CLASSI DI PRIORITÀ PER PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI Tipolitografia Nike Kai Dike - Fiesso Umbertiano (Ro) - Tel. 0425 741200 r.a. PRESENTAZIONE Per troppo tempo il principio dell’equità nell’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali è stato governato unicamente dal principio del tempo, secondo il quale il paziente che arriva per primo a prenotare una visita gode del diritto di precedenza. Questo modo tradizionale di regolare l’accesso agli ambulatori, a causa del dilatarsi dei tempi di attesa, presenta evidenti rischi, specie per i pazienti la cui patologia richiederebbe una diagnosi e un trattamento tempestivi , e non tiene in dovuto conto né il diritto dei pazienti ad essere curati secondo la priorità del loro bisogno né l’esigenza di un uso appropriato delle risorse pubbliche. Abbiamo, quindi, avviato con i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti un percorso comune per definire, per alcune prestazioni, una modalità di accesso che rispetti l’esigenza clinica del paziente di ottenere il trattamento appropriato in tempo utile e individui un “diritto di precedenza” rispetto ad altri su basi cliniche e non solo su parametri temporali. Rispetto alla prassi precedentemente adottata, ovvero la cosiddetta richiesta “con cortese sollecitudine”, questa procedura rappresenta un passo avanti, perché prevede che vengano esplicitamente definiti e concordati quali siano i sospetti diagnostici che danno diritto a una corsia preferenziale all’accesso a prestazioni sanitarie, stabilendo i relativi tempi massimi di attesa. Questa metodologia inizia ad essere applicata ora nell’Azienda ULSS 18 partendo da un primo gruppo di tre prestazioni di diagnostica strumentale, ma è destinata, in futuro, ad estendersi alle altre prestazioni che presentano tempi di attesa troppo lunghi, creando situazioni di non equità nell’accesso alle prestazioni al momento giusto. Si tratta di uno strumento organizzativo avanzato che è stato adattato alla realtà locale da un gruppo costituito sia da Medici di famiglia che da Medici ospedalieri. La sua efficacia dipende essenzialmente dalla partecipazione di tutti i Medici e degli stessi utenti, che vanno resi consapevoli della necessità di un uso appropriato delle risorse messe a disposizione della collettività per i bisogni sanitari prioritari. Ci auguriamo che tutti condividano attivamente la logica di questo percorso di miglioramento, che può essere considerato il fondamento di un “patto” tra Azienda e Medici, in cui è fondamentale siano coinvolti anche gli assistiti. E’ essenziale che tutti i Medici rafforzino nei loro assistiti la convinzione che solo il rispetto di regole condivise può assicurare a tutti di poter fruire tempestivamente delle prestazioni necessarie al momento opportuno. Ottobre 2004 Il Direttore Generale Perché applicare classi di priorità alle liste di attesa ? Il problema delle liste di attesa è un problema comune a molti Paesi Occidentali e diffuso in Italia in tutte le Aziende Sanitarie. L’esperienza dimostra che non basta aumentare l’offerta ambulatoriale per risolvere il problema delle liste. Pertanto, come già avviene nei servizi di Pronto Soccorso, con il triage, o per la Fisiatria con la distinzione fra visita urgente, visita sollecita e visita differibile, in molte ASL i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti hanno concordato insieme alcune corsie preferenziali per esigenze diagnostiche prioritarie, stabilendo, per le principali indicazioni ritenute appropriate, quali sono i tempi massimi di attesa compatibili con la sintomatologia riferita e il sospetto clinico, senza compromettere il decorso clinico della malattia. Quali sono i criteri o le scelte alla base della prioritarizzazione delle liste di attesa ? Il sospetto diagnostico che determina la richiesta di approfondimento specialistico permette di inserire la richiesta del Medico in una delle classi di priorità, in base alla possibilità che la conoscenza della diagnosi probabile ha di modificare la prognosi e di influenzare significativamente la sintomatologia (dolore, disfunzione, disabilità..) e il comportamento terapeutico. Quali sono i tempi e le modalità di accesso previste per ciascuna classe ? Per le emergenze ci si rivolge al Pronto Soccorso • La visita urgente (classe A) viene eseguita entro 48 ore, esclusi i prefestivi e i festivi. Il Paziente si presenta direttamente nell’ambulatorio specialistico nei normali orari di apertura. L’esame verrà eseguito di norma in coda o all’inizio degli esami prenotati, compatibilmente con le condizioni cliniche del paziente . • La visita sollecita (classe B) viene prenotata dal CUP per essere eseguita entro 7-10 giorni . • La visita differibile (classe C) viene prenotata dal CUP per essere eseguita entro un arco temporale di 3040 giorni. • Tutte le altre indicazioni (classe D), così come le prescrizioni senza codice, vengono prenotate nel primo posto disponibile della lista ordinaria o nei posti eventualmente inutilizzati delle classi B e C. Le classi di priorità sono linee guida ? No. Sono uno strumento di programmazione funzionale che deve essere coerente con il contesto clinico del caso. Il loro obiettivo primario è organizzare le liste di attesa in modo da poter dare risposte in tempi utili a tutti i pazienti e comunque tale da evitare che la lista d’attesa incida in modo negativo sul livello assistenziale. Come deve essere compilata la richiesta ? Si richiama l’art. 37 comma 2 del D.P.R. n.270/2000 : “la richiesta di indagine, prestazione o visita specialistica deve essere corredata dalla diagnosi o dal sospetto diagnostico. Occorre che alla diagnosi o al sospetto diagnostico per cui viene richiesto l’esame sia affiancata l’indicazione della “classe” di priorità A , B, C o D. Che succede in mancanza della codifica della classe di priorità sull’impegnativa ? L’esame richiesto verrà inserito nella lista d’attesa ordinaria, classe D, poiché gli uffici amministrativi non possono applicare a posteriori il presente protocollo di prioritarizzazione. CODICE A DA ESEGUIRE ENTRO 48 ORE (esclusi i giorni prefestivi e festivi) CODICE B DA ESEGUIRE ENTRO 7-10 GIORNI CODICE C DA ESEGUIRE ENTRO 30-40 GIORNI CODICE D ASSENZA DI PRIORITA’ La richiesta di indagine, prestazione o visita specialistica deve essere corredata dalla diagnosi o dal sospetto diagnostico. Art. 37 comma 2 D.P.R. n.270/2000 PROTOCOLLO PER LA PRIORITARIZZAZIONE ELETTROMIOGRAFIA - - L’esame elettromiografico come indagine funzionale non fornisce informazioni circa l’eziologia della malattia mentre può essere utile per una diagnosi di sede; È necessario circoscrivere l’indagine per ridurre al minimo il disagio per il paziente; L’esame può essere di difficile esecuzione in persone anziane affette da lesioni neurogene croniche, malattie sistemiche, vasculopatie periferiche, obesità, ulcere trofiche o edema; È necessario avvertire l’esaminatore dell’assunzione di farmaci anticoagulanti, della presenza di pacemaker cardiaci o di stimolatori elettrici; segnalare patologie della coagulazione, malattie infettive a trasmissione ematica. A. URGENTE: necessità di una diagnosi entro 48 ore (esclusi i prefestivi e i festivi ). Una patologia che richiede un esame E.M.G. urgente richiede sempre una valutazione con visita neurologica, per disporre il percorso diagnostico opportuno. In rari casi ospedalizzati si configura l’urgenza (sindrome di Guillain-Barrè, botulismo, tetano, miastenia, ecc…). B. SOLLECITA: non prevista per questo esame. C. DIFFERIBILE: necessità di una diagnosi entro 30 giorni. La raccomandazione di esecuzione in un periodo di tempo compreso tra tre e quattro settimane dall’evento patogeno, si basa sul presupposto che i segni di denervazione si manifestano dopo tale tempo dall’insorgenza della patologia. Ventuno giorni rappresenta il tempo minimo utile per una diagnosi funzionale e prognostica anche per una patologia in fase acuta. Anticipare troppo l’esecuzione dell’esame potrebbe inficiare il risultato diagnostico. Mentre dopo una lesione i segni di interruzione sono immediatamente evidenti, i segni di denervazione ottenibili con esame E.M.G. compaiono solo dopo un certo periodo di tempo. La richiesta di E.M.G. differibile deve essere sostenuta da dati clinici e/o strumentali documentati: • segni di importante compromissione motoria e/o sensitiva (lesione di plesso o tronculari da trauma o stiramento); • valutazione funzionale di radicolopatia compressiva prima di intervento chirurgico. D. ORDINARIA: necessità di una diagnosi entro 60 giorni. ð NEUROPATIE (mononeuropatia multipla/polineuropatia); ð NEUROPATIE FOCALI (sindrome del Tunnel Carpale, Ulnare al gomito, Peroneo al capitello, femorale, Sindrome del Tunnel Tarsale); ð RADICOLONEUROPATIE subacute - croniche; ð RADICOLOPATIE CERVICALI E LOMBOSACRALI (dopo esame RX di I° livello e TAC e/o RMN di II° livello); ð PLESSOPATIE CERVICO-BRACHIALI E LOMBOSACRALI; ð MIOPATIE preceduta da visita specialistica; ð ALTERAZIONI DELLA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE (es. miastenia gravis) preceduta da visita specialistica; ð MALATTIA DEL MOTONEURONE (es. sclerosi laterale amiotrofica), preceduta da visita specialistica; ð NERVI CRANICI V,VII,XI,XII, (preceduta da visita specialistica). A cura di: P. Passadore, R. Geraci, D. De Grandis, M. Bottoni, G.F. Munari PROTOCOLLO PER LA PRIORITARIZZAZIONE MAMMOGRAFIA L’accesso alle liste di attesa viene definito sulla base del criterio di gravità clinica e di quello della appropriatezza delle indicazioni. Il gruppo di lavoro ritiene sufficiente applicare alla mammografia 3 delle 4 classi di priorità teoricamente individuabili. A. URGENTE: va assicurata entro 48 ore, esclusi i prefestivi e i festivi, in quanto una tempestiva diagnosi può condizionare il trattamento terapeutico e la prognosi della paziente. Si accede, senza prenotazione, al CUP nei seguenti modi: • Direttamente, presso la SOC di radiologia, negli orari di apertura (la decisione sulla priorità dell’accoglienza, rispetto ai pazienti in prenotazione normale, spetta allo specialista radiologo). B. SOLLECITA: non prevista per questo esame. C. DIFFERIBILE: viene utilizzata per casi con sospetto diagnostico che richiedono una diagnosi entro 30 giorni. D. ORDINARIA: casi che non richiedono una risposta entro tempi ravvicinati e che, pertanto, possono essere assegnati al primo posto disponibile. Lo screening nelle età a rischio viene programmato ogni due anni Nota: ð allo scopo di contenere i tempi di attesa è importante che il Medico di Medicina Generale solleciti il più possibile le proprie pazienti, di età compresa tra i 50 e il 69 anni, ad aderire al “Programma di Screening” fornito gratuitamente dall’Azienda ULSS 18. Classi di priorità di invio delle pazienti Urgente o classe A (entro 72 ore, esclusi i prefestivi e i festivi) Nodulo mammario irregolare o dubbio alla palpazione con presenza o meno di retrazione del capezzolo, pelle a buccia d’arancia. Differibile o classe C Ordinaria o classe D (entro 30 giorni) Esame motivato, Follow-up per richiesto dallo mammario specialista (Oncologo, Chirurgo, Radioterapista, Radiologo, Ginecologo) ca Secrezione ematica o dubbia Controllo preventivo in asintomatica Mastite che non si risolve dopo adeguata terapia o mastite in età sospetta Richieste senza indicazione prioritaria Pazienti asintomatiche con fattori di rischio Autori del documento: I. Cappello, G. Finco, D. Lucianò, P. Sartori PROTOCOLLO PER LA PRIORITARIZZAZIONE ECOCOLORDOPPLER Le indicazioni all’ecocolordoppler sono state raggruppate in tre classi, oltre all’urgenza, secondo un criterio di priorità clinica. A) URGENTE La valutazione del paziente con sintomi di ischemia acuta o rapidamente ingravescente richiede una visita specialistica urgente, richiedibile direttamente negli ambulatori di Neurologia, Angiologia e Chirurgia Vascolare negli orari di apertura o, nei casi di emergenza per il tramite del Pronto Soccorso. Non è quindi richiesta la prenotazione. Successivamente alla visita, lo Specialista disporrà il percorso diagnostico più indicato. B) SOLLECITA Vengono assegnate a questa categoria le richieste da eseguire entro 10 gg. ( vedi schema ) C) DIFFERIBILE Vengono assegnate a questa categoria le richieste da eseguire entro 40 gg. ( vedi schema ) D) ORDINARIA Richiesta di prestazione che non ha evidenziato priorità , alla quale verrà assegnato il primo posto disponibile. Vengono assegnate a questa categoria anche tutte le richieste prive di codice. I controlli, richiesti dagli Specialisti per il follow-up di pazienti con patologia già diagnosticata o in trattamento, sono per lo più programmati con cadenze precise. Le richieste che non trovassero disponibilità entro i termini richiesti dagli stessi Specialisti devono essere inseriti in forzatura nelle liste esistenti FATTORI DI RISCHIO : la compresenza di più fattori di rischio cardiovascolare costituisce indicazione per l’esecuzione di una indagine ecocolordoppler, secondo il giudizio clinico prognostico di gravità delle condizioni associate e solo quando il risultato dell’esame può modificare i successivi comportamenti assistenziali e/o la qualità di vita del paziente: familiarità, età >65 anni, ipertensione, diabete, dislipidemia, obesità, fumo, ipercolesterolemia, iperomocisteinemia, fibrillazione atriale. INDICAZIONI INAPPROPRIATE Si considerano inappropriate le seguenti indicazioni in assenza di ulteriori sintomi neurologici • • • • • • • • Vertigine rotatoria o posizionale, acuta o in remissione Cefalea Lipotimia Sincope (sia vaso vagale che cardiogena) Tinnito (percezione di suono in assenza di stimolo acustico) Sintomi vaghi come “confusione”, “perdita della memoria”, “intontimento” Demenza Pazienti con controindicazione all’intervento di Trombo Endoarteriectomia Carotidea, a causa di patologie concomitanti Documento a cura di: P.G. Astolfi, M. Chinaglia, G. Ghisellini , F. Giandoso, C. Mari. ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI Classi di priorità Quadro clinico Attesa massima A B C D 48 ore 10 gg 40 gg no priorità Segni/ sintomi di Isch. Cereb. acuta Soggetto asintomatico con presenza di più fattori di rischio (vedi nota) Soffio carotideo asintomatico Differenza PAO dx /sx >30 mm Hg Coronaropatia grave Arteriopatia ostruttiva periferica TIA pregresso diagnosticato carotideo Stenosi carotidea diagnost. e asintom. visita urg. D C C C C D D ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI : Distretto Arterioso Segni/sintomi di ischemia acuta Soggetto asintomatico con presenza di più fattori di rischio (vedi nota) Claudicatio intermittens severa , a < 50 metri , senza altri segni di ischemia Claudicatio intermittens >50 metri senza altri segni di ischemia Soffio arterioso addominale, iliaco, femorale Assenza di polsi periferici in paziente paucisintomatico Pregressa diagnosi di Arteriopatia Obliterante Cronica Progressiva 2° stadio, clinicamente stabile Pregresso intervento rivascolarizzazione visita urgente D B C C D D D ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI: Distretto Venoso Segni / sintomi di trombosi venosa profonda in atto Segni / sintomi di tromboflebite superficiale (coscia prossimale) Sindrome post-trombotica Trombosi venosa recente Varicocele o arteria peniena Varici senza complicanze: studio per intervento A visita urgente A visita urgente D D D D ECOCOLORDOPPLER ARTI SUPERIORI: Distretto Arterioso Segni/ sintomi di ischemia acuta Soggetto asintomatico con presenza di più fattori di rischio (vedi nota) Soffio sottoclaveare Assenza o netta iposfigmia dei polsi radiale e/o ulnare Differenza PAO dx e sx > 30 mm Hg visita urgente D C C C ECOCOLORDOPPLER ARTI SUPERIORI: Distretto Venoso Segni/ sintomi di Trombosi VP in atto Tromboflebite superficiale in atto Trombosi venosa recente visita urgente visita urgente A A D