Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 20 28.05.2014 La rateizzazione delle plusvalenze Aspetti contabili e fiscali Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Scritture contabili Le plusvalenze sono quelle componenti di reddito che derivano dalla cessione di beni che non generano ricavi. È possibile distinguere due grandi tipologie di plusvalenze: - le plusvalenze realizzate, le quali possono essere rilevate in tutti i casi di cessione di beni strumentali. Sono inoltre assimilate alle plusvalenze in oggetto le sopravvenienze derivanti da risarcimenti assicurativi; - le plusvalenze non realizzate, ovvero quelle derivanti dall’assegnazione dei beni ai soci o, comunque, alla destinazione extra-imprenditoriale dei beni stessi. In questo caso la plusvalenza è pari alla differenza tra il valore normale ed il costo non ammortizzato del bene. Mentre le plusvalenze non realizzate devono essere tassate integralmente nell’esercizio di realizzo, le plusvalenze realizzate possono essere tassate: 1. nell’esercizio di realizzo, oppure 2. in quote costanti nell’esercizio di realizzo e nei successivi, ma non oltre il quarto. Sarà tuttavia possibile optare per la rateizzazione fino a 5 rate solo se il bene è detenuto da almeno tre anni. Premessa In via generale possiamo definire le plusvalenze come quelle componenti di reddito correlate a beni diversi da quelli che generano ricavi. Più nello specifico, le plusvalenze sono costituite dalla differenza tra: - il corrispettivo conseguito, al netto degli oneri di diretta imputazione (es. spese notarili, per perizie tecniche, provvigioni agli intermediari, etc.); - ed il costo ammortizzato. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 1 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info PLUSVALENZA CORRISPETTIVO CONSEGUITO COSTO NON (al netto degli oneri accessori AMMORTIZZATO di diretta imputazione) Con riferimento a tutti quei beni la cui vendita non genera ricavi. Con specifico riferimento alla definizione del costo non ammortizzato merita di essere ricordato che, nel rispetto dei principi contabili, il calcolo dovrebbe essere effettuato avendo riguardo anche della quota di ammortamento imputabile all’esercizio. Nel caso delle immobilizzazioni finanziarie, invece, il valore di realizzo dovrà essere confrontato con il valore fiscalmente rilevante della partecipazione. I beni a deducibilità ridotta Se il calcolo della plusvalenza (o della minusvalenza) può apparire abbastanza semplice, qualche dubbio potrebbe sorgere con riferimento ai beni a deducibilità limitata (es. telefoni cellulari, autoveicoli, etc.). In questi casi la plusvalenza è fiscalmente rilevante nella misura in cui l’ammortamento del bene è stato considerato deducibile. PLUSVALENZA BENI A DEDUCIBILITÀ LIMITATA È fiscalmente rilevante nella misura in cui gli ammortamenti sono stati considerati deducibili Pertanto, se, ad esempio, un bene era ammortizzabile nella misura dell’80%, la plusvalenza realizzata rileverà per l’80% degli importi. Più problematico, invece, risulta essere il caso in cui il bene sia stato rilevante secondo percentuali diverse nel periodo di ammortamento. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 2 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info ESEMPIO La società Alfa Srl ha un’autovettura iscritta nel libro cespiti (costo storico 5.000 euro) , che è stata ammortizzata secondo lo schema che segue: Anno Ammortamento Ammortamento fiscalmente rilevante 2011 500 200 (40%) 2012 1.000 400 (40%) 2013 1.000 200 (20%) Totale 2.500 800 L’autovettura è stata venduta nel 2014 per euro 3.500. Calcoliamo in primo luogo la plusvalenza 5.000 costo di acquisto - 2.500 = 2.500 costo non ammortizzato 3.500 (corrispettivo) – 2.500 (costo non ammortizzato) = 1.000 plusvalenza La plusvalenza, pari ad euro 1.000 non potrà essere integralmente tassata, in quanto all’ammortamento non è stato totalmente deducibile. Individuiamo quindi la percentuale di ammortamenti deducibili: 800 = 32% 2.500 La plusvalenza fiscalmente rilevante sarà pari a: 1000 x 32% = 320 euro PERCENTUALE DI DEDUCIBILITÀ E CANONI DI LEASING Qualora il bene sia stato acquistato in leasing e successivamente riscattato, come va calcolata la quota di plusvalenza fiscalmente deducibile? Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 3 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Ebbene, in questo caso dobbiamo distinguere due ipotesi: Beni acquistati in leasing: percentuale deducibilità plusvalenza Beni ceduti nello La quota deducibile è pari a : stesso anno del riscatto canoni dedotti canoni complessivi dovuti È necessario applicare il criterio generale, per cui Beni ceduti negli anni saranno tassabili le successivi al riscatto plusvalenza con la stessa percentuale con cui sono stati deducibili gli ammortamenti La rateizzazione delle plusvalenze È possibile distinguere 3 tipologie di plusvalenze. Plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso Plusvalenze conseguenti a risarcimenti a seguita di perdite o danneggiamento di Plusvalenze beni ammortizzabili Plusvalenze derivanti da assegnazione ai soci, o al consumo personale o familiare dell’imprenditore. Tale distinzione è estremamente rilevante, in quanto incide sulle modalità di tassazione. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 4 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Infatti, mentre le plusvalenze non realizzate devono essere tassate integralmente nell’esercizio di realizzo, le plusvalenze realizzate possono essere tassate: 1. nell’esercizio di realizzo; 2. in quote costanti nell’esercizio di realizzo e nei successivi, ma non oltre il quarto. Tassazione Plusvalenze da nell’esercizio di cessione realizzo o in Plusvalenze realizzate quote costanti in 5 esercizi se il Sopravvenienze bene è detenuto da risarcimenti da almeno 3 anni Plusvalenze Tassazione derivanti da Plusvalenze assegnazione ai non realizzate nell’esercizio di realizzo soci L’assegnazione ai soci o la destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’attività, dei beni strumentali determina una plusvalenza pari alla differenza tra il valore normale ed il costo non ammortizzato del bene. Non configurando una ipotesi di “plusvalenza realizzata”, la stessa non può essere rateizzata e deve essere dichiarata interamente nell’esercizio di competenza, indicandola tra le altre variazioni in aumento al rigo RF31. È tuttavia da rimarcare come la tassazione della plusvalenza in quote costanti in 5 esercizi sia possibile solo se il bene era posseduto da almeno 3 anni. Plusvalenza realizzata La plusvalenza può essere Bene posseduto da almeno 3 rateizzata anni Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 5 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info La scelta della rateizzazione e del numero di rate con le quali tassare le plusvalenze/sopravvenienze viene effettuata nella dichiarazione relativa all’esercizio in cui le plusvalenze sono state realizzate. Una volta effettuata, detta scelta è vincolante anche per i successivi esercizi (salvo che cessi l’attività). Il periodo di possesso Come abbiamo già detto, per la scelta del tipo di tassazione di una plusvalenza patrimoniale, l’art.86, co.4, Tuir, richiede, quale presupposto fondamentale, il “possesso per un periodo non inferiore a tre anni”. Dal momento che, nel definire il predetto termine temporale, la norma parla di “tre anni” e non di “tre periodi d’imposta”, ne discende che il periodo minimo di possesso è determinabile in un numero complessivo di giorni pari 1.095 (ovvero 365 giorni x 3). È inoltre da ricordare che il calcolo del periodo di possesso triennale dipende dalla natura dei beni cui le plusvalenze si riferiscono. In particolare, per l’individuazione del giorno a partire dal quale si deve iniziare il conteggio del predetto periodo triennale, è necessario fare riferimento: periodo intercorrente dalla data di consegna PER I BENI MOBILI del bene all’impresa acquirente fino alla data di consegna al nuovo acquirente (DDT) data di stipula del rogito notarile PER I BENI IMMOBILI PER I BENI IN LEASING PERVENUTI A SEGUITO DI RISCATTO data di stipula del contratto di leasing, computandosi non solo il periodo in cui il bene è stato posseduto a titolo di proprietà, ma anche quello in cui la detenzione deriva dal contratto di leasing (R.M. n.379/07) Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 6 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info PER LE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE DIVERSE DALLE PARTECIPAZIONI Dalla data di iscrizione in bilancio tra le immobilizzazioni finanziarie. Si ricorda che, in ogni caso, si considerano cedute per prime quelle acquistate in data più recente. PEX ACQUISTO 19/05/2009 VENDITA 27/05/2013 = 1.468 giorni => Plusvalenza rateizzabile in 5 anni ACQUISTO 18/09/2010 VENDITA 09/06/2013 = 989 giorni => Plusvalenza tassata interamente nel 2013 Fanno eccezione alla regola generale le plusvalenze realizzate dalle società sportive professionistiche le quali, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2001, possono essere rateizzate fino a 5 esercizi anche se i beni sono stati posseduti per un solo anno (cfr. art. 9, comma 21, Legge n. 448/2001). LE SOPRAVVENIENZE DA RIMBORSI ASSICURATIVI Come abbiamo già detto, la possibilità di rateizzazione è estesa dall’art.88, co.2, Tuir anche alle sopravvenienze attive costituite dal risarcimento, anche assicurativo, per la perdita o danneggiamento dei beni, “conseguite per ammontare superiore a quello che ha concorso a formare il reddito in precedenti esercizi”. Anche in questo caso, per poter beneficiare della facoltà di tassazione frazionata in 5 periodi d’imposta, al momento del sinistro, il bene dovrà già essere stato posseduto per un periodo non inferiore a tre anni, (periodo calcolato dal giorno dell’acquisto del bene al giorno della sua vendita). Un esempio A ottobre 2013 la Beta S.r.l. vende un macchinario presente in azienda da 4 anni. Costo storico 150.000 F.do ammortamento 65.000 Valore residuo = (150.000 - 65.000) = 85.000 Prezzo di cessione 135.000 Plusvalenza realizzata = ( 135.000 – 85.000) = 50.000 Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 7 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info La plusvalenza viene rilevata contabilmente con le seguenti scritture: F.do amm. macchinari (SP B.II.2.d) Macchinari (SP B.II.2) 65. 000 a Crediti v/clienti (SP C.II.1) 65.000 Diversi 164.700 a Macchinari (SP B.II.2) 85.000 Plusvalenze (CE A.5) 50.000 IVA ns. debito (SP D.12) 29.700 Avendone i requisiti, la plusvalenza viene rateizzata in 5 anni: - quota imponibile nel 2013 = 50.000 : 5 = 10.000 - quota rinviata a futura tassazione 50.000 : 5 x 4 = 40.000 Viene in ogni caso ricordato che è possibile optare anche per la rateizzazione in un numero inferiore di rate, sempre comprese tra 2 e 5. È inoltre sempre bene ricordare che la rateizzazione delle plusvalenze origina imposte differite. Nel primo esercizio dovrà essere rilevata la seguente scrittura Imposte sui redditi (CE E.22) Fondo Imposte a differite(SP B.2) Negli esercizi successivi dovrà essere accolta una variazione in aumento in Unico, al fine di poter rilevare la quota di plusvalenza rinviata. In questo caso sarà necessario rilevare la seguente scrittura: Fondo B.2) Imposte differite(SP Imposte sui redditi (CE a E.22) Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 8 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Qualora, in uno degli esercizi successivi, non siano rilevate imposte, in quanto è comunque riportata una perdita fiscale, andrà contabilizzata una sopravvenienza attiva non tassabile. - Riproduzione riservata - Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 9 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info