Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Professionisti incaricati ex Deliberazione della Giunta Municipale n° 23 del 25/01/2006 Dott. Federico Morimando Dott. Claudio Carere Ornitologo, Dottore di Ricerca in Zoologia Biologo, Ecologo ed Etologo 1 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 5.1. 5.2. 5.3. 5.4. 6. 6.1. 6.2. 6.3. 6.4. 6.5. 7. INTRODUZIONE ........................................................................................................................3 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO .........................................................3 METODOLOGIE DI ANALISI ..........................................................................................7 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE IN OGGETTO..........................................8 DESCRIZIONE DEL SITO COMUNITARIO .......................................................12 Introduzione al sito..............................................................................................................................12 Descrizione della componente Habitat.................................................................................................13 Descrizione della componente Flora....................................................................................................17 Descrizione della componente Fauna ..................................................................................................17 INCIDENZA SUL SITO ........................................................................................................24 Individuazione delle potenziali sorgenti di incidenza............................................................................24 Incidenza sulla componente Habitat ....................................................................................................25 Incidenza sulla componente Flora .......................................................................................................25 Incidenza sulla componente Fauna ......................................................................................................25 Incidenza sull’integrità del sito Natura 2000........................................................................................31 M ISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ........................................32 7.1 Misure di mitigazione previste dalla N.T.A. di Variante ...............................................................................33 7.2 Misure di mitigazione previste dalla Rielaborazione della Variante .............................................................35 7.3 Misure di mitigazione previste dalla presente Relazione di Incidenza...........................................................37 8. MISURE DI COMPENSAZIONE PREVISTE DALLA PRESENTE RELAZIONE D’INCIDENZA ........................................................................................................39 9. CONCLUSIONI..........................................................................................................................41 BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................................................................42 2 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 1. Introduzione Il presente studio riguarda la variante e la rielaborazione della Variante al PRG del Comune di Orbetello (GR) comparto Neghelli, in relazione alla possibile incidenza ambientale degli interventi previsti dalla variante di PRG e successiva rielaborazione relativa al programma integrato di intervento – comparto Neghelli, sulla base di quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Municipale n. 23 del 25/01/2006 del Comune di Orbetello. A seguito dei contributi e pareri delle Amministrazioni Provinciale e Regionale, nonché dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica che hanno evidenziato criticità sulle emergenze tutelate dal SIR Laguna di Orbetello riconducibili, come del resto evidenziato dalla Relazione d’Incidenza, alla Variante, sono state richieste da parte di Regione e Provincia modifiche o integrazioni del progetto di variante. In seguito alle riunione del 29/11/2006 e del 19/01/2006 tra le strutture tecniche del Comune di Orbetello, della Provincia di Grosseto e delle Regione Toscana, è emersa la necessità di procedere alla redazione di una nuova relazione d’incidenza sulla base della rielaborazione della Variante: questa relazione d’incidenza deve valutare pertanto ulteriori effetti mitigatori oltre a quelli già recepiti in sede di predisposizione della variante. 2. Quadro di riferimento normativo Nel 1992 con la Direttiva 92/43/CEE1, definita “Direttiva Habitat”, l’Unione Europea ha ribadito l’importanza del mantenimento della biodiversità nel territorio comunitario in quanto “...nel territorio europeo degli Stati membri gli habitat naturali non cessano di degradarsi e un numero crescente di specie selvatiche è gravemente minacciato...”; per tale motivo “è necessario adottare misure a livello comunitario per la loro conservazione” (CEE, 1992). 1 Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 “concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”. 3 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Per il raggiungimento di tale obiettivo l’Unione Europea, mediante la Direttiva Habitat, ha previsto la costituzione di una Rete Ecologica Europea di siti (zone speciali di conservazione) denominata Rete Natura 2000. Tale rete, costituita quindi da quelle aree ove sono localizzati habitat e specie rare (elencati negli allegati della Direttiva) “…dovrà garantire il mantenimento, ovvero all’occorrenza il ripristino, in uno stato soddisfacente, dei tipi di habitat naturali e degli habitat delle specie interessati nelle loro aree di ripartizione naturale”. Nel 1996 Regione Toscana, nell’ambito del Progetto BioItaly, ha individuato, cartografato e schedato Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale2. Oltre a tali SIC e ZPS nell’ambito dello stesso progetto sono stati individuati “Siti di Interesse Regionale” (SIR) e “Siti di Interesse Nazionale” (SIN). In base art.3 comma 1 del DPR 8 settembre 1997 n° 357, “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”, modificato dall'art. 3 del D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, “Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano individuano, i siti in cui si trovano tipi di habitat elencati nell'allegato A ed habitat di specie di cui all'allegato B e ne danno comunicazione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ai fini della formulazione alla Commissione europea, da parte dello stesso Ministero, dell'elenco dei proposti siti di importanza comunitaria (pSic) per la costituzione della rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione denominata «Natura 2000»”, la Regione Toscana ha emanato le seguenti norme a recepimento del precedente articolo: 1. decisione di Giunta Regionale n.16 del 9.12.1997, riguardante determinazioni relative alle modalità e procedure di recepimento della Direttiva comunitaria Habitat in Toscana; 2. Deliberazione C.R. 10 novembre 1998, n.342 (Consiglio Regionale Toscano, 1998), successive Delibere Regionali (Giunta Regionale,1998; Consiglio Regionale Toscano, 2 Direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979 “concernente la conservazione degli uccelli selvatici”. 4 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 2002; Giunta Regionale Toscana, 2002), con le quali la Regione Toscana ha approvato 120 Siti di Importanza Comunitaria (pSIC) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, 35 Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva 79/409/CEE, 15 siti di interesse regionale (SIR) e 7 siti di interesse nazionale (SIN). 3. Deliberazione C.R. 21 gennaio 2004 n.6 (Perimetrazione dei siti di importanza regionale e designazione di zone di protezione speciale in attuazione delle direttive n. 79/409/CEE e n. 92/43/CEE), con la quale si approvano le modifiche dei perimetri dei SIR e si istituiscono 26 nuove ZPS. Il quadro complessivo dei SIC e delle ZPS presenti in Toscana e nelle altre regioni italiane (fino all’anno 2000) è riportato nel D. M. del 3 aprile 2000. L’elenco completo e aggiornato dei SIR presenti in Toscana è contenuto nell’Allegato D della deliberazione C.R. 18/2002. Con L.R. 56/20003 la Regione Toscana ha approvato una legge per la tutela della biodiversità, riconoscendo il ruolo strategico dei siti di importanza comunitaria, nazionale e regionale. In tale contesto le diverse tipologie di siti (pSIC, ZPS, SIR, SIN) sono stati complessivamente classificati quali Siti di Importanza Regionale (SIR). Questa legge regionale estende di fatto a tutti i Siti di Importanza Regionale le norme di cui al DPR 357/97. Nell’ambito di tale legge sono state individuati nuove tipologie di habitat e nuove specie non espressamente comprese negli allegati delle direttive comunitarie, ma considerate di elevato interesse regionale. La valutazione d'incidenza è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito esistente o potenziale (sito proposto) della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso. Tale procedura è stata introdotta dall'art. 6, comma 3, della direttiva "Habitat", con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale. 3 L. R. 6 aprile 2000 n.56 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche (...)”. 5 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere In ambito nazionale, la valutazione d'incidenza viene disciplinata dall'art. 6 del DPR 12 marzo 2003 n.120, G.U. n. 124 del 30 maggio 2003), che ha sostituito l'art. 5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357 che trasferiva nella normativa italiana i paragrafi 3 e 4 della direttiva "Habitat". Il comma 2 dello stesso art. 6 stabilisce che vanno sottoposti a valutazione di incidenza tutti i piani territoriali, urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico-venatori e le loro varianti. Proprio in base al DPR n.120 del 2003, all’art. 5 comma 3, “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della valutazione di incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell'allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi”. La metodologia operativa della valutazione d'incidenza è dettagliatamente riportata nella guida metodologica "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC" redatto dalla Oxford Brookes University per conto della Commissione Europea DG Ambiente, e prevede 4 fasi principali nella valutazione d’incidenza: - FASE 1 – Screening - FASE 2 – Valutazione appropriata - FASE 3 – Analisi delle incidenze e delle soluzioni alternative - FASE 4 – Definizione delle misure di compensazione La stessa guida metodologica dichiara che “La probabilità di incidenze significative può derivare non soltanto da piani o progetti situati all’interno di un sito protetto, ma anche da piani o progetti situati al di fuori di un sito protetto. Ad esempio, una zona umida può essere danneggiata da un progetto di drenaggio situato ad una certa distanza dai confini della zona umida…La procedura dell’articolo 6, paragrafi 3 e 4, è attivata non dalla 6 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere certezza ma dalla probabilità di incidenze significative derivanti non solo da piani o progetti situati all’interno di un sito protetto, ma anche da quelli al di fuori di esso”. 3. Metodologie di analisi La presente relazione d’incidenza è redatta allo scopo di individuare tutte le possibili interferenze o impatti che la variante al PRG e successiva rielaborazione in oggetto del Comune di Orbetello può provocare sul SIR-pSIC “Laguna di Orbetello” (Tavola 1) anche in concomitanza (incidenza cumulativa) con altre opere in fase di attuazione o di futura attuazione, in base alla normativa precedentemente elencata. In particolare abbiamo articolato il lavoro di analisi nelle seguenti fasi operative: - FASE 1 Descrizione della variante in oggetto e delle opere in essa previste - Descrizione generale del sito d’interesse regionale-comunitario coinvolto dagli interventi. - FASE 2 Descrizione particolareggiata dell’area d’intervento con valutazione dello stato attuale di conservazione delle specie di flora e fauna e degli habitat di interesse comunitario-regionale per i quali il sito è stato designato - FASE 3 Analisi dell’incidenza diretta ed indiretta che il progetto produce, nelle diverse fasi di realizzazione, nell’immediato e nel medio-lungo termine, anche sui fattori che possono essere considerati indicativi dello stato di conservazione di habitat e specie. - FASE 4 Individuazione delle misure mitigative e compensative necessarie l’abbattimento delle incidenze negative rilevate 7 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere L’analisi della compatibilità della variante sulle specie e sugli habitat dei SIR-pSIC è stata effettuata tramite la consultazione della scheda descrittiva del sito, contenuta nell’archivio Natura 2000, integrata con altre fonti informative ufficiali come il Repertorio Naturalistico Toscano (RE.NA.TO.), il Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana (SIRA) e da altra bibliografia specifica. Per un analisi specifica e particolareggiata delle eventuali incidenze significative si è provveduto ad individuare un'area di studio interna entro la quale è stato svolto uno studio di campo, volto a verificare puntualmente le tipologie ambientali presenti ed in particolare quelle interessate dagli interventi, in relazione alla localizzazione e alle caratteristiche dei SIR-pSIC. 4. Descrizione della variante in oggetto Il progetto edilizio interessa terreni prospicenti la Laguna di Ponente a una distanza di ca 500 m dall’Isola di Neghelli, senza interessare la riva della Laguna che resta separata dall’area da cordoni di vegetazione, un canale e la strada asfaltata litoranea. Tale area, compresa tra il cimitero e l’abitato di Orbetello, pur rappresentando una “finestra” di territorio non edificato, è situata in una vera e propria area urbana, anche considerando la presenza dell’Ospedale situato, parallelamente, a Est del cimitero. Pertanto la porzione di territorio interessato dalla Variante non riguarda direttamente habitat e flora Comunitari. L’area interessata dalla variante in oggetto è stata suddivisa, riprendendo la suddivisione utilizzata dallo Studio Agriprogram, in diverse sottounità omogenee, allo scopo di fornire maggiore chiarezza espositiva, omogeneizzare la presente relazione con quella precedente dello Studio Agriprogram ed evidenziare i rapporti di progetto edilizio con il SIR/pSIC della Laguna di Orbetello. I confini di ogni sottoarea sono stati individuati in cartografia nella Tavola 2. Qui di seguito è riportata una breve descrizione dei soprassuoli di ogni sottoarea così individuata: - Area A. La superficie totale della sottoarea in esame è di circa 31500 mq di cui circa 13500 mq occupati da un vecchio oliveto in stato di abbandono. Gli esemplari di ulivo, di cui alcuni mostrano carattere “monumentale”, mostrano evidenti segni di sofferenza a causa all’abbandono e all’insediamento di rampicanti ormai molto 8 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere sviluppati. La parte dell’Area A limitrofa al canale perilagunare presenta una formazione vegetazionale lineare di canneto a dominanza di Arundo donax, di circa 20 metri di larghezza, con alcune interruzioni, che svolge attualmente un ruolo di barriera nei confronti di rumori o disturbi visivi che provengono dalla direzione dell’ambiente lagunare. - Area B. E’ caratterizzata da incolti, piccoli appezzamenti destinati ad orto familiare, da porzioni di vegetazione ruderale e sinantropica. L’area B ha una superficie di circa 25500 mq. Le unità urbanizzate presenti all’interno di quest’area sono alcuni condomini, un depuratore e un deposito/cantiere comunale. La caratteristica più evidente è l’abbandono dei campi con conseguente insediamento di vegetazione erbacea e arbustiva di tipo sinantropico. - Area C. Corrisponde alla parte di laguna che ricade nell’area oggetto dello studio. Comprende al proprio interno la porzione di acqua libera della laguna, il margine della laguna, e il complesso degli isolotti di Neghelli. La composizione dei soprassuoli in questo caso è completamente naturale per cui si rimanda alla descrizione della componente habitat e vegetazione precedentemente esposta. - Area D. L’area D si trova nella porzione altimetricamente più elevata dell’intero territorio oggetto dell’analisi. E’ quasi del tutto caratterizzata dalla presenza di un appezzamento di circa mq 9900 coltivato ad oliveto specializzato e da formazioni arboree lineari di cipressi. - Area E. La superficie di quest’area è di 2700 mq. La porzione orientale dell’area E è caratterizzata da una vasta superficie a canneto a dominanza di Phragmites australis e da incolti in stato di totale abbandono. La porzione occidentale dell’area è invece destinata a prato-incolto, con la presenza di un canale drenante di profondità di circa 70 cm, in buono stato di efficienza. Lungo il margine del canale troviamo alcuni esemplari di Pistacia lentiscus e Phillyrea latifoglia. La variante in oggetto della presenta relazione d’incidenza è regolamentata dal Programma Integrato di Intervento nell’ambito del Neghelli, approvato all’unanimità con delibera n. 198 del 10/07/2002 dal Comune di Orbetello. Tale programma prevede l’edificazione di una struttura commerciale di grande distribuzione di vendita e di nuove unità residenziali. La volumetria edificabile totale in prima istanza era stata prevista pari a 9 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 98.939 mq. L’obiettivo principale che l’Amministrazione Comunale di Orbetello intende perseguire con il Programma Integrato d’Intervento è quello di riqualificazione urbana e di creazione d’omogenità del contesto, al suo interno e rispetto alle zone circostanti, unito a quello di miglioramento della qualità urbana attraverso una riqualificazione delle situazione di degrado urbano ed ambientale. In quest’ottica deve essere letta anche l’importante operazione di ripulitura della fascia parallela al canale perilagunare della Laguna di Ponente della moltitudine di orti abusivi e di baracche che deturpavano il paesaggio e rappresentavano una forte sorgente di impatto visivo ed acustico verso l’ecosistema lagunare. Gli obiettivi di cui sopra vengono dichiaratamente perseguiti dall’Amministrazione Comunale mediante il coordinamento degli interventi, l’adeguamento dell’assetto viario, la creazione di piste ciclabili, pedonali, spazi a verde e parcheggi, ottenendo tra l’altro un decongestionamento della fascia lagunare, qualificandone e valorizzandone l’uso riducendo le strutture abitative esistenti e qualificandone l’identità nell’ambito delle risorse ambientali e paesaggistiche presenti. Il Programma Integrato di Intervento nell’ambito del Neghelli prevede fondamentalmente la costruzione di un centro commerciale nell’area attualmente occupata dal cantiere comunale e dal depuratore non utilizzato e da oliveto specializzato, e che viene identificata in Tavola 2 come area B e D, e la costruzione di unità abitative di tipo residenziale nelle aree A ed E. Successivamente alle criticità evidenziate dalla Provincia di Grosseto, dalla Regione Toscana e dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, circa un rischio d’impatto significativo sugli ecosistemi circostanti ed in particolare sull’Isolotto Neghelli (importante sito di nidificazione dell’avifauna acquatica e di conseguenza obiettivo prioritario di conservazione del SIR/pSIC “Laguna di Orbetello”) l’Amministrazione Comunale ha redatto sostanziali modificazioni rispetto alla prima versione della Variante riassunte nella Rielaborazione di Variante Comparto Neghelli (Tavola 4). Come si può vedere dal confronto della Tavola 3, rappresentante la versione originale della Variante, e la Tavola 4, rappresentante la Rielaborazione della Variante, sono state ridotte le volumetrie edificabili del 5% con una complessiva riduzione di circa 2500 m3 delle volumetrie commerciali. Si rileva inoltre un fondamentale arretramento delle volumetrie affacciate alla Laguna di Ponente (Tavola 5), allo scopo di ridurre l’impatto sia in fase di cantierizzazione, che al momento dell’entrata in uso delle infrastrutture. Significativo è stato inoltre l’accorpamento 10 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere delle unità ad uso commerciale nella porzione orientale dell’area (Tavola 5), in modo da concentrare l’afflusso di veicoli e persone evitando invece la dispersione del traffico in tutta l’area edificata: questo fatto sottende una razionalizzazione importante della prevista destinazione d’uso dei complessi commerciali che in fase di piani originali erano previsti sparsi al di sotto delle varie unità abitative. Si evidenzia inoltre una trasformazione delle unità abitative originali in modo che gli edifici caratterizzati da più di 3 piani fossero concentrati nella porzione meridionale del progetto residenziale, rivolte verso la laguna di Levante, lasciando i futuri edifici affacciati alla Laguna di Ponente a solo 2 piani (Tavola 5). Infine si può evidenziare una rielaborazione complessiva della viabilità nei pressi della strada degli Orti, che comporta l’accesso alla struttura commerciale anche dalla strada degli orti ma prevedendone l’uscita esclusivamente sulla viabilità interna (Tavola 5). Qui di seguito è riportata la volumetria dei diversi lotti previsti nella rielaborazione della Variante in comparazione con la variante originale. Soluzione originaria Soluzione di Progetto Proprietà Volume(V) Volume (V) Riduzione V L.1 - Soc. Predim srl 30300 28995 1305 20335 19318,25 1016,75 19000 16874,78 2125,22 12000 11400 600 L4 - Soc. “I Morelli” srl 8000 7600 400 Totale 89635 84188,03 5446,97 L2 - Montelabro Coop. Europa L3 - PAM Coop. Europa L4 - Soc. “Parco della Laguna” srl 11 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 5. Descrizione del Sito Comunitario 5.1. Introduzione al sito Il pSIC interessato dalla presente relazione d’incidenza, in quanto localizzato in adiacenza con l’area interessata dalla variante in oggetto, è denominato “Laguna di Orbetello” (vedi Tavola 1 e Foto 1) ed è classificato come IT51A0026. Il pSIC è localizzato nello spazio di mare compreso tra il tombolo della Giannella e il tombolo della Feniglia. Al centro si prolunga un tombolo incompleto nel quale sorge la località di Orbetello. La superficie totale del sito è di 3692 ettari ed è classificato oltre come pSIC, anche come SIR e ZPS. Il sito d’importanza comunitaria comprende, al suo interno anche la Riserva Provinciale della Laguna di Orbetello di 1552 ettari , situata nella laguna di ponente, e l'omonima Oasi gestita dal WWF di 800 ettari al cui interno è posta la Riserva Naturale Statale. L'area è caratterizzata da una molteplicità di ambienti che comprendono il litorale sabbioso, in precarie condizioni di conservazione, i tomboli, la laguna salmastra e modeste superfici di stagni d'acqua dolce, cui si aggiungono campi coltivati, tratti di macchia mediterranea, boschetti e pinete d'impianto artificiale. Alla notevole varietà vegetazionale e ambientale si deve l'elevatissima ricchezza della fauna, in particolare ornitica; la Laguna di Orbetello è infatti di importanza cruciale per la sosta e la nidificazione di molte specie di uccelli minacciate. Foto 1, Laguna di Orbetello e Isolotto del Neghelli con colonia di fenicotteri svernanti. 12 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere L’importanza dei valori naturali del sito viene così illustrata dalla delibera regionale di approvazione dei SIR: “La principale laguna salmastra della costa tirrenica, separata dal mare dai due tomboli della Feniglia e della Giannella, che collegano la penisola al M. Argentario. Area di elevatissimo valore ornitologico, solo parzialmente inclusa fra i siti ICBP. Di interesse nazionale per lo svernamento di Anas acuta, Anas strepera e Anas clypeata. A livello regionale è il sito più importante per lo svernamento di Fulica atra. Dal 1994 unico sito peninsulare di nidificazione di Phoenicopterus ruber, da tempo svernante in numero elevato. La principale area della costa tirrenica per la sosta di specie ornitiche legate all'ambiente salmastro”. Dall’archivio Natura 2000 si riporta la seguente descrizione qualitativa: “Area di elevatissimo valore ornitologico, solo parzialmente inclusa fra i siti ICBP. Di interesse nazionale per lo svernamento di Anas acuta, Anas strepera e Anas clypeata. A livello regionale è il sito più importante per lo svernamento di Fulica atra. Dal 1994 unico sito peninsulare di nidificazione di Phoenicopterus ruber, da tempo svernante in numero elevato. La principale area della costa tirrenica per la sosta di specie ornitiche legate all'ambiente salmastro. Presenza del Mammifero predatore Martes martes.” 5.2. Descrizione della componente Habitat Dalla scheda Bioitaly associata al sito si evince come esso costituisca “uno dei più importanti ecosistemi lagunari d’Italia”, e come su di esso si sia effettuato uno progetto LIFE Natura “incentrato sulla conservazione e il recupero di alcuni siti idonei per la nidificazione e la sosta di uccelli acquatici, è stato redatto un piano per il mantenimento e l’incremento dei risultati ottenuti, nel quale vengono descritti dettagliatamente gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione”. 13 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere La medesima scheda riporta i seguenti habitat d’interesse comunitario-regionale: Cod. Corine Nomenclatura Habitat Lagune Pratelli di erbe graminoidi e erbe annuali (Thero-Brachypodietea) Formazioni di suffrutici succulenti alofili mediterranei 21 34.5 15.16 Cod. Nat.2000 1150 6220 1420 All. Dir. 92/43/CEE AI* AI* AI L’archivio Natura 2000 riporta invece la presenza dei seguenti habitat di interesse con le relative percentuali di copertura e il corrispondente grado di conservazione: Nomenclatura Habitat Lagune Pratelli di erbe graminoidi e erbe annuali (TheroBrachypodietea) Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zonefangose e sabbiose Formazioni di suffrutici succulenti alofili mediterranei Cod. Nat.2000 Priorit. % copertura 1150 SI 70 Grado di conservazi one B 1410 NO 5 A 6220 SI 3 B 1310 NO 2 A 1420 15,16 5 A Tutti i suddetti habitat sono inclusi nell’allegato 1 della Legge Regionale n.56/2000. Dall’esame del Repertorio Naturalistico Toscano si segnalano i seguenti habitat e fitocenosi presenti nella Laguna di Orbetello (P=prioritario): Nomenclatura Habitat Fanghi e sabbie litoranee con vegetazione pioniera annua alonitrofile Formazioni di suffrutici succulenti alofili mediterranei a dominanza di Halocnemum strobilaceum Lagune salmastre costiere Prati salsi mediterranei saltuariamente inondati Cod. Corine Cod. Nat.2000 All. Dir. 92/43/CEE 15.11 1310 AI 15.16 1420 AI 21 15.15 1150 1410 AI(P) AI Ricapitolando gli habitat segnalati dalle differenti fonti presenti all’interno della laguna sono: Nomenclatura Habitat Cod. Corine Fanghi e sabbie litoranee con vegetazione pioniera annua alo- 15.11 nitrofile (Vegetazione pioniera a Salicornia) Pratelli di erbe graminoidi e erbe annuali (Thero-Brachypodietea) 34.5 Cod. Nat.2000 All. Dir. 92/43/CEE 1310 AI 6220 AI(P) 14 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Praterie e fruticeti alofili mediterranei e (Sarcocornetea fruticosi) Lagune salmastre costiere Prati salsi mediterranei saltuariamente inondati - termo-atlantici 15.16 1420 AI 21 15.15 1150 1410 AI(P) AI Fanghi e sabbie litoranee con vegetazione pioniera annua alo-nitrofile (Vegetazione pioniera a Salicornia) Si tratta di un habitat di alto valore naturalistico raro in Toscana, almeno per quanto riguarda le sue forme più tipiche e ricche di specie, presenti nella sola Laguna di Orbetello. L’habitat é, al presente, mediamente vulnerabile ma piccole variazioni nella gestione degli apporti di acqua salmastra possono mettere a serio repentaglio questi ambienti. Le specie guida caratteristiche sono Salicornia sp.pl., Suaeda marittima. - Pratelli di erbe graminoidi e erbe annuali (Thero-Brachypodietea) Habitat di medio-alta qualità e media vulnerabilità. Si tratta di affioramenti calcarei o silicei più o meno compatti con pratelli xerici a dominanza di terofite, distribuiti sulle coste della Regione Mediterranea; tali habitat sono presenti anche all’interno in corrispondenza di substrati ad elevata aridità. In Toscana meridionale sono note siti sulle coste calcaree e sui travertini del senese, nonché alcune stazioni nell’Arcipelago. Sono caratterizzati da buone condizioni di naturalità dell’ambiente; risultano cause di minaccia l’urbanizzazione e l’eccessiva pressione turistica. Anche il naturale dinamismo della vegetazione può diminuire le aree adatte a questo tipo di habitat. Le specie guida sono Saxifraga trydactilites, Hornungia petraea, Erophila verna, Minuartia hybrida, Arenaria leptoclados, Trifolium scabrum, Hypochoeris achyrophorus, Tuberaria guttata, Gaudinia fragilis. - Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosae) Vegetazione a dominanza di camefite e nanerofite succulenti che si insedia su suoli salati a distribuzione mediterraneo-atlantica e saharo-indica appartenenti alla classe Sarcocornietea fruticosae R. Tx. e Oberd. 1958. Spesso costituiscono estese formazioni che entrano in contatto con gli habitat 1310 e 1510. - Lagune salmastre costiere 15 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Habitat a limitata distribuzione, presente in Toscana a Orbetello e Burano, località entrambe incluse in aree umide di importanza internazionale e in aree protette. Presenta elevata qualità e vulnerabilità media. Tra i processi di degradazione vanno segnalati i processi di interramento, di inquinamento ed eutrofizzazione e di asfissia delle acque, tutti da tenere sotto controllo. Specie guida: Ruppia maritima, R. cirrhosa. - Prati salsi mediterranei saltuariamente inondati I giuncheti a dominanza di Juncus maritimus, J. acutus e in consociazione sono a tratti presenti lungo le coste meridionali della Toscana. E’ un habitat di media-alta qualità e scarsamente vulnerabile, almeno per quanto riguarda le cenosi più prossime alla linea di costa e non pascolate. Le specie guida sono Juncus maritimus, J. Acutus, J. gerardi. Nei pressi della zona interessata dalla variante in oggetto, in corrispondenza del canale che corre lungo il margine della Laguna di Ponente, nonché all’interno dell’Isolotto Neghelli, la superficie è interessata da una vegetazione alofila a dominanza di Salicornia sp. e Arthrocnemum fruticosum che compone l’habitat di interesse regionale/comunitario denominato “Praterie e fruticeti alofili mediterranei”. Questa tipologia vegetazionale è caratterizzata da un basso numero di specie e si localizza nelle aree ad elevata concentrazione di sali ad esempio lungo i canali, i fossi e nelle depressioni di acqua salata allagate per buona parte dell’anno. E’ capace, grazie agli adattamenti fisioanatomici come la microfillia e la succulenta, di resistere a lunghi periodi di essiccamento e ad alte concetrazioni saline. Specie caratteristiche e più frequenti sono Sarcocornia perennis, S. fruticosa, Arthrocnemum fruticosum, Arthrocnemum perenne, Puccinellia festuciformis, Halimone portulacoides, Inula crithmoides, Aster tripolium, Limonium serotinum La superficie di acque libere può essere invece catalogata come habitat “Lagune salmastre costiere” caratterizzato da ricchi popolamenti di alghe azzurre, rosse, brune, verdi e di piante superiori flottanti e radicanti come la potamogetonacea Ruppia maritima o la rara Althenia filiformis. Dove la salinità dell’acqua è minore ed il terreno è più profondo, il canneto a dominanza di Arundo donax e Phragmites australis, grazie al suo rapido accrescimento riesce a soppiantare le altre specie formando popolamenti monospecifici. 16 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 5.3. Descrizione della componente Flora Per quanto riguarda le specie vegetali di interesse regionale/comunitario presenti la scheda Bioitaly di riferimento non dà indicazioni specifiche e indica tutte le specie caratteristiche delle lagune salmastre e dei suoli salsi. Dall’archivio Natura 2000 non ci sono segnalazioni di specie inclusi nell’allegato 2, ma riporta alcune specie interessanti, meritevoli di interesse conservazionistico, che sono segnalate anche da RE.NA.TO.. Tali specie sono: - Althenia filiformis, Altenia, specie idrofitica alofila che vive in condizioni di sommersione, ad una profondità di circa 10-50 cm, tipica di lagune e stagni salmastri costieri, segnalata nella Laguna di Ponente. - Sarcocornia fruticosa, Salicornia fruticosa, specie igroalofila di paludi moderatamente salse, segnalata anche bibliograficamente nella Laguna di Orbetello (Andreucci et Castelli 2001) e al Lago di Burano (Angiolini et al. 2002). - Sphenopus divaricatus, nebbia delle saline, è una specie graminoide annua, a sviluppo stagionale primaverile. Vive in paludi salse e nei salicornieti. - Vulpia muralis, Palèo di Tortona, erba annua graminoide (2n = 14) a gravitazione mediterranea (Foggi et al, 2001) Oltre la già citata vegetazione alofila tipica dei cordoni del canale e della maggior parte della superficie dell’Isolotto Neghelli, caratterizzata da specie pioniere alo-nitrofile come Arthrocnemum perenne, Halimione portulacoides, Arthrocnemum macrostachyum e Salicornia papula, nelle zone più elevate dell’isolotto troviamo Asparagus acutjfolius, Asphodelus microcarpus, Smilax aspera, Narcissus sp. e varie Graminacee. Sono inoltre presenti alcuni esemplari di sclerofille fra le quali Phyllirea sp. e Pistacia lentiscus. 5.4. Descrizione della componente Fauna La laguna di Orbetello è un’area umida di notevole importanza per molte specie un gran numero di specie ornitiche migratrici, svernanti e nidificanti. La scheda Bioitaly riporta la classificazione come ‘sito chiave’ per il chiurlottello, specie particolarmente vulnerabile. Negli anni ‘90 vi ha nidificato il fenicottero, che è normalmente presente come specie svernante. È inoltre presente un’importante colonia di Ardeidi; alla fine degli anni ’90 si sono insediate, per la prima volta in Toscana, piccole colonie di due specie di sterne (fraticello e sterna comune). L’importanza avifaunistica del SIR è in particolare evidenziata 17 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere dall’individuazione del sito, già pSIC, anche come ZPS (come già premesso) e dalla sua inclusione nel primo aggiornamento della lista delle Important Bird Areas (IBA) of Europe (Heath e Evans, eds., 2000), con il codice IBA 104 “Laguna di Orbetello e Lago di Burano”. La Laguna di Orbetello, insieme al lago di Burano, è inoltre Sito di importanza nazionale per lo svernamento dell’avifauna acquatica e Sito di importanza internazionale per lo svernamento di airone bianco maggiore e del fenicottero (Baccetti et al., 2002). Inoltre la laguna ospita una comunità ittica variegata e strutturata, importante sia a fini conservazionistici che economici. Dall’analisi delle fonti informative sopra riportate, è stata rilevata la presenza delle seguenti specie faunistiche, meritevoli di interesse conservazionistico, ai sensi della vigente normativa più sopra riportata. Invertebrati LR 56/2000 Nome italiano Gamberetto di fiume Polissena Nome specifico Oxychilus majori Natura 2000 A2 P Cephalota circumdata leonschaeferi P Palaemonetes antennarius P Eurynebria complanata P P Lophyridia litoralis nemoralis P P Prosopigastra punctatissima P P Zerynthia polyxena P P Chalcophora detrita P P Natura 2000 P A2 P B DIR 93/43/CEE B1 B II IV P P P Pesci LR 56/2000 Nome italiano Nono Nome specifico Aphanius fasciatus B P DIR 93/43/CEE B1 B II P IV 18 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Anfibi e Rettili LR 56/2000 Nome italiano Nome specifico Natura 2000 A2 B DIR 93/43/CEE B1 B II IV Testuggine di Hermann Testudo hermanni P P P P Testuggine d’acqua Emys orbicularis P P P P Cervone Elaphe quatuorlineata P P P P Rospo smeraldino Bufo viridis P P Raganella comune Hyla intermedia P Ramarro Lacerta bilineata P Natrice tassellata Natrix tessellata P P Lucertola campestre Podarcis sicula P P Rana verde Rana esculenta P P P P P P P Uccelli Nome italiano Nome specifico Natura 2000 All.2-LR 56/2000 Dir-79/ 409/CEE LR 3/94 P P P V P P P NP Status IUCN Status Toscana Forapaglie castagnolo Acrocephalus melanopogon Martin pescatore Alcedo atthis Oca selvatica Anser anser Calandro Anthus campestris P P P P Moretta tabaccata Aythya nyroca P P P P Tarabuso Botaurus stellaris P P P P* PC Occhione Burhinus oedicnemus P P P P P Fratino Charadrius alexandrinus P P P P P Falco di palude Circus aeruginosus P P P P* P Albanella reale Circus cyaneus P P P P* Cuculo dal ciuffo Clamator glandarius P P Colombella Columba oenas Garzetta Egretta garzetta Migliarino di palude Emberiza schoeniclus Lanario Falco biarmicus Pellegrino Falco peregrinus Cavaliere d'Italia Himantopus himantopus P Tarabusino Ixobrychus minutus P Averla piccola Lanius collurio Averla cenerina Lanius minor Gabbiano corso Larus audouinii Frullino Lymnocryptes minimus P P Orco marino Melanitta fusca P P Calandra Melanocorypha calandra P P P P Nibbio bruno Milvus migrans P P P* Nibbio reale Milvus milvus P P P* P P P P P P PC P NC P NC P P M P NC P P P* P P P P* M P P P* V P P P V P P P V P P P P P P* P P P V M P M P P M 19 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Chiurlo Numenius arquata P P Chiurlottello Numenius tenuirostris P P Assiolo Otus scops P P P* M Basettino Panurus biarmicus P P V Falco pecchiaiolo Pernis apivorus P P P* M Fenicottero Phoenicopterus ruber P P P P* Spatola Platalea leucorodia P P P P* Mignattaio Plegadis falcinellus P P P P* Piviere dorato Pluvialis apricaria P P P P Svasso piccolo Podiceps nigricollis P P Avocetta Recurvirostra avosetta P P Fraticello Sterna albifrons P Sterna comune Sterna hirundo P Succiacapre Caprimulgus europeus P P Calandrella brachydactyla P P Magnanina Sylvia undata P P Strolaga minore Gavia stellata P P P Strolaga mezzana Gavia arctica P P P Svasso cornuto Podiceps auritus P P P Sgarza ciuffetto Ardeola ralloides P P P Airone bianco maggiore Egretta alba P Albanella minore Circus pygargus P Falco pescatore Pandion haliaetus Smeriglio Falco columbarius Combattente Gabbiano corallino Calandrella P P P P PC P P P* P P PC P P PC P P M P P M P V P P P P* P P P* P P P* Philomachus pugnax P P Larus melanocephalus P P P* Gabbiano roseo Larus genei P P P* Sterna maggiore Sterna caspia P P P* Beccapesci Sterna sandvicensis P P P Mignattino Chlidonias niger P P P Sterpazzolina Sylvia conspicillata P P P NC Volpoca Tadorna tadorna P P P* NC Fischione Anas penelope P Canapiglia Anas strepera P Alzavola Anas crecca P Germano reale Anas platyrhynchos P Codone Anas acuta P Marzaiola Anas querquedula P Mestolone Anas clypeata P Moriglione Aythya ferina P Moretta Aythya fuligula P Smergo minore Mergus serrator P Folaga Fulica atra P Gambecchio Calidris minuta P Piovanello pancianera Calidris alpina P Totano moro Tringa erythropus P P P Pettegola Tringa totanus P P P P P P P P P NC 20 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Airone cinerino Ardea cinerea P Gheppio Falco tinnunculus P Lodolaio Falco subbuteo P P* Gufo comune Asio otus P P* Averla capirossa Lanius senator P P P P* MP P P Mammiferi LR 56/2000 Nome italiano Istrice Nome specifico Hystrix cristata Natura 2000 P A2 B DIR 93/43/CEE B1 B II IV P Legenda status: v=vulnerabile p=pericolo pc=pericolo critico m=prossimo alla minaccia mp=minima preoccupazione nc=carenza di informazioni La fascia corrispondente al canale che corre lungo il margine della Laguna di Ponente è una zona importante di sosta ed alimentazione per moltissime specie di avifauna acquatica. E’ infatti sempre possibile osservare folaghe (Fulica atra), gallinelle d’acqua (Gallinula chloropus), porciglioni (Rallus acquaticus), svassi, tuffetti (Tachybabtus ruficollis) e numerosi anatidi che sostano nel canale o nelle zone immediatamente adiacenti. Inoltre le formazioni a canneto di Arundo donax e Phragmithes australis risultano essere di estrema importanza per una variegata comunità di passeriformi, tra i quali figurano specie incluse negli allegati della vigente normativa comunitaria e regionale come il forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon) o il migliarino di palude (Emberiza schoeniclus), oltreché alcuni anfibi p.es. Hyla intermedia. Sempre nella Laguna di Ponente a circa 500 metri dalla zona dell’intervento, insiste l’Isolotto del Neghelli, unica vera e propria isola di tutta la laguna e sede da diversi anni di una cospicua colonia di aldeidi (Foto 2 e 3). La garzaia in questione è stata studiata e documentata fin dal 1988, quando è stato rilevata una colonia di 135 nidi di garzetta e 6 di airone cinerino. Inizialmente i nidi erano costruiti esclusivamente sopra i cespugli di fillirea (Phillyrea sp.) nella zona ad est dell’isola, che risultava ricoperta da una più rigogliosa vegetazione, ad una altezza variabile da 30 a 280 cm. Successivamente, a seguito dell’essiccamento dei cespugli di fillirea, gli Ardeidi hanno iniziato ad utilizzare anche cespugli di lentisco (Pistacia lentiscus) e, alla definitiva scomparsa degli arbusti, i nidi sono 21 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere stati costruiti direttamente a terra, soprattutto su salicornia. Non solo la colonia del Neghelli è l’unica della laguna ma è anche l’unica di tutta l’area costiera meridionale della provincia di Grosseto. Infatti per trovare un’altra colonia di Aironi di tali dimensioni bisogna risalire a nord fino a Castiglione della Pescaia (Garzaia delle Marze). Nella colonia di Neghelli nidificano attualmente le seguenti specie: • Garzetta (Egretta garzetta) dal 1988; • Airone cenerino (Ardea cinerea) dal 1988; • Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) dal 2002 Nell’ambito del vasto censimento di tutte le garzaie della Toscana organizzato e coordinato dal WWF nel 1998, la colonia in oggetto fece registrare i seguenti dati: Garzetta 192 nidi, Airone cenerino 157 nidi. I dati più recenti a disposizione (dati COT, A.Sacchetti, M.Brunelli, G.Paesani, C.Scoccianti, F.Velatta) indicano: per l’anno 2002: • 145 nidi di Garzetta (Egretta garzetta); • 228 di Airone cenerino (Ardea cinerea); • 15 di Airone guardabuoi (Bubulcus ibis); per l’anno 2004: • 211 nidi di Garzetta (Egretta garzetta); • 244 di Airone cenerino (Ardea cinerea); • 6 di Airone guardabuoi (Bubulcus ibis). Nel 1994 vi ha inoltre nidificato il Fenicottero, Phoenicopterus ruber, con 63 coppie (Baccetti a al., 1994). Negli anni seguenti sono stati registrati vari altri tentativi di nidificazione da parte di questa specie che però non sono poi andati a buon termine. Inoltre, come già accennato in precedenza, data la sua strategica posizione l’isolotto di Neghelli viene utilizzato durante tutto l’anno come zona di roosting da: Airone cenerino, Garzetta, Airone bianco maggiore (Casmerodius albus), Spatola (Platalea leucorodia), Cormorano (Phalacrocorax carbo), Fenicottero ed inoltre da varie specie di Laridi, Anatidi e Limicoli. 22 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere La Laguna di Levante è caratterizzata analogamente da una fascia a salicornieto con forte presenza di canneto dove quindi valgono le considerazioni suddette. E’ necessario però ricordare come nell’area prospiciente il margine Nord del canale di Ansedonia vi nidifica il Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), specie di elevato pregio naturalistico e perciò inserita negli allegati di tutte le normative comunitarie e regionali. Foto 2, Isolotto del Neghelli con colonia di fenicotteri svernanti. Foto 3. Canale perilagunare con salicornieto. 23 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 6. Incidenza sul sito 6.1. Individuazione delle potenziali sorgenti di incidenza Attraverso un’analisi comparativa tra la variante al piano urbanistico in oggetto e lo status attuale delle componenti biotiche ed abiotiche costituenti il SIR/pSIC “Laguna di Orbetello” si evidenziano le potenziali generatrici d’impatto sul sito stesso. Le incidenze sono verificate in riferimento a: - “perdita e/o danneggiamento di habitat prioritari, di interesse comunitario e/o regionale”; - “perdita e/o danneggiamento di specie prioritarie, di interesse comunitario o regionale”; - alterazione dell’integrità dei siti in grado, nel medio – lungo periodo, di risultare non compatibili con gli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie presenti, incidendo sulle esigenze ecologiche di specie ed habitat. In base alla tipologia di interventi previsti dallo strumento di pianificazione da adottare è lecito predire le seguenti tipologie di sorgenti potenziali d’impatto: Sorgente d’impatto Fase di cantierizzazione: movimento autoveicoli, personale addetto alle operazioni Realizzazione di nuove infrastrutture stradali sia per la fase di cantierizzazione, sia per l’accesso alle nuove unità edificate Movimenti terra sistemazioni planoaltimetrica Illuminazione dei tratti stradali, delle nuove superfici di parcheggio e unità abitative Movimenti veicoli degli occupanti e dei fruitori delle unità commerciali Descrizione e possibili effetti - Disturbo visivo e/o acustico sulle specie faunistiche presenti - Emissione di polveri - Possibile inquinamento diretto delle acque della laguna a causa di fuoriuscite di liquidi inquinanti da veicoli o altri mezzi da lavoro - eliminazione di porzioni di habitat danneggiamento specie floristiche disturbo sonoro emissione di polveri - Perdita e/o occupazione di habitat. - Perdita e/o danneggiamento di specie floristiche - Disturbo visivo ed acustico - Inquinamento luminoso - Disturbo visivo specie faunistiche - Disturbo visivo ed acustico 24 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 6.2. Incidenza sulla componente Habitat L’unica tipologia di habitat classificato ai sensi della direttiva 92/43/CEE è l’habitat denominato “Formazioni di suffrutici succulenti alofili mediterranei” , presente con formazioni lineari lungo il canale della Laguna di Ponente e lungo il margine della Laguna di Levante e che si inserisce nelle formazioni di canneto ad Arundo donax e Phragmithes australis. Il rischio potenziale è un danneggiamento delle formazioni vegetazionali alofile attraverso un’occupazione, anche temporanea da parte di sistemazioni a carattere edilizio, piccole opere di contenimento in muratura, piattaforme di accumulo temporanee o realizzazione di perimetrazioni dell’area di cantiere. E’ infatti noto che, per quanto le modalità per l’effettuazione dei lavori di costruzione siano differenti a seconda della tipologia progettuale finale, in generale tutte le differenti azioni comportano comunque anche una occupazione temporanea di suolo per le aree di cantiere. Tuttavia, in relazione all’esigua superficie di suolo occupata dall’habitat in oggetto, e la distanza dall’area interessata dagli interventi, la probabilità di incidenza negativa risulta essere trascurabile, semplicemente evitando di sovrapporre l’area di programma integrato di intervento nella Sottoarea E, peraltro già prevista come area verde, sulla formazione di habitat comunitario (Formazione di suffutrici succulenti alofili mediterranei) come evidenziato in Tavola 6.. 6.3. Incidenza sulla componente Flora In base all’analisi del progetto di Variante e rielaborazione della Variante non sussistono elementi che possano portare a prevedere incidenze significative su singole specie floristiche di interesse regionale o comunitario, fatto salvo quanto sopra specificato. 6.4. Incidenza sulla componente Fauna L’incidenza sulla fauna è riconducibile essenzialmente al possibile impatto sulla garzaia dell’isolotto Neghelli in laguna di Ponente, e al possibile impatto verso le altre specie di avifauna che frequentano periodicamente ed in gran numero lo 25 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere specchio lagunare attiguo all’isolotto Neghelli e più in generale la Laguna di Ponente. L’edificazione di nuove unità abitative e di un centro commerciale, se non adeguatamente mitigati e compensati, potrebbero provocare un sensibile aumento della frequentazione dell’area da parte di persone e veicoli, con un potenziale riflesso destabilizzante del normale equilibrio a cui le specie di avifauna presenti sono ormai abituate. E’ necessario inoltre ricordare che all’interno dell’isolotto Neghelli, gli ardeidi nidificanti, al contrario di quanto accadde durante il periodo di costituzione della colonia, nidificano a terra e non su vegetazione arbustiva. La presenza di imbarcazioni, veicoli e persone, che però non sono necessariamente legate alle opere edilizie in questione, può essere sufficiente a provocare l’involo delle femmine in cova con conseguente abbandono del nido, o un aumento del rischio di predazione da parte di specie opportuniste (gabbiano reale e cornacchia grigia). In particolare il disturbo antropogenico di qualsiasi natura può risultare di reale impatto per la colonia se questo si attua durante il periodo di nidificazione, che in considerazione delle specie coinvolte, possiamo estendere da Gennaio a Giugno compresi. Attraverso una valutazione delle potenziali generatrici d’impatto di cui sopra, e confrontandole con le caratteristiche eco-etologiche delle specie presenti all’interno dell’area sensibile ed incluse tra le specie di interesse conservazionistico ai sensi della normativa vigente, abbiamo rilevato possibili incidenze negative per le seguenti specie: - Colonia di aironi sull’Isolotto Neghelli. Le specie coinvolte sono: o Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) specie regolarmente svernante e migratrice. La colonia di Orbetello è molto importante perché la specie ad oggi nidifica in Toscana con solo 118 coppie in 6 siti: oltre alla colonia oggetto dello studio, nel Padule di Fucecchio, nel Lago Trasimeno, nella garzaia delle Marze a Castiglion della Pescaia, e in misura minore Fornace Arnacce e a Grecciano, entrambi in Comune di Livorno. La prima nidificazione certa in Toscana risale al recente 1997 nella Garzaia di Casabianca, situata nel Padule di Fucecchio. Specie non molto elusiva, per via delle sua notevole plasticità ecologica, nidifica nella colonia a terra, contrariamente a quanto fa normalmente, e cioè su arbusti o piccoli alberi, risultando ben più sensibile al disturbo. 26 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere o Garzetta (Egretta garzetta). Specie inserita nell’allegato A2 della L.R. 56/2000 e nell’allegato 1 della direttiva comunitaria 73/409/CEE e protetta ai sensi della L.N. 157/1992. E’, dopo la nitticora (Nycticorax nycticorax), la specie con più nidificazioni in Toscana. La colonia dell’Isolotto Neghelli rappresenta tuttavia la seconda dopo il Padule di Fucecchio come numero di nidi e quindi fondamentale per la futura conservazione della specie. o Airone cenerino (Ardea cinerea). Altra specie sicuramente in aumento in Toscana negli ultimi anni: questo fatto però deve essere sempre riferito alle misure di conservazione adottate nell’ultimo decennio in Toscana ed in Italia che hanno premesso di recuperare popolazioni di fauna in netta crisi (nel 1992 erano stati rilevati solamente 15 nidi di Airone cenerino in un solo sito di nidificazione in tutta la Toscana). E’ pertanto importante evidenziare il ruolo fondamentale svolto dall’Isolotto Neghelli come sito di nidificazione per l’airone cenerino. Infatti la colonia non è solo la più grande di tutta la regione, ma rappresenta da sola ben il 69% di tutta la comunità nidificante della Toscana (dati COT, A. Sacchetti, M. Brunelli, G. Paesani, C. Scoccianti, F. Velatta). Possiamo identificare le seguenti potenziali sorgenti d’impatto nei confronti della colonia di ardeidi: o Attività di cantierizzazione: la fase di cantiere, attraverso operazioni di scavo, demolizione, approntamento del cantiere, movimento veicoli, movimento materiale, può risultare potenzialmente negativa per la presenza della colonia a causa dei disturbi di tipo visivo e acustico. Ricordiamo che gli animali durante la fase di ricerca del sito adatto alla nidificazione, accoppiamento, cova e cura della prole sono estremamente sensibili anche a livelli di disturbo piuttosto ridotti. E’ quindi fondamentale, per preservare quelli che sono gli obiettivi di conservazione del SIR/pSIC “Laguna di Orbetello” contenere al massimo qualsiasi forma di cantierizzazione durante il periodo di nidificazione della colonia concentrandola viceversa nella fascia stagionale 1 luglio-1 dicembre. 27 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere o Movimenti di veicoli e persone in fase di cantiere ultimato e a regime di attività urbana: nel caso in cui vi sia un traffico più intenso di quello normalmente rilevato dagli animali in nidificazione in questi ultimi anni, potrebbe aumentare la probabilità di abbandono dei siti di nidificazione. E’ fondamentale pertanto ridurre l’impatto visivo e acustico, attraverso una regolamentazione del traffico e realizzazione di barriere naturali di vegetazione. o Inquinamento luminoso: quando le infrastrutture saranno terminate ed in uso, vi sarà un aumento oggettivo non trascurabile delle fonti d’illuminazione artificiale con conseguente disturbo degli animali in nidificazione in particolare durante le ore notturne: questo fatto potrebbe comportare rischi di cambiamenti negli equilibri ecologici e comportamentali della comunità ornitica. Risulta pertanto estremamente importante regolamentare gli impianti luminosi in modo che le sorgenti luminose più importanti non vengano rivolte verso lo specchio lagunare. E’ d’altro canto vero che le specie di ardeidi nidificanti nell’Isola di Neghelli sono ampiamente adattate alla presenza umana in tutto l’areale geografico Europeo e mostrano capacità di adattamento e plasticità comportamentale che le ha portate a una importante espansione negli ultimi decenni, fino a nidificare, per esempio in Val Padana, su filari di platani lungo arterie stradali trafficate presso centri urbani o a frequentare il centro di città come Roma o Amsterdam. Va ricordato al proposito che il disturbo causato dal passaggio di mezzi, se non è accompagnato dal movimento a piedi di uomini o animali e se non interessa direttamente i siti, ha un impatto sugli uccelli solo se avviene in maniera irregolare ed imprevedibile, mentre è tollerato assai meglio quando si trasforma in un flusso costante di mezzi con relativi rumori di sottofondo. In tal caso gli uccelli continuano incuranti le loro attività per un processo di apprendimento cosiddetto di abituazione (ossia “imparano” a non rispondere a stimoli per loro irrilevanti) Fowler, 1999; Beale and Monaghan, 2004; Béchet et al., 2004; Blumstein et al., 2005; Evans and Day 2002; Finney et. Al., 2005, Ikuta and Blumstein, 2003; Lafferty, 2001 e Gill et al. 2001.. La presenza di garzaie o nidi di cicogne in prossimità di autostrade o ferrovie sono un esempio di tale plasticità comportamentale. 28 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere E’ da rilevare che la garzaia di Neghelli era inoltre già presente prima dei lavori di bonifica effettuati recentemente sulla strada degli Orti (eliminazione di orti e costruzioni abusive) e prima della costruzione dell’Ospedale comunale. Durante gli ultimi anni la garzaia è rimasta stabile o ha addirittura registrato incrementi degli effettivi. Questo ultimo fatto induce a ritenere che le possibili generatrici d’impatto nel caso specifico potrebbero essere anche sovrastimate, fatto salvo tuttavia il “principio di precauzione” che impone l’adozione di adeguate misure compensative o di mitigazione anche solo in presenza di potenzialità di disturbo. - Altre specie nidificanti nell’Isolotto Neghelli. Gabbiano reale (Larus argentatus), Germano reale (Anas platyrhynchos), Volpoca (Tadorna tadorna). Tralasciando le possibili incidenze sulla nidificazione di gabbiano reale e germano reale, specie non a rischio e quindi non presenti in nessun allegato né comunitario né regionale (per il gabbiano reale anzi si tratta di specie opportunista da controllare numericamente), è opportuno evidenziare il ruolo esercitato dall’Isolotto Neghelli nei confronti della volpoca. La specie è inserita nell’allegato 1 della direttiva comunitaria 73/409/CEE ed è considerata particolarmente protetta ai sensi della L.N. 157/1992, in virtù della particolare sensibilità dimostrata nei confronti della frammentazione degli habitat e della scarsità dei luoghi di nidificazione. Una attenzione particolare dovrebbe essere posta a mantenere l’Isolotto Neghelli come luogo idoneo alla nidificazione della specie. Per quanto riguarda le sorgenti d’impatto potenziali nei confronti di questa specie, si veda quello che è stato sopra riportato in riferimento alla garzaia. - Avifauna svernante e di passaggio nello specchio lagunare attiguo all’isolotto Neghelli. Fra le specie svernanti e di passaggio nello specchio lagunare sono da menzionare: il Fenicottero (Phoenicopterus ruber), l’Airone bianco maggiore (Egretta alba), la Garzetta (Egretta garzetta), l’Airone cenerino (Ardea cinerea), l’Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) e la Spatola (Platalea leucorodia). Per quanto il disturbo esercitato sia dalla fase di cantierizzazione che dalla fase dell’entrata in uso delle nuove infrastrutture sia oggettivamente presente, l’esperienza provata dell’edificazione del fabbricato adibito ad ospedale, adiacente all’area oggetto della 29 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere variante, e la contemporanea permanenza delle popolazioni delle suddette specie in Laguna e nell’Isolotto Neghelli, portano ragionevolmente a presumere che l’incidenza non sia paragonabile a quella potenzialmente esercitata sugli individui in nidificazione. Tuttavia la presenza in laguna di specie particolarmente sensibili come la Spatola, suggerisce comunque di ridurre il più possibile il disturbo, adottando misure di mitigazione e compensazione. - Avifauna nidificante in zone limitrofe. Fra le specie di avifauna nidificante nelle zone limitrofe vanno sicuramente menzionate il Fraticello (Sterna albifrons), e la Sterna comune (Sterna hirundo). Specie incluse nell’allegato 1 della direttiva 79/409/CEE e protette ai sensi della L.N. 157/1992, sono considerate in pericolo critico in Toscana e in uno status prossimo alla minaccia in Italia. Entrambe le specie in Toscana nidificano esclusivamente nella Laguna di Orbetello e per la precisione negli isolotti presenti di fronte alle località Stagnino-Stagnone, Patanella e Porto Bufalaro. Le principali cause dell’estrema rarità delle suddette specie, che rappresentano anche le principali minacce alla conservazione, sono la scarsità di siti idonei alla nidificazione e la competizione, nei siti esistenti, con il gabbiano reale. Di conseguenza un effetto indiretto di un potenziale abbandono della colonia di ardeidi nell’Isolotto Neghelli, potrebbe essere rappresentato da una successiva colonizzazione del sito da parte del gabbiano reale, che, molto probabilmente, sostituirebbe la preesistente colonia di aironi, con un possibile impatto negativo sulle due specie di sterne dovuto a predazione e competizione per i siti di nidifcazione. In aree limitrofe nidificano e svernano numerose altre specie di avifauna legata agli ambienti umidi e salmastri, già elencata in precedenza, tra questi possiamo ricordare il Cavaliere d’Italia. Sebbene non vi siano potenziali incidenze dirette provenienti dalle opere previste dalla variante, un abbassamento complessivo di componenti di ricchezza avifaunistica con progressivo aumento di specie opportuniste (gabbiano reale e cornacchia grigia) potrebbe avere ripercussioni negative anche nei confronti di quelle specie che trovano nella Laguna di Orbetello uno dei pochi habitat idonei in Toscana. 30 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 6.5. Incidenza sull’integrità del sito Natura 2000 La Variante in oggetto ha la possibilità di incidere negativamente sugli obiettivi principali del SIR/pSIC della “Laguna di Orbetello” qualora non vengano messe in atto adeguate opere di mitigazione e compensazione delle potenziali generatrici di impatto. Il progetto può potenzialmente interferire con l’equilibrio, la distribuzione e la densità delle specie principali che rappresentano gli oggettivi indicatori delle condizioni naturali del SIR/pSIC, favorevoli alla sosta e nidificazione dell’avifauna selvatica. Di conseguenza, per quello che viene definito “principio di precauzione”, precedentemente menzionato, solamente la probabilità che possa avvenire una perturbazione dell’equilibrio delle specie suddette e quindi un abbassamento del loro fitness riproduttivo, può portare ad una considerazione negativa d’incidenza sul sito. Tuttavia è nostra opinione che, adottando le necessarie ed adeguate misure di mitigazione e di compensazione, illustrate nel prossimo paragrafo, l’incidenza negativa può essere significativamente ridotta, e gli obiettivi di conservazione del sito mantenuti. Non è trascurabile infine la possibile adozione di adeguate misure compensative, quali la creazione o gestione a fini faunistici di isolotti artificiali, al fine di aumentare le potenzialità riproduttive dell’Isolotto del Neghelli; questo, anche in considerazione della morfologia e della posizione strategica che l’isolotto assume in relazione al resto della Laguna, potrebbe favorire un ritorno per esempio del fenicottero in fase di nidificazione. Tali misure compensative potrebbero essere supportate da contributi o sponsorizzazioni, derivanti dalla gestione del centro commerciale, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione pubbliche e di contribuzione economica del pubblico fruitore del centro commerciale stesso. 31 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 7. Misure di mitigazione e compensazione Nell’ambito della procedura di Valutazione di Incidenza sono stati individuati potenziali impatti negativi che possono essere attenuati e minimizzati mediante misure di mitigazione e/o adeguatamente compensati fino al loro progressivo annullamento. Nel caso in cui, anche in base al principio di precauzione, tali impatti non possano essere considerati mitigabili con massima probabilità, essi possono essere mantenuti sotto controllo da un costante sistema di monitoraggio. Le “misure compensative” sono complessivamente costituite da (Commissione Europea, 2000): • Misure di attenuazione: volte a ridurre al minimo o addirittura a sopprimere gli impatti negativi; • Misure compensative: misure indipendenti dal progetto, intese a compensare gli effetti negativi su un habitat a causa del piano o progetto. La prima tipologia rientra quindi nelle misure di mitigazione in senso stretto, la seconda invece tra le compensazioni vere e proprie. Per misure di mitigazione si indicano: “modifiche tecniche dell’opera, o adozione di nuovi elementi tecnologici (depuratori, filtri, ecc.) ... per ridurre quantitativamente gli effetti negativi nell’ambito della ricettività ambientale e, quindi, nella reversibilità degli effetti stessi” (Antonelli e Onori, 1990). In base a quanto sopra riportato, alla tipologia di variante prevista, in base alle misure già previste dal Comune di Orbetello in sede di N.T.A. di Variante e di successiva Rielaborazione della Variante, alle specie e agli habitat di interesse regionale e comunitario e alle forme di potenziale incidenza negativa rilevate nel corso del lavoro di analisi, in base anche a quanto riportato dalla Relazione di incidenza redatta dallo Studio Agriprogram e al parere tecnico dell’INFS del 07/07/2005 prot. 4258/T-B113, si ritiene a nostro avviso indispensabile adottare le seguenti misure di mitigazione e/o compensative, allo scopo di eliminare, ridurre o bilanciare le possibili interferenze negative con gli ecosistemi coinvolti (Vedi paragrafi seguenti, 7.1, 7.2, 7.3 e 8). 32 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 7.1 Misure di mitigazione previste dalla N.T.A. di Variante In base alle risultanze della prima Relazione di Incidenza curata dallo Studio Agriprogram, il Comune di Orbetello ha recepito i criteri di mitigazione nella N.T.A. di Variante di PRG, nel rispetto delle indicazioni fornite dai tecnici medesimi. Gli interventi, peraltro dalla natura tecnica ed economica non trascurabile, prevedono in sintesi: 1) La realizzazione di una fascia di protezione avente ruolo di barriera anti rumore e di protezione visiva, costituita da una duna con andamento parallelo alla laguna e profondità minima di 8 metri, con piantumazione di vegetazione di contenimento. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 2) La riduzione di viabilità perpendicolare alla Laguna. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di disturbo dovute al traffico veicolare ed in particolare riduce nelle ore notturne le fonti di inquinamento visivo dovute ai fari delle macchine circolanti. 3) La realizzazione di illuminazione artificiale dei siti residenziali che non comporti proiezioni di luci verso la Laguna. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione nelle ore notturne delle potenziali fonti di inquinamento visivo dovute a sorgenti di luce artificiale che proiettino i fasci luminosi verso la laguna. 4) Realizzazione di accorgimenti per rendere non visibili eventuali vetrate o segnaletiche di illuminazione. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali fonti di disturbo visivo dovute a riflessioni di luce verso la laguna. 5) La salvaguardia degli ulivi di interesse monumentale. Tale misura, sebbene non sia riconducibile espressamente ad azioni di salvaguardia di habitat comunitari, risponde a criteri generali di salvaguardia di elementi naturalistici e paesaggistici di pregio, contribuendo allo stesso tempo al mantenimento di un maggiore grado di biodiversità. 6) La salvaguardia delle formazioni arboree lineari di pregio. Tale misura, sebbene non sia riconducibile espressamente ad azioni di salvaguardia di 33 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere habitat comunitari, risponde a criteri generali di salvaguardia di elementi naturalistici e paesaggistici di pregio, contribuendo allo stesso tempo al mantenimento di un maggiore grado di biodiversità. 7) Salvaguardia delle superfici attualmente destinate ad oliveto specializzato. Tale misura, sebbene non sia riconducibile espressamente ad azioni di salvaguardia di habitat comunitari, risponde a criteri generali di salvaguardia di elementi naturalistici e paesaggistici di pregio, contribuendo allo stesso tempo al mantenimento di un maggiore grado di biodiversità. 8) Piantumazione nelle aree del verde privato ad uso pubblico, di tipi di vegetazione utili per la formazione di barriere visuali dalla Laguna verso il fronte edificato. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 9) Garanzie che gli spazi esterni abbiano condizioni di benessere percettivo armonizzando l’intervento con le caratteristiche dell’ambiente naturale. Tale misura soddisfa criteri generali architettonici di basso impatto visivo ma non appare direttamente legata alla mitigazione di potenziali generatrici di impatto sull’avifauna. 10) La condizione che il rilascio dell’inizio lavori avvenga previa presentazione di un Piano di Qualità Ambientale di cantiere con dettaglio dei criteri organizzativi e di gestione che si intendono adottare in relazione al calendario di inizio esecuzione e termine dei lavori in relazione ai cicli migratori degli Ardeidi, mitigazione del disturbo visivo con schermature delle impalcature, ubicazione delle superfici necessarie all’accumulo provvisorio dei materiali da costruzione, criteri per prevenire lo smaltimento improprio degli scarti di lavorazione, mitigazione del disturbo sonoro legato alla movimentazione. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali fonti di disturbo visivo dovute al mancato monitoraggio della colonia di Ardeidi ed in generale della comunità ornitica presente nello specchi lagunare. Più in generale il Piano di Qualità ambientale tende ad armonizzare il cantiere con le caratteristiche 34 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere biologiche, ecologiche ed etologiche della comunità di uccelli della Laguna di Ponente. 11) La incompatibilità di funzioni produttrici di rumore o di eccessivo carico veicolare quali discoteche impianti sportivi officine meccaniche e simili. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 12) Predisposizione a cura della proprietà di una regolamentazione comunale delle attività umane tese al rispetto della particolare situazione ambientale. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 13) Predisposizione a cura del Comune di una attività di monitoraggio costante dell’impatto delle opere e delle attività umane esercitate nell’area. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali fonti di disturbo visivo dovute al mancato monitoraggio della colonia di Ardeidi ed in generale della comunità ornitica presente nello specchi lagunare. 7.2 Misure di mitigazione previste dalla Rielaborazione della Variante In data 19 gennaio 2006 presso gli Uffici della Regione Toscana si è svolto un incontro tra le strutture tecniche della Regione della Provincia e del Comune dal quale è emersa la necessità di procedere alla redazione di una nuova relazione di incidenza sulla base di rielaborazione della Variante che tenga conto di ulteriori effetti mitigatori, oltre a quelli già recepiti in sede di predisposizione della Variante, dell’impatto ambientale sul SIR Laguna di Orbetello. Tali effetti mitigatori sono evidenziati nell’ elaborato della Rielaborazione della Variante e sono così di seguito previsti: 1) Trasferimento, per quanto possibile, delle volumetrie edificabili dei comparti lato ponente al comparto lato levante senza occupare nuovo suolo del comparto stesso. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 35 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 2) Riduzione del 5% delle Volumetrie edificabili ad esclusione di quelle destinate all’edilizia agevolata. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 3) Arretramento rispetto al margina lagunare delle volumetrie residenziali rivolte verso la laguna di ponente, con la creazione di una ulteriore fascia verde cuscinetto. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 4) Riduzione di circa 2000/2500 m3 delle volumetrie commerciali Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 5) Rielaborazione della viabilità, ammettendo l’accesso alla struttura commerciale, anche dalla strada degli orti, ma prevedendone l’uscita esclusivamente sulla viabilità interna confluente tramite gli opportuni svincoli, sulla strada provinciale n. 161 rimanendo inalterata la viabilità per le residenze. Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 6) Realizzazione di una fascia di protezione, con piantumazione di contenimento (canneto ecc.) sulle aree demaniali utile per la formazione di barriere visuali dalla laguna verso il fronte edificato; Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali cause di rumore e disturbo visivo. 7) Presenza da parte di un ornitologo durante tutto il corso dei lavori e monitoraggio della colonia di ardeidi dell’isola Neghelli; Tale misura soddisfa il criterio di mitigazione di potenziali fonti di disturbo visivo dovute al mancato monitoraggio della colonia di Ardeidi ed in generale della comunità ornitica presente nello specchi lagunare. 36 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 7.3 Misure di mitigazione previste dalla presente Relazione di Incidenza In base all’analisi operata ed alla documentazione consultata si ritiene indispensabile adottare le seguenti misure di mitigazione: 1. Tempistica di cantiere. Si ritiene indispensabile adottare un calendario di lavoro che interrompa le attività di cantierizzazione e demolizione del cantiere Comunale e del depuratore Comunale legate ai progetti previsti dalla Variante, N.T.A. di Variante e Rielaborazione della Variante dal 1° Dicembre al 1 Luglio, allo scopo di salvaguardare la nidificazione della colonia dell’Isolotto Neghelli e la sosta e svernamento delle comunità ornitiche nello specchio lagunare. Là dove alcune attività preparatorie e di avvio lavori dovessero essere comunque condotte si richiede parere vincolante ed obbligatorio delle figure professionali responsabili del monitoraggio ornitologico. 2. Barriera vegetale. Creazione di una barriera continua di Arundo donax larga almeno 6 metri tra la strada degli orti e il canale perilagunare. Sono a tal fine da prevedersi affacci alla laguna e/o capanni di avvistamento, in modo che persone interessate possano godere di quello che è un patrimonio naturale di estrema importanza: queste strutture potranno essere realizzate solo se opportunamente schermate e localizzate in punti di minor impatto, su parere tecnico di figure professionali responsabili del monitoraggio ornitologico e con valutazione da parte della consulta. 3. Barriera artificiale Tipo New Jersey durante la fase di cantierizzazione. Perimetrare l’area interessata dagli interventi sul lato esposto alla Laguna di Ponente da barriere e schermature artificiali temporanee tipo New Jersey allo scopo di ridurre il disturbo acustico e visivo dalle attività di cantiere anche in periodo di non nidificazione, e da apporre fino a quando la barriera vegetale di cui al punto 2 non si sia sviluppata sufficientemente. Si ritiene che tale barriera sia assolutamente indispensabile durante l’opera di demolizione del cantiere Comunale e del depuratore nella fase di realizzazione del centro commerciale. 37 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 4. Attività di controllo e monitoraggio della colonia di Ardeidi e delle Comunità Ornitiche lagunari. Allo scopo di verificare lo status e le reazioni comportamentali dell’avifauna presente nell’Isolotto del Neghelli si ritiene indispensabile approntare un programma di monitoraggio della colonia che inizi l’anno precedente l’apertura del cantiere e termini nei 3 anni successivi alla chiusura del cantiere stesso. In particolare durante le operazioni di cantiere dovranno essere presenti idonee figure professionali esperte di ornitologia che tengano sotto osservazione costantemente la colonia con la possibilità di interrompere i lavori nel caso si verifichi una situazione di particolare allarme degli uccelli nidificanti o presenti in laguna. Prima dell’inizio dei lavori suggeriamo la misurazione dei seguenti parametri biologici, sulla base dei quali dovrà essere effettuato il piano del cantiere. - Fenologia della popolazione (fluttuazioni stagionali della presenza di specie e di effettivi, date di inizio attività riproduttiva, date di incubazione, schiusa ed involo dei nidiacei). - Fluttuazioni giornaliere nella presenza e nei ritmi di attività degli uccelli. - Distanza di fuga e latenza a tornare nella zona (da valutare con osservazioni mirate in diverse aree della laguna) - Distanza di fuga e latenza al ritorno in seguito a disturbi antropogenici quotidiani (per es. passaggio di ambulanza, volo di elicottero sull’area, imbarcazioni, etc) La frequenza delle osservazioni dovrà essere decisa dagli esperti incaricati, ma è importante che abbia una cadenza regolare e almeno settimanale, che includa osservazioni nelle varie fasi giornaliere e che includa anche visite serali o notturne per valutare l’impatto di fonti di disturbo di natura luminosa. Una volta stabilito il piano potenziale dei modi e i tempi dei lavori, in base alle informazioni ottenute, durante lo svolgimento degli stessi sarà importante controllare gli stessi parametri di cui sopra in relazione alla tipologia di lavori (e relativi disturbi) che vengono effettuati. E’ dunque necessario che le figure professionali coinvolte siano messe a conoscenza in maniera dettagliata del piano dei lavori e svolgano un lavoro di “supervisione” in relazione agli andamenti degli effettivi e del comportamento dell’avifauna dell’isola di Neghelli e del tratto lagunare attiguo. 38 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere A lavori ultimati e per gli anni successivi sarà necessario proseguire con monitoraggi regolari, anche se con frequenze più basse, e al tempo stesso procedere con l’informazione e la sensibilizzazione degli abitanti della nuova area. Sarebbe auspicabile la costruzione di una torretta di osservazione per gli uccelli o analoga postazione di osservazione in prossimità della collina del cimitero, con tabellazione, cannocchiale e materiale didattico fruibile dal pubblico. 5. Prevenzione dell’inquinamento luminoso In base all’art.34 comma 2 della Legge Regionale n. 39 del 24 Febbraio del 2005 che disciplina le attività in materia di energia e, in particolare, la produzione, il trasporto e la trasmissione, lo stoccaggio, la distribuzione, la fornitura e l’uso dell’energia, in base al Piano d’Indirizzo Energetico Regionale (P.I.E.R.) della Regione Toscana, richiamato al medesimo articolo di legge, ed in base alle “Linee Guida per la progettazione, l’esecuzione e l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna” della Regione Toscana, si prescrive l’approntamento di un sistema di illuminazione esterna secondo le direttive enunciate dalle suddette normative. 8. Misure di compensazione previste dalla presente Relazione d’Incidenza In base all’analisi operata ed alla documentazione consultata si ritiene indispensabile adottare le seguenti misure di compensazione: 1. Realizzazione di nuovi habitat idonei per l’avifauna acquatica. Premesso che le attività di mitigazione sopra riportate sono considerate sufficienti a scongiurare impatti significativi sugli obiettivi di conservazione del Sito, ma che è impossibile stabilire con matematica certezza se la garzaia manterrà le stesse potenzialità riproduttive o se lo specchio lagunare manterrà le stesse caratteristiche di luogo di sosta e di alimentazione per le specie di avifauna acquatica, a causa di un processo evolutivo delle popolazioni e degli habitat che procede indipendentemente da cause di origine antropica e a prescindere dal progetto residenziale in questione, riteniamo importante aumentare tali potenzialità 39 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere realizzando nuovi siti idonei per le attività suddette, sotto la supervisione di figure professionali responsabili del monitoraggio ornitologico. Tali misure compensative potrebbero essere supportate da contributi o sponsorizzazioni, derivanti, per esempio, dalla gestione del centro commerciale, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione del pubblico fruitore del centro commerciale stesso. A tal fine potrebbe essere destinata una quota parte della spesa di ogni utente (anche minima nell’ ordine di centesimi di euro) che potrebbe essere destinata a finanziare opere di conservazione e gestione lagunare che tendano a massimizzare o favorire la nidificazione delle specie di uccelli selvatici che frequentano la laguna di Orbetello. 2. Valutazione, in accordo con l’Ambito Territoriale di Caccia competente sul territorio, della possibilità od opportunità di limitare o temporaneamente vietare l’attività venatoria in località Stagnino-Stagnone, al fine della creazione di ulteriori ed idonee aree di sosta degli uccelli in periodo invernale per salvaguardare il ruolo strategico dello specchio lagunare di ponente per la sosta e svernamento degli uccelli acquatici. 3. Rimozione di tutti i potenziali fattori di disturbo “indipendenti” dall’attuazione dei lavori previsti prima, durante e dopo l’intervento in maniera continuativa. In particolare, deve essere tassativamente vietato l’accesso all’isola e alla fascia di laguna circostante a persone e imbarcazioni, nonchè il sorvolo a bassa quota della laguna di ponente con elicotteri o ultraleggeri. Tali fattori devono essere sottoposti a un rigoroso e permanente controllo onde evitare una confusione nell’attribuire cause di disturbo all’opera edilizia in corso quando il disturbo è causato invece da altri fattori. Tali azioni di controllo costituiscono al tempo stesso un fattore di mitigazione e compensazione al potenziale aumento di disturbo arrecato dall’intervento edilizio previsto. Qualora gli ornitologi incaricati ne ravvisino la necessità potrà essere costituita una consulta tecnica regionale che preveda la partecipazione e il coinvolgimento dell’Istituto Nazionale per la Fauna selvatica (INFS). 40 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere 9. Conclusioni Alla luce di quanto riportato, riteniamo che, nel caso si realizzino tutte le misure di mitigazione e di compensazione previste dalla N.T.A di Variante, dalla Rielaborazione della Variante e dal presente Studio di Incidenza, l’impatto o incidenza che la Variante potrà presentare sul Sito di Interesse Regionale e Comunitario “Laguna di Orbetello” sarà minimizzato. Gli interventi di mitigazione previsti forniscono infatti sufficienti, ragionevoli e fondate garanzie di diminuzione o mitigazione dell’impatto delle nuove opere, fino a livelli che possono essere considerati trascurabili o, quanto meno, non separabili da altre eventuali e stocastiche fonti di disturbo in essere o potenziali, non riconducibili necessariamente ad attività antropogeniche. Queste nostre conclusioni sono avvalorate anche dalla importante ed autorevole bibliografia che abbiamo consultato relativamente al disturbo provocato dalle attività umane sull’avifauna. Una volta terminati i cantieri l’assuefazione delle specie nidificanti alle attività umane, peraltro estremamente ridotte dalle opere di mitigazione previste, unita alla relativa tranquillità e confidenza delle specie di uccelli che frequentano la zona dovrebbe comportare una “normalizzazione” della situazione ai livelli attualmente presenti in questo tratto della Laguna. In una visione di prospettiva ottimistica ma realistica, e solo nel caso in cui siano realizzate le opere di compensazione previste (in particolare realizzazione di nuovi habitat idonei attraverso specifici finanziamenti e sponsorizzazioini), potremmo anche assistere ad un aumento nel numero e nella diversità dell’avifauna presente all’interno dell’area lagunare di ponente. In questo caso l’intervento di urbanizzazione prevista non solo soddisferà criteri di eco sostenibilità ed eco compatibilità ma potrà diventare strumento attivo di conservazione e miglioramento degli habitat lagunari di Orbetello. 41 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere Bibliografia 1. Baccetti N., Cianchi F., Dall'Antonia P., De Faveri A., Serra L. 1994 Nidificazione di fenicottero Phoenicopterus ruber nella Laguna di Orbetello Rivista Italiana di Ornitologia, Milano, 64:86-87. 2. Baccetti N., Cianchi F. La garzaia della Laguna di Orbetello. In: Le garzaie in Toscana. Status e prospettive di conservazione. C. Scoccianti, F.Tinarelli. WWF Italia. 3. 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Relazione di Incidenza Ambientale in relazione agli effetti degli interventi previsti dalla Variante al PRG relativa al Programma Integrato di Intervento dell’area urbana di Neghelli (Orbetello) sul Sito di Interesse Regionale Laguna di Orbetello. Studio Agriprogram. Febbraio 2005 2. Provincia di Grosseto (Luglio 2005). Nota relativa alla valutazione di Incidenza programma integrato Neghelli. 3. Regione Toscana (Maggio 2005). Nota relativa alla valutazione di Incidenza programma integrato Neghelli. 4. INFS (Luglio 2005). Nota relativa alla valutazione di Incidenza programma integrato Neghelli. 5. Comune di Orbetello Piano Regolatore del Comune. 6. Comune di Orbetello Deliberazione 119 del 12 05 2004 Variante al PRG relativo al programma integrato di Neghelli. 7 Comune di Orbetello (Settembre 2005) Variante al PRG relativo al programma integrato di Neghelli: N.T.A. di Variante. 8. Comune di Orbetello (Gennaio 2006) Variante al PRG relativo al programma integrato di Neghelli: N.T.A. di Variante: Rielaborazione di variante. 43 Studio d’Incidenza redatto ai sensi della L.R. 56/00 e D.P.R. 357/97 sulla Variante al PRG e rielaborazione della Variante relativo al Programma Integrato di Neghelli. Dott. Federico Morimando e Dott. Claudio Carere