Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 9 La sfida ambientale alla tecnologia EUREKA indica la strada verso un’elettronica più verde Spazio europeo dell’innovazione, p. 2 Scoprire le contraffazioni, p. 6 EUREKANEWS INTRODUCE LE TECNOLOGIE INNOVATIVE EUROPEE SUL MERCATO MONDIALE 49 ottobre 2000 AGGIORNAMENTI Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 2 Integrare lo spazio di ricerca con l’innovazione Nuovo sito Web tedesco L’ufficio EUREKA in Germania ha di recente rilanciato il proprio sito, con una nuova struttura del contenuto e nuovi servizi, quali la possibilità di scaricare documenti. Il nuovo sito, inoltre, è ora anche in versione inglese. Indirizzo: http:// www.dlr.de/EUREKA/ EUREKA desidera che allo Spazio europeo della ricerca (SER), proposto lo scorso gennaio dalla Commissione europea, si affianchi anche uno Spazio europeo dell’innovazione. Le proposte della Commissione hanno ricevuto ampio consenso in tutta l’Europa e, pertanto, EUREKA suggerisce di avviare un’iniziativa complementare per garantire che i risultati della ricerca europea diano i massimi vantaggi all’economia europea. In una risposta formale alla comunicazione della Commissione, Heikki Kotilainen, responsabile del Segretariato EUREKA, esprime il proprio compiacimento per le proposte in merito allo spazio di ricerca e illustra il progetto EUREKA per integrare il SER. Secondo Kotilainen, grazie all’impostazione decentrata e ai contatti diretti con l’industria, EUREKA può vantare una rete e una conoscenza dell’innovazione che non hanno uguali in Europa. Ecco alcune delle idee suggerite in merito allo Spazio europeo dell’innovazione: ● consolidamento dei rapporti tra la rete EUREKA e la rete comunitaria di Centri di collegamento dell’innovazione, al fine di agevolare l’inserimento delle piccole imprese in progetti collaborativi; ● migliori collegamenti tra industria e università, al fine di individuare il potenziale innovativo delle università europee e di fornire il sostegno necessario a sfruttarlo in Europa; ● perfezionamento delle iniziative e dei collegamenti locali, maggiore motivazione dei decisori politici locali, poiché è a questo livello che la creatività e lo spirito di iniziativa possono risultare elementi trainanti per l’innovazione. Nell’ambito dei dibattiti sul SER svoltisi quest’anno, EUREKA ha sempre concesso il proprio sostegno alle proposte in virtù del proprio ruolo di gateway per l’industria di ogni dimensione. Le nuove proposte sull’innovazione dovrebbero ulteriormente consolidare la posizione di EUREKA e, negli auspici di Kotilainen, sfociare in un fruttuoso dialogo con la ■ Commissione. Il Guggenheim di Bilbao, una delle attrazioni per l’ultima generazione di turisti 2 Il turismo è una delle attività economiche più importanti nel mondo; vi sono impegnate circa 115 milioni di persone e registra una crescita anno dopo anno. L’Europa è la regione più visitata, e riceve quasi i due terzi di tutti i turisti (oggi come oggi, quasi 400 milioni ogni anno). Il numero complessivo di turisti in Europa, secondo le previsioni, continuerà ad aumentare sensibilmente nei prossimi anni; tuttavia, la quota dell’Europa nel mercato mondiale del turismo è in diminuzione. Il mercato europeo diventa meno competitivo in termini di prezzi ed è pertanto fondamentale che si presenti come una meta di alta EUREKA NEWS • ottobre 2000 qualità per tutti i visitatori, europei e non. L’integrazione di nuove tecnologie in tutti gli aspetti del settore turistico europeo contribuirà a ridurre i costi, a innalzare la qualità e a mantenerla nel tempo. Queste nuove tecnologie, inoltre, possono agevolare lo sviluppo di un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale. EUROTURISMO è un’azione strategica di EUREKA che intende stimolare l’applicazione delle attuali tecnologie nel settore del turismo e incentivare lo sviluppo di nuove tecnologie specifiche al settore. EUROTURISMO, di concerto con la presidenza spagnola di EUREKA, organizza un importante incontro di intermediazione a Santander (Spagna), dal 23 al 25 novembre. I destinatari, fornitori di tecnologie e organizzazioni del turismo e delle attività ricreative, potranno discutere le tecnologie nuove e attuali ed esaminare potenziali opportunità commerciali. Nel corso dell’avvenimento, i gruppi virtuali di discussione già predisposti (accessibili sul Web http://www.eurotourism.org/) si riuniranno in seminari tematici per discutere più a fondo alcuni argomenti specifici, quali per esempio: sostenibilità, miglioramento dei procedimenti lavorativi, nuovi prodotti e servizi, applicazioni della Società dell’informazione, patrimonio culturale, nuovi concetti e modelli aziendali. Per maggiori informazioni rimandiamo alla colonna ■ di destra. IAN CUMMING/AXIOM EUROTURISMO – nuove tecnologie per il turismo Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 3 AGENDA Telecom 2000 – esposizione e incontro di intermediazione ● 6-9 novembre 2000, Tel Aviv, Israele ● Udo Mannes Ufficio EUREKA israeliano Tel. +972 3 511 81 11 Fax +972 3 517 76 55 [email protected] http://www.matimop.org.il/ telecom2000/ Misurare i risultati dei progetti EUREKA Nell’industria delle comunicazioni digitali, in aumento ad un ritmo rapidissimo, le imprese europee sono leader mondiali e molti dei nostri standard sono stati adottati in tutto il mondo. EUREKA, con le sue flessibili strutture, ha concesso sostegno a gran parte dei lavori in questo campo; oltre € 1.600 milioni nel corso di 15 anni hanno, per esempio, portato alla definizione degli standard della televisione digitale. La quinta Relazione annuale di EUREKA sull’impatto dei progetti, presentata alla Conferenza ministeriale di Hannover, esamina tra l’altro questo campo e dimostra l’eccellente contributo di EUREKA all’industria. Ad ulteriore riprova del valore di EUREKA, oltre la metà dei partecipanti ha dichiarato di aver partecipato esclusivamente in virtù del “prestigio dell’etichetta EUREKA”. La grande maggioranza dei partecipanti ha sviluppato con successo nuovi prodotti o procedimenti grazie alla partecipazione a un progetto EUREKA e oltre la metà di essi ha ottenuto favorevoli risultati commerciali già prima della fine del progetto; è assolutamente naturale, quindi, che il gruppo di valutazione consideri EUREKA uno straordinario strumento di aiuto per le aziende nel campo dell’innovazione. Sono state altresì presentate numerose raccomandazioni sulla definizione dell’iniziativa, in particolare sul ruolo che EUREKA potrebbe svolgere per agevolare l’accesso ai finanziamenti privati. Per ottenere una copia della Relazione annuale sull’impatto, rivolgersi al Segretariato EUREKA: ■ [email protected] Malaysia: l’impianto Shell per la produzione di idrogeno Una partnership per un ambiente migliore Le imprese europee e americane attive nel campo delle tecnologie ambientali potranno incontrarsi il 29 e il 30 novembre ad Amsterdam, in occasione dell’avvenimento di partenariato Europa-Stati Uniti organizzato dall’ufficio olandese di EUREKA. È prevista la partecipazione di delegati di circa 75 aziende per ognuna delle parti, che avranno così la grande occasione di discutere idee e potenziali opportunità commerciali. Gli organizzatori hanno messo a punto un innovativo sistema di registrazione Internet (http://www.et3m.net/); in un sito con password di protezione, i partecipanti che si saranno registrati avranno accesso a informazioni su tutti gli altri partecipanti. Sempre grazie al sito, è possibile manifestare l’interesse verso un determinato partecipante e pianificare incontri anche prima dell’avvenimento. Uno dei principali workshop dell’avvenimento è organizzato da Royal Dutch/Shell, che sta esaminando la possibilità di una nuova iniziativa nel campo dell’idrogeno sostenibile e che quindi è alla ricerca di altre imprese, nonché partner potenziali, attive in questo campo. Un altro seminario è organizzato da Unilever nel settore della gestione sostenibile dell’agricoltura e della catena alimentare. Per maggiori informazioni rimandiamo alla colonna ■ di destra. L’evoluzione di EUREKA News I lettori abituali avranno notato le modifiche apportate quest’anno a EUREKA News, ovvero il nuovo stile e la nuova organizzazione del contenuto. Il prossimo anno intendiamo completare il cambiamento diventando una pubblicazione bimestrale (e non più trimestrale), fornendo quindi con maggiore regolarità e frequenza le notizie sulle attività EUREKA. In questo numero abbiamo inserito un breve questionario per aiutarci a sapere che cosa ne pensate del notiziario e come vorreste migliorarlo. Saremo grati ai nostri lettori che vorranno rispondere alle domande e rispedirci via fax il questionario. A mo’ di incentivo, seppur piccolo, sorteggeremo un questionario fra tutti quelli ricevuti e consegneremo al fortunato lettore una bottiglia di champagne. EUREKA NEWS • ottobre 2000 IST 2000 – Conferenza sulle tecnologie della società dell’informazione Ue ● 6-8 novembre 2000, Nizza Acropolis, Francia ● Christine Simeone Segretariato EUREKA Tel. +32 2 777 09 70 Fax +32 2 770 74 95 [email protected] http://istevent.cec.eu.int/ Stampi e sagome per il nuovo secolo (Moulds and dies for the new century), incontro di intermediazione ● 21-22 novembre 2000, Marinha Grande, Portogallo ● Rui Tocha CENTIMFE Tel. +351 244 545 600 Fax +351 244 545 601 [email protected] http://www.centimfe.com/be/ default.htm EUROTOURISM 2000 – incontro di intermediazione sulle tecnologie del turismo e delle attività ricreative ● 23-25 novembre 2000, Santander, Spagna ● Emilio Iglesias Ufficio EUREKA spagnolo Tel. +34 91 581 56 07 Fax +34 91 581 55 86 [email protected] http://www.eurotourism.org/ Avvenimento di partenariato Europa-Stati Uniti sulle tecnologie ambientali ● 29-30 novembre 2000, Amsterdam, Paesi Bassi ● Gaby Offermans Ufficio EUREKA olandese Tel. +31 70 361 05 34 Fax +31 70 361 03 55 [email protected] http://www.etm3.net/ Incontro di intermediazione sulla tecnologia dei sensori ● 3-5 dicembre 2000, Helsingor, Danimarca ● Kristian Johnsen Ufficio EUREKA danese Tel. +45 35 46 63 92 Fax +45 35 46 63 01 [email protected] http://www.sensortec.dk/ Europartenariat – esposizione e incontro di intermediazione ● 3-5 dicembre 2000, Palermo, Italia ● Christine Simeone Segretariato EUREKA Tel. +32 2 777 09 70 Fax +32 2 770 74 95 [email protected] http://www.europartenariat.it/ 3 SERVIZIO SPECIALE Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 4 Per il consumatore medio, il danno ecologico risultante dalla produzione e dallo smaltimento dei prodotti elettronici utilizzati in casa è talmente lontano dalla sua esperienza diretta da non suscitare un interesse significativo. La Commissione europea si sta impegnando per stimolare l’integrazione della migliore pratica ambientale nelle fasi fondamentali di progettazione e fabbricazione. In vista della nuova direttiva sulla gestione ecologica degli scarti delle attrezzature elettriche ed elettroniche, che dovrebbe entrare in vigore nel giro di uno o due anni, i progetti CARE svolgono una funzione essenziale nell’adeguamento dei produttori. Al progetto partecipano Nokia, Motorola, IBM, Philips, Siemens, Sony e molte altre importanti aziende di elettronica; CARE ha pertanto raggiunto quella massa critica che dovrebbe servire a mantenere in vita il progetto anche dopo il 2004, data prevista per la sua conclusione. Un input notevole arriva anche da centri di ricerca e piccole imprese di tutti i settori: sviluppo tecnologico, produzione, smontaggio, riciclaggio, raccolta e smaltimento residui, ecc. In più, il formato di EUREKA assicura a ogni azienda la possibilità di elaborare soluzioni a problemi comuni e apre i progetti a partecipanti provenienti da ogni regione europea. In tal modo, anche i paesi dell’Europa centrale e orientale trarranno vantaggio da questi sviluppi. Il Dott. Bernd Kopacek, amministratore delegato della Società austriaca per l’ingegneria e l’automazione dei sistemi, partner capofila del progetto ombrello, ritiene che il segreto del successo di CARE siano i contatti garantiti dal progetto: “Decine, se non centinaia di organizzazioni di ricerca sono interessate nella logistica del take-back e si assisteva così a una duplicazione della ricerca. Il principale risultato di CARE sono i contatti avviati tra tutte le parti; si ha un’immagine più chiara delle ricerche in corso, dei risultati conseguiti e dei piani futuri”. CARE, iniziato come progetto individuale in Germania, ha avuto un effetto valanga man mano che altri paesi ne riconoscevano l’importanza. “Nel 1993, in Germania, si parlava molto della direttiva sulla gestione ecologica, ma negli altri paesi il dibattito era scarso”, ha dichiarato Kopacek. Il progetto originario contava dieci partecipanti, ma nel giro dei successivi 18 mesi avevano aderito oltre 100 partner e nel 1995 CARE venne riformulato come progetto ombrello per sovrintendere, con progetti di dimensioni più piccole, a tutto il gruppo. Con progetti da € 800.000 a oltre € 3 milioni, CARE è la più grande piattaforma del mondo per la ricerca ambientale nel settore dell’elettronica; l’obiettivo generale è di consentire alle aziende di recuperare le attrezzature elettroniche giunte al termine del ciclo vitale per riciclarle o riutilizzarle, anche ricavandone un profitto economico. L’Unione europea ha in preparazione una nuova legislazione sul ciclo di vita delle attrezzature elettroniche con l’obiettivo di preservare maggiormente l’ambiente. Ancora una volta, EUREKA si è dimostrata in anticipo sui tempi: il progetto ombrello CARE, lanciato nel 1993, si è da sempre prefisso lo stesso obiettivo. Alcune parti delle schede di circuiti stampati possono essere facilmente riciclate; uno dei progetti CARE, tuttavia, da un componente originale intende recuperare ben più di semplici pezzi di metallo fuso. I partner del progetto E! 1592 stanno per inaugurare un impianto di smontaggio in cui le aziende possono ricavare il massimo dai prodotti giunti al termine del EUREKA si preoccupa per l’ambiente 4 EUREKA NEWS • ottobre 2000 ILLUSTRATION: VOLKER STRÄTER Un impianto di smontaggio dei prodotti Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 5 ciclo vitale. “Se gli scarti dei prodotti elettronici sono ridotti al materiale di base, per produrre componenti occorrerà utilizzare questi materiali, e anche molta energia” ha dichiarato Kopacek, alla guida anche di questo sottoprogetto. “In questo impianto di dimostrazione possiamo riutilizzare i componenti in una fase più a monte, con evidenti vantaggi”. In tal modo, per esempio, un chip per computer è riutilizzato in un altro dispositivo (cinepresa, televisore, ecc.). Secondo Kopacek, i clienti dell’impianto saranno soprattutto i centri riparazione dei grandi produttori di articoli elettronici: “Se il layout delle schede di circuiti stampati è sbagliato, l’azienda deve gettarlo; con la nostra tecnologia non è più necessario. Possiamo estrarre i componenti e l’azienda può montarli su altre schede”. Un altro importante mercato saranno i prodotti elettronici di scarto raccolti presso utenti quali banche e amministrazioni pubbliche. L’impianto di smontaggio estrarrà i componenti riutilizzabili e li venderà ai grandi produttori. Verificare che convenga riutilizzare i componenti Al momento, nell’Ue viene disassemblato solo il 10% dei prodotti elettronici di scarto; Kopacek si augura che tale cifra aumenti grazie all’interfaccia di E! 1592 con altri progetti CARE. La riutilizzazione dei componenti riscuoterà maggior favore soltanto se i produttori saranno convinti dell’affidabilità; i lavori di un altro sottoprogetto (E! 1689) sono dedicati anche a questa importantissima garanzia, definendo alcuni criteri di base per prevedere la durata residua dei componenti. Con la garanzia di affidabilità per diversi anni, l’impianto di smontaggio sarà in grado di vendere i componenti ad un prezzo più alto. “I circuiti integrati hanno una durata utile di circa 30 anni, ma in genere sono scartati dopo un periodo di gran lunga inferiore” ha dichiarato Peter Jacob, Laboratorio di affidabilità dell’ingegneria elettrica, Svizzera, principale partner del progetto. E! 1689 ha rilevato che il livello di “perdita” di corrente dei circuiti a bassa energia può servire a predirne la durata di vita residua. Uno degli obiettivi più importanti del progetto riguarda l’aumento della riutilizzazione dei componenti nella cosiddetta elettronica professionale. I prodotti di fascia bassa, quali i biglietti con una canzoncina d’auguri e i giocattoli parlanti, hanno riutilizzato componenti per mantenere bassi i costi; oggi tuttavia, la riutilizzazione di componenti è comune anche nelle attrezzature video e nelle segreterie telefoniche, per esempio. Invertire la catena di approvvigionamento del riciclaggio La raccolta dei componenti elettronici di scarto, che sicuramente favorisce la riutilizzazione, diverrà ben presto un obbligo giuridico per i produttori: la direttiva sulla gestione ecologica imporrà a ogni Stato membro di recuperare ogni anno almeno quattro chilogrammi di residui elettronici per ogni abitante. All’industria spetterà il compito di raccogliere i componenti e di provvedere a uno smaltimento rispettoso dell’ambiente. Al momento, la distribuzione e lo smaltimento dei prodotti avvengono mediante sistemi separati; il sottoprogetto CARE E! 1279 era stato ideato per occuparsi dell’integrazione dei due sistemi. Questa chiusura del cerchio tra produttore e consumatore dovrebbe portare vantaggi ecologici ed economici, perché consente ai produttori di sfruttare nuove opportunità di mercato facendo diminuire i costi del riciclaggio e i volumi di traffico. Nonostante l’industria abbia convenuto sui vantaggi di una tale integrazione, Franz Ruef (Telesis Beratungs, principale partner del progetto) non è riuscito a trovare volontari per avviare la fase operativa. “Abbiamo realizzato lo studio di fattibilità ed elaborato alcuni sistemi pre-pilota. Tutti i partecipanti si sono dichiarati interessati a queste informazioni, ma quando si è trattato di avviare un progetto pilota sono iniziate discussioni interminabili” ha dichiarato Ruef, aggiungendo che i principali problemi erano i costi di gestione e i diversi interessi delle aziende. Benché il risultato non sia stato all’altezza delle previsioni, Ruef ha utilizzato il progetto EUREKA per raccogliere pareri e avviare contatti che, successivamente, si sono dimostrati utili per assicurarsi i fondi per un altro progetto. EUREKA ha aiutato l’Europa a definire il ritmo mondiale nel settore dell’elettronica ecologica; in occasione della conferenza Electronics Goes Green 2000+, tenutasi a metà settembre, CARE ha consentito l’incontro di tutte le parti interessate. I progetti CARE sono stati presentati alla conferenza di Berlino, dedicata al raffronto tra la ricerca europea e i lavori svolti nel quadro di ECODESIGN (Giappone) e ISEE (Stati Uniti). La conferenza rappresentava una piattaforma di lancio per i progetti autenticamente globali necessari per l’efficace gestione dell’ambiente. “Il nostro obiettivo è globale, quindi dobbiamo agire a livello globale perché nessun fabbricante produce articoli soltanto per l’Europa”, ha concluso Kopacek. “Intendiamo far sì che, nel giro di pochi anni, l’ambiente smetta di essere un argomento speciale – come lo era la qualità dieci anni fa, mentre ora è un fattore normale. Per l’ambiente, vogliamo che questo ■ accada in non più di cinque anni”. EUREKA NEWS • ottobre 2000 5 IN PRIMO PIANO Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 6 Sconfiggere i falsari E! 1874 SUPERVISION AUTO 1997-98 Costo complessivo: € 370.000 Paesi partecipanti: NO, DK Il dispositivo Super Vision Automatic La contraffazione di monete è iniziata con la coniazione delle prime monete. Gli istituti finanziari sono impegnati costantemente nell’individuazione delle banconote contraffatte, un compito reso più difficile dalle tecnologie sofisticate a disposizione dei falsari. Con il contributo finanziario di EUREKA, la partnership tra una società norvegese e un’impresa danese ha offerto ai propri clienti (banche, uffici di cambio, ecc.) l’opportunità di rilevare rapidamente e sicuramente la valuta contraffatta. Arctic Heating AS è una società norvegese esperta nella costruzione di macchinari per la gestione della carta; l’impresa danese Bellcon I/S, dal canto suo, vanta competenze nei componenti ottici e nella tecnologia della luce ultravioletta. In collaborazione, hanno realizzato un dispositivo automatico che esamina lo spessore, il colore di stampa e altre caratteristiche delle banconote statunitensi, obiettivo privilegiato dei falsari di tutto il mondo. Questi hanno ormai a disposizione le migliori attrezzature fotografiche e di stampa e, per i due partner, è stato un arduo compito tecnologico individuare in modo affidabile tutti i diversi tipi di dollari contraffatti in circolazione. “I costi di sviluppo del progetto hanno superato di gran lunga il budget iniziale e senza il finanziamento di EUREKA non avremmo potuto portare a termine il lavoro o, nella migliore delle ipotesi, lo avremmo fatto con grande ritardo” ha affermato il leader del progetto Per Kristian Pettersson (Arctic Heating). I partner sono comunque riusciti a presentare e dimostrare il prodotto nel marzo 2000, durante un salone. Da allora hanno venduto 50 unità e ne stanno producendo altre 100. Il dispositivo controlla ogni minuto 300 banconote, separa quelle false e consegna il numero preimpostato di banconote autentiche. “Il sistema Super Vision Automatic è stato ideato per i dollari statunitensi ma può facilmente gestire quasi tutte le altre valute; è sufficiente ridefinire i sistemi di rilevamento, senza modificare la struttura base del dispositivo”, ha spiegato Pettersson. I due partner stanno ora realizzando una variante in grado di gestire le nuove banconote in euro che saranno ■ immesse in circolazione nel 2002. Morte annunciata delle batterie E! 1542 AUTO QUARTZ WATCH 1996-98 Costo complessivo: € 4,2 milioni Paesi partecipanti: NL, CH, DE Tempo (quasi) scaduto per le piccole batterie rotonde, contenenti ossido di mercurio, utilizzate negli orologi da polso al quarzo e in altri piccoli dispositivi elettrici. Le preoccupazioni di carattere ecologico hanno spinto i produttori di articoli alimentati a batterie a cercare fonti alternative a questi materiali altamente tossici. Un consorzio di cinque imprese, con il contributo finanziario di EUREKA, è all’avanguardia di questa evoluzione. La durata media di un orologio al quarzo è di circa 14 anni, mentre le batterie che lo alimentano non superano di norma i due anni. Il proprietario di questo orologio, pertanto, dovrà sostituire sette volte le batterie e aprire altrettante volte la cassa dell’orologio, facendo entrare polvere nel delicato meccanismo. Kinetron, il fabbricante olandese di prodotti elettromeccanici di precisione, ha trovato la risposta a questo problema già nel 1990, quando brevettò un microgeneratore in grado di incanalare l’energia cinetica prodotta durante il normale movimento del polso per generare energia elettrica. Il sistema, purtroppo, era sofisticato (necessitava di magnete a 14 poli, bobina di induzione, innesto a molla, condensatore e circuito integrato) e molto costoso, quindi utilizzabile soltanto per orologi di lusso. Il finanziamento di EUREKA, aumentato da capitali 6 EUREKA NEWS • ottobre 2000 di rischio, ha consentito all’azienda di realizzare la ricerca per una versione economica del prodotto, adatta agli orologi della fascia di prezzo € 60 - 70. In collaborazione con il più importante fornitore europeo di meccanismi per orologi, ETA SA di Grenchen (Svizzera) e con altri partner svizzeri e tedeschi, nel giro di quattro anni l’azienda è riuscita a risolvere gli enormi problemi tecnici e a realizzare il microgeneratore da destinare all’assemblaggio e alla produzione di massa. Il primo orologio dotato del sistema Autoquartz è stato commercializzato dalla Swatch nel 1999. In seguito, il sistema è stato utilizzato da altre notissime marche, quali Omega, Rado e Longines. Entro cinque anni al massimo, i partner prevedono una produzione annua di 20 milioni di unità. Questa tecnologia non andrà a vantaggio esclusivo dell’industria di orologi: dispositivi analoghi possono essere utilizzati in una vasta gamma di prodotti utili, ■ quali audioprotesi e pacemaker cardiaci. Eureka 49 Italian/2 6/11/00 3:49 pm Page 7 EUREKA – L’Iniziativa di R&S determinata dalle esigenze del mercato europeo EUREKA è in grado di aiutare piccole aziende, grandi imprese e istituti di ricerca a trasformare idee in nuovi prodotti e sistemi ad alta tecnologia. Persino i singoli individui possono ricevere un aiuto da EUREKA per sviluppare le proprie idee. La rete EUREKA copre 29 paesi europei e collabora con tanti altri. Con lo scopo prefisso di avvantaggiare l’industria europea, EUREKA vanta una struttura estremamente flessibile, ideale per differenti tipi di organizzazioni nelle più svariate situazioni. L’aiuto di EUREKA EUREKA è rinomata per il sostegno accordato ai progetti di ricerca, ma tramite la sua rete europea presta anche servizi di informazione e consulenza a ricercatori e aziende. State pianificando un progetto di ricerca? L’ufficio nazionale EUREKA nel vostro paese (cercatelo sul Web all’indirizzo http://www.eureka.be/) è pronto per discutere le vostre idee e consigliarvi sui modi possibili per svilupparle. Diversamente dagli analoghi servizi commerciali a pagamento, gli uffici nazionali EUREKA sono sostenuti dalle amministrazioni pubbliche; per tale ragione, conoscono perfettamente il processo decisionale della politica di ricerca in ciascun paese e offrono gratuitamente i servizi. Trasformare in realtà le idee Una volta pronti a trasformare le vostre idee in un progetto pratico di ricerca o sviluppo, potrete ottenere il sostegno di EUREKA. Se avete già discusso con loro l’idea, i dipendenti dell’ufficio nazionale potranno dirvi in quale fase presentare domanda e quante probabilità ha il progetto di attirare fondi. In molti casi il sostegno EUREKA include finanziamenti, ma poiché questi sono concessi dai paesi membri, tutte le decisioni finali spettano ai singoli paesi in base ai loro regolamenti. Sostegno al primo passo Grazie alla rete, il personale dell’ufficio nazionale può mettervi in contatto con aziende attive nello stesso campo, nel vostro come in altri paesi; vi aiuterà a scoprire i risultati conseguiti e vi consiglierà sulle possibili opportunità di finanziamento. EUREKA organizza regolarmente incontri e avvenimenti in tutta l’Europa, per discutere e illustrare numerosi settori tecnologici. Vi potrete incontrare partner potenziali, discutere opportunità di cooperazione ed esaminare accordi commerciali. Oppure potete semplicemente limitarvi ad aggiornarvi sugli sviluppi nel settore di vostra competenza. EUREKA partecipa inoltre ad avvenimenti a cura di altre organizzazioni; qui potrete incontrare i nostri esperti, in grado di consigliarvi immediatamente. Per informazioni sui prossimi avvenimenti, visitate il sito Web di EUREKA: http://www.eureka.be/ NUOVI PROGETTI Un progetto di successo Aprire nuovi orizzonti Un progetto EUREKA deve soltanto rispettare una semplice serie di criteri: essere aperto a qualsiasi sviluppo determinato dalle esigenze del mercato e coinvolgere almeno due partner (organizzazioni indipendenti tra loro) di almeno due paesi membri. I partecipanti devono inoltre poter dimostrare che le competenze e le conoscenze dei partner non sono disponibili prontamente in un solo paese. Contatti e collegamenti per l’innovazione In quanto iniziativa europea di collaborazione, il criterio della collaborazione tra partner di paesi differenti è fondamentale. Se tuttavia avete buone idee ma vi mancano i partner, EUREKA può aiutarvi a cercarne, evitando così che le idee vadano sprecate per mancanza di sostegno. Oltre a organizzare incontri di intermediazione e partenariato in tutta l’Europa, EUREKA aggiorna costantemente un database di organizzazioni alla ricerca di partner per progetti, dove potreste trovare quelle che fanno al caso vostro. L’accesso al database è possibile dal sito Web di EUREKA: http://www.eureka.be/. Questi strumenti sono accompagnati dai numerosissimi contatti informali all’interno della rete EUREKA, grazie ai quali l’ufficio nazionale può discutere le vostre idee e trovare partner potenziali. Inoltre, potrebbe già esistere un progetto EUREKA attivo nello stesso settore della vostra idea. Allora, piuttosto che duplicare le azioni, è più facile unirsi al progetto in corso. Tutto quello che dovete fare è concordare il vostro contributo con gli attuali partner del progetto, e quindi aderire al progetto. INTRODUCE LE TECNOLOGIE INNOVATIVE EUROPEE SUL MERCATO MONDIALE EUREKA NEWS • ottobre 2000 7 6/11/00 I N T E R V I S TA Eureka 49 Italian/2 3:49 pm Page 8 Greenpeace e gli scarti dell’elettronica L’Unione europea propone di far assumere alle aziende del settore l’impegno di ridurre l’impatto ambientale degli scarti delle attrezzature elettriche ed elettroniche. Le imprese devono controllare o evitare l’uso di determinati materiali pericolosi, e riprendere e riciclare i prodotti una volta terminato il loro ciclo vitale. EUREKA News ha incontrato il Dott. David Santillo dei Greenpeace Research Laboratories, presso la University of Exeter (Regno Unito), per ascoltare il suo parere sulle conseguenze di tale legislazione. EUREKA, rete europea della R&S orientata verso le esigenze del mercato, si prefigge di rafforzare la competitività europea favorendo una collaborazione guidata dal mercato nelle attività di ricerca e sviluppo tecnologico. La struttura organizzativa di EUREKA E! News: Quali sono i principali problemi di inquinamento associati all’industria elettronica? DS: Come in molti altri settori industriali, gli agenti inquinanti hanno origini e conseguenze diverse e complesse. Particolare preoccupazione hanno destato i prodotti ignifughi alogenati, soprattutto i bifenili polibrominati (PBB) e gli eteri difenili polibrominati (PBDE). Questi vengono aggiunti agli involucri plastici di televisori, computer, ecc. per prevenire incendi in caso di surriscaldamento o corto circuito. Le aziende fanno uso intensivo anche dei metalli pesanti. Il piombo è usato nella saldatura, il cadmio è un componente delle batterie e il mercurio serve nei dispositivi di illuminazione. Tutti condividono le caratteristiche dei più importanti inquinanti industriali: alta tossicità, degradazione lenta (o nulla) nell’ambiente, tendenza ad accumularsi nei tessuti degli organismi viventi. E! News: Anche altri settori industriali rilasciano questi inquinanti? DS: Sì, il problema non riguarda soltanto l’elettronica. Tutti questi agenti sono largamente utilizzati da aziende di altri settori, quali arredamento e cosmetica. I governi e le organizzazioni internazionali, in particolare nei paesi nordici, stanno esercitando pressioni sulle imprese affinché riducano i quantitativi di queste sostanze nocive immesse nell’ambiente o le sostituiscano con altri prodotti non pericolosi. respirati direttamente oppure integrarsi nel pulviscolo che finisce nei nostri alimenti. Questi composti non sono prontamente distrutti nell’ambiente e, pertanto, possono distribuirsi capillarmente nell’ambiente e consolidarsi nella catena alimentare. I ricercatori dell’Istituto oceanografico olandese hanno dichiarato recentemente di aver rilevato la presenza di prodotti ignifughi brominati nel grasso di capodogli. Ciò indica chiaramente la capacità di distribuzione dei contaminanti, in grado di raggiungere persino animali che si alimentano quasi esclusivamente nelle profondità oceaniche. E! News: A chi spetta mettere a punto alternative? DS: In molti casi esistono già alternative, benché spesso più costose. Un’altra possibilità consiste nel riprogettare le attrezzature in modo da prevenire il rischio di incendio. Tutte le imprese che utilizzano materiali tossici dovrebbero cercare non solo di ridurre i quantitativi ma anche di trovare alternative. Tradizionalmente, uno dei problemi è stato il vizio dello “scaricabarile” tra le aziende chimiche che producono effettivamente tali sostanze e le industrie che le utilizzano nei propri prodotti. Ora aumenteranno le iniziative tese a risolvere tale problema, tra cui regolamenti più rigorosi, anche perché il grande pubblico è sempre più preoccupato degli effetti di questi composti. E! News: Questa legislazione, quindi, genera opportunità e difficoltà per l’industria? DS: Sì, vi sono senza dubbio imprese con le competenze e le risorse necessarie per trovare soluzioni accettabili – benché forse non si tratti degli attuali leader di mercato nell’elettronica. I governi europei hanno preso l’iniziativa di cercare di ridurre i problemi ambientali provocati da tali composti. Le imprese europee, dal canto loro, potrebbero precedere l’intervento governativo sviluppando prodotti privi di materiali pericolosi. Non vi sono dubbi che i consumatori chiederanno sempre più prodotti privi di effetti dannosi per l’ambiente. E! News: In che modo questi inquinanti entrano nell’ambiente, e dove vanno a finire? DS: I composti come i PBB e i PBDE non legano completamente con i materiali a cui sono aggiunti. Piccole ma significative quantità vengono trasformate in vapore quando l’attrezzatura si riscalda o i materiali si degradano nel tempo. Questi residui possono essere consente una collaborazione tra i soggetti industriali ed i centri di ricerca dei 29 paesi membri e dell’Unione europea con un’impostazione dal basso verso l’alto (bottom-up) finalizzata allo sviluppo e all’utilizzazione di tecnologie innovative. EUREKA News è pubblicato cinque volte all’anno ed è disponibile in versione inglese, francese, tedesca, italiana e spagnola. Per ricevere copie gratuite a mezzo posta rivolgersi al Segretariato EUREKA. ISSN 1470-7489 ILLUSTRATION: PHILIP DISLEY David Santillo E! News: Perché è importante questa legislazione? David Santillo: Perché rispecchia l’atteggiamento radicalmente diverso dei responsabili delle normative ambientali. In passato, la legislazione era di norma incentrata sull’inquinamento causato da ciminiere o condutture di scarico durante la fabbricazione. Ora ci si è resi conto che il prodotto stesso (durante l’uso o nello smaltimento) può avere analoghe disastrose conseguenze per l’ambiente. Secondo stime, il nostro corpo contiene residui di 300-500 sostanze chimiche industriali per la maggior parte inesistenti 100 anni fa. Meno del 25% di tali residui sono il frutto dell’inquinamento durante la fabbricazione; di conseguenza, una parte notevole dei contaminanti deriva dall’esposizione a sostanze chimiche rilasciate dai prodotti durante o dopo l’uso. Una legislazione come quella proposta per gli articoli elettronici inizia ad affrontare il nesso tra fabbricazione con sostanze chimiche, uso nei prodotti ed esposizione del pubblico. EUREKA Secretariat Rue Neerveldstraat 107 B-1200 Brussels Tel. +32 2 777 09 50 Fax +32 2 770 74 95 [email protected] http://www.eureka.be/ Editore responsabile: Heikki Kotilainen Direttore redazionale: Nicola Vatthauer Scritto e prodotto da Librata Ltd, London Progetto: Design4Science Illustrazioni: Volker Sträter © Copyright 2000 EUREKA Secretariat, Rue Neerveldstraat 107, B-1200 Brussels, Belgium. 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