Seminario residenziale dell’ADI, Eremo di Monte Giove, Fano Il Capitale Sociale Schede di lettura a cura di Norberto Bottani 2-3 settembre 2004 Schede di lettura 1. 2. 3. 4. James Coleman (1990): Foundations of Social Theory. Cambridge, Harvard University Press (Cap. 12: Social Capital) Robert Putnam (1993): La tradizione civica nelle Regioni Italiane. Milano, Mondadori (Making Democracy Work, Princeton University Press) (Cap. 1: Lo studio del rendimento delle istituzioni) Robert Putnam (2000): Bowling alone. The Collapse and Revival Of American Community. New York, Simon&Schuster (Cap. 1: Trends in Civic Engagement and Social Capital) OCSE (2001): Du bien-être des nations. Le rôle du capital humain et social .Paris: OCDE (Cap.2: The Evidence on Human Capital) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 2 Scheda 1 - Il Capitale Sociale secondo Coleman (« Foundations of Social Theory», cap.12) L’intero volume « Foundations of Social Theory » (FST) è di fatto dedicato al tema del Capitale Sociale, ma il capitolo 12 è quello centrale, nel quale Coleman affronta direttamente la questione, spiegando le dimensioni teoriche del concetto e fornendo esempi concreti 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 3 Teoria del Capitale Sociale Il capitale sociale si sviluppa nell’ambito delle relazioni che si intessono tra gli attori sociali. Le relazioni sociali si articolano in tre componenti: Gli attori Le interazioni tra attori intese come la risultante delle interdipendenze esistenti tra loro La società nella quale gli attori evolvono 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 4 Gli attori Dispongono di risorse Esercitano un certo controllo sulle risorse a loro disposizione Mirano ad appropriarsi di determinate risorse o ad ampliare quelle che posseggono già 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 5 Le interazioni sociali Si innestano ( o sono suscitate o appaiono) quando gli attori si impegnano in situazioni o in circostanze che sono sotto il controllo completo o parziale di altri attori Le relazioni sociali possono essere passeggere o durature La costituzione di relazioni sociali durevoli di interdipendenza dipende dai tipi di scambi tra gli attori e dai transfert unilaterali di controllo sulle risorse che gli attori posseggono La soddisfazione dei propri interessi induce modifiche nelle forme di controllo delle proprie risorse 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 6 Esempi di interazioni e di interdipendenza sociali Le relazioni d’autorità La ricerca del consenso nella ripartizione dei diritti e doveri espressi nelle norme di comportamento in società Le relazioni di fiducia 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 7 Il Capitale Sociale Il capitale sociale è composto dalle relazioni sociali intessute da un attore che cerca di valorizzare al meglio le proprie risorse personali 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 8 Caratteristiche principali del CS “Il capitale sociale non è un’entità in sé, ma è una composizione di vari elementi che hanno in comune le seguenti caratteristiche: comprendono certi aspetti della struttura sociale; facilitano certe azioni degli individui situati entro queste strutture.” (pag. 302 FST ed. inglese) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 9 Aspetti rilevanti della definizione Le relazioni sociali (le forme di interdipendenza sociale ) non esistono disgiunte dagli attori Non sono componenti della struttura sociale Sono intimamente legate agli individui, ma non appartengono a nessuno Sorgono quando gli individui cercano di valorizzare le loro risorse o ad incrementarle 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 10 Concetto chiave: le risorse Il capitale sociale è un insieme di risorse che esistono nelle relazioni familiari e nell’organizzazione sociale comunitaria Le risorse variano a seconda degli individui Nell’ambito domestico queste risorse contano per lo sviluppo cognitivo e sociale dei figli Queste risorse possono costituire un vantaggio importante nello sviluppo del capitale umano Loury, G. 1977: A dynamic theory of racial differences. Ch.8 of Women, Minorities, and Employment discrimination. Lexington,Mass.:Lexingtom Books Loury, G. 1987: Why should we care about group inequality? Social Philosophy and Policy 5: 249-271 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 11 Individualismo e nicchie di solidarietà Lo sviluppo personale delle potenzialità di ogni individuo è la premessa per la crescita del benessere collettivo La società è un insieme di individui indipendenti, ciascuno dei quali tende o dovrebbe tendere a realizzare i propri obiettivi, interagendo con altri individui La bontà di un sistema sociale risulta dalla capacità degli individui di sfruttare la complementarità delle loro risorse 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 12 Componenti cruciali del CS Le relazioni personali Il potenziale d’informazioni dei soggetti I fattori costitutivi delle relazioni di fiducia I fattori che intervengono nella costituzione delle aspettative individuali e collettive I fattori che intervengono nella costituzione e nel potenziamento delle norme di comportamento e nelle punizioni in caso di trasgressione 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 13 A cosa serve il capitale sociale? Come tutte le altre forme di capitale ( il capitale fisico, quello umano), anche il CS è produttivo Rende possibile il conseguimento di certi scopi che non si potrebbero realizzare altrimenti Può essere utilizzato soltanto rispetto a certe attività specifiche: è utile per certi scopi e non serve per altri, analogamente a quanto succede con altri tipi di capitale 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 14 Dove risiede il capitale sociale? Dove lo si può trovare? A differenza degli altri tipi di capitale, il CS non è localizzabile fisicamente : non è posseduto da singole persone né consiste in strutture fisiche di produzione (macchinari, fabbriche, fattorie, ecc.) Il CS risiede nella struttura delle relazioni interpersonali 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 15 La struttura delle relazioni interpersonali (le relazioni tra persone) Il CS si identifica con determinate funzioni svolte dalle strutture sociali (pag. 305 FST) Determinati aspetti delle strutture sociali acquisiscono un valore determinato agli occhi degli attori quando si rivelano utili per soddisfare i propri interessi Il CS è una funzione ancorata nelle strutture sociali Le strutture sociali possono essere utilizzate per scopi multipli a seconda degli interessi degli individui La metafora della poltrona: la poltrona svolge una funzione determinata indipendentemente dalle forme che può avere 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 16 Il capitale sociale è misurabile (pag.313 FST) Il CS è un’entità che si può osservare e misurare La misura del CS esige come prerequisito una rappresentazione formale (schematica) del CS La formalizzazione (lo schema formale) sbocca nella costituzione di indicatori del CS Gli indicatori del CS rendono conto del livello di CS in una struttura sociale e dell’evoluzione del CS 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 17 Il capitale sociale evolve ed è minacciato (pag.321 FST) Il CS si deprezza e perde di valore se non si rinnova Le minacce: Indebolimento delle interazioni sociali; Lassismo e dissoluzione del rispetto delle le norme che regolano i comportamenti sociali; Offuscamento delle prospettive di sviluppo, rassegnazione, fatalismo Il CS va coltivato Il pericolo maggiore : l’espropriazione del senso di responsabilità prodotto dall’azione congiunta di molteplici fattori che concorrono a rendere le persone meno dipendenti le une dalle altre ( vedi Illich) Tra questi fattori, Coleman colloca la ricchezza e i servizi pubblici (ancora Illich) Meno le persone dipendono le une dalle altre, maggiore è il pericolo di deprezzamento e esaurimento del CS Maggiore è la solidarietà e l’aiuto reciproco, maggiore è la quantità di CS presente in una comunità 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 18 Scheda 2 - Robert Putnam: La tradizione civica nelle Regioni Italiane (Making Democracy Work) Il libro è il risultato di una ricerca durata vent’anni , combinando osservazioni empiriche e elaborazioni teoriche L’indagine ha osservato l’ evoluzione e il funzionamento delle regioni create in Italia agli inizi degli anni 70. Le leggi e i regolamenti, anche quando sono buoni e rigorosi, non bastano ad assicurare il successo di una riforma politica Altre variabili entrano in giuoco: sono le variabili costitutive del CS La ricerca mette in evidenza la presenza del CS e la sua importanza, in questo caso, nel campo della politica 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 19 Domande di ricerca Qual è l’origine del buon governo? Nicolò Macchiavelli; Alexis de Tocqueville In che modo le istituzioni formali incidono sulla pratica politica e il modo di governare? In che misura il successo delle istituzioni dipende dal contesto sociale, economico e culturale Le istituzioni democratiche operano allo stesso modo se trapiantate altrove, in un ambiente diverso? 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 20 La metafora della botanica (pag. 8 RI) Come la botanica studia lo sviluppo delle piante controllando la crescita di sementi geneticamente identiche ma piantate in terreni diversi, così un ricercatore del rendimento istituzionale può esaminare il funzionamento di istituzioni, strutture, apparati, formalmente identici ma innestati su corpi sociali, politici, culturali molti diversi gli uni dagli altri 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 21 Le differenze di rendimento tra le regioni italiane (cap. 4 RI) Rendimento istituzionale e qualità della vita comunitaria sono correlati Un alto rendimento è imputabile a: Cittadinanza attiva Forte coscienza sociale Senso dell’uguaglianza politica Fiducia nel prossimo Solidarietà Cooperazione (rete capillare d’associazioni; intensa vita associativa) Senso civico (densa rete di norme riguardanti l’impegno civico) Uno scarso rendimento è correlato (tra l’altro) a: Frammentazione sociale Diffidenza Isolamento 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 22 Temi affrontati Perché in certe regioni il senso civico è più forte che in altre? (cap. 5 RI) Perché la densità di norme collettive, di pratiche associative condiziona il rendimento istituzionale? (cap. 6 RI) Quale è l’influenza del fattore tempo sul capitale sociale? Perché in certi casi le tradizioni civiche e la cultura comunitaria perdurano e restano stabili, perché in altri scompaiono? (cap. 6 RI) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 23 Dalle istituzioni politiche a quelle scolastiche Il transfert di teoria e di metodo sono possibili e auspicabili In che misura i cambiamenti strutturali e degli ordinamenti incidono sulle pratiche scolastiche, sul funzionamento degli istituti? In che misura le mentalità, i modi di comportamento degli insegnanti reagiscono e si modificano quando cambiano i regolamenti, le leggi, i programmi? Quali norme e interazioni contano per gli insegnanti? Quali ricerche comparate si possono condurre nella e sulla scuola italiana? 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 24 Scheda 3 - Robert Putnam: Bowling alone. The Collapse and the Revival of American Community Alla ricerca del CS attraverso un’indagine sulla vita associativa, le reti di solidarietà, le relazioni sociali, gli scambi d’informazione a livello locale. Misura l’erosione del CS negli Stati Uniti e quindi la degradazione dello spirito civico e della vita democratica Splendida osservazione dettagliata della vita locale, della vita comunitaria negli USA Intreccio di dati quantitativi e sviluppi teorici, di micro e macro analisi, passando da un piano all’altro 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 25 Domanda di ricerca Qual è l’impatto delle istituzioni sulla vita civica e sui comportamenti dei cittadini (cioè delle persone in quanto membri di una collettività, di un gruppo sociale)? 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 26 Tesi di Putnam Una società civile forte ed educante insegna ai propri membri come fare funzionare una comunità. Il CS sgorga dalla società civile I comportamenti, le norme di vita sociale accettate da tutti, le pratiche sociali e politiche che permettono ad una società di funzionare in modo efficace trovano la loro origine, affondano le loro radici, nella società civile Un CS ricco favorisce la germinazione di un clima di fiducia, permette lo sviluppo e il potenziamento di comunità in grado di governarsi correttamente La carenza o l’insufficienza di CS impedisce il funzionamento delle istituzioni democratiche e sfocia nella recessione sociale La debolezza del CS è una minaccia per la democrazia 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 27 CS: definizione di Putnam La definizione di Putnam è molto simile a quella di Coleman: il CS è una rete di relazioni sociali, è l’insieme delle interazioni sociali e queste interazioni hanno un valore Il CS è assimilabile alla virtù civica ma non è riducibile alla virtù civica. Una società composta di uomini di valore, di persone coscienziose, rispettose del prossimo, ma che vivono isolate le une dalle altre, non è ricca di CS. Le virtù civiche compongono il CS solo nella misura in cui sono incapsulate in una densa rete di relazioni e scambi sociali. 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 28 I tipi di capitale Tre tipi di capitale: il CS, il capitale fisico e il capitale umano Tutti questi tre tipi di CS producono valore, ovverosia permettono di aumentare la produttività, sia singola che collettiva Il capitale fisico (per esempio un cacciavite) riguarda oggetti fisici; Il capitale umano riguarda proprietà individuali (il livello d’istruzione) Il capitale sociale riguarda le relazioni tra individui (reti sociali, norme di reciprocità, fiducia reciproca) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 29 Il libro: Giocare a birilli da soli (Bowling alone) Quarant’anni fa gli Americani andavano a giocare a “ bowling” nei club; oggi continuano a giocare a “bowling”, ma senza entrare in un club. I club sono scomparsi. Il titolo del libro mette a fuoco questo fenomeno, lo analizza e lo generalizza. Non è che si giochi ai birilli da soli; si gioca sempre in gruppo, con gli amici, in famiglia, per celebrare un compleanno o per concludere una festa d’ufficio, ma si gioca sempre meno entro i club 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 30 La scomparsa dei club di bowling Nel 1960, l’8% di tutti gli uomini americani e il 5% delle donne erano membri di un club di “bowling”; nel 2000, solo il 2% era ancora inscritto a un club di questo tipo Il club di “bowling”: un’istituzione sociale tipica della vita sociale americana, in crisi Nel 1996, si stima che 91 milioni di Americani sono andati nel corso dell’anno a farsi una partita di “bowling” ( in confronto, nel 1998, per l’ elezione del Congresso, i votanti sono stati 65 milioni) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 31 Cos’è un club di bowling? Il club di “ bowling” è un prototipo d’istituzione sociale, è un paradigma d’ organizzazione nell’ambito del tempo libero: Il club necessita di un’organizzazione per funzionare: di un presidente, di un segretario, di un tesoriere, di un comitato che mette a punto il calendario delle competizioni, talora di un allenatore L’appartenenza ad un club o ad una società impone obblighi a tutti i membri: per esempio essere puntuali agli appuntamenti delle gare, partecipare alle trasferte, pagare la quota annua, stampare le convocazioni, spedirle, ecc. 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 32 Le funzioni di un club Il club è una fucina del CS Sviluppa e inculca competenze organizzative Permette di costruire relazioni di fiducia tra i membri del club o della squadra Plasma gli “habitus” sociali E’ un vivaio in cui germogliano le pratiche d’autogoverno democratico 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 33 La crisi del volontariato L’indagine di Putnam documenta la crisi del volontariato negli USA nel corso dell’ultimo quarto di secolo: i club di bowling, i club di bridge, l’Associazione nazionale per la promozione della gente di colore, la fine dell’Associazione dei veterani del Vietnam, la crisi delle bande musicali scolastiche, ecc. I dati raccolti suggeriscono che il Paese è entrato in una crisi di recessione sociale Il CS , ossia l’ordito e la trama di relazioni umane tessute dalla presenza di una miriade di società che funzionano sulla base di regole di reciprocità e di fiducia, si è degradato. Il CS è liso; la democrazia è in pericolo 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 34 Ragioni della crisi del CS Il CS è in crisi a causa della crescita economica. Il modello di sviluppo economico è denunciato come il fattore principale di crisi dell’impianto democratico perché smantella e erode il CS. Il deficit di CS è generato dalla crescita economica Gli Americani non hanno più tempo per stare assieme, per passare una serata con gli amici, per scambiarsi favori. Si pensa sempre più solo a sé stessi, al proprio benessere, si sgobba di più, si trascurano le relazioni gratuite che non generano profitto. 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 35 Tipi di CS Evitare di mitizzare il CS Affinare il concetto, differenziarlo per potersene servire nelle analisi Termine troppo generico e vasto Ci sono tipi di CS negativi, che ostacolano, soffocano, invece di favorire, lo sviluppo sociale ed altri invece che sono positivi perché rafforzano e generano relazioni sociali Putnam distingue: “Bridging SC” (CS estroverso, dilatato, aperto verso gli altri, inclusivo, amplificante) “Bonding SC” (CS introverso, chiuso verso l’esterno, esclusivo, riduttivo) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 36 Effetti del CS Certe forme di CS tendono a potenziare i legami tra i membri di una società, a forgiare un senso d’identità, d’appartenenza ad un gruppo Altre forme di CS favoriscono l’incorporazione nel gruppo di altre persone, incitano a stabilire relazioni nuove, ad aprirsi verso gli altri, ad ampliare la rete di solidarietà, ad estenderla ed arricchirla con nuove conoscenze 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 37 Esempi di CS Esempi di “Bridging SC”: i movimenti per i diritti civili, i gruppi ecumenici, le associazioni che organizzano manifestazioni sportive, i movimenti sociali, i gruppi di ambientalisti Esempi di “Bonding SC”: i gruppi di tifoseria sportiva, le pattuglie di scout, le cellule di partito, le consorterie, le associazioni di quartiere (per esempio a Siena) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 38 Caratteristiche dei tipi di CS Non sono esclusive: un tipo di CS può trasformarsi in un altro, slittare da una funzione all’altra: ad un certo momento attirare e riunire gente ed in un altro invece cementare i membri , forgiare l’ identità collettiva, curare i segni di riconoscimento reciproco, mettere a punto norme proprie di comportamento, bloccare i reclutamenti Ogni tipo di CS presenta aspetti positivi e negativi, vantaggi e svantaggi 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 39 Scheda 4 - OCSE (2001): Du bien-être des nations. Le rôle du capital humain et social. Parigi - OCSE Il CS è composto dalle reti di relazioni, dalle norme, dai valori e dalle intese che facilitano la cooperazione in seno ai gruppi sociali o tra i gruppi L’importanza del CS nella società e l’accesso degli individui a questo capitale sono spesso misurati con i tassi di partecipazione a vari tipi d’ attività associative e con i livelli di fiducia nelle persone, nel prossimo, nelle autorità, nelle associazioni. Le indagine svolte in questi ultimi anni rivelano un calo di capitale sociale negli Stati Uniti e in Australia 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 40 Vantaggi procurati dal CS (forti analogie con le osservazioni svolte sul capitale umano) Miglioramento dello stato di salute ( per esempio l’esistenza di legami sociali sembra associata secondo ricerche recenti ad una diminuzione del rischio di sviluppo dell’Alzheimer) Un benessere migliore Cure e attenzioni elevate per i bambini ( i legami sociali delle madri ridurrebbero il rischio di maltrattamento dei bambini e i problemi sociali tra bambini e adolescenti) Diminuzione della criminalità (la fiducia nei vicini è associata a bassi tassi di criminalità) Efficienza della pubblica amministrazione (la qualità del servizio nelle pubbliche amministrazione è migliore nelle regioni e negli stati dove il livello di fiducia e d’impegno sono forti) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 41 Correlazioni tra CS e crescita economica Ricerche poco probanti Scarsità di studi in proposito, dunque insufficienza di osservazioni e di dati che precludono qualsiasi generalizzazione Legame positivo probabile tra certi aspetti del CS e l’attività economica: Le reti sociali aiutano le persone a trovare un’occupazione La fiducia genera un’utilizzazione più efficacia dei crediti All’interno delle aziende si osserva un legame tra spirito di cooperazione, produzione e rendimento Dinamismo a livello regionale: i settori d’attività innovatori si costruiscono grazie alla presenza di reti di relazioni sociali locali che condividono conoscenze e competenze 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 42 E l’istruzione? Capitale finanziario, capitale umano, capitale culturale e CS da soli non bastano per garantire un buon livello d’istruzione Il CS può favorire l’acquisizione di conoscenze grazie all’esistenza di molteplici forme di relazioni di sostegno tra genitori di alunni che frequentano la stessa scuola (Coleman): Aiuti per svolgere i compiti Attività parascolastiche Partecipazione diretta dei genitori alle attività della scuola Sostegno agli alunni in difficoltà Controllo sociale della condotta degli alunni all’esterno della scuola 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 43 Fattori determinanti del successo scolastico L’identificazione dei fattori più significativi di successo è un compito arduo e impone grande prudenza Illusioni e enunciati errati: basterebbe accrescere le risorse materiali, disporre di insegnanti altamente qualificati, operare investimenti elevati per la scuola Tutto dipende dal modo con il quale i differenti attori (alunni, genitori, insegnanti, membri della comunità scolastica in senso lato) interagiscono tra loro e s’intendono sull’uso delle risorse disponibili 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 44 Il comportamento dei genitori Il tempo che i genitori spendono con i loro figli e la qualità della loro presenza sono essenziali Quello che i genitori fanno con i loro figli sembra abbia un peso maggiore della loro situazione socioeconomica La partecipazione dei genitori alla vita familiare ha un effetto più importante che non il volontariato scolastico o la loro partecipazione alla gestione della scuola (Willms) Gli indicatori dell’impegno dei genitori sono più eloquenti di quelli dell’origine sociale per quel che riguarda la riuscita scolastica (Willms) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 45 Una comunità educativa Il tempo consacrato dai genitori a sviluppare e valorizzare relazioni intense e profonde con i figli, con i docenti, con i compagni dei figli, con i genitori di questi compagni e con altri adulti che hanno un ruolo importante nella vita dei figli ( per esempi gli allenatori sportivi, i catechisti, ecc.) (Coleman) La fiducia reciproca tra le varie componenti di una rete associativa o di una rete di conoscenze instaura un clima di sostegno, produce esempi e modelli di comportamento, genera forme di autocontrollo e sorveglianza (Coleman) A variabili di pari valore (formazione dei docenti, caratteristiche degli studenti), i risultati scolastici sono migliori ( si impara meglio e di più) in una scuola in cui la relazione di fiducia tra gli attori (direzione, docenti, genitori, studenti, ecc.) è forte che non in una scuola dove questo fattore è carente (Bryk, Lee e Holland) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 46 Alcuni punti fermi Apprendimento e istruzione scolastica sono migliori quando: Le scuole collaborano con i genitori per incoraggiarli e aiutarli a sostenere l’apprendimento e l’istruzione I genitori aiutano i figli a svolgere i compiti (Henderson e Berla, 1994: A New Generation of Evidence: The Family is Critical to Student Achievement. National Committee for Citizens in Education. Washington, D.C.) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 47 La collaborazione tra scuola e famiglia: più facile da dire che da fare Un discorso imbevuto d’ingenuità, d’irresponsabilità, di manipolazioni, d’illusioni Un discorso da scaricabarile Il partenariato tra insegnanti e genitori è irto di problemi ( Hargreaves, 1999). Non va da sé Bando alle ingenuità ed al trattamento pedagogistico del CS Hargreaves A. (1999): professionals and Parents. A Social Movement fro Educational Change. Invited Address to the Times Educational Supplement Leadership Seminar, Universitya of Keele, 17 aprile 1999 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 48 Tipi di partenariato tra insegnanti e genitori (secondo Hargreaves, 1999) Partenariato silenzioso: (unità di intenti tra scuola e famiglia; accordo tacito tra genitori e insegnanti sulle finalità della scuola; le famiglie sostengono il lavoro scolastico e non lo contestano) Partenariato nell’ambito di una comunità che apprende: insegnanti e genitori condividono le responsabilità educative, si aiutano reciprocamente, bandiscono i pregiudizi che li dividono, imparano gli uni dagli altri Partenariato di militanti: impegnati nella riforma della scuola : professionistie e genitori uniti in un movimento sociale in difesa della scuola attiva, progressista, autonoma 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 49 Il partenariato militante Una forma di « bridging SC » L’esempio dei movimenti pacisti, no-global, ecologisti La scuola è un bene publico, un progetto collettivo che giustifica la mobilitatzione delle «forze popolari», un impegno di militanti decisi ad andare fino in fondo Un rischio incombente: la scuola diventa la proprietà dei militanti («A chi appartiene la scuola?» si chiede il collettivo LIFE -Laboratoire de recherche Innovastion-Formation-éducationdell’Università di Ginevra) 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 50 Sincretismi mistificanti: La società neuronale o relazionale Un’aggregazione di gruppi spontanei in relazione tra loro per difendere un interesse collettivo o realizzare un progetto comune Gli insegnanti dovrebbero lavorare in partenariato con il pubblico per costruire un vigoroso movimento sociale ( A.Touraine, 1995) Il pubblico non è più solo un corpo frammentato d’individui inclini alla nostalgia in un’epoca carica di incertezze, succube della derisione della scuola e degli insegnanti svolta dai media e dalla politica Touraine A.(1993):Critica della modernità. Il Saggiatore, Milano 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 51 La società in rete: un catalizzatore di CS (Manuel Castells) Sono le relazioni sociali a guidare le tecnologie. Ma le tecnologie non sono neutrali. Proprio per il fatto di esistere, esse rendono possibili ed ampliano certe forme di relazione sociale. Parlando concretamente: Internet era già operativo nel 1969, e per 25 anni è stato usato nelle università, nelle istituzioni di ricerca e nelle libere comunità virtuali; poi è esploso nella società, nelle comunicazioni, nel mondo degli affari, e ciò è avvenuto quando la società e l'economia sono diventate sempre più organizzate in reti di attività, per ragioni specifiche che spiego nel mio libro Dunque, le reti e l'interattività vengono prima, poi la tecnologia di Internet è stata adattata dalla società Castells M.(2003, trad.it.): L’età dell’informazione. Milano, Università Bocconi 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 52 L’Italia un caso a parte « E no, l'Italia non è un paese moderno, è uno degli ultimi paesi avanzati dove le vecchie teorie marxiste dell'integrazione di oligarchie affaristiche, potere mediatico e potere politico ancora aiutano a capire le dinamiche dello Stato» E’ finita la TV delle masse. Intervista a Manuel Castells a cura di Giancarlo Boselli. La Repubblica, 24 gennaio 2002 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 53 Prossimità tra CS e movimenti sociali I movimenti sociali non sono l’espressione di interessi egoistici ma sono la manifestazione di esigenze morali elevate al servizio dell’interesse generale. Questa unità d’intenti è il cemento che tiene assieme questi movimenti I movimenti sociali sorgono in risposta alla frammentazione della società dei consumi, all’astrazione della globalizzazione, alla vuotezza della politica, alla perdità di credibilità delle istituzioni (Castells,2003; Byme, 1997) Byme P.(1997): Social Movements in Britain. New York, Routledge 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 54 Una santa alleanza per la scuola: forme deviate di CS Il movimento sociale per la scuola pubblica come progetto politico d’opposizione Militanti in conflitto permanente con l’autorità Una coalizione delle opposizioni contro l’impotenza della politica, l’arroganza del potere, l’inerzia delle amministrazioni Un sostegno indefesso della causa degli insegnanti 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 55 Conclusioni Livelli relativamente elevati d’interazione sociale sembrano avere un’incidenza positiva considerevole sull’acquisizione di conoscenze I livelli di fiducia e di socializzazione informale tra famiglie e docenti sembrano contare di più che non i livelli d’adesione a organizzazioni ufficiali o istituzionali Comparati agli effetti dei provvedimenti classici adottati per migliorare il profitto scolastico (per esempio la riduzione del numero di alunni per classe), quelli del capitale sociale sembrano superiori. 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 56 Conseguenze politiche (I) Il CS si forma in diversi contesti: in seno alla famiglia, nel quartiere o nell’isolato, nella parrocchia , sul luogo di lavoro, allo stadio o in piazza, al circolo o nei club e in altri innumerevoli contesti o ambienti; ed anche attorno ad una scuola La sfera d’intervento dello stato e dei poteri pubblici per promuovere il CS potrebbe essere quindi molto ampia L’istruzione - e dunque la scuola - ha un’incidenza sul capitale sociale e la coesione sociale e viceversa. Pertanto, le autorità pubbliche devono prestare attenzione a queste interazioni, a come e dove si annoda il legame vitale tra educazione e coesione sociale Le autorità pubbliche devono integrare nelle loro decisioni conseguenze e ripercussioni sullo sviluppo del CS 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 57 Conseguenze politiche (II) Le autorità pubbliche devono evitare qualsiasi azione o decisione suscettibili di nuocere alla formazione, alla conservazione od allo sviluppo del CS Le modalità decisionali delle autorità pubbliche a livello nazionale, regionale o locale possono sia contribuire sia nuocere alla formazione del CS. Ad esse va riservata una dovuta attenzione ogniqualvolta si prendono provvedimenti o misure sociali o educative Le procedure di consultazione che rafforzano l’impegno civico e che riducono l’indifferenza degli elettori sono magari dispendiose ma procurano indubbi benefici sociali 2 settembre 2004 Seminario ADI Eremo Monte Giove 58