Seminario residenziale dell’ADI,
Eremo di Monte Giove, Fano
Il Capitale Sociale

Schede di lettura
a cura di Norberto Bottani
2-3 settembre 2004
Schede di lettura
1.
2.
3.
4.
James Coleman (1990): Foundations of Social Theory.
Cambridge, Harvard University Press (Cap. 12: Social Capital)
Robert Putnam (1993): La tradizione civica nelle Regioni
Italiane. Milano, Mondadori (Making Democracy Work,
Princeton University Press) (Cap. 1: Lo studio del rendimento
delle istituzioni)
Robert Putnam (2000): Bowling alone. The Collapse and
Revival Of American Community. New York, Simon&Schuster
(Cap. 1: Trends in Civic Engagement and Social Capital)
OCSE (2001): Du bien-être des nations. Le rôle du capital
humain et social .Paris: OCDE (Cap.2: The Evidence on
Human Capital)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
2
Scheda 1 - Il Capitale Sociale secondo Coleman
(« Foundations of Social Theory», cap.12)
L’intero volume « Foundations of Social
Theory » (FST) è di fatto dedicato al tema
del Capitale Sociale, ma il capitolo 12 è
quello centrale, nel quale Coleman affronta
direttamente la questione, spiegando le
dimensioni teoriche del concetto e fornendo
esempi concreti
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
3
Teoria del Capitale Sociale
Il capitale sociale si sviluppa nell’ambito delle
relazioni che si intessono tra gli attori sociali.
 Le relazioni sociali si articolano in tre
componenti:




Gli attori
Le interazioni tra attori intese come la risultante
delle interdipendenze esistenti tra loro
La società nella quale gli attori evolvono
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
4
Gli attori
Dispongono di risorse
 Esercitano un certo controllo sulle
risorse a loro disposizione
 Mirano ad appropriarsi di determinate
risorse o ad ampliare quelle che
posseggono già

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
5
Le interazioni sociali




Si innestano ( o sono suscitate o appaiono) quando gli attori
si impegnano in situazioni o in circostanze che sono sotto il
controllo completo o parziale di altri attori
Le relazioni sociali possono essere passeggere o durature
La costituzione di relazioni sociali durevoli di interdipendenza
dipende dai tipi di scambi tra gli attori e dai transfert unilaterali
di controllo sulle risorse che gli attori posseggono
La soddisfazione dei propri interessi induce modifiche nelle
forme di controllo delle proprie risorse
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
6
Esempi di interazioni e di interdipendenza sociali
Le relazioni d’autorità
 La ricerca del consenso nella ripartizione
dei diritti e doveri espressi nelle norme di
comportamento in società
 Le relazioni di fiducia

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
7
Il Capitale Sociale
Il capitale sociale è composto dalle
relazioni sociali intessute da un attore
che cerca di valorizzare al meglio le
proprie risorse personali
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
8
Caratteristiche principali del CS
“Il capitale sociale non è un’entità in sé,
ma è una composizione di vari elementi
che hanno in comune le seguenti
caratteristiche:
comprendono certi aspetti della struttura
sociale;
 facilitano certe azioni degli individui situati
entro queste strutture.”

(pag. 302 FST ed. inglese)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
9
Aspetti rilevanti della definizione

Le relazioni sociali (le forme di
interdipendenza sociale ) non esistono
disgiunte dagli attori
 Non sono componenti della struttura sociale
 Sono intimamente legate agli individui, ma non
appartengono a nessuno
 Sorgono quando gli individui cercano di
valorizzare le loro risorse o ad incrementarle
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
10
Concetto chiave: le risorse




Il capitale sociale è un insieme di risorse che
esistono nelle relazioni familiari e
nell’organizzazione sociale comunitaria
Le risorse variano a seconda degli individui
Nell’ambito domestico queste risorse contano per
lo sviluppo cognitivo e sociale dei figli
Queste risorse possono costituire un vantaggio
importante nello sviluppo del capitale umano
Loury, G. 1977: A dynamic theory of racial differences. Ch.8 of Women,
Minorities, and Employment discrimination.
Lexington,Mass.:Lexingtom Books
Loury, G. 1987: Why should we care about group inequality? Social
Philosophy and Policy 5: 249-271
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
11
Individualismo e nicchie di solidarietà

Lo sviluppo personale delle potenzialità di ogni
individuo è la premessa per la crescita del
benessere collettivo
 La società è un insieme di individui
indipendenti, ciascuno dei quali tende o
dovrebbe tendere a realizzare i propri obiettivi,
interagendo con altri individui
 La bontà di un sistema sociale risulta dalla
capacità degli individui di sfruttare la
complementarità delle loro risorse
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
12
Componenti cruciali del CS





Le relazioni personali
Il potenziale d’informazioni dei soggetti
I fattori costitutivi delle relazioni di fiducia
I fattori che intervengono nella costituzione
delle aspettative individuali e collettive
I fattori che intervengono nella costituzione
e nel potenziamento delle norme di
comportamento e nelle punizioni in caso di
trasgressione
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
13
A cosa serve il capitale sociale?

Come tutte le altre forme di capitale ( il
capitale fisico, quello umano), anche il CS è
produttivo
 Rende possibile il conseguimento di certi scopi
che non si potrebbero realizzare altrimenti
 Può essere utilizzato soltanto rispetto a certe
attività specifiche: è utile per certi scopi e non
serve per altri, analogamente a quanto
succede con altri tipi di capitale
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
14
Dove risiede il capitale sociale?
Dove lo si può trovare?
A differenza degli altri tipi di capitale, il
CS non è localizzabile fisicamente : non
è posseduto da singole persone né
consiste in strutture fisiche di produzione
(macchinari, fabbriche, fattorie, ecc.)
 Il CS risiede nella struttura delle relazioni
interpersonali

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
15
La struttura delle relazioni interpersonali
(le relazioni tra persone)





Il CS si identifica con determinate funzioni svolte dalle
strutture sociali (pag. 305 FST)
Determinati aspetti delle strutture sociali acquisiscono
un valore determinato agli occhi degli attori quando si
rivelano utili per soddisfare i propri interessi
Il CS è una funzione ancorata nelle strutture sociali
Le strutture sociali possono essere utilizzate per scopi
multipli a seconda degli interessi degli individui
La metafora della poltrona: la poltrona svolge una
funzione determinata indipendentemente dalle forme
che può avere
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
16
Il capitale sociale è misurabile
(pag.313 FST)
Il CS è un’entità che si può osservare e
misurare
 La misura del CS esige come prerequisito una
rappresentazione formale (schematica) del CS
 La formalizzazione (lo schema formale)
sbocca nella costituzione di indicatori del CS
 Gli indicatori del CS rendono conto del livello
di CS in una struttura sociale e dell’evoluzione
del CS

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
17
Il capitale sociale evolve ed è minacciato
(pag.321 FST)

Il CS si deprezza e perde di valore se non si rinnova
 Le minacce:








Indebolimento delle interazioni sociali;
Lassismo e dissoluzione del rispetto delle le norme che regolano i
comportamenti sociali;
Offuscamento delle prospettive di sviluppo, rassegnazione, fatalismo
Il CS va coltivato
Il pericolo maggiore : l’espropriazione del senso di responsabilità
prodotto dall’azione congiunta di molteplici fattori che concorrono a
rendere le persone meno dipendenti le une dalle altre ( vedi Illich)
Tra questi fattori, Coleman colloca la ricchezza e i servizi pubblici
(ancora Illich)
Meno le persone dipendono le une dalle altre, maggiore è il pericolo di
deprezzamento e esaurimento del CS
Maggiore è la solidarietà e l’aiuto reciproco, maggiore è la quantità di
CS presente in una comunità
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
18
Scheda 2 - Robert Putnam:
La tradizione civica nelle Regioni Italiane
(Making Democracy Work)





Il libro è il risultato di una ricerca durata vent’anni ,
combinando osservazioni empiriche e elaborazioni teoriche
L’indagine ha osservato l’ evoluzione e il funzionamento
delle regioni create in Italia agli inizi degli anni 70.
Le leggi e i regolamenti, anche quando sono buoni e rigorosi,
non bastano ad assicurare il successo di una riforma politica
Altre variabili entrano in giuoco: sono le variabili costitutive
del CS
La ricerca mette in evidenza la presenza del CS e la sua
importanza, in questo caso, nel campo della politica
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
19
Domande di ricerca
Qual è l’origine del buon governo?

Nicolò Macchiavelli; Alexis de Tocqueville
 In che modo le istituzioni formali incidono sulla
pratica politica e il modo di governare?
 In che misura il successo delle istituzioni
dipende dal contesto sociale, economico e
culturale
 Le istituzioni democratiche operano allo stesso
modo se trapiantate altrove, in un ambiente
diverso?
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
20
La metafora della botanica
(pag. 8 RI)
Come la botanica studia lo sviluppo delle
piante controllando la crescita di sementi
geneticamente identiche ma piantate in
terreni diversi, così un ricercatore del
rendimento istituzionale può esaminare il
funzionamento di istituzioni, strutture,
apparati, formalmente identici ma
innestati su corpi sociali, politici, culturali
molti diversi gli uni dagli altri
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
21
Le differenze di rendimento tra le regioni italiane
(cap. 4 RI)



Rendimento istituzionale e qualità della vita comunitaria sono
correlati
Un alto rendimento è imputabile a:
 Cittadinanza attiva
 Forte coscienza sociale
 Senso dell’uguaglianza politica
 Fiducia nel prossimo
 Solidarietà
 Cooperazione (rete capillare d’associazioni; intensa vita associativa)
 Senso civico (densa rete di norme riguardanti l’impegno civico)
Uno scarso rendimento è correlato (tra l’altro) a:
 Frammentazione sociale
 Diffidenza
 Isolamento
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
22
Temi affrontati

Perché in certe regioni il senso civico è più
forte che in altre? (cap. 5 RI)
 Perché la densità di norme collettive, di
pratiche associative condiziona il rendimento
istituzionale? (cap. 6 RI)
 Quale è l’influenza del fattore tempo sul
capitale sociale? Perché in certi casi le
tradizioni civiche e la cultura comunitaria
perdurano e restano stabili, perché in altri
scompaiono? (cap. 6 RI)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
23
Dalle istituzioni politiche a quelle scolastiche





Il transfert di teoria e di metodo sono possibili e
auspicabili
In che misura i cambiamenti strutturali e degli
ordinamenti incidono sulle pratiche scolastiche, sul
funzionamento degli istituti?
In che misura le mentalità, i modi di comportamento
degli insegnanti reagiscono e si modificano quando
cambiano i regolamenti, le leggi, i programmi?
Quali norme e interazioni contano per gli insegnanti?
Quali ricerche comparate si possono condurre nella e
sulla scuola italiana?
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
24
Scheda 3 - Robert Putnam: Bowling alone.
The Collapse and the Revival of American Community




Alla ricerca del CS attraverso un’indagine sulla vita
associativa, le reti di solidarietà, le relazioni sociali, gli
scambi d’informazione a livello locale.
Misura l’erosione del CS negli Stati Uniti e quindi la
degradazione dello spirito civico e della vita
democratica
Splendida osservazione dettagliata della vita locale,
della vita comunitaria negli USA
Intreccio di dati quantitativi e sviluppi teorici, di micro e
macro analisi, passando da un piano all’altro
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
25
Domanda di ricerca

Qual è l’impatto delle istituzioni sulla vita
civica e sui comportamenti dei cittadini
(cioè delle persone in quanto membri di
una collettività, di un gruppo sociale)?
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
26
Tesi di Putnam






Una società civile forte ed educante insegna ai propri membri
come fare funzionare una comunità.
Il CS sgorga dalla società civile
I comportamenti, le norme di vita sociale accettate da tutti, le
pratiche sociali e politiche che permettono ad una società di
funzionare in modo efficace trovano la loro origine, affondano le
loro radici, nella società civile
Un CS ricco favorisce la germinazione di un clima di fiducia,
permette lo sviluppo e il potenziamento di comunità in grado di
governarsi correttamente
La carenza o l’insufficienza di CS impedisce il funzionamento
delle istituzioni democratiche e sfocia nella recessione sociale
La debolezza del CS è una minaccia per la democrazia
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
27
CS: definizione di Putnam


La definizione di Putnam è molto simile a quella di
Coleman: il CS è una rete di relazioni sociali, è
l’insieme delle interazioni sociali e queste
interazioni hanno un valore
Il CS è assimilabile alla virtù civica ma non è
riducibile alla virtù civica. Una società composta di
uomini di valore, di persone coscienziose,
rispettose del prossimo, ma che vivono isolate le
une dalle altre, non è ricca di CS. Le virtù civiche
compongono il CS solo nella misura in cui sono
incapsulate in una densa rete di relazioni e scambi
sociali.
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
28
I tipi di capitale

Tre tipi di capitale: il CS, il capitale fisico e il capitale
umano
 Tutti questi tre tipi di CS producono valore, ovverosia
permettono di aumentare la produttività, sia singola
che collettiva
 Il capitale fisico (per esempio un cacciavite) riguarda
oggetti fisici;
 Il capitale umano riguarda proprietà individuali (il
livello d’istruzione)
 Il capitale sociale riguarda le relazioni tra individui (reti
sociali, norme di reciprocità, fiducia reciproca)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
29
Il libro: Giocare a birilli da soli (Bowling alone)
Quarant’anni fa gli Americani andavano a
giocare a “ bowling” nei club; oggi
continuano a giocare a “bowling”, ma senza
entrare in un club. I club sono scomparsi.
 Il titolo del libro mette a fuoco questo
fenomeno, lo analizza e lo generalizza.
 Non è che si giochi ai birilli da soli; si gioca
sempre in gruppo, con gli amici, in famiglia,
per celebrare un compleanno o per
concludere una festa d’ufficio, ma si gioca
sempre meno entro i club

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
30
La scomparsa dei club di bowling
Nel 1960, l’8% di tutti gli uomini americani e
il 5% delle donne erano membri di un club
di “bowling”; nel 2000, solo il 2% era ancora
inscritto a un club di questo tipo
 Il club di “bowling”: un’istituzione sociale
tipica della vita sociale americana, in crisi
 Nel 1996, si stima che 91 milioni di
Americani sono andati nel corso dell’anno a
farsi una partita di “bowling” ( in confronto,
nel 1998, per l’ elezione del Congresso, i
votanti sono stati 65 milioni)

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
31
Cos’è un club di bowling?

Il club di “ bowling” è un prototipo d’istituzione
sociale, è un paradigma d’ organizzazione
nell’ambito del tempo libero:


Il club necessita di un’organizzazione per
funzionare: di un presidente, di un segretario, di un
tesoriere, di un comitato che mette a punto il
calendario delle competizioni, talora di un
allenatore
L’appartenenza ad un club o ad una società
impone obblighi a tutti i membri: per esempio
essere puntuali agli appuntamenti delle gare,
partecipare alle trasferte, pagare la quota annua,
stampare le convocazioni, spedirle, ecc.
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
32
Le funzioni di un club





Il club è una fucina del CS
Sviluppa e inculca competenze organizzative
Permette di costruire relazioni di fiducia tra i
membri del club o della squadra
Plasma gli “habitus” sociali
E’ un vivaio in cui germogliano le pratiche
d’autogoverno democratico
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
33
La crisi del volontariato



L’indagine di Putnam documenta la crisi del
volontariato negli USA nel corso dell’ultimo quarto di
secolo: i club di bowling, i club di bridge,
l’Associazione nazionale per la promozione della
gente di colore, la fine dell’Associazione dei veterani
del Vietnam, la crisi delle bande musicali scolastiche,
ecc.
I dati raccolti suggeriscono che il Paese è entrato in
una crisi di recessione sociale
Il CS , ossia l’ordito e la trama di relazioni umane
tessute dalla presenza di una miriade di società che
funzionano sulla base di regole di reciprocità e di
fiducia, si è degradato. Il CS è liso; la democrazia è in
pericolo
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
34
Ragioni della crisi del CS

Il CS è in crisi a causa della crescita economica. Il
modello di sviluppo economico è denunciato come
il fattore principale di crisi dell’impianto democratico
perché smantella e erode il CS.
 Il deficit di CS è generato dalla crescita economica
 Gli Americani non hanno più tempo per stare
assieme, per passare una serata con gli amici, per
scambiarsi favori. Si pensa sempre più solo a sé
stessi, al proprio benessere, si sgobba di più, si
trascurano le relazioni gratuite che non generano
profitto.
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
35
Tipi di CS

Evitare di mitizzare il CS
 Affinare il concetto, differenziarlo per potersene
servire nelle analisi
 Termine troppo generico e vasto
 Ci sono tipi di CS negativi, che ostacolano,
soffocano, invece di favorire, lo sviluppo sociale ed
altri invece che sono positivi perché rafforzano e
generano relazioni sociali
 Putnam distingue:


“Bridging SC” (CS estroverso, dilatato, aperto verso gli altri,
inclusivo, amplificante)
“Bonding SC” (CS introverso, chiuso verso l’esterno,
esclusivo, riduttivo)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
36
Effetti del CS

Certe forme di CS tendono a potenziare i
legami tra i membri di una società, a forgiare
un senso d’identità, d’appartenenza ad un
gruppo
 Altre forme di CS favoriscono l’incorporazione
nel gruppo di altre persone, incitano a stabilire
relazioni nuove, ad aprirsi verso gli altri, ad
ampliare la rete di solidarietà, ad estenderla
ed arricchirla con nuove conoscenze
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
37
Esempi di CS
Esempi di “Bridging SC”: i movimenti per i
diritti civili, i gruppi ecumenici, le associazioni
che organizzano manifestazioni sportive, i
movimenti sociali, i gruppi di ambientalisti
 Esempi di “Bonding SC”: i gruppi di tifoseria
sportiva, le pattuglie di scout, le cellule di
partito, le consorterie, le associazioni di
quartiere (per esempio a Siena)

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
38
Caratteristiche dei tipi di CS

Non sono esclusive: un tipo di CS può
trasformarsi in un altro, slittare da una
funzione all’altra: ad un certo momento
attirare e riunire gente ed in un altro invece
cementare i membri , forgiare l’ identità
collettiva, curare i segni di riconoscimento
reciproco, mettere a punto norme proprie di
comportamento, bloccare i reclutamenti
 Ogni tipo di CS presenta aspetti positivi e
negativi, vantaggi e svantaggi
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
39
Scheda 4 - OCSE (2001): Du bien-être des nations.
Le rôle du capital humain et social. Parigi - OCSE



Il CS è composto dalle reti di relazioni, dalle norme,
dai valori e dalle intese che facilitano la cooperazione
in seno ai gruppi sociali o tra i gruppi
L’importanza del CS nella società e l’accesso degli
individui a questo capitale sono spesso misurati con i
tassi di partecipazione a vari tipi d’ attività associative
e con i livelli di fiducia nelle persone, nel prossimo,
nelle autorità, nelle associazioni.
Le indagine svolte in questi ultimi anni rivelano un calo
di capitale sociale negli Stati Uniti e in Australia
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
40
Vantaggi procurati dal CS
(forti analogie con le osservazioni svolte sul capitale umano)

Miglioramento dello stato di salute ( per esempio
l’esistenza di legami sociali sembra associata
secondo ricerche recenti ad una diminuzione del
rischio di sviluppo dell’Alzheimer)
 Un benessere migliore
 Cure e attenzioni elevate per i bambini ( i legami
sociali delle madri ridurrebbero il rischio di
maltrattamento dei bambini e i problemi sociali tra
bambini e adolescenti)
 Diminuzione della criminalità (la fiducia nei vicini è
associata a bassi tassi di criminalità)
 Efficienza della pubblica amministrazione (la
qualità del servizio nelle pubbliche amministrazione
è migliore nelle regioni e negli stati dove il livello di
fiducia e d’impegno sono forti)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
41
Correlazioni tra CS e crescita economica



Ricerche poco probanti
Scarsità di studi in proposito, dunque insufficienza di osservazioni
e di dati che precludono qualsiasi generalizzazione
Legame positivo probabile tra certi aspetti del CS e l’attività
economica:
 Le reti sociali aiutano le persone a trovare un’occupazione
 La fiducia genera un’utilizzazione più efficacia dei crediti
 All’interno delle aziende si osserva un legame tra spirito di
cooperazione, produzione e rendimento
 Dinamismo a livello regionale: i settori d’attività innovatori si
costruiscono grazie alla presenza di reti di relazioni sociali
locali che condividono conoscenze e competenze
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
42
E l’istruzione?


Capitale finanziario, capitale umano, capitale culturale e CS da
soli non bastano per garantire un buon livello d’istruzione
Il CS può favorire l’acquisizione di conoscenze grazie
all’esistenza di molteplici forme di relazioni di sostegno tra
genitori di alunni che frequentano la stessa scuola (Coleman):
 Aiuti per svolgere i compiti
 Attività parascolastiche
 Partecipazione diretta dei genitori alle attività della scuola
 Sostegno agli alunni in difficoltà
 Controllo sociale della condotta degli alunni all’esterno della
scuola
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
43
Fattori determinanti del successo scolastico



L’identificazione dei fattori più significativi di successo
è un compito arduo e impone grande prudenza
Illusioni e enunciati errati: basterebbe accrescere le
risorse materiali, disporre di insegnanti altamente
qualificati, operare investimenti elevati per la scuola
Tutto dipende dal modo con il quale i differenti attori
(alunni, genitori, insegnanti, membri della comunità
scolastica in senso lato) interagiscono tra loro e
s’intendono sull’uso delle risorse disponibili
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
44
Il comportamento dei genitori




Il tempo che i genitori spendono con i loro figli e la
qualità della loro presenza sono essenziali
Quello che i genitori fanno con i loro figli sembra abbia
un peso maggiore della loro situazione socioeconomica
La partecipazione dei genitori alla vita familiare ha un
effetto più importante che non il volontariato
scolastico o la loro partecipazione alla gestione della
scuola (Willms)
Gli indicatori dell’impegno dei genitori sono più
eloquenti di quelli dell’origine sociale per quel che
riguarda la riuscita scolastica (Willms)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
45
Una comunità educativa



Il tempo consacrato dai genitori a sviluppare e valorizzare
relazioni intense e profonde con i figli, con i docenti, con i
compagni dei figli, con i genitori di questi compagni e con altri
adulti che hanno un ruolo importante nella vita dei figli ( per
esempi gli allenatori sportivi, i catechisti, ecc.) (Coleman)
La fiducia reciproca tra le varie componenti di una rete
associativa o di una rete di conoscenze instaura un clima di
sostegno, produce esempi e modelli di comportamento, genera
forme di autocontrollo e sorveglianza (Coleman)
A variabili di pari valore (formazione dei docenti, caratteristiche
degli studenti), i risultati scolastici sono migliori ( si impara meglio
e di più) in una scuola in cui la relazione di fiducia tra gli attori
(direzione, docenti, genitori, studenti, ecc.) è forte che non in una
scuola dove questo fattore è carente (Bryk, Lee e Holland)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
46
Alcuni punti fermi

Apprendimento e istruzione scolastica sono
migliori quando:


Le scuole collaborano con i genitori per
incoraggiarli e aiutarli a sostenere l’apprendimento
e l’istruzione
I genitori aiutano i figli a svolgere i compiti
(Henderson e Berla, 1994: A New Generation of Evidence: The Family is Critical to
Student Achievement. National Committee for Citizens in Education. Washington,
D.C.)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
47
La collaborazione tra scuola e famiglia:
più facile da dire che da fare
Un discorso imbevuto d’ingenuità,
d’irresponsabilità, di manipolazioni, d’illusioni
 Un discorso da scaricabarile
 Il partenariato tra insegnanti e genitori è irto di
problemi ( Hargreaves, 1999). Non va da sé


Bando alle ingenuità ed al trattamento
pedagogistico del CS
Hargreaves A. (1999): professionals and Parents. A Social Movement fro
Educational Change. Invited Address to the Times Educational
Supplement Leadership Seminar, Universitya of Keele, 17 aprile 1999
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
48
Tipi di partenariato tra insegnanti e genitori
(secondo Hargreaves, 1999)

Partenariato silenzioso: (unità di intenti tra scuola e
famiglia; accordo tacito tra genitori e insegnanti sulle
finalità della scuola; le famiglie sostengono il lavoro
scolastico e non lo contestano)
 Partenariato nell’ambito di una comunità che
apprende: insegnanti e genitori condividono le
responsabilità educative, si aiutano reciprocamente,
bandiscono i pregiudizi che li dividono, imparano gli
uni dagli altri
 Partenariato di militanti: impegnati nella riforma della
scuola : professionistie e genitori uniti in un movimento
sociale in difesa della scuola attiva, progressista,
autonoma
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
49
Il partenariato militante




Una forma di « bridging SC »
L’esempio dei movimenti pacisti, no-global,
ecologisti
La scuola è un bene publico, un progetto collettivo
che giustifica la mobilitatzione delle «forze
popolari», un impegno di militanti decisi ad andare
fino in fondo
Un rischio incombente: la scuola diventa la
proprietà dei militanti («A chi appartiene la
scuola?» si chiede il collettivo LIFE -Laboratoire de
recherche Innovastion-Formation-éducationdell’Università di Ginevra)
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
50
Sincretismi mistificanti:
La società neuronale o relazionale



Un’aggregazione di gruppi spontanei in relazione
tra loro per difendere un interesse collettivo o
realizzare un progetto comune
Gli insegnanti dovrebbero lavorare in partenariato
con il pubblico per costruire un vigoroso movimento
sociale ( A.Touraine, 1995)
Il pubblico non è più solo un corpo frammentato
d’individui inclini alla nostalgia in un’epoca carica di
incertezze, succube della derisione della scuola e
degli insegnanti svolta dai media e dalla politica
Touraine A.(1993):Critica della modernità. Il Saggiatore, Milano
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
51
La società in rete: un catalizzatore di CS
(Manuel Castells)



Sono le relazioni sociali a guidare le tecnologie. Ma le
tecnologie non sono neutrali. Proprio per il fatto di esistere,
esse rendono possibili ed ampliano certe forme di relazione
sociale.
Parlando concretamente: Internet era già operativo nel 1969,
e per 25 anni è stato usato nelle università, nelle istituzioni
di ricerca e nelle libere comunità virtuali; poi è esploso nella
società, nelle comunicazioni, nel mondo degli affari, e ciò è
avvenuto quando la società e l'economia sono diventate
sempre più organizzate in reti di attività, per ragioni
specifiche che spiego nel mio libro
Dunque, le reti e l'interattività vengono prima, poi la
tecnologia di Internet è stata adattata dalla società
Castells M.(2003, trad.it.): L’età dell’informazione.
Milano, Università Bocconi
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
52
L’Italia un caso a parte

« E no, l'Italia non è un paese moderno, è
uno degli ultimi paesi avanzati dove le
vecchie teorie marxiste dell'integrazione di
oligarchie affaristiche, potere mediatico e
potere politico ancora aiutano a capire le
dinamiche dello Stato»
E’ finita la TV delle masse.
Intervista a Manuel Castells a cura di Giancarlo Boselli.
La Repubblica, 24 gennaio 2002
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
53
Prossimità tra CS e movimenti sociali
I
movimenti sociali non sono l’espressione di
interessi egoistici ma sono la manifestazione di
esigenze morali elevate al servizio dell’interesse
generale.
Questa unità d’intenti è il cemento che tiene assieme
questi movimenti
I movimenti sociali sorgono in risposta alla
frammentazione della società dei consumi,
all’astrazione della globalizzazione, alla vuotezza
della politica, alla perdità di credibilità delle istituzioni
(Castells,2003; Byme, 1997)
Byme P.(1997): Social Movements in Britain. New York, Routledge
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
54
Una santa alleanza per la scuola:
forme deviate di CS

Il movimento sociale per la scuola pubblica
come progetto politico d’opposizione
 Militanti in conflitto permanente con
l’autorità
 Una coalizione delle opposizioni contro
l’impotenza della politica, l’arroganza del
potere, l’inerzia delle amministrazioni
 Un sostegno indefesso della causa degli
insegnanti
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
55
Conclusioni
Livelli relativamente elevati d’interazione sociale
sembrano avere un’incidenza positiva considerevole
sull’acquisizione di conoscenze
 I livelli di fiducia e di socializzazione informale tra
famiglie e docenti sembrano contare di più che non i
livelli d’adesione a organizzazioni ufficiali o
istituzionali
 Comparati agli effetti dei provvedimenti classici
adottati per migliorare il profitto scolastico (per
esempio la riduzione del numero di alunni per
classe), quelli del capitale sociale sembrano
superiori.

2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
56
Conseguenze politiche (I)




Il CS si forma in diversi contesti: in seno alla famiglia, nel quartiere
o nell’isolato, nella parrocchia , sul luogo di lavoro, allo stadio o in
piazza, al circolo o nei club e in altri innumerevoli contesti o
ambienti; ed anche attorno ad una scuola
La sfera d’intervento dello stato e dei poteri pubblici per
promuovere il CS potrebbe essere quindi molto ampia
L’istruzione - e dunque la scuola - ha un’incidenza sul capitale
sociale e la coesione sociale e viceversa. Pertanto, le autorità
pubbliche devono prestare attenzione a queste interazioni, a come
e dove si annoda il legame vitale tra educazione e coesione
sociale
Le autorità pubbliche devono integrare nelle loro decisioni
conseguenze e ripercussioni sullo sviluppo del CS
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
57
Conseguenze politiche (II)



Le autorità pubbliche devono evitare qualsiasi azione o decisione
suscettibili di nuocere alla formazione, alla conservazione od allo
sviluppo del CS
Le modalità decisionali delle autorità pubbliche a livello nazionale,
regionale o locale possono sia contribuire sia nuocere alla
formazione del CS. Ad esse va riservata una dovuta attenzione
ogniqualvolta si prendono provvedimenti o misure sociali o
educative
Le procedure di consultazione che rafforzano l’impegno civico e
che riducono l’indifferenza degli elettori sono magari dispendiose
ma procurano indubbi benefici sociali
2 settembre 2004
Seminario ADI Eremo Monte Giove
58
Scarica

Bottani sul capitale sociale