Gara di corsa, fregio di vaso greco, 530 circa a.C. LO SPORT NELL’ARTE Il movimento, la struttura del corpo, l’espressione dei volti degli atleti hanno da sempre ispirato gli artisti. Queste opere sono anche dei documenti che ci mostrano come si sono praticati gli sport nei secoli. Nelle antiche civiltà minoica e micenea, i giochi e le gare si svolgevano per celebrare gli avvenimenti più importanti come le incoronazioni, i riti funebri, la grande vittoria in battaglia... In seguito, nacquero, in onore di Zeus, le Olimpiadi, che si celebravano ogni quattro anni a Olimpia. Furono un grande avvenimento religioso e di pace, dove accorrevano atleti da tutta la Grecia. Per onorare l’amico Patroclo, morto per mano di Ettore, Achille indice i giochi funebri nel campo acheo. dalla ILIADE di Omero, Libro XXIII, 960-967 … Pose, ciò fatto, i premii alla pedestre corsa: al primo un cratere ampio d’argento… E sorsero di sùbito il veloce Aiace d’Oilèo, lo scaltro Ulisse, e il Nestòride Antìloco, il più ratto de’ giovinetti achei. Posti in dritta riga alle mosse, additò lor la meta il Pelìde, e diè il segno. In un baleno s’avventar dalla sbarra, e innanzi a tutti l’Oilìde spiccossi… IL PUGILATO E LA LOTTA LIBERA Nei tempi antichi il pugilato era praticato a pugni nudi o protetti da strisce di cuoio o vimini (dette cesti) guarniti di borchie per aumentare la violenza dei colpi. Questo pugilatore con i “cesti” è rappresentato in un momento di pausa. Con estremo realismo l’artista ha evidenziato la possente muscolatura dell’atleta. Statua di pugilatore, bronzo. Museo Nazionale romano Dall’ENEIDE di Virgilio Allor Enea fece due cesti addurre D’ugual peso e grandezza; ed ugualmente Ne furo armati. In prima in su le punte De’ pie l’un centra l’altro si levaro: Brandir le braccia; ritirarsi indietro Con le teste alte: in guardia si posare Or questi, or quelli; alfine ambi ristretti Mischiar le mani, ed a ferir si diero. … E’ rappresentato il momento iniziale della gara. I due pugili si affrontano incrociando, all’altezza dei volti, le mani e gli avambracci fasciati dai “cesti” di cuoio. Due inservienti, tenendo un bastone all’altezza delle ginocchia dei contendenti, delimitano la distanza regolamentare. All’estrema sinistra un altro pugile è pronto al combattimento, mentre a destra un istruttore segue la scena. Anfora panatenaica con scene di pugilato. Museo Nazionale di Taranto Questo atleta, che si sta legando le fasce ai polsi, ha il viso molto espressivo: le sopracciglia prominenti sembrano coprire gli occhi che diventano così come due scure fessure, il naso è schiacciato, la bocca, con labbra carnose, è leggermente socchiusa. E’ concentrato, l’incontro sta per iniziare, l’avversario è davanti a lui! Il pugilatore, particolare, 1932, marmo. Roma, Stadio dei marmi E’ un’opera moderna che ci mostra, da una parte come è cambiato il pugilato, e dall’altra come l’artista voglia rappresentare anzitutto il movimento e il continuo variare delle posizioni dell’atleta. R. Guttuso, Studi per pugilato,1984 TENNIS Lo sport del volano (Badminton) era praticato già nel Settecento e l’artista ci mostra una signorina della borghesia di allora, con gli strumenti per il gioco, vestita secondo la moda dell’epoca. J.B. Chardin, Ragazza con racchetta e volano, 1741, olio su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi Il tennis è uno sport che richiede una grande preparazione atletica. Qui l’artista rappresenta l’atleta in uno dei gesti più impegnativi del tennis, il rovescio, e per dare forza all’immagine si serve dei contrasti tra luce e ombra, che evidenziano sia il movimento sia la concentrazione nel gioco. F. Flameneg (1856-1923), Ritratto di Max Decugis. Parigi, Collezione privata PALLA - PALLONE Mosaico pavimentale, 340 d.C. Piazza Armerina, Villa romana del Casale E’ una partita di pallamano giocata da adulti, uomini con baffi e tuta a righe. L’artista francese ci vuole comunicare tutto il divertimento di questo gioco. H. Rousseau, Giocatori di Football La figura del calciatore è scomposta da piani e linee che s’intersecano. Il movimento parte dal centro, in cui si distinguono il pantaloncino azzurro della divisa e la coscia portata indietro. Il resto è un turbinio che suggerisce la sequenza di spostamenti degli arti. U. Boccioni, Dinamismo di un footballer, 1913, olio su tela. New York, Moma L’artista, semplificando le forme, porta la sua attenzione sui contrasti di tono delle maglie e dei pantaloncini dei calciatori. N. de Stael, I calciatori, 1952, olio su cartone. Collezione privata RENATO GUTTUSO “… Sono un pittore di cose. E di vita. Perché amo la vita e dipingo la vita nelle sue manifestazioni: il lavoro, il riposo, la lotta, l’amore, l’amicizia, lo sport. Avevo cominciato con l’accettare di disegnare il bozzetto per un francobollo per la vittoria italiana al campionato mondiale di calcio.” R. Guttuso, Francobollo, 1982 RENATO GUTTUSO “Come al calcolo di resistenza della curva di un’arcata disegnata da Nervi, corrisponde un grande slancio armonico, così allo scatto del tiro in porta, della rovesciata, della parata eseguiti da un giocatore corrisponde una forma armoniosa e bella… Lo sport nei suoi movimenti esalta la vita, la bellezza, l’intelligenza, la lealtà.” R. Guttuso, Calciatori, 1984, schizzi dal vero GOAL di Umberto Saba Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce, con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebbrezza - par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l’odio consuma e l’amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere - l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasto sola. La sua gioia si fa una capriola. si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch’io son parte. R. Guttuso, Calciatori, 1984, schizzi dal vero CICLISMO G. Dottori, Ciclista, 1914, pastello su tavola. Collezione privata UN CAMPIONE SI RITIRA di Dino Buzzati Perché (…) il ritiro di Bartali suona come una brutta notizia (…)? Il motivo, secondo noi, è il seguente: che Bartali no rappresenta solo l’eccezione fisica, la potenza atletica, la inusitata perfezione di quel singolare muscolo che si chiama comunemente cuore. Bartali non è un fenomeno vivente. Bartali, anche se la gente non se ne rende conto, è qualcosa di più. Bartali, ecco il fatto, è stato il vivo simbolo del lavoro umano. Questo è il suo inconsapevole segreto, per cui ha conquistato non solo l’entusiasmo, ma il fanatico amore di milioni e milioni di italiani. … H. de Toulouse-Lautrec, Manifesto pubblicitario per il cambio Simpson, 1896 PATTINAGGIO Nel pattinaggio la preparazione fisica e l’allenamento consentono all’atleta di essere estremamente dolce nei movimenti. Qui l’artista ha voluto evidenziare il ritmo che si crea pattinando. M. Klinger, Azione, 1881, acquaforte