VIAGGI DI...VINI PRIMITIVO... L’ORO NERO DI PUGLIA A Manduria tra ulivi, vigneti e bianche masserie per sorseggiare l’eco profumato delle “Terre tra i due mari” DI MARIA MADDALENA BALDINI LAURENTI La Manduria è una città antica, appoggiata nella parte finale della Puglia, accarezzata dallo Ionio che, a poca distanza, fa una curva per baciarsi con l’Adriatico. Cuore del Salento e dominio dei Messapi, popolazione italica che si stanziò in questa zona dando vita alla Messapia, per l’appunto, Terre tra i due mari. Attraversarla diventa quasi reverenziale, per i suoi ulivi, per i suoi filari, per i suoi muretti a secco e per le sue bianche masserie che macchiano la terra scura. Ti pare di dover rispettare il silenzio e la compostezza come se lì, tra i profumi disciolti nell’aria, accadesse qualcosa d’incredibile. Quasi per caso, senza accorgersene, ci si trova a passeggiare nei cortili delle molte cantine disseminate nella campagna. Basta oltrepassare la loro soglia ed ecco l’oro nero di Manduria: il Primitivo, messo a riposare in silos di acciaio o in ordinate barrique che occupano lo spazio nella penombra, come santi nelle 74 www.viedelgusto.it nicchie di una chiesa, oppure nei capasoni, grandi contenitori di creta usati un tempo al posto delle botti. LE DIFFERENZE NEL BICCHIERE L’uva primitivo, seguendo la tradizione, è arrivata a Manduria nel 1881 con la Contessa Sabini di Altamura che portò delle barbatelle come dote di nozze. In realtà fu per merito del cugino del neosposo che il vitigno trovò subito una collocazione a Campomarino, una piccola località nelle vicinanze di Manduria. Qui si produsse la prima bottiglia di questo vino corposo e strutturato datata 1891. Sono passati circa centovent’anni dalla prima produzione e le evoluzioni sono state molte, compreso il riconoscimento dell’identità genetica con lo zinfandel californiano, non più classificato come varietà autoctona americana ma derivante dalla stessa vitis vinifera europea alla quale appartiene anche il vitigno pugliese. Considerando i confini limi- tati entro i quali si coltiva l’uva, si potrebbe pensare a un vino quasi sempre uguale, degustato nel bicchiere nella sua unicità di colore, profumo e sapore. In realtà ogni assaggio di Primitivo porta con sé le molte caratteristiche date dalle tre diverse conformazioni del terreno nel quale matura. Terra Rossa: poco profonda, ricca di ferro, posata su roccia calcarea, passa al vino sentori di frutta come la ciliegia e sfumature di spezie, il tutto a cornice di un tannino rotondo e alcolicità decisa. Terra Nera: di origine alluvionale, profonda e ricca di humus; in questo caso la vite deve essere controllata perché tende a produrre molto. Ne nascono vini dagli aromi morbidi di frutta, cioccolato e liquirizia, intessuti con un gusto ricco e tannino consistente ma vellutato. Terra Bianca: si caratterizza per la sua miscela di sabbia e tufo friabile e per avere un ottimo drenaggio delle acque, garantisce una inconfondibile freschezza ai vini e un ventaglio di sfumature fruttate con un accenno balsamico, tannino morbido e buona alcolicità. TRA PASSATO E FUTURO Nonostante il Primitivo di Manduria Doc stia oramai camminando da solo e inizi a prendere meriti e riconoscimenti, le sfide che i produttori devono affrontare e gestire sono ancora parecchie. Affacciati dal grande balcone che guarda la tradizione, dall’altro lato sono proiettati verso ciò che può rappresentare la svolta o, per essere più precisi, sono pronti a modellare la vita del Primitivo e delle loro cantine a una richiesta sempre più diversificata. Tutto con garbo, tutto senza annullare il profumo che sale dalla terra, continuando a rispettare le esigenze della natura, del clima e delle uve. Il risultato è ciò che si trova nel bicchiere: un vino ancora muscolo, dal deciso tenero alcolico, capace di affrontare anni di riposo e invecchiamento in cantina. Il disciplinare contempla la versione Riserva, quella Dolce Naturale, Liquoroso Dolce Naturale e Liquoroso Secco. Proprio per la sua versatilità e per le positive evoluzioni è capace di trovare notevoli alternative sulla tavola. Ovviamente, avendo struttura e alcol elevato, si abbina alla perfezione con i piatti saporiti della cucina pugliese ma risulta sposarsi con maestria anche con altre pietanze. Ideale con la selvaggina oppure con le orecchiette al sugo di carne, singolare anche se associato alle tradizionali melanzane ripiene. Nella versione Dolce e Liquorosa offre il meglio di sé vicino a dessert a base di frutta e crema, oppure con le cassatine di ricotta, con dolci a base di fichi e mandorle. Un vino che sa nascondere, tra un assaggio e l’altro, versatilità e forza. TESTIMONI DEL TERRITORIO: RACEMI Gregory Perrucci gestisce la Racemi con la stessa determinazione con la quale ha portato avanti le sua battaglia a difesa del primato del primitivo con lo zinfandel californiano. Il suo obiettivo aziendale è quello di far rivivere e mantenere produttive molte delle qualità delle uve autoctone pugliesi che, a causa del tempo e delle diverse vicende, hanno perso un poco di valore e visibilità. Dai vigneti di Fragagnano nasce il Primitivo di Manduria Doc Giravolta, annata 2011. La sensazione fresca, avvertita al naso e al gusto, è predominante, merito del terreno composto da ciottoli e tufo che lascia ben filtrare le acque, così da accentuare nelle uve le note fruttate e di spezie. Caratteristiche che si associano a una buona gradazione alcolica di 14 gradi. www.racemi.it 75 VIAGGI DI...VINI MASSERIA ALTEMURA ZONIN Una possente e importante struttura del 1600 acquistata nel 2000 dalla famiglia Zonin, messa nuovamente in attivo nel 2012. Si può definire letteralmente immersa tra le vigne e gli ulivi per un complessivo di circa 260 ettari di terreno. I vigneti posano le loro radici su un terreno ricco di ciottoli bianchi, tali da creare un riflesso molto forte con il sole, ovviamente tutto a vantaggio della maturazione e della qualità dei grappoli. Il Primitivo di Manduria Doc Altemura 2010 regala subito un tocco della sua importante austerità. I 14,5 gradi di alcol si fanno sentire con equilibrio, amalgamandosi a una struttura morbida. Il passaggio prima nelle tonneaux di rovere francese e 8 mesi successivi in bottiglia sono a garanzia di un ricco ventaglio di profumi che spazia dalla confettura di frutti rossi per chiudersi con un sentore di torrefazione. www.masseriaaltemura.it ANTICA MASSERIA JORCHE Un’azienda dalle origini ben consolidate poiché, già all’inizio del 1900 possedeva il più grande palmeto o palamientu di Torricella, cioè un complesso di vasche tra loro collegate poste su più livelli, usate per fare il vino. Oggi la cantina è moderna e ben attrezzata, può vantare comunque l’utilizzo dei capasoni, grossi recipienti adoperati un tempo per la conservazione del vino. Inoltre la masseria ha camere e appartamenti per i turisti e un bel ristorante tra le mura di un antico frantoio. Il Primitivo di Manduria Doc Riserva 2010, fatto con uve che arrivano da un vigneto affacciato sul mare di circa quarant’anni, riposa, seguendo la tradizione, per 6 mesi nei capasoni dopo aver fatto una sosta precedente in barrique. Ciò che rimane è una percezione fresca e lievemente ferrosa, aromi marcati e un buon equilibrio. www.jorche.it TENUTE EMERA Un omaggio a Eméra, la divinità che nella Magna Grecia simboleggiava il giorno. Così Claudio Quarta ha chiamato la sua azienda, posta nella parte estrema del Salento. Una realtà giovane e operativa circondata da parecchi vigneti piantati e rinnovati dopo aver fatto un’analisi attenta sulle proprietà del terreno. In aggiunta, nel 2004, è stato acquistato il Casino Nitti, un’antica tenuta di proprietà del Presidente del Consiglio Saverio Francesco Nitti con oltre trenta ettari di vigna. Anima di primitivo è un Rosso dai sentori forti e avvolgenti, in un mix invitante di frutta rossa, prugne e accenni di spezie. Tannino morbido, gradazione alcolica importante ma ben bilanciata. www.magistravini.it 76 www.viedelgusto.it VIGNE & VINI Una vivace gestione di famiglia quella dei Varvaglione, operativa ed efficace nella produzione, nel mercato italiano e anche in quello estero. L’azienda continua a coltivare uve di qualità mettendo a frutto l’esperienza del passato così da presentare etichette in grado di soddisfare differenti richieste. Il Primitivo di Manduria Doc Papale Linea Oro 2010 nasce da una selezione di uve raccolte da vecchi vigneti. Una complessità di aromi che, in poco tempo, si sciolgono regalando note di frutta rossa come amarene e ciliegie, note di vaniglia e accenni di spezie dolci. Struttura e gradazione alcolica lo rendono un vino robusto e dal tannino deciso anche se ben equilibrato. www.vigneevini.eu TRA MASSERIE E RELAIS Quando il cielo di Puglia è tagliato da qualche nube e gioca con riflessi e colori non c’è contesto migliore che viverlo all’interno di una delle tante masserie della zona. Antiche costruzioni che trasudano ancora percezioni di terra, di cibo e di prodotti genuini, realtà quasi disperse nella campagna che mostrano le loro mura poderose e bianche. Una di queste è la Masseria Potenti, a Manduria. Un grande cortile trasmette una sensazione di benessere, ai lati le camere arredate con gusto, stanze e spazi comuni a testimonianza del territorio e della sua storia. Una cucina dalla quale, ogni mattina, esce un profumo intenso di pane, di confetture, di melanzane e dolci. Un invitante porticato con tavoli pronti ad accogliere tutti coloro che hanno il piacere di vivere i sani sapori di una volta. www.tenutapotenti.it Un’altra dimora a Lizzano, antica abitazione contadina, si è trasformata nella Masseria Bagnara Resort. Un’architettura lineare e sintetica, arredata e studiata con gusto che ha saputo integrare alcune delle strutture un tempo a uso agricolo. Il ristorante offre una cucina eccellente con piatti tradizionali ben riadattati, il tutto all’interno di un contesto nel quale spiccano tocchi di arte contemporanea. www.masseriabagnara.it A pochi minuti dal centro di Taranto, salendo in collina tra piante di ulivi, si trova il Relais di lusso Histó San Pietro. Un posto d’altri tempi, affacciato sul Mar Piccolo e nato all’interno di una masseria a sua volta sorta da un monastero e dai resti di una villa romana. Accoglienza, professionalità e classe viaggiano di pari passo. www.relaishisto.it MARIA MADDALENA BALDINI LAURENTI Giornalista di origini toscane ma di adozione milanese, da anni si occupa di Arte, Turismo e di Enogastronomia. Nel suo pacchetto professionale e di competenze, alle molte collaborazioni con importanti testate nazionali di settore e rubriche online legate al mondo del cibo e del vino, aggiunge esperienze nell’ambito della comunicazione e del marketing territoriale. È stata per anni coordinatrice di redazione del mensile Il Mio Vino. 77