Liceo Scientifico E.Amaldi a.s. 2015/2016 Piano di Lavoro Annuale SCIENZE NATURALI BIOLOGIA, CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA Gli insegnanti di Scienze, riunitisi per la programmazione annuale, hanno concordato il seguente piano di lavoro: Competenze Contenuti Strumenti di verifica Prove parallele Metodi di valutazione Corrispondenza voti - livelli Metodologie Laboratorio Interventi sul metodo di studio Strategie di recupero Prerequisiti passaggio 1° biennio – 2° biennio. Le diverse aree disciplinari delle Scienze Naturali (biologia, chimica e scienze della terra) sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica: il concetto di “osservazione e sperimentazione”. L’acquisizione del metodo scientifico è il nucleo fondante del processo di apprendimento/insegnamento, e unitamente al possesso dei contenuti disciplinari, costruisce l’aspetto formativo e orientativo delle Scienze, in termini di acquisizione degli strumenti culturali e metodologici per la comprensione della realtà. Verrà quindi privilegiata l’attività sperimentale in laboratorio e sul campo. L’ideazione, lo svolgimento di esperimenti e la discussione dei risultati, permetterà allo studente di cominciare a porsi domande, a raccogliere dati e a interpretarli, ad assumere un atteggiamento critico di fronte ai problemi, acquisendo così inconsapevolmente e gradualmente, la mentalità dell’indagine scientifica. Verranno in seguito declinate le competenze relative ai vari assi culturali, tramite i quali lo studente arriverà ad acquisire la consapevolezza critica dei rapporti tra lo sviluppo delle conoscenze, all’interno delle aree disciplinari oggetto di studio, e il contesto storico e tecnologico, in relazione a ricerca, innovazione, sviluppo. COMPETENZE RELATIVE ALL’ASSE DEI LINGUAGGI - Padroneggiare la lingua italiana; leggere, comprendere e interpretare testi scritti; in particolare dimostrare la competenza di esplicitare le relazioni logiche che collegano i concetti e i termini. - Usare in modo appropriato i termini specifici della disciplina. - Reperire informazioni pertinenti; produrre un testo multimediale. - Per ogni attività di laboratorio effettuata, essere in grado di realizzare una relazione e produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. COMPETENZE RELATIVE ALL’ASSE MATEMATICO Tutti gli argomenti trattati, e non solo quelli della CHIMICA, concorrono a costruire competenze matematiche, perché le informazioni sono spesso fornite in forma tabulare e con ricorso a grafici, relazioni matematiche e ragionamenti deduttivi tipici della matematica. COMPETENZE RELATIVE ALL’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO L’asse scientifico-tecnologico è specifico della disciplina Scienze Naturali e si riferisce a competenze che sono alla base della comprensione di tutti gli argomenti trattati. In particolare l’approccio utilizzato nel primo biennio, che parte dal generale per arrivare al particolare, utilizza sempre la descrizione e l’interpretazione dei fenomeni della natura come strumento didattico per arrivare a comprendere i concetti di sistema e di complessità come strumenti di interpretazione del mondo naturale che ci circonda - Osservare e descrivere. - Riconoscere e analizzare la complessità della realtà naturale e artificiale; - Porsi domande sul significato dei fenomeni osservati o studiati. - Individuare regolarità e fornire interpretazioni di esperienze effettuate sul campo e in laboratorio con l’osservazione di fenomeni naturali COMPETENZE RELATIVE ALL’ASSE STORICO-SOCIALE Verrà introdotto il concetto di tempo e di dimensione storica degli eventi naturali. − La presentazione ragionata e articolata degli ambienti naturali e dei paesaggi concorre a costruire la competenza di interpretare la realtà naturale come risultato di relazioni complesse tra tante componenti, in cui la realtà umana è fondamentale. Inoltre è importante creare una sensibilità nei confronti del mondo naturale. La conoscenza dei fenomeni biologici e l’apprezzamento dei fenomeni naturali geologici e geomorfologici, sono alla base di un atteggiamento responsabile del cittadino per arrivare a rispettare l’ambiente naturale. − Verrà inoltre sottolineato come le teorie attuali che consentono di comprendere la realtà siano il risultato di idee, scoperte, cambi di paradigmi interpretativi, influenzati dalle culture e dalla tecnologia di cui l’uomo è stato partecipe nei diversi momenti storici. CONTENUTI PRIMO BIENNIO LICEO SCIENTIFICO- SCIENZE APPLICATE -LICEO SPORTIVO I programmi indicati dal Ministero per il primo biennio dell’opzione di Scienze Applicate e del Liceo Sportivo non differiscono da quelli indicati per l’indirizzo scientifico “Base”, le indicazioni nazionali specifiche per Chimica, Biologia e Scienze della Terra sono riportate prima delle competenze specifiche. In generale nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e osservativo-descrittivo. Il quadro orario nei diversi indirizzi è però ben diverso: 3+4 ore nel Liceo delle Scienze applicate e 3+3 nel liceo Sportivo rispetto alle 2+2 nell’indirizzo” Base”. Questa grande differenza di ore disponibili non deve essere certo riempita con un eccesso di contenuti, ma va piuttosto utilizzata per svolgere l’attività secondo alcune direttrici specifiche: - un maggior uso del Laboratorio (inteso in senso generale come pratica operativa, in aula attrezzata, in classe o sul territorio), fino ad un 20-25% delle ore - un maggior approfondimento dei temi trattati. CHIMICA Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; il modello particellare della materia; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev) − − − − − − COMPETENZE SPECIFICHE Lo studente applica il metodo utilizzato dagli scienziati per spiegare i fenomeni naturali e formulare previsioni applicando le conoscenze acquisite riconosce quando un’affermazione non è conforme al metodo scientifico individua dati e richieste e pianifica la risoluzione valutando se il risultato è “sensato” apprende concetti, principi e teorie scientifiche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio mette in relazione i cambiamenti osservati nelle proprietà chimico-fisiche delle sostanze con fenomeni quotidiani. usa in modo appropriato i termini specifici della disciplina Contenuti Conoscenze − Le grandezze e gli strumenti di misura. Grandezze e misure Abilità − Osservare e descrivere un sistema utilizzando un linguaggio scientificamente corretto. Esprimere il risultato di una misura secondo le regole della comunicazione scientifica. Applicare il concetto di densità nella risoluzione di semplici esercizi Interpretare un grafico temperatura /tempo Stabilire lo stato di aggregazione di una sostanza a una temperatura assegnata in base alle sue temperature caratteristiche Descrivere le forme di energia immagazzinata nella materia con riferimento alla struttura particellare. Proporre strategie per la separazione dei componenti di un miscuglio Riconoscere che nelle operazioni di mescolamento la massa, a differenza del volume, si conserva. Spiegare il concetto di concentrazione e applicare alcuni modi per esprimerla − − − Stati di aggregazione e miscugli. Le operazioni di separazione dei miscugli: Le soluzioni concentrazione delle soluzioni in unità fisiche Le sostanze chimiche: composti ed elementi − − − La materia e le sue caratteristiche − − − − − − − − − − Le trasformazioni della materia Il linguaggio della chimica − − − − Metalli e non metalli proprietà fisiche e chimiche. Trasformazioni chimiche e fisiche. Leggi ponderali Gli atomi e le molecole Rappresentazione di atomi e di molecole. La massa di atomi e − Riconoscere e descrivere le reazioni chimiche, distinguendole dalle trasformazioni fisiche. − Spiegare perché le reazioni chimiche si interrompono quando finisce anche uno solo dei reagenti. − Applicare la legge di conservazione della massa per calcolare la massa di reagenti e prodotti. − Distinguere tra atomi e molecole e rappresentare queste particelle utilizzando Attività sperimentale − − La vetreria Confronto tra strumenti a diversa sensibilità − Misure di volume e di massa di solidi irregolari. Determinazione della densità di solidi e di liquidi mediante misure di massa e di volume. La temperatura di fusione e di ebollizione dell’acqua Determinazione del punto di fusione del tiosolfato sodico − − − − − − − Caratteristiche chimiche dei metalli e dei non metalli: Verifica sperimentale della legge di conservazione della massa. Determinazione del numero di Avogadro Determinazione della molecole La mole. L’uso della mole Composizione percentuale di un composto. La determinazione della formula di un composto − − − − − − − − − simboli e formule. Risolvere esercizi che si riferiscono alla composizione percentuale o al rapporto di combinazione di un dato composto. Rappresentare una reazione attraverso un’equazione chimica bilanciata. − formula del cloruro di zinco Contenuto in acqua del solfato rameico idrato.. Spiegare perché occorre distinguere tra quantità di materia e quantità di sostanza. Calcolare la quantità di sostanza presente in una massa o in un volume assegnati di materia Risolvere esercizi relativi alla stechiometria di una trasformazione chimica. BIOLOGIA Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità. COMPETENZE SPECIFICHE − − − − − Lo studente interpreta la realtà utilizzando il metodo scientifico formula previsioni per spiegare i fenomeni naturali riconosce la validità del metodo scientifico come metodo privilegiato di conoscenza comprende che i meccanismi che governano le funzioni della cellula sono simili in tutti i viventi usa in modo appropriato i termini specifici della disciplina Contenuti Conoscenze − Le caratteristiche del metodo scientifico − − Il metodo scientifico − − La biologia studia gli esseri viventi − − La chimica della − Caratteristiche dei viventi Interazioni tra esseri viventi Evoluzione dei viventi La struttura Attività sperimentale Abilità − Saper distinguere osservazioni da ipotesi e teorie Riconoscere gli elementi di un problema. Riconoscere le fasi di un processo. − Elencare i livelli di organizzazione partendo dalle strutture più piccole Individuare nell’evoluzione uno dei principi unificanti della biologia − Descrivere la struttura dell’atomo − − − Progettazione e realizzazione di un esperimento in laboratorio. L’esperimento di Redi contro la generazione spontanea La polarità vita − − − − − − Le biomolecole − dell’atomo I legami chimici Il legame a idrogeno La struttura e le proprietà della molecola dell’acqua Le molteplici varietà dei composti organici Monomeri e polimeri Condensazione e idrolisi dei polimeri Caratteristiche dei carboidrati, lipidi, protidi e acidi nucleici − − − − − − − − − − − − − Dentro la cellula − − − − − − I viventi scambiano energia e materia con l’ambiente − − − − − − − Evoluzione e classificazione dei viventi − − − Le dimensioni delle cellule Microscopio ottico e elettronico Caratteristiche generali di una cellula procariota Caratteristiche generali delle cellule eucariote Organuli cellulari e loro funzioni Cellula animale e vegetale Strutture extracellulari e adesioni tra cellule Reazioni eso e endoergoniche Ruolo dell’ATP Gli enzimi e la loro specificità Struttura generale delle membrane cellulari Diffusione semplice e facilitata Osmosi Trasporto attivo Fagocitosi e esocitosi Darwin e la teoria dell’evoluzione. Le prove dell’evoluzione. La selezione naturale. La classificazione della diversità biologica : le basi della tassonomia le piante e i funghi e la conquista delle terre emerse (descrittivo) − − − − − − − − − − − − − − − Descrivere i vari tipi di legame Mettere in relazione la struttura molecolare dell’acqua con le sue proprietà Distinguere una sostanza idrofoba da una idrofila Identificare i gruppi funzionali Distinguere monomeri da polimeri Spiegare come si forma un legame glicosidico o peptidico…. Elencare le funzioni svolte dalle proteine negli esseri viventi Spiegare le caratteristiche dei fosfolipidi e le loro interazioni con l’acqua Illustrare le funzioni svolte dagli acidi nucleici Collegare lo sviluppo delle tecniche microscopiche con la conoscenza del mondo vivente Spiegare perché le dimensioni di una cellula devono essere molto limitate Cogliere analogie e differenze tra cellule eucariote e procariote Evidenziare le differenze funzionali tra cloroplasti e mitocondri Allestire semplici preparati di microscopia Mettere in relazione l’ATP con il trasferimento di energia Spiegare la funzione dei catalizzatori nelle reazioni chimiche Spiegare il ruolo dei fosfolipidi e delle proteine di membrana Mettere in relazione l’osmosi con la concentrazione Confrontare i vari tipi di trasporto Spiegare l’importanza dei fossili per ricostruire la storia della vita Definire la filogenesi mettendola in relazione con la classificazione Enunciare i criteri che permettono di suddividere gli eucarioti in quattro regni Saper spiegare che cosa sono le piante descrivendo le specializzazioni che sono comparse nei diversi gruppi nel corso della storia evolutiva Riconoscere che le differenze nell’organizzazione del corpo degli dell’acqua Composti polari e apolari e miscibilità − − Ricerca di carboidrati, grassi e proteine negli alimenti Estrazione del DNA − Il microscopio: illustrazione sommaria dei principi ottici. Allestimento di preparati a fresco (protisti, piante, materiali vari…) Colture batteriche e di muffe Osmosi e plasmolisi − − − − − − − osservazione e classificazione mediante chiavi dicotomiche, di: protisti molluschi insetti funghi alghe piante − − l’evoluzione degli animali (descrittivo) comunità ed ecosistemi. animali sono legate allo stile di vita sessile o mobile SCIENZE DELLA TERRA Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera). COMPETENZE SPECIFICHE − Osserva e analizza fenomeni naturali complessi − Utilizza modelli appropriati per interpretare i fenomeni − Utilizza le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà − Analizza le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future − Usa in modo appropriato i termini specifici della disciplina Contenuti Il disegno della Terra Conoscenze – I principi di costruzione delle carte geografiche – Le caratteristiche delle carte geografiche – La classificazione delle carte geografiche - I Sistemi Informativi territoriali Abilità − − − − Calcolare la distanza tra due località, conoscendo la scala di riduzione della carta Leggere i segni convenzionali di una carta geografica Orientare la carta geografica Scegliere la carta geografica più adatta per un determinato scopo Attività sperimentale − La costruzione delle curve di livello − La costruzione di un profilo topografico − GLI ARGOMENTI seguenti potranno essere trattati nella classe terza per un lavoro interdisciplinare con gli insegnanti di Fisica Il sistema solare La Terra e la Luna – Le caratteristiche dei pianeti del Sistema solare – I corpi minori – L’evoluzione del Sistema solare – Le scoperte recenti – La forma e le dimensioni della Terra – Le coordinate geografiche – Il moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse – Il moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole La declinazione solare e l’analemma – Le stagioni − Ricondurre le caratteristiche dei pianeti alla tipologia cui appartengono − Individuare la posizione di un oggetto sulla superficie terrestre attraverso le sue coordinate geografiche Individuare le zone astronomiche su un planisfero − L’orientamento e la misura del tempo – I moti millenari della Terra – Le caratteristiche della Luna – I moti della Luna e le loro conseguenze − I punti cardinali – La misura delle coordinate geografiche – I sistemi di posizionamento satellitari – Come si determina la durata del giorno – Come si determina la durata dell’anno – Il sistema di fusi orari e la sua utilità – I calendari − Posizionare i punti cardinali sull’orizzonte − Orientarsi con le stelle - Calcolare la longitudine di un punto della superficie terrestre conoscendo l’ora locale e quella del meridiano di riferimento − Calcolare la latitudine di un punto della superficie terrestre conoscendo l’altezza della Stella polare o del Sole sull’orizzonte − Orientarsi con la bussola − Calcolare l’ora di una località conoscendo il fuso orario in cui si trova e l’ora di Greenwich A SCELTA UNO O PIÙ DEI SEGUENTI TEMI L’idrosfera marina L’idrosfera continentale L’atmosfera e i fenomeni meteorologici − Il ciclo dell’acqua − La ripartizione dell’acqua del nostro pianeta – Le caratteristiche delle acque marine – Le differenze tra oceani e mari – Origine e caratteristiche del moto ondoso – Le cause e il ritmo delle maree − Le correnti marine e la loro importanza − L’inquinamento delle acque marine – Le caratteristiche che rendono una roccia permeabile o impermeabile – Che cos’è una falda idrica – Le caratteristiche dei fiumi – Il bacino idrografico di un fiume – Caratteristiche e movimenti dei ghiacciai – Origine, caratteristiche e tipologie di laghi – L’acqua come risorsa – L’inquinamento delle acque continentali - La composizione dell’aria – Le suddivisioni dell’atmosfera − − − − − − − – – Individuare i fattori responsabili dei principali moti dell’idrosfera marina Calcolare l’ora nelle quale in una località si ripeterà un’alta o una bassa marea − Calcolo della salinità di acque marine Calcolare la pendenza media di un fiume Calcolare la portata di un fiume date l’area della sezione trasversale dell’alveo e la velocità dell’acqua Distinguere i vari elementi che formano un ghiacciaio Risalire all’origine di un lago osservandone la forma e conoscendone la localizzazione geografica − La delimitazione di un bacino idrografico su carta topografica Misurare la temperatura massima e minima in un certo luogo Calcolare l’escursione termica Leggere una carta delle isoterme − Analisi delle acque − Analisi acque dolci – – – – Le origini dell’atmosfera Il riscaldamento terrestre La pressione atmosferica I venti e la circolazione generale dell’aria – L’umidità dell’aria – I fenomeni meteorologici e le loro cause – Leggere un barometro − Leggere una carta delle isobare – Stabilire la direzione da cui spira il vento – Misurare la quantità di pioggia caduta CONTENUTI SECONDO BIENNIO LICEO SCIENTIFICO - SCIENZE APPLICATE I programmi indicati dal Ministero per il secondo biennio dell’opzione di Scienze Applicate non differiscono da quelli indicati per l’indirizzo scientifico “Base”, le indicazioni nazionali specifiche per Chimica, Biologia e Scienze della Terra sono riportate prima delle competenze specifiche. In generale nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. Il quadro orario nei diversi indirizzi è però ben diverso: 5 ore nel Liceo delle Scienze Applicate e 3 nell’indirizzo Base. Questa grande differenza di ore disponibili non deve essere certo riempita con un eccesso di contenuti ma va piuttosto utilizzata per svolgere l’attività secondo alcune direttrici specifiche: - un maggior uso del Laboratorio (inteso in senso generale come pratica operativa, in aula attrezzata, in classe o sul territorio), fino ad un 20-25% delle ore - un maggior approfondimento dei temi trattati. CHIMICA Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e a cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si darà agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni. COMPETENZE GENERALI − − − − − − − Lo studente trae conclusioni basate sui risultati ottenuti Risolve situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici Effettua connessioni logiche Riconosce e stabilisce relazioni Classifica Applica conoscenze acquisite alla vita reale Possiede il concetto di modello in ambito scientifico Contenuti Conoscenze − Le particelle subatomiche Materia ed elettricità − Le particelle subatomiche. − I primi modelli atomici. − Il nucleo atomico. − Gli isotopi. Abilità − − − − − − − La struttura atomica − − − − − − Il modello atomico di Bohr. L’energia di ionizzazione. I livelli energetici. La configurazione elettronica. La natura ondulatoria degli elettroni. Il modello quantomeccanico I numeri quantici La sequenza di riempimento degli orbitali. − La notazione di Lewis. Le proprietà chimiche. − − − − − La tavola periodica moderna − Riconoscere le caratteristiche delle principali particelle subatomiche e metterle in relazione con loro disposizione reciproca. Spiegare come la composizione del nucleo consente di individuare l’identità chimica dell’atomo e l’esistenza di isotopi. Descrivere le prove sperimentali che hanno determinato l’evoluzione dei modelli atomici.. Attività sperimentale − − Scarica nei gas rarefatti. Esperienza di Rutherford (filmato) Essere consapevole dell’esistenza di livelli e sottolivelli energetici Comprendere come la teoria di de Broglie e il principio di indeterminazione siano alla base di una concezione probabilistica della materia Utilizzare i numeri quantici per descrivere gli elettroni di un atomo Utilizzare la simbologia specifica e le regole di riempimento degli orbitali per la scrittura delle configurazioni elettroniche di tutti gli atomi − Saggi alla fiamma Descrivere come sono ordinati gli elementi Mettere in relazione la struttura elettronica, la posizione degli elementi e le loro proprietà periodiche Spiegare gli andamenti delle proprietà periodiche degli elementi nei gruppi e nei periodi − Proprietà degli elementi e reazioni − − − − − − − Il legame chimico. La regola dell’ottetto Il legame covalente, ionico. La geometria delle molecole. Gli orbitali ibridi. La polarità delle molecole. I legami intermolecolari − − − − I legami chimici − − − − − − Nomenclatura chimica − − Il numero di ossidazione. Classificazione e nomenclatura dei composti inorganici. I composti binari dell’ossigeno: gli ossidi. I composti binari dell’idrogeno: gli idruri e gli idracidi. I composti ternari. − − − − − − − Le reazioni chimiche − − − − La classificazione delle reazioni chimiche. Il bilanciamento. Aspetti ponderali delle reazioni chimiche. Il reagente limitante. Resa percentuale di una reazione − − − − − Distinguere e confrontare i diversi legami chimici (ionico, covalente, metallico Stabilire in base alla configurazione elettronica esterna il numero e il tipo di legami che un atomo può formare Definire la natura di un legame sulla base della differenza di elettronegatività. Prevedere, in base alla posizione nella tavola periodica, il tipo di legame che si può formare tra due atomi Riconoscere il tipo di legame esistente tra gli atomi, data la formula di alcuni. Individuare le cariche parziali in un legame Spiegare la geometria assunta da una molecola nello spazio in base al numero di coppie elettroniche solitarie e di legame dell’atomo centrale − Utilizzare il numero di ossidazione degli elementi per determinare la formula di composti Classificare le principali categorie di composti inorganici in binari/ternari, ionici/molecolari Distingue gli ossidi acidi, gli ossidi basici e gli ossidi con proprietà anfotere Riconosce la classe di appartenenza dati la formula o il nome di un composto Applicare le regole della nomenclatura IUPAC e tradizionale Scrivere le formule di semplici composti. Interpretare un’equazione chimica in termini di quantità di sostanza Mettere in relazione dati teorici e dati sperimentali Conoscere i vari tipi di reazioni chimiche Riconoscere una reazione di neutralizzazione Ricondurre una reazione chimica a uno dei quattro tipi fondamentali (sintesi, decomposizione, scambio semplice, doppio scambio) - Esperimenti di formazione di composti inorganici − − Proprietà dei composti ionici e covalenti. Liquidi miscibili e immiscibili. Solubilità di sostanze in solventi diversi Esempi di reazioni chimiche − − Elementi di chimica organica: − − Aspetti energetici delle reazioni chimiche − − − − − − La velocità di reazione alcani, alcheni, alchini: struttura, nomenclatura principali gruppi funzionali − Le reazioni chimiche e l’energia Trasformazioni reversibili e irreversibili. Applicazione primo principio della termodinamica. Entalpia di formazione e di reazione. L’entropia e l’energia libera. − La velocità di una reazione. Fattori che influenzano la velocità di reazione − − − − − − − − − − − − I sistemi in equilibrio. La costante di equilibrio. Lo spostamento dell’equilibrio − − − Equilibrio chimico − − − − − Distinguere le varie tipologie di idrocarburi in base al tipo di legame Conoscere il concetto di isomeria Assegnare i nomi alle formule, secondo la nomenclatura IUPAC e viceversa Spiegare come varia l’energia chimica di un sistema durante una trasformazione endo/esotermica Descrivere come variano l’energia potenziale e l’energia cinetica durante una trasformazione Comprendere il significato della variazione di entalpia durante una trasformazione Mettere in relazione la spontaneità di una reazione con la variazione di entalpia e di entropia Riconoscere il carattere sperimentale dell’equazione Spiegare la cinetica di reazione alla luce della teoria degli urti. Riconoscere nell’equazione cinetica lo strumento per definire il meccanismo Illustrare il ruolo dei fattori che determinano la velocità di reazione Applicare la legge dell’azione di massa Comprendere che il valore di Keq di un sistema chimico non dipende dalle concentrazioni iniziali Interpretare la relazione fra i valori di Keq e le diverse temperature Prevedere l’evoluzione di un sistema, noti i valori di Keq e Q Stabilire il senso in cui procede una reazione noti i valori di Keq e Q Conoscere la relazione fra Kc e Kp Acquisire il significato concettuale del principio di Le ChatelierValutare gli effetti sull’equilibrio della variazione di uno dei parametri indicati dal principio di Le Chatelier - Misure di ΔH − − − − - Fattori che influenzano la velocità di reazione: natura dei reagenti, temperatura. concentrazione. − − − − Le reazioni in soluzione − − − − Proprietà di acidi e basi. La teoria di Arrhenius La teoria di Brὃnsted, Lowry e Lewis. Il prodotto ionico dell’acqua. Il pH delle soluzioni. Acidi e basi forti. Acidi e basi deboli Soluzioni tampone. Gli indicatori − − − − − − − − − I processi ossido-riduttivi − − − − Le reazioni di ossidazione e riduzione Bilanciamento di un’equazione. La spontaneità delle redox. Le pile. La forza elettromotrice. L’elettrolisi. Le leggi di Faraday − − − − − − Comprendere l’evoluzione storica e concettuale delle teorie acido – base Classificare correttamente una sostanza come acido/base di Arrhenius, Brönsted-Lowry, Lewis Assegnare il carattere acido o basico di una soluzione in base ai valori di [H+] o [OH–] Stabilire la forza di un acido/base, noto il valore di Ka/Kb Individuare il pH di una soluzione Calcolare il pH di soluzioni di acidi/basi Riconoscere in una reazione di ossido-riduzione, l’agente che si ossida e quello che si riduce Individuare l’agente ossidante e riducente applicando le regole per la determinazione del n.o. Scrivere le equazioni redox bilanciate sia in forma molecolare sia in forma ionica Comprendere che le reazioni redox spontanee possono generare un flusso di elettroni Spiega il funzionamento della pila Daniell Avere consapevolezza della relazione fra energia libera e potenziale standard di una pila − − − − − − Misure di acidità e basicità di soluzioni mediante piaccametro e indicatori Processi di neutralizzazione Titolazione di una soluzione Scala dei potenziali Allestimento di una pila Elettrolisi dell’acqua BIOLOGIA Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al corpo umano) e le funzioni metaboliche di base. Vengono inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita di relazione, la riproduzione e lo sviluppo, con riferimento anche agli aspetti di educazione alla salute. COMPETENZE SPECIFICHE − − comprende che il corpo umano è un’unità integrata formata da sistemi autonomi ma strettamente correlati mette in relazione il buon funzionamento del proprio corpo con il mantenimento di condizioni fisiologiche costanti Contenuti Divisione cellulare Conoscenze − − − Struttura e funzione del DNA. La divisione cellulare e la riproduzione. Il ciclo cellulare e la Abilità − − − Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata. Descrivere le sottofasi G1, S e G2 Spiegare perché ciascun cromosoma è formato da due Attività sperimentale Ricerca di figure mitotiche in apici radicali Estrazione del DNA − mitosi delle cellule eucariote. La meiosi e il crossing over − − − − − − − − − − − − − L’ereditarietà dei caratteri e la genetica mendeliana − − La legge della segregazione. La legge dell’assortimento indipendente. Il test-cross. Le leggi della probabilità. Estensione della genetica mendeliana. Le basi cromosomiche dell’ereditarietà. I cromosomi sessuali e i caratteri legati al sesso. l’apparato riproduttore − − − − − − − − − − − − Biologia molecolare − − Duplicazione del DNA. Codice genetico e sintesi delle proteine. Regolazione dell’espressione genica. Mutazioni − − − − − cromatidi fratelli Spiegare la struttura e la funzione del fuso mitotico e dei centrioli Descrivere il processo mitotico distinguendo gli eventi salienti di ogni fase Spiegare la prima divisione meiotica Descrivere il crossing-over evidenziando il suo contributo alla variabilità genetica Spiegare la seconda divisione meiotica Confrontare la meiosi con la mitosi evidenziando analogie e differenze Evidenziare il contributo della meiosi alla variabilità genetica delle specie Comprendere l’originalità e il rigore scientifico del metodo adottato da Mendel Spiegare i punti fondamentali della teoria di Mendel, evidenziando le relazioni tra dati sperimentali e interpretazione. Comprendere le relazioni tra alleli, geni e cromosomi Utilizzare correttamente la simbologia e il linguaggio della genetica per esprimere tali relazioni Rappresentare con la simbologia corretta il genotipo distinguendolo dal fenotipo Spiegare la disgiunzione degli alleli di un gene considerando la meiosi; Spiegare come si costruisce e si utilizza un albero genealogico per studiare le malattie ereditarie. Analizzare correttamente i dati sperimentali per risalire ai genotipi partendo dai fenotipi, Effettuare previsioni sulla trasmissione dei caratteri legati al sesso Prevedere la progenie di un incrocio usando opportuni metodi matematici Spiegare le relazioni tra struttura e funzione delle molecole del DNA. Comprendere l’importanza della duplicazione semiconservativa Descrivere le fasi della duplicazione del DNA. Comprendere le relazioni tra DNA, RNA e polipeptidi Spiegare che cos’è un operone, descrivendo le funzioni di promotore, operatore e gene da banane o kiwi − − − Evoluzione e biodiversità − La selezione naturale e gli altri meccanismi evolutivi. Prove a favore dell’evoluzione. Speciazione − − − − − L’organizzazione dei tessuti Il corpo umano − − − regolatore Spiegare le relazioni tra mutazioni spontanee ed evoluzione Conoscere gli sviluppi storici della teoria evolutiva Descrivere e discutere criticamente le relazioni tra adattamento e selezione naturale Distinguere gli effetti delle mutazioni da quelli della riproduzione sessuata Discutere i criteri adottati per definire il concetto di specie biologica, mettendolo in relazione con la teorie evolutive. Elencare i tipi e le rispettive funzioni dei tessuti presenti nel corpo umano Descrivere e distinguere i tre tipi di tessuto muscolare Descrivere il tessuto nervoso Osservazione di preparati istologici Dissezione di un cuore di bovino A scelta alcuni dei seguenti apparati − − − − Apparato cardiovascolare − L’anatomia dell’apparato cardiovascolare I movimenti del sangue Il ciclo cardiaco I meccanismi di scambio e la regolazione del flusso sanguigno La composizione e le funzioni del sangue − − − − − − − − − Apparato respiratorio − − L’anatomia dell’apparato respiratorio umano La meccanica della respirazione:inspirazione ed espirazione Il sangue e gli scambi dei gas respiratori Lo scambio polmonare e sistemico dei gas − − − − − Descrivere la circolazione doppia e completa Descrivere gli eventi del ciclo cardiaco distinguendo la sistole dalla diastole Spiegare come insorge e si propaga il battito cardiaco Descrivere struttura e funzioni di arterie e vene Descrivere la rete capillare e gli scambi tra sangue e cellule Descrivere la composizione e funzioni del sangue e del plasma Spiegare il processo di coagulazione del sangue Descrivere i diversi tratti dell’apparato respiratorio Spiegare le relazioni anatomiche e funzionali tra la cavità toracica, la cavità pleurica e i polmoni Spiegare come il sistema nervoso centrale controlla il normale alternarsi di inspirazioni ed espirazioni Descrivere come i gas respiratori passano dall’aria al sangue e viceversa Spiegare come viene trasportato l’ossigeno e il diossido di carbonio - Misure di capacità polmonare − − − − Apparato digerente − − Lo scopo della digestione L’anatomia dell’apparato digerente La digestione Struttura e funzione digestiva del fegato Il pancreas ghiandola esocrina ed endocrina L’assorbimento − − − − − − − − − − − L’apparato urinario e l’equilibrio idrosalino − − − Organizzazione e funzioni dell’apparato Struttura del nefrone Le tre tappe della formazione dell’urina Il mantenimento dell’equilibrio acidobase Gli effetti di angiotensina e aldosterone L’ormone antidiuretico − − − − − − − − − − − Il sistema linfatico e l’immunità − − − − − L’immunità innata e l’immunità adattativa Gli organi linfatici primari e secondari Le difese aspecifiche cellulari e chimiche La risposta immunitaria primaria I linfociti T e i linfociti B La selezione clonale Gli anticorpi Le proteine MHC di classe I e di classe II e il loro ruolo La tolleranza nei confronti del self Immunodeficienze e malattie autoimmuni − − − − − − − − − − − Apparato riproduttore − L’anatomia dell’apparato riproduttore maschile ed − Spiegare a che cosa serve la digestione Descrivere la struttura del canale alimentare e i diversi tratti dell’apparato digerente Descrivere le fasi della digestione Descrivere la struttura del fegato e le funzioni della bile Descrivere il pancreas e la funzione delle sostanze che produce Distinguere tra le diverse modalità di assorbimento delle sostanze nutritive Descrivere la struttura dell’intestino crasso e le funzioni della flora batterica intestinale Spiegare come agiscono secretina, colecistochinina e gastrina Descrivere la struttura dell’apparato urinario Elencare i processi che portano alla formazione dell’urina Mettere in relazione le diverse parti del nefrone con le rispettive funzioni Descrivere i processi che dal filtrato glomerulare portano alla formazione dell’urina Spiegare come agiscono gli ormoni angiotensina e aldosterone Spiegare come l’ADH regola la pressione sanguigna e l’osmolarità del sangue Descrivere il sistema linfatico Descrivere il processo infiammatorio evidenziando il ruolo della febbre e dell’istamina Spiegare come l’organismo riconosce gli antigeni Spiegare come si formano i linfociti: cellule effettrici e cellule della memoria Spiegare la sequenza di passaggi che dà luogo alla risposta primaria Descrivere struttura e funzione degli anticorpi Distinguere i linfociti T helper dai citotossici Distinguere le proteine MHC di classe I da quelle di classe II Spiegare il ruolo dei linfociti T helper e dei linfociti T citotossici Spiegare perché la risposta secondaria è più rapida di quella primaria Distinguere tra immunità attiva e passiva Descrivere gli organi dell’apparato riproduttore maschile e femminile e le ghiandole annesse Esempi di digestione mediante enzimi digestivi Dissezione di un rene di bovino femminile − − − − − − − − Il sistema endocrino − − − La spermatogenesi L’oogenesi Il controllo ormonale nel maschio Il ciclo ovarico Il controllo ormonale del ciclo femminile Fecondazione e sviluppo embrionale Gli ormoni come messaggeri chimici La natura chimica dei diversi ormoni Ormoni idrosolubili e liposolubili Ghiandole e cellule secretrici Il controllo a feedback della secrezione ormonale − Descrivere le tappe che portano alla formazione degli spermatozoi e delle cellule uovo − Confrontare la spermatogenesi con l’oogenesi evidenziando analogie e differenze − Individuare gli ormoni ipofisari e ipotalamici che controllano la produzione sia degli ormoni − Distinguere lo zigote dall’embrione e dal feto − − − − − − − − − − − − − − Il sistema nervoso I neuroni Il potenziale di membrana Il potenziale d’azione Le sinapsi I neurotrasmettitori Il sistema nervoso centrale e periferico Struttura dell’encefalo umano La corteccia cerebrale − − − − − − − − − − − Descrivere le caratteristiche di un ormone Distinguere le cellule endocrine dalle cellule bersaglio Spiegare il meccanismo d’azione degli ormoni Elencare le ghiandole endocrine del corpo umano associandole alle rispettive funzioni Spiegare come viene regolata la secrezione ormonale distinguendo la regolazione a feedback negativo da quella a feedback positivo Individuare i legami tra sistema nervoso e sistema endocrino Descrivere il neurone evidenziando le funzioni delle diverse parti Spiegare come viene mantenuto il potenziale di riposo Analizzare gli eventi che determinano il potenziale d’azione Spiegare come funziona una sinapsi chimica Elencare i principali neurotrasmettitori Distinguere le funzioni del sistema nervoso centrale da quelle del sistema nervoso periferico Spiegare le differenze anatomiche e funzionali tra sistema ortosimpatico e parasimpatico Descrivere lo sviluppo del sistema nervoso dei vertebrati Mettere in relazione il sistema nervoso autonomo con il sistema nervoso centrale Descrivere la struttura della corteccia cerebrale Distinguere la corteccia motoria e sensoriale da quella associativa SCIENZE DELLA TERRA Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo, la sismicità e l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate. COMPETENZE SPECIFICHE − analizza le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future Contenuti Conoscenze − − − − I materiali della Terra solida − − − − Le caratteristiche e le proprietà dei minerali I principali gruppi di minerali I tre gruppi principali di rocce Il ciclo litogenetico Formazione delle rocce magmatiche Formazione delle rocce sedimentarie Formazione delle rocce metamorfiche Abilità − − − − − − − − − I fenomeni vulcanici − i prodotti dell’attività vulcanica I diversi tipi di eruzioni vulcaniche I fenomeni legati all’attività vulcanica La distribuzione dei vulcani sulla superficie terrestre − − − − − − − − I fenomeni sismici − − − − − Il meccanismo all’origine dei terremoti I tipi di onde sismiche e il sismografo Le onde sismiche e l’interno della Terra La magnitudo La scala Richter La scala MCS La distribuzione degli − − − − Riconoscere le caratteristiche e le proprietà dei principali gruppi di minerali Distinguere le rocce magmatiche, le sedimentarie e le metamorfiche Distinguere una roccia magmatica intrusiva da una effusiva Classificare una roccia sedimentaria clastica in base alle dimensioni dei frammenti che la costituiscono Risalire all’ambiente di sedimentazione di una roccia sedimentaria clastica Stabilire se una roccia metamorfica è scistosa o meno Distinguere un vulcano centrale da uno lineare Riconoscere un vulcano a scudo, un vulcano-strato, un cono di scorie Spiegare perché la forma dell’edificio vulcanico dipende anche dalla viscosità del magma Correlare le modalità di eruzione vulcanica alle caratteristiche del magma; Correlare il comportamento dei gas contenuti nel magma all’abbassamento della pressione Leggere la carta che riporta la distribuzione dei vulcani attivi sulla superficie terrestre Individuare le onde liberate da un sisma in un sismogramma semplificato Elencare le caratteristiche delle onde P e S • Correlare la velocità delle onde sismiche con le caratteristiche delle rocce attraversate Determinare la posizione dell’epicentro di un terremoto Attività sperimentale Osservazione e riconoscimento di campioni di minerali e rocce − epicentri dei terremoti La prevenzione antisismica − − Determinare la magnitudo di un sisma da un sismogramma usando la scala Richter Interpretare la carta della distribuzione dei terremoti CONTENUTI QUINTO ANNO LICEO SCIENTIFICO Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica e nei biomateriali, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni . COMPETENZE GENERALI − − − − − − Lo studente effettua connessioni logiche riconosce e stabilisce relazioni utilizza modelli appropriati per interpretare i fenomeni mette in relazione processi mediante mappe concettuali colloca le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica comunica nella propria lingua e/o nelle lingue straniere, utilizzando un lessico specifico CHIMICA BIOLOGICA Contenuti Conoscenze - Elementi di chimica organica: − − − Le basi della biochimica - alcani, alcheni, alchini: struttura, nomenclatura tipi di reazioni: sostituzione radicalica, addizione, condensazione. idrocarburi aromatici: benzene e derivati. principali gruppi funzionali : alcooli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, ammine. Reazioni di riduzione e ossidazione: dagli alcooli agli acidi carbossilici. I carboidrati I lipidi Le proteine Nucleotidi e acidi nucleici Abilità − − − − − − − − − − Distinguere le varie tipologie di idrocarburi in base al tipo di legame Riconoscere i vari tipi di isomeria Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi Assegnare i nomi alle formule, secondo la nomenclatura IUPAC e viceversa Stabilire relazioni tra configurazione spaziale e proprietà fisiche Stabilire relazioni tra struttura chimica e reattività Definire carboidrati, mono- e disaccaridi Distinguere tra polisaccaridi di riserva e di struttura Individuare le caratteristiche comuni a tutti i lipidi Elencare e descrivere le funzioni biologiche dei lipidi Attività sperimentale - Ossidazione degli alcooli - Reazioni di riconoscimento di glucidi, lipidi e protidi - Estrazione del DNA − - Le trasformazioni chimiche all’interno della cellula Il metabolismo dei carboidrati Il metabolismo dei lipidi Il metabolismo degli amminoacidi La produzione di energia nella cellula La fotosintesi Il metabolismo Le Biotecnologie La tecnologia del DNA ricombinante Il clonaggio e la clonazione L’ingegneria genetica e gli OGM Possibili applicazioni delle biotecnologie (opzionale) Descrivere la struttura e la funzione dei trigliceridi e fosfolipidi − Conoscere la struttura e la varietà degli amminoacidi e come essi si legano tra loro − Elencare le classi di proteine sia semplici sia coniugate e descriverne le funzioni − Conoscere e definire le diverse strutture proteiche, − Descrive le caratteristiche generali degli enzimi − Definire e riconoscere i nucleotidi − Conoscere la varietà di strutture e di funzioni degli acidi nucleici − Distinguere le due fasi del metabolismo in termini di tipo di reazioni, intervento di ADP/ATP e segno della variazione di energia − Descrivere le tappe della glicolisi − Comprendere il ruolo delle fosforilazioni − Comprendere la funzione delle fermentazioni - Elencare le specie chimiche in ingresso e in uscita dal ciclo dell’acido citrico e chiarire le funzioni che esso svolge − Descrivere la catena respiratoria − Descrivere le particolarità del metabolismo dei grassi a livello anatomico-fisiologico: beta ossidazione − Regolazione della glicemia − Conoscere il metabolismo degli amminoacidi, formazione dell'urea − Descrivere le tappe principali della fotosintesi − Conoscere le biotecnologie di base e descriverne gli usi e i limiti − Descrivere le tappe da seguire per ottenere un DNA ricombinante e chiarirne adeguatamente le funzioni − Distinguere tra clonaggio e clonazione − Definire ingegneria genetica e Organismo Geneticamente Modificato (OGM) - Dimostrazione della produzione di CO2 nella respirazione cellulare - Fermentazione alcoolica nei lieviti - Cromatografia dei pigmenti fotosintetici SCIENZE DELLA TERRA Si studiano i complessi modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta . Contenuti Conoscenze − − − − La struttura della Terra e la tettonica delle placche − − − − − Lo studio delle onde sismiche Le superfici di discontinuità Il modello della struttura interna dellaTerra Calore interno e flusso geotermico Il campo magnetico terrestre La teoria della deriva dei continenti L’espansione dei fondali oceanici La tettonica a zolle Margini convergenti, divergenti e conservativi I punti caldi Abilità − − − − − − − − Attività sperimentale Correlare la velocità delle onde sismiche con le caratteristiche delle rocce attraversate Utilizzare le onde sismiche come strumento per prevedere l’interno della Terra Conoscere le ipotesi sull’origine del calore terrestre Utilizzare le conoscenze acquisite nelle varie discipline scientifiche per spiegare i fenomeni geofisici. Elencare le prove a sostegno dell’espansione del fondo oceanico Collegare fenomeni sismici e vulcanici al movimento delle placche Saper collegare la presenza di un arco vulcanico alla subduzione. Saper mettere in relazione la subduzione con la presenza di litosfera oceanica. Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), ai nuovi materiali o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti. Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari. In particolare potranno essere svolti argomenti interdisciplinari in raccordo con la fisica: chimica nucleare e astrofisica. La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento. VALUTAZIONE La valutazione finale è il risultato di prove scritte, del contributo nella discussione in classe e di colloqui individuali. Anche le esperienze effettuate in laboratorio rappresentano un importante elemento di valutazione, soprattutto nella classe prima dove saranno corrette e valutate, almeno a campione. Le prove scritte almeno nel triennio rispettano le tipologie stabilite per l’esame di stato: trattazione sintetica di argomenti con indicazione dell’estensione massima consentita quesiti a risposta singola, eventualmente articolati in una o più domande, con indicazione dell’estensione massima consentita quesiti a risposta multipla problemi a soluzione rapida Inoltre si possono prevedere: − test oggettivi anche diversi dai quesiti a risposta multipla − risoluzione di problemi anche articolati − ogni altra tipologia ritenuta idonea e preventivamente esercitata nell’attività didattica Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio a seconda del grado di complessità e delle abilità richieste; alla risposta verrà assegnato un punteggio intero o parziale in base alla sua complessità e coerenza, al grado di approfondimento, alla correttezza dei concetti esposti e dei termini usati. PROVE PARALLELE Per il corrente anno scolastico 2015/2016 si decide di effettuare le seguenti prove parallele, per le classi indicate: Classe 2^: Stechiometria, Marzo/Aprile 2016 Classe 3^: Genetica Mendeliana. Dicembre 2015/ Gennaio 2016 Classe 4^: Equilibri Acido-Base o Reazioni di ossidoriduzione Aprile 2016 METODI DI VALUTAZIONE Facendo riferimento alle competenze e abilità disciplinari, si è stabilito che nel primo biennio la sufficienza corrisponde ad una capacità di organizzazione dipendente e di rielaborazione ripetitiva, che si basi però sulla comprensione del messaggio di base, sul possesso di competenze comunicative accettabili e di competenze disciplinari essenziali. dalla terza classe in poi, gli alunni dovranno dimostrare di possedere una certa autonomia ed una adeguata capacità di rielaborare in modo personale i contenuti, nonché di comunicare usando un linguaggio appropriato. Qualora le prove scritte siano basate sulla somministrazione di 1 o più domande aperte si terrà conto dei seguenti criteri: − aderenza alla proposta − correttezza e completezza delle informazioni − privilegio del contenuto sulla forma − − − coerenza logica nell’argomentazione terminologia appropriata. Accuratezza del disegno/schema esplicativo ove richiesto Laddove si valutano problemi, intesi come applicazione di procedimenti matematici, si tiene conto di: corretta impostazione (scelta ed uso di formule e procedure appropriate) corretto uso delle unità di misura in subordine, correttezza nei calcoli Nei test a scelta multipla la valutazione viene effettuata suddividendo la gamma dei punteggi in fasce di livello. Il livello della sufficienza viene posto tra il 50% ed il 70% del totale in base alla complessità della prova. L’attribuzione del voto viene fatta utilizzando la corrispondenza voti – livelli deliberata dal Collegio Docenti e adattata alle esigenze della disciplina.. Si è stabilito un accordo generale sulle competenze in uscita dalle classi seconde ad indirizzo riformato. Si consulti allo scopo il documento del POF “Prerequisiti passaggio primo biennio – secondo triennio” di cui si riporta la pagina alla sezione “Prerequisiti passaggio 1° biennio – 2° biennio” del presente documento. Per le prove orali si possono utilizzare voti intermedi quando l'alunno ha acquisito tutte le conoscenze e abilità di un livello ed almeno una del livello maggiore. Per le altre prove l'esigenza di voti intermedi può derivare dall'utilizzo di corrispondenze tra punteggio percentuale e voti. La valutazione delle prove a scelta multipla prescinde necessariamente dall’applicazione esatta della corrispondenza di cui sopra. Si può verificare infatti un’ottima prestazione nel test a scelta multipla senza che si siano potuti accertare quei requisiti di competenze e abilità elevate che caratterizzerebbero i voti massimi. È possibile inoltre utilizzare test diversi per valutare separatamente conoscenze, competenze e abilità. Nell’assegnazione del voto finale del pentamestre non si esegue una media dei voti ottenuti nelle singole prove ma si cerca di delineare una fisionomia globale così come emerge dai contributi molto diversi delle singole tipologie di verifica adottate. L’allegato 1 al Piano di Lavoro 2015/2016 è la scheda di valutazione per le prove di verifica orali. L’allegato 2 al Piano di Lavoro 2015/2016 è un esempio di scheda di valutazione per le relazioni di laboratorio. La schede di valutazione vengono utilizzate dagli insegnanti nel momento della misurazione della valutazione. METODOLOGIE Considerato che il ruolo dell'insegnante è quello di guidare gli alunni a costruire le proprie competenze, si cercherà più che di fornire informazioni, di sviluppare le attitudini promuovendo la partecipazione attiva e l'intervento personale. Per quanto riguarda i contenuti l'obiettivo principale è l'acquisizione ordinata dei contenuti essenziali, i più ricchi di significato. Tali contenuti saranno individuati di volta in volta e si cercherà di abituare lo studente ad un riconoscimento autonomo delle relazioni di base di cui prendere possesso. La memorizzazione di riferimenti ben precisi è un passo successivo, ad un ulteriore livello di approfondimento. Il percorso formativo indicato vuole proporre allo studente una strada chiara e rigorosa nell'analisi del mondo vivente e non vivente, proponendo agli interessi del singolo ulteriori ricerche. Ciò sarà effettuato attraverso: - lezioni frontali, spesso con uso del testo in adozione, per avere il supporto di schemi, disegni, diagrammi - uso di tecnologie informatiche, particolarmente nelle classi che adottano il progetto generazione web. - uso di modelli anatomici, campioni di minerali e di rocce e altri materiali opportuni - attività di laboratorio intesa come acquisizione di abilità manuali e strumentali nonché di capacità di osservare, descrivere, individuare i fatti significativi, elaborare ed interpretare i risultati - lettura di testi scientifici - esecuzione di semplici attività pratiche da attuarsi anche individualmente in orario extrascolastico. Il metodo induttivo e induttivo-sperimentale viene alternato al metodo deduttivo a seconda dei contenuti e delle necessità. Per quanto riguarda l’uso dell’aula Laboratorio (di chimica – biologia o di fisica) è utile sottolineare quanto segue: non ogni attività pratica, basata sulla manipolazione di oggetti, con o senza l’ausilio di strumenti scientifici, richiede l’uso dell’aula speciale. Ciò significa che nella valutazione a posteriori della frazione di tempo scuola dedicata all’attività pratica va tenuto conto delle ore di laboratorio sommate a quelle svolte in classe ed eventualmente anche fuori dalla scuola. Non ogni ora in laboratorio prevede lavoro attivo da parte degli studenti; a volte si tratta di verifiche sperimentali di fenomeni realizzate “alla cattedra”. Per le classi del primo biennio si prevedono 8-10 ore, corrispondenti a circa il 15% dell’orario annuale. Per le classi del secondo biennio si prevedono circa 12 ore nella classe terza e 8-10 in quarta corrispondenti a circa il 15% dell’orario annuale. Per le classi primo e secondo biennio di Scienze Applicate si prevede di dedicare all’attività pratica operativa (laboratorio o aula d’informatica, lavoro pratico in classe) il 20-25% delle ore ossia 18 – 20. Per le esercitazioni di laboratorio è previsto il lavoro a gruppi spontanei oppure costituiti dall’insegnante per favorire la socializzazione o la produttività. Ogni studente è tenuto a stendere una relazione del lavoro effettuato precisando: scopo dell’esercitazione, materiali e strumenti, procedimento, raccolta dati e interpretazione dei risultati, conclusioni. Per le classi, secondo il numero di ore e la specifica disciplina prevista, potranno essere organizzate una o più attività integrative, con possibilità di uscite dalla scuola per visite sul territorio. In particolare per l’opzione di Scienze Applicate si dovrà porre particolare cura ad attività che proiettino la scuola sul territorio o comunque facilitino l’interazione con le realtà territoriali. LABORATORIO I semplici esperimenti di chimica, per lo più collaudati da anni, vengono condotti con le opportune cautele, avvisando i ragazzi ogni volta dei pericoli in cui potrebbero incorrere lavorando. Quando il pericolo è maggiore l’esercitazione viene condotta esclusivamente dall’insegnante. Vengono comunque opportunamente evitate quelle esercitazioni che presentano una particolare pericolosità. Allo scopo di sensibilizzare e informare gli alunni sui rischi connessi all’attività di laboratorio verranno messe in atto le seguenti iniziative: − All’inizio dell’attività di laboratorio gli alunni vengono invitati a prendere visione del regolamento affisso all’interno del laboratorio. Esso viene illustrato in modo particolare agli allievi di tutte le classi prime. Una copia del regolamento viene distribuita a ciascun alunno, con la preghiera di esaminarlo bene, di conservarlo nel quaderno di chimica e di consultarlo ogni tanto. − La prima esercitazione che fa uso di sostanze ha la finalità di far capire agli allievi l’utilità della consultazione delle etichette e delle schede di sicurezza delle sostanze, per trarne le informazioni necessarie ad un corretto e sicuro utilizzo. − Verrà ricordato spesso ai ragazzi di tutte le classi che il comportamento tenuto durante le esercitazioni sarà oggetto di controllo. In particolare saranno registrate tutte le infrazioni al regolamento e gli atteggiamenti superficiali e irresponsabili da essi tenuti. INTERVENTI SUL METODO DI STUDIO Per aiutare gli studenti ad acquisire un proficuo metodo di studio si individuano i seguenti interventi: − − − − − − − (classe I ): guida all’organizzazione del lavoro scolastico e domestico attraverso la compilazione, la cura e l’utilizzo del quaderno di materia contenente: il resoconto sintetico di ogni attività pratica svolta le relazioni sulle attività di laboratorio strutturate secondo le indicazioni fornite i materiali di lavoro forniti le letture su cui si esercita il lavoro di analisi – comprensione - elaborazione gli appunti personali gli esercizi ed i compiti svolti a casa e in classe. le personali attività operative svolte a casa. (classe I): uso del libro di testo: attraverso alcuni interventi, all’inizio dell’anno scolastico ed eventualmente in seguito, si guida lo studente a distinguere i concetti fondamentali da quelli secondari, ad individuare e memorizzare le definizioni, ad esaminare sempre grafici ed illustrazioni per trarne tutte le informazioni. (classe I ): esemplificazione di mnemotecniche atte soprattutto a memorizzare i termini specifici della disciplina. (classe I e II ): classificazione e schematizzazione: fornendo esempi e proponendo argomenti, si guida lo studente all’acquisizione della capacità di raggruppare secondo criteri funzionali termini e concetti, evidenziandone le relazioni e a rappresentare graficamente relazioni tra concetti, anche complesse. (tutte le classi): esplicitazione dei contenuti da sapere e delle operazioni concettuali da svolgere: per alcune unità didattiche si fornisce l’elenco analitico dei concetti da acquisire e delle loro applicazioni. (classe IV e V): stesura di mappe concettuali: fornendo esempi e proponendo argomenti, si guida lo studente all’acquisizione della capacità di rappresentare con una mappa concettuale un percorso di studio riguardante un’intera unità didattica, individuando anche eventuali relazioni con altre discipline. (tutte le classi) utilizzo del ragionamento nella risoluzione degli esercizi: si cura che lo studente non utilizzi meccanicamente formule apprese a memoria, ma sappia esplicitare sempre il percorso logico. STRATEGIE DI RECUPERO Pur avendo la massima disponibilità a ripetere la spiegazione ove si renda necessario, si preferisce stimolare la ricerca autonoma dell'alunno su eventuali punti deboli, affinché ricorra all'aiuto del docente in modo attivo e critico. Per le tipologie di recupero si fa riferimento al documento del POF. La scheda allegata (All.4) è uno strumento utilizzabile per dare precise indicazioni di studio all’alunno in vista di una prova di recupero. PREREQUISITI PASSAGGIO 1° BIENNIO – 2° BIENNIO Alla fine della classe seconda gli studenti devono aver acquisito almeno le conoscenze, competenze e abilità qui sotto elencate, che costituiscono i prerequisiti per il passaggio 1° biennio – 2° biennio Lo studente conosce: − − − − − − − − − − − − − Le caratteristiche della materia Le soluzione e la concentrazione delle soluzioni in unità fisiche I simboli dei principali elementi chimici e le differenze tra elemento e composto Le leggi ponderali. La mole e il suo uso Il ciclo dell’acqua La ripartizione dell’acqua sul pianeta Terra Le caratteristiche delle acque marine e dolci Le caratteristiche degli esseri viventi Le caratteristiche dei carboidrati, lipidi, protidi e acidi nucleici Il significato dei termini: procariote, eucariote, autotrofo eterotrofo, unicellulare, pluricellulare Le differenze tra cellula animale e vegetale La struttura e la funzione della membrana cellulare e utilizza adeguatamente i termini: trasporto passivo, trasporto attivo, diffusione, osmosi, fagocitosi, esocitosi Lo studente: − riconosce quando un’affermazione non è conforme al metodo scientifico − individua dati e richieste e pianifica la risoluzione valutando se il risultato è coerente alle aspettative − comprende che i meccanismi che governano le funzioni cellulari sono simili in tutti i viventi − utilizza modelli appropriati per interpretare i fenomeni − usa in modo appropriato i termini specifici della disciplina Gli insegnanti Arrigoni Carla Facheris Patrizia Martignone Stefania Suardi Manuela Giorgianni Carmelo D’Amico Anna Alzano Lombardo, 8 Settembre 2015 Bonacina Alberto Allegato 1 Conoscenze Applicazione delle conoscenze 3 4 5 6 7 8 9 10 Assenza o estrema frammentarietà delle conoscenze basilari Conoscenza degli elementi essenziali* frammentaria e lacunosa Conoscenza parziale degli elementi essenziali* Conoscenza degli elementi essenziali* Conoscenza non limitata agli elementi essenziali* Conoscenza adeguata Conoscenza approfondita Conoscenza Assenza o uso improprio del linguaggio specifico Uso di un linguaggio non chiaro e poco appropriato Linguaggio per lo più chiaro Sufficiente sicurezza nelle applicazioni pur con qualche errore Incapacità di procedere nelle applicazioni Gravi errori nel procedere nelle applicazioni Difficoltà nel procedere nelle applicazioni se pur in modo meccanico e poco ripetitivo** Assenza di comprensione dei concetti Notevoli difficoltà nella comprensione dei concetti Parziale comprensione dei concetti Rielaborazione dei contenuti Collegamenti in ambito disciplinare- pluridisciplinare Competenze Comprensione dei concetti Abilità Linguaggio Conoscenze Voti in scala decimale SCIENZE NATURALI – SCHEDA DI VALUTAZIONE Assente Assoluta incapacità di effettuare collegamenti in ambito disciplinare Incapacità di effettuare collegamenti in ambito disciplinare Gravi difficoltà nell’ effettuare collegamenti in ambito disciplinare Discreta sicurezza nelle applicazioni ampia e approfondita Linguaggio sempre chiaro Linguaggio sempre chiaro e appropriato Linguaggio rigoroso Buona sicurezza nelle applicazioni Ottima sicurezza nelle applicazioni Padronanza nelle applicazioni Comprensione dei concetti Difficoltà nella rielaborazion e dei contenuti Rielaborazion e guidata dei contenuti acquisiti*** Rielaborazion e autonoma dei contenuti, pur in presenza di qualche errore non determinante Rielaborazion e autonoma e senza errori dei contenuti Rielaborazione autonoma , personale e critica dei contenuti Difficoltà nell’ effettuare collegamenti in ambito disciplinare Capacità di effettuare collegamenti in ambito disciplinare, pur con qualche incertezza Discreta capacità di effettuare collegamenti in ambito disciplinare Buona capacità di effettuare collegamenti in ambito disciplinare (ed eventualment e interdisciplina re) Padronanza nell’effettuare collegamenti in ambito disciplinar e pluridisciplinare **** * PER ELEMENTI ESSENZIALI si intendono le conoscenze necessarie alla comprensione dell’argomento trattato ** PROCEDERE NELLE APPLICAZIONI IN MODO MECCANICO E RIPETITIVO significa che l’alunno è in grado ad es. di risolvere un esercizio simile a quelli già svolti in classe, ma non è in grado di applicare Il metodo di risoluzione a esercizi diversi da quelli standard. *** RIELABORAZIONE GUIDATA DEI CONTENUTI ACQUISITI significa che l’alunno è in grado di risolvere nuovi problemi se opportunamente indirizzato dall’insegnante. **** Per COLLEGAMENTI IN AMBITO PLURIDISCIPLINARE si intendono non solo i collegamenti con altre discipline studiate nel corso dell’anno o negli anni precedenti, ma anche i collegamenti con informazioni non strettamente legate ai programmi curriculari. Alunno: Classe: Data: Argomenti richiesti nell’interrogazione: ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… Compito a casa: □ Eseguito Correttamente □ Solo parzialmente corretto □ Per lo più errato □ Non eseguito □ Dimenticato a casa Voto assegnato: Firma dell’insegnante Firma del genitore Allegato 2 VALUTAZIONE RELAZIONE ESPERIENZA DI LABORATORIO TITOLO - SCOPO ELENCO MATERIALE E STRUMENTI DESCRIZIONE PROCEDIMENTO OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE RISULTATI 0 Non coerente 1 Coerente 0 Incompleto 1 Completo solo nei materiali 2 Preciso e completo 0 Scorretta e imprecisa 1 Poco chiara e/o incompleta 2 Precisa e rigorosa 0 Assente 1 Poco chiara e/o incompleta 2 Completa (con tabella se necessario) INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI 0 CORRETTEZZA CONCLUSIONI APPROFONDIMENTO DISEGNO Assente 1 Imprecisa e/o incompleta 2 Precisa e rigirosa 0 Non corrette o assenti 1 Globalmente corrette 2 Precise e rigorose 0 Incompleto o assente 1 Completo 0 Errato o assente 1 Incompleto o poco chiaro 2 Completo e curato ASSENZA DI ERRORI 1 VESTE GRAFICA PARTICOLARMENTE CURATA 1 0-1-2 3-4-5 6-7 8-9-10 11-12 13-14 15 16 3 4 5 6 7 8 9 10 NOME E COGNOME __________________________________