DERIVATE E LORO APPLICAZIONE SIMONE ALGHISI 1. Applicazione del calcolo differenziale1 Abbiamo visto a lezione che esiste un’importante legame tra la continuità di una funzione y = f (x) in un punto x0 ∈ dom (f ) e la drivabilità della stessa funzione in x0 . (1.1) Teorema Se una funzione f : D → R definita in un dominio D ammette derivata in x0 ∈ D, allora f è anche continua in x0 . Abbiamo anche osservato che la derivata di una funzione y = f (x) in un punto x0 rappresenta il coefficiente angolare della retta tangente t al grafico della funzione nel suo punto di ascissa x0 , cioè mt = f 0 (x0 ) . L’anno scorso (in Goniometria) è stato dimostrato che il coefficiente angolare di una retta coincide con la tangente trigonometrica dell’angolo α che la retta forma con il semiasse positivo delle ascisse, cioè m = tg α. Da quanto detto precedentemente possiamo affermare che mt = f 0 (x0 ) = tg α . Riportiamo per comodità una tabella in cui sono riassunte le derivate delle funzioni più importanti. f (x) x ∈ dom (f ) f 0 (x) xn con n ∈ N \ {0} x∈R nxn−1 α x con α ∈ R \ {0} x≥0 αxα−1 x e x∈R ex ax x∈R ax ln a cos x x∈R − sen x sen x x∈R cos x π 2 tg x x 6= 2 + kπ 1 + tg x = cos12 x ln x x>0 1/x −1/2 arcsin x −1 ≤ x ≤ 1 1 − x2 −1/2 arccos x −1 ≤ x ≤ 1 − 1 − x2 arctg x x∈R (1 + x2 )−1 c∈R x∈R 0 |x| x 6= 0 x/|x| x ∈ dom (f 0 ) x∈R x≥0 x∈R x∈R x∈R x∈R x 1 /Z π − 2 ∈ x ∈]0, +∞[ −1 ≤ x ≤ 1 −1 ≤ x ≤ 1 x∈R x∈R x 6= 0 Ricordiamo inoltre alcune regole di derivazione principali. Somma e differenza Se f, g : D → R sono due funzioni derivabili in D, allora anche la somma e la differenza f ± g è derivabile in D e risulta D[f (x) ± g(x)] = f 0 (x) ± g 0 (x) , ∀x ∈ D ; (1)Queste note sono state scritte anche grazie all’aiuto della Prof.ssa I. Scalvini del Liceo Scientifico Calini di Brescia. 1 Prodotto Se f, g : D → R sono due funzioni derivabili in D, allora anche il prodotto f · g è derivabile in D e risulta D[f (x) · g(x)] = f 0 (x)g(x) + f (x)g 0 (x) , ∀x ∈ D ; Quoziente Se f, g : D → R sono due funzioni derivabili in D con g(x) 6= 0 in D, allora anche il quoziente f /g è derivabile in D e risulta D[f (x)/g(x)] = f 0 (x)g(x) − f (x)g 0 (x) , [g(x)]2 ∀x ∈ D , g(x) 6= 0 ; Composizione Se g : D → R è derivabile in x0 ∈ D e f : g(D) → R è derivabile in g(x0 ), allora la funzione composta f ◦ g è derivabile in x0 e si ha D[f (g(x0 ))] = f 0 (g(x0 )) · g 0 (x0 ) . Vediamo alcuni problemi che possono essere risolti mediante l’ausilio delle derivate. 2. Primo problema Il primo problema che dobbiamo affrontare è il seguente: date la funzione y = f (x) e l’ascissa x0 del punto di tangenza, determinare l’equazione della retta tangente. (2.1) Esempio Determinare la retta tangente t al grafico della curva f (x) = x2 + x − 5 (parabola) nel suo punto di ascissa x0 = 4. Soluzione. Per risolvere il problema proposto è sufficiente: (1) calcolare l’ordinata del punto di tangenza y0 = f (x0 ) = f (4) = 15, quindi P (4; 15); (2) calcolare la funzione derivata: f 0 (x) = 2x + 1; (3) calcolare il coefficiente angolare mt = f 0 (x0 ) = f 0 (4) = 9. L’equazione della retta richiesta è y − y0 = m(x − x0 ) ⇒ y − 15 = f 0 (4)(x − 4) ⇒ y − 15 = 9(x − 4) , da cui t: y = 9x − 21 . ♣ (2.2) Esempio Determinare l’equazione cartesiana della retta tangente t alla curva la cui espressione analitica è f (x) = 5 sen x + 1 nel punto x0 = 0. Soluzione. Procedendo come nell’Esempio (2.1) si ha P (0; 1), f 0 (x) = 5 cos x e quindi mt = f 0 (0) = 5. Segue che la retta tangente richiesta ha equazione cartesiana t: y − 1 = 5(x − 0) ⇒ y = 5x + 1 . ♣ (2.3) Esempio Determinare l’equazione della retta tangente alla funzione f (x) = ln2 x nel suo punto di ascissa x0 = e. Soluzione. Osservando che dom (f ) =]0; +∞[ e che x0 ∈ dom (f ), è lecito richiedere la retta tangente al grafico della funzione nel suo punto x0 = e. Anzitutto f (e) = 1, da cui P (e; 1). Inoltre 2 ln x f 0 (x) = . x Il coefficiente angolare della retta tangente vale mt = f 0 (e) = 2/e. Segue che la retta tangente t ha equazione cartesiana y = 2e x − 1. ♣ x (2.4) Esempio Determinare l’equazione delle retta tangente t alla curva f (x) = xe 1−x nel punto x0 = 2. Soluzione. Come visto nei precedenti esempi, determiniamo l’ordinata del punto di tangenza y0 = f (2) = 2e−2 = 2/e2 . Calcolando la derivata della funzione si ottiene: x x f 0 (x) = e 1−x + xe 1−x x 1 − x − x(−1) x2 − x + 1 1−x · = e . (1 − x)2 (1 − x)2 Il coefficiente angolare della retta richiesta vale mt = f 0 (2) = 3/e2 . L’equazione cartesiana della retta tangente è 4 3 t : y = 2x − 2 . e e ♣ (2.5) Esempio Data la cubica di equazione f (x) = hx3 +3kx, determinare i parametri h, k ∈ R in modo tale che la funzione data sia tangente nel punto P (3; 3) alla parabola (con asse di simmetria verticale), di vertice V (1; 1). Soluzione. Anzitutto, la parabola è della forma y = ax2 + bx + c (con a 6= 0). Come di consueto, per determinare i coefficienti della parabola imponiamo il passaggio per P , per V e utilizziamo b l’ascissa del vertice (xV = − 2a ): b − 2a = 1 , a + b + c = 1, 9a + 3b + c = 3 . Risolvendo il sistema si ottengono le soluzioni a = 12 , b = −1 e c = 23 , pertanto la parabola ha equazione cartesiana y = g(x) = 12 x2 − x + 23 . Per determinare i parametri h e k imponiamo il passaggio della cubica per P (3; 3), ottenendo 27h + 9k = 3 cioè 9h + 3k = 1. Il testo del problema afferma che la cubica è tangente alla parabola in P . Ciò significa che le due curve possiedono la stessa retta tangente t passante per P . Ricordando il legame tra coefficiente angolare della retta tangente t e la derivata della funzione, si ha mt = f 0 (xP ). Derivando la cubica e la parabola, calcolando le corrispondenti derivate nel punto xP = 3 e imponendo che tali valori siano uguali otteniamo: f 0 (x) = 3hx2 + 3k , g 0 (x) = x − 1 da cui f 0 (xP ) = f 0 (3) = 27h + 3k , g 0 (xP ) = g 0 (3) = 2 ⇒ 27h + 3k = 2 . Risolvendo il sistema in cui compaiono l’ultima relazione trovata e il passaggio della cubica per P si ha ( 27h + 3k = 2 , 9h + 3k = 1 , la cui (unica) soluzione è h = 1 18 e k = 16 . La funzione richiesta è quindi f (x) = 1 3 18 x (2.6) Esempio Si consideri la famiglia Fk di curve di equazione y = f (x), dove 1 f (x) = x3 − (k + 2)x2 − (k + 7)x − 3 . 3 + 21 x. ♣ Determinate per quali valori del parametro k ∈ R le curve corrispondenti hanno punti nei quali la tangente è perpendicolare alla retta r di equazione cartesiana 3x − 5y + 6 = 0. Soluzione. La retta r, in forma esplicita, ha equazione y = 35 x + 65 . Si deduce che il coefficiente angolare della retta r è mr = 35 . La retta tangente alla curva deve essere ortogonale alla retta r, quindi dovrà possedere coefficiente angolare m0 = − m1r , cioè m0 = − 53 . Segue che 1 m0 = f 0 (x) = 3x2 − 2(k + 2)x − (k + 7) . 3 5 0 Ponendo m = − 3 , si ottiene l’equazione di secondo grado 1 5 3x2 − 2x(k + 2) − (k + 7) = − ⇒ 9x2 − 6x(k + 2) − 2 − k = 0 . 3 3 Tale equazione ammette due soluzioni reali se, e solo se, il discriminante è positivo, cioè ∆ ≥ 0. Calcolando il discriminante dell’equazione e risolvendo la disequazione ∆ ≥ 0, si ottengono i valori del parametro k ammissibili: k ≤ −3 ∪ k ≥ −2. ♣ 3. Secondo Problema Il secondo problema che ci poniamo è il seguente: dati la funzione y = f (x) ed il coefficiente angolare m della retta tangente t, determinare l’ascissa del punto di tangenza x0 . (3.1) Esempio Determinare le coordinate dei punti nei quali la retta tangente al grafico della funzione f (x) = x3 + 2x + 3 ha coefficiente angolare m = 5. Soluzione. Indichiamo con x0 l’ascissa (incognita) del punto generico di tangenza. Per rispondere al quesito è sufficiente: (1) calcolare la funzione derivata: f 0 (x) = 3x2 + 2; (2) calcolare mt in funzione dell’incognita x0 : mt = 3x20 + 2; (3) risolvere l’equazione mt = 5, cioè 3x20 + 2 = 5. Risolvendo l’equazione si ottengono due soluzioni: x0 = ±1. Le coordinate dei punti di tangenza sono: T1 (1; f (1)) ⇒ T1 (1; 6) , T2 (−1; f (−1)) ⇒ T2 (−1; 0) . ♣ (3.2) Esempio Determinare le coordinate dei punti nei quali la retta tangente al grafico della funzione f : R → R definita da p f (x) = 1 − x2 ha coefficiente angolare m = 2. Soluzione. Il dominio della funzione data è dom (f ) = [−1; 1]. Calcolando la derivata della funzione si ha 1 x f 0 (x) = √ · (−2x) = − √ . 2 1 − x2 1 − x2 Si osservi che il dominio della funzione è dom (f 0 ) =] − 1; 1[ e che esso è un sottoinsieme del dominio della funzione data. Calcolando ora il coefficiente angolare della retta tangente t in funzione della derivata si ha x0 mt = − p . 1 − x20 Risolvendo infine l’equazione mt = 2 si ottiene x0 =2 −p 1 − x20 da cui ⇒ q −x0 = 2 1 − x20 ( ( ⇒ x0 ≤ 0 , x20 = 4 − 4x20 , x0 ≤ 0 , x20 = 4 5 . √ √ Il sistema ammette come unica soluzione x0 = − √25 . Il punto richiesto è quindi T (−2/ 5; f (−2/ 5)), √ √ cioè T (−2/ 5; 1/ 5). ♣ (3.3) Esempio Determinare i punti in cui la retta tangente alla curva di equazione f (x) = è parallela alla retta passante per i punti A(−2; 6) e B(−1; 4). x+2 x Soluzione. Il coefficiente angolare della retta r passante per i punti A e B è yA − yB 6−4 mAB = = = −2 . xA − xB −2 − (−1) Calcolando la derivata della funzione data, si ottiene 2 x − (x + 2) =− 2. f 0 (x) = x2 x Il coefficiente angolare della retta tangente t nel generico punto della curva di ascissa x0 è 2 mt = f 0 (x0 ) = − 2 . x0 Risolvendo l’equazione mt = −2, si ha x0 = ±1. Pertanto, i punti richiesti hanno sono P (1; 3) e Q(−1; −1). ♣ (3.4) Esempio Si consideri la funzione f : R → R definita da 3 f (x) = ex− 2 tg x · tg x . Determinare i punti per i quali risulta f 0 (x) = 0 (si ricorda che i punti per i quali la derivata è nulla si dicono punti stazionari). Soluzione. Il dominio della funzione y = f (x) data è l’insieme n o π Df = x ∈ R : x 6= + kπ, k ∈ Z . 2 Calcolando la derivata della funzione, si ha x− 3 tg x 3 3 x− tg x 2 0 2 f (x) = 1 + tg x · e 2 + tg x · e 2 1− 1 + tg x = 2 1 3 2 3 3 1 2 x− 32 tg x 2 x− 23 tg x 1 + tg x + tg x − − tg x =e − tg x + tg x − tg x + 1 . =e 2 2 2 2 Ora è sufficiente risolvere l’equazione f 0 (x0 ) = 0. Ricordando che la funzione esponenziale è sempre positiva e mai nulla, l’equazione che dobbiamo quindi risolvere è 3 1 − tg3 x0 + tg2 x0 − tg x0 + 1 = 0 , 2 2 cioè 3 tg3 x0 − 2 tg2 x0 + tg x0 − 2 = 0 . Ponendo t = tg x0 si ha 3t3 −2t2 +t−2 = 0. Chiamando il primo membro p(t), si nota che p(1) = 0. Mediante la regola di Ruffini, il polinomio lo si può scomporre nel modo seguente: p(t) = (t − 1) 3t2 + t + 2 . Il trinomio racchiuso nelle parentesi tonde possiede il discriminante ∆ < 0, quindi non possiede zeri. L’unica soluzione dell’equazione è quindi t = 1, cioè tg x0 = 1. Segue che x0 = π4 + kπ, con k ∈ Z. In conclusione abbiamo trovato infiniti punti stazionari xk aventi per ascissa π4 + kπ con k ∈ Z. ♣ (3.5) Osservazione I punti le cui ascisse annullano la derivata di una funzione y = f (x), oltre ad essere chiamati punti stazionari, sono anche detti punti a tangente orizzontale. Infatti, ricordando il legame che intercorre tra derivata f 0 (x0 ) e coefficiente angolare della retta tangente nel punto della curva di ascissa x0 , se f 0 (x0 ) = 0 allora il coefficiente angolare della tangente mt deve essere nullo. Una retta avente mt = 0 è parallela all’asse delle ascisse. 4. Terzo problema Il terzo problema consiste nel determinare l’angolo formato da due curve. (4.1) Definizione Chiamiamo angolo formato da due curve di equazioni y = f (x) e y = g(x) in un punto P (x0 ; y0 ) ad esse comune l’angolo acuto formato dalle tangenti a queste curve nel punto P. Se l’angolo sopra citato risulta essere retto, diremo che le due curve sono ortogonali. Si può verificare che l’angolo acuto α che è formato da due rette incidenti aventi coefficienti angolari m1 e m2 è m1 − m2 . tg α = 1 + m1 m2 Se tali rette sono tangenti alle due curve y = f (x) e y = g(x) rispettivamente, possiamo affermare che i coefficienti angolari coincidono con il valore delle corrispondenti derivate calcolate nel punto x0 (ascissa del punto di intersezione tra le due curve): 0 f (x0 ) − g 0 (x0 ) . (4.2) tg α = 1 + f 0 (x0 )g 0 (x0 ) (4.3) Esempio Determinare l’angolo formato dalle due curve γ1 e γ2 di espressione analitica rispettivamente f (x) = 4x2 − 4x e g(x) = 1 − x2 nel loro punto di intersezione di ordinata nulla. Soluzione. Anzitutto cerchiamo di trovare i punti comuni alle due curve γ1 e γ2 (parabole): ( y = 4x2 − 4x , γ1 ∩ γ2 = y = 1 − x2 . Risolvendo il sistema si ottengono i punti P (1; 0) e Q(−1/5; 24/25). Il punto che dobbiamo prendere in considerazione è P . Per risolvere il quesito proposto dobbiamo: (1) calcolare le funzioni derivate delle due funzioni: f 0 (x) = 8x − 4 e g 0 (x) = −2x; (2) calcolare i coefficienti angolari delle due rette tangenti: m1 = f 0 (1) = 4 e m2 = g 0 (1) = −2. Note queste informazioni possiamo concludere l’esercizio ricavando la tangente dell’angolo (acuto) formato dalle due rette mediante la relazione (4.2): 4 + 2 6 = , tg α = 1 − 8 7 da cui α = arctg 67 . ♣ (4.4) Esempio La parabola P1 di equazione y = ax2 + bx + c (a 6= 0) interseca la parabola P2 di equazione y = 1 − x2 nel punto A di ascissa nulla e nel punto B di ascissa 2. Si determini l’equazione di P1 sapendo che l’angolo formato dalle due parabole nel punto B è α = arctg 12 . Soluzione. Per iniziare, determiniamo le coordinate di A e di B. Poichè A, B ∈ P2 , si ha yA = 1 e yB = −3. Imponiamo ora il passaggio della parabola P1 per i punti A e B: ( ( passaggio di P1 per A , c = 1, → passaggio di P1 per B , 4a + 2b + c = −3 . Risolvendo il piccolo sistema precedente si ha c = 1 e b = −2a − 2. La parabola P1 assume la forma y = f (x) = ax2 − (2a + 2)x + 1. Indicando con g(x) la seconda parabola e procedendo come nell’esercizio precedente, calcoliamo le derivate delle due funzioni (parabole): f 0 (x) = 2ax − 2a − 2 , g 0 (x) = −2x . Per determinare i coefficienti angolari delle rette tangenti alle due parabole in B è necessario calcolare f 0 (xB ) e g 0 (xB ) ottenendo: f 0 (xB ) = 2a − 2 , g 0 (xB ) = −4 . Applicando la relazione (4.2) si ha 1 2a + 2 1 2a + 2 1 = = =± . ⇒ tg arctg 2 2 9 − 8a 9 − 8a 2 5 Risolvendo le due equazioni ammettono le seguenti soluzioni: a = 12 e a = 13 4 . Sostituendo tali valori nel sistema precedente si ottengono due parabole. La retta marrone è la tangente in B alla parabola P2 . y y= 13 2 4 x − 17 2 x +1 A(0;1) x O y= B(2;−3) P2 y = −4x +5 ♣ 5 2 12 x − 17 6 x +1 (4.5) Esempio Si considerino le seguenti funzioni: f (x) = x2 + x − 1 , g(x) = x2 + k k ∈ R. Determinare per quali valori di k le tangenti alle due curve nei loro punti di intersezione formano un angolo di π/4. Soluzione. Per individuare i punti di intersezione tra le due curve è sufficiente risolvere il seguente sistema ( y = x2 + x − 1 , y = x2 + k , ottenendo come unica soluzione P k + 1; k 2 + 3k + 1 . Le derivate delle due funzioni sono rispettivamente f 0 (x) = m1 (x) = 2x + 1 , g 0 (x) = m2 (x) = 2x . Calcolando il valore delle due derivate nel punto xP = k + 1, si ottengono i coefficienti angolari delle due rette tangenti alle curve nel punto P comune: m1 = 2k + 3 , m2 = 2k + 2 . π 4 Ricordando inoltre che tg = 1, si ha m1 − m2 = 1 ⇒ 2k + 3 − 2k − 2 = 1 , 1 + m1 m2 1 + (2k + 2)(2k + 3) da cui |1 + (2k + 2)(2k + 3)| = 1. Risolvendo le due equazioni 1 + (2k + 2)(2k + 3) = −1 , 1 + (2k + 2)(2k + 3) = 1 si ottengono le soluzioni k = −1 oppure k = − 23 . ♣ x . x−2 Determinare le equazioni delle rette tangenti alle curve nel loro punto di ascissa x0 = 0. Calcolare inoltre la tangente goniometrica dell’angolo che le tangenti formano. (4.6) Esempio Si considerino le curve di equazioni rispettivamente f (x) = x2 −x e g(x) = Soluzione. Anzitutto notiamo che dom (f ) = R e dom (g) = R \ {2}, quindi è lecito considerare il punto di ascissa x0 = 0. Notando che f (0) = g(0) = 0, si ha che il punto di tangenza è P (0; 0). Calcolando le derivate delle due funzioni si ha 2 f 0 (x) = 2x − 1 , g 0 (x) = − , (x − 2)2 da cui i coefficienti angolari delle rette tangenti alle due funzioni f e g sono, rispettivamente, m = f 0 (0) = −1 e m0 = g 0 (0) = − 12 . La retta tangente ad f in P ha equazione cartesiana y − 0 = m(x − 0), cioè y = −x (bisettrice del II e del IV quadrante). La retta tangente alla funzione g ha equazione y − 0 = m0 (x − 0), cioè y = − 21 x. La tangente goniometrica dell’angolo formato dalle due rette tangenti è 1 −1 + 12 tg α = = . 1 + (−1) − 12 3 ♣ (4.7) Esempio Determinare l’equazione cartesiana della parabola P con asse di simmetria parallelo all’asse delle ordinate sapendo che P è tangente alla parabola y = x2 nel punto si ascissa 1 e passa per A(3; 4). Trovare inoltre i punti Q della parabola tali che la somma delle loro coordinate sia α ∈ R. Soluzione. La parabola richiesta è della forma y = ax2 + bx + c con a 6= 0. Sapendo che essa è tangente alla parabola y = x2 nel punto di ascissa x0 = 1 si ricava che il punto di tangenza è T (1; 1). Il coefficiente angolare della retta tangente è data dalla derivata di y = x2 calcolata nel punto x0 = 1, quindi m = 2. L’equazione della retta tangente t è quindi y − 1 = m(x − 1), cioè y = 2x − 1. Per determinare i coefficienti della parabola imponiamo anzitutto il passaggio per A e per T ottenendo ( 9a + 3b + c = 4 , a + b + c = 1, 6a−1 da cui y = ax2 + 3−8a 2 x + 2 , con a da determinare. Se ora y = f (x) è l’equazione della parabola che stiamo cercando, si ha f 0 (1) = m = 2, essendo f 0 (x) = 2ax + 3 − 8a 2 f 0 (1) = 2a + e quindi 3 − 8a . 2 Imponendo ora f 0 (1) = 2 si ottiene a = − 14 . La parabola richiesta è quindi y = − 14 x2 + 52 x − 54 . y y = 2x − 1 T (1;1) x y = − 14 x2 + 52 x − O Il punto Q richiesto è della forma Q x; − 41 x2 + 52 x − si ha 5 4 5 4 , con x ∈ R. Imponendo che xQ + yQ = α, x2 − 14x + 4α + 5 = 0 . Ponendo y = x2 − 14x e y = −4α − 5, il problema si riduce alla discussione del seguente sistema parametrico misto: 2 parabola passante per l’origine O , y = x − 14x y = −4α − 5 fascio improprio di rette orizzontali , −∞ < x < +∞ intervallo di esistenza della x , La situazione è riportata nel grafico sottostante. y y = x2 − 14x x O y = −4α − 5 α = 11 La retta passante per il vertice V della parabola ha equazione y = xV , cioè y = −49. Il valore di α corrispondente alla retta del fascio passante per il vertice della parabola lo si ottiene imponendo il passaggio della retta y = −4α − 5 per il vertice V (7; −49) della parabola y = x2 − 14x. Si ottiene α = 11. La generica retta del fascio intersecherà la parabola in du punti quando α ≤ 11 (si noti che il fascio decresce verso l’alto). ♣ Esercizi 1. Determinare la derivata della funzione f (x) = x ln3 x − 3x ln2 x + 6x ln x − 6x . Successivamente, calcolare le ascisse dei punti del grafico della funzione y = f (x) nei quali la retta tangente ha coefficiente angolare m = 8. [f 0 (x) = ln3 x. Si ha un unico punto di ascissa x0 = e2 .] √ 2. Date le funzioni f (x) = x + 1, g(x) = x3 e h(x) = sen x, determinare la funzione composta A(x) = (f ◦ g ◦ h)(x) e calcolare la derivata A0 (x). √ 3. Determinare le ascisse dei punti della parabola di equazione cartesiana y = −x2 + 4x 3 nei quali la tangente risulti inclinata di π4 o di π3 rispetto al semiasse positivo delle ascisse. [x1 = √ 4 3−1 ; 2 x2 = √ 2 3 3 .] x 4. Date le curva di equazioni f (x) = x − 2 ln x e g(x) = ln xe2 , determinare l’angolo acuto formato dalle tangenti ad esse nel loro punto di intersezione. 2+e [α = arctg 3e−4 .] 5. Determinare per quali valori del parametro reale k la famiglia di parabole Pk di equazione y = (1 − k)x2 + 3kx − 7 + k le tangenti alla corrispondente parabola nei punti di ascissa 2 e 13 4 risultano ortogonali tra loro. [k = 2 oppure k = 27 7 .] √ 6. Date le curve di equazioni cartesiane f (x) = 1 − x e g(x) = x2 + 23 x − 52 , determinare gli angoli acuti formati dalle tangenti ad esse nei loro punti di intersezione. [α = arctg 27 ; β = arctg 2.] √ 7. Scrivere l’equazione della retta tangente alla curva di equazione cartesiana f (x) = 5x2 − 1 nel suo punto di ascissa x0 = −1. [y = − 52 x − 21 .] 8. Scrivere l’equazione della retta tangente alla curva di equazione cartesiana f (x) = 3 cos2 x − 2 sen x + 5x nel suo punto di ascissa x0 = 0. [3x − y + 3 = 0.] √ 9. Si consideri la funzione f (x) = e x . Dopo aver determinato il dominio Df della funzione data, determinare l’equazione della retta t tangente al grafico della funzione y = f (x) passante per P (1; e). [Il dominio è Df = [0; +∞[. La retta t ha equazione ex − 2y + e = 0.]