DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l’autovalutazione Descrizione Ancor prima dell’unificazione in entrambi i Plessi erano state avviate iniziative volte al miglioramento e all’innalzamento della qualità del servizio offerto al fine di uscire dall’autoreferenzialità e per programmare azioni sempre più aderenti ai bisogni dell’utenza. Il Collegio dei docenti, pertanto, già incanalato verso i percorsi di qualità, a partire dall’anno scolastico 2011/2012 accolse favorevolmente la sollecitazione del Dirigente scolastico ad aderire al processo di autovalutazione guidata CAF‐ MIUR proposto dal FORMEZ. La prof.ssa Pagano, in qualità di Referente alla valutazione dell’Istituzione nei progetti PON e in possesso di specifica formazione, si dichiarò disponibile a seguire l’iter formativo e a coordinare e formare il gruppo di autovalutazione. Di tale gruppo avrebbero fatto parte quelle figure professionali che avevano già delle esperienze pregresse sull’argomento. In quell’occasione il Dirigente scolastico si era impegnato a sostenere il processo di autovalutazione mettendo in atto tutte le azioni di sua competenza: Nomina del responsabile della valutazione; Nomina del gruppo di autovalutazione (GAV); Pianificazione del processo di autovalutazione; Allocazione delle risorse finanziarie. Il RAV prodotto nella prima tornata e nel quale erano emersi i PDD e i PDF dell’Istituzione ebbe anche un feedback positivo dai formatori del FORMEZ e ad esso seguì un PdM che fu realizzato nell’a.s. 2012‐2013. Al fine di verificare i risultati dell’efficacia del PdM il Collegio, su proposta del Dirigente scolastico, ha deliberato una seconda tornata, iniziata nell’a.s.20132014, dove si è deciso di utilizzare gli stessi strumenti del modello CAF, le stesse risorse umane in qualità di componenti del GAV perchè già formate e lo stesso iter. Il Dirigente scolastico anche in quest’occasione è stato promotore e ha supportato tutto il processo mettendo in atto le azioni di sua competenza. Documenti / evidenze Step 2 – Comunicare il progetto di autovalutazione Descrizione Il Referente insieme con il Dirigente scolastico ha steso il Piano di comunicazione che prevedeva la comunicazione dell’avvio del processo, del suo sviluppo e dei risultati, sotto forma di una sintesi del RAV, a tutti gli stakeholders attraverso vari canali: ‐ a tutto il personale in occasione di 3 incontri collegiali aperti al personale ATA, ‐ sul sito web della scuola, ‐ al Consiglio d’Istituto, ‐ al Sindaco, ‐ all’Assessore all’Istruzione, ‐ al Dirigente dell’USR, ‐ al Dirigente dell’USP. Documenti / evidenze -Piano di comunicazione. -Lettera di presentazione. Step 3 – Formare uno o più gruppi di autovalutazione Descrizione Documenti / evidenze Acquisita la delibera del Collegio dei Docenti in data 15 Maggio 2014, è stato nominato il GAV costituito da 5 persone, 4 delle quali ne avevano già fatto parte nell’edizione precedente e questo per non disperdere le competenze acquisite. In quell’ occasione è stato presentato, attraverso slide, il percorso da intraprendere e gli strumenti che sarebbero stati utilizzati ed è stata illustrata la pianificazione del processo. Step 4 – Organizzare la formazione Descrizione Il Dirigente scolastico e il referente alla valutazione hanno redatto un piano di formazione diversificato a seconda dei bisogni dei destinatari. Il referente alla valutazione aveva già seguito nell’edizione precedente sia la formazione del FORMEZ sull’uso del modello CAF che gli incontri con i tutor. I componenti del GAV sono stati formati dal referente alla valutazione attraverso le slide fornite dal FORMEZ. Tutto il personale ha seguito gli incontri collegiali dove sono stati presentati gli strumenti. Documenti / evidenze Piano di formazione Step 5 – Condurre l’autovalutazione Descrizione Tutti i componenti del GAV hanno collaborato alla stesura del RAV mettendo a disposizione le proprie competenze specifiche. Il Prof. Guadalupi ha elaborato un formato digitale del questionario del modello CAF‐MIUR che è stato somministrato a tutto il personale e i risultati sono stati facilmente elaborati. Il referente alla valutazione ha effettuato l’intervista al Dirigente scolastico. Il GAV in diversi incontri, regolarmente verbalizzati, ha compilato la griglia dei fattori abilitanti e la griglia dei risultati. Ogni componente ha ricercato parte della documentazione che costituiva le evidenze riportate nelle griglie. Tutto il materiale così acquisito una volta condiviso è servito ad ognuno di loro per redigere, in forma sintetica il rapporto. Si è concordato di valutare ogni sottocriterio con la griglia PDCA del modello assegnando un punteggio coerente con le evidenze reperite ad ogni voce. Dalla media aritmetica dei diversi punteggi è scaturita la valutazione percentuale del sottocriterio. Durante la riunione di consenso il punteggio finale assegnato ad ogni sottocriterio è scaturito dal confronto dei punteggi assegnati da ciascun componente. La stesura definitiva del RAV è stata realizzata dal referente. Documenti / evidenze -Griglia dei fattori abilitanti. ‐Griglia dei risultati. ‐ Verbali delle riunioni. ‐RAV Step 6 – Stendere un report descrittivo dei risultati dell’autovalutazione Descrizione Documenti / evidenze Il RAV è stato presentato al Dirigente scolastico il 26 giugno 2014 che lo ha ‐ Sintesi del RAV approvato in ogni sua parte e in seguito presentato al Collegio dei docenti ‐ Lettera agli allargato al personale ATA il 27 giugno 2014. stakeholders Una sintesi con i PDF e i PDD emersi è stata pubblicata sul sito web della scuola, è stata inviata al Sindaco, all’Assessore all’Istruzione, al Dirigente dell’USR, al Dirigente dell’USP e pubblicata all’albo della scuola. I principali PDF emersi sono stati: ‐ una buona leadership che sa orientare l’Istituzione verso il miglioramento continuo e sa motivare e supportare il personale agendo come modello di ruolo; ‐ la gestione e il potenziamento delle risorse umane in modo trasparente e coerente con le politiche e le strategie; ‐ una buona gestione delle risorse finanziarie e tecnologiche. I principali PDD emersi riguardano: ‐ la pianificazione delle attività per la modernizzazione e l’innovazione; ‐ l’innovazione dei processi favorendo il coinvolgendo dei cittadini/clienti; ‐ l’individuazione degli indicatori della performance sociale dell’organizzazione; ‐ la misura della reputazione della scuola all’esterno. Step 7 – Elaborare un piano di miglioramento, basato sul rapporto di autovalutazione Descrizione Il GAV ha compilato la matrice importanza/valore e insieme con il Dirigente scolastico ha individuato i fattori critici di successo: ‐ Collaborazione e comunicazione on line interna ed esterna ‐ Controllo e monitoraggio rapporto scuola/famiglia ‐ Rilevazione della soddisfazione degli stakeholders Ciò è servito ad individuare le azioni utili a migliorare il livello complessivo dell’Amministrazione e da perseguire nel PdM. Il Dirigente scolastico in seduta collegiale ha nominato il GdM che risulta costituito dai componenti del GAV integrati dai referenti dei progetti del PdM. Documenti / evidenze ‐Matrice importanza/val ore. ‐ Nomina del GdM Step 8 – Comunicare il piano di miglioramento Descrizione Il Piano di miglioramento è stato comunicato a tutti i portatori di interesse attraverso vari canali. Con tutto il personale è stato condiviso all’interno del Collegio docenti, del Consiglio di Istituto ed è stato affisso all’albo dell’Istituto. Con i genitori rappresentanti è stato condiviso nell’ambito del Consiglio di Istituto e attraverso il sito web. Il Piano sarà anche comunicato al Sindaco e all’Assessore all’Istruzione affinché anche l’ente locale conosca gli interventi che la scuola mette in atto per migliorare la propria performance organizzativa. Inoltre il PdM sarà inviato anche al Dirigente dell’USR e al Dirigente dell’USP. Documenti / evidenze PdM Step 9 – Implementare il piano di miglioramento Descrizione Sono stati nominati i 3 docenti referenti dei rispettivi progetti e sono state pianificate riunioni di monitoraggio del GdM bimestrali allo scopo di controllare la realizzazione dell’intero piano. Il primo progetto, ”Comunicare online”, intende affrontare il problema della scarsa comunicazione e della poca tempestività della stessa fra docenti-docenti, docenti-direzione-segreteria, docenti-famiglie. Il secondo progetto, “Rapporti scuola-famiglia:per una comunicazione efficace” ha come obiettivo, quello di accrescere il successo scolastico dei discenti attraverso un miglior rapporto scuola – famiglia. La collaborazione è tanto più efficace quanto più sono chiari gli obiettivi e i ruoli di ciascun componente. Documenti / evidenze Il terzo progetto, “La misura della soddisfazione dei portatori di interesse”, intende agire sulla strutturazione di un sistema di rilevazione e di successiva rielaborazione dei dati, per misurare la soddisfazione del personale e dei portatori d’interesse.