Incontri di Formazione in Bocconi
Numeri ed Economia Fanno Quadrato
Matteo Manera
Facoltà di Scienze Statistiche, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Università Bocconi, 21 Maggio 2009
Struttura della presentazione
• Premessa: la domanda di formazione universitaria
• I pilastri del ragionamento economico
• L’approccio dell’economista applicato
• Matematica e statistica per l’economia applicata nella Scuola
secondaria superiore: le nozioni di base
1
Premessa (1/5)
CNVSU 2008 - La domanda di formazione universitaria
Popolazione 19enne, maturi e immatricolati all'università in Italia
dal 1980/81 al 2006/07
1.200.000
1.000.000
19-enni
Maturi
Immatricolati
800.000
600.000
400.000
200.000
19
80
19 /81
81
19 /82
82
19 /83
83
19 /84
84
19 /85
85
19 /86
86
19 /87
87
19 /88
88
19 /89
89
19 /90
90
19 /91
91
19 /92
92
19 /93
93
19 /94
94
19 /95
95
19 /96
96
19 /97
97
19 /98
98
19 /99
99
20 /00
00
20 /01
01
20 /02
02
20 /03
03
20 /04
04
20 /05
05
20 /06
06
/0
7
0
2
Premessa (2/5)
CNVSU 2008 - La domanda di formazione universitaria
Percentuale di studenti maturi e di partecipazione agli studi
universitari in Italia dal 1980/81 al 2006/07
90
80
70
60
50
40
30
20
Maturi su 19-enni
Immatricolati su 19-enni
Immatricolati su maturi
10
0
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07
0/ 81/ 82/ 83/ 84/ 85/ 86/ 87/ 88/ 89/ 90/ 91/ 92/ 93/ 94/ 95/ 96/ 97/ 98/ 99/ 00/ 01/ 02/ 03/ 04/ 05/ 06/
8
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 20 20 20 20 20 20 20
3
Premessa (3/5)
CNVSU 2008 - La domanda di formazione universitaria

1.800mila iscritti nel 2006/07: stabile negli ultimi quattro anni
accademici; iscritti al nuovo ordinamento 1.538mila

308mila immatricolati nell’a.a. 2006/07:
diminuzione (338mila unità dell’a.a.2003/04)

Diminuisce la proporzione di “maturi” che si iscrivono
all’università: dal 74,5% nel 2002/03 al 68,5% nel 2006/07
in
progressiva
Perché si riduce il numero di matricole “anziane”
(dal 23,8% al 14,7%)

Si riduce anche il rapporto immatricolati su 19enni: dal 56,1%
del 2005/06 al 53,2% nell’a.a 2006/07
4
Premessa (4/5)
CNVSU 2008 - La domanda di formazione universitaria

Percentuale degli iscritti in corso (“regolari”) sul totale degli iscritti
al nuovo ordinamento è la più bassa dall’introduzione della riforma
(68,5%), Gli studenti regolari sono poco più di un milione

Gli “abbandoni” dopo il primo anno, cioè le mancate iscrizioni al II
anno, pari al 19,8% nel 2006/07, tornano al livello pre-riforma

Gli studenti “inattivi”, che nell’anno non hanno acquisito alcun
credito, sono 255mila nel nuovo ordinamento e 121mila nel vecchio
ordinamento (in totale il 22,3% degli iscritti)

Basso numero medio di crediti acquisiti dagli studenti (non supera
30 in 29 atenei su 58)
5
Premessa (5/5)
CNVSU 2008 - La domanda di formazione universitaria

Gli studenti che si impegnano a tempo pieno sono molti meno
degli iscritti e si rileva lentezza negli studi
•
Per difficoltà incontrate negli studi o perché stanno svolgendo
una attività lavorativa
•
Presumibile non equilibrata distribuzione dei carichi didattici
•
Crediti non ben valutati come unità di misura dell’impegno
sostenibile dallo studente medio
Occorre:

Estendere orientamento e tutoraggio

Sviluppare la iscrizione a tempo parziale (che consentirà allo
studente di scegliere il regime di impegno e agli atenei di
conoscere il vero carico didattico da sopportare)
6
I pilastri del ragionamento economico
• Problemi e modelli
• Dati
• Verifica empirica
7
Problemi e modelli
Un modello è un insieme di relazioni formali che descrivono in
modo semplificato un dato problema economico
Tali relazioni vengono utilizzate sia nella formulazione di teorie, sia
nella loro verifica empirica
Modelli statici vs modelli dinamici
Modelli deterministici vs modelli stocastici
Modelli simultanei vs modelli causali
8
Dati (1/2)
Informazioni quali-quantitative sui fenomeni oggetto di analisi e
sulle loro determinanti
Esempio di informazioni quantitative: prezzo spot del petrolio WTI
misurato in USD/b in data 21 maggio 2009
Esempio di informazioni qualitative: genere (maschio/femmina) di
un lavoratore
9
Dati (2/2)
“L’abilità di trattare i dati, cioè di comprenderli, processarli, estrarne
il valore, rappresentarli, comunicarli, sarà una delle competenze
più rilevanti nei prossimi anni, non solo in ambito professionale, ma
anche nel mondo dell’istruzione, dalle elementari fino al liceo” (H.
Varian, 2009)
“I dati al giorno d’oggi non rappresentano più una risorsa scarsa,
ciò che manca è la capacità di trattarli appropriatamente” (H.
Varian, cit.)
“Le informazioni sono disponibili a tutti, ciascuno dovrebbe essere
in grado di elaborarle personalmente, limitando il ricorso a
informazioni ‘predigerite’” (H. Varian, cit.)
10
Verifica empirica
Utilizzo di tecniche statistiche per la validazione dei modelli
economici
La verifica empirica è fondamentale in quanto i modelli economici
vengono impiegati per:
• descrivere la realtà economica
• supportare decisioni di politica economica
• realizzare previsioni
11
L’approccio dell’economista applicato (1/13)
Economista che applica metodi matematici e statistici per l’analisi
dei dati economici, in altri termini utilizza un approccio scientifico
(teoria-osservazione-verifica) ai problemi economici
Economista applicato come “Sherlock Holmes” del funzionamento
di un sistema economico?
12
L’approccio dell’economista applicato (2/13)
Scienza è conoscenza sistematica e formalizzata, il cui progresso
risulta assicurato dalla continua verifica delle teorie esistenti
Econometria (econometrics ) contiene i termini con (truffa) e trics
(tricks, inganni)
13
L’approccio dell’economista applicato (3/13)
“(…) con le sue regole euristiche, così precise e largamente
applicabili da comprendere una logica dell’indagine e della
scoperta della verità di vasta portata (…), Sherlock Holmes fu un
eminente filosofo della scienza” (W. Rehder, 2004)
“L’econometrico applicato utilizza un approccio molto simile al
metodo investigativo di Sherlock Holmes” (M. McAleer, 1994)
14
L’approccio dell’economista applicato (4/13)
Holmes e l’economista applicato hanno in comune l’attenzione ai
fatti (dati) e l’individuazione di una teoria (modello) che consenta di
interpretare le osservazioni disponibili
Ciò che distingue Holmes dall’economista applicato riguarda il
concetto di “soluzione” del problema
15
L’approccio dell’economista applicato (5/13)
Holmes risolve i casi in cui si trova coinvolto applicando la famosa
legge secondo cui “una volta eliminato l’impossibile, ciò che
rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità” (A. Conan
Doyle, Il Segno dei Quattro, 2003)
L’economista applicato raramente risolve i problemi che gli
vengono sottoposti e certamente non è in grado di raggiungere
conclusioni definitive sulla validità dei modelli di cui si serve
16
L’approccio dell’economista applicato (6/13)
Questo perchè i modelli econometrici sono astrazioni della realtà,
quindi falsi per definizione
Un sistema economico coinvolge, di norma, molteplici relazioni tra
numerose variabili, molte delle quali non osservabili e che quindi
risulta essere un problema molto complesso
17
L’approccio dell’economista applicato (7/13)
Fondamentale per Holmes è la differenza tra osservazione e
deduzione
L’osservazione riguarda esclusivamente i fatti/dati del problema.
Tali fatti sono obiettivi, non inquinati dalle procedure utilizzate per
la loro raccolta (spesso è il detective in persona a occuparsi di tale
operazione)
La deduzione è invece inferenza che dai dati/fatti osservati porta
ad altri dati/fatti, non osservabili al momento in cui tale inferenza si
forma, ma che rappresentano fenomeni accaduti o che
accadranno, in ogni caso obiettivamente accertabili
18
L’approccio dell’economista applicato (8/13)
Per Holmes, fatti e dati precedono una teoria
Il termine teoria è però usato da Holmes nel senso (più limitato) di ipotesi
di lavoro che copre tutti i fatti conosciuti
Una teoria non è uno strumento per inferire su fatti futuri (mentre può
essere da essi confutata), né può essere derivata dai fatti per via induttiva
Al contrario, l’economista applicato raramente conosce, e di norma non
governa, il processo di raccolta dei dati economici, mentre in genere fa
precedere la fase di realizzazione del modello teorico di analisi all’esame
delle osservazioni disponibili
19
L’approccio dell’economista applicato (9/13)
La qualità dei dati a disposizione è elemento di vitale importanza
per Holmes e per l’economista applicato
Holmes cerca costantemente di distinguere tra osservazioni
importanti e osservazioni non essenziali, quei dati cioè che
possono essere trascurati senza compromettere l’indagine e
allontanare la soluzione del caso
L’economista applicato cerca di distinguere tra relazioni
economiche di carattere sistematico e legami solo apparenti (o
spuri)
20
L’approccio dell’economista applicato (10/13)
Il processo logico che porta Holmes a risolvere un caso si
compone di due fasi distinte, la raccolta dei fatti e la costruzione di
una teoria unificante all’interno della quale tutti i dati disponibili si
collocano senza forzature
Holmes sostituisce sistematicamente le proprie ipotesi di lavoro
con altre più aggiornate, come portato di una continua verifica della
congruenza della teoria con la realtà obiettiva
21
L’approccio dell’economista applicato (11/13)
Molto spesso Holmes esamina gli effetti sulla sua teoria di una
modifica di alcuni punti di partenza o ipotesi iniziali
Raramente Holmes parte dalla formulazione di una “teoria
generale”, al contrario ciascuna teoria è circoscritta, in modo che
sia semplice compararla con teorie alternative, confrontarla con
l’evidenza empirica e, se necessario, arricchirla alla luce di nuovi
fatti (semplificazione)
22
L’approccio dell’economista applicato (12/13)
L’economista applicato si dimostra non poco idiosincratico rispetto
all’adozione di una logica “dal generale al particolare” piuttosto che
“dal particolare al generale”, sebbene sia pienamente consapevole
della necessità di utilizzare i cosiddetti test diagnostici al fine di
accertare l’adeguatezza statistica dei propri modelli empirici
Sempre con maggior frequenza rispetto al passato l’economista
applicato sottopone a verifica i modelli andando a valutare quanto
le predizioni che da essi è possibile trarre siano sensibili a
variazioni di specifici elementi-chiave (analisi di sensitività e di
robustezza)
23
L’approccio dell’economista applicato (13/13)
“Mentre il singolo individuo è un enigma, quando è insieme agli altri
individui diviene una certezza matematica. E’ impossibile, per
esempio, predire il modo in cui agirà un uomo, mentre invece è
possibile dire con precisione cosa faranno un certo numero di
uomini messi insieme. L’individuo varia, ma le percentuali
rimangono costanti. Così dicono le statistiche” (A. Conan Doyle, Il
Segno dei Quattro, cit.)
24
Matematica e statistica: nozioni di base
Matematica
• Equazione della retta
• Funzioni a una e più variabili
• Concetto di derivata
Statistica
• Media, varianza, covarianza campionarie
• Correlazione e indipendenza
• Concetto di variabile aleatoria
• Prova delle ipotesi (test di ipotesi nulla singola)
25
Riferimenti bibliografici
Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario, Nono Rapporto
sullo Stato del Sistema Universitario, Roma, 2008
Conan Doyle, A., Il Segno dei Quattro, in Tutto Sherlock Holmes, traduzione di N.
Rosati Bizzotto, Grandi Tascabili Economici Newton, 2003
Manera M., “Sherlock Holmes e l’Analisi Empirica dei Dati Economici”, in T.
Pedrizzi e E. Castrovilli (a cura di), Cultura Economica nei Licei, Franco Angeli,
2008, pp. 223-226
McAleer, M., “Sherlock Holmes and the Search for Truth: A Diagnostic Tale”,
Journal of Economic Surveys, 1994, Vol. 8, No. 4, pp. 317-370
Rehder, W., “Sherlock Holmes, Detective Filosofo” in Eco, U. e T.A. Sebeok (a cura
di), Il Segno dei Tre. Holmes, Dupin, Pierce, Tascabili Bompiani, 2004, pp. 263279
Varian, H., “How the Web Challenges Managers”, The McKinsey Quarterly, gennaio
2009
26
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