Vecchi e nuovi approcci per determinare la qualità fisiologica e genetica del seme Enrico Noli 11 Marzo 2008 Facoltà di Agraria - Università di Bologna Qualità del seme • Fisica • Fisiologica • Genetica • Sanitaria Qualità fisiologica •Vitalità e performance potenziale •Capacità di produrre germinelli normali •Pronta emergenza •Uniformità elevata •Conservabilità Fattori che influenzano la qualità fisiologica del seme • Costituzione genetica • Fattori ambientali • Interventi agronomici e fitosanitari • Raccolta, post-raccolta e conservazione Test di germinazione Determina il potenziale germinativo massimo Buona ripetibilità Facile standardizzazione Scarso potere predittivo della performance in condizioni di campo sub-ottimali Test di germinazione Emergenza in campo (%) Germinazione Azienda 1 Azienda 2 Azienda 3 Lotto (%) (condizioni (c. leggermente (c. fortemente favorevoli) sfavorevoli) sfavorevoli) A 90 88 80 70 B 90 87 60 40 Vigore “La somma di quelle proprietà che determinano la performance di lotti di seme, di germinabilità commercialmente accettabile, in una ampia gamma di ambienti” (ISTA, 2001) Deterioramento del seme •Danni delle membrane •Disorganizzazione degli organelli •Riduzione dell’attività enzimatica •Cambiamenti nella composizione in nutrienti •Accumulo di metaboliti tossici •Danni genetici Approcci per la valutazione della qualità fisiologica Test di crescita e valutazione dei germogli Tempo medio di germinazione Lunghezza delle radici e dei germinelli Test basati su Stress Invecchiamento accelerato e Deterior. controllato Cold test Test biochimici Conducibilità elettrica Tetrazolo Nuove tecnologie Invecchiamento del seme A germinabilità (%) B A alto vigore basso vigore B tempo Germinazione Invecchiamento Standard Accelerato Invecchiamento Accelerato 41 °C, 100% UR per 76 h poi germinazione standard Conduttività elettrica I danni alle membrane cellulari sono uno degli effetti principali dell’invecchiamento Semi di scarso vigore rilasciano più elevate quantità di elettroliti a seguito di imbibizione Morfologia del seme con raggi X a ipocotile b cotiledoni spazio libero apice radicale c Pomodoro van der Burg et al. 1994 J. Amer. Soc. Hort. Sci. d cotiledone schiacciato Percentuale di piante utilizzabili (PU) determinata in serra, mediante analisi standard di germinabilità o con esame radiologico in lotti di seme di pomodoro. Lotto A B C D E Media PU (serra) 93 93 55 36 54 66,2 Germinabilità PU standard (raggi X) 97 92 97 82 96 51 80 38 91 54 92,2 63,4 Apparato raggi X per analisi/selezione (da Incotec) Morfologia del seme con raggi X Elevata eterogeneità a livello morfologico e fisiologico nel ”seme” di bietola (da Kenneth, Syngenta) Vecchie e nuove tecnologie Bietola Lastra radiografica Immagine digitale (da Kenneth, Syngenta) Emergenza in campo e spazio libero nel seme Bietola Emergenza (%) 100 80 Spazio libero assente 60 Spazio libero 1 Spazio libero 2 40 Spazio libero 3 20 Anormali (vuoti) 0 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 Gradi giorno (Cd) (da Kenneth, Syngenta) Analisi della fluorescenza della clorofilla • I semi raccolti a maturazione completa mostrano più alti livelli di vitalità e germinabilità • In molte specie la quantità di clorofilla nel seme decresce nel tempo durante la maturazione Contenuto di clorofilla in una popolazione di semi 5000 4pA Cavolo Jalink et al. 1998. Seed Sci. Res. Numero di semi 1000 100 25pA 10 1 Fluorescenza della clorofilla (pA) Contenuto di clorofilla e qualità del seme Deterioramento controllato Bassa FC Media FC Alta FC Bassa FC Germinazione (%) Germinazione (%) Germinazione standard (ISTA) Media FC Alta FC Tempo (giorni) Tempo (giorni) (Jalink et al. 1998. Seed Sci. Res.) Metodiche per la determinazione della qualità fisiologica del seme: conclusioni e prospettive • La qualità del seme non è un concetto fisso, obiettivi e priorità possono differire a seconda dei casi • L’applicabilità delle metodiche deve essere valutata specie per specie, anche cultivar per cultivar • Le conoscenze sugli aspetti fisiologici e biochimici crescono rapidamente • Progressi tecnologici permetteranno di sviluppare nuovi approcci o rendere più efficienti quelli esistenti Qualità genetica • Identità varietale • Omonimie e sinonimie (semi, plantule, prodotti) • DUS, EDV • Purezza varietale • Varietà omozigoti, ibridi F1 • Presenza d semi GM in lotti convenzionali e viceversa • Selezione Assistita da Marcatori Approcci tradizionali alla verifica della qualità genetica Esame di caratteri morfologici Sul seme In laboratorio o in serra In germinazione In pieno campo Proteine di riserva Solco ventrale Endosperma (prolammine e gluteline) Aleurone (globuline) Pericarpo e tegumenti Embrione (=germe) (albumine e globuline) Cariosside di frumento, sezione trasversale Proteine di riserva 1. Macinazione semi (singoli o in bulk) 2. Estrazione delle proteine 3. Separazione elettroforetica Profili UTLIEF di globuline di pomodoro Vis Unicum UC 134 UC 105 UC 90 UC 82 S.Pierre S. Marzano Roma VF Rio Grande Rio Fuego Red Setter Red River Petomech Petogro Napoli VF Missouri Marmande Euromech Early Pack Cuor di Bue Chico 3 Alice Agata Proteine di riserva Proteine di riserva pomodoro girasole F1 F1 Purezza F1 - Profili UTLIEF I marcatori ideali •non influenzati dall’ambiente •indipendenti dallo stadio di sviluppo •valutabili con obiettività e riproducibili •elevato potere discriminante •codominanti •posizione nota nel genoma •automazione possibile Marcatori molecolari (MM) 1. Prelievo del campione 2. Macinazione Marcatori molecolari 3. Estrazione del DNA 4. Amplificazione (PCR) Marcatori molecolari agarosio acrilammide 5. Elettroforesi bromuro di etidio AgNO3 6. Visualizzazione dei risultati fluorescenza Identificazione varietale … appartiene veramente alla varietà dichiarata? Microsatelliti SSR (Simple Sequence Repeats) (ripetizioni di-, tri-, tetranucleotidiche) A B Caso A Caso B Specie: pomodoro Locus: LE2A11- Ripetizione: atct elettroforesi ………..ccctttgccaattttgtaaggagaagacggaccagtatggtttaac ataccgtacatgcaacctgttgccttgaacaatatcaatgatctatcgatc gatctatctatctatttatctgtctctgcgcgtatagtgttgtctgtacct ttggtgtgaagaatatgaataaagggata……….. Var 12 Var 11 Var 10 Var 9 Var 8 Var 7 Var 6 Var 5 Var 4 Var 3 Var 2 Var 1 Identificazione varietale con SSR Leta019 243 241 237 LeMDDNa 225 215 210 Due SSR sono sufficienti per distinguere la Varietà1 di pomodoro dalle rimanenti 11 morfologicamente simili Identificazione varietale con SSR Frumento duro Perry, 2000. Theor. Appl. Genet. Accertamenti DUS • Ad oggi la descrizione varietale si basa su descrittori morfo-fisiologici (e biochimici di supporto) • È attualmente in discussione la possibilità di ricorrere a MM • I MM potrebbero essere un utile strumento per la gestione delle collezioni di riferimento Identificazione di EDV limite delle varietà essenzialmente derivate Varietà originale distanza genetica crescente Varietà derivata area di “influenza” della varietà originale Varietà nuova (PBR) • I MM rappresentano lo strumento ideale per l’identificazione di casi di essenziale derivazione Purezza varietale in ibridi F1 con RAPD Il prodotto di autofecondazione manca della banda della linea impollinante Purezza varietale: ricerca di OGM Obiettivi • Rilevamento - Il lotto contiene OGM? • Identificazione - Se sì, sono autorizzati? • Quantificazione - Le soglie sono rispettate? Tipologie di analisi OGM 1. Macinazione del campione (3.000 semi) 2. Estrazione del DNA 3. PCR qualitativa end-point quantitativa real-time Tipologie di analisi OGM Risultato: presenza/assenza Risultato: stima del contenuto OGM Selezione assistita da marcatori (MAS) Pomodoro: Identificazione di piante omozigoti per il marcatore codominante Rex1 associato al gene Mi di resistenza a Meloidogyne spp. SHR PCR + digestione con TaqI = CAP S = omozigote sensibile H = eterozigote resistente R = omozigote resistente Donatore Selezione assistita da marcatori (MAS) Frumento: analisi di segregazione del marcatore SSR wmc705, associato ad un QTL per la resistenza alla fusariosi della spiga sul crom. 5AL 175 145