Il Paese Albergo come ricettività innovativa per la promozione dello sviluppo rurale: il caso dell’Albergo Diffuso a Specchia Giuseppe Gargano Rete Rurale Nazionale - INEA Presicce, 29 luglio 2014 Il turismo nei borghi rurali a)Il turismo è la maggiore fonte di guadagno e sostentamento per i Paesi, a livello mondiale, ma è anche uno strumento di innovazione e di “ingegno”. b)di particolare interesse è la forma del turismo nei borghi la cui storia può essere brevemente descritta analizzando tre momenti distinti. 1) i borghi magnetici 2) turismo minore 3) eccellenze turistiche Prima fase: i borghi magnetici a) La storia del turismo nei Borghi ha preso avvio con modalità relativamente spontanee. b) In molte realtà il turismo non è stato il frutto di una scelta pianificata, ma piuttosto un fenomeno subìto, con il quale operatori pubblici e privati si sono trovati a convivere. c) Grazie alla loro storia, alle peculiarità e alla posizione, alcuni Borghi sono stati “scoperti” dai turisti e successivamente, sono stati suggeriti, da chi li aveva visitati, ad altre persone come mete turistiche con prevalente accezione “culturale”. d) Sull’onda di questo fenomeno, il sistema di offerta locale, pubblico e privato, ha ben presto avviato iniziative di comunicazione ed ha organizzato eventi di richiamo o attività di animazione (mostre, fiere e mercatini). Seconda fase: turismo minore Il tema del turismo minore, sembra offrire lo spazio adeguato per un posizionamento alternativo per quelle località come «ancora non aggredite dal turismo di massa» ed esclusi dalle mete d’arte tradizionali e da quello dei grandi itinerari turistici abituali in grado di: a) migliorare e ampliare la stagionalità dei flussi; b) stimolare forme di turismo anche di tipo individuale, non solo escursionistiche; c) valorizzare aspetti e risorse meno noti, a cominciare dall’ambiente e dalla quiete; d) evitare forme di impatto sociale e ambientale generate dal cosiddetto “turismo di massa”; e) sviluppare attività turistiche e creare occupazione. Terza fase: le eccellenze turistiche a) Sempre più spesso vengono pubblicate ricerche o monitoraggi sulla stampa estera, che mostrano che i piccoli borghi sono percepiti come una delle eccellenze turistiche del nostro paese. b) I Borghi scoprono di essere visti non tanto come proposta integrativa, ma come una delle “perle” dell’offerta italiana, elementi di richiamo in grado di illuminare gli ambiti territoriali nei quali si trovano. c) In questa fase prendono vita molti sistemi di alleanza e progetti di “rete”, sia tra i borghi stessi, che all’interno dei diversi ambiti territoriali. d) Il target di turista al quale ci si rivolge è quello relativo all’uomo alla ricerca della sua privacy in un ambiente autentico, dove poter allacciare relazioni con gli abitanti del luogo che li fa sentire abitanti di quel posto. e) L'idea è che le persone che vanno in vacanza cercano sempre di più autenticità, e non cose fatte apposta per turisti; cercano poi di vivere lo stile di vita di un luogo, e non semplicemente un pacchetto preconfezionato. La filosofia dell’Albergo diffuso a) Si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, e ad usufruire dei normali servizi alberghieri (accoglienza, assistenza, ristorazione, ecc.), incrementati da servizi commerciali, culturali e turistici e l’organizzazione di iniziative o eventi folcloristici; b) Si è rivelato particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico ed architettonico nonché paesaggistico, consentendo di recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati, ed al tempo stesso possono evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni. c) Si tratta di una soluzione competitiva, caratterizzata dalla disponibilità di alloggi di varie dimensioni completamente ristrutturati e dotati di ogni comfort e dei servizi alberghieri tipici: ristorazione, reception, servizi di pulizia e assistenza. d) Gli ospiti diventano per qualche giorno parte di un piccolo centro, con la possibilità di utilizzarne i servizi e di allacciare rapporti interpersonali con i suoi abitanti. Le caratteristiche di un Albergo diffuso struttura orizzontale e non verticale: composta da una struttura centrale, la reception, che funge da centro accoglienza clienti e da una serie di unità abitative, le camere, dislocate in edifici diversi nel centro del paese, ma non troppo distanti dalla reception che deve essere raggiungibile in ogni momento; presenza di locali adibiti a servizi/spazi comuni per gli ospiti (ad es. sala lettura, sala giochi per i bambini, saletta incontri e riunioni); distanza fra le unità abitative e gli spazi comuni contenuta nei 200 metri per permettere all’ospite di vivere la vita del luogo assieme ai residenti e di usufruire dei servizi alberghieri (ristorazione, assistenza, spazi comuni…) che la struttura offre; stile gestionale integrato nel territorio e nella sua cultura: ogni albergo diffuso non può presentare una gestione alberghiera standard, come quella delle grandi catene alberghiere, chi ospita ha vocazione, competenze relazionali ed uno stile riconoscibile La Reception e le camere La Reception: deve essere localizzata in posizione baricentrica e accessibile; gli spazi devono essere funzionalmente articolati in modo da consentire sia il check-in e il check-out dei clienti, sia l’accoglienza non formale che permette all’ospite di presentarsi ed entrare con la sua personalità nella vita dell’albergo diffuso e del paese; andrebbero privilegiate modalità di accoglienza di tipo non tradizionale, ad es. scrivania o tavolo con sedie dove fare accomodare l’ospite, al posto del freddo bancone. Le camere: è importante impostare il mix di alloggi in modo da poter contare su tipologie diverse di camere adatte a poter accogliere clientela con esigenze diverse e in modo da poter praticare tariffe differenziate. evitare di contrassegnare le camere con i numeri ma ognuna di esse dovrà avere un nome, scelto con cura, in modo da evocare i tratti caratteristici di ogni sistemazione. In sintesi Come in una casa Come in un albergo Accoglienza e cortesia Professionalità dei servizi Autenticità Efficienza Camere, una diversa dall'altra Facilità nelle prenotazioni Arredo di atmosfera Tariffe elastiche a seconda delle camere Cura dei dettagli Comfort Legame con il territorio Gamma di servizi Contatto con i residenti Contatto con gli altri ospiti Ambiente informale Privacy La clientela Qualche AD ospita clientela italiana per il 90%, ma in media la clientela straniera rappresenta circa il 25% degli ospiti, con punte che in qualche caso arrivano al 50%. Per quanto riguarda la clientela nazionale, la maggiore regione di provenienza dei flussi è il Lazio (o meglio la città di Roma), seguita da Campania e Lombardia. Gli stranieri provengono soprattutto dall’area europea, con una prevalenza di inglesi e tedeschi; Il 70% delle strutture ospita anche clientela di provenienza extraeuropea (Australia, Canada e USA). Il turismo intermediato, in gran parte dal sistema agenziale, conta per il 15% del totale. Le prenotazioni sono effettuate nel 42,5% dei casi a ridosso della data di arrivo, nel 38,5% con discreto anticipo, e nel 19% dei casi con largo anticipo. Gli ospiti si fermano in media per il 57% dei casi tra 2 e 3 notti, per il 21% tra 3 e 6 notti, per il 21,5% 7 notti. La gestione I due terzi dei gestori degli alberghi diffusi sono alla loro prima esperienza nel settore dell’ospitalità. sono più simili ai loro ospiti che ai direttori degli alberghi tradizionali, e forse anche per questo la gestione degli AD ha successo e può contare su un rapporto relazionale con gli ospiti meno “commerciale” e più autentico. La metà dei gestori è laureata, il 75% conosce una o più lingue straniere, e per la metà frequenta corsi di aggiornamento professionale. il gestore di un AD deve preoccuparsi di: caratterizzare l’albergo con uno stile gestionale aderente alla cultura del luogo; creare/gestire filiere; animare il territorio. Il Comune di Specchia e l’Albergo diffuso Residenza In…. L'Albergo Diffuso “Residenza In…” è nato come un progetto innovativo di ricettività turistica realizzato dal GAL Capo S. Maria di Leuca nel Comune di Specchia, una cittadina a prevalente vocazione agricola, con una popolazione di circa 5.000 abitanti. Sino agli inizi degli anni ’90 a Specchia, non c’erano strutture ricettive e non vi era nessuna propensione al turismo. Nel 1993, l’Amministrazione comunale contattò i responsabili del GAL per proporre un intervento di ristrutturazione delle abitazioni del borgo antico, utilizzando i fondi europei del Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER I. Dopo un sopralluogo, gli stessi esperti constatarono che il centro storico era dotato di una moderna e ristrutturata rete idrica e fognante I cittadini di Specchia ed i proprietari delle abitazioni del centro storico sono stati informati attraverso appositi manifesti con la pubblicazione di un bando ed un’assemblea cittadina riguardante la concessione di un finanziamento in conto capitale pari al 60% del progetto di ristrutturazione ammissibile. Gli obiettivi del progetto L'obiettivo generale era quello di incrementare e arricchire l'offerta turistica regionale, soprattutto ecoturistica, attraverso la valorizzazione delle identità locali. Mentre gli obiettivi specifici del progetto consistevano nel: recuperare un patrimonio costruito, tipico o di pregio, in stato di abbandono; rivitalizzare una parte importante del borgo di Specchia, da restituire alla comunità locale; creare forme leggere e sostenibili di turismo in zone escluse dai tradizionali circuiti turistici; coinvolgere nuove micro-attività nel settore turistico, in particolare nell’ambito dei servizi per la valorizzazione e la fruizione del territorio. La realizzazione del Progetto Con LEADER I (1989-1993) sono state recuperate 10 abitazioni, un antico opificio nel quale è stato realizzato il ristorante “Corte degli Aranci” per il vitto degli ospiti a un edificio nel quale è stata realizzata la reception per l’accoglienza degli ospiti. Ai proprietari degli immobili ristrutturati, il GAL ha concesso un contributo pari al 60% delle spese sostenute con un contributo pubblico totale pari a £ 737.000.000 (Euro 380.628,73). Con LEADER II (1994-1999) sono state recuperate 6 abitazioni (contributo pari al 50% delle spese sostenute) con un contributo pubblico totale pari a £ 361.688.953 (Euro 186.800,00). Con LEADER+ (2000-2006) è stato finanziato il recupero di 4 abitazioni (contributo pari al 50% delle spese sostenute) con un contributo pubblico totale pari ad Euro 280.656,28 euro. Con la misura 313 Azione 5 del PSR Puglia 2007 - 2013, sono state recuperate 5 abitazioni (contributo pari al 50% delle spese sostenute) con un contributo pubblico totale pari ad Euro 250.307,12. Complessivamente sono state recuperate 25 abitazioni per circa 120 posti letto. Le abitazioni sono costituite da mono, bi e trilocali, da 2 a 5 posti letto, con angolo cottura. A Specchia verso l’Albergo Diffuso…………. Tra le strade di uno dei Borghi più Belli d’Italia Le abitazioni dell’Albergo diffuso Gli interni Gli interni Gli interni Gli interni Alcune considerazioni Le abitazioni sono state ristrutturate secondo i canoni della tradizione del posto, utilizzando i materiali tipici e le sapienti mani degli artigiani locali. L’arredamento, in stile “arte povera”, riporta gli ospiti all’epoca in cui le abitazioni erano realmente “vissute” dalla popolazione locale. Ogni unità abitativa è completamente arredata, dotata di servizi igienici, angolo cottura, stoviglie, lenzuola, asciugamani Agli ospiti viene proposto un nutrito programma di visite guidate ed escursioni nell’area circostante, alla scoperta dei tesori culturali, storici, ambientali e archeologici del Capo di Leuca, e l’organizzazione di corsi di gastronomia tipica e di lavorazione della terracotta, della pietra leccese e della cartapesta. La gestione dell’AD da parte del GAL Il Programma LEADER prevedeva che i proprietari degli appartamenti fossero vincolati a destinare alla ricettività turistica gli immobili per un periodo di 10 anni, gestendo gli stessi come vere e proprie imprese turistiche. Il GAL e i proprietari degli appartamenti hanno sottoscritto un accordo di “Associazione in partecipazione”, che prevedeva l’affidamento al GAL dell’immobile per la gestione per almeno 5 mesi all’anno (da maggio a settembre), per i 10 anni di durata del vincolo di destinazione dei fondi comunitari. Il GAL si occupava della promozione e della prenotazione delle abitazioni (sito del GAL, www.galcapodileuca.it, pubblicità istituzionale curata dalla Regione Puglia e dall’Azienda di Promozione Turistica di Lecce, comunicati stampa e pubblicazioni su riviste, periodici, quotidiani, etc.). I proprietari si occupavano della “gestione” del cliente, assicurando l’accoglienza e i servizi previsti nell’Accordo. Alla fine della stagione turistica, il fatturato veniva ripartito dal GAL nella seguente maniera: 80% ai proprietari delle abitazioni e 20% al GAL. La gestione dell’AD da parte di Mediterrae E’ un’agenzia di servizi al turismo costituita nel gennaio del 2006 per volontà di 4 giovani di Specchia. Ha coinvolto, con una importante iniziativa di concertazione locale, soggetti pubblici e privati intorno ad un progetto integrato delle risorse locali presenti nel Comune di Specchia. L’Agenzia, i proprietari di appartamenti, le imprese di artigianato tipico e l’Amministrazione Comunale hanno sottoscritto un accordo per la messa in comune delle proprie risorse (in termini di professionalità, immobili, oggetti d’arte, beni culturali, ecc..) e per la creazione di una rete locale. Ai turisti che soggiornano nel centro storico di Specchia vengono proposti servizi per la fruizione del territorio, attraverso un nutrito programma di itinerari turistici alla scoperta dei Comuni del Salento meridionale (itinerari, escursioni, corsi di cucina, ceramica artistica e Pizzica, Fishing & Diving, bellezza e benessere). Risultati ottenuti (1) L’economia locale ha tratto giovamento da questa iniziativa: oggi si contano una decina di punti di ristorazione e analoghi benefici hanno tratto il settore dell’artigianato tipico e del commercio. Le strutture turistiche di Specchia hanno registrato nell’anno 2003 un incremento totale del 46,5% di presenze rispetto all’anno precedente, con un aumento del 42% di arrivi; molto significativo è il dato riguardante il turismo proveniente dall’estero, che ha registrato un incremento del 464,5% nelle presenze ed il 257% negli arrivi. Nello stesso anno il Comune di Specchia è stato premiato dalla Federazione Europea Stampa Turistica “…..per il notevole contributo dato alla promozione del Turismo Sostenibile e alla riscoperta e valorizzazione delle tradizioni storico-culturali del proprio territorio.” Il GAL ha ospitato stage di corsi di formazione, animatori di GAL di altre regioni, visite guidate di Università italiane e istituti di istruzione, incentrati sul progetto di gestione dell’Albergo diffuso. Risultati ottenuti (2) Dal 2004 Specchia è stata inserita nel Club “I Borghi più belli d’Italia”, del quale fanno parte circa 237 piccoli centri italiani. Nell’ottobre 2007 il Comune di Specchia è stato insignito dell‘ «Eden Award 2007 - Destinazione Europa d'eccellenza». Nel 2008, il Comune di specchia ha ricevuto dal Comune di Botrugno il premio «La Farsura» per aver creato una formula innovativa di ricettività; Nel 2009 il Comune di Specchia e il GAL hanno ricevuto un premio dal Servizio Pianificazione della Regione Puglia come best practice nella tutela del paesaggio agricolo ed architettonico e della pianificazione urbana e delle infrastrutture; Sono diverse le tesi di laurea che vengono discusse negli atenei pugliesi e non, e che hanno come argomento l’idea, la realizzazione e la gestione dell’ “Albergo Diffuso RESIDENZA IN”. Risultati ottenuti (3) Televisioni nazionali (RAI, Mediaset, canali satellitari, ecc.), radio, carta stampata, periodici di turismo e non (Dove, Suite, Corriere del Mezzogiorno, Gazzetta Turismo, ecc..), hanno dedicato all’Albergo diffuso servizi giornalistici e articoli promozionali. Da circa dieci anni sul catalogo, cartaceo e telematico (www.parkervillas.com), di una famosa agenzia statunitense, la Parker Company di Boston, sono state inserite delle abitazioni dell’“Albergo Diffuso RESIDENZA IN ”, La promozione ha richiamato nel centro salentino turisti provenienti dalla California, dal Maine, dal Connecticut e da New York, come pure dalla Francia, Olanda, Germania e Danimarca; Alcuni proprietari delle abitazioni del borgo antico specchiese, anche non residenti nella località, hanno ristrutturato a proprie spese le proprie unità immobiliari per ospitare amici e parenti durante i mesi estivi e non, o come seconde case. Risultati ottenuti (4) L’iniziativa ha consentito ai proprietari di trarre degli utili dall’affitto delle proprie abitazioni. La gestione dell’albergo diffuso ha permesso al GAL di ricavare per se stesso delle risorse finanziarie che si sono rivelate di grande importanza nei periodi in cui non c’erano progetti (e di conseguenza “risorse”) da gestire. Nel periodo che va dal 2002 al 2011 sono stati monitorati 36.971 arrivi e 153.404 presenze turistiche con una media annuale di circa 3.697 arrivi e 15.340 presenze turistiche. Circa il 10% degli arrivi ed il 10% delle presenze sono stranieri provenienti dagli USA (New York e Chicago), Giappone e Danimarca e la parte restante sono ospiti provenienti prevalentemente dalle regioni del Centro e Nord Italia. Durante il periodo che va da giugno ad agosto del 2012, sono state registrati 69 arrivi e 343 presenze. Considerazioni finali capacità di soddisfare i desideri di un’utenza esigente ed esperta: si tratta di persone che hanno il gusto di viaggiare, che hanno trascorso vacanze e soggiorni in diversi tipi di alberghi e località, e che sono alla ricerca di formule innovative e al tempo stesso in grado di rispecchiare il più possibile le caratteristiche del luogo; rispetto dell’ambiente culturale: la proposta dell’albergo diffuso si muove direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale dei centri minori; autenticità: a differenza degli alberghi tradizionali, l’albergo diffuso permette ai turisti di vivere l’esperienza di un soggiorno in case e palazzi progettati per essere vere abitazioni, con aspetti strutturali, quali muri, spazi, infissi, arredi ed impianti diversi da quelli progettati per “turisti”; articolazione della proposta: il turista che si indirizza verso l’albergo diffuso ha a sua disposizione un vasta gamma di scelte in termini di diverso livello di comfort, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici, diverso livello di prezzi con proposte diverse a differenti fasce di utenza. Considerazioni finali organizzare una serie di corsi manageriali, di formazione e di aggiornamento per poter dare l’opportunità agli operatori turistici, di essere sempre informati sulle nuove tecniche di gestione alberghiera ed economica; sarebbe opportuno cercare di “educare” la Comunità del luogo, in modo che nessuno possa sentirsi sfruttato o infastidito dall’arrivo dei turisti. Inoltre, la partecipazione degli abitanti del borgo è un elemento indispensabile per attuare un progetto di albergo diffuso. creare degli itinerari turistici e delle attività turistiche che rivalutino i prodotti tipici della zona, gli antichi mestieri e i manufatti artigianali e le tradizioni del luogo; il fenomeno degli alberghi diffusi e di tutta l’ospitalità diffusa non può trasformarsi in banalizzazione trasformando i piccoli borghi in una serie di “centri di ospitalità”. i progetti di albergo diffuso sono sostenuti da persone che amano il territorio, che lo rispettano e che sicuramente non lo useranno per i soli scopi di lucro. Grazie per l’attenzione!!! Giuseppe Gargano www.reterurale.it [email protected]