato dal fatto che oltre il 70% dei tipologia di clienti. La casa madre, oltre al resi riguarda difetti di colorazione nei ruolo di controllo e coordinamento, man- punti in cui il componente non è visibile diversificare le tipologie di prezzo; in questo caso è fondamentale ancor di più fare riferimento alle tipologie di cliente Brembo opera nei sistemi frenanti e si Nel mercato moto e auto di fascia alta l’a- tiene al proprio interno alcune attività dal consumatore finale. La produzione dei rivolge a mercati differenziati che presen- zienda opera offrendo ai propri clienti poste a fattor comune, come l’ammini- prodotti di fascia bassa, invece, è stata in tano fattori di acquisto specifici. Negli componenti di alta qualità associati ad strazione, il marketing e la ricerca di parte delocalizzata in Paesi con un minor ultimi anni il mercato automotive si con- elementi di stile e di immagine fortemen- base. Questa soluzione ha portato a sei costo della mano d’opera come India, fronta con clienti più esigenti e selettivi, te distintivi. unità operative: auto, moto, corse, Cina e Polonia. con una sempre maggiore pressione sui Nell’intento di soddisfare un consumatore dischi, veicoli industriali, after market. Anche nel settore automotive si sta assi- prezzi d’acquisto. Gli acquisti si stanno sempre più esigente, attento al dettaglio Ogni unità gode di un’elevata autonomia stendo alla contrazione del valore aggiun- polarizzando verso le fasce estreme - e disposto a riconoscere un giusto valore ed è responsabile del proprio risultato to dei fornitori di componenti. In questo premium price e low cost – e l’azienda ha per un prodotto percepito come superio- economico. E’ organizzata in piattaforme scenario Brembo ha potuto contenere gli interpretato questa tendenza offrendo re, Brembo ha stretto collaborazioni orga- ovvero con strutture che hanno la effetti negativi legati all’incremento delle risposte differenziate. niche con i principali clienti, volte allo svi- responsabilità di analizzare ed interpreta- materie prime, ribaltandone una parte sui Per i prodotti di fascia premium Brembo luppo di prodotti sempre più in grado di re i bisogni dei clienti, di guidare la pro- fornitori stessi, una parte sui clienti e ha dedicato grande attenzione a capire le soddisfare Un gettazione, l’industrializzazione, la produ- compensando con la produttività azienda- esigenze dei clienti trasformandole in esempio del livello di perfezione e di per- zione e la gestione completa del rapporto le la parte residua. prodotti, servizi e immagine di alta qua- sonalizzazione delle auto di fascia alta è con i clienti. Le unità relative ai dischi I risultati sembrano premiare la strategia lità, ricorrendo anche a politiche di la possibilità offerta dall’azienda di colo- sono guidate in modo da esaltare i van- adottata: in cinque anni il fatturato del marketing rivolte ai consumatori finali. I rare le pinze dei freni dello stesso colore taggi delle economie di scala e del basso gruppo è aumentato del 42%, mantenen- principali mercati ai quali l’azienda si della carrozzeria dell’auto. costo del lavoro. do la redditività media degli investimenti rivolge con prodotti premium sono: I mercati dei dischi e dei componenti per Dal lato della produzione, ogni unità di del 16%. racing, moto e auto fascia alta. In questi veicoli industriali esprimono, invece, una segmenti, dove la variabile prezzo è soli- forte attenzione al prezzo, al punto da tamente un fattore meno rilevante rispet- diventare uno dei fattori critici di acqui- to alle prestazioni del prodotto, Brembo sto. Brembo ha attuato comunque una ha conquistato e mantiene un posiziona- strategia volta a fornire prodotti e servizi mento di prestigio grazie alla sua capacità di elevata qualità ad un costo competiti- di offrire prodotti eccellenti con forti con- vo. Anche in questo caso l’azienda ha tenuti innovativi e servizi esclusivi e per- ricercato la massima soddisfazione del Riferimento: sonalizzati. mercato, sviluppando partnership con i delegato, Brembo SpA pagina 28 © Ceccarelli Spa 2007 consumatori esigenti. pagina 29 © Ceccarelli Spa 2007 Stefano Monetini, Amministratore Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 30 Hanno collaborato Ceccarelli: solidità internazionale con stile italiano Società di consulenza di direzione fondata nel 1981. Offre servizi nelle aree della strategia, dell’organizzazione, della gestione del cambiamento e dello sviluppo del management. Fa parte del network Pims, leader nella consulenza strategica, e collabora con altre società americane ed europee attive nei servizi avanzati alle aziende. I clienti sono imprese e organizzazioni nazionali e internazionali, impegnate ad adeguarsi ai mutamenti del mercato e a Pagg. 5 e 7 ricercare e mantenere la leadership. Zoppas Industries: più calore al Cliente E' la società di controllo di un gruppo industriale che opera negli elementi riscaldanti. Nata nel 1963 come IRCA, produttrice di resistenze per il settore domestico, costituisce nei primi anni '70 altre unità produttive specializzate. Oggi è leader nella produzione di resistenze e sistemi riscaldanti per i settori domestico e industriale ed è presente con stabilimenti in Italia, Germania, Francia, Romania, Svezia, Finlandia, Brasile, Messico e Cina e con filiali in Pag. 24 Inghilterra, Spagna, Turchia. Piercarlo Ceccarelli, presidente, Ceccarelli SpA Consulenza di direzione, Milano Fabrizio Fresca Fantoni, project manager, Ceccarelli SpA Federico Zoppas, General manager divisione Rica, Zoppas Industries SpA TAV: infrastrutture a misura di Europa Si tratta della società controllata da RFI che sta realizzando la più importante opera infrastrutturale dell'Italia del dopoguerra: il sistema Alta Velocità/Alta Capacità fra Torino e Venezia, quello fra Milano e Napoli e l'”antenna” verso il porto di Genova. Complessivamente le nuove linee si estenderanno su 1.250 km. e la piena operatività tra Torino, Milano e Napoli sarà raggiunta nel 2009. L'opera prevede anche la costruzione di nuove stazioni, progettate da architetti di fama internazionale. Pag. 18 Venezia Tecnologie: la scienza è business Nata nel 1979 a Porto Marghera come unità di R&S di Samim, capogruppo ENI per i metalli non ferrosi, la società assume la denominazione attuale nel 1998. Realizza progetti finalizzati alla diversificazione o al miglioramento dei processi e prodotti delle aziende clienti nei settori metallurgia e meccanica, produzione di energia convenzionale e di energie alternative, materiali plastici, catalizzatori, semiconduttori, occhialeria, industria orafo-argentiePag. 26 ra, industrie alimentari, Beni culturali. Antonio Savini Nicci, Amministratore delegato, TAV Treno Alta Velocità SpA Luigi Carvani, Amministratore delegato, Venezia Tecnologie SpA Gabetti: quando il cliente è a casa Gabetti Property Solutions Agency SpA è da 50 anni il punto di riferimento dei servizi immobiliari in Italia. Con le sue 800 agenzie si rivolge ai mercati retail, corporate, frazionamenti e cantieri. Tra le sue iniziative, anche un centro studi in grado di aiutare il venditore o l'acquirente a orientarsi sulla base di dati oggettivi nel mercato. Ed è continuo lo sforzo verso la ricerca di soluzioni a misura della clientela. Con il marchio Santandrea opera nel segmento degli Pag. 20 immobili esclusivi. Brembo: successo a tutta velocita’ Nata nel 1961 Brembo è oggi una multinazionale italiana leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi frenanti. La sua storia è caratterizzata da un continuo percorso di miglioramento e crescita basato su innovazione ed eccellenza di prodotti e tecnologie utilizzate. Attualmente Brembo opera in 12 paesi con 6 stabilimenti industriali e commerciali in Italia e 13 esteri. Nel 2006 ha realizzato un fatturato di 806 milioni di euro. In cinque anni l'EPag. 28 BIT è aumentato dell'83%. Filippo Cartareggia, Amministratore delegato, Gabetti property Solutions Agency SpA Stefano Monetini, Amministratore delegato, Bembo SpA Candy: tradizione del pulito Presente sul mercato dal 1945, Candy è una multinazionale italiana ed è tra i principali operatori europei nei grandi elettrodomestici: lavabiancheria, lavastoviglie, asciugatrici, frigoriferi, congelatori, cucine, forni, piani di cottura eccetera. E' leader europeo nel floorcare. Il fatturato raggiunge un miliardo di euro e la produzione è di sei milioni di unità. Ha integrato i marchi Hoover, Rosières, Iberna, Otsein, Vyatka, Zerowatt. Sui 6.000 dipendenti, 4.000 opePag. 22 rano fuori Italia. Guglielmo Pasquali, Group marketing director, Candy elettrodomestici SpA pagina 30 © Ceccarelli Spa 2007 pagina 31 © Ceccarelli Spa 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 32 Milano Ceccarelli SpA Via Cerva 1 20122 Milano Tel. +39.02-76.01.30.30 fax +39.02-76.01.20.28 email: [email protected] London PIMS Associates Ltd. 15 Basinghall Street, London EC2V 5BR Tel. +44.20 7776 2800 fax +44.20 7776 2828 email: [email protected] St. Gallen Malik management zentrum st. gallen Rittmeyerstrasse 13 CH-9014 St. Gallen Tel. +41.(0)71 274 3400 fax +41.(0)71 274 3499 email: [email protected] www.ceccarelli.it Ceccarelli SpA Ceccarelli Spa una società italiana di consulenza di direzione fondata nel 1981. Una delle sue peculiarità è la disponibilità di basi scientifiche per assistere le imprese nella creazione di valore economico e competitivo, al fine di soddisfare le attese degli azionisti e degli altri stakeholder. L’offerta riguarda servizi nelle aree della strategia, dell'organizzazione, della gestione del cambiamento e dello sviluppo del management. In questi contesti, e non solo, viene realizzata una consulenza personalizzata sulle specifiche esigenze del committente, in modo da valorizzarne rapidamente i punti di forza. La squadra è formata da consulenti esperti, rapidi nelle analisi e autorevoli nella conduzione dei gruppi di lavoro. In stretta collaborazione con il committente, si impegna nell'applicare soluzioni per raggiungere risultati specifici. Ceccarelli fa parte del network PIMS, avviato nel 1971 da General Electric e Harvard Business School, leader nella consulenza strategica. Alla base del lavoro c’è la continua ricerca dei fattori che guidano le prestazioni delle imprese. Per trasferire queste scoperte nella pratica aziendale è necessario comprendere sia le imprese come sistemi complessi e dinamici, sia il management come sviluppo integrato delle organizzazioni. I clienti sono imprese e organizzazioni nazionali e internazionali, impegnate ad adeguarsi ai mutamenti del mercato e a ricercare e mantenere la leadership. Brief ing E’ una pubblicazione di Ceccarelli SpA dedicata ai temi della direzione aziendale. Presenta monografie dedicate Anno 15 – n. 46 – ottobre 2007 Stampa: Gruppo Stampa GB S.r.l., Viale Spagna 154, Cologno Monzese Sped. in abb. post./70% – Filiale di Milano Direttore responsabile: Piercarlo Ceccarelli Grafica: studio Clara Bolduri pagina 32 © Ceccarelli Spa 2007 ad un particolare aspetto critico del management e dell’economia d’impresa. Ciascun tema viene illustrato attraverso la ricerca e l’esperienza della consulenza, oltre all’esame di alcuni casi aziendali. Anno 15 – n. 46 – Ottobre 2007 Briefing_46 11-07-2007 13:02 Pagina 34 Il processo di pricing fa la differenza: gli acquirenti oggi si sono evoluti e questo rende necessario utilizzare meglio la risorsa del prezzo. Investire in un processo di pricing strutturato promette alle aziende ritorni estremamente interessanti: mediamente 3 punti percentuali di ROI al di sopra delle altre. Infatti, i mercati dei beni di consumo e dei beni industriali sono in grande fermento e il prezzo si dimostra la leva centrale della strategia aziendale, a volte l’unica che veramente conta e che condiziona il successo o il fallimento delle imprese.