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MAZARA DEL VALLO
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Mazara is a small town situated in the south-west of Sicily. The climate is mild and temperate. It has a long and nice beach which is very
popular during summer months. Mazara is full of ancient monuments: the Norman Arch, the Norman Cathedral and some other churches.
It’s mainly a fishing centre, but it is also an agricultural and commercial centre. Mazara offers to tourists some sport centres and
entertaiment places, there are cinemas, discos, pubs, too.
In the centre of the town there are lots of shops and there is a big square where boys and girls walk and talk.
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FROM
ITALY
TO SICILY…
FROM
THE GREEN
TO
THE
RED….
AS
FAR
AS
MAZARA
DEL
VALLO….
AN
EXPLOSION
OF
COLOURS!
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LO STEMMA DI MAZARA
Lo stemma di Mazara risale all’età Normanna.
Esso è diviso in due parti. La parte inferiore rappresenta le
mura fatte costruire dal Conte Ruggero d’Altavilla per
difendere la città. Esse erano larghe circa due metri e vi si
aprivano quattro porte: Porta Palermo, Porta Mokarta,
Porta Salaria (poi Porta Regina), Porta Cartagine (poi
Portello). La parte superiore dello stemma contiene
l’immagine del SS. Salvatore tra il vecchio campanile e il
castello turrito, fatti costruire entrambi dal Conte Ruggero.
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MAZARA’S COAT OF ARMS
Mazara’s coat of arms dates back to the Norman age.
It is divided in two parts. The lower part represents the walls
built by the earl Ruggero d’Altavilla to protect the town. They
were about two metres wide and four doors opened into them:
Porta Palermo, Porta Mokarta, Porta Salaria, (Porta Regina,
afterwards), Porta Cartagine ( Portello, afterwards). The upper
part of the coat of arms contains the image of The Holy Saviour
between the old bell tower and the towered castle, both built by
Ruggero.
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Il patrono di Mazara: San Vito
Nacque a Mazara del Vallo nel 285 D.C. Uomo
tollerante e remissivo, si convertì al cristianesimo,
contro il volere del padre, che lo fece arrestare e
fustigare. Durante la notte, Vito fuggì da Mazara e
raggiunse Regalbuto,
dove trovò rifugio in una grotta. Qui Vito cominciò a
fare dei miracoli. Diocleziano, ritenendolo un mago, lo
fece arrestare sottoponendolo ad estenuanti torture.
Vito morì il 15 giugno del 304. Nella sua città natale si
trovano due statue a lui dedicate: una in Piazza della
Repubblica, l’altra lungo il Porto Canale, ben visibile
dal Piazzale G. B. Quinci. La leggenda narra che ogni
primo martedì del mese San Vito passasse con il suo
cavallo bianco sulle mura di Mazara, tanto che gli
anziani tenevano un lumino acceso sul davanzale delle
finestre per fargli luce.
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Mazara’s patron: Saint Vito
Vito was born in 285 A. D. in Mazara del Vallo.
Man of a tolerant and submissive disposition,
he converted to Christianity, against his father’s will, who
made him arrested and flogged. During a night, Vito fled from
Mazara
and went to Ragalbuto, where he found shelter in a cave. Here
Vito started to perform miracles. Diocleziano, considering him
a magician, arrested and flogged him.
Vito died on 15th June 304. In Mazara there are two statues
dedicated to S. Vito.
They are in the Republic square
and along the Canal-port. An
old legend says that on the first
Tuesday of every month Saint
Vito went with his white horse
on Mazara walls, so that old
people put a lamp on the
windows to light his way.
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Per la strategica posizione geografica, (e per l'interesse per la
foce navigabile del fiume Màzaro), Mazara del Vallo nel
corso dei secoli ha conosciuto numerose dominazioni, come
ogni altra città di frontiera:Fenici, Greci, Cartaginesi,
Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini,
Aragonesi e Borboni. L'origine dell'insediamento è databile
al Paleolitico Superiore.I Fenici, popolazione dedita ai
commerci marittimi, fanno di Mazara un importante
emporio mercantile nel IX sec. A.C. e la battezzano con il
nome Mazar, ovvero la "rocca". Nel VII sec. A.C. entra
nell'orbita della vicina colonia greca di Selinunte, di cui
diviene importante avamposto.Nel 406 A.C. passa a Se gesta
che con l'aiuto dei Cartaginesi guidati da Annibale si impone
su Selinunte.Nel 392 A. C. Mazara passa sotto il dominio
di Siracusa, ma nel 378 A. C. è riconquistata dai
Cartaginesi che vi rimangono fino al 210 A. C. In seguito
alla prima guerra punica, il territorio mazarese viene
amministrato dai Romani. Ma le più importanti
dominazioni per Mazara furono quella araba e quella
normanna. Nell’827 D. C. la conquista della Sicilia da
parte degli Arabi inizia da Capo Granitola nel territorio di
Mazara del Vallo. La Sicilia viene divisa in tre
circoscrizioni: Val di Mazara (la più estesa
territorialmente), Val Demone e Val di Noto. Grazie
all'introduzione di nuove colture portate dagli Arabi, quali
limoni e aranci e alle nuove tecniche di irrigazione riprende
lo sviluppo dell' agricoltura. L'attività portuale torna agli
antichi fasti per la ripresa degli scambi commerciali con i
paesi africani e spagnoli. Sotto il governo di Ibn Mankut,
Mazara diventa un importante centro di studi islamici per
l'insegnamento della letteratura, della poesia, del diritto e
delle religione. L'impianto viario del centro storico, la
Casbah, ancora oggi visibile, rileva la matrice araba. Nel
1072 i Normanni conquistarono la Sicilia; essi sottomisero
gli Arabi, ma non li cacciarono. Il Conte Ruggero
d’Altavilla, capo dei Normanni, fece costruire una chiesa
dedicata al Santissimo Salvatore nello stesso posto in cui
sconfisse Slovakia,
gli arabi. Turkey,
Tutt’oggiPortugal
la chiesa, Italy
esiste ed è la
cattedrale, chiamata successivamente così, perché a Mazara
sorse il primo vescovato.
CENNI STORICI
HISTORY OF MAZARA DEL VALLO
For its strategical geographic location and for the interest for the navigable
mouth of the river Màzaro, Mazara was subject to many dominations, as
every border towns: Phoenicians, Greeks, Carthaginians, Romans,
Byzantines, Arabs, Normans, Angevins, Swabians, Bourbons.The origin of
Mazara is datable to Paleolithic period. The Phoenicians, a population
addicted to the seaborne trade, made Mazara an important trading centre in
the IX century B.C:, and gave it the name “Mazar”, (the rock).In the VII
century B.C. Mazara became outpost of the near Greek colony of Selinunte.
In 406 B.C. it is dominated by Segesta. In 392 B.C. Mazara was dominated
by Siracusa, but in 378 was reconquered by the Carthaginians. After the first
Punic war, Mazara was governed by the Romans. The most important
dominations in Mazara were the Arab and the Norman dominations. The
Arabs conquered Sicily, landing in Mazara in 827 A.D. they divided Sicily in
three districts: the wider included the town of Mazara, which was its
capital. Agricolture grew a lot, thanks to the new cultivations brought by
Arabs, like lemons and oranges, and thanks to new methods of irrigation.
Trading with African and Spanish towns sprang up again. Under the
government of Ibn Mankut, Mazara became an important cultural centre
for teaching Islamic literature, poetry, law, religion. The urbanistic system of
the historic centre, still visible, shows the Arab origins. In 1072 the Normans
arrived in Sicily; they subdued Arabs, but they didn’t send them away. The
Earl Ruggero d’Altavilla (Norman) defeated the Arabs in the same place
where now there is the Cathedral, the church that Ruggero dedicated to The
Saviour. It was later transformed and called Cathedral, because in Mazara
teh firs episcopate was born.
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C’era una volta….. Mazara
Once upon a time
MAZARA
TOWN HALL SQUARE
OLD CATHEDRAL
MATTEOTTI SQUARE
THE OLD BRIDGE
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MAZZARO RIVER
& CHIATTA
ROME STREET
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THE STATION
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Mazara…….. vista dai bambini
Mazara ……. seen by children
The Church:
“Saint Nicolò Regale”
The Norman Arch
An Old Cultural Centre:
“Collegio dei Gesuiti”
The Old Minaret
The Old Castle
The Church:
“Madonna dell’Alto”
The Church:
“ Immacolata Concezione or
Purgatorio”
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La Chiesa di San Vito
Venne costruita nel 1776, esattamente sullo
scoglio da cui la leggenda vuole che S. Vito
giovinetto si sia imbarcato nel suo viaggio verso
il martirio e la morte. Questa piccola chiesa è
per i mazaresi significativa. La navata centrale
ha una sola volta a botte. La sua facciata è
estremamente semplice. L’entrata centrale ha
un portale con un arco a tutto sesto.
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The Saint Vito Church
It was built in 1776, in the same place where,
according to an old legend, S. Vito left towards his
martyrdom and death.This small church is of
particular interest to the people of Mazara.
It has got only one barrel vault nave.
Its facade is extremely simple; in the centre it has a
rounded arched entrance with a flat portal.
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LA CATTEDRALE
La Cattedrale fu costruita per volere del conte Ruggero D’Altavilla, tra
il 1086 e il 1093, durante la dominazione normanna. La cappella del
Santissimo Sacramento fu costruita nel 1610, mentre la torre fu
aggiunta successivamente, nel 1664. La basilica ha 3 navate, una lunga
abside ed un transetto con una cupola ellittica nel centro più altre
piccole cupole ai lati. La Chiesa è stata ristrutturata nel 1690 da Pietro
Lo Castro, che dell’originaria struttura conservò solamente l’abside e il
transetto. Le navate sono divise da 10 archi a sesto acuto, sormontati
da colonne doriche.I decori della volta sono stati realizzati da Pietro
Orlando alla fine del XVII secolo; i dipinti sono di Felice e Scannatela.
All’inizio del secolo la parte centrale della cupola fu ristrutturata da
Alfano; i dipinti della cappella più grande sono spagnoli. L’attuale
facciata, costruita tra il 1904 e il 1906, fu realizzata dall’architetto
Valenti. Sul portale si trova un alto rilievo in marmo realizzato nel
1584, che ritrae Ruggero mentre sottomette un servo infedele. Il portale
e l’alto rilievo erano parte di una più antica facciata. Di particolare
interesse artistico è il gruppo marmoreo della Trasfigurazione realizzato
da Antonello e Antonio Gagini.
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THE CATHEDRAL
It was Ruggeros’ wish that this cathedral was built during the Norman
domination between 1086 and 1093. In 1610 the SS. Sacrament chapel
was built while the bed tower was later added in1654. It has a basilica
plan, with three aisles, a long apse and a transept with an elliptic dome
in the centre plus some other small domes in the wings.The church was
remodelled in 1690 by Pietro Lo Castro, who only preserved the apse
and the transept from the original structure. The naves are divided by
ten pointed arches supported by doric columns. The stucco decorated
vault by Pietro Orlando was accomplished by the end of the seventeenth
century; the paintings are by Felice and Scannatella.
At the beginning of the century the centre dome was repaired by
Alfano; the paintings in the large chapel are Spanish. The present
facade, built between 1904 and 1906 was by Valenti architect. On the
portal there is a highrelief in marble made in 1584 which portrays
Ruggero injuring an unfaithful servant. The portal and the high-relief
were part of an earlier facade before being remodelled in the seventeenth
century. The marmoreal group of the transfiguration by Antonello and
Antonio Gagini is of particular artistic interest.
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La Chiesa e il Convento di San Michele (delle benedettine)
The Church and the Convent of Saint Michele
La chiesa fu costruita nel XII secolo. Il suo
interno è ricco di ori, di marmi e di decorazioni. Si
trovano venti statue di stucco di Bartolomeo
Sanseverino; le pregevoli tele del pittore mazarese
Tommaso Sciacca e uno stupendo pavimento di maiolica
cosparso di fiori splendenti, di rami e di figure.
Costruito a parte nel 1771 e affiancato al prospetto del
monastero è il superbo campanile dal profilo
tipicamente orientale, culminante con guglia
arrotondata.
Il Monastero annesso alla Chiesa di S. Michele è di
origine normanna. Esso si presenta come una fortezza,
ingentilita dal panorama che si gode dalla sua loggia di
osservazione, che abbraccia tutta la città. Il Monastero
conserva opere di alto valore artistico, come il Baculo
d’argento della Badessa, prezioso lavoro di oreficeria
risalente al XVI sec. Nel 1933 ne fu abbattuta un’ala
per costruirvi le scuole elementari.
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The church was built in the XII century. The inside,
rich of gold, marble and decorations, has got 20 statues of
Bartolomeo Sanseverino, beautiful paints of Tommaso
Sciacca, a painter from Mazara and a wonderful floor made
of majolica. The superb bell tower, of oriental appearance,
ends with a round steeple. The attacched Monastery is of
Norman origin. It looks like a fortress and it is possible to
see a beautiful sight of all Mazara from it. The monastery
retains works of a high artistic value, such as “ Silver
Baculo of Abbess”, a precious work of goldsmith’s art.
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La Chiesa “Madonna dell’Alto”
Conosciuta comunemente come Santa
Maria dell’Alto, la caratteristica chiesa
domina dalla cima di una collina rocciosa il
magnifico panorama dei campanili e delle
terrazze della città, del mare denso di vita e
di vele, dei giardini rigogliosi di frutti, di
ulivi, di viti e di rose. Fondata nel secolo XI
da Giuditta figlia di Ruggero I, apparterrà
più tardi ai cavalieri di Malta.E' meta da
secoli di devozione e di pellegrinaggio di
migliaia di persone che nella notte tra il 14 e
il 15 agosto accorrono da ogni dove, per
portare a Maria l’eterno cuore dolente
dell’uomo. Decorazioni e stralci di figure,
che affiorano ogni tanto durante i restauri,
arricchiscono il patrimonio artistico della
chiesa che vanta anche una pregevole statua
della Vergine scolpita a Roma nel 1572 dallo
scultore lombardo Giacomo Castagnola.
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The Church “Madonna dell’Alto”
The church which is in the north- east of the city, on a small
hill, was finished at the beginning of the XII century.
It has only one nave which is placed besides a construction which
is thought to be a large saracen tower. The part of the nave which
is nearest to the entrance is covered with a cross vault placed on
columns with capitals. The barrel vaults which cover the other
parts of the church are also visible from the outside. In spite of
notable modifications, some interesting elements from the original
norman structure have managed to remain.
It has preserved a marble statue of the "Madonna with Jesus
Child” from 1572, work of Castagnola.
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LA LEGGENDA DI MIRAGLIANO
THE LEGEND OF MIRAGLIANO
Si racconta che nelle grotte vicino il fiume Mazaro, oggi
chiamate “ MIRAGLIANO”, abitassero due giganti gemelli
di nome: uno Mira e l’altro Gliano, cannibali e Ciclopi.
I contadini che possedevano delle terre lì vicino, per passare
dovevano rispondere a tre enigmi dati dai fratelli, altrimenti
era la fine per i malcapitati. Chi rispondeva esattamente
riceveva un grappolo d’uva (segno di prosperità),
diversamente veniva inghiottito.
It is said that two twin giants called Mira and Gliano lived in
the caves , now called Miragliano, near the river Mazzaro. The
farmers who had got some lands near there, had to answer three
riddles to reach their properties.
The giants gave a bunch of grapes to the farmers that guess the
riddles, otherwise they swallowed up who gave the wrong
answers.
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LA LEGGENDA DI FATA MORGANA
Si narra che abita a Mazara, la Fata Morgana e che in
estate quando il sole è accecante, la si può osservare con
la sua folta chioma azzurrina all’orizzonte,trainare
sette cavalli bianchi che va verso una splendida città,
con castelli, palazzi di vetro. Ecco la città Fantastica!
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THE LEGEND OF MORGAN FAIRY
It is said that Morgan the Fay lives in Mazara and that in
summertime, when the sun is very blinding, she can be seen
with her bushy blue hair on the horizon, while she is riding
seven white horses towards a wonderful city with castles and
glass palaces. Here it is the Fantastic city!
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Il Satiro Danzante
The Dancing Satir
La statua, ritrovata in mare, nel Canale di Sicilia nel1998,
rappresenta un demone facente parte del corteo orgiastico che
accompagnava il dio greco Dioniso. L’opera potrebbe essere un
originale dell’età ellenistica a cavallo tra il IV e il III secolo
A.C., oppure una copia realizzata tra il II e il I secolo A. C.
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The STATUE, found in the sea, in the Sicily’s Canal in the
1998, represents a Dioniso’s demon. This work is probably an
original of the ellenistic age from IV to III sec. B. C.. or a copy
realized from II to I sec. B. C:.
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Mazara - Sokrates