Diario di Bordo Diario di Bordo IL PROGETTO: La nostra insegnante di tecnologia, la professoressa Adriana De Luca, ci ha proposto di partecipare al progetto “ Eureka! Funziona!”. Noi, entusiasti, abbiamo subito accettato. Per realizzare il progetto siamo stati divisi in gruppi di lavoro. LO SCOPO DEL PROGETTO: Questo progetto si propone di sviluppare la creatività e la fantasia dei ragazzi attraverso la costruzione di un “giocattolo”, realizzato con i materiali messi a disposizione dagli organizzatori. IL GRUPPO: Il nostro gruppo è formato da quattro alunni: - Chiara Pacini, con il ruolo di COSTRUTTRICE; Gabriele Torcoletti, con il ruolo di COSTRUTTORE; Riccardo Gabrielli, con il compito di stendere il DIARIO DI BORDO; Irene Martarelli, con il ruolo di DISEGNATRICE. L’IDEA: Il nostro gruppo, riunitosi durante le ore di tecnologia, ha pensato al progetto da costruire. Dopo varie proposte, abbiamo deciso di realizzare un piccolo robot. LE FASI DEL PROGETTO: SABATO 25/01/2014 Oggi, sabato 25 Gennaio 2014, abbiamo iniziato a disegnare il progetto del nostro giocattolo seguendo la tecnica delle proiezioni ortogonali. Chiara Pacini e Irene Martarelli stanno realizzando, rispettivamente, il disegno grafico e il disegno tecnico del giocattolo. Gabriele Torcoletti e Riccardo Gabrielli stanno scrivendo il Diario di Bordo. Proiezioni ortogonali del progetto SABATO 01/02/2014 Durante questa lezione, Irene Martarelli ha ultimato il disegno pubblicitario, mentre Chiara Pacini e Gabriele Torcoletti hanno tagliato le gambe e i piedi del robot utilizzando dei regoli di legno. SABATO 15/02/2014 Oggi abbiamo continuato la costruzione del robot; Gabriele Torcoletti e Riccardo Gabrielli rifiniscono i piedi limandoli, Chiara Pacini li incolla alle gambe fatte in legno, utilizzando la colla a caldo; Irene Martarelli taglia un rotolo di carta igienica per costruire il corpo del giocattolo. SABATO 22/02/2014 Oggi c’è stato un imprevisto. A causa della grandezza del motore, abbiamo dovuto ricostruire il corpo del nostro robot. Chiara Pacini e Gabriele Torcoletti stanno quindi ritagliando altri pannelli di puleggia in plastica più grandi, mentre Irene Martarelli e Riccardo Gabrielli scrivono il diario di bordo. SABATO 1/03/2014 Il nostro progetto procede: le varie parti del robot iniziano a prendere forma. Riccardo Gabrielli e Chiara Pacini stanno costruendo la testa del giocattolo con una scatola di cartone, Irene Martarelli continua a scrivere il diario di bordo, mentre Gabriele Torcoletti si sta occupando del funzionamento del motore a batteria per far muovere le braccia del robot. Naturalmente si è servito delle conoscenze apprese in Tecnologia. SABATO 15/03/2014 Irene Martarelli utilizza dei colori pastello per colorare il disegno tecnico; Gabriele Torcoletti sta scrivendo il diario di bordo; Chiara Pacini sta facendo due fori ai lati del corpo per inserire un’asticella di legno che sorreggerà il meccanismo del motore e andrà a formare una parte delle braccia, mentre Riccardo Gabrielli sta incollando il motore sopra dei supporti che verranno poi fissati all’interno del corpo. Il robot inizia a prendere forma SABATO 5/04/2014 Chiara Pacini sta revisionando il diario di bordo , Riccardo Gabrielli incolla braccia e gambe al corpo del robot. Irene Martarelli e Torcoletti Gabriele creano uno slogan per il progetto: “Il gioco del futuro!” Il disegno pubblicitario con lo slogan “Il gioco del futuro!” SABATO 12/04/2014 Utilizzando dei colori a tempera abbiamo tinteggiato il corpo e la testa, poi abbiamo aggiunto dei piccoli particolari: sulla maglia del robottino abbiamo disegnato una faccina gialla, colore luminoso che fa pensare al colore del sole che riscalda la Terra, mentre sul volto abbiamo disegnato gli occhi e una bocca sorridente che ci spinge ad affrontare serenamente le difficoltà della vita quotidiana e nello stesso tempo invita i bambini, che giocheranno con il nostro robottino, a pensare, con ottimismo, al loro futuro. Il robottino finito Mercoledì 23/04/2014 Oggi, finalmente, abbiamo concluso il nostro lavoro. Partendo da una semplice scatola di cartone abbiamo costruito un bel giocattolo che gira con rapidità entrambe le braccia, quasi per correre dietro al progresso tecnologico che avanza velocemente. Quest’esperienza, oltre a sviluppare la nostra fantasia, ha contribuito anche a migliorare il nostro spirito di collaborazione facendoci lavorare in un gruppo interdipendente per raggiungere insieme l’obiettivo prefissato.