Corrente Elettrica Finora abbiamo considerato le cariche elettriche fisse: Elettrostatica Consideriamole adesso in movimento ! La carica in moto forma una corrente elettrica. L’intensità di corrente è uguale al “tasso” (rapidità) con cui le cariche si muovono attraverso una ipotetica sezione di un conduttore dq i dt • La direzione della corrente è definita come la direzione in cui si muovono le particelle cariche positivamente. Comunue, la corrente è uno scalare. Q Q n V q n A xl q n A vd t q I n q vd A t Fisica II - Informatica Corrente Stazionaria (o continua) Una corrente elettrica la cui intensità non varia nel tempo. Una volta raggiunto lo stato stazionario, la corrente è la stessa attraverso una qualunque sezione di un conduttore (continuità). La carica totale che passa attraverso una sezione in un intervallo di tempo t è data da t q dq idt it 0 Unità SI : Ampere (A) 1 A = 1 C/s Fisica II - Informatica Densità di Corrente • La densità di corrente è un vettore. • La direzione della densità di corrente in un dato punto è la direzione in cui si muove una carica positiva. • L’intensità della densità di corrente è tale che la corrente totale attraverso una sezione è data da Linee di flusso del campo di corrente i J dA se la corrente èuniforme e parallela a dA i J dA J dA JA Fisica II - Informatica J i A Aspetti Microscopici • Quanti elettroni mobili che ci sono in un conduttore ? Esempio – Il rame è utilizzato comunemente nell’impianto elettrico delle abitazioni. Quanti sono gli elettroni mobili che troviamo in un filo di rame ? La densità del rame è 8.95 g/cm3 ed il suo peso molecolare 63.5 g/mole (in una mole di qualunque sostanza contiene un numero di atomi pari al numero di Avogadro 6.021023 atomi. Nell’ipotesi che vi sia un solo elettrone mobile per ciascun un atomo di rame: m 63.5 g 3 V 7.09 cm 8.95 g cm3 N Av 6.02 1023 elettroni 22 elettroni 28 elettroni n 8.49 10 8.49 10 3 3 V 7.09 cm cm m3 Fisica II - Informatica Aspetti Microscopici • Le cariche mobili, cioè gli elettroni, si trovano nei conduttori con una densità, ne (ne 1029 m-3) • Il campo elettrico E mette in moto gli elettroni: – tutte le cariche si muovono con una velocità, ve – “gran parte” del moto è di tipo “casuale” (in tutte le direzioni on media nulla) con una piccola velocità media eguale a vd velocità di deriva La velocità dovuta al moto casuale è dell’ordine di 106 m/s. Mentre, la velocità di deriva è solo 10 -5 m/s. Fisica II - Informatica Aspetti Microscopici • Densità di Corrente, J, è data da J = qenevd – unità di J è C/m2sec ovvero Ampere/m2 – la corrente, I, è J moltiplicato l’area della sezione, p.es. I = J pr2 se circolare. • Il campo E in un conduttore è generato da una batteria • Le cariche sono messe in movimento, ma vengono “diffuse” in tempi molto brevi da “oggetti” sul loro cammino – c’è un grande “affollamento” all’interno del metallo – difetti, vibrazioni reticolari, ecc. • Tipico tempo di “diffusione” t = 10-14 sec • le cariche sono accelerate durante questo tempo e, successivamente, diffuse casualmente Fisica II - Informatica Aspetti Microscopici • A che velocità si muovono gli elettroni mobili ? Esempio – Un filo di rame ha diametro di 2.5 mm2 e sezione di circa 5 mm2, se è attraversato da una corrente di 10 A a che velocità media si muovono gli elettroni ? Noto il numero di elettroni liberi nel rame (vedi es. precedente), la velocità di deriva vale: J I vd ne neA 10 C s 4 m 1.46 10 elettroni s 19 6 2 8.49 1028 1.6 10 C 5 10 m m3 Non sembra particolarmente elevata: ci vogliono circa 15000 sec per percorrere 1 metro (4 ore !!!). Fisica II - Informatica Aspetti Microscopici • la velocità media raggiunta in questo F ma v eEt d tempo è [ eE=forza, forza/m = a, v=at ] m • la densità di corrente è J = nevd , quindi la corrente è proporzionale ad E che è proporzionale alla d.d.p. I J v E V V I R V 1V R resistenza unità di misura ohm , 1 I 1A • In diversi casi R=cost al variare di V Legge di OHM Legge di OHM non è una legge fondamentale della natura ! Piuttosto è una relazione empirica valida soltanto per certi materiali e/o dispositivi, in un campo limitato di condizioni ! p.es. i semiconduttori, ed i dispositivi (diodo, transistor) sono non-ohmici Fisica II - Informatica Validità della legge di Ohm Un materiale conduttore obbedisce alla legge di Ohm quando la resistività del materiale è indipendente dall’intensità e direzione del campo elettrico applicato. ohmico non-ohmico Comunque, la resistività è, in generale, dipendente dalla temperatura. La dipendenza è all’incirca lineare (per i metalli), i.e. 0 0 T T0 coefficiente di temperatura della resistività, I metalli obbediscono alla legge di Ohm solo quando la temperatura è mantenuta costante durante la misura. Fisica II - Informatica Resistività e coefficienti termici della resistività per alcuni materiali: Fisica II - Informatica Aspetti Microscopici (definizioni) Sulla base delle relazioni precedenti possiamo riscrivere la legge di OHM in forma microscopica (prescindendo dalla forma e dimensioni del conduttore): ne2t J m Conducibilità ne 2t m Fisica II - Informatica E ovvero J E Resistività 1 E J R I Resistenza I V •Resistenza La resistenza è definita come il rapporto tra la d.d.p. applicata e la corrente che la attraversa. V R I Unità: OHM = Effetto delle dimensioni R L A E j A L • All’aumentare della lunghezza, il flusso di elettroni è limitato • All’aumentare dell’area della sezione il flusso è favorito • Analogia (macroscopica) con il flusso di acqua in una conduttura Fisica II - Informatica Aspetti Macroscopici • Le proprietà di un materiale dipendono dalle sue proprietà microscopiche Se il materiale è uniforme: j I A V EL E j A L I ρL V EL jL L I A A Fisica II - Informatica V IR L con R A Legge di Ohm (R=cost.) Aspetti Macroscopici (riassumendo ...) V IR con L R A E j A L Legge di Ohm: è indipendente dalla forma del resistore. La formula per R NON E’ la legge di Ohm, ed è valida per conduttori di sezione arbitraria, MA SOLO SE la sezione è la stessa per tutta la lunghezza. Fisica II - Informatica Esempio #1 Due resistori cilindrici sono realizzati con lo stesso materiale, e sono di lunghezza eguale. Il primo resistore ha diametro d, ed il secondo resistore ha diametro 2d. Confrontare la resistenza dei due cilindri. a) R1 > R2 Fisica II - Informatica b) R1 = R2 c) R1 < R2 Esempio #2 Due resistori cilindrici sono realizzati con lo stesso materiale, e sono di lunghezza eguale. Il primo resistore ha diametro d, ed il secondo resistore ha diametro 2d. Se la stessa corrente fluisce attraverso entrambi i resistori, confrontare le velocità di deriva medie degli elettroni nei due resistori: a) v1 > v2 Fisica II - Informatica b) v1 = v2 c) v1 < v2 Superconduttori Per una classe di metalli e composti noti come superconduttori la resistenza diventa zero al di sotto di una particolare temperatura critica Tc. Levitazione di un magnete permanente su un disco superconduttore alla temperatura dell’azoto liquido -196 ºC (77 K). Fisica II - Informatica Energia e Potenza nei circuiti elettrici V Supponiamo che la corrente nel circuito in fig. sia i, fluendo attraverso la d.d.p. V. In un intervallo di tempo dt, la quantità di carica che si muove da a a b è quindi dq = idt. La variazione nell’energia potenziale associata con questa carica è dU dq V idt V Rammentiamo: Potenza = (Energia)/(intervallo di Tempo) Pertanto, la potenza associata con il trasferimento di carica è Per un dispositivo di resistenza R, la dissipazione di potenza è Fisica II - Informatica dU P iV dt Tre modi per scrivere P. 2 V Pi R R 2 Generatore di forza elettromotrice f.e.m. Un dispositivo che mantiene una differenza di potenziale tra una coppia di terminali • batterie • generatori elettrici • celle solari • termopile • celle a combustibile L’energia si conserva ! Un dispositivo f.e.m. converte semplicemente altre forme di energia (p.es., chimica, meccanica, solare, termica, e così via) in energia elettrica. Fisica II - Informatica F.E.M. Forza Elettromotrice All’interno di un dispositivo f.e.m., i portatori di carica positiva si muovono dal terminale a potenziale più basso (cioè, il terminale negativo) a quello a potenziale più alto (cioè, il terminale positivo). Quindi del lavoro deve essere svolto nel processo. La f.e.m. del dispositivo è definita come lavoro per unità di carica: dW dq Fisica II - Informatica unità SI: volt (V) 1 J/C = 1 V Dispositivi f.e.m. ideali e reali • Dispositivo f.e.m. ideale: un dispositivo f.e.m. in cui i portatori di carica non subiscono alcun effetto di resistenza elettrica quando si muovono da un terminale all’altro. In questo caso, la differenza di potenziale tra i due terminali è eguale alla f.e.m. del dispositivo. • Dispositivo f.e.m. reale: un dispositivo f.e.m. in cui i portatori di carica subiscono un effetto di resistenza elettrica quando si muovono da un terminale all’altro. In questo caso, la differenza di potenziale tra i due terminali è più piccola della f.e.m. del dispositivo, a causa della dissipazione di energia interna. Ci riferiamo a questo fenomeno come caduta di tensione Ohmica. Fisica II - Informatica Conservazione dell’energia Consideriamo un circuito costituito da una batteria ideale (B) con f.e.m. , un resistore R, e due fili di connessione (con resistenza trascurabile). • Conservazione Energia: l’energia dissipata nel resistore deve eguagliare il lavoro fatto dalla batteria Durante un intervallo di tempo dt, il lavoro svolto dalla batteria è dW = dq = i dt, e l’energia dissipata nel resistore è dE = i2R dt. Eguagliando le due relazioni si ha i = / R. Fisica II - Informatica Generatore di f.e.m. reale V I r I RI r I poichè V I R Rr 2 2 Pbatt I I R I r la resistenza interna del generatore deve essere trascurabile rispetto a quella del carico per avere un efficiente trasferimento di energia ! Fisica II - Informatica Resistori in serie Consideriamo un circuito costituito da una batteria ideale e due lampadine con resistenze R1 e R2. deve essere I cost per cui V Vac Vab Vbc IR1 IR2 quindi V IReq IR1 IR2 Req R1 R2 in generale Req R1 R2 R3 ... La resistenza equivalente di un insieme di resistori collegati in serie è uguale alla somma delle singole resistenze ed è sempre maggiore di ciascuna di esse Fisica II - Informatica Resistori in parallelo Consideriamo un circuito costituito da una batteria ideale e due lampadine collegate in parallelo con resistenze R1 e R2. deve essere V cost quindi I I1 I 2 1 1 1 in generale Req R1 R2 1 1 V V V V R1 R2 R1 R2 Req 1 1 1 1 ... Req R1 R2 R3 L’inverso della resistenza equivalente di due o più resistori collegati in parallelo è uguale alla somma dell’inverso delle singole resistenze ed è sempre minore del più piccolo resistore Fisica II - Informatica Esempio 1) 2) 3) 4) Le lampadine collegate al generatore in questo modo, sono tutte eguali: quale sarà, nell’ordine, la loro luminosità ? cosa succede se si interrompe A (“si brucia) ? se si interrompe C ? se si interrompe D ? 1. in C e in A+B passa la stessa corrente, quindi C sarà più luminosa di A o B, che hanno la stessa luminosità; D non si accenderà mai (ha i terminali in corto-circuito) 2. B si spegne, C più luminosa, D sempre spenta 3. A e B più luminose, D sempre spenta 4. ininfluente Fisica II - Informatica Esempio a) trovare la resistenza equivalente della rete di resistori in grafico b) qual è la corrente in ciascun resistore se la d.d.p. tra a e c vale Vac=42V Applicando le relazioni per collegamento in serie e parallelo di resistenze Req 14 La corrente nelle resistenze da 8 e 4 è cost usando V IR si ha V 42V I ac 3A Ai capi b e c V cost quindi Req 14 6 I1 3 I 2 da cui I 2 2 I1 , inoltre I1 I 2 I 3 A I1 1 A e I 2 2 A Fisica II - Informatica