La scrittura e la memoria
(prima parte)
Testimonianze letterarie
sull’esperienza
concentrazionaria
Lezioni d'Autore
Il dibattito sulla scrittura dopo Auschwitz
Differenza tra testimonianza e opera
letteraria.
Contrasto tra l’impossibilità di qualsiasi
arte sulla Shoah e la necessità di un’arte
in grado di darle corpo.
Adorno (1949): “scrivere una poesia dopo
Auschwitz è un atto di barbarie”.
George Steiner profetizza la morte della
lingua tedesca di fronte all’esperienza del
genocidio.
Elie Wiesel e Jean Cayrol: dato il vuoto
semantico di fronte all’orrore dei campi di
concentramento, la voce dei sopravvissuti
è l’unica in grado di stabilire un contatto tra
l’immaginazione umana e la realtà
dell’orrore.
Testi sulla realtà concentrazionaria
Diari o memoriali dei deportati
Elaborazioni letterarie
Opere sociologiche e storiche
Le prime opere del dopoguerra
- David Rousset, L'universo
concentrazionario (1946)
- Primo Levi, Se questo è un uomo (1947)
- Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di
Stalin e Hitler (1949)
- Elie Wiesel, La Notte (1958)
I testi poetici:
Paul Celan, Fuga di morte (1952)
Primo Levi, i versi posti a premessa di Se
questo è un uomo.
La produzione cinematografica
Fiction e rigore documentaristico
La serie televisiva Holocaust di Marvin J.
Chomsky (1978) e Shoah di Claude
Lanzmann (1985)
Produzioni che vanno dalla narrazione
puramente romanzata alla
documentazione affidata alla voce dei
testimoni.
Primo Levi (1919-1987)
Se questo è un uomo (1947) Varietà
linguistica e stilistica. Parti diaristiche e
narrative si alternano a pagine in cui prevale
la descrizione e la riflessione.
La tregua (1963), diario dell’avventuroso
ritorno in Italia dopo la liberazione dal campo
di Auschwitz. Scrittura diaristica e forte
intreccio narrativo.
I sommersi e i salvati (1986), la summa
delle riflessioni suggerite dall’esperienza del
Lager. Taglio saggistico.
Se questo è un uomo – Gli intenti
- Fornire documentazione
-Impedire le conseguenze della xenofobia
- Stimolare una riflessione sul
comportamento umano in situazioni
estreme
- Liberarsi da un’ossessione
Se questo è un uomo – la vicenda editoriale
Il romanzo viene pubblicato nel 1947 in
sole 2500 copie che suscitano scarsa
attenzione da parte del pubblico;
nel 1956, quando Einaudi lo ripropone nella
collana I Saggi, si impone all’attenzione
internazionale.
Lanzmann: “si trasmette (memoria) soltanto
attraverso l’arte”.
Se questo è un uomo, il successo
internazionale
Se questo è un uomo – La postfazione 1
Levi dichiara di aver iniziato a scrivere il
libro nel laboratorio della Buna dove
lavorò dalla fine del 1944.
“era talmente forte in noi il bisogno di
raccontare che il libro avevo cominciato a
scriverlo là, in quel laboratorio tedesco
pieno di gelo, di guerra e di sguardi
indiscreti, benché sapessi che non avrei
potuto in alcun modo conservare quegli
appunti scarabocchiati alla meglio […] perché
se mi fossero stati trovati addosso mi
sarebbero costati la vita.”
Se questo è un uomo – La postfazione 2
“Non appena, al mattino, io mi sottraggo alla
rabbia del vento e varco la soglia del
laboratorio ecco al mio fianco la compagna di
tutti i momenti di tregua […] e delle
domeniche di riposo: la pena del ricordarsi,
il vecchio feroce struggimento di sentirsi
uomo, che mi assalta come un cane all’istante
in cui la coscienza esce dal buio. Allora prendo
la matita e il quaderno, e scrivo quello che
non saprei dire a nessuno.”
Se questo è un uomo – La postfazione 3
“questo mio libro, in fatto di particolari atroci,
non aggiunge nulla a quanto è ormai noto ai
lettori di tutto il mondo sull'inquietante
argomento dei campi di distruzione.
Esso non è stato scritto allo scopo di
formulare nuovi capi di accusa; potrà
piuttosto fornire documenti per uno studio
pacato di alcuni aspetti dell'animo
umano.”
Se questo è un uomo – La poesia in esergo
1 (continua)
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
[…]
Se questo è un uomo – La poesia in esergo
2
[…]
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Le istanze del testo
Il ricordo
La testimonianza
Il giudizio
La riflessione
L’ammonimento al lettore cui viene affidato il
compito di farsi testimone dell’orrore in prima
persona.
FINE
Lezioni d'Autore
Scarica

Scarica il materiale per la LIM in