scheda tecnica VERO BENTOFIX GEOCOMPOSITO BENTONITICO PER L’IMPERMEABILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE INTERRATE IN CALCESTRUZZO DESCRIZIONE: Geocomposito bentonitico impermeabilizzante ad espansione controllata, destinato alla protezione delle strutture edili di fondazione. Il supporto inferiore, è costituito da un geotessile tessuto che assolve alla funzione di ripartitore dei carichi incidenti resistendo inoltre al punzonamento di materiale vario. Lo strato centrale di bentonite sodica naturale micronizzato è incapsulato e tenuto in posizione, tra il geotessile superiore e quello inferiore grazie ad un sistema di interagugliatura. La parte superiore è rappresentata da un geotessile interagugliato che contiene una notevole quantità di bentonite sodica naturale imprigionata tra le fibre del geotessile. VANTAGGI E PROPRIETA’: La bentonite di sodio è un ottimo impermeabilizzante attivo poiché grazie alla capacità di espansione determinata dall'assorbimento d'acqua è in grado di sigillare in maniera autonoma le porosità del calcestruzzo, le incoerenze e le piccole fessurazioni (fino a 3 mm. Di larghezza circa) anche postume alla realizzazione del manufatto. CAMPI D’ APPLICAZIONE: Il VERO BENTOFIX si applica come protettivo, su tutti i piani di posa e su tutte le strutture, in particolare quelle di fondazione, aggredite dalle acque di falda. METODO D’ USO: Impermeabilizzazione della platea di fondazione Il piano di posa orizzontale deve essere realizzato mediante getto di calcestruzzo avente spessore di circa 5 cm; la sua funzione è quella di regolarizzare la superficie da impermeabilizzare. Il piano di posa così ottenuto deve essere il più possibile regolare, privo di asperità evidenti e pulito da ogni corpo estraneo (pietre, terra ecc.). E' possibile quindi stendere il VERO BENTOFIX srotolando i teli e controllando che il geotessile saturo di bentonite sodica naturale sia sempre rivolto verso l'alto. In ogni caso, il confezionamento dei teli eseguito in fabbrica, consente la corretta stesura sui piani orizzontali del prodotto. Data di emissione 03.01.2012 Il telo deve risultare perfettamente steso e tirato, in modo da garantire la perfetta aderenza al piano di posa. Eventuali tracce di umidità o pozze d'acqua presenti sul piano, non danneggiano il prodotto, tuttavia non è ammessa la presenza di acqua in scorrimento ed il livello massimo della falda deve essere mantenuto al di sotto del piano di posa sino all'avvenuto getto della struttura di fondazione. Si procede quindi alla stesura dei teli avendo cura di sormontare i medesimi di almeno 15-20 cm. Nelle zone di sormonto non devono essere presenti in alcun modo pieghe o irregolarità tali da pregiudicare la perfetta adesione tra le sovrapposizioni del telo inferiore con il telo superiore. E' possibile modellare il telo, in funzione delle necessità, con tagli effettuati in qualsiasi direzione od incrociando i teli stessi al fine di provvedere alla copertura totale della superficie di posa. Lo srotolamento dei teli può essere effettuato manualmente o con il ricorso di un mezzo meccanico dotato di apposita barra di srotolamento. Fissare meccanicamente le sovrapposizioni dei teli mediante l'impiego di graffette metalliche da applicarsi ogni 5 cm ca. Queste operazioni hanno lo scopo di far combaciare perfettamente i lembi di sovrapposizione, evitare infiltrazioni di calcestruzzo tra esse ed impedire lo spostamento dei teli durante le successive fas di getto. Concluse le operazioni di stesura e fissaggio dei teli di ogni lotto, si provvede a ricoprire il VERO BENTOFIX celermente con una cappa di protezione in calcestruzzo dello spessore di 5 cm. E' consigliabile gettare e stendere la cappa di protezione nel senso delle sovrapposizioni per evitare infiltrazioni di calcestruzzo tra esse. Successivamente si posa la platea di fondazione. Per i successivi lotti da impermeabilizzare è necessario lasciare scoperte le zone di sovrapposizione dei teli per ca. 40-50 cm. Qualora tali lavorazioni non siano previste in tempi brevi, bisogna proteggere le sovrapposizioni del VERO BENTOFIX dalle intemperie e dalle sollecitazioni meccaniche VERO BENTOFIX pagina 1/5 22 scheda tecnica di qualsiasi genere, con fogli di polietilene che devono assolutamente essere rimossi al momento della lavorazione successiva. Le zone di sormonto devono inoltre essere perfettamente pulite da ogni corpo che possa impedire la perfetta adesione dei teli. Solo ed esclusivamente sulle sovrapposizioni dei nuovi lotti di intervento, è possibile ripristinare la saturazione superficiale del tessuto non tessuto, cospargendo di bentonite in polvere tali aree, immediatamente prima della nuova stesura dei teli. Posizionamento sul cassero I teli vanno fatti risvoltare per tutta altezza sui casseri di contenimento della platea, badando a non lasciare eccedenze di telo oltre il filo superiore della platea stessa. In funzione delle necessità possono essere utilizzati teli aventi dimensioni pari a 1,20 x 2,42 (microteli) o superiori. Il VERO BENTOFIX deve essere fissato al cassero mediante l'uso di graffette metalliche aventi altezza minima di 14 mm sia nella parte superiore, sia nelle zone di sormonto dei teli. Questa operazione facilita il disarmo del cassero senza provocare danni al telo impermeabilizzante poiché quest'ultimo risulta perfettamente ancorato e solidale con il getto di calcestruzzo. La graffettatura deve essere effettuata ogni 5 cm circa. E' necessario curare la perfetta sovrapposizione dei teli negli spigoli rinforzando la zona con pezze tagliate a misura e polvere di bentonite a secco o eventualmente impastata con acqua nei seguenti rapporti: 34 parti d'acqua 1 parte di bentonite sodica naturale in polvere. Ad avvenuta maturazione del calcestruzzo, si consiglia di proteggere dalle intemperie e da urti accidentali il telo risvoltante sulla platea tenendo in posizione il più possibile i casseri stessi. Se necessario ripristinare immediatamente eventuali zone di telo che non si sono ancorate perfettamente al getto, con Brand particolare attenzione LINEA VERO di SERRA srl Via dove Stipeti, 52 – 55060 esterno Coselli (LU)non Italy ha per le aree di sovrapposizione il lembo Tel. +39 0583-947100 avuto modo di ancorarsi al calcestruzzo. Fax. +39 0583-947818 www.lineavero.it – www.serrasrl.com [email protected] Data di emissione 03.01.2012 Il ripristino deve avvenire utilizzando chiodi d'acciaio sparati, badando che i teli siano ben tesi e perfettamente aderenti alla platea. Si esegue poi sulle sovrapposizioni interessate un fissaggio ottenuto mediante l'impiego di graffette metalliche da applicarsi ogni 5 cm circa. E' necessario effettuare tali operazioni prima della realizzazione delle pareti verticali poiché il getto fresco di calcestruzzo potrebbe sporcare tali aree, compromettendo l'integrità delle sovrapposizioni. Impermeabilizzazione delle teste dei pali Le aree in prossimità delle teste dei pali di fondazione, devono essere perfettamente pulite regolari e prive di ogni asperità. Si procede quindi a cospargere la zona con bentonite sodica in polvere. Un microtelo o un telo tagliato a misura in cantiere, viene inserito nei ferri di ripresa o nel corpo passante, semplicemente perforando il telo ed infilandolo. Si provvede quindi a saturare la zona del foro con bentonite sodica naturale preidratata con acqua nei seguenti rapporti: 3-4 parti di acqua - 1 parte di bentonite sodica naturale in polvere. E' necessario verificare che non vi siano aree del taglio scoperte. Al di sopra dell'area così trattata viene infilato una pezza di telo tagliato a misura, al fine di proteggere lo strato di bentonite sodica preidratata da un eventuale dilavamento dovuto al getto di calcestruzzo. La pezza utilizzata deve essere fissata agli strati sottostanti mediante graffettatura. www.lineavero.it VERO BENTOFIX pagina 2/5 scheda tecnica Realizzazione del giunto strutturale Il giunto strutturale orizzontale deve essere impermeabilizzato mediante l'impiego di apposito elemento impermeabilizzante tipo waterstop a pavimento da annegarsi nei getti di calcestruzzo della platea. Al di sotto della platea, in corrispondenza del giunto, è necessario ricorrere ad un doppio strato di telo VERO BENTOFIX , la cui striscia superiore deve avere una larghezza pari a 1-1,20 m. La chiusura superiore del giunto strutturale viene eseguita mediante l'impiego dei consueti materiali. DESCRIZIONE: Geocomposito bentonitico impermeabilizzante ad espansione controllata, destinato alla protezione delle strutture edili di fondazione. Il supporto inferiore, è costituito da un geotessile tessuto che assolve alla funzione di ripartitore dei carichi incidenti resistendo inoltre al punzonamento di materiale vario. Lo strato centrale di bentonite sodica naturale micronizzato è incapsulato e tenuto in posizione, tra il geotessile superiore e quello inferiore grazie ad un sistema di interagugliatura. La parte Posa su pareti verticali superiore è rappresentata da un geotessile interagugliato Preliminarmente la parete verticale che contiene una notevole quantitàvadi preparata bentonite come sodica segue. Eliminazione delle lame dei casseri uscenti e loro si naturale imprigionata tra le fibre del geotessile. gillatura, chiusura dei tubi distanziali, regolarizzazione delle asperità superficiali e rasatura dei nidi di ghiaia presenti. VANTAGGI E PROPRIETA’: Tutte queste operazioni essere eseguite La bentonite di sodio devono è un ottimo impermeabilizzante attivo Qualora mediante l'impiego di appositi prodotti cementizi. poiché grazie alla capacità di espansione determinata sia presente un piede di è fondazione plateainemaniera muro dall'assorbimento d'acqua in grado ditra sigillare verticale è consigliato realizzare una guscia di raccordo autonoma le porosità del calcestruzzo, le incoerenze ealle fine di creare apposito invito in opera regolare piccole fessurazioni (fino a 3 alla mm. messa Di larghezza circa) anche del telo. La posa sulle pareti verticali deve essere eseguita postume alla realizzazione del manufatto. mediante l'impiego di miniteli tagliati a misura in cantiere, in funzione delle altezze dei muri o con l'impiego di microteli CAMPI D’ APPLICAZIONE: aventi dimensioni di si1,20 m x come 2,42 protettivo, m. La posa Il VERO BENTOFIX applica su si tuttieffettua i piani dopo il disarmo dei lemuri contro interra posizionando di posa e su tutte strutture, particolare quelle ildi geotessile saturo di bentonite sodica di in falda. polvere verso il muro fondazione, aggredite dalle acque in calcestruzzo. I lembi dei teli adiacenti devono essere sovrapposti per 25 cm circa. Le sovrapposizioni orizzontali D’ USO: siMETODO eseguono secondo il principio della tegola, di Impermeabilizzazione della platea di fondazione conseguenza il telo superiore sormonta il telo inferiore al fine Il piano di posa orizzontale deve essere mediante di evitare infiltrazioni di terreno duranterealizzato le operazioni di getto di calcestruzzo avente spessore di circa 5 cm; la sua reinterro I teli devono essere ben tesi e perfettamente funzioneal èsupporto quella indi calcestruzzo regolarizzare la superficie da aderenti e fissati con chiodi impermeabilizzare. Il piano di posa così ottenuto deve d'acciaio sparati ogni 50 cm. A supporto del fissaggio essere il piùsipossibile di asperità evidenti meccanico, esegue regolare, su tutte privo le sovrapposizioni, una e pulito da ogniottenuta corpo estraneo (pietre, terra ecc.). graffettatura mediante l'impiego di graffette E' possibile quindi stendere il VERO BENTOFIX srotolando i metalliche da applicarsi ogni 5 cm circa. teli e controllando che il geotessile saturo di bentonite sodica Queste operazioni hanno lo scopo di chiudere naturale sia sempre verso l'alto. In ogni i caso, meccanicamente e far rivolto combaciare perfettamente lembi il confezionamento dei teli eseguito in fabbrica, consente la sovrapposti del VERO BENTOFIX. corretta stesura sui piani orizzontali del prodotto. Data di emissione 03.01.2012 Sotto la quota massima dell'impermeabilizzazione il fineperfettamente di impedire infiltrazioni di terreno Il verticale, telo devecon risultare steso e tirato, in modo o altri materiali fra i teli, si posiziona a contatto del da garantire la perfetta aderenza al piano di posa. VERO BENTOFIX scossalina asse insul Eventuali tracce di una umidità o pozzemetallica d'acquaod presenti legno larghi 10/15 cm fissati con chiodi. piano, non danneggiano il prodotto, tuttavia non è La struttura va reinterrata utilizzando materiale ammessa la presenza di acqua in scorrimento ed il fine, livello costipandolo più possibile al di sotto contro massimo della faldaildeve essere mantenuto del l'impermeabilizzazione. Qualora il terreno non piano di posa sino all'avvenuto getto della struttura di presenti una Sigranulometria chiusaalla (massima - 32teli fondazione. procede quindi stesura16dei mm) è possibile utilizzare uni medesimi supporto protettivo avendo cura di sormontare di almenocontro 15-20 il telo bentonitico. A tal proposito si consiglia l'utilizzo cm. Nelle zone di sormonto non devono essere presenti geotessile tessuto contaligrammatura per indialcun modo tessuto pieghenon o irregolarità da pregiudicare minima adesione di 500 gr. tassativamente il lamqperfetta tra Sile esclude sovrapposizioni del telo reinterro con l'uso di materiali taglienti o macerie di inferiore con il telo superiore. E' possibile modellare il cantiere. telo, in funzione delle necessità, con tagli effettuati in qualsiasi direzione od incrociando i teli stessi al fine di provvedere alla copertura totale della superficie di posa. Lo srotolamento dei teli può essere effettuato manualmente o con il ricorso di un mezzo meccanico dotato di apposita barra di srotolamento. Fissare meccanicamente le sovrapposizioni dei teli mediante l'impiego di graffette metalliche da applicarsi ogni 5 cm ca. Queste operazioni hanno lo scopo di far combaciare perfettamente i lembi di sovrapposizione, evitare Impermeabilizzazione del giunto strutturale su parete infiltrazioni di calcestruzzo tra esse ed impedire lo Il giunto strutturale di pareti verticali viene spostamento dei teli durante le successive fas di getto. impermeabilizzato mediante l'impiego di apposito Concluse le operazioni di stesura e fissaggio dei teli di elemento a tenuta tipo waterstop da annegarsi nei ogni lotto, si provvede a ricoprire il VERO BENTOFIX getti di calcestruzzo e posizionato a metà spessore di celermente con una cappa di protezione in calcestruzzo parete. dello spessore di 5 cm. E' consigliabile gettare e stendere All'estradosso della muro è necessario ricorrere ad un la cappa di protezione nel senso delle sovrapposizioni doppio strato di telo VERO BENTOFIX. Lo strato per evitare infiltrazioni di calcestruzzo tra esse. interno, avente una larghezza di 1-1,20 m., deve Successivamente si posa la platea di fondazione. Per i formare un'omega da insinuarsi all'interno del giunto successivi lotti da impermeabilizzare è necessario stesso. Bisogna inoltre riempire le cavità, prima e lasciare scoperte le zone di sovrapposizione dei teli per dopo la posa di questa striscia di telo, con pasta di ca. 40-50 cm. Qualora tali lavorazioni non siano bentonite sodica naturale impastata con acqua nei previste in tempi brevi, bisogna proteggere le seguenti rapporti: 3-4 parti di acqua 1 parte di sovrapposizioni del VERO BENTOFIX dalle intemperie e bentonite sodica naturale in polvere. Si procede dalle sollecitazioni meccaniche quindi con la stesura del successivo strato di telo bentonitico. VERO BENTOFIX pagina 3/5 22 scheda tecnica La chiusura finale del giunto viene eseguita mediante idonei materiali di riempimento. di qualsiasi genere, con fogli di polietilene che devono assolutamente essere rimossi al momento della lavorazione successiva. Le zone di sormonto devono inoltre essere perfettamente pulite da ogni corpo che possa impedire la perfetta adesione dei teli. Solo ed esclusivamente sulle sovrapposizioni dei nuovi lotti di intervento, è possibile ripristinare la saturazione superficiale del tessuto non tessuto, cospargendo di bentonite in polvere tali aree, immediatamente prima della nuova stesura dei teli. Scossalina di chiusura Poco sotto la quota massima dell' impermeabilizzazione (1015 cm.) e per tutto il perimetro dei muri interrati, si dovrà posizionare un elemento di chiusura che impedisca eventuali infiltrazioni di terreno od altro materiale tra la sommità del VERO BENTOFIX ed il muro in calcestruzzo. Tale elemento, che può anche essere costituito da una tavola di legno, dovrà avere un'altezza di 15-20 cm e sarà inchiodata contro il VERO BENTOFIX ed il muro per tutto il perimetro. Posizionamento sul cassero I teli vanno fatti risvoltare per tutta altezza sui casseri di contenimento della platea, badando a non lasciare eccedenze di telo oltre il filo superiore della platea stessa. In Pareti contro diaframma funzione delle necessità possono essere utilizzati teli aventi Il dimensioni diaframma,pari pera quanto possibile, deve orisultare privo di 1,20 x 2,42 (microteli) superiori. grosse asperità o cavità che potrebbero causare mediante la non Il VERO BENTOFIX deve essere fissato al cassero perfetta del materiale struttura l'uso di aderenza graffette metalliche aventi alla altezza minimaoddi il14suo mm danneggiamento per perforazione. In caso si manifesti tale sia nella parte superiore, sia nelle zone di sormonto dei teli. evenienza si rende facilita necessario regolarizzare tali zone Questa operazione il disarmo del cassero senza mediante riempimento con apposita malta cementizia od provocare danni al telo impermeabilizzante poiché asportazione eccessivamente sporgenti. quest'ultimo delle risultaparti perfettamente ancorato e solidale con il I getto giuntidi fra i vari setti diaframma essere calcestruzzo. La del graffettatura devedevono essere effettuata ogni 5 cm E' necessario, necessario curare perfetta raccordati tra circa. loro, se mediantela malta sovrapposizione dei teli negli spigoli rinforzando la zona cementizia (a presa rapida in caso di fuoriuscita d'acqua con pezze tagliate a misura e polvere di bentonite a secco VEROPLUG) in modo da garantire la perfetta aderenza del o eventualmente impastata con acqua nei seguenti rapporti: 3VERO BENTOFIX alla loro superficie. La posa del telo 4 parti d'acqua 1 parte di bentonite sodica naturale in orizzontale deve fermarsi a circa 20 cm dal filo esterno del polvere. Ad avvenuta maturazione del calcestruzzo, si diaframma. punto di attacco tra l'area ed consiglia diNel proteggere dalle intemperie e da verticale urti accidentali orizzontale si applica, perplatea tutto il tenendo perimetroindel diaframma, il telo risvoltante sulla posizione il più possibile Se necessario ripristinare una striscia idi casseri rinforzo stessi. avente larghezza di 60 cm; dei immediatamente eventuali zone di telo che non si sono quali 40 cm posati in orizzontale in modo da sovrapporsi ancorate perfettamente al getto, con particolare attenzione VERO di SERRA srl all'impermeabilizzazione del LINEA piano edBrand i restanti 20 cm, Via dove Stipeti, 52 – 55060 esterno Coselli (LU)non Italy ha per le aree di sovrapposizione il lembo applicati in verticale contro diaframma. Tel. +39 0583-947100 Nella fase avuto modo di ancorarsi al calcestruzzo. Fax. +39 0583-947818 successiva è necessario applicare un'ulteriore striscia di rinforzo, avente altezza 60 cm, a cavallo della futura ripresa di getto tra platea e parete verticale. Si procede infine con la posa del telo bentonitico su diaframma avendo cura di posizionare la faccia satura di bentonite a contatto con il nuovo getto. Rampe di accesso Le rampe d'accesso devono essere impermeabilizzate in due fasi distinte, in quanto i getti di calcestruzzo che le compongono hanno quote differenti. Nel punto di attacco tra la struttura della platea e la rampa si possono verificare movimenti sia strutturali che cedimenti di terreno che impongono il rinforzo di tale area con un doppio strato di VERO BENTOFIX .Poiché è necessario che l'impermeabilizzazione sia senza soluzione di continuità al di sotto delle due strutture, bisogna procedere nell'area della platea come nelle fasi descritte per l'applicazione contro cassero ma con alcune modifiche. Si deve utilizzare nella parte verticale un doppio strato di VERO BENTOFIX. Inoltre è indispensabile interporre tra il getto della platea ed il telo bentonitico un elemento di separazione (ad esempio un foglio in polietilene) che ne consenta il futuro distacco dal calcestruzzo stesso. Successivamente, quando si realizza l'ipermeabilizzazione della rampa, il doppio strato di telo bentonitico, precedentemente appoggiato alla platea, deve essere risvoltato ed adagiato sul piano di posa in modo da consentire la continuità del sistema di impermeabilizzazione al di sotto della rampa. Giunto idroespansivo VEROWAT E 78 E' un giunto a base di bentonite sodica naturale e leganti organici utilizzato per la sigillatura idraulica delle riprese di getto in calcestruzzo. VEROWAT E 78 è in grado di impermeabilizzare anche in presenza di notevoli battenti idraulici, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche plastiche che gli permettono di assorbire i movimenti strutturali senza inficiare la capacità impermeabilizzante. Semplice e sicuro da utilizzare può essere posato anche www.lineavero.it in condizioni climatiche avverse. www.lineavero.it – www.serrasrl.com [email protected] Data di emissione 03.01.2012 VERO BENTOFIX pagina 4/5 ϱϱ VFKHGDWHFQLFD VFKHGDWHFQLFD 3LRJJH LPSURYYLVH DFFLGHQWDOL YHQXWH G DFTXD QRQ FRPSURPHWWRQRODIXQ]LRQDOLWjGHOJLXQWRJUD]LHDOOH VXHFDUDWWHULVWLFKH8VDWRSHULPSHUPHDELOL]]DUHOHULSUHVHGL JHWWR WUD SODWHD H SDUHWL FRVWLWXLVFH LQVLHPH DO 9(52 %(172),; XQ RWWLPR VLVWHPD LPSHUPHDELOL]]DQWH LQ JUDGR GL ULVROYHUH OH QRWHYROL SUREOHPDWLFKH OHJDWH DOOD SUHVHQ]D G DFTXDQHLFDQWLHUL 35(&$8=,21, 35(&$8=,21, 3XzLUULWDUHODSHOOHHJOLRFFKL&RQVLJOLDPRSHUFLzO XVR GLRFFKLDOLJXDQWLHPDVFKHULQHDQWLSROYHUH 5LVFLDFTXDUH LPPHGLDWDPHQWH SHOOH H RFFKL LQ FDVR GL VFKL]]LDFFLGHQWDOL ( FRPXQTXH GLVSRQLELOH OD VFKHGD GL VLFXUH]]D GHO SURGRWWR ',0(16,21,5272/2 ',0(16,21,5272/2 0LQLWHORP[PVRYUDHVSRVL]LRQHFP 0LFURWHORP[PVRYUDHVSRVL]LRQHFP &$5$77(5,67,&+(7(&1,&+( &$5$77(5,67,&+(7(&1,&+( *HRWHVVLOL *HRWHVVLOL 6WUDWRVXSHULRUH 7LSRGLJHRWHVVLOH 1RQWHVVXWRLQSROLSURSLOHQH VDWXUDWRGLEHQWRQLWHVRGLFD QDWXUDOH JPT 7HVVXWRLQSROLSURSLOHQH JPT 0DVVDDUHLFD 6WUDWRLQIHULRUH 7LSRGLJHRWHVVLOH 0DVVDDUHLFD 6WUDWRGLEHQWRQLWH 6WUDWRGLEHQWRQLWH 7LSR 0DVVDDUHLFD ,QGLFHGLULJRQILDPHQWR 3HUGLWDGLIOXLGR &RQWHQXWR0RQWPRULOORQLWH $VVRUELPHQWRG¶DFTXD &RQWHQXWRG¶DFTXD *HRFRPSRVLWR%HQWRQLWLFR *HRFRPSRVLWR%HQWRQLWLFR 0DVVDDUHLFD 6SHVVRUH 0DVVLPDUHVDWUD]LRQHORQJ 0DVVLPDUHVDWUD]LRQHWUDVY 5HVLVWHQ]DDOORVSHOODPHQWR $GHVLRQHDOFDOFHVWUX]]R 5HVLVWHQ]DDOSXQ]RQDPHQWR &RHIILFLHQWHGLSHUPHDELOLWj &RQGXWWLYLWjLGUDXOLFD 672&&$**,2 672&&$**,2 PHVL LQ FRQIH]LRQL RULJLQDOL VLJLOODWH H QRQ VRJJHWWH DGHVSRVL]LRQHGLUHWWHDUDJJL89$ 7HQHUHVROOHYDWRGDWHUUD /DSUHVHQWHVFKHGDVRVWLWXLVFHHGDQQXOODOHSUHFHGHQWLYHGHUHGDWDHPLVVLRQHDSLqSDJLQD /D 'LWWD VL ULVHUYD LO GLULWWR GL SRWHU VRVWLWXLUH OD SUHVHQWH VFKHGD WHFQLFD LQ TXDOVLDVL PRPHQWR VHQ]DGRYHUQHGDUHHVSOLFLWDFRPXQLFD]LRQH )DIHGHODVFKHGDWHFQLFDSXEEOLFDWDVXOVLWRZZZOLQHDYHURLW %HQWRQLWHVRGLFDQDWXUDOHLQ SROYHUH *UPT 0OJ 0O ! 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