Piano Regionale della Prevenzione
DGR 1434 del 22.12.14
Recepimento Intesa Stato Regioni
156 del 13 novembre 2014
Piano Nazionale della Prevenzione
ASUR Azienda principale del SSR per
attuazione del PRP
 Attori principali del PRP le strutture territoriali
 Un compito specifico «duplice» ai Dipartimenti
di Prevenzione:


Svolgere azioni specifiche di «competenza» storica
Sostenere il collegamento tra le reti del SSR e tra queste ed attori
esterni
 Pur se non siamo unici attori (ATS, Az. H, ecc.)
siamo comunque i più ‘attrezzati’, seppure in
difficoltà, perché abbiamo competenze
specifiche unite alle infrastrutture (reti)
Le difficoltà maggiori
 Una parte del PRP è in continuità con programmazioni e attuazioni dei PRP
precedenti, ma si aggiungono tematiche di grande rilievo in precedenza
assenti:
 Contrasto alle dipendenze
 Individuazione precoce e contrasto al disagio mentale
 Ambiente e salute
 Sicurezza alimentare e veterinaria
 La metodologia da utilizzare e la valutazione più stringenti
 Le risorse, soprattutto umane, diminuite e la difficoltà della riorganizzazione
in atto
Condivisi gli obiettivi del PRP, è indispensabile lavorare
insieme sulle ipotesi, anche organizzative, per il
raggiungimento degli obiettivi richiesti
Intersettorialità
Efficacia e costoefficacia
Sorveglianza
Conoscenza
Equità
Sostenibilità
Governance
Sviluppo
Erogazione e
stewardship
PNP
La vision
e i principi
Piano Nazionale della
Prevenzione
Visione “alta” strategica
Durata quinquennio
Piani Regionali
di Prevenzione
Azioni centrali
Ministero Salute
Programmazione operativa
Frazionata
Scheda
valutazion
e
ex-ante
PRP
79 obiettivi centrali
119 indicatori
Macro obiettivi
Tutti da perseguire
MO1
Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle
malattie non trasmissibili
MO2
Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali
MO3
Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani
MO4
Prevenire le dipendenze da sostanze
MO5
Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti
MO6
Prevenire gli incidenti domestici
MO7
Prevenire gli infortuni e le malattie professionali
MO8
Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute
MO9
Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie
MO10
Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza
alimentare e sanità pubblica veterinaria
Accountability dell’organizzazione e sostenibilità della
prevenzione
……. Rendicontazione o responsabilità rispetto agli esiti
……. Nel campo della «governance» si riferisce all’oibbligo per un
soggetto di rendere conto delle proprie decisioni e di essere
responsabile per i risultati conseguiti.
…….. Verifica a posteriori dei risultati ottenuti in relazione agli
obiettivi stabiliti
I risultati da conseguire in ciascun anno di attività ed i risultati
della valutazione finale al 2018, sono parte della valutazione LEA
alla quale in ciascun anno il SSR è sottoposto da parte del
Ministero. Risultati insufficienti possono comportare tagli al FSR
Dalla DGR 1434/2014 (pag. 121)
Il PNP fornisce dunque delle indicazioni per “l’accountability, della
organizzazione e sostenibilità della prevenzione” che, nell’ambito
della attuale organizzazione del SSR della Regione Marche, si
traduce nella necessità di definire una rete di punti di
coordinamento, con un modello similare a quanto già adottato con
DGR 347/2014 “linee di indirizzo per la promozione della attività
fisica nelle Marche”. Questo prevede per ciascuna Area Vasta la
formazione di un gruppo tecnico multidisciplinare di operatori del
SSR, con un coordinatore nominato dalla Direzione, allargato ai
soggetti portatori di interesse sia istituzionali che non istituzionali.
Tale gruppo ha il compito di supportare il governo delle fasi
attuative in ciascun territorio.
Ridurre le Diseguaglianze





L’ approccio lungo tutto l’arco della vita
L’aumento negli operatori delle competenze per il
sostegno al cambiamento
Lo sviluppo di competenze diffuse su approccio alla
popolazione
Interventi Multicomponenti, attraverso azioni indirizzate
al raggiungimento di obiettivi specifici regionali su diversi
fattori di rischio
(es. la riduzione della sedentarietà può prevenire gli incidenti
domestici)
Indirizzare le risorse verso azioni efficaci
Miglioramento degli interventi
Tutto il processo punta ad un miglioramento
PIANO
Programma
Linea di
Intervento
Linea di
Intervento
Programma
Linea di
Intervento
Programma
PROGRAMMI PRP MARCHE
Bambini DOP:
1 Denominazione
di Origine
Protetta
2 Scuola e Salute
…è tutto un
Programma!
3 Mi prendo cura
7
8
Promozione
della Salute
per fascia
d’età e/o
contesti
9
di me
4 Salute
d’Argento
Gli Screening
oncologici:
5 prevenire è
volersi bene
6 Lavorare per
vivere
10
Ambiente…. In
Salute
Per un sistema
Vaccinale
Regionale
maturo
Area Sanità
Pubblica
Preparazione e
Risposta della
Sanità Pubblica
alle Emergenze
Prevenzione
Randagismo
Urbanizzazione
animali
d’affezione
11 Sicurezza
Alimentare
Prevenzione
12 delle Malattie
Infettive
Trasmissibili
Area Veterinaria
Sicurezza
Alimentare
Perché i programmi hanno questa impostazione? (1)
 Perseguire trasversalità tra le reti formali e informali
 Superare la logica di Progetto verso una logica di




Processo
Perseguire strategie di Empowerment per attivare
risorse
Ricercare le migliori evidenze di efficacia
Ridurre le diseguaglianze
Questo percorso metodologico può avere come valore
aggiunto per l’ASUR l’»accompagnamento» attraverso
azioni concrete, della riorganizzazione in area vasta
Perché i programmi hanno questa impostazione? (2)
 Deve essere perseguita sin dalla prima fase l’integrazione
strategica con la realtà SOCIALE, attraverso il
coinvolgimento operativo già in fase di programmazione
dei Coordinatori d’Ambito
 5 Coord. ATS 1 x AV, fanno parte del Coordinamento
regionale del PRP, realizzando già a livello regionale la
logica della rete intersettoriale, completata dalla
componente scolastica (USR) committente del percorso
delle Scuole che Promuovono Salute.
Caratteristiche dei Programmi
Alcuni PROGRAMMI, sulla base degli obiettivi che
perseguono, si sviluppano con logiche più “di settore”
Ad es. prevedono il lavoro coordinato di Enti e Istituzioni
Altri PROGRAMMI sono caratterizzati da forte
trasversalità
Prevedono di … lavorare insieme in un modo diverso
PROGRAMMI PRP MARCHE
Bambini DOP:
1 Denominazione
di Origine
Protetta
2 Scuola e Salute
…è tutto un
Programma!
3 Mi prendo cura
7
8
Promozione
della Salute
per fascia
d’età e/o
contesti
9
di me
4 Salute
d’Argento
Gli Screening
oncologici:
5 prevenire è
volersi bene
6 Lavorare per
vivere
10
Ambiente…. In
Salute
Per un sistema
Vaccinale
Regionale
maturo
Area Sanità
Pubblica
Preparazione e
Risposta della
Sanità Pubblica
alle Emergenze
Prevenzione
Randagismo
Urbanizzazione
animali
d’affezione
11 Sicurezza
Alimentare
Prevenzione
12 delle Malattie
Infettive
Trasmissibili
Area Veterinaria
Sicurezza
Alimentare
APPROCCIO GLOBALE
Alcuni PROGRAMMI caratterizzati da forte trasversalità
richiedono un approccio globale
per consentire di raggiungere trasversalmente Macro
Obiettivi e Ob. Centrali che hanno strategie comuni e/o
sovrapponibili
Quelli che intendono promuovere attivamente azioni di
contrasto ai comportamenti a rischio nella popolazione
Struttura della pianificazione
Quadro logico
centrale
MACROBIETTIVI PNP:
n. 1,3,4,5,6,7,8
Obiettivi
centrale
Indicatori
centrali
10
10
Programma: Scuola e
salute è tutto un
Programma!
Obiettivo
Specifico
Regione
Linea di intervento 1
Obiettivo
specifico 1
Indicatore/i
Obiettivo
specifico 1
Linea di intervento 2
Obiettivo
specifico2
Indicatore/i
Obiettivo
specifico 2
Linea di intervento 3
Obiettivo
specifico 3
Indicatore/i
Obiettivo
specifico 3
Linea di intervento N
Obiettivo
specifico N
Indicatore/i
Obiettivo
specifico N
Indicatori del
programma
Programma n.2 :
Scuola e Salute
è tutto un programma!
Obiettivo Specifico Regione Marche:
Indicatori del programma:
Realizzare la Rete delle
Scuole che Promuovono
Salute (SPS)
10% delle Scuole
delle AAVV
realizzano SPS
1. I Nodi della Rete
1. Costruire l’infrastruttura
organizzativa per le SPS
1. 5 tavoli di lavoro
integrati in AAVV
2. Promuovi-peer
Guadagnare Salute
2. Sviluppare fattori di
protez/Empowerment/Resilienza
2. % istituti di 1° e 2° che
aderiscono all’intervento
3. Incidenti stradali
3. Aumentare la percezione del
rischio
3. % istituti di 1° e 2° che
aderiscono all’intervento
4. Incidenti nel Tempo Libero
4. Aumentare la percezione del
rischio
4. % istituti di 1° e 2° che
aderiscono all’intervento
5. Sicurezza
5. Aumentare la percezione del
rischio
5. % istituti di 1° e 2° che
aderiscono all’intervento
6. Alimentazione
6. Aumentare il consumo di
frutta e verdura
7. Attività Fisica
7. Aumentare l’attività fisica
(Standard OMS)
6.Prevalenza di bambini 8-9
anni che consumano
frutta/verdura (Okkio)
7.Prevalenza di bambini che
svolgono attività fisica
(OKKIO)
8. Raggi UV e Cellulari
8. Informare sul rischio
associato a UV e Cellulari
8. % istituti di 1° e 2° che
aderiscono all’intervento
9. Salute Mentale
9. Identificare precocemente i
soggetti con problemi emozionali
9. N° incontri tra sanitari e
docenti /aa
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