Ospedale “San Giuseppe”
Ospedale Classificato
20123 Milano - Via San Vittore, 12
UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA
di GASTROENTEROLOGIA ed
ENDOSCOPIA DIGESTIVA
Direttore: Dott. Felice Cosentino
Telefono: 02/ 8599.4811-Fax 02/8599.4176
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
Polo Didattico Centrale
Polipi intestinali
L’intestino (organo deputato all’assorbimento delle sostanze nutritive che provengono
dall’alimentazione) è un tubo della lunghezza di circa
7 metri (ma può variare dai 4 ai 10 metri o anche
più) suddiviso in intestino tenue, o piccolo
intestino (a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e
ileo), e intestino crasso, o grosso intestino.
Quest’ultima parte è formata dal colon destro o
ascendente (con l’appendice), dal colon trasverso,
dal colon sinistro o discendente, dal sigma e dal
retto.
Dunque, il colon e il retto rappresentano assieme la
parte terminale del tratto digestivo. Un tubo di
tessuto muscolare lungo circa un metro ricoperto
all’interno da uno strato di cellule, la mucosa.
Il compito principale del grosso intestino (colon) è
quello di assorbire acqua e sali minerali dal contenuto
intestinale. E si comporta, infine, da serbatoio per le
feci.
I polipi intestinali sono rilevatezze soffici che si formano sulla mucosa dell'intestino,
specialmente nel colon e nel retto. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di
neoformazioni di origine benigna. Con il
passare del tempo, però, alcune tipologie
di polipi (polipi adenomatosi) possono
evolvere in una forma maligna; per
questo motivo la più efficace opera di
prevenzione del cancro al colon è lo
screening
precoce
rivolto
all'identificazione
e
all'eventuale
asportazione dei polipi intestinali.
Dal momento che oltre il 40% dei
soggetti con più di 60 anni presenta
lesioni precancerose (polipi adenomatosi)
è vivamente consigliato sottoporsi ad una
colonscopia (esame di prima scelta)
attorno ai 50-55 anni di età. L'esame
diagnostico di seconda scelta si basa su
una radiografia del colon, eseguita
iniettando del bario ed insufflando aria
(clisma opaco a doppio contrasto). In alternativa può essere eseguita la ricerca di sangue
occulto nelle feci, anche se tale esame non offre le stesse garanzie diagnostiche della
colonscopia. Recentemente è stata introdotta una nuova ed innovativa indagine diagnostica
chiamata colonscopia virtuale, ma il suo impiego rimane tuttora limitato a causa degli
elevati costi.
Qualora si registrassero casi di cancro del colon o di poliposi familiare tra i parenti di
primo grado, lo screening dovrebbe avvenire in età più precoce di due, tre o addirittura quattro
decadi.
Dal momento che l'età media di insorgenza di adenomi precede di dieci anni quella delle
forme tumorali al colon retto, in caso di esito negativo sarà sufficiente ripetere l’esame ogni 35 anni. Se al contrario si osservano e si asportano polipi adenomatosi, il medico consiglierà di
ripetere l'esame a breve distanza di tempo (entro i 6-12 mesi).
Classificazione dei polipi intestinali
Polipi peduncolati: sporgono dalla parete intestinale come un fungo e possono essere
rimossi agevolmente (foto a destra).
Polipi sessili: senza peduncolo, piatti, quindi adesi completamente alla parete del
viscere; la rimozione endoscopica può essere più difficoltosa.
Polipo peduncolato
Polipo sessile
Polipo piatto
Polipo singolo (unico), polipi multipli (1-100), poliposi (>100). La poliposi può essere di origine
sporadica o familiare (legata ad un difetto genico trasmissibile); in quest'ultimo caso il rischio
di degenerazione in un tumore del colon-retto è piuttosto elevato.
Polipi iperplastici ed infiammatori: sono entrambi di origine benigna (non
presentano grossi rischi di evoluzione neoplastica). I polipi infiammatori sono spesso associati
a Colite ulcerosa, Morbo di Crohn, coliti infettive e diverticolosi.
Polipi amartomatosi: sono lesioni non neoplastiche spesso di origine familiare.
Polipi neoplastici o adenomatosi: in base alle caratteristiche macroscopiche ed
istologiche possono trovarsi in uno stadio più o meno avanzato. Si distinguono in polipi
tubulari, polipi villosi (a maggior rischio di cancerizzazione) e polipi misti tubulo-villosi.
Dimensioni: variabili da pochi millimetri a tre - quattro centimetri. La benignità di un
polipo è inversamente proporzionale alla sua dimensione, ma ciò non esclude che anche polipi
piccoli possano essere potenzialmente maligni.
Sintomi polipi intestinali
I polipi intestinali sono generalmente asintomatici e questa loro caratteristica
contribuisce ad accentuarne la pericolosità. Spesso vengono individuati casualmente durante
un esame endoscopico o radiologico; talvolta possono invece manifestarsi con evacuazione di
muco, diarrea mucosa o essere segnalati da perdite rettali di sangue, eventualmente
associate a stati anemici. Questi sintomi sono tanto più comuni quanto maggiori sono le
dimensioni del polipo ed il suo conseguente potenziale maligno. Polipi di grosse dimensioni
possono anche causare ostruzioni intestinali, con conseguente comparsa di coliche addominali.
Infine, se localizzati in sede rettale, possono accompagnarsi a tenesmo (sensazione di
urgente bisogno di defecare).
Fattori di rischio
Gli alimenti che contengono fibra (cereali
integrali e vegetali) hanno un ruolo protettivo nei
confronti di diversi tipi di cancro, ivi compreso quello al
colon. Questo beneficio è legato a vari fattori:
-le fibre insolubili (presenti nei cereali)
trattengono acqua ed aumentano la massa fecale,
diluendo eventuali sostanze cancerogene ed accelerando
la loro espulsione con le feci;
-le fibre solubili (presenti nelle verdure) formano
una massa gelatinosa che "intrappola" gli acidi biliari ed
altre tossine presenti nel lume intestinale;
-la fermentazione della fibra alimentare
operata dalla flora batterica produce acidi grassi a corta
catena che, oltre a ridurre la proliferazione di patogeni e
ad avere proprietà antiputrefattive, sono un ottimo nutrimento per le cellule della mucosa del
colon. Tutto ciò si traduce in un migliore assorbimento delle sostanze nutritive a discapito di
quelle tossiche.
-oltre alle fibre, gli alimenti vegetali forniscono all'organismo un prezioso carico di
antiossidanti e di altre sostanze che possono contribuire al mantenimento dello stato di salute
dell'uomo (isoflavoni, licopene, antociani, acido folico, isocianati ecc.).
Cancro del colon
Un elevato consumo di carni rosse e di grassi saturi favorisce invece la comparsa dei
polipi intestinali e la loro evoluzione in cancro al colon-retto; analogo discorso per obesità,
scarsa attività fisica, abuso di alcol e fumo di sigaretta.
Per quanto riguarda i fattori non modificabili, si è visto che il rischio di polipi aumenta
dalle due alle quattro volte se a soffrirne è un solo familiare e dalle 4 alle 6 se i polipi sono
comuni a 2 parenti di primo grado.
Terapia
L’ esame colonscopico, oltre a permettere una diagnosi accurata, consente anche
l'immediata asportazione del polipo. In casi particolari (come per polipi di grosse
dimensioni) l’intervento sarà rinviato ad una seduta successiva. Una volta rimosso
completamente il polipo, con l’esame istologico si valuterà il grado di evoluzione neoplastica
(displasia lieve, media e grave = polipo benigno), in base al quale il medico deciderà se
l'asportazione endoscopica sia stata sufficiente o se siano necessari interventi più radicali
(asportazione del tratto di intestino colpito dai polipi).
ESEMPIO DI RIMOZIONE COMPLETA DI GROSSO POLIPO DEL COLON
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