I Controlli di Qualità
TEST di STABILITA’
Marco Vassallo - FARCOS
EVENTO
FARCOS - FKV
Garbagnate Milanese, 6 febbraio 2013
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Far.Co.S. S.r.l.
Società di servizi per la Cosmetica, l’Alimentare e la Farmaceutica
Microbiologia
Assistenza
Tecnica e
Regolatoria
Chimica
Sicurezza ed Efficacia
di cosmetici e dermofarmaceutici
Agente Farcoderm
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
FARCOS: la MISSION
FARCOS intende essere leader riconosciuto
e punto di riferimento per competenza e qualità
nella fornitura di servizi a Società operanti nei settori
cosmetico, alimentare e farmaceutico,
con particolare riferimento
alle analisi chimico-fisiche e microbiologiche
ed alla consulenza regolatoria e di buone prassi produttive.
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FARCOS: i Riconoscimenti
•
Sistema di Gestione per la Qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008
(certificato n° CH-30424).
•
Farcos è riconosciuta dal Ministero della Salute Italiano quale Centro di
Saggio che opera in accordo ai principi BPL (Buone Pratiche di
Laboratorio - GLP – Dir. 88/320/CEE) ed è autorizzata a condurre analisi
per i sistemi di autocontrollo (HACCP) nel settore alimentare.
•
Farcos ha ottenuto l’accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per una
serie di prove chimiche ed ha in corso l’accreditamento delle prove
microbiologiche.
Farcos viene costantemente auditata come “global quality assurance
laboratory” da primarie aziende italiane e da multinazionali dei settori
cosmetico, nutrizionale e farmaceutico.
•
•
Farcos è membro attivo di Federchimica-AISPEC-MAPIC, l’Associazione
nazionale affiliata ad EFfCI, che rappresenta i produttori ed i fornitori di
ingredienti chimici e naturali ed i fornitori di servizi per l’industria
cosmetica.
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Far.Co.S. S.r.l.
Via Guido Rossa, 1
20024 Garbagnate M.se (MI) Italy
Tel. ++39. 02 99 02 51 38
Fax: ++39. 02 99 02 50 07
E-mail: [email protected]
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Sommario
1)
Regolamento cosmetico 1223/2009/CE
Annex 1 - Cosmetic Product Safety Report
2)
Definizione di stabilità per prodotti cosmetici
3)
Linee Guida PCPC, CTFA-COLIPA 2004, criteri ICH,
IPEC, Canada.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Sommario
1)
Regolamento cosmetico 1223/2009/CE
Annex 1 - Cosmetic Product Safety Report
2)
Definizione di stabilità per prodotti cosmetici
3)
Linee Guida PCPC, CTFA-COLIPA 2004, criteri ICH,
IPEC, Canada.
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Regolamento 1223/2009
• Il Regolamento è essenzialmente una ricomposizione
della Direttiva sui Cosmetici e non introduce modifiche
fondamentali nei requisiti informativi sul prodotto.
• Obbligo per fabbricanti ed importatori di detenere
informazioni sul prodotto è stato introdotto dal VI
emendamento (93/35/CE).
• ulteriori obblighi aggiunti dal VII emendamento
2003/15/CE (valutazione specifica dei prodotti per
bambini e igiene intima, dati su sperimentazione
animale, messa a disposizione del pubblico delle
informazioni)
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Regolamento 1223/2009
• Il nuovo Regolamento prosegue con l’introduzione della
«documentazione informativa sul prodotto» («Product
Information File, P.I.F.).
Art.11 «[…] Quando un prodotto cosmetico è immesso sul mercato, la persona
responsabile tiene una documentazione informativa su di esso. La documentazione
informativa sul prodotto è conservata per un periodo di 10 anni dopo la data in cui
l’ultimo lotto del prodotto cosmetico è stato immesso sul mercato.[…]
Cambiamento principale: rielaborazione delle informazioni,
tra cui la Valutazione della Sicurezza all’interno di una
Relazione sulla Sicurezza del Prodotto Cosmetico
(CPSR)
ALLEGATO I
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Allegato I
ALLEGATO I
RELAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PRODOTTO COSMETICO
La Relazione sulla sicurezza dei prodotti cosmetici contiene, almeno, gli
elementi seguenti*:
PARTE A – Informazioni sulla sicurezza del prodotto cosmetico
[…..]
PARTE B – Valutazione della sicurezza dei prodotti cosmetici
[…..]
(*) qualsiasi discrepanza deve essere giustificata
La Relazione sulla Sicurezza è sotto la responsabilità della
Persona Responsabile dell’immissione sul mercato
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Allegato I
PARTE A CPSR– Informazioni sulla sicurezza del prodotto
cosmetico
Scopo: raccogliere i dati necessari per identificare e
quantificare con chiarezza, dai pericoli identificati, i rischi
che il prodotto può rappresentare per la salute umana.
Se i dati sono inadeguati, il Valutatore della sicurezza può
richiedere che vengano condotti studi supplementari
PARTE B CPSR– Valutazione della sicurezza dei prodotti
cosmetici
Basata sui dati della Parte A, porta ad una conclusione sulla
sicurezza  DICHIARAZIONE
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PARTE A CPSR
Informazioni sulla sicurezza del prodotto cosmetico
1.
Composizione Quantitativa e Qualitativa dei prodotti cosmetici
2.
Caratteristiche fisiche/chimiche e stabilità del prodotto
cosmetico
3.
Qualità Microbiologica
4.
Impurezze, tracce, informazioni sul materiale d’imballaggio
5.
Uso normale e ragionevolmente prevedibile
6.
Esposizione al prodotto cosmetico
7.
Profilo tossicologico delle sostanze
8.
Effetti indesiderabili ed effetti indesiderabili gravi
9.
Informazioni sul prodotto cosmetico
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Come si soddisfano i requisiti dell’Allegato I ?
• Ai fini di consentire, in particolare alle PMI, di soddisfare
i requisiti stabiliti dall’Allegato I, la Commissione, in
stretta cooperazione con tutte le parti interessate,
pubblicherà delle idonee linee guida, come disposto
dall’Articolo 10 (1), ultimo sottoparagrafo.
 BOZZA di Agosto 2012
• Ulteriori indicazioni su Valutazione della Sicurezza di
ingredienti cosmetici e prodotti finiti sono fornite da
SCCS Notes of Guidance for the Testing of Cosmetic
Ingredients and their Safety Evaluation (8° Rev,
SCCS/1501/12, 11 dicembre 2012)
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Bozza Linea Guida della Commissione su Allegato I
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PARTE A CPSR
Informazioni sulla sicurezza del prodotto cosmetico
I dati richiesti per la Parte A possono provenire da qualsiasi fonte
affidabile.
Ad esempio:
 letteratura scientifica
 esperienza ottenuta con categorie simili di prodotti
 risultati di studi sul prodotto stesso o sulle sostanze che
contiene
 dati disponibili su formulazioni simili
 dati dai fornitori
 modelli informatici
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Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS su caratteristiche e stabilità
2. Caratteristiche fisiche/chimiche e stabilità del prodotto cosmetico
Le caratteristiche fisiche e chimiche delle sostanze o delle miscele, nonché del
prodotto cosmetico.
Lo scopo di questa sezione è di descrivere le specifiche chimiche e
fisiche rilevanti degli ingredienti e del prodotto.
Inoltre, le caratteristiche fisico-chimiche stabiliscono il benchmark rispetto
al quale prodotto e materie prime possono essere ritenute accettabili dal
punto di vista della qualità (vanno indicati i limiti rilevanti).
Ad es: identificazione chimica, forma fisica, peso molecolare, solubilità,
coefficiente di partizione, purezza, altri parametri caratteristici e specifici,
spettri di assorbimento UV, peso molecolare medio e range per i
polimeri….
Indicare anche il metodo di riferimento.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS sulla stabilità
(…segue) 2. Caratteristiche fisiche/chimiche e stabilità del prodotto cosmetico
…La stabilità del prodotto cosmetico in condizioni di stoccaggio ragionevolmente
prevedibili
Questa sezione richiede anche la valutazione della stabilità del prodotto
cosmetico, nelle prevedibili condizioni in cui verrà mantenuto. Se queste
sono rilevanti per il consumatore finale, vanno riportate sull’etichetta.
L’obiettivo è:
• valutare se la stabilità del prodotto cosmetico influenza la sicurezza e
la qualità del prodotto,
• utilizzare queste informazioni per determinare la sua minima durabilità
ed il periodo post-apertura (PAO).
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS su caratteristiche e stabilità
(…segue) 2. Caratteristiche fisiche/chimiche e stabilità del prodotto cosmetico
…La stabilità del prodotto cosmetico in condizioni di stoccaggio ragionevolmente
prevedibili
Deve essere descritta la metodologia utilizzata per determinare la
minima durabilità del prodotto. Tutti i dati utilizzati per giustificarla
devono essere elencati nel safety report, così come la descrizione dei
test condotti ed i risultati ottenuti.
In aggiunta devono essere forniti:
1.l’evidenza che la composizione del prodotto usato per studiare la
stabilità sia la stessa del prodotto messo sul mercato;
2.i risultati degli studi di efficacia del sistema conservante (Challenge
test);
3.quando applicabile, il PAO e la sua giustificazione.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS su packaging
(…segue) 2. Caratteristiche fisiche/chimiche e stabilità del prodotto cosmetico
…La stabilità del prodotto cosmetico in condizioni di stoccaggio ragionevolmente
prevedibili
Lo Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS) raccomanda che
«per assicurare che non insorga alcun problema indotto dal tipo di
contenitore e packaging utilizzato, i test di stabilità devono essere
condotti in parallelo con contenitori inerti (vetro) e con quelli che si
intende impiegare nel mercato>>.
In questa fase si valuta quindi anche la compatibilità del prodotto
con il packaging, evidenziando, oltre alle alterazioni del cosmetico,
anche modifiche al contenitore, perdite, diminuzioni significative di peso
del prodotto contenuto.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS sulla stabilità microbiologica
3. Qualità Microbiologica
Le specifiche microbiologiche della sostanza o miscela e del prodotto cosmetico. Va
prestata particolare attenzione ai prodotti cosmetici da impiegare nella zona
perioculare, sulle membrane mucose in generale, sulla cute lesa, sui bambini di età
inferiore a tre anni, sugli anziani e su persone che evidenziano deficit del sistema
immunitario.
Risultati del challenge test per la verifica delle capacità di conservazione.
Lo scopo di questa sezione è di determinare le specifiche
microbiologiche accettabili per materie prime e prodotto finito,
facendo particolare attenzione a quelli destinati a parti delicate del
corpo o ad una parte della popolazione specifica.
Inoltre, queste informazioni sono essenziali per giustificare
l’efficacia del sistema conservante e gli indicati periodi di minima
durabilità e PAO. ATTENZIONE anche alla verifica dell’efficacia
del sistema preservante al termine di vita del prodotto…!!!!
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS sulle impurezze
4. Impurezze, tracce, informazioni sul materiale d’imballaggio
La purezza delle sostanze o miscele.
Qualora siano presenti tracce di sostanze vietate, prova della loro inevitabilità tecnica.
Le caratteristiche pertinenti del materiale di imballaggio, in particolare purezza e
stabilità.
Scopo di questa sezione è di valutare se il prodotto cosmetico contiene
sostanze che non sono state aggiunte intenzionalmente e che
potrebbero avere un impatto sulla sicurezza.
Impurezze = sostanze indesiderate nelle materie prime
Tracce = piccole quantità di sostanze indesiderate nel prodotto finito;
possono originare da impurezze nelle m.p., dal processo di produzione,
da potenziali evoluzioni, interazioni e/o migrazioni di sostanze nel
prodotto che accadano durante lo stoccaggio in condizioni normali o
attraverso il contatto col materiale di confezionamento (cessione o
possibile deterioramento del prodotto a contatto). Devono essere
considerate le caratteristiche rilevanti del packaging impiegato.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Allegato I - PARTE A CPSR
FOCUS sulle impurezze
4. Impurezze, tracce, informazioni sul materiale d’imballaggio
La purezza delle sostanze o miscele.
Qualora siano presenti tracce di sostanze vietate, prova della loro inevitabilità tecnica.
Le caratteristiche pertinenti del materiale di imballaggio, in particolare purezza e
stabilità.
Esempi di impurezze e tracce da ricercare:
• Metalli pesanti
• Nitrosamine
• Formaldeide
• Idrocarburi policiclici aromatici (PCAH)
• Solventi residui
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Esecuzione dei test in GLP
• Il testo ufficiale dispone che gli studi base non clinici
utilizzati per la valutazione della sicurezza siano eseguiti
in conformità con i principi delle Good Laboratory
Practices (Buone Prassi di Laboratorio).
• Tuttavia, gli studi già esistenti non in GLP non devono
essere esclusi a priori né devono essere ripetuti soltanto
per soddisfare i requisiti del P.I.F.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Linea Guida COLIPA
sul P.I.F.
15 dicembre 2011
Relativamente alla Parte A
del CPSR rimanda alla
«L.G della Commissione di
prossima pubblicazione».
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Sommario
1)
Regolamento cosmetico 1223/2009/CE
Annex 1 - Cosmetic Product Safety Report
2)
Definizione di stabilità per prodotti cosmetici
3)
Linee Guida PCPC, CTFA-COLIPA 2004, criteri ICH,
IPEC, Canada.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
La STABILITA’: definizione (i)
Tutti i prodotti (non solo cosmetici) subiscono
variazioni rispetto alle condizioni iniziali dovute:
- al passare del tempo
- alle sollecitazioni alle quali essi vengono sottoposti.
Allora, in senso più esteso e completo:
“stabilità del prodotto” indica il periodo entro il quale
le caratteristiche del cosmetico (innocuità ma anche
gradevolezza e funzionalità) si mantengano entro
certi limiti giudicati accettabili (e dunque fissati a
priori).
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
La STABILITA’: definizione (i)
Generalmente in cosmetica per stabilità si intendono in
realtà i risultati dei test di stabilità.
Obiettivi del test di stabilità (L.G. CTFA-COLIPA 2004):
Lo scopo di testare la stabilità dei prodotti cosmetici
è di assicurare che un prodotto, nuovo o
modificato, mantenga gli standard fisici, chimici e
microbiologici attesi, così come le caratteristiche
funzionali ed estetiche, quando viene mantenuto in
appropriate condizioni.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Studio di stabilità di un prodotto cosmetico
• E’ un esperimento nel quale alcuni campioni
sono posti in diverse condizioni controllate per
un certo periodo di tempo, per simulare cosa
succederà al prodotto durante il suo ciclo di vita.
I campioni vengono valutati ad intervalli di tempo
prestabiliti
• Fornisce informazioni che indicano la vita d’uso
attesa (shelf-life) del prodotto e le condizioni di
conservazione da indicare in etichetta.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Condizioni «appropriate»
It is up to each manufacturer to determine the appropriate conditions
for the use of their products based on knowledge of the formulations
and of the intended use, with a focus on:
1) Identify of tests that will “accelerate and predict” the effects of normal
conditions of storage and use. Where relevant, consider stresses,
including temperature, that will enable assessment of product integrity
under anticipated product exposure conditions.
2) Consider evaluation of critical aesthetic properties such as color,
fragrance, texture, and flow, particularly after exposure to conditions
designed to stress each specific property.
3) Consider variation in process conditions.
FARCOS – on
FKV 06-02-2013
4) Consider the impact ofEvento
packaging
the contained product, as well
as any effects which the product might have on the packaging.
La STABILITA’: definizione (ii)
Quindi i test di stabilità in cosmetica servono a
valutare se il prodotto, nelle condizioni di vendita e
di utilizzo, ha una shelf-life adeguata.
Shelf-life: ha delle implicazioni legali, che mirano
principalmente a garantire la sicurezza del
consumatore . Ad esempio, in EU:
• per prodotti con shelf-life < 30 mesi, è obbligatoria
una data di scadenza in etichetta;
• per shelf-life> 30 mesi, si deve indicare il PAO
(Period After Opening).
PAO = parte del ciclo di vita di un cosmetico
relativa al solo periodo in uso.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Sommario
1)
Regolamento cosmetico 1223/2009/CE
Annex 1 Cosmetic Product Safety Report
2)
Definizione di stabilità per prodotti cosmetici
3)
Linee Guida SCCS, PCPC, CTFA-COLIPA 2004, criteri
ICH, IPEC, Canada.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
SCCS Notes of Guidance for the Testing of Cosmetic Ingredients and
their Safety Evaluation (8° Rev, SCCS/1501/12, 11 dicembre 2012)
• 4-3.3 Stability and physical and chemical characteristics of the
finished cosmetic product
• The physical stability of the finished product should be established,
ensuring that no changes in physical state of the finished product
(e.g. coalescence of emulsions, phase separation, crystallisation or
precipitation of substances, colour changes, …) occur during
transport, storage or handling of the product. Indeed, exposure to
changing temperatures, humidity, UV light, mechanical stress …
could reduce the intended quality of the product and the safety for
the consumer.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
SCCS Notes of Guidance for the Testing of Cosmetic Ingredients and
their Safety Evaluation (8° Rev, SCCS/1501/12, 11 dicembre 2012)
(..segue)
4-3.3 Stability and physical and chemical characteristics of the
finished cosmetic product
• Relevant stability tests, adapted to the type of cosmetic product and
its intended use, should be carried out. To make sure that no
stability problems are induced by the type of container and
packaging used, physical stability tests are currently carried out with
inert containers and those intended to be used on the market. Also
potential leaching of substances of the packaging into the product
should be investigated.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
SCCS Notes of Guidance for the Testing of Cosmetic Ingredients and
their Safety Evaluation (8° Rev, SCCS/1501/12, 11 dicembre 2012)
(..segue) 4-3.3 Stability and physical and chemical characteristics
of the finished cosmetic product
Relevant physical and chemical parameters should be controlled for each
batch of the finished product coming on the market. General parameters
could be:
physical state;
type of mixture (emulsion o/w or w/o, suspension, lotion, powder,
aerosol, …);
organoleptic properties (colour, odour, whenever relevant);
pH (at ..°C) for aqueous mixtures;
viscosity (at ..°C) for liquid forms;
other according to specific needs.
The criteria and methods used, and the results obtained per batch should
be specified.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
La GUIDA PCPC
• Guideline for Stability Testing of Cosmetics, redatto
dal Personal Care Products Council (ex CTFA).
• 8 pagine.
• Disponibile per l’acquisto on-line.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Guida PCPC Table of Contents
I. INTRODUCTION (1)
A. Objectives of the Guideline (1.1)………………………2
B. Scope of the Guideline (1.2)……………………………2
C. General Principles (1.3)………………………………...2
1. Product Development Considerations (1.3.1)…………2
II. GUIDELINE (2)
A. Cosmetic Product (2.2)………………….………………3
1. General (2.2.1)…………….………………………………3
2. Photostability Testing (2.2.2)….…………………………..3
3. Selection of Batches (2.2.3) ……..………………………...3
4. Container Closure System (2.2.4)……….………………...3
5. Product Attributes (2.2.5)……….………………………….3
6. Testing Frequency (2.2.6)………..…………………………4
7. Storage Conditions (2.2.7)……..……………………………4
8. Evaluation (2.2.8)………………….……………….….….. 5
9. Statements/Labeling (2.2.9)………………………………….5
III. GLOSSARY (3)………………………..…………………5
IV. APPENDIX (4)…………………………………….............8
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Guida PCPC
I. INTRODUCTION
The purpose of stability testing is to ensure that the cosmetic
product maintains its intended physical, chemical and
microbiological quality, as well as functionality and aesthetics
when stored under appropriate conditions. (come CTFA-COLIPA
2004)
Historically, companies have developed their stability testing
programs based on practical application and local market
conditions.
The guideline presented herein supplements both the
preceding general document on stability testing prepared
jointly between CTFA and Colipa in 2004, and the updated
Colipa annex to that general document .
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. CTFA-COLIPA 2004
I. GENERAL CONSIDERATIONS
1. INTRODUCTION
General
(…)
This document aims to set out guidelines in order to predict
and assure the stability of products in the market place. Its
purpose is to aid manufacturers of cosmetic products in the
selection and the refinement of the appropriate stability tests.
Although this guideline can provide a helpful starting point, it
is important that manufacturers carefully evaluate new
products and technologies and, where appropriate, adapt their
testing to reflect differences between product types and
formulations.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. CTFA-COLIPA 2004 : impostazione
La linea guida CTFA-COLIPA 2004 ha un’impostazione
più generale, enuncia una serie di principi e guida il
produttore di cosmetici alla scelta delle metodiche
più opportune, senza indicazioni stringenti. Infatti:
• “Because of the wide variety of cosmetic products and their
inherent complexity, standard” stability tests cannot be
prescribed.
• Manufacturers, who have an intimate knowledge of their
products and packages, require the flexibility to modify testing
protocols and to build a sound scientific basis for assessing
product stability.”
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
Guida PCPC: differente impostazione
• La Guida PCPC è un’integrazione alla L.G. generale.
• Assume come modello (non esplicitato!!) ICH Q1A(R2), per la
sua accettazione in USA, EU e Giappone.
• Parte dai requisiti per i prodotti OTC e li semplifica (non a caso
si specifica che non è intesa per le “drugs: “The guideline is not
intended for products that have been designated as drugs or
pharmaceuticals by regulatory agencies”)
• L.G più operativa: fornire alle aziende una struttura da usare
per lo sviluppo dei propri programmi di stabilità.
• Sottolinea i parametri chiave per i cosmetici, garantendo nel
contempo flessibilità per adattarsi alle caratteristiche dei
prodotti in valutazione.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
Objectives of the Guideline (1.1)
• This guideline is intended to provide a resource for
manufacturers in the development of a stability testing
program.
• It illustrates the industry’s current thinking on this topic, and
identifies a stability data package that is acceptable for
marketing.
• The guideline outlines key stability parameters for cosmetic
products, but leaves sufficient flexibility to encompass the
variety of different practical situations that may be
encountered due to specific scientific considerations and
characteristics of the materials being evaluated.
• Alternative approaches or variations of these guidelines can
be used (e.g., where there is scientific justification or to satisfy
requirements within a particular jurisdiction) providing the
basic intention of the program is maintained
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC B. General Principles (1.3)
• Le caratteristiche microbiologiche, fisiche e chimiche, così
come quelle estetiche e funzionali, di un prodotto cosmetico
possono cambiare nel tempo e per l’influenza di fattori quali la
temperatura, la luce, l’umidità ed il packaging.
Le condizioni scelte per i test di stabilità devono prendere in
considerazione quei fattori rilevanti per il prodotto.
• Lo SCOPO dello studio di stabilità è di stabilire, basandosi
sull’analisi di almeno 1 batch di prodotto cosmetico, un
periodo d’uso atteso (expected use life) e le istruzioni per il
mantenimento da riportare in etichetta, che siano applicabili ai
lotti futuri del prodotto similmente fabbricato e confezionato.
• Il grado di variabilità dei futuri batch fabbricati influenza la
certezza che essi rimangano entro le specifiche per tutto il
corso del loro atteso utilizzo.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L. G. PCPC B. General Principles (1.3)
E’ una linea guida, quindi:
This guideline does not establish legally enforceable
responsibilities. Voluntary guidelines describe the current
thinking and should be viewed as recommendations. Wherever
specific regulatory or statutory requirements exist, they must
be followed. The use of the word should in a guideline means
that something is suggested or recommended, but not required.
Inoltre, non copre lo sviluppo prodotti:
1. Product Development Considerations (1.3.1)
Companies may have a product development stability screening
process. It is not the intent of this document to address such
processes.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
II. GUIDELINE (2)
A. Cosmetic Product (2.2)
1. General
(2.2.1)
Progettazione di studi formali di stabilità per prodotti
cosmetici deve basarsi su:
- conoscenza delle proprietà e del comportamento degli
ingredienti;
- esperienza ottenuta dagli studi formulativi;
- i possibili cambiamenti attesi;
- il razionale in base al quale sono stati selezionati gli attributi
che verranno monitorati.
2. Photostability Testing (2.2.2)
Se appropriato, la fotostabilità deve essere valutata
almeno su 1 batch.
Standard conditions for photostability testing can be found in
ICH Q1B.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
Selection of Batches (2.2.3)
Container/Closure System (2.2.4)
Devono essere disponibili dati da studi di stabilità su
almeno 1 batch di prodotto cosmetico.
Rispetto al prodotto sul mercato, il lotto testato deve essere stato
fabbricato:
• con la stessa formulazione e stesso packaging,
• con lo stesso processo di fabbricazione,
• con le stessa qualità e stesse specifiche,
• in quantità paragonabili alla scala usuale di produzione;
quantità inferiori devono essere giustificate,
• Con lo stesso contenitore /sistema di chiusura.
Studi condotti in altri contenitori / packaging possono fornire
un’utile parte della valutazione del prodotto in condizioni di
stress o come informazioni a supporto.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
4. 5. Product Attributes (2.2.5)
Cosa controllare?
Le caratteristiche
- suscettibili di cambiamento durante lo stoccaggio
- che possono influenzare la qualità, la sicurezza, le performance.
Perciò, con procedure analitiche verificate ed approvate e criteri di
accettabilità funzione del target di mercato desiderato, si controllano
attributi:
fisici,
chimici,
microbiologici,
capacità conservante,
(con appropriati controlli chimici e/o microbiologici),
funzionalità del packaging
“ CTFA Quality Assurance Guidelines, Annex 18, Specifications”.
“ASTM E2454 Standard Guide for Sensory Evaluation Methods to Determine the Sensory
Shelf Life of Consumer Products”
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
6. Testing Frequency (2.2.6)
• Frequenza sufficiente a stabilire il profilo di stabilità
del prodotto cosmetico.
• Dati da stabilità accelerata: possono fornire una
“tentative expected use life” quando studi a lungo
termine non sono disponibili; questi ultimi vanno
comunque condotti per confermare la vita d’uso
attesa per il prodotto commercializzato.
• Se vengono apportati cambiamenti alla formula, al
processo produttivo o al packaging, si deve
determinare se queste modifiche possono avere
influenza sulla stabilità e si devono quindi condurre
test addizionali di conferma.
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
7. Storage Conditions (2.2.7)
• Il cosmetico deve essere valutato in condizioni
standard di stoccaggio che dimostrino la sua
stabilità termica e, se applicabile, la sua
sensibilità all’umidità.
• Condizioni standard e la lunghezza degli
studi: devono essere sufficienti a coprire tutto il
ciclo di vita (immagazzinamento, spedizione,
utilizzo da parte del consumatore).
• Studi a lungo termine:
almeno 12 mesi su almeno un lotto!!
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L.G. PCPC
2.2.7 General case
Study
Storage Condition
Minimum Test Period
Suggested
Long Term
25 ± 2°C RH*
12 months
Intermediate
30 ± 2ºC RH*
3 months
Accelerated
40 ± 2°C RH*
1 month
* La scelta delle appropriate condizioni di umidità dipende dal
produttore, in funzione del packaging e della formulazione.
Alternative conditions to those listed above may be used if
justified. See Appendix I for additional scientific references
regarding stability conditions
.
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L.G. PCPC
Appendix (4)
1. IFSCC Monograph Number 2
The Fundamentals of Stability Testing, Micelle Press, 1992
Temperature
Humidity
Duration
4°C
-
Shelf life
Room Temp.
20 - 25° C
-
Shelf life
Accelerated
37° C
-
3-6 months
-
1 month
-
1-3 months
Control
Accelerated
Accelerated
37° C
80%
45° C
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L.G. PCPC
Appendix (4)
2. Cosmetic Regulation in a Competitive Environment Ch 11
Estrin, Norman F. and Akerson, James M., eds., Cosmetic Regulation in a
Competitive Environment, chapter 15 “Stability Testing of Cosmetic
Products” by Philip E. Minor
Room Temperature
24-25°C
Accelerated testing
37, 45 and 50°C
Freeze-thaw cycling
0 or -5°C
Elevated Humidity:
80% RH
Evento FARCOS – FKV 06-02-2013
L.G. PCPC
8. Evaluation (2.2.8)
Approccio sistematico nella presentazione e valutazione delle
informazioni sulla stabilità, che devono riportare i dati dei test
chimici, fisici e microbiologici,- inclusi attributi particolari relativi alla
FORMA del prodotto (ad es. viscosità) - così come test di
funzionalità ed estetica del packaging.
E’ responsabilità del produttore giustificare quale grado di
cambiamento deve essere considerato significativo per la
qualità del prodotto.
9. Statements/Labeling (2.2.9)
A storage statement should be established for the labeling in accordance
with relevant national/regional requirements. The statement should be
based on the stability evaluation of the cosmetic product. Where it is
applicable, specific instruction should be provided, particularly for
cosmetic product that cannot tolerate freezing. Generic terms such as
ambient conditions or room temperature should be avoided.
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ICH Q1A(R2)
ICH: International Conference on Harmonisation of Technical
Requirements for Registration of Pharmaceuticals for Human
Use
ICH Harmonised Tripartite Guideline
STABILITY TESTING OF NEW DRUG SUBSTANCES
and PRODUCTS - Q1A(R2)
6 febbraio 2003
•
Sviluppata per essere adottata dagli enti regolatori di
EU, Giappone ed US.
•
Non è linea guida ma requisito cogente per API e
farmaci !!
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Condizioni ICH Q1A(R2)
• Test di fotostabilità secondo ICH Q1B
• Almeno 3 lotti (“primary batches”), stessa formula e
stesso contenitore usato per il mercato.
• Almeno due dei tre sono lotti pilota, fatti possibilmente
con tre lotti differenti di principio attivo.
• Frequenza dei controlli: iniziale, intermedia finale.
Ad es., per uno studio a lungo termine:
– 0, 3, 6, 9 12 mesi nel primo anno
– ogni sei mesi nel secondo anno
– una volta all’anno negli anni successivi
fino a coprire l’intera vita del prodotto
(immagazzinamento, spedizione, uso)
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ICH Q1A(R2) 2.2.7.1 General case- Zone Climatiche I e II
Study
Storage Condition
Minimum time period
covered by data at
submission
Long Term*
25 ± 2°C / 60% RH ± 5%
or
30 ± 2°C / 65% RH ± 5%
12 months
Intermediate**
30 ± 2ºC / 65% RH ± 5%
6 months
Acelerated
40 ± 2°C / 75% RH ± 5%
6 months
* Dipende dal produttore decidere se gli studi di stabilità a lungo termine
sono condotti a 25 ± 2°C / 60% RH ± 5% oppure a 30 ± 2°C / 65% RH ± 5%
** Se 30 ± 2ºC / 65% RH ± 5% è la condizione a lungo termine, non vi è
alcuna condizione intermedia.
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Esempio di protocollo per COMPATIBILITA' DI PRODOTTI
COSMETICI CON IL PACKAGING (i)
40 °C oppure 40°C/75%RH - buio
25 °C oppure 25 °C/60%RH - buio
T ambiente lab. luce solare
4 °C (riferimento)
Shock termico
Altre condizioni
Confezione vetro
Confezione reale
Packaging vuoto
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
n.a.
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese – 2 mesi
1 mese
1 mese
1 mese
In base a protocolli preparati ad hoc
Si analizzano gli stessi parametri alla partenza ed alla fine del trattamento.
La scelta di tali parametri dipende dalle caratteristiche formulative del
prodotto e del confezionamento in studio.
Per il prodottosi si valutano:
- aspetto, colore, odore del prodotto,
- caratteristiche di applicabilità;
- pH
- contenuto di acqua (LOD o KF)
- viscosità (o curva reometrica e comportamento reologico)
- valutazione colore tramite UV-VIS
- titolo principi attivi particolari
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- aspetto esterno e interno del packaging, sue deformazioni, cambiamenti di
Esempio di protocollo per COMPATIBILITA' DI PRODOTTI
COSMETICI CON IL PACKAGING (ii)
Per il materialie di confezionamento (primario) si valutano:
- aspetto esterno e interno del packaging,
- eventuali deformazioni, cambiamenti di colore;
- funzionalità del packaging (tenuta della chiusura, tenuta delle saldature,
funzionamento del dosatore etc.)
- cessioni di materiali, tracce, impurezze.
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Stability Program – Health Canada’s GMPs
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La Guida IPEC
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La Guida IPEC
• IPEC: International Pharmaceutical Excipients
Council (associazione internazionale che comprende le
associazioni industriali di produttori di eccipienti farmaceutici
di Usa, Europa, Giappone e Cina)
• “The IPEC Excipient Stability Program Guide 2010”
(scaricabile dal sito).
• Scopo della Guida:
applicazione internazionale
sviluppata per essere applicata agli eccipienti,
poiché ICH Q1A(R2) non è appropriata per gli
eccipienti perché è disegnata per principi attivi e
prodotti farmaceutici.
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GRAZIE!!
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